CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - Università del Piemonte
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - Università del Piemonte
SENATO ACCADEMICO Verbale n. 09 Adunanza del giorno 9 Dicembre 2008 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 9 Dicembre 2008, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Il Rettore-Presidente Prof. Paolo GARBARINO I Presidi: Prof. Giovanni FRATTINI, Facoltà di Economia Presente Presente Prof. Salvatore RIZZELLO, Facoltà di Giurisprudenza Presente Prof. Giovanni VACCA, Facoltà di Medicina e Chirurgia Presente Prof. Corrado MALANDRINO Facoltà di Scienze Politiche Presente Prof. Aldo MARTELLI, Facoltà di Farmacia Presente Prof. Giacomo FERRARI, Facoltà di Lettere e Filosofia Presente Prof. Aldo VIARENGO, Facoltà di Scienze MM.FF.NN I Rappresentanti dei Dipartimenti: Presente Prof. Emanuele ALBANO Presente Prof. Nicola SURICO Prof. Mario PIRISI Presente Presente Prof. Pier Luigi CANONICO Prof. Giovanni SORBA Presente Presente Prof. Giovanni FRAQUELLI Prof.ssa Annamaria TORAZZO Presente Presente Prof. Ugo PERONE Prof.ssa Carla POMARE’ Presente Presente Prof. Leonardo CASTELLANI Prof. Domenico OSELLA Presente Presente Prof. Alberto CASSONE Prof. Giuseppe CLERICO Prof. Gianluca FUSAI Prof.ssa Maria Luisa BIANCO Presente Presente Presente Presente Via Duomo, 6 – 13100 Vercelli Tel. 0161/261557 Fax 0161/214214 1 I rappresentanti del Personale tecnico-amministrativo Dott.ssa Marisa ARCISTO Dott.ssa Barbara GALLO Sig. Gabriele CAGLIANO Presente Presente Assente giustificato I Rappresentanti degli Studenti Sig. Luca BECCARIA Sig. Jacopo CIRIO Sig. Andrea FOGLIO BONDA Presente Presente Presente Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Cesare EMANUEL. Partecipa alla seduta con voto consultivo e con funzioni di Segretario verbalizzante il Direttore Amministrativo, Dott. Pasquale MASTRODOMENICO. Assiste alla riunione la Dott.ssa Chiara Viviani, dipendente dell’Ateneo, al fine di aiutare il Direttore Amministrativo a raccogliere i dati per la stesura del verbale. Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.35 il Presidente dichiara aperta la seduta. 2 INDICE 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente pag. 5 2. Approvazione del verbale della seduta precedente pag. 7 3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza 3.1 D.RU. n. 77 del 18.11.2008 3.2 D.RU. n. 78 del 21.11.2008 3.3 D.R.U. n. 79 del 04.12.2008 pag. 8 pag. 9 pag. 11 4. Linee guida per il bilancio di previsione 2009 pag. 13 5. Codice etico di Ateneo pag. 13 6. Accordi, Convenzioni, Centri 6.1 Accordo di programma tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro", la Città di Alessandria e la Provincia di Alessandria per la valorizzazione della presenza universitaria" pag. 13 6.2 Adesione a Uniscape – Rete europea di Università per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio pag. 22 6.3 Adesione al progetto AUSE – Associazione Universitaria Studi Europei pag. 39 6.4 Contratto tra Ateneo e London School of Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati “European Structure of Earning Survey” pag. 50 6.5 Rinnovo convenzione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare pag. 56 6.6 Nomina rappresentante di Ateneo nel Consiglio direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” – INCA pag. 69 6.7 Approvazione progetti nell’ambito dell’Atto integrativo tra Regione e Atenei per il potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione – anno 2008 pag. 70 6.8 Rinuncia del titolo di Spin-off accademico della Advanced Software Information Systems Srl pag. 74 7. Questioni relative al personale 7.1 Linee Guida circa il trattenimento in servizio per un ulteriore biennio dei professori universitari ai sensi dell'art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato dall'art. 72, comma 7, della legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. n. 112/2008 pag. 75 7.2 Presa di servizio al 1 dicembre dei ricercatori vincitori di concorso pag. 79 7.3 Chiamate dirette su posti di professore di II Fascia ai sensi dell'art. 1, comma 9, Legge 04.11.2005, n. 230 - (Prof.ssa Francesca PERSICHETTI - Prof. Massimo VOGLIOTTI) pag. 79 8. Questioni relative agli studenti 8.1 Convenzione “Progetto Business Behavior” tra l’Ateneo e HR Value srl pag.81 8.2 Riformulazione degli Ordinamenti Didattici dei Corsi di Studio delle Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, Economia, Farmacia e Giurisprudenza ai sensi del D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 pag. 87 8.3 Costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra l’ Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro” e Enaip Piemonte per la realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” presso la Facoltà di Economia e di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, per l’a.a. 2008/2009 pag. 126 3 8.4 Istituzione della VI edizione del Master Universitario di I livello, di durata annuale, in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)”, presso la Facoltà di Economia, per l’anno accademico 2008/2009 pag. 131 9. Patrocini pag. 136 10. Varie ed eventuali pag. 137 4 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente 1. Il Presidente rivolge il saluto ai Senatori e apre la seduta dando il benvenuto ai rappresentanti degli studenti entrati a far parte dell’Organo: Luca Beccaria, Jacopo Cirio e Andrea Foglio Bonda Il Presidente ricorda in proposito di aver trasmesso a tutti il verbale della Commissione di Garanzia, riunita per pronunciarsi in merito al ricorso presentato da un’associazione studentesca contro il risultato delle elezioni. 2. Il Presidente invita il Senato a prendere visone del calendario per le riunioni del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione per l’anno 2009. 3. Il Presidente informa il Senato che l’inaugurazione dell’anno accademico si terrà il 20 febbraio 2009 ad Alessandria presso la nuova aula magna della Facoltà di Scienze M.F.N. Nonostante i tagli previsti dalla L. 133/2008, il Presidente ritiene opportuno dare visibilità all’Ateneo, ai traguardi raggiunti e ai problemi sorti a seguito dell’emanazione dei recenti provvedimenti. La cerimonia prevederà la presenza di una delegazione proveniente dall’Università romena di Alba Julia e la firma ufficiale dell’Accordo di Programma tra Ateneo, Provincia e Comune di Alessandria. (Il Dott. Federico GALLO, il Dott. Paolo PASQUINI e il Prof. Andrea TUROLLA entrano come uditori nell’aula del Senato alle ore 9.45) Il Presidente illustra alcuni documenti e comunica al Senato quanto segue: 4. Circolare MIUR 3 dicembre 2008: attuazione D.D. 10 giugno 2008, n. 61 (Requisiti di trasparenza) a.a. 2008/2009. Il Presidente informa che la situazione dell’Ateneo è regolare, occorre soltanto inserire alcune informazioni che non sono ancora presenti nei siti delle Facoltà, come per esempio quelle relative all’individuazione esatta dei docenti per ciascun corso e delle planimetrie. Il Prof. Aldo MARTELLI rileva, a proposito della pubblicazione delle planimetrie, che potrebbero sorgere dei problemi di sicurezza, soprattutto per quanto concerne la localizzazione dei laboratori. Il Presidente precisa che non occorre inserire una planimetria dettagliata, ma una generale contenente le uscite di sicurezza e gli accessi per i disabili. 5. Proroga al 31 gennaio del Nucleo di Valutazione. Il Presidente informa i Consiglieri che la proroga è dovuta alla scadenza del 31 gennaio per la presentazione dell’offerta formativa, sulla quale è opportuno che si pronunci il Nucleo di Valutazione nella composizione attuale. Per ragioni simili, legate all’approvazione del Bilancio di previsione 2009, sarà stabilita la proroga al 14 febbraio 2009 del Collegio dei Revisori dei Conti. 6. Linee Guida del Governo per l’Università. Il Presidente illustra il documento, emanato nei giorni scorsi, che recepisce alcune delle proposte della Crui espresse attraverso le mozioni dei mesi precedenti. Il documento contiene principi generali e non si sofferma su aspetti più tecnici, quali quello delle procedure di reclutamento, che sono disciplinate dal D.L. 180/2008, di prossima conversione. Le Linee Guida costituiscono un passo in avanti rispetto alla situazione di protesta degli ultimi mesi. Il Ministro si è impegnato a trovare le risorse per il 2010, a fronte della disponibilità del sistema universitario all’avvio di importanti riforme nella governance, nella valutazione e nel sistema concorsuale. 7. Elenco emendamenti approvati dal Senato al D.L. 180/2008 e pareri. Il Presidente sottolinea che il provvedimento prevede la modifica del limite del turn–over, che dal 20% passa al 50% e che consente quindi l’assunzione dei giovani ricercatori. Il provvedimento disciplina inoltre un aspetto che potrebbe coinvolgere l’Ateneo, vale a dire quello della possibile riapertura dei termini per i concorsi del personale docente. Dal momento che il medesimo è ancora in fase di conversione e che potrebbero esserci dei cambiamenti il Presidente propone di attendere il testo definitivo e di valutare soltanto in quel momento in che modo procedere. Il Senato concorda. A proposito delle nuove procedure di reclutamento disciplinate dal D.L.180 il Prof. Salvatore RIZZELLO invita il Rettore a domandare chiarimenti in sede di Conferenza 5 dei Rettori, dal momento che sarebbe stata introdotta la discussione dei titoli e non quella delle pubblicazioni. Il Prof. Leonardo CASTELLANI domanda se il blocco del turn-over al 50% sarà applicato soltanto nel 2009. Il Presidente precisa che il blocco del turn-over è previsto fino al 2013. (Il Prof. Aldo VIARENGO e il Prof. Domenico OSELLA entrano a far parte del Senato alle ore 10.05) 8. Articolo “Il Sole 24 ore”- Atenei, fondi anche senza esami. Il Presidente informa il Senato che l’articolo in questione conteneva un dato inesatto riferito all’Ateneo, quella della percentuale degli studenti inattivi. Dal momento che i dati utilizzati per l’articolo erano di fonte ministeriale è stata prontamente inviata la richiesta di rettifica al Ministero. 9. Pubblicazione sul sito del MIUR dei dati relativi a Iscritti ed Immatricolati - a.a. 2007/08; Riepilogo immatricolati/iscritti – tabelle riassuntive relative alla Rilevazione Ministeriale sugli iscritti definitivi dell' a.a. 2007/08 al 31 luglio 2008. Il materiale è stato inviato tramite posta elettronica a tutti i Senatori nei giorni precedenti la riunione. 10. Risultati UPO al Torneo Internazionale di Spada Swift 2008 e relazione del Comitato per la Attività Sportive di Ateneo. Il Presidente informa il Senato dei lusinghieri risultati ottenuti dagli atleti dell’Ateneo al torneo di spada di Berna, che hanno mantenuto alta la tradizione territoriale di eccellenza nella scherma. Il Prof. Pier Luigi Foglio Bonda è disponibile per fornire chiarimenti e per illustrare in maniera esaustiva le attività del Comitato. 11. Bando PRIN. Il materiale è stato inviato tramite posta elettronica nei giorni precedenti la riunione. 12. Progetto della Commissione Didattica Paritetica sulla formazione e la sicurezza nei laboratori di Ateneo. Si tratta di un’iniziativa importante, che prende spunto dal progetto avviato presso l’Università di Modena. I documenti illustrativi del progetto sono stati inviati tramite posta elettronica. Il Presidente sottolinea l’importanza della creazione all’interno dell’Ateneo di una cultura della sicurezza, che coinvolga tutte le sue componenti: personale docente e non docente e studenti. Il Prof. Giovanni SORBA informa il Senato che presso la Facoltà di Farmacia sono presenti attività di formazione sulla sicurezza rivolte agli studenti e al personale che utilizza i laboratori. 13. Ateneo e Città: stato dell’arte e proposte per il 2009. Il Presidente illustra la nota dell’Ufficio Stampa, che descrive lo stato dell’arte del notiziario semestrale “Ateneo & Città”, che esce ininterrottamente deal 1999 e che raggiunge una tiratura pari a circa 2.500 copie, che vengono inviate a tutto il personale docente, ricercatore e tecnico amministrativo dell’Ateneo e a un elenco mirato di autorità, enti pubblici e privati, associazioni del territorio, mass media, università italiane e straniere. Inoltre un certo numero di copie viene inviato alle Facoltà per la loro distribuzione interna. Da due anni il numero estivo viene arricchito da un supplemento monografico sull’offerta formativa e sui servizi, che viene inviato a tutti gli studenti che hanno affrontato l’esame di maturità secondo una mailing list preparata su un bacino territoriale allargato (12.000 copie in tutto). Il supplemento viene inviato anche a chi riceve l’edizione ordinaria. Nella programmazione relativa al 2009, a seguito di una profonda riflessione su tutti gli elementi messi in rilievo, sarebbe emersa l’intenzione di quadrimestralizzare il Notiziario e di inviarlo a tutti gli studenti dell’Ateneo, oltre che al target già in uso, affiancandolo, non da subito, a una newsletter più agile e puramente informativa da consultare esclusivamente on line sul sito dell’Ateneo. Le iniziative di sviluppo si scontrano come è noto con alcune norme della L. 133/08, che introduce la cosiddetta “norma taglia-carta” (art. 27), secondo cui dal 1° gennaio 2009, le amministrazioni pubbliche dovranno ridurre del 50 per cento, rispetto a quella dell'anno 2007, la spesa per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione prevista da leggi e regolamenti e distribuita gratuitamente o inviata ad altre amministrazioni. A fronte di questa drastica diminuzione delle risorse, che mette in pericolo la futura pubblicazione del periodico, l’Ufficio Stampa propone la ricerca di sponsor istituzionali per il sostegno delle 6 spese tipografiche. Tra gli sponsor potrebbero figurare le Fondazioni bancarie del territorio. Il Presidente domanda ai Senatori di esprimere parere in merito. La Dott.ssa Marisa ARCISTO non condivide la proposte dell’utilizzo dello sponsor, ma propone la pubblicazione di “Ateneo & Città” sul sito web dell’Ateneo, in modo che il maggior numero di studenti possano accedervi. Ella condivide l’invio del numero cartaceo della rivista contenente l’offerta formativa ai diplomati delle scuole superiori. Il Senato concorda. 14. Il Presidente cede la parola al Prof. Emanuel per alcune comunicazioni riguardanti l’edilizia. Il Prof. Cesare EMANUEL informa il Senato che proseguono i lavori per la realizzazione del Campus universitario di Novara. Proseguono intanto i lavoro di ristrutturazione dei laboratori di Palazzo Bellini grazie allo stanziamento dei fondi della Fondazione Comunità Novarese. Proseguono nel frattempo le conferenze di servizi per la realizzazione della Città della salute a Novara, che in questo periodo hanno come tema dominante quello della valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’ospedale. Per quanto riguarda la sede di Vercelli il professore informa i Consiglieri che si è riunita la Commissione per la valutazione dei nuovi progetti della Facoltà di Lettere e del futuro Centro Congressi. Il bando è stato vinto da un gruppo composto da due architetti milanesi e da uno spagnolo. Il Prof. Salvatore RIZZELLO interviene esprimendo preoccupazione per la precaria situazione degli spazi della Facoltà di Giurisprudenza di Alessandria, anche alla luce delle difficoltà di acquisizione degli spazi della ex Caserma dei Carabinieri. Il presidente precisa in merito che sono in corso una serie di contatti con la Provincia di Alessandria per trovare al più presto una soluzione. 15. Il Presidente invita il Prof. Cassone a intervenire per informare il Senato sul primo Convegno sul Bilancio sociale di Ateneo, che si terrà il 16 gennaio prossimo. Il Prof. Alberto CASSONE informa i Senatori che si tratta di un’iniziativa congiunta di Ateneo e di EconomEtica, che mostrerà l’impatto economico e sociale dell’Ateneo sul territorio a dieci anni dalla sua istituzione. L’evento prevede la partecipazione di diverse personalità, tra le quali l’Assessore regionale alla Ricerca Andrea Bairati, la Dott.ssa Emanuela Stefani, Direttore della Conferenza dei Rettori e della Fondazione CRUI, il Direttore Amministrativo dell’Università di Ferrara Enrico Periti e il Prof. Giuseppe Catalano del Politecnico di Milano. Il Presidente sottolinea l’importanza dell’evento, soprattutto alla luce della condizione attuale nella quale versano le Università e invita tutti i Senatori a intervenire. Il Prof. Emanuele ALBANO esprime parere favorevole verso l’iniziativa e ritiene che la percezione dell’impatto economico e scoiale dell’Università sulle tre sedi debba diventare un utile strumento di comunicazione dei risultati raggiunti e del beneficio apportato al territorio a dieci anni dall’istituzione dell’Ateneo. Il Prof. Giovanni FRATTINI ritiene che si tratti di un’iniziativa importante, che darà voce al valore aggiunto e alla crescita di capitale umano portato dall’Ateneo al territorio. ****************** 2. Approvazione del verbale della seduta precedente: 9/2008/2 Il Presidente sottopone all’approvazione il verbale della seduta precedente, domandando ai Senatori di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione. Il verbale, viene approvato senza osservazioni, all’unanimità, dai presenti alla riunione del giorno 10 novembre 2008. ****************** 7 9/2008/3.1 Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 77/2008 Prot. n. 27178 del 18/11/2008 Tit. V Cl. 2 OGGETTO: Riconoscimento titolo estero – Abbreviazione di corso di: Cernei Stela e Savchuk Olena Volodymyrivna IL RETTORE VISTO VISTA VISTO VISTI VISTO VISTO VISTA VISTA VISTO PRESO ATTO il Regolamento sugli Studenti, di cui al R.D. 1269 del 4 giugno 1938; la Legge 19 ottobre 1999 n. 370; l’art. 6, comma 6, del D.M. 509 del 3 novembre 1999, disciplinante i requisiti di ammissione ai corsi di studio e successive modifiche ed integrazioni; i DD.MM. 4 agosto 2000, 28 novembre 2000 e 2 aprile 2001 concernenti le lauree, le lauree specialistiche e le lauree sanitarie; lo Statuto dell’Università approvato con Decreto Rettorale n. 539 del 12 dicembre 2001; il Regolamento Didattico di Ateneo adottato con Decreto Rettorale n. 1 del 12 ottobre 1999 e successive modificazioni; la nota M.I.U.R. del 16 maggio 2008 n. 1291 inerente le disposizioni relative alla immatricolazione dei cittadini stranieri a corsi di studio universitari – Disposizioni valide per il triennio 2008-2011; la delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 21 ottobre 2008 (prot. n. 26647 del 11 novembre 2008) nella quale si stabilisce che Cernei Stela di nazionalità moldava, dott.ssa di medicina e chirurgia presso l’Università di Farmacia e Medicina della Moldovia e Savchuk Olena Volodymyrivna di nazionalità ucraina, in possesso del titolo di scuola di fase di medicina con specializzazione in medicina in Ucraina devono sostenere una prova di lingua italiana prima di essere ammesse al 6° anno del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia senza obbligo di frequenza; il verbale della commissione esaminatrice della prova di conoscenza della lingua italiana per studenti stranieri per il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia svoltasi il giorno 5 novembre 2008, nel quale si attesta che la prova è stata approvata per entrambe le candidate Cernei Stela e Savchuk Olena Volodymyrivna ; che Cernei Stela e Savchuk Olena Volodymyrivna hanno pertanto diritto, valutati i titoli in loro possesso ed in base alla normativa vigente, all’iscrizione con abbreviazione del percorso formativo ad un Corso di Studi presso un Ateneo italiano DECRETA • Le Dott.sse Cernei Stela, di nazionalità moldava, e Savchuk Olena Volodymyrivna, di nazionalità ucraina, sono ammesse al 6° anno del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia senza obbligo di frequenza. 8 IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO) Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto. ****************** 9/2008/3.2 Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale d’urgenza Repertorio n. 78/2008 Prot. n. 27491 del 21/11/2008 Tit. V cl. 2.1 OGGETTO: Ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Cl. SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 – Riapertura dei termini per l’integrazione della documentazione per l’assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale IL RETTORE VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 – “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”; VISTA la Legge 2 agosto 1999 n. 264 – “Norme in materia di accessi ai corsi universitari” ed in particolare gli art. 1, comma 1, lettere a) e b) e 4, comma 1; VISTO il D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con D.M. 3 novembre 1999 n. 509”; VISTE le disposizioni ministeriali del 16 maggio 2008 recanti “Norme per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari” per il triennio 2008-2011; VISTA la nota ministeriale Prot. n. 1231 del 31 luglio 2007 inerente le direttive circa la compilazione della graduatoria di ammissione ai Corsi di Laurea programmati a livello nazionale; ESAMINATE le Delibere del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute; VISTO il D.M. 1° luglio 2008 recante modalità e contenuti delle prove di ammissione ai Corsi di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per l’a.a. 2008/2009; VISTO il D.M. 1° luglio 2008 di determinazione del numero dei posti disponibili a livello nazionale per le immatricolazioni ai Corsi di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per l’a.a. 2008/2009; VISTO il D.R.U. Rep. n. 52/2008 del 21 luglio 2008 di emanazione del Manifesto per l’accesso al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute per l’a.a. 2008/2009 e dell’indizione della relativa prova di ammissione; CONSIDERATO che il suddetto Decreto Rettorale ha individuato quale Responsabile del Procedimento Amministrativo il Dirigente della Divisione Didattica e Studenti; DATO ATTO del regolare svolgimento della prova di ammissione in data 28 ottobre 2008, come da verbale redatto e sottoscritto dalla Commissione giudicatrice; ACCERTATA la conclusione dei lavori della Commissione giudicatrice della prova di ammissione, documentati da appositi verbali debitamente sottoscritti, con redazione delle relative graduatorie; 9 ESAMINATO il D.R. Rep. n. 448/2008 del 31/10/2008 di approvazione delle graduatorie di merito per l’ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche per l’a.a. 2008/2009; CONSIDERATO il fatto che dei 14 candidati – ammessi al predetto corso direttamente in deroga, prescindendo dall’espletamento della prova di ammissione – solo 11 hanno perfezionato l’immatricolazione; PRESO ATTO del fatto che rispetto ai 15 posti previsti dal Manifesto per l’accesso al predetto Corso in deroga alla programmazione nazionale dei posti, ne risultano ancora 4 da assegnare; RILEVATA l’intenzione dell’Ateneo di ammettere in deroga ulteriori 4 candidati in modo da coprire tutti i posti previsti; RITENUTO di garantire pari trattamento ai candidati che in origine hanno presentato domanda per l’assegnazione dei posti in deroga; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO lo Statuto di Ateneo; VALUTATO ogni opportuno elemento DECRETA 1. di riaprire i termini per l’eventuale integrazione della documentazione originariamente presentata ESCLUSIVAMENTE a favore dei candidati che concorrono per l’assegnazione dei 4 posti in deroga alla programmazione nazionale dei posti ancora da assegnare; 2. La Commissione concede ai candidati, di cui all’elenco allegato, di presentare presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute l’ulteriore documentazione utile alla valutazione della carriera, tassativamente entro il 28 novembre 2008. 3. Coloro che, a seguito di successiva valutazione da parte della Commissione, risulteranno in posizione utile nella graduatoria dei ri-ammessi potranno presentare domanda di immatricolazione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Cl. SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”. Allegato elenco candidati IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO) F.to Paolo Garbarino I candidati ai quali è concessa la possibilità di integrazione della documentazione originariamente presentata sono i seguenti: BORGHI BOZZATO CAMPESE CANAVESI GROSSI LAGHI MIAZZO MILANESI PERUZZOTTI PETROSILLO SILVANA PATRIZIA ELISABETTA MARIAGRAZIA LUIGINA ANNA VALERIA ELENA DONATA LORENA FILOMENA 10 PIOTTI RICCHI SANVITO STROPPA TONIOLO TREMAMONDO ANTONIA TIZIANA PAOLA SABRINA ELENA JOHN Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto. ****************** 9/2008/3.3 Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza. Decreto Rettorale d’urgenza Repertorio n. 79/2008 Prot. n. 28425 del 04/12/2008 Tit. V cl. 2.1 OGGETTO: Ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Cl. SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 – Graduatoria per l’ulteriore assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale IL RETTORE VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 – “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”; VISTA la Legge 2 agosto 1999 n. 264 – “Norme in materia di accessi ai corsi universitari” ed in particolare gli art. 1, comma 1, lettere a) e b) e 4, comma 1; VISTO il D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con D.M. 3 novembre 1999 n. 509”; VISTE le disposizioni ministeriali del 16 maggio 2008 recanti “Norme per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari” per il triennio 2008-2011; VISTA la nota ministeriale Prot. n. 1231 del 31 luglio 2007 inerente le direttive circa la compilazione della graduatoria di ammissione ai Corsi di Laurea programmati a livello nazionale; ESAMINATE le Delibere del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute; VISTO il D.M. 1° luglio 2008 recante modalità e contenuti delle prove di ammissione ai Corsi di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per l’a.a. 2008/2009; VISTO il D.M. 1° luglio 2008 di determinazione del numero dei posti disponibili a livello nazionale per le immatricolazioni ai Corsi di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per l’a.a. 2008/2009; VISTO il D.R.U. Rep. n. 52/2008 del 21 luglio 2008 di emanazione del Manifesto per l’accesso al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute per l’a.a. 2008/2009 e dell’indizione della relativa prova di ammissione; CONSIDERATO che il suddetto Decreto Rettorale ha individuato quale Responsabile del Procedimento Amministrativo il Dirigente della Divisione Didattica e Studenti; 11 DATO ATTO del regolare svolgimento della prova di ammissione in data 28 ottobre 2008, come da verbale redatto e sottoscritto dalla Commissione giudicatrice; ACCERTATA la conclusione dei lavori della Commissione giudicatrice della prova di ammissione, documentati da appositi verbali debitamente sottoscritti, con redazione delle relative graduatorie; ESAMINATO il D.R. Rep. n. 448/2008 del 31/10/2008 di approvazione delle graduatorie di merito per l’ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche per l’a.a. 2008/2009; ESAMINATO il D.R.U. Rep. n. 78/2008 del 21/11/2008 di riapertura dei termini per l’integrazione della documentazione per l’assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale, per l’ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche per l’a.a. 2008/2009; ACCERTATA la conclusione dei lavori della Commissione giudicatrice, documentati da apposito verbale del 3 dicembre 2008 debitamente sottoscritto, con redazione dell’elenco dei candidati per l’ulteriore assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO lo Statuto di Ateneo; VALUTATO ogni opportuno elemento DECRETA Sono ri-ammessi direttamente in deroga alla programmazione nazionale dei posti i candidati situati in posizione utile nella graduatoria relativa ai possessori del titolo di cui all’art. 2 del D.M. 1° luglio 2008 che hanno provveduto all’integrazione della documentazione. Dalla data di pubblicazione del presente decreto decorrono i due giorni successivi per il perfezionamento dell’immatricolazione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Cl. SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 dei candidati risultati vincitori in base ai posti disponibili. Trascorso tale termine, gli eventuali posti vacanti saranno riassegnati secondo l’ordine progressivo della graduatoria, con chiusura delle immatricolazioni nei due giorni successivi. Il termine ultimo per le ulteriori ed eventuali riassegnazioni dei posti è fissato per il 10 dicembre 2008. E’ disposta l’affissione della suddetta graduatoria all’Albo della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute e della Segreteria Studenti e la pubblicazione sul sito web della Facoltà (http://www4.med.unipmn.it/edu/corsi/ps/scio/test). Allegata graduatoria candidati. IL RETTORE (Prof. Paolo GARBARINO) Graduatoria per l’ulteriore assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale: 12 1. 