Corriere di Novara - Io Novara e Forza Italia

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Corriere di Novara
SABATO 26 NOVEMBRE 2016
CRONACA
PRESENTATO IERI DALL’ASSESSORE FERRARI IL DISEGNO DI LEGGE REGIONALE CHE CAMBIA L’ATTUALE NORMATIVA
Morosità Atc: una valutazione più attenta
Il sindaco Canelli: «A Novara 700 nuclei familiari non pagano, vera emergenza sociale»
n Novità in vista per l'edilizia
sociale.
Ieri, in Comune a Novara, la
presentazione dell'assessore
alle Politiche Sociali di Regione Piemonte Augusto Ferrari
intervenuto con il sindaco
Alessandro Canelli ed il presidente di Atc Piemonte Nord
Giuseppe Genoni: «In giunta
regionale è stato di recente
approvato il nuovo disegno di
legge sulla decadenza dall’assegnazione degli alloggi di
edilizia sociale - ha detto l'assessore Ferrari - Il ddl, che ora
passa all’esame del Consiglio,
modifica la legge regionale n.
3/10, intervenendo con urgenza per governare il fenomeno delle decadenze dall’assegnazione di alloggi di
edilizia popolare causate dalla morosità degli assegnatari,
che sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti, con
conseguenze spesso ingestibili sul piano sociale e per i
Comuni, sui quali vanno a ricadere per intero i costi».
La nuova normativa, ha spiegato l'assessore Ferrari, «modifica la disciplina vigente,
che prevede l’avvio del procedimento di decadenza dopo
tre mesi di morosità senza
una valutazione della cause, e
sospende i procedimenti in
corso in modo da permettere,
con una successiva modifica
del regolamento attuativo, ai
Comuni e agli enti gestori di
valutare le singole posizioni
di morosità prima di pronun-
Da sinistra Genoni, l’assessore Ferrari e il sindaco Canelli
ciare la decadenza e avviare il
procedimento solo nei confronti di quegli assegnatari
morosi ritenuti oggettivamente in grado di pagare il canone».
Il fenomeno in Piemonte: tra
il 2011 e il 2016 le Atc hanno
richiesto ai Comuni di pronunciare la decadenza per
poco meno di 6.500 assegnatari; il 6% di queste richieste
sono state eseguite e per 6.000
assegnatari sono ancora in
corso le procedure: «La modifica della normativa esistente e del regolamento permetterà di individuare una
procedura condivisa con Comuni e Atc - ha evidenziato
l'assessore Ferrari - Entro Natale c'è l'obiettivo di trasformare il ddl in legge. Le gestione della fase intermedia avverrà tramite un Protocollo
d'Intesa tra Regione, Atc e
Anci Piemonte per stabilire
chiaramente le prassi per affrontare le decadenze giò richieste: verrà istituta una
équipe per la reale valutazione delle condizioni dei singoli
nuclei familiari interessati.
Lunedì sarà presentato e discusso in Regione per averlo
pronto in 8-10 giorni. Non ci
sarà, però, nessuna sanatoria.
Entro il 2017 c'è anche l'impegno di riformare in modo più
flessibile il Fondo Sociale a
sostegno dei morosi incolpevoli».
Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha detto: «Su
2.500 appartamenti gestiti a
Novara dall'Atc sono emersi
700 nuclei familiari in morosità colpevole. Seguendo le
prassi dell'attuale legge regionale, che contiene meccanismi contraddittori tra loro, a
Novara sarebbe esplosa una
bomba sociale. Alla situazione di emergenza ha contribuito anche la mancanza di
controllo da parte di chi doveva controllare: e non parlo
solo di Atc».
Canelli ha proseguito: «Il
gruppo di lavoro interforze
avrà bisogno di tempi lunghi,
700 situazioni da valutare una
per una sono tante. Secondo
me almeno il 60% non ha davvero la possibilità di pagare.
Saremo inflessibili verso i
furbi dando seguito alle procedure di decadenza. Da subito deve cambiare la modalità operativa di controllo. In
questo discorso non rientra
chi ha occupato abusivamente la casa: consiglio anzi a chi
l'ha fatto (stimo 40 persone,
altra cosa ancora sono i subaffitti) di uscire volontariamente per non perdere la possibilità di inseriemento in
percorsi di assistenza sociale».
In tutta la provincia di Novara
c'è, secondo i dati 2012-20132014, un totale di 1.065 morosi colpevoli di cui 556 nel
capuologo: «Risalendo al
2011 a Novara si arriva a quota 700, a cui si aggiunge un
numero uguale di persone in
attesa di alloggio - ha concluso il presidente di Atc Piemonte Nord, Giuseppe Genoni - Mediamente il canone
mensile di affitto da pagare si
aggira sui 90 euro, più altrettanti di spese condominiali».
Filippo Bezio
L’Agenzia territoriale della Casa
replica al Comitato residenti
del super condominio San Rocco
n E sulla questione del supercondominio San Rocco
Atc risponde alla polemica
del Comitato residenti.
