2. La musica in interazione con altri linguaggi

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2. La musica in interazione con altri linguaggi
La musica e gli altri linguaggi
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CHE MUSICA IN CLASSE!
settembre 2014
2. La musica in interazione con altri linguaggi
La musica, in quanto mezzo di comunicazione ed espressione, interagisce costantemente con le altre arti ed è aperta agli scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere. Questo perché raramente un solo linguaggio assolve il compito di realizzare una comunicazione efficace. Infatti, non solo nella comunicazione espressiva, ma anche in quella
funzionale, propria della realtà quotidiana, i vari linguaggi si supportano e si integrano a
vicenda, allo scopo di creare modalità e forme di comunicazione potenziate.
L’esempio più esauriente della comunicazione potenziata dai diversi linguaggi è il film.
Nel prodotto cinematografico è presente in effetti la perfetta interazione e integrazione tra i
diversi linguaggi artistici. In esso confluiscono in maniera ottimale musica, parola, immagine, movimento e nuove tecnologie. Ognuno di questi linguaggi esalta e rafforza il messaggio degli altri, costituendo una delle espressioni artistiche ipermediali più ricche e sofisticate dell’essere umano.
Questo ovviamente non toglie importanza a tutte le altre opere della creatività umana in
cui convergono (o divergono, appositamente) diversi linguaggi artistici, come nella danza,
che assume il proprio senso esprimendosi attraverso il movimento del corpo, i suoni e i “co-
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2. 1 Musica e parola
«La musica rappresenta l'elemento prelinguistico di base già presente nel linguaggio stesso, in ogni linguaggio costituito» (J. J. Rousseau, Saggio sull’origine delle lingue, Einaudi)
La musica è strettamente legata al linguaggio e anzi ne rappresenta una parte, o
meglio, la struttura. Non tutto, nel linguaggio, è ordine e sintassi, non tutto è calcolo e riflessione, una parte del linguaggio è suono, è musica, è risultato del sentire allo stato
puro.
Lo stretto rapporto tra musica e parola è dimostrato dal fatto che il neonato coglie e preferisce le differenze d’intensità, sonorità, intervalli melodici e sequenze ritmiche della voce
della madre rispetto a quella di qualsiasi altra donna. Numerose ricerche hanno dimostrato
che madre e bambino, durante la comunicazione che gli studiosi definiscono sincronizzata, sono uniti da un ritmo pressoché identico, in cui alla durata di brevi frasi dell’adulto corrispondono i tempi di piccole espressioni vocali preverbali dell’infante.
Si ritiene altresì che i sistemi di comunicazione dell’uomo primitivo abbiano origine da un
sistema aperto, autonomo, che a un certo punto della storia dell’umanità si articola in due
mezzi espressivi principali, il linguaggio da una parte e la musica dall’altra. È quindi evidente la sovrapposizione dei parametri musicali a quelli verbali.
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile La musicalità è, fin dalle origini, alla base del comportamento motorio umano, dell’impulso a vivere, a comunicare e a interagire con l’altro, condividendo linee melodiche e
tempi. Basti pensare ai cicli periodico-ritmici su cui si basano le attività umane: alternanza
sonno-veglia, camminare o correre (coordinamento braccia-gambe), battito ritmico cardiaco,
involontario, azioni da sempre organizzate e realizzate dall’uomo tramite la sincronizzazione
di movimenti e suoni (per esempio, remare per attraversare un corso d’acqua, trascinare
oggetti e materiali pesanti per costruire, riunire le proprie voci per incitarsi in combattimento,
danzare per chiedere benevolenza agli spiriti naturali ecc).
Riferimenti bibliografici
Luciana Brandi, Quaderni del dipartimento di linguistica, Università di Firenze.Kenneth J. Aiken e
Colwyn Trevarthen, Self/other organization in human psychological development, Cambridge University Press.
Nils L. Wallin, Biomusicology, Pendragon Press.
Steven Brown, The “musilanguage” Model of music evolution, Cambridhe, MA: MIT Press.
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2.1.1 La musica delle parole
Da sempre il rapporto tra musica e parola è molto stretto. La parola è infatti caratterizzata da velocità, ritmo, intonazione, timbro, così come avviene nella musica.
Le interazioni tra musica e parola si esprimono attraverso esclamazioni, onomatopee,
interiezioni, che si distinguono per un particolare tono di voce. L’insieme di queste espressioni orali prende il nome di prosodìa.
La cosiddetta prosodìa emotiva, che riguarda l’espressione delle emozioni attraverso il
linguaggio, svolge diversi compiti: dalla trasmissione di uno stato d’animo al controllo e
alla simulazione di quello stesso stato1.
La consapevolezza dell’importanza dell’aspetto musicale della comunicazione verbale
comporta un maggior controllo del proprio linguaggio e un uso più pertinente della propria espressività.
Ovviamente lo stesso discorso vale per il rapporto tra musica e gestualità. Lo studio della
prosodia rappresenta il trait d’union verso l’utilizzo della voce espressiva, cioè il canto, così
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile come il gesto è il passaggio verso il movimento espressivo, cioè la danza.
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Dal blog dell’Associazione culturale Fatefaville - fatefaville.blogspot.com
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2.1.2 Le onomatopee
L’onomatopea è un’espressione che imita suoni, rumori di oggetti, versi di animali.
Se viene scritta, è la trascrizione di un suono. È un’evocazione sonora che serve a esprimere emozioni, suoni, rumori. Se ne trovano moltissimi nei fumetti: mostriamone alcune
ai bambini.
Esempi sono: sssh, driiin, sbam, gulp, bang ecc.
In letteratura, specialmente nella poesia (un esempio: La fontana malata di Aldo Palazzeschi), sono presenti diversi esempi di valorizzazione ed enfatizzazione del potere
espressivo e comunicativo di onomatopee e interiezioni. L’interiezione è una parola
brevissima, spesso costituita da un’unica sillaba, inserita in un discorso per manifestare in
modo estremamente conciso, ma efficace, l’intenzione o lo stato d’animo di chi sta parlando.
Esempi sono: ah!, boh…, mah… ecc.
La ricerca di onomatopee e interiezioni nel linguaggio verbale permette di prendere
consapevolezza della dimensione sonora delle parole, caratterizzate anch’esse, come i
suoni, da altezza, intensità, velocità, timbro. La variazione di uno di questi aspetti può
determinare un cambiamento netto di significato del vocabolo o dell’intero discorso.
La parola, infatti, è in grado di toccare in profondità l’animo umano, proprio quando dà ri-
© DeAgostini Scuola S.p.A, Novara - Fotocopiabile salto a tutte le valenze sonore, diventando espressiva in quanto musicale.
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