2. 3. 4. 5. 6. VISCONTI VALERIA BOZZATO PATRIZIA LAGHI ANNA MIAZZO VALERIA BORGHI SILVANA STROPPA SABRINA Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto. ****************** 4. Linee guida per il bilancio di previsione 2009 9/2008/4 OMISSIS (Il Prof. Pier Luigi CANONICO lascia la seduta alle ore 13.00) OMISSIS ****************** 5. Codice etico di Ateneo 9/2008/5 OMISSIS ****************** 6. Accordi, Convenzioni, Centri 6.1 Accordo di programma tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro", la Città di Alessandria e la Provincia di Alessandria per la valorizzazione della presenza universitaria" 9/2008/6.1 Ufficio Affari Giuridici e Legali Al Presidente del Senato Accademico Lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale prevede, all’art. 5 comma 1, che l’Ateneo possa stipulare accordi e convenzioni con altri soggetti pubblici e privati per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. La nascita dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale era stata accompagnata da un accordo, allegato al Decreto M.U.R.S.T 30 luglio 1998, sottoscritto da soggetti istituzionali tra cui il Comune e la Provincia di Alessandria, i quali avevano assicurato la propria collaborazione, anche finanziaria, per sostenere la nuova istituzione, nella misura di Lire 150 milioni annui ciascuno per cinque anni. L’accordo, scaduto nel 2003, con riferimento al Comune ed alla Provincia di Alessandria non è stato – fino ad oggi - oggetto di rinnovo. Tale rinnovo, ai sensi dell’art. 17, comma 2, lett. f) dello Statuto di autonomia, è condizione essenziale per il riconoscimento del diritto degli Enti territoriali alessandrini ad essere rappresentati in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Università del Piemonte Orientale. Con il presente Accordo di programma, che avrà durata triennale dalla data della sua 13 sottoscrizione e con riferimento al triennio 2009-2011, si intende proseguire e portare a compimento le azioni previste dal precedente accordo, al fine di radicare la presenza universitaria sul territorio e di realizzare una collaborazione, anche attraverso forme gestionali, con specifico riferimento ad attività che integrino ed espandano le funzioni universitarie già presenti. Attraverso l’Accordo di programma, l’Università e la Provincia e il Comune di Alessandria perseguono l’obiettivo di dare continuità e sistematicità alla loro collaborazione culturale, didattica, scientifica e di ricerca. La Provincia di Alessandria si è impegnata a finanziare il presente Accordo con un contributo di risorse pluriennali per euro 700.000,00 equamente ripartite a carico dei tre bilanci 2009, 2010, 2011. Il Comune di Alessandria, a sua volta, si è impegnato a finanziare l’Accordo in oggetto con un contributo di risorse pluriennali per euro 450.000,00 equamente ripartite a carico dei bilanci 2009, 2010 e 2011. Tali contributi saranno versati all’Ateneo da parte di ciascun singolo Ente finanziatore in due ratei: il primo entro il 30 giugno e il secondo entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. L’Università si impegna a compiere ogni atto per la realizzazione del presente Accordo, e in particolare a consentire la designazione di rappresentanti degli enti sottoscrittori in seno al Consiglio di Amministrazione della stessa Università, ai sensi dell’art. 17, secondo comma, lettera f) dello Statuto di autonomia. Si chiede a codesto spettabile Senato di deliberare in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che la nascita dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale era stata accompagnata da un accordo, allegato al Decreto M.U.R.S.T 30 luglio 1998, sottoscritto da soggetti istituzionali tra cui il Comune e la Provincia di Alessandria, i quali avevano assicurato la propria collaborazione, anche finanziaria, per sostenere la nuova istituzione; CONSIDERATO che tale accordo, di durata quinquennale, con riferimento al Comune ed alla Provincia di Alessandria non è stato – fino ad oggi - oggetto di rinnovo; CONSIDERATO che tale rinnovo, ai sensi dell’art. 17, comma 2, lett. f) dello Statuto di autonomia, è condizione essenziale per il riconoscimento del diritto del Comune e della Provincia di Alessandria ad essere rappresentati in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Università del Piemonte Orientale; DATO ATTO che con il presente Accordo di programma, che avrà durata triennale a decorrere dalla sua sottoscrizione e con riferimento al periodo 2009-2011, si intende proseguire e portare a compimento le azioni previste dal precedente accordo, al fine di radicare la presenza universitaria sul territorio e di realizzare una collaborazione, anche attraverso forme gestionali, con specifico riferimento ad attività che integrino ed espandano le funzioni universitarie già presenti; DATO ATTO che attraverso l’Accordo di programma, l’Università e la Provincia e il Comune di Alessandria perseguono l’obiettivo di dare continuità e sistematicità alla loro collaborazione culturale, didattica, scientifica e di ricerca; 14 CONSIDERATO che, essendo la durata dell’Accordo di programma stabilita in tre anni dalla data di sottoscrizione, gli Enti locali sottoscrittori del presente accordo potranno designare i propri rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Università, i quali dureranno in carica tre anni accademici; DATO ATTO che la Provincia di Alessandria si è impegnata a finanziare il presente Accordo con un contributo di risorse pluriennali per euro 700.000,00 equamente ripartite a carico dei tre bilanci 2009, 2010, 2011; DATO ATTO che il Comune di Alessandria si è impegnato a finanziare l’Accordo in oggetto con un contributo di risorse pluriennali per euro 450.000,00 equamente ripartite a carico dei bilanci 2009, 2010 e 2011; PRESO ATTO che l’Università si impegna a compiere ogni atto per la realizzazione del presente Accordo, e in particolare a consentire la designazione di rappresentanti degli enti sottoscrittori del presente accordo in seno al Consiglio di Amministrazione della stessa Università, ai sensi dello Statuto vigente; VISTA la Legge n. 168 del 09.05.1989 di istituzione del Ministero dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica; VISTO il Decreto M.U.R.S.T 30 luglio 1998, pubblicato in G.U.R.I. – serie generale – n. 184 dell’08.08.1998, con allegato, come parte integrante, l’Accordo di Programma per la costituzione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”; VISTA la Legge 537/1993 sull’autonomia delle Università che prevede la possibilità di stipulare accordi di programma; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale“A. Avogadro” emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001, come modificato con D.R. repertorio n. 319 del 22.07.2008; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, emanato con D.R. n. 475 del 30.12.2003, come modificato con D.R. repertorio n. 84 del 19.02.2008; VALUTATO ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA 1. Di approvare l’Accordo di programma tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, la città di Alessandria e la Provincia di Alessandria per la valorizzazione della presenza universitaria (allegato A). 2. Di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’Accordo di programma. 15 Allegato A ACCORDO DI PROGRAMMA TRA L’UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE, LA CITTA’ DI ALESSANDRIA E LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA PER LA VALORIZZAZIONE DELLA PRESENZA UNIVERSITARIA. L’anno duemilaotto, il giorno ……….., del mese di ………., presso la sede ……… in via ……..n° ….. TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”, rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Paolo Garbarino, domiciliato per la carica in Via Duomo, 6 – Vercelli; E Il COMUNE DI ALESSANDRIA, rappresentato dal Sindaco, Piercarlo Fabbio, domiciliato per la carica in Piazza Libertà, 1 – Alessandria; E La PROVINCIA DI ALESSANDRIA, rappresentata dal Presidente della Giunta Provinciale, Paolo Filippi, domiciliato per la carica in Piazza Libertà, 17 ad Alessandria; PREMESSO CHE: gli Enti locali sottoscrittori hanno promosso e sostenuto la presenza universitaria sul territorio accompagnando le diverse fasi di insediamento dell’attività didattica e di ricerca, conseguimento dell’autonomia da parte dell’Università del Piemonte Orientale e raccordo con le Istituzioni e le Imprese locali, sia da parte dell’Università che della sede alessandrina del Politecnico di Torino; le parti sottoscrittrici intendono proseguire e portare a compimento le azioni previste dal precedente accordo di programma, che si intende pienamente richiamato; nel corso degli anni le azioni di sostegno hanno assunto formalizzazioni differenti modulate sulle specifiche esigenze istituzionali e organizzative del percorso di consolidamento e sviluppo dell’attività universitaria; l’Università, il Comune di Alessandria e la Provincia di Alessandria riconoscono come prioritario l’obiettivo di radicare la presenza universitaria sul territorio e di realizzare una collaborazione, anche attraverso forme gestionali, con specifico riferimento ad attività che integrino ed espandano le funzioni universitarie già presenti; l’azione dell’Università si colloca in un’ottica di interscambio e di sinergia con gli Enti Locali del territorio; le parti concordano di rafforzare le loro relazioni e scambi, di creare un quadro favorevole alla realizzazione della loro comune volontà di cooperazione al fine di disporre un meccanismo che dia continuità e sistematicità alla loro collaborazione culturale, didattica, scientifica e di ricerca. 16 CONSIDERATO CHE “La presenza nella Provincia e nel Comune di Alessandria di un esteso patrimonio di competenze tecnologiche e scientifiche, per alcuni settori attestato su livelli di eccellenza internazionale, sia nel sistema universitario che in quello dei centri di ricerca pubblici e privati, pone agli Enti locali sottoscrittori, Provincia e Comune Capoluogo di Provincia, la sfida per divenire soggetti di animazione sul territorio, allo scopo di portare a sistema le specializzazioni presenti. Le Parti riconoscono nella presenza dell’Università sul territorio alessandrino un indispensabile apporto di conoscenze e di competenze nell’alta formazione e nel sapere, sia nell’ambito scientifico che umanistico. Le parti concordano nella necessità strategica di sostenere l’integrazione tra tre mondi: Impresa, Università ed Enti locali. A tale fine, scopo del presente Accordo è sostenere la promozione della capacità d’innovazione nelle imprese e negli Enti locali, attraverso la creazione d’aggregazioni sistemiche a livello territoriale; ciò al fine di favorire una maggiore competitività delle aree esistenti, rivitalizzandole e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiavi abilitanti innovazioni di prodotto, di processo, di project management ed organizzative. Il presente accordo attribuisce particolare priorità ad interventi progettuali e progetti di ricerca che prevedano la partecipazione congiunta di enti locali, di operatori finanziari, del mondo delle imprese, del mondo scientifico. Obiettivo prioritario diventa, perciò, la valorizzazione della didattica e della ricerca e delle politiche di sostegno alla ricerca, sia in campo scientifico che in campo umanistico, per rendere più adeguati ed efficaci i processi di formazione avanzata e trasferimento tecnologico nel complesso sistema locale. In tal senso, l’accordo intende favorire il sostegno alla caratterizzazione di un Ateneo fortemente legato alle esigenze del territorio, e in grado di offrire una proposta di didattica e di ricerca finalizzata allo sviluppo e alla competitività del sistema territoriale, sia per le esigenze delle imprese, sia per le esigenze degli Enti pubblici e della tutela del cittadino.” RICORDATO CHE “La Provincia ed il Comune di Alessandria riconoscono nell’Università Amedeo Avogadro un attore prioritario per l’attuazione dei Piani Territoriali Integrati (PTI), con particolare, non esclusivo, riferimento all’integrazione tra mondo della ricerca e mondo dell’impresa. Nell’ambito della programmazione negoziata si riconosce che le azioni di sostegno alla ricerca dovranno mirare anche al potenziamento di distretti ad elevata tecnologia e di particolare rilevanza strategica, incrementando il grado di innovatività delle imprese e degli enti pubblici che ne fanno parte attraverso il trasferimento tecnologico e la diffusione delle innovazioni; ciò si realizzerà con la valorizzazione di iniziative che promuovano il collegamento tra le imprese ed i centri tecnologici connessi con le università e con gli altri centri di ricerca nonché incentivando la collaborazione tra Università e sistema locale, pubblico e privato, al fine di impiegarne e valorizzarne le competenze tecniche e professionali ed estendere la possibilità di sfruttare il risultato della ricerca in maniera ottimale per lo sviluppo locale, anche ai fini d’ analisi delle realtà territoriali. La Provincia ed il Comune di Alessandria intendono sostenere, insieme ad altri attori locali, il sistema della conoscenza attraverso la creazione di una struttura di Rete delle Conoscenze; in tale 17 ambito, è di interesse delle parti acquisire dall’Università del Piemonte Orientale competenze specifiche per progetti locali. La Provincia ed il Comune di Alessandria hanno altresì valutato positivamente il progetto del Comune di inserire nel proprio territorio, nell’ambito dei Piani Territoriali Integrati, nella parte di programmazione negoziata riferita alla piana alessandrina, una “Cittadella della Scienza e della Tecnologia”, della quale farà parte, insieme all’Ateneo Amedeo Avogadro, il Politecnico di Torino. In tale contesto, sono altresì previste iniziative specifiche per tematiche di integrazione tra ricerca e mondo produttivo, con particolare riguardo alla nascita di una società per lo sviluppo dell’imprenditoria alessandrina (processi di start up aziendali). Per il Comune di Alessandria è inoltre fondamentale il legame sinergico della programmazione delle strategie dell’Università con la pianificazione strategica della città (piano strategico). In tal senso, nell’Associazione Alessandria 2018, nella quale il Comune e l’Università sono rappresentati, ci si impegna ad attivare specifico tavolo di lavoro avente ad oggetto la definizione delle strategie di sviluppo a lungo termine del sistema Universitario cittadino.” Da ultimo, si concorda che è rilevante per il sistema locale l’attenzione alle problematiche relative alla ricerca in campo biomedicale, che possono avere ricadute anche per la realizzazione di un nuovo complesso ospedaliero collegato funzionalmente ad attività di ricerca; ciò anche in considerazione delle vocazioni distrettuali in ambito di ricerca applicata. Tutto ciò premesso si conviene e si stipula quanto segue Articolo 1 (Fonti Normative) I presupposti normativi e programmatici per la specificazione dei contenuti del presente accordo sono da individuarsi essenzialmente nelle seguenti fonti: - Legge 168/1989 istitutiva del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica; Legge 341/1990 sulla riforma degli ordinamenti didattici universitari; Legge 537/1993 sull’autonomia delle Università che prevede la possibilità di stipulare accordi di programma; Decreto M.U.R.S.T. 30 luglio 1998, pubblicato in G.U.R.I. – serie generale – n. 184 dell’8.08.1998, con allegato, come parte integrante, l’Accordo di Programma per la costituzione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”; D.M. 509/1999 modificato dal D.M. 270/2004 sull’autonomia didattica degli atenei; D.M. 262/2004 sulla Programmazione del sistema universitario; D.M. 15/2005 concernente i c.d. requisiti minimi; Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, in particolare l’art. 14, 2° comma, lett. F); Articolo 2 (Finalità Generali) 1. Con il presente Accordo di Programma (di seguito denominato “Accordo”) l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, la Provincia di Alessandria e la città di Alessandria concordano le modalità di sostegno degli enti locali alla valorizzazione della presenza universitaria. 18 2. Il sostegno viene concordato in base a criteri finalizzati a migliorare la definizione e la realizzazione di iniziative di didattica universitaria, ricerca universitaria, ivi compresa quella svolta in collaborazione con il mondo delle imprese e degli enti pubblici, alta formazione e valorizzazione dei risultati della ricerca, potenzialmente in tutti i settori scientifici disciplinari e i dipartimenti di ricerca operanti nell’ambito dell’Università, riconoscendo di interesse strategico l’integrazione tra Università e sistema locale per lo sviluppo dell’innovazione in tutti i settori, mediante definizione di impegni reciproci da mettere in atto nel triennio 2009-2011. 3. Nell’ambito dei progetti di didattica e di ricerca approvati e finanziati annualmente nei limiti delle disponibilità finanziarie stanziate dai soggetti finanziatori, come da criteri di destinazione dei finanziamenti di cui al seguente articolo 3, le parti si impegnano ad attivare azioni di sostegno congiunto alla promozione e valorizzazione dei progetti che coinvolgono i diversi attori presenti, o da attrarre sul territorio provinciale o comunale, favorendo la partecipazione di altri soggetti pubblici, privati, misti e senza fine di lucro, ricercando congiuntamente la disponibilità di risorse del settore privato per il finanziamento di specifiche iniziative. Articolo 3 (Criteri di destinazione dei finanziamenti) 1. Ai fini del finanziamento del presente Accordo di Programma la Provincia di Alessandria impegna risorse pluriennali per euro 700.000,00, ed il Comune di Alessandria impegna risorse pluriennali per euro 450.000,00, equamente ripartite a carico dei 3 bilanci 2009, 2010, 2011. 2. La singola quota annuale deve essere versata all’Ateneo, da parte di ogni singolo Ente finanziatore, in due ratei: il primo entro il 30 giugno; il secondo entro il 31 dicembre dell’anno di bilancio per il quale la somma è stata impegnata. 3. Si concorda, in via preliminare, che la quota annuale di ogni singolo Ente finanziatore debba essere divisa in due grandi Assi. Il primo Asse riguarda il sostegno a corsi di didattica universitaria, didattica avanzata e progetti di formazione ad enti pubblici o imprese (nel seguito Asse Didattica). Il secondo Asse riguarda il sostegno a progetti di ricerca in tutti i settori disciplinari, analisi territoriali, sviluppo precompetitivo, e valorizzazione dei risultati della ricerca universitaria (nel seguito Asse Ricerca). 4. Si riconosce da parte dei sottoscrittori il principio della trasparenza nella destinazione dei finanziamenti; a tal fine, fermo restando l’impegno economico assunto dalla parte finanziatrice (Provincia e Comune) di cui al comma precedente, da un lato, e l’autonomia deliberativa dell’Università, dall’altro, il presente Accordo mira ad una integrazione funzionale ed organica degli interessi delle parti. 5. Al fine di garantire la trasparenza della destinazione delle risorse, le parti riconoscono il reciproco interesse a definire, di anno in anno ed in modo puntuale, la loro destinazione per Assi e progetti, secondo un processo di definizione concordata delle risorse disponibili. Articolo 4 (Comitato di indirizzo dell’Accordo) 1. Per l’attuazione degli impegni contenuti nel presente Accordo, è istituito un Comitato di indirizzo per l’attuazione e il monitoraggio delle relative azioni, composto da 3 (tre) persone. 2. Fanno parte del Comitato di Indirizzo: • il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, o il Pro-Rettore o altra persona dal Rettore delegata, in rappresentanza dell’Università; 19 • il Presidente della Provincia o l’Assessore alle politiche universitarie o altra persona dal Presidente delegata, in rappresentanza della Provincia; • il Sindaco, o l’Assessore alle politiche universitarie o altra persona dal Sindaco delegata, in rappresentanza del Comune. 3. L’incarico di Presidenza del Comitato, ha la durata di un anno ed è assunto con il principio della rotazione nei tre anni, da un rappresentante di ognuno dei 3 Enti firmatari il presente accordo, secondo ordine da definirsi nella prima seduta. 4. I membri del Comitato operano a titolo gratuito nell’interesse comune e con funzione di rappresentanza del proprio Ente di riferimento. 5. Il Comitato, con riguardo al programma oggetto del presente Accordo provvede, in particolare: a definire, realizzare, monitorare e valutare le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo; a governare il processo di realizzazione del presente Accordo, attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie presso i rispettivi Enti. Articolo 5 (Definizione concordata dell’allocazione delle risorse) 1. Fermo restando la ripartizione pluriennale delle risorse di cui al precedente articolo, è obbligo delle parti riunire il Comitato di Indirizzo dell’Accordo, di cui all’articolo 4, per la definizione negoziata e concordata delle politiche di finanziamento per l’anno successivo, entro il 31 dicembre dell’anno precedente. 2. La definizione negoziata e concordata dell’allocazione delle risorse mira a definire i capitoli di spesa da finanziare, nell’ambito del budget stabilito per ogni Ente, sia sull’asse di Ricerca, sia sull’asse di Didattica. 3. E’ facoltà della Provincia e del Comune avanzare esplicite e puntuali richieste di progetti sull’Asse di ricerca, in funzione delle esigenze dell’Ente o di quelle più generali del territorio. L’ateneo valuterà modalità e metodi di coinvolgimento dei vari Dipartimenti, sulla base delle risorse allocate per ogni capitolo. 4. E’ facoltà dell’Ateneo indicare agli Enti locali le proprie proposte in materia di Didattica. Gli Enti locali concordano di ripartire le risorse in funzione delle disponibilità di bilancio. 5. In ogni caso, la finalità dell’Accordo è la costruzione annuale di progetti congiunti, atti a concordare con approccio collaborativo e con deliberazione unanime la migliore allocazione delle risorse stante le disponibilità assegnate e gli interessi delle parti. Articolo 6 (Impegni attuativi) 1. L’Università del Piemonte Orientale, la Provincia di Alessandria ed il Comune di Alessandria, soggetti sottoscrittori del presente Accordo, si impegnano, attraverso la costituzione del Comitato di Indirizzo dell’Accordo di cui all’articolo 4, ad individuare congiuntamente le specifiche azioni di interesse comune unitamente alle più opportune modalità di attivazione, in coerenza con le normative di rispettiva competenza, al fine di definire puntualmente ed annualmente le finalità di spesa degli Assi di Ricerca e di Didattica. 2. Si impegnano, inoltre, nello svolgimento delle attività di propria competenza: a) a rispettare i termini concordati ed indicati nel presente accordo di programma quadro; b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di 20 snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo consentite dalle rispettive normative di riferimento; c) a procedere periodicamente alla verifica dell’accordo e, se necessario, a proporre gli eventuali aggiornamenti ritenuti concordemente necessari ai fini dell’attuazione del presente accordo di programma quadro; d) ad attivare ed utilizzare completamente ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo di programma quadro per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, con riferimento a quanto definito sui due Assi di Ricerca e di Didattica; e) ad attivare strumenti e procedure di misurazione dei risultati raggiunti e di rendicontazione delle spese su entrambi gli Assi, con particolare attenzione alle ricadute sul territorio delle attività svolte. 3. Al fine di garantire l‘attuazione dei principi ispiratori esposti in premessa, tenuto conto della presenza di altro Ateneo presente nella Provincia di Alessandria con il quale sussistono analoghi rapporti di stretta collaborazione (Politecnico di Torino), la Provincia ed il Comune si impegnano, per proprie esigenze di affidamento di incarichi di ricerca universitaria, non previsti all’interno della definizione concordata dell’allocazione delle risorse, di cui all’art. 5, ma che dovessero emergere in corso d’anno, a rivolgersi, direttamente o indirettamente attraverso propri strumenti attuativi, in prima istanza all’Ateneo, nel solo caso in cui i progetti rientrino nel novero delle competenze rinvenibili nelle Facoltà e Dipartimenti in esso esistenti. Articolo 7 (Disposizioni generali) 1. Il presente Accordo di programma quadro è vincolante per i soggetti sottoscrittori, che si assumono l’impegno di realizzarle nei tempi indicati. 2. Gli Enti locali si impegnano a compiere azioni congiunte necessarie al rafforzamento ed allo sviluppo dell’Università, come il coordinamento degli interventi di tutti i soggetti che possano contribuire alla qualificazione della presenza universitaria e dei suoi collegamenti col territorio. 3. L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” si impegna a compiere ogni atto per la realizzazione del presente accordo, ed in particolare a consentire, ai sensi dello Statuto, la designazione dei rappresentanti degli Enti sottoscrittori del presente Accordo in seno al Consiglio di Amministrazione della stessa Università. 