“Atc - si legge in una nota
- non è tenuta alla gestione, in qualità di amministratore, del supercondominio San Rocco, lo sostiene la Corte di Cassazione
nella sua sentenza del
2016”.
L’Agenzia territoriale della
Casa del Piemonte Nord
replica infatti alla polemica sollevata nei giorni
scorsi
dall'associazione
che riunisce alcuni residenti: “Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di
chiedere al presidente del
Tribunale di Novara di
procedere alla nomina di
un nuovo amministratore
con la massima urgenza spiega nello scritto il presidente Atc Piemonte Nord,
Giuseppe Genoni. Manterremo, come abbiamo sempre fatto, un atteggiamento collaborativo, agevolando tutti i dati e la documentazione al nuovo amministratore, non appena
sarà individuato”. E aggiunge: «Nei mesi scorsi
abbiamo assicurato la nostra collaborazione per af-
frontare positivamente l’emergenza riscaldamento,
ultimo tassello di una vicenda lunga e intricata, ma
la continua polemica sollevata dal presidente dell’associazione e le accuse rivolte all’Ente non facilitano la soluzione dei problemi”.
Atc, che è proprietaria di
soli 20 alloggi su 392 che
compongono il supercondominio, in questi giorni
sta inviando un’ultima lettera a tutti i residenti per
informarli
dettagliatamente della situazione e
per fare chiarezza anche rispetto alle polemiche sollevate dall’associazione. Il
gruppo di residenti guidati
da Giuseppe Favatà avrebbe peraltro presentato un
esposto alla Procura e alla
Corte dei Conti: “Abbiamo appreso la notizia solo
dalla stampa. Le accuse,
che riguarderebbero fatti
datati nel tempo - paiono
inconsistenti e strumentali
a sollevare una polemica
per niente costruttiva; ad
ogni modo restiamo a disposizione degli enti preposti per eventuali richieste di chiarimento”.
cl.br.
“Dimissioni dei vertici e rinnovamento”
Andrissi: “È mancata
un’adeguata vigilanza”
n Sulla decisione della regione intervengono Daniele Andretta e Pietro gagliardi di Io,
Novara e Michele Contartese
di Forza Italia.
“La decisione della Regione
Piemonte di sospendere gli
effetti della legge del 2010 per
gli affittuari morosi delle case
popolari, in attesa che venga
approvata una nuova normativa, può soddisfare solo nei
casi di morosità incolpevolesostengono - Una situazione
che, sempre da quanto si apprende dalla Regione, dovrebbe riguardare circa il 40
per cento dei nuclei in questi
mesi colpiti dalle richieste di
decadenza. La questione invece si fa insostenibile ed
inaccettabile in riferimento
alle morosità colpevoli conclamate, di cui si ha notizia
ormai da anni”.
n “I numeri delle decadenze
per morosità (esclusa morosità non colpevole) del diritto ad
usufruire case Atc hanno subìto un'improvvisa impennata nel 2016, in particolare nelle
Atc Piemonte nord e Piemonte centrale. Per il Piemonte
nord da appena un centinaio
nel 2015 a circa 1.200 nel 2016
e per il Piemonte centrale da
200 a quasi 700. Come è stato
possibile un incremento di
questa portata?” E’ la domanda che si fanno Giampiero
Andrissi e Davide Bono, consiglieri regionali del M5S
“Eppure - proseguono - in caso di decadenza le norme impongono alle Atc di darne
tempestiva informazione al
Comune che ha disposto l'assegnazione. A quanto pare ciò
non è avvenuto nonostante a
capo delle Aziende Territoria-
IO NOVARA E FORZA ITALIA CHIEDONO UNA SVOLTA DRASTICA
Daniele Andretta
Pietro Gagliardi
Michele Contartese
Dunque ben vengano le verifiche sulle singole situazioni
familiari, laddove vi sia il
dubbio che possano sussistere condizioni di morosità incolpevole… “Ma laddove la
morosità colpevole è invece
conclamata da anni, soprattutto nei casi che non rientrano nell’applicazione della legge del 2010, occorre invece a
nostro avviso agire con maggiore incisività, nel rispetto di
tutte quelle persone che invece alla casa hanno diritto”.
Poi passano ad analizzare
eventuali
responsabilità:
«Crediamo che in questa vicenda debbano finalmente
essere definiti ruoli e responsabilità. Per questi motivi spiegano - crediamo assolu-
tamente necessarie le dimissioni degli attuali vertici dell’istituto ed una sua profonda
revisione, sia in termini operativi e contabili.
Ad oggi infatti non è assolutamente chiaro come i 26 milioni di euro di buco verificato
fino al 2014 verranno rimpiazzati”.
s.d.
Giampaolo Andrissi
li per la Casa fossero state nominate persone di fiducia dell'attuale maggioranza regionale. Ben vengano le nuove
norme illustrate oggi dalla
Giunta, tuttavia senza un'adeguata applicazione potrebbero rivelarsi inutili come avvenuto nel recente passato con
responsabilità bipartisan”.
s.d.