Corriere della Sera

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METE GOURMAND
Muffin e piatti d'autore
nel nuovo bistrot alla newyorkese
Apertamente ispirato al Balthazar della Grande Mela il
locale dell'imprenditore giramondo Izahk Nemni. Cucina
italiana, suggestioni parigine e servizio
all'americana
Un interno del nuovo bistrot «Baccano» a due passi da Fontana di Trevi (Torriero)
ROMA - Baccanum, dal latino, crocevia. Ai tempi strade che s’incontravano, spartiacque
tra popoli e culture. Oggi Baccano è - sulla carta e nei progetti dei fondatori, ma i
presupposti perché lo diventi nella realtà ci sono tutti - il nuovo luogo di aggregazione a
Roma. Ha aperto da pochi giorni ma la notizia ha già fatto il giro di gourmet e curiosi. E
la caffetteria, ristorante, cocktail bar, voluta da Izahk Nemni - imprenditore giramondo,
evidentemente colpito dal fascino dei bistrot parigini e dalle architetture del newyorkese
«Balthazar» a Soho, che hanno ispirato le scelte stilistiche di Baccano - è sempre
affollata di nuovi clienti. Situata in un palazzo storico, imponente ed esposto su tre lati, a un passo da piazza
Fontana di Trevi, Baccano ha già un suo popolo di fedelissimi.
Il lungo bancone di «baccano», mutuato da quello del Balthazar di Soho a New York
FINO A TARDA NOTTE - Professionisti, come il direttore Fabio Casamassima,
lo chef Alessandro Cecere, la barman Valeria Bassetti, accolgono il pubblico dalla
mattina fino a tarda notte. Questo uno degli aspetti che fanno del nuovo ristobistrot, un posto che si può frequentare con piacere e curiosità (per le proposte
gastronomica ed enologica) e, soprattutto, una tavola sicura dove si può mangiare
a qualsiasi ora.
Stucchi, mosaici, legno scuro, pelle rossa per le panche e un lunghissimo banco bar, elegantemente collocati in un
open space con altezze maestose e 150 coperti dove gustare un menù veloce ma attento alla qualità, tra burger e
sandwich, mozzarelle di bufala, insalate, bere un caffè o un infuso accompagnato da un ottimo dolce. Il tutto con
un servizio continuo ed efficiente, all'americana.
Non solo pranzi, aperitivi e cene ma anche colazione e breakfast da Baccano
LA FORMULA DI SOHO - Come a Soho il locale si rivolge ad un pubblico eterogeneo
ma molto attento alla qualità: «Inutile negarlo, ho girato tanti locali nel mondo, ma con il
Balthazar di New York è stato amore a prima vista – racconta Nemni, il proprietario di
Baccano – e la sfida è stata quella di realizzare a Roma uno spazio cosmopolita,
contemporaneo, ma semplice ed elegante al tempo stesso». Dal bancone agli arredi, dalle
lampade fino al menù, tutto richiama il locale di successo newyorkese (che ora ha aperto
una succursale, «Pastis», nel modaiolo quartiere del Meatpacking). Ora anche il romano
più tradizionalista potrà alternare il consueto cappuccino e cornetto alle ottime uova
biologiche alla Benedettine, oppure con un soffice muffin. Non manca naturalmente il Made in Italy: dagli
ingredienti di paste e secondi agli affettati che fan bella mostra di sé nell’angolo gastronomico, dove si tagliano a
vista salumi artigianali, formaggi e lardi della migliore tradizione norcina.
Doriana Torriero31 maggio 2012 | 18:27© RIPRODUZIONE RISERVATA