4. Previa unanime approvazione del Comitato di Indirizzo dell’Accordo di cui al precedente Articolo 4, ed a seguito di formale deliberazione motivata, possono aderire all’Accordo altri soggetti pubblici e privati la cui partecipazione ed azione sia necessaria o comunque opportuna per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal presente accordo. 5. Il presente Accordo rimane in vigore per il periodo di 3 anni e sino alla completa realizzazione delle attività in esso previste e può essere modificato o integrato soltanto per concorde volontà dei firmatari. Articolo 8 (Approvazione, pubblicazione, effetti e durata) 1. Il presente Accordo di Programma, sottoscritto dai legali rappresentanti delle amministrazioni interessate, è approvato secondo i rispettivi ordinamenti. 2. La durata dell’accordo è di tre anni dalla data di sottoscrizione. 3. I rappresentanti degli Enti locali sottoscrittori dl presente Accordo, che saranno designati in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Università, durano in carica per il periodo di vigenza del presente accordo. 21 4. Ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 267/2000 il presente atto verrà pubblicato sul B.U.R.P. Articolo 9 (Norme transitorie) 1. In fase di prima applicazione, si pospone al 28 febbraio 2009 il termine di cui al comma 1, art. 5 dell’accordo. Letto, approvato e sottoscritto. Per l’Università del Piemonte Orientale il Magnifico Rettore Paolo Garbarino …………………………………………………………………………………. Per la Provincia di Alessandria il Presidente Paolo Filippi …………………………………………………………..................................... Per il Comune di Alessandria il Sindaco Piercarlo Fabbio …………………………………………………………………………………. ****************** 6.2 Adesione a Uniscape – Rete europea di Università per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio 9/2008/6.2 Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali Al Presidente del Senato Accademico Si sottopone all'attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la proposta avanzata dalla Facoltà di Scienze Polticihe di aderire a UNISCAPE – Rete europea di Università per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio. La Convenzione europea del paesaggio (CEP), adottata dal Consiglio d’Europa nel 2000, anche conosciuta sotto il nome di “Convenzione di Firenze”, rappresenta un’espressione giuridica internazionale di un disegno politico che mira alla condivisione ed affermazione di un nuovo approccio pubblico al tema del paesaggio su scala continentale. Al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della CEP sul piano scientifico, nel corso del 2008 un gruppo di università di diversi paesi europei ha creato UNISCAPE, una libera associazione che si propone di: - sostenere e rafforzare la cooperazione scientifica interdisciplinare tra le università europee in materia di paesaggio, segnatamente nei settori della ricerca e della didattica; - promuovere attività di studio e sperimentazione che riguardino i paesaggi, la loro evoluzione e le loro trasformazioni; - promuovere processi formativi che consentano di costruire competenze in grado di contribuire all’attuazione dei principi della Convenzione. 22 UNISCAPE coopera con le altre Reti dedicate alla CEP, vale a dire RECEP-ENELC (www.recep-enelc.net) e CIVILSCAPE (www.civilscape.org), nonché gli organi competenti del Consiglio d’Europa. Le Università membri di UNISCAPE sono attualmente 45. L’adesione dell’Ateneo avverrebbe in qualità di Osservatore, senza quote di adesione e senza diritto di voto negli organi dell’Associazione. In considerazione del suo prestigio e dell’importante ruolo svolto, si propone l'adesione all’associazione. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che all’UNISCAPE è una libera Associazione di Università, facente capo al Consiglio di Europa, che ha lo scopo di attuare la Convenzione europea del paesaggio; CONSIDERATO che l’Associazione, che conta attualmente oltre 45 membri, svolge un ruolo essenziale nel sostenere e rafforzare la cooperazione scientifica interdisciplinare tra le università europee in materia di paesaggio, segnatamente nei settori della ricerca e della didattica; CONSIDERATO che l’adesione dell’Ateneo avverrebbe in qualità di Osservatore, senza quote di adesione e senza diritto di voto negli organi dell’Associazione; CONSIDERATI il prestigio dell’Associazione e l’importanza del ruolo svolto; PRESA VISIONE dello Statuto dell’Associazione; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche del 24/10/2008; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA 1) di approvare la richiesta di adesione a UNISCAPE – Rete europea di Università per l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio. 19 January 2008 23 EUROPEAN NETWORK OF UNIVERSITIES FOR THE IMPLEMENTATION OF THE EUROPEAN LANDSCAPE CONVENTION STATUTE (FINAL CONSTITUENT ACT) On 19 January 2008, in Florence, Italy, the following persons met at Villa Medicea di Careggi, Viale G. Pieraccini n. 17: 1. Prof. Florencio Zoido, born in Monesterio on 17 October 1947, representing: Universidad Internacional de Andalucía (Spain), C/ Américo Vespucio, 2 Monasterio de la Cartuja - 41092 Sevonla, Fiscal identification number (FIN): 7350007-F. 2. Prof. Maria Goula, born in Thessaloniki on 23 October 1965, representing: Escola Tècnica Superior d’Arquitectura de Barcelona - ETSAB, Univert Politècnica de Catalunya - UPC (Spain), Avda. Diagonal 649, 08028, Barcelona, FIN: Q0818003F. 3. Prof. Pasquale Dal Sasso, born in Vico del Gargano on 14 October 1946, representing: Università degli studi di Bari (Italy), Piazza Umberto 1, Bari, FIN: 80002170720. 4. Prof. Massimo Sargolini, born in Sarnano on 17 January 1961, representing: Università degli studi di Camerino (Italy), Piazza Cavour 19/F - 62032 Camerino, FIN: 81001910439. 5. Prof. Sandro Rogari, born in Firenze on 26 February 1947, representing: Università degli studi di Firenze (Italy), piazza San Marco, 4 – 50121 Firenze, FIN: 01279680480. 6. Prof. Anna Elisa Calcagno, born in Genova on 29 July 1935, representing: Università degli studi di Genova (Italy), via Balbi, 5 – 16126 Genova, C.F. 00754150100. 7. Prof. Josep Pinto, born in Terrassa on 7 July 1955, representing: Universitat de Girona (Spain), Plaça Sant Domènec, 3 - 17071-Girona, FIN: Q6750002E. 8. Prof. Juan Manuel Palerm Salazar, born in Santa Cruz de Tenerife on 8 April 1957, representing: Universidad de Las Palmas de Gran Canaria (Spain), C/Juan Quesada, nº 30 - 35001, Las Palmas de Gran Canaria, FIN: Q-3518001-G. 9. Prof. Rita Occhiuto, born in Roma on 6 June 1959, representing: Intercommunale d’Enseignement Supérieur d’Architecture (IESA) – Institut Supérieur 1 The Italian version is the authentic version d’Architecture Intercommunal (ISAI) – Liège, Mons, Bruxelles (Belgium), rue des Minimes, 87-89 – 1000 Bruxelles, FIN: 0233.855.023. 10. Prof. Ricard Pié Ninot, born in Barcelona on 19 September 1946, representing Universidad de Málaga - Escuela Técnica Superior de Arquitectura (Spain), Avda. Cervantes, 29071 Málaga, FIN:Q2918001E. 11. Prof. Maurizio Vogliazzo, born in Aosta on 12 November 1943, representing: Politecnico di Monano (Italy), piazza Leonardo Da Vinci, 32 – 20133 Milano, FIN: 80057930150; 12. Prof. Angela Besana, born in Mariano Comense on 11 April 1970, representing Libera Università di Lingue e Comunicazione – IULM (Italy), via Carlo Bo, 1 20143 Milano, FIN: 80071270153. 13. Dr. Giuseppina Pugliano, born in Napoli on 3 August 1967, representing: Università degli Studi di Napoli “Parthenope” represented by the Dipartimento di Scienze 24 per l’Ambiente (Italy), via Acton, 38 – 80133 Napoli, FIN: 80018240632 14. Prof. Carmine Gambardella, born in Salerno on 25 August 1946, representing: Seconda Università degli Studi di Napoli (Italy), via Benedice, 10 - 81100 Caserta, FIN: 02044190615. 15. Arch. Agostino Di Lorenzo, born in Napoli on 12 May 1970, representing: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – Napoli (Italy), via Suor Orsola, 10 80135 Napoli, CF: 80040520639; 16. Dott.ssa Benedetta Castiglioni, born in Padova on 7 September 1966, representing: Università degli Studi di Padova (Italy), via 8 Febbraio 1848, 2 - 35122 Padova, FIN: 80006480281. 17. Dr. Riccardo Priore, born in Catania on 12 December 1965 representing: Università degli studi di Palermo (Italy), delegated by Prof. Marcella Aprile, born in Misilmeri on 22 February 1947, piazza Marina 61 - 90139 Palermo, FIN: 80023730825. 18. Prof. Maria Jose Dias Curado, born in S. Julião De Figueira Da Foz – Figueira Da Foz on 5 October 1969, representing: Universidade do Porto (Portugal), Praça Gomes Teixeira 4099-002 Porto, FIN: 501 413 197. 19. Prof. Massimo Giovannini, born in Roma on 6 August 1945, representing: Università degli Studi di Reggio Calabria “Mediterranea” (Italy), via Diana, 3 89125 Reggio Calabria, FIN: 80006510806 20. Prof. Florencio Zoido, born in Monesterio on 17 October 1947 representing: Universidad de Sevilla (Spain), C/ San Fernando, s/n. 41004 Sevilla, FIN: Q4118001- I. 21. Prof. Roberto Gambino, born in Cuneo on 29 April 1935, representing: Politecnico di Torino (Italy), corso Duca degli Abruzzi, 24 – 10129 Torino, FIN: 00518460019. 22. Prof. Loretta Innocenti, born in Firenze on 29 January 1950, representing: Università Ca' Foscari di Venezia (Italy), Venezia Dorsoduro n. 3246, 30123 Venezia, FIN: 80007720271. 23. Prof. Carlo Magnani, born in Ferrara on 16 May 1950, representing: Università IUAV di Venezia (Italy), Santa Croce 191 Tolentini / 30135 Venezia, FIN: 80009280274. Who, in consideration of the “Preliminary constitutional act”, approved in Florence, Italy on 26 May 2007 (cf. appendix 1), as Founder Members, by common agreement, stipulate and agree on the following: Art. 1 – Constitution, denomination, principles 1. “UNISCAPE - European Network of Universities for the Implementation of the European Landscape Convention” (hereinafter,“UNISCAPE”), shall be freely constituted as a non commercial associative entity. 2. UNISCAPE shall base its activities on the following principles: the absence of profit objectives, the democratic nature of the structure, the elective character of the bodies, and anything else that may be required for the valid constitution of an association created as a non commercial associative entity. Art. 2 – Members and Observers 1. Members of UNISCAPE shall comprise public and private universities or parts belonging to them, as well as consortia of universities or parts of these, regularly established within the territory of one of the Council of Europe’s member States. 2. Requests for adhesion to UNISCAPE shall: 25 a) be subscribed by qualified representatives belonging to legally entitled institutions; b) explicitly attest the institution’s agreement to accept all provisions of the present Statute; c) be addressed in a written request to the President of UNISCAPE. 3. Each Member shall be entitled to one vote no matter how many representatives it may have. The sum of the votes of the representatives of Members who belong to parts of the same university (or of the same consortium of universities) that haven’t adhered to UNISCAPE as a single university, shall equal to one. 4. UNISCAPE Observers are legally recognized public and private universities, as well as the European associations ENELC2 and CIVILSCAPE3. In addition, other persons or entities may also be admitted as Observers if they submit their request in accordance with the procedure set forth in Article 2, paragraph 2 (c). 2 European Network of Local and Regional authorities for the implementation of the European Landscape Convention 3 European NGOs association in support of the European Landscape Convention (in the process of being constituted). 5. Member and of Observer shall lose their title: a) by resignation; b) by expulsion, for having committed acts which in some way caused moral or material damage to UNISCAPE; , c) if Members don’t pay their annual financial contribution. Art. 3 – Official headquarters 1. The legal and operative headquarters of the Association are at the following address: Villa Medicea di Careggi, viale G. Pieraccini 17, Florence (Italy). 2. The establishment of further possible headquarters, branches, offices, etc., and the transfer of any existing headquarters, is to be decided upon by the competent UNISCAPE authorities, in agreement with the present statute. Art. 4 – Duration, associative contribution 1. UNISCAPE is an association with an indefinite duration of time. 2. The Founder associative contribution for Founder Members amounts to 1,000 Euro. 3. The annual financial contribution for all Members amounts to 1,000 Euro. During the first year of UNISCAPE’s foundation, the Founder Members are exempted from paying the annual financial contribution. 4. If more than one part of the same university (or of the same consortium of universities) that hasn’t adhered to UNISCAPE as a single university decides to join UNISCAPE, the annual associative contribution outlined in paragraph 3. above must be divided equally amongst the aforementioned parts. Art. 5 - Aim 1. The aim of the Association is to foster university co-operation on landscape issues, with reference to the principles and the values enshrined in the European Landscape Convention (ELC) – international treaty adopted by the Council of Europe’s Committee of Ministers on 19.07.2000 and opened for signature by the member States of the Council of Europe, in Florence (Italy), on 20.10.2000. 2. In the framework of the aforementioned co-operation, specific attention is given to Articles 5, 6 and 8 of the ELC. 3. In order to achieve its aim, UNISCAPE shall pursue all necessary and appropriate activities, in conformity with the present Statute and current laws in force. 26 Art. 6 – Activities 1. UNISCAPE shall promote co-operation amongst its Members in order to encourage scientific research and educational activities concerning the principles and objectives established by the ELC. 2. With regards to research, UNISCAPE shall support studies and experimental activities that concern landscapes, their evolution and transformations. For this purpose the main reference is constituted by the provisions contained in Articles 5 and 6 of the ELC. 3. With respect to didactics, UNISCAPE shall promote educational processes in order to create competences capable to contribute to the realization of the ELC’s principles and objectives. 4. In general, UNISCAPE shall support deeper acknowledgement and public awareness of the principles and objectives of the ELC. In view of this, and in accordance with Article 8 of the ELC, UNISCAPE shall encourage and support its own Members: a) to render each other technical and scientific assistance in landscape matters by gathering and exchanging experiences and the results of research projects; b) to promote the exchange of landscape specialists in particular for training and information purposes; c) to exchange information on all matters covered by the provisions of the ELC. Art. 6bis – Organs 1. The organs of UNISCAPE are: a) the General Assembly; b) the Executive Board; c) the President. Art. 7 – General Assembly 1. The General Assembly shall represent the decision-making body of UNISCAPE. It shall be composed of representatives appointed by the single Members. Observers may participate to the General Assembly meetings without voting rights. 2. The General Assembly shall elect a UNISCAPE President and two Vice-Presidents from amongst its members for a term of four years. Candidates may be re-elected for the duration of one further term. Meetings of the General Assembly shall be chaired by the President of UNISCAPE or, in his/her absence, by one of the two Vice-Presidents. 3. The General Assembly shall meet in ordinary session in its legal/operative headquarters: a) once a year upon written convocation of the President; b) if the interests of UNISCAPE requires it, upon written invitation of the President or by a third of its members, or by the Executive Board. 4. The General Assembly shall also: a) approve the annual programme of activities; b) nominate the Executive Board representatives; c) decide on the establishment of seats, branches and offices, in addition to the legal and operative headquarters and any transformation of existing headquarters; d) adopt rules of procedure and budget documents; e) nominate an auditor (from outside UNISCAPE); f) ratify or reject the deliberation of the Executive Board with regards to the adhesion of new Members and Observers; g) decide on the exclusion of Members and Observers, in conformity with Article 2.5 of the present Statute; h) decide on matters regarding contributions. 5. the General Assembly shall, under rules of procedure with respect to the law in force, 27 lay down the rules on the conduct of meetings of the organs of UNISCAPE not covered in this Statute. 6. The General Assembly shall meet in extraordinary session upon written convocation by the President, by written request by the Executive Board or by a third of the Members, within two months from the date of request and for the following reasons: a) approval of possible modifications to the statute proposed by the Executive Board; b) decision concerning the dissolution of UNISCAPE; c) decision on any other matters proposed by parties who have promoted the convocation of the meeting. Art. 8 – The Executive Board 1. The Executive Board shall provide to run UNISCAPE. 2. The Executive Board shall be composed of the President, the Vice-Presidents and eight representatives appointed every three years by the General Assembly among its own components. Candidates may be reappointed for the duration of one further term. Observers shall not participate to the meetings of the Executive Board. 3. The Executive Board shall meet at least twice a year and when necessary upon written convocation by the President of UNISCAPE or by written request from the majority of its components. 4. The time and place of meetings of the Executive Board shall be decided from time to time by the Executive Board itself, taking into account the issues discussed and the logistic availability of the headquarters of UNISCAPE. 5. In case the President of UNISCAPE is absent, the Executive Board shall be chaired by one of the Vice-Presidents. In the context of decision-making procedures, if a majority of votes shall not be obtained, the vote of the President shall count as two votes. 6. The Executive Board shall: a) deliberate on matters concerning parties who have requested to entry as Members or Observers of UNISCAPE; b) prepare the Annual Programme of Activities; c) formulate proposals for the approval of internal regulations, budget documents and for eventual modifications to the Statute; d) appoint the Director of UNISCAPE every three years. 7. The Director of UNISCAPE shall: a) be appointed amongst the members of the Executive Board or, externally, amongst parties demonstrating specific and proven competences, also of linguistic nature, in the field of UNISCAPE’s activities; b) participate, with the right to vote, in meetings of the General Assembly and the Executive Board; c) assure the co-ordination of UNISCAPE’s activities, conduct the administrative activities and, in accordance with the President, he shall make sure that this Statute is respected and shall also guarantee to the Members access to information about the meetings and the resolutions of the Executive Board . Art. 9 – Resources and accounts 1. UNISCAPE resources shall consist of: a) contributions made by Members; b) contributions and donations from public and private institutions; c) revenue from UNISCAPE assets; d) any other legitimate resource compatible with the provisions of this statute. 2. The UNISCAPE accounting year shall run from 1 January to 31 December each year. 3. The conditions governing the management of the accounts shall be laid down in 28 internal regulations in accordance with the principles normally accepted at local, regional, national and international level. 4. The accounts shall be managed by the Director of UNISCAPE and verified by the Financial Controller. With a view to the General Assembly's approval of the balance sheet, the Financial Controller must prepare a annual written report on the verification operations. Art. 10 – Liability The assets of the UNISCAPE shall cover all the obligations incurred by the Association. Art. 11 – Amendments to the statute 1. Amendments to this Statute may be decided in the extraordinary General Assembly, in accordance with what has been established in this statute. 2. The resolutions of the extraordinary General Assembly on the amendments to the Statute shall be adopted by a two-thirds majority of its representatives and shall concern exclusively the adoption or rejection of proposals for amendments decided by the Executive Board or one-third of the Members of the General Assembly. Art. 12 – Dissolution 1. The dissolution of UNISCAPE may be decided only by the extraordinary General Assembly in conformity with the details outlined in this Statute. 2. In case of dissolution, the extraordinary General Assembly shall appoint one or more commissioners to be charged with winding up UNISCAPE and shall determine their powers. 3. The remaining net assets will be distributed to one or more organizations non-profitmaking which have similar aims and which shall be designated by the extraordinary General Assembly . 4. The dissolution of UNISCAPE may not in any case cause damage to any third party. Any obligation incurred by UNISCAPE, any contract with natural or legal persons must be terminated in due legal or regulatory forms at the time of dissolution. Art. 13 – Dispute Settlement 1. This Association shall be ruled by Italian national law. 2. Any dispute shall be settled by the Court of Florence. Art. 14 – Transitional and final provisions They shall be considered Founder members, together with those that have undersigned the preliminary constitutional act, also all those that, amongst the under indicated entities and in any case amongst those who had already expressed their desire to adhere in conformity with what is provided in the preliminary constitutional act (Appendix 1) - shall adhere to the Association before the 30 April 2008: Universitat autònoma de Barcelona (Spain); Università degli studi di Bologna (Italy) Università degli studi di Catania (Italy); Università degli studi “G. D’Annunzio” di Chieti- Pescara (Italy); Università degli studi di Ferrara (Italy); Instituto de Desarollo Regional - Universidad de Granada (Spain); Fakultät für Architektur und Landschaft - “Leibniz”Universität Hannover (Germany); Centre International de Droit Comparé de l’Environnement – Limoges (France) ; Universidade Lusíada de Lisboa (Portugal); Universidad autónoma de Madrid (Spain); 29 Università degli studi di Milano-Bicocca (Italy); Università degli studi di Milano (Italy); Università degli studi di Napoli Federico II (Italy); University of Nova Gorica (Slovenia); Ecole Supérieure Nationale d’Architecture - Université de Paris La Villette (France); Università degli studi di Pavia (Italy); Università di Perugia (Italy); Università degli studi di Roma “La Sapienza” (Italy); Università degli Studi di Roma Tre (Italy); Università del Salento (Italy); Università degli studi di Sassari (Italy); University of Sheffield (United Kingdom); Università degli studi di Torino (Italy); Università di Udine (Italy); Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" (Italy) Centro de Gestión de la Calidad y el Cambio - Universidad Politécnica de Valencia (Spain); Università degli studi della Tuscia Viterbo (Italy); Landscape Centre of the Environmental sciences Group - University of Wageningen (The Netherlands). Appendix 1 EUROPEAN NETWORK OF UNIVERSITIES FOR THE IMPLEMENTATION OF THE EUROPEAN LANDSCAPE CONVENTION PRELIMINARY CONSTITUTIONAL ACT4 On 26 May 2007, the following persons met at Villa Careggi, via Pieraccini 17 – Florence /Italy: - Prof. Carlo Magnani, born in Ferrara on 16 May 1950, representing the Università degli studi IUAV di Venezia (Italy); - Prof. Massimo Giovannini, born in Rome on 6 August 1945, representing the Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria; - Prof.ssa Patrizia Tassinari, born in Imola on 15 May 1958, representing the Università degli studi di Bologna - Corso di studio triennale in Verde ornamentale e tutela del paesaggio; - Prof. Cristina Miceli, born in Livorno on 13 May 1957, representing the Università degli studi di Camerino; - Arch. Massimo Angrilli, born in Pescara on 12 May 1966, representing the Università degli studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara; - Prof. Guido Ferrara, born in Castelfiorentino on 21 March 1938, representing the Master in Paesaggistica – Dipartimento Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell’Università degli studi di Firenze; - Prof. Gian Franco Cartei, born in Livorno on 31 March 1961, representing the Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Firenze; - Prof. Daniela Poli, born in Florence on 3 June 1961, representing the Corso di laurea in urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale dell’Università degli studi di Firenze – sede decentrata di Empoli; - Prof. Rita Occhiuto, born in Rome on 6 June 1959, representing the Institut Superieur d’Architecture Intercomunal “Lambert Lombard“ - Liège (Belgium); 30 - Prof. Marcella Aprile, born in Misilmeri on 20 February 1947, representing the Università degli studi di Palermo; - Ing. Diego Torriani, born in Milano on 11 June 1980, representing the Dipartimento di Ingegneria Edile e del Territorio dell’Università degli studi di Pavia; - Prof. Pier Paolo Balbo di Vinadio, born in Rome on 23 December 1945, representing the Facoltà di Architettura “Valle Giulia” dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”; - Prof. Roberta Strappini, born in Rome on 10 May 1948, representing the Prima facoltà di architettura “Ludovico Quaroni” dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”; - Prof. Achille Ippolito, born in Naples on 3 July 1946, representing the Dipartimento di architettura e costruzione dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”; - Prof. Maurizio Vogliazzo, born in Aosta on 12 November 1943, representing the Politecnico di Milano; - Prof. Gerardus Basiliu Michael Pedroli, born in Bergen op Zoom on 31 March 1954, representing the Landscape Centre of the Environmental Sciences Group of the Wageningen University (The Netherlands); 4 The italian version of the preliminary constitutional act is the authentic version - Prof. Eddo Rugini, born in Arcevia on 19 January 1948, representing the Facoltà di Agraria dell’Università degli studi della Tuscia; - Prof. Ing. Antonio Leone, born in Bari on 13 June 1955, representing the Dipartimento di tecnologie, ingegneria e scienze dell’ambiente e delle foreste dell’Università degli studi della Tuscia; - Arch. Giulio Verdini, born in Ancona on 12 September 1977, representing the Università degli studi di Ferrara; - Prof. Maria Clara Piera Zerbi, born in Saronno on 1st March 1945, representing the Dipartimento delle arti, storia, musica e spettacolo dell’Università degli studi di Milano; - Prof. Stefan Tischer, born in Augsburg on 11 September 1965, representing the Università degli studi di Sassari; - Prof. Florencio Zoido, born in Monesterio on 17 October 1947, representing the Universidad de Sevilla (Spain); - Prof. Elena Accati, born in Turin on 21 March 1938 representing the Facoltà di agraria dell’Università degli studi di Torino; - Prof. Antonino Raffaele Failla, born in Randazzo on 30 January 1940, representing the Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Catania; - Prof. Emilio Padoa Schioppa, born in Milan on 2 January 1971, representing the Università degli studi di Milano-Bicocca; - Prof. Emanuele Ronchetti, born in Milan on 19 July 1940, representing the Libera Università IULM di Milano; As a result of their common agreement, the following has been decided: Art. 1 - The above-mentioned persons, who will assume the title of Founder members, jointly expressed the will to attain the constitution of a free Association denominated “UNISCAPE” - a non commercial and non-profit-making associative entity. Will be considered Founder members also all those that before 30 June 2007 will forward by letter to the provisional President mentioned in Art. 9 a formal act of adhesion, sent via electronic mail to the following address: [email protected] . Art. 2 – The Association constitutes a free gathering of universities and universities’ consortia, or parts belonging to them, regularly established within the territory of one of the Council of Europe’s member States. 