Primo Consiglio Parrocchiale 2016

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Primo Consiglio Parrocchiale 2016
Primo Consiglio Parrocchiale 2016-17 del 30 settembre 2016
Alle 19,40 si apre l’assemblea del I° consiglio parrocchiale dell’anno pastorale 2016-17, presenziato dal
nuovo amministratore della parrocchia Immacolata Concezione di Portici, nominato dal cardinale
Crescenzio Sepe, don Gianluca Coppola.
Don Gianluca ci invita a evocare lo Spirito Santo accompagnando il canto con la sua chitarra e dopo le
preghiere apre la seduta. Chiede ad ogni membro del consiglio, per conoscersi, di presentarsi e così
facendo venga presentata nello stesso momento la parrocchia.
Mette in evidenza che, quando c’è il cambio del parroco in una parrocchia, è come se la stessa cambiasse
d’abito. Citando le elezioni degli ultimi papi, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI fino a papa Francesco
afferma che queste scelte sono state per volontà di Dio. Al suo servizio ,Dio, non sceglie persone migliori o
peggiori, ma persone giuste in quel particolare momento storico. Poi ognuno è responsabile del proprio
operato, perché lascia sempre il libero arbitrio.
Detto ciò, avendo piena fiducia delle scelte di padre Giuseppe De Vincentiis ,suo predecessore, conferma
tutte le cariche dell’anno trascorso e nel presentarsi come nuovo amministratore della parrocchia ci chiede
di accettarlo come nostro parroco solo quando lo riterremo opportuno, redigendo un documento scritto e
firmato dai responsabili della comunità, con le motivazioni della decisione presa, senza che la stessa
venisse imposta dall’alto. Tutti univocamente fanno intendere che la risoluzione è già presa, bisogna solo
scegliere la data per il possesso canonico.
Nel complimentarsi per l’organizzazione del servizio parrocchiale, impeccabile e perfetto, ci ricorda che non
dobbiamo raggiungere nessun obiettivo di perfezione e che ognuno di noi deve sempre relazionarsi con
l’altro mettendo in evidenza i propri limiti senza nascondere i propri difetti e le proprie debolezze.
Citando San Paolo che diceva “Quando sono debole è allora che sono forte”.
Si passa alla presentazione del tema che il cardinale ha scelto per il nuovo anno, continuando con le sette
opere di misericordia, “Vestire gli ignudi”. Don Gianluca pone in due punti importanti la spiegazione di
questa opera di misericordia. Adamo (Genesi) percepisce la sua nudità perché è ferito dal peccato originale.
L’uomo senza di esso non avrebbe nulla da recriminarsi e quindi non avrebbe vergogna di se stesso. Ma
come si vince il peccato? Ognuno di noi vuole sempre raggiungere il meglio, non lascia mai qualcosa di
buono per qualcosa di peggiore. Con Dio è la stessa cosa, non si può lasciare qualcosa di bello, che di per se
è il peccato, per qualcosa di brutto, sempre dalla Genesi, “La donna allora vide che l’albero era bello e i suoi
frutti erano gustosi da mangiare”, se ne accorge solo quando il serpente glielo fa notare. Pertanto
l’alternativa al peccato è qualcosa di meglio. La parrocchia deve vestirsi di un vestito che sia migliore di
quello che il mondo può dare, anche se strutturata perfettamente ha un limite se non è riempita di gioia, di
accoglienza, di fraternità, di presenza di Gesù in mezzo a noi. Chi si avvicina alla parrocchia deve sempre
trovare qualcosa di migliore, un luogo che accoglie indiscriminatamente, senza essere giudicati per i difetti
fisici, culturali, o sociali.
Il secondo punto che riguarda il tema “Vestire gli ignudi” lo prendiamo da un’altra figura biblica, continua
don Gianluca, Gesù sulla croce era nudo, Cristo non ha avuto vergogna di ciò che Adamo aveva avuto
vergogna di mostrare. Non bisogna avere paura di perdere la faccia. Ciò che maggiormente uccide le
comunità cristiane è il perbenismo e il pettegolezzo. San Francesco si spoglia della sua posizione sociale,
della vita agiata in cui era abituato a vivere, non ha bisogno che di essere come Gesù.
Negli ultimi anni è mancata l’attenzione alla presenza di Cristo, è ciò che padre Giuseppe ha evidenziato a
don Gianluca e sottolineato anche più volte a noi in altre occasioni. Per questo si propone di avere incontri
mensili con i vari gruppi. Si riprende l’adorazione il giovedì e dopo la messa delle 18,00 ci si incontrerà per
una catechesi sulla Bibbia, iniziando dai Vangeli.
Ritornando sul tema dell’accoglienza, don Gianluca invita i vari gruppi ad aprirsi, il gruppo San Francesco è
già disponibile ad accogliere i giovani del quartiere in incontri programmati. Il gruppo “fuoco e fiamme”, su
proposta di padre Gianluca, si trasformerà in gruppo famiglia seguendo un proprio cammino e aprendosi
anch’esso all’accoglienza delle famiglie del quartiere creando così un gruppo di famiglia unico.
E’ stata ripristinata e rinnovata la cappella, che sarà aperta tutto il giorno per chiunque voglia avere un
rapporto più intimo con Gesù, in particolar modo per gli operatori pastorali. Dopo l’invito a seguire gli
incontri di formazione per gli operatori pastorali il 10-11 e 12 ottobre si accenna alla festa dell’Immacolata.
Si propone di formare una commissione che organizzi l’8 dicembre la festa patronale. L’indicazione
principale è quella di creare nel parco urbano adiacente la nostra parrocchia un villaggio natalizio ,Villaggio
di Maria, che oltre ad avere un certo riscontro economico dovrà avere come finalità primaria quella di
evangelizzare. Si invita il gruppo liturgico a riunirsi per preparare il triduo dell’ Immacolata con la novena e
la processione che possibilmente dovrà essere estesa a tutte le strade del quartiere.
Si accenna alle spese che la parrocchia ha ancora in corso: il mutuo e la spesa per l’impianto microfonico
oltre a questo si aggiungerà un’altra spesa per un problema strutturale dei locali parrocchiali.
Prima del saluto padre Gianluca vorrebbe rispolverare l’usanza di benedire le case, usanza forse antica non
più praticata da tempo, ma mezzo importante di evangelizzazione e opportunità per avere contatti con le
famiglie del quartiere. Per i dettagli si studierà il metodo di approccio migliore, creando un calendario delle
varie tappe tra le mattine e qualche pomeriggio, cercando di coinvolgere i ministri straordinari per visitare i
malati e i messaggeri per i contatti nei palazzi.
Per richiesta esplicita il consiglio parrocchiale chiede di organizzare il possesso canonico il giorno 8
dicembre festa dell’Immacolata. L’assemblea si chiude con la preghiera e la benedizione intorno alle 21,00.
Il segretario CPP
Mattia Barbato