Lenti a contatto - Associazione Cheratocono

Transcript

Lenti a contatto - Associazione Cheratocono
Stefano Giovanzana
Milano 09.04.14
LENTI A CONTATTO
Nuova geometria B-spline
Con l’introduzione dei torni free-form nella
produzioni sia delle lenti oftalmiche che a
contatto, la possibilità di progettare le più svariate
geometrie per la correzione dei difetti visivi è
sicuramente aumentata.
Nel campo delle lenti a contatto le nuove
geometrie ci permettono quindi di migliorare la
qualità della visione anche per soggetti critici,
come quelli affetti da cheratocono. Per questi
soggetti il punto cruciale nell’applicazione della
lente a contatto risulta essere un compromesso tra
l’impatto minimo sulla fisiologia della cornea e
una qualità di visione il più alta possibile.
Nell’esempio in Figura 2 viene presentata la
schermata del tornio durante la fase di lavorazione
della superficie interna della lente con geometria
B-spline.
Figura 2 Superficie interna della lente con geometria
B-spline.
Figura 1 Tornio OptiTech A2
Grazie alla tecnologia sviluppata presso il
nostro laboratorio i torni della linea OptiTech A2
(Figura 1), progettati da Mario Giovanzana e
costruiti in collaborazione con la MechTech Srl di
Mercenasco (TO), ci permettono di utilizzare la
tecnologia free-form per la costruzione di lenti a
contatto con geometria B-spline.
La geometria B-spline permette di avere
superfici interne della lente con una curva
graduale che meglio si adatta alla superficie della
cornea.
Questa geometria permette un ottimo
allineamento della lente senza interessare il cono
anche per lenti corneali, permettendo un aumento
del visus senza alterare la fisiologia e mantenendo
i benefici di ricambio lacrimale e ossigenazione
tipici di una lente corneale.
Un’altra zona importante della lente a contatto
per la riuscita di una applicazione risulta essere il
bordo.
Le geometrie del bordo possono essere le più
disparate, ma sicuramente due sono le zone
importanti:
• la parte interna per l’interazione lente-cornea,
• la parte esterna per l’interazione lentecongiuntiva tarsale.
Bordi eccessivamente netti nella parte interna
potrebbero portare ad un eccessivo stress della
cornea, mentre bordi eccessivamente netti nella
parte esterna provocano generalmente discomfort
nel portatore.
Un bordo troppo sottile invece potrebbe
rendere la lente più fragile durante la quotidiana
manutenzione.
(a)
(b)
(c)
Figura 3 Diverse dimensioni del bordo (a) 0.02, (b) 0.04, (c)
0.06
A differenza degli altri parametri che
identificano la lente, come raggio e diametro, per i
quali esistono norme specifiche per il rispetto
delle loro tolleranze, il design del bordo viene
lasciato libero e non è soggetto a nessuna
normativa.
È presto detto il perché di questa scelta, il
bordo infatti risulta essere di difficile
riproducibilità, lo è per le lenti tornite ed ancor
più per quelle stampate.
Grazie alla tecnologia sviluppata presso il
nostro laboratorio siamo in grado di fornire un
alta riproducibilità del bordo della lente.
I nostri torni infatti lavorano il bordo già in
fase di tornitura senza necessità di crearlo e
arrotondarlo successivamente
In dettaglio possiamo vedere in Figura 3
diverse schermate del CNC del tornio in fase di
lavorazione che evidenziano il bordo interno della
lente con diversi raggi di raccordo: 0.02, 0.04 e
0.06 mm.
Sia le geometrie B-spline che l’alta
riproducibilità dei bordi, possono essere applicate
sia a lenti a contatto rigide gas-permeabili che a
lenti a contatto morbide, in entrambi i casi il
comfort della lente risulta sensibilmente
migliorato.
Ovviamente i benefici ottenuti con queste
tecnologie innovative, non sono solo a vantaggio
dei casi qui elencati, ma permettono a tutti gli
ametropi che si approcciano alle lenti a contatto
un maggior comfort.
Stefano Giovanzana, PhD, è
collaboratore presso il Centro
produzione e applicazione lenti a
contatto di Mario Giovanzana. Ha
conseguito la laurea specialistica in
Ingegneria fisica presso il
Politecnico di Milano nel 2007 e un
dottorato in Ingegneria Industriale
presso l’Università di Padova nel 2011. Ha conseguito
la laurea in Ottica e Optometria presso l’Università
degli studi di Milano-Bicocca nel 2013. Attualmente
sta svolgendo pratica clinica presso il centro di Mario
Giovanzana.