31 Art. 3 – The Association will have its legal headquarters at the following address: Villa Careggi, viale G. Pieraccini 17, Florence (Italy). . Art. 4 – The aim of the Association is to foster university co-operation on landscape issues, with reference to the principles and the values enshrined in the European Landscape Convention (ELC) – international treaty adopted by the Council of Europe Committee of Ministers on 19.07.2000 and opened for signature by the member States of the Council of Europe, in Florence (Italy), on 20.10.2000. Within the framework of the Association, specific attention shall be paid to Articles 5 and 6 of the ELC. With regard to research activities, the Association intends to favour the study of technicalscientific aspects and experimentation activities relating to decision making processes which, being based on landscape projects, lead to a physical transformation of the territory (with a reference to Article 6.C/D/E of the ELC). With regard to teaching activities, the Association intends to promote methods which will allow, within the different scientific disciplines concerned, for the training of qualified experts, able to contribute to the ELC implementation at the relevant levels (with a reference to Article 6.B of the ELC). To this purpose, the Association is entitled to adopt all necessary and appropriate initiatives, in accordance with the associative statutes and current legal framework. Art. 5 – In accordance with the above-mentioned Article 2, the Association is open to all universities, or their parts, that wish to co-operate as detailed in Article 4, on the basis of the provisions outlined in the associative statutes. Art. 6 – The Association is constituted for an unlimited period. Art. 7 – The Founder Members will elaborate a specific Statute, in accordance with the following Art. 9; the Statute will be attached to the Final Constitutional Act and thus form an integrative and substantial part of it. The principles informing the Association, as detailed in the Statute, are: the absence of profit objectives, the democratic nature of the structure, the elective character of the bodies, and anything else that may be required for the valid constitution of an association created as a non commercial and non-profit-making associative entity. Art. 8 – The annual financial contribution to be paid by the Founder members is set at € 1 000 (one thousand Euros). Art. 9 – It is established a provisional Executive Board (PEB), composed of the following persons: 1. Prof. Carlo Magnani, born in Ferrara on16 May 1950, representing the Università degli studi IUAV di Venezia (Italy); 2. Prof. Massimo Giovannini, born in Rome on 6 August 1945, representing the Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria; 3. Prof. Anna Elisa Calcagno, born in Genova on 29 July 1935, representing the Università degli studi di Genova; 4. Dr. Riccardo Priore, born in Catania on 12 December 1965, Council of Europe official. Art. 10 – In accordance with the above-mentioned Art. 7, the PEB is entrusted with the elaboration of a draft statute to be submitted to the Founder Members for its approval and 32 signature within six months from the approval of the present Preliminary Constitutional Act. It is decided to elect a provisional President of the PEB (PP) in the person of Prof. Carlo Magnani and a provisional Director of the PEB (PD) in the person of Dr. Riccardo Priore. The PP, assisted by the PD, is required to convene the PEB, and, following the elaboration of the draft Statute, to convene the Founder Members with a view to its approval and signature. Art. 11 – The positions related to the Association bodies, as established by the Statute, will be assigned at the moment of its approval. Appendix 2 EUROPEAN LANDSCAPE CONVENTION5 Preamble The member States of the Council of Europe signatory hereto, Considering that the aim of the Council of Europe is to achieve a greater unity between its members for the purpose of safeguarding and realising the ideals and principles which are their common heritage, and that this aim is pursued in particular through agreements in the economic and social fields; Concerned to achieve sustainable development based on a balanced and harmonious relationship between social needs, economic activity and the environment; Noting that the landscape has an important public interest role in the cultural, ecological, environmental and social fields, and constitutes a resource favourable to economic activity and whose protection, management and planning can contribute to job creation; Aware that the landscape contributes to the formation of local cultures and that it is a basic component of the European natural and cultural heritage, contributing to human well-being and consolidation of the European identity; Acknowledging that the landscape is an important part of the quality of life for people everywhere: in urban areas and in the countryside, in degraded areas as well as in areas of high quality, in areas recognised as being of outstanding beauty as well as everyday areas; Noting that developments in agriculture, forestry, industrial and mineral production techniques and in regional planning, town planning, transport, infrastructure, tourism and recreation and, at a more general level, changes in the world economy are in many cases accelerating the transformation of landscapes; Wishing to respond to the public’s wish to enjoy high quality landscapes and to play an active part in the development of landscapes; Believing that the landscape is a key element of individual and social well-being and that its protection, management and planning entail rights and responsibilities for everyone; Having regard to the legal texts existing at international level in the field of protection and management of the natural and cultural heritage, regional and spatial planning, local selfgovernment and transfrontier co-operation, in particular the Convention on the Conservation of European Wildlife and Natural Habitats (Bern, 19 September 1979), the Convention for the Protection of the Architectural Heritage of Europe (Granada, 3 October 1985), the European Convention on the Protection of the Archaeological Heritage (revised) (Valletta, 16 January 1992), the European Outline Convention on Transfrontier Co-operation between Territorial Communities or Authorities (Madrid, 21 May 1980) and its additional protocols, the European Charter of Local Self-government (Strasbourg, 15 October 1985), the Convention on Biological Diversity (Rio, 5 June 1992), the Convention concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage 33 (Paris, 16 November 1972), and the Convention on Access to Information, Public Participation in Decision-making and Access to Justice on Environmental Matters (Aarhus, 25 June 1998); Acknowledging that the quality and diversity of European landscapes constitute a common 5 Council of Europe original version resource, and that it is important to co-operate towards its protection, management and planning; Wishing to provide a new instrument devoted exclusively to the protection, management and planning of all landscapes in Europe, Have agreed as follows: Chapter I – General provisions Article 1 - Definitions For the purposes of the Convention: a. “Landscape” means an area, as perceived by people, whose character is the result of the action and interaction of natural and/or human factors; b. “Landscape policy” means an expression by the competent public authorities of general principles, strategies and guidelines that permit the taking of specific measures aimed at the protection, management and planning of landscapes; c. “Landscape quality objective” means, for a specific landscape, the formulation by the competent public authorities of the aspirations of the public with regard to the landscape features of their surroundings; d. “Landscape protection” means actions to conserve and maintain the significant or characteristic features of a landscape, justified by its heritage value derived from its natural configuration and/or from human activity; e. “Landscape management” means action, from a perspective of sustainable development, to ensure the regular upkeep of a landscape, so as to guide and harmonise changes which are brought about by social, economic and environmental processes; f. “Landscape planning” means strong forward-looking action to enhance, restore or create landscapes. Article 2 - Scope Subject to the provisions contained in Article 15, this Convention applies to the entire territory of the Parties and covers natural, rural, urban and peri-urban areas. It includes land, inland water and marine areas. It concerns landscapes that might be considered outstanding as well as everyday or degraded landscapes. Article 3 – Aims The aims of this Convention are to promote landscape protection, management and planning, and to organise European co-operation on landscape issues. Chapter II – National measures Article 4 – Division of responsibilities Each Party shall implement this Convention, in particular Articles 5 and 6, according to its own division of powers, in conformity with its constitutional principles and administrative arrangements, and respecting the principle of subsidiarity, taking into account the European Charter of Local Self-government. Without derogating from the provisions of this Convention, each Party shall harmonise the implementation of this convention with its own policies. 34 Article 5 – General measures Each Party undertakes: a. to recognise landscapes in law as an essential component of people’s surroundings, an expression of the diversity of their shared cultural and natural heritage, and a foundation of their identity; b. to establish and implement landscape policies aimed at landscape protection, management and planning through the adoption of the specific measures set out in Article 6; c. to establish procedures for the participation of the general public, local and regional authorities, and other parties with an interest in the definition and implementation of the landscape policies mentioned in paragraph b above; d. to integrate landscape into its regional and town planning policies and in its cultural, environmental, agricultural, social and economic policies, as well as in any other policies with possible direct or indirect impact on landscape. Article 6 – Specific measures A. Awareness-raising Each Party undertakes to increase awareness among the civil society, private organisations, and public authorities of the value of landscapes, their role and changes to them. B. Training and education Each Party undertakes to promote: a. training for specialists in landscape appraisal and operations; b. multidisciplinary training programmes in landscape policy, protection, management and planning, for professionals in the private and public sectors and for associations concerned; c. school and university courses which, in the relevant subject areas, address the values attaching to landscapes and the issues raised by their protection, management and planning. C. Identification and assessment 1. With the active participation of the interested parties, as stipulated in Article 5.c, and with a view to improving knowledge of its landscapes, each Party undertakes: a. i) to identify its own landscapes throughout its territory; ii) to analyse their characteristics and the forces and pressures transforming them; iii) to take note of changes; b. to assess the landscapes thus identified, taking into account the particular values assigned to them by the interested parties and the population concerned. 2. These identification and assessment procedures shall be guided by the exchanges of experience and methodology, organised between the Parties at European level pursuant to Article 8. D. Landscape quality objectives Each Party undertakes to define landscape quality objectives for the landscapes identified and assessed, after public consultation in accordance with Article 5.c. E. Implementation To put landscape policies into effect, each Party undertakes to introduce instruments aimed at protecting, managing and/or planning the landscape. Chapter III – European Co-operation Article 7 – International policies and programmes Parties undertake to co-operate in the consideration of the landscape dimension of 35 international policies and programmes, and to recommend, where relevant, the inclusion in them of landscape considerations. Article 8 – Mutual assistance and exchange of information The Parties undertake to co-operate in order to enhance the effectiveness of measures taken under other articles of this Convention, and in particular: a. to render each other technical and scientific assistance in landscape matters through the pooling and exchange of experience, and the results of research projects; b. to promote the exchange of landscape specialists in particular for training and information purposes; c. to exchange information on all matters covered by the provisions of the Convention. Article 9 – Transfrontier landscapes The Parties shall encourage transfrontier co-operation on local and regional level and, wherever necessary, prepare and implement joint landscape programmes. Article 10 – Monitoring of the implementation of the Convention 1. Existing competent Committees of Experts set up under Article 17 of the Statute of the Council of Europe shall be designated by the Committee of Ministers of the Council of Europe to be responsible for monitoring the implementation of the Convention. 2. Following each meeting of the Committees of Experts, the Secretary General of the Council of Europe shall transmit a report on the work carried out and on the operation of the Convention to the Committee of Ministers. 3. The Committees of Experts shall propose to the Committee of Ministers the criteria for conferring and the rules governing the Landscape award of the Council of Europe. Article 11 – Landscape award of the Council of Europe 1. The Landscape award of the Council of Europe is a distinction which may be conferred on local and regional authorities and their groupings that have instituted, as part of the landscape policy of a Party to this Convention, a policy or measures to protect, manage and/or plan their landscape, which have proved lastingly effective and can thus serve as an example to other territorial authorities in Europe. The distinction may be also conferred on non-governmental organisations having made particularly remarkable contributions to landscape protection, management or planning. 2. Applications for the Landscape award of the Council of Europe shall be submitted to the Committees of Experts mentioned in Article 10 by the Parties. Transfrontier local and regional authorities and groupings of local and regional authorities concerned, may apply provided that they jointly manage the landscape in question. 3. On proposals from the Committees of Experts mentioned in Article 10 the Committee of Ministers shall define and publish the criteria for conferring the Landscape award of the Council of Europe, adopt the relevant rules and confer the Award. 4. The granting of the Landscape award of the Council of Europe is to encourage those receiving the award to ensure the sustainable protection, management and/or planning of the landscape areas concerned. Chapter IV – Final clauses Article 12 – Relationship with other instruments The provisions of this Convention shall not prejudice stricter provisions concerning landscape protection, management and planning contained in other existing or future binding national or international instruments. 36 Article 13 – Signature, ratification and entry into force 1. This Convention shall be open for signature by the member States of the Council of Europe. It shall be subject to ratification, acceptance or approval. Instruments of ratification, acceptance or approval shall be deposited with the Secretary General of the Council of Europe. 2. The Convention shall enter into force on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date on which ten member States of the Council of Europe have expressed their consent to be bound by the Convention in accordance with the provisions of the preceding paragraph. 3. In respect of any signatory state which subsequently expresses its consent to be bound by it, the Convention shall enter into force on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date of the deposit of the instrument of ratification, acceptance or approval. Article 14 - Accession 1. After the entry into force of this Convention, the Committee of Ministers of the Council of Europe may invite the European Community and any European State which is not a member of the Council of Europe, to accede to the Convention by a majority decision as provided in Article 20.d of the Council of Europe Statute, and by the unanimous vote of the States parties entitled to hold seats in the Committee of Ministers. 2. In respect of any acceding State, or the European Community in the event of its accession, this Convention shall enter into force on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date of deposit of the instrument of accession with the Secretary General of the Council of Europe. Article 15 – Territorial application 1. Any State or the European Community may, at the time of signature or when depositing its instrument of ratification, acceptance, approval or accession, specify the territory or territories to which the Convention shall apply. 2. Any Party may, at any later date, by declaration addressed to the Secretary General of the Council of Europe, extend the application of this Convention to any other territory specified in the declaration. The Convention shall take effect in respect of such a territory on the first day following the expiry of a period of three months after the date of receipt of the declaration by the Secretary General. 3. Any declaration made under the two paragraphs above may, in respect of any territory mentioned in such declaration, be withdrawn by notification addressed to the Secretary General. Such withdrawal shall become effective on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date of receipt of the notification by the Secretary General. Article 16 – Denunciation 1. Any Party may, at any time, denounce this Convention by means of a notification addressed to the Secretary General of the Council of Europe. 2. Such denunciation shall become effective on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date of receipt of the notification by the Secretary General. Article 17 – Amendments 1. Any Party or the Committees of Experts mentioned in Article 10 may propose amendments to this Convention. 2. Any proposal for amendment shall be notified to the Secretary General of the Council of 37 Europe who shall communicate it to the member States of the Council of Europe, to the others Parties, and to any European non-member State which has been invited to accede to this Convention in accordance with the provisions of Article 14. 3. The Committees of Experts mentioned in Article 10 shall examine any amendment proposed and submit the text adopted by a majority of three-quarters of the Parties’ representatives to the Committee of Ministers for adoption. Following its adoption by the Committee of Ministers by the majority provided for in Article 20.d of the Statute of the Council of Europe and by the unanimous vote of the States parties entitled to hold seats in the Committee of Ministers, the text shall be forwarded to the Parties for acceptance. 4. Any amendment shall enter into force in respect of the Parties which have accepted it on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date on which three Council of Europe member States have informed the Secretary General of their acceptance. In respect of any Party which subsequently accepts it, such amendment shall enter into force on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date on which the said Party has informed the Secretary General of its acceptance. Article 18 – Notifications The Secretary General of the Council of Europe shall notify the member States of the Council of Europe, any State or the European Community having acceded to this Convention, of: a. any signature; b. the deposit of any instrument of ratification, acceptance, approval or accession; c. any date of entry into force of this Convention in accordance with Articles 13, 14 and 15; d. any declaration made under Article 15; e. any denunciation made under Article 16; f. any proposal for amendment, any amendment adopted pursuant to Article 17 and the date on which it comes into force; g. any other act, notification, information or communication relating to this Convention. In witness whereof the undersigned, being duly authorised thereto, have signed this Convention. Done at Florence, this 20th day of October 2000, in English and French, both texts being equally authentic, in a single copy which shall be deposited in the archives of the Council of Europe. The Secretary General of the Council of Europe shall transmit certified copies to each member State of the Council of Europe and to any state or to the European Community should they be invited to accede to this Convention. ****************** 38 6.3 Adesione al progetto AUSE – Associazione Universitaria Studi Europei 9/2008/6.3 Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali Al Presidente del Senato Accademico Si sottopone all'attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la proposta avanzata dalla Facoltà di Scienze Politiche di aderire al progetto presentato da AUSE – Associazione Universitaria di Studi Europei per lo svolgimento di un sondaggio sul tema “Gli studenti universitari italiani e l’Unione Europea: conoscenza, percezione ed aspettative”. AUSE è un’associazione di docenti universitari legati al Programma Comunitario Jean Monnet e il progetto, finanziato dalla Commissione europea e che gode del sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione, prevede la somministrazione agli studenti di tutte le Facoltà di un questionario distinto in sei parti riguardanti: - il grado di conoscenza degli studenti sull’Unione Europea e sulle sue istituzioni - la percezione dell’Europa e della sua missione - l’identità europea - le frontiere dell’Europa e il suo ruolo nel mondo - le aspettative dei giovani sul futuro dell’Unione europea - la comunicazione e l’informazione. I risultati del sondaggio, destintati evidentemente anche agli ambienti poltici ed istituzionali, forniranno alla comunità accademica impegnata in studi europei un quadro ragionevolmente attendibile sullo stato della conoscenza dell’Unione europea da parte della popolazione studentesa, permettendo quindi di verificare la possibilità di implementare forme e contenuti didattici utili a colmare le carenze eventualmente riscontrate. I dati saranno discussi nel corso di un seminario previsto per maggio 2009 all’Università di Pavia. Poiché AUSE, che contribuirà alle spese relative alla somministrazione del questionario, auspica che l’Ateneo possa anch’esso supportare l’iniziativa con un cofinanziamento, si precisa che qualsiasi eventuale contribuzione in tal senso sarà a carico della Facoltà di Scienze Politiche. In considerazione della sua importanza, si propone l'adesione al progetto. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che AUSE – Associazione Universitaria di Studi Europei ha promosso un progetto per lo svolgimento di un sondaggio sul tema “Gli studenti universitari italiani e l’Unione Europea: conoscenza, percezione ed aspettative”; CONSIDERATO il progetto, finanziato dalla Commissione europea e che gode del sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione, prevede la somministrazione agli studenti di un questionario; 39 CONSIDERATO che risultati del sondaggio, permetteranno alla comunità accademica impegnata in studi europei di verificare la possibilità di implementare forme e contenuti didattici utili a colmare le carenze eventualmente riscontrate; PRESA VISIONE del questionario relativo all’indagine; CONSIDERATO l’interesse dell’iniziativa; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche del 24/10/2008; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA di approvare la richiesta di adesione al progetto presentato da AUSE – Associazione Universitaria di Studi Europei per lo svolgimento di un sondaggio sul tema “Gli studenti universitari italiani e l’Unione Europea: conoscenza, percezione ed aspettative”. 40 QUESTIONARIO Dati personali (ai fini statistici): Sesso: M F Età: 18-22 23-26 27-30 oltre Regione di provenienza: _____________________________ Corso di studi di appartenenza: corso di laurea triennale anno: _______ corso di laurea specialistica anno: _______ corso di laurea a ciclo unico anno: _______ corso post laurea (master/specializzazione/dottorato di ricerca) denominazione corso: ________________________________________________________ 1. L’Unione Europea e le sue istituzioni Quando è nata l’Unione Europea? Nel 1957, con i Trattati di Roma Nel 1987 con l’Atto Unico Europeo Nel 2000, con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Nel 1992,con il Trattato di Maastricht Quali tra i seguenti personaggi possono essere considerati padri fondatori dell’Europa unita? Jean Monnet Simone Veil Winston Churchill Altiero Spinelli José Manuel Barroso Alcide de Gasperi Robert Schuman Qual è il simbolo dell’Unione Europea? Bandiera con i colori dell’arcobaleno Bandiera con 12 stelle sullo sfondo azzurro 41 Bandiera con 15 stelle sullo sfondo azzurro Qual è l’inno europeo? Il concerto per pianoforte n. 20 di Mozart La Traviata di Verdi L’Inno alla gioia nella Nona sinfonia di Beethoven Qual è il motto dell’Europa? Uniti nella diversità Uniti nell’uguaglianza Uniti nella solidarietà Quanti paesi fanno attualmente parte dell’Unione Europea? 25 27 15 Quale è la data della Giornata dell’Europa? 2 giugno 25 aprile 9 maggio Quali delle seguenti sono istituzioni della UE? Consiglio Europeo Parlamento Europeo Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europea Commissione Europea UNESCO Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea UNICEF Consiglio d’Europa Quale è la sede della Commissione Europea? Lussemburgo Parigi Strasburgo Bruxelles Non so Chi è l’attuale Presidente della Commissione Europea? Jacques Delors Valéry Giscard d’Estaing Manuel Barroso Xavier Solana Non so Quali sono i paesi che hanno respinto, attraverso un referendum, la ratifica della Costituzione Europea? Danimarca e Portogallo Gran Bretagna e Francia Francia e Paesi Bassi 42 Da quale anno è entrato in vigore l’euro? 2000 2002 2003 Non so Quali di questi Paesi hanno adottato l’euro come propria moneta? Austria Danimarca Finlandia Gran Bretagna Grecia Irlanda Islanda Lussemburgo Norvegia Olanda Polonia Portogallo Repubblica Ceca Romania Spagna Svezia Svizzera Turchia Ungheria 2) Percezione dell’Unione Europea e della sua missione Qual è la prima reazione che provi pensando al progetto di integrazione europea? Fiducia Indifferenza Diffidenza Opposizione Quali sono, a tuo avviso, i principali vantaggi che ha portato ai Paesi membri il processo di integrazione europea? Ha favorito la libera circolazione delle merci e gli scambi economici creando un mercato comune Ha incrementato la prosperità economica e la qualità della vita grazie all’adozione di una moneta forte e stabile Ha permesso una maggiore mobilità della forza lavoro, dando impulso all’occupazione Ha contribuito alla difesa dei diritti umani fondamentali e della democrazia Ha promosso l’integrazione tra diverse culture Ha istituito maggiori controlli per la sicurezza e per la tutela in numerosi settori Ha abolito le frontiere, facilitando la mobilità delle persone Ha favorito la protezione dell’ambiente Ha dato impulso alla conoscenza, alla ricerca e al progresso scientifico Ha promosso la circolazione delle idee e della cultura Altro: _____________________________________________________________________ E quali gli svantaggi? Ha provocato un impoverimento delle identità nazionali Ha portato alla perdita delle tradizioni locali Ha creato problemi di integrazione tra le diverse culture Ha portato a un aumento dei prezzi 43 Ha aumentato la concorrenza nel mercato Ha provocato un aumento del traffico di droga e della criminalità Ha favorito l’immigrazione senza controllo Ha portato a una perdita di potere dei Paesi più piccoli Altro: ____________________________________________________________________ In particolare, quali conseguenze ha avuto, per l’Italia, l’appartenenza all’Unione Europea? L’Italia è politicamente più stabile in quanto membro dell’Unione L’Italia è più protetta in caso di guerre e atti terroristici L’Italia ha migliorato la propria immagine e la propria credibilità entrando a far parte di un gruppo di Paesi forte e competitivo L’Italia ha un peso maggiore nell’Unione Europea Gli italiani hanno la libertà di viaggiare, studiare e lavorare ovunque L’adozione dell’euro ha portato a un aumento dei prezzi L’Italia deve sostenere costi eccessivi per le politiche comunitarie E’ stata incrementata l’immigrazione senza sufficiente controllo L’appartenenza alla UE ha impoverito l’identità e la cultura nazionale Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la tua opinione sul rapporto tra l’Italia e l’Unione Europea? Gli interessi italiani si difendono al meglio agendo in comune attraverso l’Unione Europea Un legame con l’Unione Europea è necessario ma poco vantaggioso L’Unione Europea ormai sta creando più problemi che vantaggi Secondo te, il processo di integrazione europea aiuta a equilibrare le differenze tra le zone più ricche e quelle meno sviluppate? Sì No Non so I principali poteri della Commissione Europea sono quelli di iniziativa legislativa, di attuazione delle politiche e dei programmi dell’Unione, di esecuzione del bilancio, di vigilanza sull’applicazione dei Trattati dell’Unione. Ritieni tali poteri: Sufficienti Insufficienti Eccessivi Non so L’esistenza di una lingua comune gioca un ruolo determinante nella costruzione di una nuova realtà politica territoriale. Tu ritieni che: Tutti i Paesi dell’Unione dovrebbero continuare a utilizzare la propria lingua ufficiale negli atti delle Istituzioni della UE L’Unione Europea dovrebbe dotarsi di un’unica lingua di lavoro, mentre le lingue dei diversi Paesi membri dovrebbero mantenere il proprio ruolo a livello nazionale Si dovrebbe arrivare a una sola lingua comune a tutta l’Europa In Europa esiste già una politica comune di sicurezza e difesa. Quali delle seguenti affermazioni condividi maggiormente? L’UE dovrebbe disporre di una forza militare di intervento rapido da poter utilizzare in caso di conflitti internazionali L’UE dovrebbe avere il proprio Ministero degli Esteri, portavoce della posizione comune L’UE dovrebbe far parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite Le politiche in materia di difesa dovrebbero essere lasciate ai singoli Stati membri Quali potrebbero essere ulteriori utili elementi di aggregazione? 44 Istituzione di un sistema di tassazione comune per favorire gli scambi economici Creazione di un sistema legislativo comune Politica comune in materia di immigrazione Altro: ____________________________________________________________________ Secondo te, quali delle seguenti competenze dovrebbero essere esercitate a livello di Unione Europea e quali invece essere gestite a livello nazionale? Agricoltura Ambiente Immigrazione e asilo Difesa Diritto civile Educazione e formazione Energia E Fiscalità Giustizia e lotta contro il crimine Lavoro e sicurezza sociale Politica estera Politica dei trasporti Ricerca e sviluppo Sanità Sicurezza alimentare Turismo E E E E E E N E E E E E E E E E N N N N N N N N N N N N N N N Le politiche adottate dall’UE nei confronti degli atti di terrorismo internazionale infondono in te: Sicurezza Paura Indifferenza Non so i. Identità europea Ogni italiano è anche cittadino europeo: Sì No Sì, ma in modo non giuridicamente rilevante Non so Pensi che esista una “identità europea” che accomuna i cittadini degli Stati che fanno parte dell’Unione Europea? Sì No Sarà possibile in futuro, sulla base di consolidate Istituzioni europee Non so Molti di noi, oggi, hanno la sensazione di appartenere a più comunità. Quali sono, in ordine di intensità, le aree geografiche a cui ti senti più legato? Il tuo comune/città La tua regione Il tuo Paese di origine L’Europa Il mondo 45 Che sensazione provi al pensiero di essere cittadino dell’Unione Europea? Entusiasmo Ottimismo per il futuro Orgoglio Aspettative Dubbi Diffidenza Indifferenza Insicurezza ii. Le frontiere dell’Europa e il suo ruolo nel mondo Quali tra i seguenti Paesi sono gli ultimi a d essere entrati a far parte dell’Unione Europea? Bulgaria Repubblica Ceca Romania Danimarca Polonia Norvegia Quanti sono, attualmente, gli Stati candidati all’adesione all’Unione Europea?? 1 3 6 Non so Quali tra questi Stati sono candidati ad entrare a far parte dell’Unione? Croazia Albania Turchia Russia Svizzera Ex Repubblica di Macedonia Non so Che cosa pensi riguardo all’entrata di nuovi Paesi nell’Unione Europea? Sono pienamente favorevole a una politica di integrazione estesa a nuovi paesi Sono favorevole solo dopo un’attenta valutazione dei Paesi candidati L’apertura a culture molto diverse creerebbe problemi di integrazione Non so iii. Il futuro dell’UE: prospettive dei giovani Quale nome preferiresti per l’Europa politica di domani? Unione Europea (denominazione attuale) Comunità Europea (denominazione iniziale) Stati Uniti d’Europa Federazione Europea Ti piacerebbe partecipare a un progetto di scambio tra studenti dell’Unione Europea, come Erasmus o Comenius? 46 Sì No Ho già partecipato Non so che cosa siano Se sì, perché? Per conoscere nuovi Paesi e culture Per confrontarmi con metodi diversi di insegnamento Per fare un’esperienza che potrebbe essermi utile nel lavoro Per imparare o perfezionare una lingua straniera Per fare nuove amicizie Altro (specificare) ___________________________________________________________ Se no, perché? Ho timore di recarmi all’estero Non conosco le lingue straniere Ho paura di perdere tempo e di ritardare il corso di studi Altro (specificare) ___________________________________________________________ Ti piacerebbe partecipare al Servizio Volontario Europeo? Sì No Non so che cosa sia Se sì, perché? Per conoscere nuovi Paesi e culture Per poter essere utile al prossimo Per fare un’esperienza che potrebbe essermi utile nel lavoro Per imparare o perfezionare una lingua straniera Per fare nuove amicizie Altro (specificare) ___________________________________________________________ Se no, perché? Ho timore di recarmi all’estero Non conosco le lingue straniere Non ho abbastanza tempo Altro (specificare) ___________________________________________________________ Saresti disposto a intraprendere la tua carriera professionale in uno dei Paesi europei? Sì No Se sì, perché? Sarebbe una utile esperienza per la mia crescita professionale Le prospettive di guadagno sono migliori Ci sono maggiori opportunità di lavoro e di carriera Altro (specificare) ___________________________________________________________ 47 Credi che l’introduzione dell’euro influirà sul tuo futuro? In meglio In peggio Non so Se in meglio, perché? Facilita i viaggi e gli scambi internazionali Favorisce il commercio Ha dato stabilità economica all’Europa Permette di viaggiare senza cambi di valuta Se in peggio, perché? Ha provocato l’aumento dei prezzi Non mi rendo più conto del valore delle cose Ha soppresso un simbolo nazionale, la lira L’economia italiana sarà controllata da altri Paesi Credi che l’allargamento della UE a nuovi Paesi influirà sul tuo futuro? In meglio In peggio Non so Se in meglio, perché? Saranno facilitati i viaggi e gli scambi Creerà opportunità di lavoro Darà stabilità ai Paesi interessati L’Europa assumerà maggiore influenza nelle relazioni internazionali Altro (specificare) ___________________________________________________________ Se in peggio, perché? L’Italia perderà una parte dei finanziamenti europei In Italia diminuiranno i posti di lavoro Aumenteranno immigrazione e criminalità Sarà più difficile far funzionare l’Unione Europea con 25 paesi Altro (specificare) ___________________________________________________________ iv. Comunicazione e informazione Quando hai sentito il bisogno di informarti sulle opportunità europee, lo hai fatto per motivi di: Studio/lavoro Viaggi e tempo libero Informazione personale Non ho interesse per l’argomento Se hai bisogno di avere informazioni sull’Europa lo fai tramite: Televisione Quotidiani o riviste Libri, brochures, opuscoli informativi Radio Siti internet generalisti Portali dell’Unione Europea e siti specializzati Discussioni con parenti, amici e colleghi 48 Punti informativi specializzati (Punti Europa, Eurodesk, Informagiovani…) Quali di queste strutture conosci? Info Point Europa Sportelli Eurodesk Carrefour Informagiovani Altro: __________________________________________________________________ L’informazione disponibile sui temi europei è, a tuo avviso: Sufficiente Insufficiente Da migliorare Quali tra le seguenti opportunità rivolte ai giovani conosci? Programma Erasmus Programma Leonardo Programma Comenius Servizio di Volontariato Europeo Possibilità di tirocinio nelle istituzioni europee Youth Summit e altre occasioni di incontro e dibattito internazionale Banca dati EURES per la ricerca di un impiego Nella tua Università si parla di Unione Europea? Per niente Poco Abbastanza Molto Credi che la tua Università dovrebbe fare di più per informarti sull’Unione Europea? Se sì, che cosa? Organizzare conferenze, convegni e seminari con esperti in materia europea Dare maggiore visibilità agli eventi di rilevanza europea Organizzare visite alle istituzioni della UE Favorire le occasioni di scambio e dibattito tra studenti dei diversi Paesi europei Altro (specificare) _________________________________________________________ Saresti interessato a ricevere una newsletter informativa sui temi europei? Sì No In che modo preferiresti essere informato sulle novità e sulle opportunità relative all’Europa? Brochures, opuscoli, newsletter Seminari, convegni, conferenze Sito internet specializzato Invio di informazioni tramite e-mail Hai trovato interessante compilare il questionario? Sì No Grazie per la collaborazione 49 ******************** (Il Prof. Ugo PERONE lascia la seduta alle ore 13.30) 6.4 Contratto tra Ateneo e London School of Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati “European Structure of Earning Survey” 9/2008/6.4 Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali Al Presidente del Senato Accademico Il Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi ha proposto la sottoscrizione di un contratto con la London School of Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati ESES – European Structure of Earnigs Survey. Si tratta di un archivio informatico, conservato presso Eurostat, l’Ufficio Statitstico della Commissione Europea, che contiene informazioni molto estese su salari, caratteristiche individuali e d’impresa su campioni rappresentativi di aziende ed individui in diversi Paesi dell’Unione Europea. L’accesso ai dati è possibile con la stipula di un contratto istituzionale con la London School of Economics, referente di Eurostat, che consente di effettuare ricerche tramite un sistema di accesso remoto che garantisce la confidenzialità di utilizzo delle informazioni. Il contratto istituzionale, con scadenza 31/12/2010, consentirà inoltre l’attivazione di accordi di licenza personali da parte dei ricercatori dell’Ateneo che ne facciano richiesta. Non sono previsti oneri a carico del bilancio dell’Ateneo. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che il Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi ha proposto la sottoscrizione di un contratto con la London School of Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati “ESES – European Structure of Earnigs Survey”; CONSIDERATO che i suddetti dati consistono in un archivio informatico, conservato presso Eurostat, l’Ufficio Statistico della Commissione Europea, che contiene informazioni molto estese su salari, caratteristiche individuali e d’impresa su campioni rappresentativi di aziende ed individui in diversi Paesi dell’Unione Europea; CONSIDERATO che la London School of Economics è referente di Eurostat per l’utilizzo dei dati; CONSIDERATO che il contratto permette di effettuare ricerche tramite un sistema di accesso remoto che garantisce la confidenzialità di utilizzo delle informazioni; 50 CONSIDERATO che il contratto istituzionale, con scadenza 31/12/2010, consentirà l’attivazione di accordi di licenza personali da parte dei ricercatori dell’Ateneo che ne facciano richiesta; CONSIDERATO che non sono previsti oneri a carico del bilancio dell’Ateneo; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. n. 84 del 19/02/2008; VISTA la delibera del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi del 27/11/2008; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA di approvare la sottoscrizione del contratto per l’accesso e l’utilizzo dei dati “ESES – European Structure of Earnigs Survey”, sottoriportato CONTRACT ON ACCESS TO AND USE OF EUROPEAN STRUCTURE OF EARNINGS SURVEY DATA FOR RESEARCH PURPOSES The London School of Economics (LSE) established in Houghton Street, London WC2A 2AE, represented by Mr Andrew Farrell, Director of Finance and Facilities and Name of Institution hereinafter referred to as “the contracting institution” HAVE AGREED AS FOLLOWS: I. Article 1 SUBJECT AND SCOPE OF THE CONTRACT This contract specifies the conditions for access to confidential statistical data for scientific purposes, the obligations of the researchers, the measure for respecting the confidentiality of statistical data and the sanctions in case of breach of these obligations. It covers the assignment to the contracting institution, on the terms set out below, of the right to use the “European Structure of Earnings Survey microdata via the PiEPLISSY remote access system” (hereinafter referred to as the “data”) which contains anonymised micro-data on firms and individuals. Not all member states are represented in the datasets and inclusion is dependent on the ongoing explicit 51 permissions being granted by the relevant National Statistical Institutes (NSI) to Eurostat and the LSE, allowing the LSE to manage access to data via the PiEPLISSY System. Observation years can, but will not necessarily include 1995, 2002, and 2006, depending on NSI permission. There are no financial implications associated with this Contract either for the LSE or the contracting institution. The Contract is solely for the purposes of data access as laid out above. Article 2 The data may be used only for the purpose of the research projects as registered and approved with LSE prior to the granting of access to the data. The contracting institution shall take all necessary regulatory, administrative, technical and organisational measures to ensure that no data, system or security information, or unpublished analyses are made available to third parties, and that there will be no attempt to identify by any means whatsoever, any individual statistical unit, nor will the contracting institutions claim to have done so. In particular, the data shall not be connected with other data sets from any source without prior written consent. The contracting institution shall take reasonable steps to ensure that it does not disclose, or use for purposes unconnected with this Contract, confidential information supplied to it by the LSE. LSE must inform the contracting institution in writing on each occasion that it supplies such confidential information. LSE shall take reasonable steps to ensure that it does not disclose, or use for purposes unconnected with this Contract, confidential information supplied to it by the contracting institution. The contracting institution must inform the LSE in writing on each occasion that it supplies such confidential information. Article 3 The contracting institution shall remain bound by the obligations of Article 2 even after expiry or termination of the contract and for a period of 5 years. Failure to comply with these requirements shall result in termination of the contract with immediate effect and may be subject to further legal action. The contracting institution will be obliged to return any data or materials derived from the data, or including the whole or parts of the data to LSE. It will also result in the termination of access to further data. Eurostat and contributing NSIs shall also be informed of the individual and institutional breach and may undertake separate actions against the contracting institution. II. Article 4 DATA ACCESS AND USE The data which the contracting institution wishes to analyse and study are the following: ‘European Structure of Earnings Survey microdata’, for countries where National Statistical Institutes have granted permission to the LSE project to provide access to 1995 and/or 2002 data via remote access through the PiEP-LISSY System. The materials and data are provided in good faith and to the best of LSE’s knowledge are free of error at the time of supply. But LSE shall not be liable for errors, omissions or mistakes contained in the users’ dataset nor for any consequences or liabilities arising there from. Nor shall LSE be responsible for any 52 effects of the materials supplies on software or hardware of computer systems of the researchers or the contracting institution. LSE shall not be liable for any losses suffered by the contractting institution as a result of allowing access to the datasets. In any event LSE’s liability shall be limited to correction of materials and data where possible. A continuous access service will be provided to the best of the LSE’s ability. However the LSE cannot guarantee that a continuous service will be maintained and shall not be responsible for service interruptions, System downtime, nor for any consequential losses, either direct or indirect, suffered as a result by the contracting institutions. Article 5 The contracting institution shall have access to the files as follows: Access to the data is via PiEP-LISSY a remote system managed by LSE to access and analyses microdata secured at Eurostat. Access is via a confidential individual username and password, which is assigned to the researcher by the LSE. Access to the data may be granted to individual researchers employed by the contracting institution exclusively for the research purposes agreed in advance with the LSE and only following explicit authorisation of the LSE. The researchers that are taking part in authorised research project(s), may access the data. However, individuals will be granted access to the data only following explicit authorisation by the LSE and a commitment that they will use the data exclusively for authorised project(s). Before being provided with a personal account (including a username and password), any individual researcher working with the data must sign a Confidentiality Declaration promising that he/she will abide by all the provisions stated in this contract and accepting that failure to do so will render him/her bound by the provisions of Article 3 of the contract. No individual can be associated with any project or publication using the data without contractual permission. All co-authors, research assistants, and project members must have both individual and institutional contracts, whether or not they will directly access the data. No copy of all or part of the data can be made. After expiry or termination of this contract, individual accounts will be suspended, and all temporary files on the system relating to employees of the contracting institution will be deleted. Article 6 All analysis of the data must be for the specific purpose of project(s) registered with and authorised in advance by the LSE. 53 III. REPORTS BASED ON THE SUPPLIED DATA Article 7 It shall be the responsibility of the contracting institutions to ensure that any results of the research published or otherwise disseminated do not contain information which may permit the identification of individual records of the data. Therefore, in any reports, including all publications and unpublished papers, the contracting institution should ensure strict application of the guidelines for publications detailed on the website [ http://cep.lse.ac.uk/leed ]. These guidelines are intended to avoid publication of figures which are confidential and statistically unreliable. Article 8 The contractors are required to provide LSE with a copy of all reports that have been produced using the data in advance of publication. All publications must be made available to NSIs for comment for a set period of two weeks before entering the public domain whether via oral or written presentations, including web based publication. The contracting institution shall remain bound by this obligation even after expiry or termination of the contract for a period of 5 years. Article 9 The contracting institution shall undertake to acknowledge the source of the data by stating – LSE, European Structure of Earnings Survey Eurostat Harmonised data, via PiEP-LISSY – and to add a disclaimer that neither LSE nor Eurostat has responsibility for the results and conclusions which are those of the researcher(s) when disseminating the results of the work to which this contract relates. IV. RESPONSIBLE DEPARTMENTS Article 10 The person responsible for the undertaking of this contract at LSE, and for managing data access is Name: Ms. Tanvi Desai Address: London School of Economics Houghton Street London WC2A 2AE Tel: +44(0)207.955-7740 Fax: +44(0)207.955-7595 E-mail: [email protected] The person responsible for this contact at the LSE is Name: Mr. Andrew Farrell Address: London School of Economics Houghton Street London WC2A 2AE Tel: +44(0)207.955-7091 E-mail: [email protected] 54 Article 11 The person responsible for this contract for [name of institution] is [name and contact details of responsible person] V. CHARGES Article 12 There is no charge for accessing European Structure of Earnings Survey microdata through the PiEP-LISSY System. VI. DURATION AND TERMINATION OF THE CONTRACT Article 13 The contract is concluded for a period running from the date of its signature until the research projects undertaken by employees of the contracting organisation, authorised by the LSE before 30/11/2007, are finalised, and any case will not last beyond [31/12/2010]. No compensation may be claimed in the event of termination of the contract. Article 14 Without prejudice to Article 3, LSE may immediately terminate this contract where the contracting institution fails to comply with a written notification from LSE of failure to adequately comply with obligations set out in this agreement. If the contracting institution fails to rectify the matter drawn to its attention by LSE within 2 weeks of receipt of the written notification, this agreement may be terminated forthwith. Article 15 At the end of the period of this agreement the contractors undertake to make no further use of the information made available to them by LSE under this contract. Furthermore the contracting institutions will return any datasets to LSE and provide written confirmation that all copies or partial datasets retained by the contracting institution have been deleted or destroyed. Failure to comply with this requirement may result in further action by LSE or the NSIs. VII GENERAL PROVISIONS Article 16 The law of England shall apply to the contact, which shall enter into force only after the last signature of the contracting parties. The parties submit to the jurisdiction of the Courts of England. Article 17 This document may be modified only by a written agreement by duly authorised representatives of the contracting parties. In as many original as there are parties to the contract For the contracting institution Signature: _______________________________ 55 Signed at: ____________________ Date: _________________________ For the LSE Signature: Andrew Farrell --------------------------Signed at London Date:__________________________ ******************** 6.5 Rinnovo convenzione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare 9/2008/6.5 Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali Al Presidente del Senato Accademico Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate ha proposto il rinnovo della convenzione tra l’Università e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, regolante i rapporti di ricerca e formazione con l’Ateneo approvata dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione 2/2000/8.7 del 15/05/2000. Si ricorda che, l’INFN, promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori e che, in base all’accordo, l'Ateneo ospiterà presso il Dipartimento il Gruppo Collegato di Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN. La nuova bozza (la cui formulazione è quella normalmente usata dall’INFN per gli accordi con le università italiane) presenta alcune modifiche non sostanziali rispetto alla convenzione precedente che tendono ad enfatizzare il ruolo del Direttore del Dipartimento – cui è affidata l’esecuzione della convenzione per parte universitaria - rispetto a quello del Responsabile del Gruppo INFN (in particolare agli artt. 3,5,6,7 e 9). La durata della convenzione, inoltre, è passata da cinque a sette anni. La convenzione prevede che l’INFN verserà al Dipartimento: a) il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto di sorgenti di radiazioni ionizzanti il cui acquisto sia stato formalmente e preventivamente autorizzato dal Direttore della Sezione cui afferisce il Gruppo; b) il rimborso delle eventuali spese, formalmente e preventivamente autorizzate dal Direttore della Sezione, sostenute per lo smaltimento di rifiuti radioattivi, speciali, speciali pericolosi, da effettuarsi secondo le vigenti norme in materia; c) un contributo annuo di Euro 3000 (tremila) per la biblioteca; tale contributo sarà destinato all'acquisto di libri e riviste di interesse dell'INFN e potrà essere modificato, di anno in anno ed a partire dal terzo anno, del valore medio dell'eventuale aumento del costo dei libri e dei periodici di interesse delle Parti, previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione; 56 d) un contributo forfettario annuo di Euro 3000 (tremila) per la utilizzazione dei servizi ed utenze di cui agli Allegati n. 4 e n. 5 e per adempimenti comuni in materia di igiene e sicurezza, così come evidenziati nei documenti redatti ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 626/94; tale contributo potrà essere aumentato di anno in anno ed a partire dal terzo anno, in base al tasso programmato di inflazione, previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione; i) un contributo aggiuntivo per il cofinanziamento di eventuali programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale, coinvolgenti personale universitario associato, ai sensi del successivo art. 10, con incarico di ricerca, proposti dall'Università ex legge n. 537/93 e sue successive modificazioni ed integrazioni; l) un contributo annuo per il finanziamento di borse di dottorato aggiuntive; m) un contributo annuo per il cofinanziamento, in misura non superiore al 50%, degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca ex art. 51, comma 6, L. n. 449/97 (nel seguito detti: assegni di ricerca) di durata non superiore a quattro anni che l’Università deliberi annualmente in settori di interesse INFN. Il Direttore del Dipartimento, compatibilmente con le esigenze didattiche e di ricerca, consentirà al Gruppo dell’INFN l’uso di attrezzature scientifiche e tecniche, di servizi tecnici, di arredi, di impianti e di locali del Dipartimento stesso come indicato negli allegati alla convenzione, L'Università avrà l’onere delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali, degli impianti generali, dei servizi ad essi attinenti e degli arredi del Dipartimento messi a disposizione del Gruppo. A suo carico saranno anche gli adempimenti relativi agli interventi strutturali, di messa a norma e di manutenzione, necessari per assicurare, ai sensi delle vigenti normative, la sicurezza delle infrastrutture e relativi impianti assegnati in uso all'INFN. L’Università, inoltre, garantirà la copertura assicurativa per i rischi di incendio per i locali di cui all'Allegato n. 3, mentre l'INFN garantirà la copertura assicurativa per i rischi di incendio e furto dei propri, nonché la copertura assicurativa dei rischi da responsabilità civile. Si fa infine presente che il referente del Gruppo Collegato di Alessandria della sezione di Torino dell’INFN sarà il prof. Alberto Lerda. Il Consiglio del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, nella seduta del 13/11/2008, ha espresso parere favorevole al rinnovo della convenzione. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate ha proposto il rinnovo della convenzione tra l’Università e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, regolante i rapporti di ricerca e formazione con l’Ateneo approvata dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione 2/2000/8.7 del 15.05.2000; CONSIDERATO che la nuova bozza presenta alcune modifiche non sostanziali rispetto alla convenzione precedente che tendono ad enfatizzare il ruolo del Direttore del Dipartimento – cui è affidata l’esecuzione della convenzione per parte universitaria - rispetto a quello del Responsabile del Gruppo INFN; CONSIDERATO che l’INFN, promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori e che, in base all’accordo, l'Ateneo ospiterà presso il Dipartimento il Gruppo Collegato di Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN; 57 CONSIDERATO che l’INFN verserà al Dipartimento il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto di sorgenti di radiazioni ionizzanti, lo smaltimento di rifiuti radioattivi, speciali e speciali pericolosi, un contributo annuo di Euro 3000 (tremila) per la biblioteca, un contributo forfettario annuo di Euro 3000 (tremila) per la utilizzazione di servizi e utenze e per adempimenti comuni in materia di igiene e sicurezza, un contributo aggiuntivo per il cofinanziamento di eventuali programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale, coinvolgenti personale universitario associato, un contributo annuo per il finanziamento di borse di dottorato aggiuntive e un contributo annuo per il cofinanziamento, in misura non superiore al 50% per assegni di ricerca); CONSIDERATO che il Direttore del Dipartimento consentirà al Gruppo dell’INFN l’uso di attrezzature scientifiche e tecniche, di servizi tecnici, di arredi, di impianti e di locali del Dipartimento stesso come indicato negli allegati alla convenzione, che l'Ateneo avrà l’onere delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali, degli impianti generali, dei servizi ad essi attinenti e degli arredi del Dipartimento messi a disposizione del Gruppo nonché degli adempimenti relativi agli interventi strutturali, di messa a norma e di manutenzione, necessari per assicurare la sicurezza delle infrastrutture e relativi impianti assegnati in uso all'INFN e della copertura assicurativa per i rischi di incendio per i locali; CONSIDERATO che la convenzione avrà la durata di sette anni, eventualmente rinnovabili; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” come modificato con D.R. n. 83 del 19/02/2008; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità manato con D.R. n. 84 del 19/02/2008; VISTA la delibera del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate del 13/11/2008; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA - di esprimere parere favorevole al rinnovo della sottoriportata Convenzione tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. CONVENZIONE TRA L'ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE E L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” Premesso che le Università sono il Centro primario della ricerca scientifica nazionale e che è compito delle Università elaborare e trasmettere criticamente le conoscenze scientifiche, anche promuovendo forme di collaborazione con Istituti extra - universitari di ricerca, finanziati, in tutto o in parte, dallo Stato o da Organi preposti al finanziamento pubblico della ricerca; 58 premesso che, in base all'art. 2 del proprio Regolamento Generale, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori; premesso che, in base all'art. 3 del proprio Regolamento Generale, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per assolvere ai propri fini istituzionali si avvale anche di personale universitario associato alle proprie attività di ricerca; considerato che le attività delle Università nel campo della fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori, sono svolte prevalentemente presso i Dipartimenti dove hanno sede le Sezioni dell'INFN o i Gruppi Collegati dell'INFN; riconosciuta, da parte delle Università e dell'INFN, l'opportunità di favorire la nascita e lo sviluppo di attività dell'INFN nell'ambito dei Dipartimenti o Istituti di fisica universitari, al fine di assicurare alle attività universitarie l'alto contributo della ricerca scientifica avanzata svolta dall'INFN, e di favorire il loro coordinamento con le attività dei Dipartimenti o Istituti di fisica universitari presso cui hanno sede; ritenuta di interesse per le Università l'attività di ricerca sperimentale e teorica nel campo della fisica nucleare subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori, che si svolge nel suo ambito in gran parte con i mezzi messi a disposizione dall'INFN per l'attuazione di ricerche presso il Gruppo Collegato locale, gli altri Gruppi Collegati, le Sezioni, i Laboratori Nazionali dell'INFN, il Centro Nazionale Ricerca e Sviluppo Tecnologie Informatiche e Telematiche (CNAF), ed altri laboratori italiani, stranieri ed internazionali; tenuto conto che l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare intende favorire la promozione e lo sviluppo delle attività didattiche con azioni di sostegno e rafforzamento, con particolare riguardo al dottorato di ricerca, e contribuire alla preparazione di figure professionali altamente qualificate attraverso l'appoggio ai corsi di diploma e di laurea, ai corsi di perfezionamento e di master e alle scuole di specializzazione, e che tale azione avverrà sia con l'utilizzo di proprie risorse e laboratori sia con l'acquisizione di risorse su programmi nazionali, internazionali e comunitari; vista la precedente Convenzione già in atto tra l'Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che viene sostituita e aggiornata dalla presente Convenzione; - visto il D.P.R. n. 382/80 e successive modificazioni ed integrazioni; TRA l'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (nel seguito detta Università) in persona del Magnifico Rettore prof. Paolo Luciano Garbarino, nato a Canelli (AT) il 27.02.1954, a ciò autorizzato con delibera del Senato Accademico in data ……e del Consiglio di Amministrazione in data …………………….. E 59 l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (nel seguito detto INFN), in persona del suo Presidente prof. Roberto Petronzio, nato a …………………..il…………….a ciò autorizzato con delibera del Consiglio Direttivo in data………………………. SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: ART. 1 1.1- L'Università ospita il Gruppo Collegato di Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN (nel seguito detti Gruppo e Sezione)) presso il proprio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate di Alessandria (nel seguito detto Dipartimento). ART. 2 2.1 - L'esecuzione della presente Convenzione è affidata, per quanto riguarda l'Università al Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, per quanto riguarda l'INFN, a seconda dei casi e come appresso specificato, al Direttore della Sezione o al Responsabile del Gruppo. ART. 3 3.1 - I programmi annuali di ricerca del Gruppo sono approvati e finanziati dagli Organi Direttivi dell'INFN, sentito il Direttore del Dipartimento in ordine alla disponibilità di personale, di attrezzature e di locali secondo quanto previsto ai successivi artt. 5 e 6. Il loro coordinamento è affidato al Responsabile del Gruppo. ART. 4 4.1 - Il Direttore del Dipartimento comunica annualmente al Direttore di Sezione ed al Responsabile del Gruppo, la disponibilità del proprio personale, di attrezzature e di locali secondo quanto previsto ai successivi artt. 5 e 6. 4.2 - Il Responsabile del Gruppo sentito il Direttore del Dipartimento, fissa le procedure per la utilizzazione delle attrezzature scientifiche e tecniche di proprietà dell'INFN e stabilisce le norme di funzionamento interno del Gruppo. 4.3 - Il Responsabile del Gruppo comunica annualmente al Direttore del Dipartimento i programmi di ricerca approvati e finanziati dall’INFN che si svolgeranno nell’ambito del Dipartimento. 4.4 - Qualora il Dipartimento o l'Università decidano di attuare piani di ricerca e di organizzare strutture per svolgere attività attinenti ai fini istituzionali dell'INFN, con personale e finanziamenti propri, si impegnano a darne comunicazione all'INFN, nel quadro della presente Convenzione, e a consultarsi per eventuali realizzazioni comuni. ART. 5 5.1 - L'INFN, per favorire lo svolgimento delle attività di ricerca, consente al Dipartimento, previo accordo col Responsabile del Gruppo e compatibilmente con le proprie esigenze di ricerca, l'uso gratuito delle proprie attrezzature scientifiche e tecniche e dei propri servizi tecnici locali e nazionali. 5.2 - Il Direttore del Dipartimento, compatibilmente con le esigenze didattiche e di ricerca del Dipartimento, consente al Gruppo l'uso di attrezzature scientifiche e tecniche, di servizi tecnici, di arredi, di impianti e di locali del Dipartimento stesso. 60 5.3 - L'utilizzo, da parte del Gruppo e del Dipartimento, di quanto previsto ai commi precedenti è regolato dai successivi articoli. 5.4 - Le attrezzature scientifiche e tecniche e i servizi tecnici dell'INFN messi a disposizione del Dipartimento sono indicati nell'Allegato n. 1. 5.5 - Le attrezzature scientifiche e tecniche, i servizi tecnici, i locali adibiti a laboratorio, gli arredi e gli impianti del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN sono indicati nell'Allegato n. 2 e 6. 5.6 - Eventuali variazioni agli Allegati n.1 e n.2 saranno adottate in conformità alle esigenze del Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il Responsabile del Gruppo e il Direttore del Dipartimento. 5.7 - Ove nello sviluppo dei propri programmi l’INFN ritenesse opportuna la installazione presso l’Università di nuovi importanti mezzi di ricerca o di strumenti di grande rilievo tecnico-scientifico, le Parti si consulteranno in vista di una eventuale realizzazione comune delle nuove iniziative. 5.8 - Qualora si ravvisasse l'opportunità di estendere la collaborazione oggetto della presente Convenzione con altri Dipartimenti o Istituti dell'Università, le Parti si consulteranno in ordine alla stipulazione di uno specifico Protocollo Aggiuntivo. 5.9 - L'Università cura a proprie spese la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali, degli impianti generali, dei servizi ad essi attinenti e degli arredi del Dipartimento messi a disposizione del Gruppo. 5.10 - Gli adempimenti relativi agli interventi strutturali, di messa a norma e di manutenzione, necessari per assicurare, ai sensi delle vigenti normative, la sicurezza delle infrastrutture e relativi impianti assegnati in uso all'INFN, restano a carico dell'Università. Gli obblighi relativi ai predetti interventi si ritengono assolti da parte del Direttore della Sezione con la richiesta del loro adempimento all'Università competente (D.Lgs. n. 242/96, art. 3, comma 12 ed eventuali successive modificazioni). Ferme restando le responsabilità di cui ai punti precedenti, laddove le Parti ravvisino l'interesse reciproco a procedere nell'assolvimento degli adempimenti di cui al presente comma attraverso azioni congiunte, potranno stabilire le modalità di intervento mediante Accordi specifici. 5.11 – I locali, gli impianti e le altre infrastrutture messe a disposizione del Gruppo ai sensi della presente convenzione sono utilizzati in conformità all’uso cui gli stessi sono destinati. Eventuali variazioni di destinazioni d’uso, modifiche dei locali, degli impianti e delle infrastrutture che si rendessero necessarie per una migliore utilizzazione ai fini dell’attività di ricerca, devono essere preventivamente concordate con l’Università, fatto salvo l’ottenimento delle prescritte autorizzazioni di legge. Se gli interventi sono effettuati a cura dell’INFN, questo è tenuto, alla fine dei lavori, a consegnare all’Università le certificazioni e documentazioni prescritte dalla vigente normativa. ART. 6 6.1 - Il Dipartimento consente al Gruppo a norma del precedente art. 5 l'uso dei locali indicati nell'Allegato n. 3. 6.2 - Eventuali variazioni all'Allegato n. 3 saranno adottate in conformità alle esigenze del Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il Responsabile del Gruppo e il Direttore del Dipartimento. 61 6.3 - L’Università garantisce la copertura assicurativa per i rischi di incendio per i locali di cui all'Allegato n. 3. L'INFN garantisce la copertura assicurativa per i rischi di incendio e furto dei propri, nonché la copertura assicurativa dei rischi da responsabilità civile. ART. 7 7.1 - Il Dipartimento mette a disposizione del Gruppo i servizi e le utenze di cui agli Allegati n. 4 e n. 5. Eventuali variazioni agli Allegati n. 4 e n. 5 saranno adottate in conformità alle esigenze del Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il Responsabile del Gruppo e il Direttore del Dipartimento. 7.2 - L'INFN verserà al Dipartimento: a) il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto di sorgenti di radiazioni ionizzanti il cui acquisto sia stato formalmente e preventivamente autorizzato dal Direttore della Sezione cui afferisce il Gruppo; b) il rimborso delle eventuali spese, formalmente e preventivamente autorizzate dal Direttore della Sezione, sostenute per lo smaltimento di rifiuti radioattivi, speciali, speciali pericolosi, da effettuarsi secondo le vigenti norme in materia; c) un contributo annuo di Euro 3000 (tremila) per la biblioteca; tale contributo sarà destinato all'acquisto di libri e riviste di interesse dell'INFN e potrà essere modificato, di anno in anno ed a partire dal terzo anno, del valore medio dell'eventuale aumento del costo dei libri e dei periodici di interesse delle Parti, previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione; d) un contributo forfettario annuo di Euro 3000 (tremila) per la utilizzazione dei servizi ed utenze di cui agli Allegati n. 4 e n. 5 e per adempimenti comuni in materia di igiene e sicurezza, così come evidenziati nei documenti redatti ai sensi dell'art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008; tale contributo potrà essere aumentato di anno in anno ed a partire dal terzo anno, in base al tasso programmato di inflazione, previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione; i) un contributo aggiuntivo per il cofinanziamento di eventuali programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale, coinvolgenti personale universitario associato, ai sensi del successivo art. 10, con incarico di ricerca, proposti dall'Università ex legge n. 537/93 e sue successive modificazioni ed integrazioni; l) un contributo annuo per il finanziamento di borse di dottorato aggiuntive; m) un contributo annuo per il cofinanziamento, in misura non superiore al 50%, degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca ex art. 51, comma 6, L. n. 449/97 (nel seguito detti: assegni di ricerca) di durata non superiore a quattro anni che l’Università deliberi annualmente in settori di interesse INFN. 7.3 - I rimborsi e i contributi di cui al precedente art. 7.2 non potranno comunque superare l'importo annuo iscritto nei rispettivi capitoli di spesa del bilancio di previsione dell'INFN. ART. 8 8.1 – L’importo dei contributi di cui al precedente art. 7.2, lett. l) e m) è determinato annualmente dagli Organi Direttivi dell’INFN e comunicato dal Direttore della Sezione al Direttore del Dipartimento e non comprende eventuali oneri di attivazione, accesso o frequenza ai corsi di dottorato o degli assegni di ricerca. 62 8.2 - Gli importi versati e relativi a borse di dottorato o ad assegni di ricerca non attivati o comunque non erogati in tutto o in parte, saranno restituiti all’INFN o detratti dall’importo da versare nell’anno successivo, a scelta dell’INFN medesimo. 8.3 – L’INFN assicura, in ogni caso, la copertura delle borse di dottorato e, pro quota, degli assegni di ricerca attivati ai sensi del presente articolo, anche successivamente alla scadenza della presente Convenzione. 8.4 – Le Parti procederanno annualmente con accordi in sede locale per tutti gli aspetti relativi agli assegni di ricerca e alle borse di dottorato attivati con il contributo finanziario dell’INFN, non espressamente previsti dalla legge o dalla presente Convenzione. ART. 9 9.1 - L'Università prende atto che l'INFN svolge i propri programmi utilizzando personale proprio, o personale dipendente da altri Enti comandato o associato presso la Sezione a cui il Gruppo afferisce ed eventuali ricercatori ospitati temporaneamente. 9.2 - La lista del personale di cui al presente articolo, ed ogni sua variazione, è trasmessa, ove previsto, dal Direttore della Sezione al Direttore del Dipartimento. 9.3 - L’Università permette l’accesso alla sede Universitaria del personale di cui al precedente art. 9.1, con le stesse regole in vigore per il personale universitario. 9.4 - L'Università mette a disposizione del personale di cui al precedente art. 9.1, spazi ed arredamenti paragonabili a quelli messi a disposizione per il proprio personale di pari livello. ART. 10 10.1 - Considerato che i programmi di ricerca dell'INFN possono essere di grande interesse per lo svolgimento dell'attività istituzionale di ricerca del personale universitario del Dipartimento e della attività didattica afferente al Dipartimento, l'INFN potrà, col consenso dell'interessato e previo parere favorevole del Dipartimento, assegnare annualmente, al suddetto personale, incarichi di ricerca, di associazione e di collaborazione tecnica gratuiti, alle proprie attività di ricerca secondo le modalità di cui al vigente Regolamento INFN, che disciplina, altresì, il diritto del personale universitario a partecipare alla programmazione delle attività di ricerca dell’Istituto e a far parte dell’elettorato attivo e passivo negli Organi dell'INFN e nel rispetto della normativa vigente relativa al personale universitario. 10.2 - L'espletamento degli incarichi di ricerca, di associazione e di collaborazione tecnica, deve essere compatibile col pieno adempimento da parte degli interessati dei propri doveri nei confronti dell'Università, nel rispetto delle vigenti disposizioni, salvo esonero dai carichi didattici secondo quanto previsto dall’apposito Regolamento universitario e previa approvazione da parte della Facoltà di appartenenza. 10.3 - L’INFN prevede che il proprio personale, nel rispetto delle specifiche norme dei CCNL vigenti, e su richiesta dell'interessato, possa collaborare all’attività didattica e scientifica dell’Università, nelle forme richiamate dal D.P.R. n. 382/80, dal D. Lgs. n. 19/99 e dal D. Lgs. n. 381/99, e loro successive modificazioni ed integrazioni. 63 10.4 - Il Dipartimento può utilizzare, nel rispetto della normativa vigente personale della Sezione a supporto della propria attività scientifica e didattica, previo nulla osta del Direttore della Sezione e con il consenso dell'interessato. 10.5 – Il personale di ricerca dell’INFN, nell’ambito della propria attività istituzionale e nel rispetto delle disposizioni in materia, può tenere insegnamenti presso l’Università secondo le norme previste dai regolamenti di ateneo e può far parte delle commissioni per gli esami di profitto e conclusivi dei corsi di diploma, di laurea, di specializzazione e di dottorato di ricerca. Può altresì far parte dei consigli di dottorato, nonché delle commissioni di ammissione al dottorato e dei concorsi per assegni di ricerca. Gli Statuti universitari determinano le modalità attraverso le quali il predetto personale partecipa, alle deliberazioni relative alla programmazione delle attività didattiche e scientifiche. L’Università e l’INFN possono convenzionarsi per organizzare corsi di formazione permanente e/o ricorrente post-universitaria o nell’ambito della formazione integrata superiore. 10.6 – I professori e ricercatori dell’Università possono essere distaccati presso l’INFN per svolgere, per periodi predeterminati, attività di ricerca, previa accettazione della struttura ospitante e autorizzazione del consiglio di dipartimento di afferenza. Durante il periodo di distacco il personale universitario: adempie ai doveri didattici e accademici secondo quanto stabilito dall’Università; conserva lo stato giuridico, il trattamento economico e il diritto alle progressioni di carriera dell’Università; è tenuto al rispetto delle normative vigenti nella struttura ospitante, applicando a tal fine le corrispondenze professore ordinario / dirigente di ricerca, professore associato / primo ricercatore, ricercatore universitario / ricercatore INFN; è ammesso ad usufruire di fondi di ricerca della struttura ospitante ed a partecipare ai suoi progetti di ricerca e attività di trasferimento tecnologico; può assumere responsabilità organizzative e di coordinamento di attività di ricerca presso la struttura ospitante. Il personale di ricerca dell’INFN può essere distaccato presso i dipartimenti e i centri interdipartimentali di ricerca dell’Università per svolgere, per periodi predeterminati attività di ricerca non istituzionale ma di interesse dell’INFN, previa accettazione della struttura ospitante e autorizzazione dell’INFN cui afferisce. Durante il periodo di distacco il personale dell’INFN: conserva lo stato giuridico, il trattamento economico e il diritto alle progressioni di carriera dell’INFN; è tenuto al rispetto delle normative vigenti nella struttura ospitante, applicando a tal fine le corrispondenze dirigente di ricerca / professore ordinario, primo ricercatore / professore associato, ricercatore INFN / ricercatore universitario; è ammesso ad usufruire di fondi di ricerca della struttura ospitante ed a partecipare ai suoi progetti di ricerca e attività di trasferimento tecnologico; può assumere responsabilità organizzative e di coordinamento di attività di ricerca presso la struttura ospitante. ART. 11 11.1 – Per le attività svolte nei luoghi di lavoro di propria esclusiva pertinenza, Università e INFN provvedono in proprio, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione che si rendano necessarie a seguito della valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute. Laddove le parti riconoscono che l’obiettivo comune di sicurezza possa essere più efficacemente raggiunto sulla base di azioni congiunte, il Responsabile del Gruppo e il Direttore della Sezione concordano le modalità intese a dare seguito comune a determinati 64 adempimenti previsti dalla vigente normativa e/o dai rispettivi documenti di valutazione del rischio, individuando di comune accordo i soggetti cui competono i relativi obblighi. 11.2 – Gli adempimenti in materia di prevenzione incendi sono a carico dell’Università per quanto concerne le strutture edilizie e gli impianti messi a disposizione dell’INFN anche ad uso esclusivo. L’INFN si attiene alle disposizioni in materia di prevenzione incendi vigenti presso l’Università. 11.3 – Per il personale universitario appartenente al Gruppo Collegato di Alessandria, esposto a rischi rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 230/95, unicamente per attività svolte presso Strutture dell’INFN o presso sedi diverse con spese di missione a carico dell’INFN, si stabilisce che: • il Datore di Lavoro è il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale (rif. “Regolamento di Ateneo per la Sicurezza e la Salute sul luogo di lavoro”), anche ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008e del Decreto 363/98; • il Dirigente è il Responsabile del Gruppo Collegato di Alessandria, anche ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e del Decreto 363/98. 11.4 – L’Università provvede al coordinamento, alla pianificazione delle azioni e alla redazione delle procedure per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro. I dipendenti dell’INFN collaborano e cooperano ai fini dell’individuazione e dell’attuazione delle misure previste nei piani di emergenza. 11.5 - Gli adempimenti di cui al D.Lgs. 230/95 e successive modificazioni ed integrazioni sono assicurati a cura di ciascun Ente per il proprio personale. La sorveglianza fisica della radioprotezione viene affidata ed assicurata da Esperti Qualificati nominati individualmente da ciascuno Ente. L’INFN, sentito il proprio Esperto Qualificato, può incaricare, per mansioni strettamente esecutive inerenti la sorveglianza fisica della radioprotezione, il personale del Servizio di Radioprotezione dell’Università ai sensi del comma 3 dell’art. 77 del D.Lgs. 230/95 e successive modificazioni ed integrazioni. 11.6 – La sorveglianza sanitaria (ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008) e la sorveglianza medica (ai sensi del D.Lgs. 230/95) sono effettuate a cura di ciascun ente per il proprio personale. 11.7 – Le iniziative di informazione e formazione sono assicurate in base al fabbisogno individuato, per il personale di competenza, dal rispettivo datore di lavoro, oppure, in ottemperanza all'art. 61, comma 3, lettera e del DL. 230/95, in cooperazione. 11.8 – Qualora si renda necessario l’affidamento di lavori in appalto o contratto d’opera a imprese o a lavoratori autonomi, il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento tra le figure interessate al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze nelle lavorazioni. 11.9 – Università e INFN, tramite il Responsabile del Gruppo ed il Direttore di Sezione, si scambiano le informazioni e la documentazione necessaria al fine di ottemperare alle vigenti disposizioni di legge in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. I rispettivi Servizi di Prevenzione e Protezione e tutti gli altri consulenti obbligatori e vincolanti eventualmente presenti in relazione all'esercizio delle rispettive attività (Esperti Qualificati, Medici Competenti, Medici Autorizzati, ecc. ), collaborano reciprocamente per l'espletamento degli adempimenti in tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. 65 11.10 – La Sezione è responsabile della conformità alle normative di sicurezza vigenti per le macchine, le attrezzature, nonché i prototipi o altre strumentazioni realizzate ed utilizzate nell’attività di ricerca, di cui è proprietaria. Il personale associato che se ne avvale è tenuto al rispetto delle normative e delle disposizioni regolamentari adottate in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, ai fini della protezione collettiva ed individuale. Parimenti, l’Università è responsabile della conformità alle normative di sicurezza vigenti per le macchine, le attrezzature, nonché i prototipi o altre strumentazioni realizzate ed utilizzate nell’attività di ricerca, di cui è proprietaria. Il personale INFN che se ne avvale è tenuto al rispetto delle normative e delle disposizioni regolamentari adottate in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, ai fini della protezione collettiva ed individuale. 11.11 – Le macchine, le attrezzature, nonché i prototipi o altre strumentazioni realizzate ed utilizzate nell'attività di ricerca, di proprietà dell'INFN, messi a disposizione del personale associato in altri Dipartimenti dell'Università o utilizzati, previa autorizzazione del Direttore della Sezione, in locali non assegnati alla Gruppo collegato, e il loro corretto uso sono sotto la completa responsabilità dell'Università, mentre l'INFN assicura la completa conformità alle norme di sicurezza vigenti al momento della consegna. 11.12 – Il controllo periodico della efficienza delle sistemi di protezione e sicurezza delle macchine ecc. di cui all'art. 11.11, di proprietà dell’INFN, ed eventuale sostituzione delle parti usurabili delle stesse sono a carico dell'Università. ART. 12 12.1 - L'INFN e l'Università si impegnano reciprocamente a menzionare l'altra Parte in ogni opera o scritto scientifico relativo ai propri programmi di attività svolti presso o con il concorso di una delle Parti nel quadro della presente Convenzione. ART. 13 13.1 - Le eventuali controversie relative all'applicazione della presente Convenzione saranno in ogni caso risolte da un Collegio arbitrale, composto dal Rettore dell'Università, dal Presidente dell'INFN e da un terzo membro nominato di comune accordo. ART. 14 14.1 - La presente Convenzione ha la durata di 7 anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e potrà essere rinnovata previo accordo tra le Parti. ART. 15 15.1 - La presente Convenzione è redatta in duplice originale e sarà sottoposta a registrazione, solo in caso d'uso, a cura della Parte interessata. ART. 16 16.1 - Ai sensi del D.Lgs. 30.6.2003, n. 196 le Parti dichiarano di essere reciprocamente informate che i dati forniti o comunque raccolti, anche verbalmente, in relazione alla presente convenzione saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza esclusivamente per il raggiungimento delle finalità di cui alla convenzione, nonché per quelle previste dalla legge e dai regolamenti e connesse alla stipula della stessa. Il trattamento potrà essere effettuato sia in modo cartaceo che elettronico; la eventuale comunicazione dei dati sarà consentita ai soggetti pubblici o privati nelle sole circostanze previste dallo stesso decreto Legislativo. 66 16.2 - Le Parti dichiarano inoltre di garantire reciprocamente l'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del D.Lgs. n. 196/03 e di essere consapevoli che il mancato conferimento dei dati potrà comportare l'impossibilità di dare esecuzione alla Convenzione. 16.3 - Titolari del trattamento sono le Parti come sopra individuate, denominate e domiciliate. 67 Allegato n. 1 Attrezzature scientifiche e tecniche e Servizi tecnici dell'INFN messi a disposizione del Dipartimento a) b) c) d) Macchine utensili di proprietà dell'INFN Strumentazione elettronica di proprietà dell'INFN Accesso alle reti informatiche gestite dall'INFN Accesso ai centri di ricerca ed ai servizi tecnici nazionali dell'INFN Allegato n. 2 Attrezzature scientifiche e tecniche, Servizi tecnici, Arredi ed Impianti del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN a) b) c) d) e) Macchine utensili di proprietà del Dipartimento Strumentazione elettronica di proprietà del Dipartimento Arredi dei locali messi a disposizione dell'INFN Fotocopiatrici Locale schermato per custodia sorgenti radioattive Allegato n. 3 Locali del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN a) b) b) Ufficio del Responsabile del Gruppo Collegato Uffici ed arredi messi a disposizione dei ricercatori INFN Laboratori per attività INFN Allegato n. 4 Servizi del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN a) b) c) d) e) Biblioteca Manutenzione elettrica Pulizia locali Servizio di vigilanza e portineria (nelle ore di funzionamento del Dipartimento) Documentazione Allegato n. 5 Utenze del Dipartimento messe a disposizione dell'INFN a) b) c) d) Energia elettrica Riscaldamento e condizionamento Acqua e gas Servizi di telefonia fissa e mobile, se esistenti 68 a) Allegato n. 6 Locali del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN mappa dei laboratori messi a disposizione dell'INFN ******************** 6.6 Nomina rappresentante di Ateneo nel Consiglio direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” – INCA 9/2008/6.6 Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali Al Presidente del Senato Accademico Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta nomina del rappresentante di Ateneo nel Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” (I.N.C.A.). Con Decreto del Responsabile del Procedimento n. 316 del 08/10/1999, precedente all’insediamento del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, è stata approvata l'adesione al Consorzio stesso. In seguito a parere favorevole espresso dal Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” nella riunione del 18 luglio 2000, l’Ateneo ne è divenuto membro. A febbraio 2009, il Consorzio rinnoverà i propri Organi statutari, a partire dal Consiglio Direttivo, per il quadriennio 2009-2013. L’attuale rappresentante dell’Ateneo è il dott. Giuseppe Digilio, afferente al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita, subentrato in seno al Consiglio nel mese di maggio 2008 in sostituzione della Prof. Maria Carla Gennaro. Il Consiglio di Dipartimento del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita ha deliberato, nella seduta del 13/12/2008 con delibera 9/2008/6.2, il rinnovo della nomina del dott. Digilio. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che con Decreto del Responsabile del Procedimento n. 316 del 08/10/1999, precedente all’insediamento del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, è stata approvata l'adesione al Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” (I.N.C.A.); CONSIDERATO che in seguito a parere favorevole espresso dal Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” nella riunione del 18 luglio 2000, l’Ateneo ne è divenuto membro; CONSIDERATO che a Febbraio 2009, il Consorzio rinnoverà i propri Organi statutari, a partire dal Consiglio Direttivo, per il quadriennio 2009-2013; CONSIDERATO che l’attuale rappresentante dell’Ateneo è il dott. Giuseppe Digilio, afferente al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita, subentrato in seno al Consiglio nel mese di maggio 2008 in sostituzione della Prof. Maria Carla Gennaro; 69 VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008; VISTO art. 7 dello Statuto del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” concernente la composizione del Consiglio Direttivo; VISTA la delibera 9/2008/6.2 del Consiglio di Dipartimento del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita del 13/12/2008 ; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA di nominare il dott. Giuseppe Digilio quale rappresentante dell’Ateneo in seno al Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” (I.N.C.A.) per il quadriennio 2009-2013. ******************** 6.7 Approvazione progetti nell’ambito dell’Atto integrativo tra Regione e Atenei per il potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione – anno 2008 9/2008/6.7 Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali Al Presidente del Senato Accademico Con deliberazione del 15/9/2008 codesto spettabile Senato Accademico ha approvato la sottoscrizione dell’atto integrativo all’Accordo tra Regione e Atenei per il potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione. Il suddetto accordo prevede che la Regione cofinanzi all’Università del Piemonte Orientale n. 20 assegni della linea a (contenimento del brain drain), n. 5 assegni della linea b (rientro dall’estero di ricercatori italiani), n. 10 assegni della linea c (attrazione di ricercatori stranieri), e n. 7 posizioni di visiting professor (azione d). Il cofinanziamento stanziato dall’Amministrazione centrale sulle quattro linee di azione ammonta a un totale di Euro 151.000. Si propone che i contratti per le posizioni di visiting professor vengono ripartiti in numero di 1 per ogni Facoltà dell’Ateneo. Le Facoltà, d’accordo con i Dipartimenti, individueranno i ricercatori stranieri in possesso delle adeguate caratteristiche e ne proporranno la candidatura al Comitato di Gestione secondo quanto previsto dall’art. 11 comma 2 dell’atto. A seguito delle proposte formulate dai Dipartimenti per le linee a, b e c è stata formulata la sottoriportata ripartizione delle posizioni: 70 Dip. di Informatica Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale Dip. di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive Dip. di Ricerca Sociale Dip. di Scienze Chimiche, Alimentari, Farmaceutiche e Farmacologiche Dip. di Scienze dell’Ambiente e della Vita Dip. di Scienze e Tecnologie Avanzate Dip. di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi Dip. Scienze Giuridche ed Economiche Dip. di Scienze Mediche Dip. di Studi per l’Impresa e il Territorio Dip. di Studi Umanistici totale linea a 1 3 linea b 1 2 1 2 1 1 1 1 3 2 2 20 linea c 1 2 1 1 2 2 1 1 1 1 1 6 9 Eventuali modifiche successive alla ripartizione delle posizioni relativamente alle linee b e c potranno essere concordate direttamente tra i Dipartimenti interessati. A norma dell’art. 3 comma 2 dell’atto integrativo verrà inoltrata comunicazione formale alla Regione, per la successiva ratifica da parte del Comitato di Gestione, relativamente all’eventuale modifica delle posizioni totali dell’Ateneo sulle linee b e c. Il cofinanziamento di Ateneo e il cofinanziamento a carico del Dipartimento sono indicati in tabella: cofin Ateneo cofin Dipartimento/Facoltà linea a linea b linea c linea d area area scientifica umanistica 6.250 9.278 2.914 2.914 3.577 4.750 1.722 8.086 8.086 9.923 Secondo quanto formulato all’art. 12 comma 3 dell’atto integrativo, gli assegni di ricerca e i contratti della linea d non potranno essere cofinanziati con “fondi derivanti da altri interventi di finanziamento pubblico per la ricerca (PRIN, FIRB, CIPE, INFN, ...), fondi europei inclusi.” Il cofinanziamento potrà derivare da “fondi propri, da Enti bancari (Fondazioni) o, soprattutto, dal settore privato”. Per consentire all’Ufficio una gestione efficiente delle procedure, si propone il seguente calendario di scadenze per la pubblicazione del primo bando nel mese di gennaio: 71 invio della documentazione da parte dei Dipartimenti pubblicazione del bando colloquio presa di servizio 9 gennaio 2009 16 gennaio 2009 19-25 febbraio 2009 5 marzo 2009 Inoltre, per consentire ai Dipartimenti una migliore programmazione delle attività di ricerca per l’anno 2009, in considerazione anche degli assegni di ricerca cofinanziati dalla Regione Piemonte, che verranno attivati fin dai primi mesi del 2009, si propone di prorogare l’utilizzo del Fondo di Ateneo per gli assegni di ricerca, anno 2008, al 30 settembre 2009. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che il Senato Accademico, nella seduta del 15/9/2008, ha approvato la sottoscrizione dell’atto integrativo all’Accordo tra Regione e Atenei per il potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione; CONSIDERATO che l’accordo prevede che la Regione cofinanzi all’Università del Piemonte Orientale n. 20 assegni della linea a (contenimento del brain drain), n. 5 assegni della linea b (rientro dall’estero di ricercatori italiani), n. 10 assegni della linea c (attrazione di ricercatori stranieri), e n. 7 posizioni di visiting professor (azione d); CONSIDERATO che il cofinanziamento stanziato dall’Amministrazione centrale sulle quattro linee di azione ammonta a un totale di Euro 151.000; VALUTATE le esigenze dei Dipartimenti in merito alla programmazione dell’attività di ricerca per l’anno 2009 e all’utilizzo dei fondi disponibili; VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008; VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. n. 84 del 19/02/2008; VISTO il Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività di ricerca di cui all’art. 51, comma 6, della Legge 27 dicembre 1007, n. 449, emanato con D.R. VISTO l’atto integrativo all’Accordo tra Regione Piemonte, Universita' degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Universita' del Piemonte Orientale e Universita' di Scienze Gastronomiche per il potenziamento del sistema della ricerca e dell'alta formazione, e, in particolare gli artt. 3 comma 2, 11 comma 2 e 12 comma 3; 72 SENTITI i Dipartimenti; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA 1) i contratti per le posizioni di visiting professor sono ripartiti in numero di 1 per ogni Facoltà dell’Ateneo; 2) le Facoltà, d’accordo con i Dipartimenti, individueranno i ricercatori stranieri in possesso delle adeguate caratteristiche e ne proporranno la candidatura al Comitato di Gestione; 3) le posizioni relative alle linee a, b e c sono ripartite tra i Dipartimenti come indicato in tabella: Dip. di Informatica Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale Dip. di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive Dip. di Ricerca Sociale Dip. di Scienze Chimiche, Alimentari, Farmaceutiche e Farmacologiche Dip. di Scienze dell’Ambiente e della Vita Dip. di Scienze e Tecnologie Avanzate Dip. di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi Dip. Scienze Giuridiche ed Economiche Dip. di Scienze Mediche Dip. di Studi per l’Impresa e il Territorio Dip. di Studi Umanistici totale linea a 1 3 linea b 1 2 1 2 1 1 1 1 3 2 2 20 linea c 1 2 1 1 2 2 1 1 1 1 1 6 9 4) modifiche successive alla ripartizione delle posizioni relativamente alle linee b e c potranno essere concordate direttamente tra i Dipartimenti interessati; 5) l’Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali provvederà ad inviare comunicazione formale alla Regione, per la successiva ratifica da parte del Comitato di Gestione, relativamente all’eventuale modifica delle posizioni dell’Ateneo previste sulle linee b e c; 6) il cofinanziamento di Ateneo e il cofinanziamento a carico del Dipartimento sono indicati in tabella: 73 cofin Ateneo cofin Dipartimento/Facoltà linea a linea b linea c linea d area area scientifica umanistica 6.250 9.278 2.914 2.914 3.577 4.750 1.722 8.086 8.086 9.923 7) gli assegni di ricerca delle linee a, b e c e i contratti della linea d non potranno essere cofinanziati con fondi derivanti da altri interventi di finanziamento pubblico per la ricerca (PRIN, FIRB, CIPE, INFN, ...), fondi europei inclusi. Il cofinanziamento potrà derivare da fondi propri, da Enti bancari (Fondazioni) o dal settore privato; 8) il calendario delle scadenze per la pubblicazione, nel mese di gennaio, del primo bando per l’attivazione degli assegni regionali è il seguente: invio della documentazione da parte dei Dipartimenti pubblicazione del bando colloquio presa di servizio 9) 9 gennaio 2009 16 gennaio 2009 19-25 febbraio 2009 5 marzo 2009 la data di scadenza per l’utilizzo dell’assegnazione complessiva 2008 del fondo di Ateneo per gli assegni di ricerca è prorogata al 30 settembre 2009. (Il Prof. Gianluca FUSAI lascia la seduta alle ore 13.40) ******************** 6.8 Rinuncia del titolo di Spin-off accademico della Advanced Software Information Systems Srl 9/2008/6.8 Al Presidente del Senato Accademico Con deliberazione 7/2007/7.3 del 30.10.2007, codesto spettabile Senato Accademico ha approvato l’attribuzione del marchio “Spin-off accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale” alla Advanced Software Information Systems Srl. Il Dott. Filippo Neri, proponente dell’iniziativa, ha fatto pervenire all’Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali, in data 12 novembre u.s., richiesta di rinuncia al marchio di “Spin-off accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale”, motivata dal suo trasferimento presso altro Ateneo. La Commissione Spin-off ha espresso parere favorevole alla suddetta richiesta. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO con deliberazione 7/2007/7.3 del 30.10.2007, il Senato Accademico ha approvato l’attribuzione del marchio “Spin-off accademico dell’Università 74 degli Studi del Piemonte Orientale” alla Advanced Software Information Systems Srl.; CONSIDERATO che il Dott. Filippo Neri, proponente dell’iniziativa, ha preso servizio presso altro Ateneo a partire dal 1° novembre 2008; VALUTATA la richiesta di rinuncia al marchio di “Spin-off accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale” da parte del Dott. Filippo Neri; VISTA la legge 9/5/89 n.168; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003; VISTO il “Regolamento per l’approvazione e la costituzione di Società di capitali o “Spin-off” dell’Università e accademici” emanato con D.R. Rep. 477 del 30/12/2003; SENTITA la Commissione Spin-off con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA 1. di accogliere la richiesta di rinuncia al marchio “Spin-off accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale” della Advanced Software Information Systems Srl. ******************* 7. Questioni relative al personale 7.1 Linee Guida circa il trattenimento in servizio per un ulteriore biennio dei professori universitari ai sensi dell'art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato dall'art. 72, comma 7, della legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. n. 112/2008 9/2008/7.1 Ufficio Personale Docente Al Presidente del SENATO ACCADEMICO OGGETTO: Trattenimento in servizio per un ulteriore biennio dei professori universitari ai sensi dell’art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato dall’art. 72, comma 7, della Legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. 25.06.2008, n. 112 - Linee Guida. In relazione all’oggetto, si informa codesto Senato che la norma ha subito modifiche sostanziali. In materia va sottolineato che l’art.16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503 permetteva la permanenza in servizio per un periodo massimo di un biennio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo senza alcuna valutazione in merito. Di seguito si riportano i limiti di età per il collocamento a riposo vigenti rispetto alle due normative: D.p.r. 382/80 e Legge 230/05. 75 ISTANZA (ex L. 133/2008) da presentare nel periodo COLLOCAMENTO compreso tra i 24 e i 12 mesi BIENNIO A RIPOSO antecedenti il compimento del limite di età per il collocamento a riposo RUOLO NORMA I fascia DPR 382/80 70 72 68 ↔ 69 I fascia L. 230/2005 68 70 66 ↔ 67 II fascia DPR 382/80 65 67 63 ↔ 64 II fascia L. 230/2005 68 70 66 ↔ 67 RU DPR 382/80 65 67 63 ↔ 64 RU per i Ricercatori Universitari nominati ai sensi della L.230/2005 non cambiano i limiti di età per il collocamento a riposo rispetto al DPR 382/80 65 67 63 ↔ 64 Ai sensi della nuova normativa (art. 72, allegato alla presente, commi 7-8-9-10 - L. 133/08), la permanenza in servizio diventa una scelta discrezionale dell’Amministrazione di appartenenza “in base alle proprie esigenze organizzative e funzionali” che si ritiene debbano essere evidenziate nell’ambito delle Linee Guida che saranno adottate dagli Organi dell’Ateneo. Infatti con tale nuova norma non esiste più l’automatismo come diritto in capo al soggetto richiedente, ma spetta all’Amministrazione il potere discrezionale circa l’accoglimento o meno della domanda di trattenimento in servizio. La domanda “va presentata dai ventiquattro ai dodici mesi precedenti il compimento del limite di età per il collocamento a riposo previsto dal proprio ordinamento” (comma 7). Alla luce di quanto sopra evidenziato e dalla lettura dei commi 8, 9 e 10, allegati, si evidenziano le seguenti casistiche: a. provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza del biennio entro la data di entrata in vigore della norma (cioè per le Università l’inizio dell’anno accademico 1° Novembre 2007) e quelli disposti con decorrenza del biennio dal 1 Novembre 2008. Tali provvedimenti sono fatti salvi (comma 8); b. provvedimenti di trattenimento in servizio già adottati con decorrenza 1 Novembre 2009 dovranno essere riconsiderati dall’Amministrazione con provvedimento motivato (comma 9); c. trattenimenti in servizio già autorizzati con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2010 decadono e anni accademici successivi sono tenuti a presentare una nuova istanza nei termini di cui al comma 7 (comma 10); 76 Si riporta, nella Tabella A che segue, la situazione al 1°.12.2008 presente attualmente in Ateneo sulla base delle casistiche sopra enunciate e dei provvedimenti già emessi: Tabella A Facoltà Economia a b c Comma 8 Comma 9 Comma 10 provvedimenti fatti salvi dalla legge: provvedimenti con inizio biennio dal 1.11.2009 che l'Amministrazione dovrà riconsiderare provvedimenti con inizio biennio dal 1.11.2010 in poi che decadono 1 0 0 1 1 (dal 1.11.2011) 1 (dal 1.11.2017) 0 1 1 0 (dal 1.11.2007) Farmacia Giurisprudenza (dal 1.11.2007) Lettere e Filosofia 0 0 1 (dal 1.11.2017) Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute 1 0 1 (dal 1.11.2016) (dal 1.11.2007) 1 1 (dal 1.11.2017) Scienze Politiche 1 (dal 1.11.2008) 0 0 0 TOTALE 5 3 5 1 (dal 1.11.2008) Scienze MFN Ai fini di una migliore comprensione di quanto sopra evidenziato ciascun Preside è stato dotato di un elenco dettagliato rispecchiante la casistica presente nell’ambito della propria Facoltà e di un elenco inerente la situazione futura derivante da un monitoraggio effettuato fino all’anno 2015. Si chiede, pertanto, a codesto Senato di esprimersi in merito a quanto sopra esplicitato fornendo altresì eventuali ulteriori criteri e modalità da adottare in presenza di nuove istanze di trattenimento in servizio, fermo restando che non saranno prese in considerazione le eventuali istanze che dovessero essere presentate prima dei 24 mesi previsti dalla normativa. 77 OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO Visto il D.P.R. 382/80; Vista la Legge 09.05.1989, n° 168; Visto il D. Lgs. 30.03.2001, n° 165; Vista la Legge 04.11.2005, n. 230; Visto l’art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato dall’art. 72, comma 7, della Legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. 25.06.2008, n. 112; Visto in particolare il comma 7 che regolamenta l’arco temporale, corrispondente al periodo compreso tra i ventiquattro ed i dodici mesi precedenti il compimento del limite di età per il collocamento a riposo previsto dal proprio ordinamento , entro cui il dipendente può presentare la richiesta all’amministrazione di appartenenza; Visto il comma 8 dell’art.72 della legge 6 agosto 2008 n.133 che fa salvi i trattenimenti in servizio in essere alla data del 25 giugno 2008 e quelli disposti con riferimento alle domande presentate nei sei mesi successivi all’entrata in vigore del D.L. 25 giugno 2008 n.112 aventi decorrenza entro il 31 dicembre 2008; Visto il comma 9 dell’art.72 citato in base al quale le amministrazioni devono riconsiderare con decisione motivata,tenendo conto delle proprie esigenze organizzative e funzionali, i provvedimenti di trattenimento in servizio già adottati aventi decorrenza dal 1°gennaio al 31 dicembre 2009; Visto il comma 10 dell’art.72 ciatao che fa decadere tutti i provvedimenti di permanenza in servizio già autorizzati con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2010 e stabilisce che i dipendenti interessati al trattenimento in servizio sono tenuti a presentare una nuova istanza nei tempi definiti dal comma 7 sopra citato; Visto l’art. 66 comma 13 ultimo capoverso della legge 133/2008 in base al quale l’FFO delle università verrà ridotto di 63,5 milioni di euro per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’anno 2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 e di 455 milioni di euro per l’anno 2013; Considerato che il FFO assegnato all’Ateneo verrà conseguentemente ridotto per gli stessi anni; Considerato che ulteriori ed anche più pesanti riduzioni di FFO sono previsti a partire dal 2010nella legge finanziaria in corso di approvazione; Valutato che le risorse che si libereranno nei prossimi anni per le già attese cessazioni dal servizio del personale, detratte le riduzioni del FFO non saranno sufficienti a coprire per intero la spesa relativa alle progressioni automatiche di carriera del personale docente; Considerato che la valutazione delle domande non può prescindere dalle esigenze organizzative e funzionali dell’amministrazione, connesse con gli interventi di razionalizzazione della spesa di personale; Ritenuto che è opportuno adottare linee di indirizzo volte a mantenere la spesa di personale entro l’85% del FFO; Visti i provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2007 al 31.10.2009 e quelli già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2008 al 31.10.2010; Visti i provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2009 al 31.10.2011; Visti i provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2010 in poi; Preso atto che per le motivazioni di cui sopra occorre riconsiderare i provvedimenti di permanenza in servizio già autorizzati, con effetto a decorrere dal 1° gennaio al 31 dicembre 2009 e definire i criteri per l’applicazione del comma 10 dell’art. 72 della legge 133/2008; 78 Vista la relazione dell’Ufficio Personale docente; Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, così come modificato con D.R. Rep. n. 319-2008 del 22.07.2008; Valutato ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza DELIBERA di non concedere autorizzazioni alla permanenza in servizio fino a una prossima e diversa deliberazione del Senato Accademico. ****************** 7.2 Presa di servizio al 1 dicembre dei ricercatori vincitori di concorso 7/2008/7.2 OMISSIS ****************** 7.3 Chiamate dirette su posti di professore di II Fascia ai sensi dell'art. 1, comma 9, Legge 04.11.2005, n. 230 - (Prof.ssa Francesca PERSICHETTI - Prof. Massimo VOGLIOTTI) 7/2008/7.3 Ufficio Personale Docente Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Si ricorda che nelle sedute del Senato Accademico, rispettivamente del 10.12.2007 e del 07.07.2008, sono state sottoposte le due proposte di chiamate dirette su posti di ruolo di II fascia indicate in oggetto. Si rileva che, il Consiglio Universitario Nazionale, rispettivamente nelle sedute del 23.01.2008 e del 07.10.2008, ha valutato positivamente i relativi profili scientifici, l’attività di docenza e i curricula di ricerca dei candidati su indicati. Sulla base dei pareri favorevolmente espressi dal C.U.N., il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con note prot. n. 327 del 23.09.2008 e prot. n. 3700 del 04.11.2008, ha autorizzato, ai sensi dell’art. 1, comma 9, Legge 4.11.2005, n. 230, le citate procedure per chiamata diretta e l’emanazione dei relativi provvedimenti di nomina. Si precisa, inoltre, che, come disposto dal D.M. 30.04.2008 , n. 99 di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per il 2008, il relativo cofinanziamento ministeriale di entrambe le proposte è elevato fino alla concorrenza del 95% del costo della qualifica corrispondente non superiore al trattamento economico relativo alla quinta classe stipendiale in quanto la Dott.ssa Francesca PERSICHETTI e il Dott. Massimo VOGLIOTTI hanno beneficiato degli interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del 26.01.2001, n. 501 del 20.01.2003 e n. 18 del 01.02.2005 - (rientro dei cervelli). Si sottolinea che la Facoltà di Scienze M.F.N. e la Facoltà di Giurisprudenza devono avere a disposizione, rispettivamente nel proprio budget, la quota a differenza comprensiva del 5% di 79 differenza sulla percentuale di cofinanziamento ministeriale e degli oneri a carico Ente comprensivi degli aumenti stipendiali per effetto del DPCM 2008, sentito l’Ufficio Bilancio di Ateneo. Si informa, infine, che i Consigli delle Facoltà di Scienze M.F.N. e di Giurisprudenza, rispettivamente nelle sedute dell’1.12.2008 e del 20.11.2008, hanno preso atto delle note ministeriali di cui sopra ed espresso parere favorevole alle suddette chiamate dirette alla prima data utile. Tenuto conto di quanto sopra esplicitato e che il relativo cofinanziamento del Ministero avrà effetto dalla data di presa di servizio dei docenti in questione, si chiede, pertanto, a codesto Senato Accademico di esprimersi in merito alla decorrenza delle chiamate, sui due posti di ruolo di II fascia, della Prof.ssa Francesca PERSICHETTI per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/18 GENETICA presso la Facoltà di Scienze M.F.N. e del Prof. Massimo VOGLIOTTI per il Settore Scientifico Disciplinare IUS/20 FILOSOFIA DEL DIRITTO presso la Facoltà di Giurisprudenza. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO Vista la Legge 04.11.2005, n. 230 recante “Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari” e in particolare l’art. 1, comma 9; Visto il D.M. 30.04.2008, n. 99 di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per il 2008 e in particolar modo l’art. 5 riguardante le chiamate dirette nei ruoli dei docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all’estero; Atteso che nello stesso provvedimento ministeriale è precisato che in caso di chiamate dirette di soggetti che abbiano beneficiato di interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del 26.01.2001, n. 501 del 20.01.2003 e n. 18 del 01.02.2005 - (rientro dei cervelli), il relativo cofinanziamento è elevato fino alla concorrenza del 95% del costo della qualifica corrispondente non superiore al trattamento economico relativo alla quinta classe stipendiale; Tenuto conto che i Proff. Francesca PERSICHETTI e Massimo VOGLIOTTI hanno usufruito dei suddetti benefici; Rilevato che l’Ateneo non supera il limite del 10% previsto dalla legge 230/05 per la copertura dei posti di professore ordinario e associato mediante chiamata diretta; Viste le delibere del Senato Accademico del 10.12.2007 e del 07.07.2008; Viste le delibere adottate dai Consigli della Facoltà di Giurisprudenza e della Facoltà di Scienze M.F.N., rispettivamente in data 20.11.2008 e in data 01.12.2008; Tenuto conto che la Facoltà di Scienze M.F.N. e la Facoltà di Giurisprudenza devono avere a disposizione, rispettivamente nel proprio budget, la quota a differenza comprensiva del 5% di differenza sulla percentuale di cofinanziamento ministeriale e degli oneri a carico Ente comprensivi degli aumenti stipendiali per effetto del DPCM 2008, sentito l’Ufficio Bilancio di Ateneo; Considerato che il relativo cofinanziamento del Ministero avrà effetto dalla data di presa di servizio dei docenti in questione; Vista la relazione dell’Ufficio Personale Docente; Esaminato ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza 80 DELIBERA 1. di esprimere parere favorevole alle chiamate dirette, sui due posti di ruolo di II fascia, della Prof.ssa Francesca PERSICHETTI per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/18 GENETICA presso la Facoltà di Scienze M.F.N., e del Prof. Massimo VOGLIOTTI per il Settore Scientifico Disciplinare IUS/20 FILOSOFIA DEL DIRITTO presso la Facoltà di Giurisprudenza con decorrenza dal 22 Dicembre 2008. 2. di porre a carico dei budget delle Facoltà interessate la differenza tra il cofinanziamento ministeriale e la retribuzione dei docenti. ****************** 8. Questioni relative agli studenti 8.1 Convenzione “Progetto Business Behavior” tra l’Ateneo e HR Value srl 9/2008/8.1 Ufficio Accreditamento e Qualità Al Presidente del Senato Accademico Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di stipula della convenzione “Progetto Business Behavior” tra l’Ateneo e HR Value al fine di realizzare, presso le sedi dell’Ateneo, un corso gratuito con l’obiettivo di preparare i giovani laureati e laureandi alla valorizzazione delle proprie competenze attraverso la conoscenza degli strumenti disponibili per approcciare al meglio il loro ingresso nel mercato del lavoro. La proposta è stata portata all’attenzione degli Uffici Orientamento e Accreditamento e Qualità da HR Value, ente accreditato Formatemp per la formazione dei lavoratori temporanei, che collabora con le più importanti agenzie per il lavoro nella realizzazione di percorsi formativi su tutto il territorio nazionale. La proposta si colloca all’interno di un progetto presentato e realizzato inizialmente nelle Università dell’Italia del sud, e ora esteso ai restanti Atenei italiani. Il percorso formativo proposto da HR Value ben si inquadra nelle attività, intraprese in questi ultimi mesi dall’Ateneo, finalizzate allo sviluppo del Job Placement (per esempio il Progetto FIxO e i Career Day svolti nei mesi di ottobre e novembre 2008). Il progetto proposto prevede la realizzazione di un corso della durata di 56 ore rivolto a laureati/laureandi che siano inoccupati o disoccupati. Al fine di favorire una maggior partecipazione degli interessati, è stato proposto ad HR Value, che ha accettato, di sdoppiare l’iniziativa su due sedi, Alessandria e Novara, permettendo così l’adesione di 30 giovani per ogni corso. I moduli, che si svolgeranno nei mesi di gennaio e febbraio 2009, sono completamente gratuiti per i partecipanti e per l’Università a cui è solo richiesto di promuovere l’iniziativa e di mettere a disposizione per ogni corso un’aula idonea ad ospitare i partecipanti. Poiché si ritiene che, grazie alla partecipazione a questa iniziativa, verrà permesso ai laureati e laureandi dell’Ateneo di fare un’esperienza particolarmente significativa per l’inserimento nel mondo del lavoro, si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito alla sottoscrizione della convenzione in oggetto e del relativo avviso di iscrizione al corso. 81 OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO VISTA VISTO CONSIDERATA CONSIDERATO CONSIDERATO RITENUTO CONSIDERATO RITENUTO PRESO ATTO PRESO ATTO CONSIDERATA VALUTATO CONDIDERATO VISTO VISTO VISTO VALUTATO la L. 390/91; il D.M. 3/11/1999 n. 509 e le successive modifiche apportate con il decreto ministeriale 22/10/2004 n. 270 che hanno dato la possibilità agli Atenei di realizzare attività formative volte ad agevolare le scelte professionali; la proposta pervenuta il 20 agosto 2008 da HR Value srl per la realizzazione di un’iniziativa di formazione e orientamento al lavoro denominata “Business Behaviour”, da realizzarsi dalla stessa HR Value presso le sedi dell’Ateneo e rivolta ai giovani laureati e laureandi dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, disoccupati o inoccupati, per preparali all’inserimento nel mondo del lavoro; che HR Value è ente accreditato Formatemp, per la formazione dei lavoratori temporanei, e collabora con le più importanti Agenzie per il lavoro nella realizzazione di percorsi formativi su tutto il territorio nazionale; che la proposta sopracitata si colloca all’interno di un progetto presentato e realizzato inizialmente nelle Università dell’Italia del sud, e ora esteso ai restanti Atenei italiani; che il percorso formativo proposto da HR Value ben si inquadra nelle attività, intraprese in questi ultimi mesi dall’Ateneo, finalizzate allo sviluppo del Job Placement; che il progetto proposto prevede la realizzazione di un corso della durata di 56 ore rivolto a laureati/laureandi che siano inoccupati o disoccupati; importante proporre, al fine di favorire una maggior partecipazione degli interessati, lo sdoppiamento dell’iniziativa su due sedi, Alessandria e Novara, permettendo così l’adesione di 30 giovani per ogni corso; dell’accettazione di HR Value allo sdoppiamento del corso; del parere favorevole espresso verso l’iniziativa dalla Commissione di Orientamento nella riunione del 16/09/2008; l’importanza dell’iniziativa come attività di orientamento in uscita; il valore della proposta al fine di favorire l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro; che l’intervento è completamente gratuito per l’Università e per i partecipanti al corso; lo Statuto; il Regolamento Didattico di Ateneo; il Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA - - di aderire all’iniziativa proposta da HR Value “Business Behaviour” avente l’obiettivo di preparare i giovani laureati e laureandi alla valorizzazione delle proprie competenze attraverso la conoscenza degli strumenti disponibili per approcciare al meglio il loro ingresso nel mercato del lavoro. di sottoscrivere la “Convenzione – Progetto Business Behaviour” sotto riportata, al fine di realizzare i corsi gratuiti “Business Behaviour” presso le sedi dell’Ateneo; 82 - di pubblicare l’avviso di iscrizione al corso sotto riportato. “CONVENZIONE – PROGETTO BUSINESS BEHAVIOUR 2008” TRA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE "AMEDEO AVOGADRO" (di seguito per brevità denominata UNIV ), con sede legale in Vercelli, Via Duomo 6, C.F. 94021400026, per la quale interviene nel presente atto il Rettore Prof. Paolo Garbarino E HR Value srl, con sede legale in Roma, via G. Vitali 43, con codice fiscale e P.I. 06476621005 per la quale interviene nel presente atto il Sig. Manuel Minati nella sua qualità di Direttore Centrale (di seguito per brevità denominata HRV) premesso - che HRV organizza attività di progettazione, promozione, erogazione formazione professionale, finanziata e non finanziata. e gestione corsi di - che HRV ha richiesto la disponibilità di UNIV ad ospitare e promuovere una iniziativa di formazione/orientamento denominata “BUSINESS BEHAVIOUR” Tutto ciò premesso Tra le Parti, come sopra rappresentate, si conviene e stipula quanto segue. Art. 1 (Premesse) Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto. Art. 2 (Oggetto) Con il presente accordo le parti si impegnano ad attivare le azioni come indicate nel successivo art.3. Art. 3 (Impegni delle parti) HRV si impegna a svolgere le seguenti attività ed in particolare a: • promuovere un intervento formativo GRATUITO, sdoppiato sulle sedi di Alessandria e Novara, della durata di 56 ore dai contenuti definiti nel programma allegato rivolto a Neo-laureati e laureandi di UNIV • individuare le Agenzie per il Lavoro “finanziatrici” il progetto • occuparsi di tutti gli aspetti formali ed organizzativi (selezione dei partecipanti docenza, rendicontazione, gestione) • redigere una relazione didattica di fine corso con indicazione dei contenuti trattati e metodologia adottate durante il corso, delle competenze e dei risultati raggiunti dal progetto. UNIV, dal canto suo, si impegna a: 83 - riservare ad HRV un’aula formativa idonea ad ospitare fino ad un massimo di 30 partecipanti - promuovere attraverso i propri uffici competenti l’iniziativa presso i propri neolaureati e laureandi Art. 4 (Durata) Il presente accordo avrà durata dal 26/01/2009 al 28/02/2009. Art. 5 (Corrispettivi) Le attività enunciate al punto 3 sono da considerarsi a titolo non oneroso per entrambi i contraenti. Art. 6 (Trasparenza) UNIV ed HRV espressamente ed irrevocabilmente: - dichiarano che non vi è stata mediazione od altra opera di terzi per la conclusione del presente accordo; - dichiarano di non aver corrisposto né promesso di corrispondere ad alcuno, direttamente o attraverso imprese collegate o controllate, somme e/o altri corrispettivi a titolo di intermediazione o simili e comunque volti a facilitare la conclusione dell’accordo stesso; - si obbligano a non versare ad alcuno, a nessun titolo, somme finalizzate a facilitare e/o rendere meno onerosa l’esecuzione e/o la gestione del presente accordo, rispetto agli obblighi in esso assunti né a compiere azioni comunque volte agli stessi fini. Art. 7 (Tutela dei dati personali) Ai Ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo 30.6.2003 n.196, le Parti dichiarano di essere informate che i dati personali che le riguardano, reciprocamente comunicati in occasione delle procedure di perfezionamento del presente accordo, sono suscettibili di trattamento da parte di ciascuna di esse. Il trattamento dei dati è finalizzato esclusivamente al rispetto delle clausole contrattuali, della legislazione fiscale e degli altri obblighi di legge inerenti alla stipulazione e alla gestione del presente accordo. Le Parti garantiscono reciprocamente che i dati personali saranno trattati per le finalità suindicate, secondo principi di correttezza, liceità e trasparenza e con la tutela della riservatezza e dei diritti delle medesime. I dati stessi saranno conservati per un periodo di tempo non superiore a quello necessario agli scopi per i quali sono stati raccolti e successivamente trattati. Art. 8 (Foro competente) Le Parti convengono che qualsivoglia controversia inerente o conseguente all’interpretazione, esecuzione o risoluzione del presente accordo, sarà devoluta alla competenza esclusiva del Foro erariale. * * * * * 84 Vercelli, li ……………………….. Firma per HR VALUE SRL ________________________________ Il Rettore dell’Università degli Studi Piemonte Orientale (Prof. Paolo Garbarino) del ________________________________ 85 Progetto “Business Behaviour” AVVISO DI ISCRIZIONE AL CORSO Nell’ambito del progetto denominato “Business Behaviour” finanziato dal fondo Forma.Temp e promosso dall’Agenzia per il Lavoro Vedior, HR Value, quale ente di formazione accreditato al Forma.Temp, in collaborazione con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, organizza il CORSO DI FORMAZIONE “BUSINESS BEHAVIOUR” Cenni sul progetto Il progetto “Business Behaviour” nasce dalle seguenti constatazioni: ‐ ‐ il settore della somministrazione è in crescita: il mondo delle agenzie per il lavoro italiane è una 1 realtà che continua a migliorare , ma i laureati sono appena il 5% dei lavoratori che impiegano gli intermediari. cercare, trovare e mantenere un lavoro oggi richiede conoscenza, applicazione e consapevolezza di sé e delle migliori opportunità che il mercato offre. Per raggiungere il target dei neo-laureati e laureandi e sviluppare capacità comportamentali che possano facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro e la crescita all’interno delle organizzazioni, HR Value ha progettato il corso in “Business Behaviour”. Tale progetto vede la partnership tra un Ente di formazione accreditato sul territorio nazionale e l’Università per facilitare l’incontro tra il mondo del lavoro, rappresentato da Vedior, e la domanda di lavoro espressa da laureandi e neo-laureati. IL CORSO DI FORMAZIONE OBIETTIVI Il corso è rivolto a laureati e laureandi dell’Universitàdegli Studi del Piemonte Orientale che vogliano acquisire comportamenti utili per entrare e lavorare efficacemente in azienda. STRUTTURA DEL CORSO Il corso ha una durata di 56 ore, con ore di formazione teorica e ore di formazione pratica. Le lezioni si tengono dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 dal lunedi al venerdi dal : ‐ 26 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO 2009 ad Alessandria, in via Cavour n. 84; ‐ 11 FEBBRAIO AL 19 FEBBARIO 2009 a Novara, in Via Perrone n. 18. Ai partecipanti che avranno frequentato almeno il 70% del totale di ore previste dal corso (compreso il modulo obbligatorio su “Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro”) verrà rilasciato un attestato di frequenza valido sul territorio italiano. La metodologia didattica è basata su un approccio prettamente esperienziale, che consente ai partecipanti di misurarsi nella risoluzione di casi aziendali con il supporto dei docenti i quali inducono le regole ed i comportamenti efficaci da tenere in azienda. CONTENUTI Vedasi programma dettagliato (allegato A). 1 Fonte: VENTIQUATTROMINUTI del 21/05/2008, pag.12 86 DESTINATARI Il corso di formazione di cui al presente avviso è destinato a laureati e/o laureandi presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, disoccupati e/o inoccupati. Modalità di iscrizione : il programma e il modulo di iscrizione sono scaricabili al seguente indirizzo: MODALITA’ TERMINI E CRITERI DELLA SELEZIONE http://www.hrvalue.it/formatemp_dettaglio.asp?id=22 oppure sul sito di Ateneo www.unipmn.it, sezione Laureati. Il modulo di iscrizione, in cui va indicata la sede del corso prescelta, va compilato e inviato all’Ufficio Accreditamento e Qualità in una delle seguenti modalità: ‐ via fax al numero 0161/219382; ‐ con consegna a mano presso l’Ufficio Accreditamento e Qualità, via Duomo n.6, Vercelli. Criterio di selezione: nel caso in cui il numero di interessati superasse le 30 unità, i partecipanti verranno selezionati in base alla data di presentazione della domanda. LUOGO DI SVOLGIMENTO Sede: ‐ Alessandria, presso la Facoltà di Scienze Politiche, Via Cavour n. 84; ‐ Novara, presso la Facoltà di Economia, Via Perrone n. 18. INFORMAZIONI Per eventuali informazioni rivolgersi agli uffici di Facoltà, servizi Stage e Jobplacement oppure a : Ufficio Accreditamento e Qualità Via Duomo n.6 – 13100 Vercelli Tel 0161/261547 – 508 [email protected] ****************** 9/2008/8.2 Riformulazione degli Ordinamenti Didattici dei Corsi di Studio delle Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, Economia, Farmacia e Giurisprudenza ai sensi del D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 Ufficio Ordinamenti Didattici AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO Si prega di sottoporre all’approvazione di codesto Spettabile Senato Accademico l’allegata proposta di delibera concernente la riformulazione degli Ordinamenti Didattici dei seguenti corsi di Studio ai sensi del D.M. 22 ottobre 2004 n. 270: 1. Corso di Laurea in Servizi giuridici per l’impresa (classe L-14) afferente alla Facoltà di Economia, quale trasformazione dell’analogo corso di classe 2 ex D.M. 509/’99 afferente alla Facoltà di Economia; 2. corso di Laurea in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese (classe L-14) interfacoltà afferente alle Facoltà di Giurisprudenza, e alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di classe 2 ex D.M. 509/’99. Si precisa che i corsi di Laurea istituiti sulla medesima classe di Laurea devono per legge condividere almeno 60 cfu relativi ai piani di studio, oppure devono afferire a differenti gruppi di 87 affinità (art. 11, comma 7 lettera a) D.M. 270/2004); è tuttavia necessario in questo secondo caso, che l’Ateneo definisca i criteri e le motivazioni relative a tale scelta. 3. corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economicogestionali (classe LM-9) afferente alla Facoltà di Farmacia, quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di classe 9/S ex D.M. 509/’99 afferente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia. 4. Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche (classe LM-9) afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di classe 9/S ex D.M. 509/’99 afferente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia; A questo proposito si fa presente che non è possibile trasformare più di una volta i corsi di Studio disciplinati dal D.M. 509/’99; pertanto sarà necessario stabilire al più presto quale dei due corsi inviare al CUN per l’approvazione come modifica del corso di classe 9/S, e quale inviare come nuova istituzione, tenuto conto che è necessario acquisire anche il parere del Comitato Regionale di Coordinamento e che l’attivazione di nuovi corsi per il prossimo anno accademico è condizionata, negli Atenei che hanno in atto piani di raggiungimento dei requisiti necessari, dal fatto che il numero dei corsi complessivamente attivati non può aumentare (art. 5 comma 3 D.M. 544 del 31/10/2007). 5. corso di Laurea in Biotecnologie (classe L-2) afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di classe 1 ex D.M. 509/’99 afferente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia; 6. corso di Laurea in Biotecnologie (classe L-2) interfacoltà afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute e alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di classe 1 ex D.M. 509/’99 afferente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, di Farmacia e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Si fa presente che il corso viene presentato sia afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, che interfacoltà afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute e alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, ma che entro il prossimo termine del 31/01/2009 verrà definitivamente stabilito dalle Facoltà quale presentare al CUN per l’approvazione nel Regolamento Didattico di Ateneo. Tutte le modifiche sono state deliberate dalle Facoltà proponenti in attuazione della riforma dell’autonomia universitaria e degli ordinamenti didattici dei corsi di studio, in seguito alla pubblicazione dei seguenti documenti: - D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999 n. 509”; - DD.MM. 16 marzo 2007 recanti la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale (in attuazione al D.M. n. 270/2004); - D.M. 26 luglio 2007 n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei DD.MM. 16 marzo 2007); - D.M. 31 ottobre 2007, prot. 544/2007 di “Definizione dei requisiti dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale afferenti alle classi definite con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e dei criteri per il loro inserimento nella Banca Dati dell’Offerta Formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi di studio attivati sia per le classi di cui al D.M. 3 novembre 1999 n. 509 e sia per le classi di cui al D.M: 22 ottobre 2004 n. 270”. OMISSIS 88 IL SENATO ACCADEMICO VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici universitari”; VISTO il D.P.R. 27 gennaio 1998, n. 25 – “Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi allo sviluppo e alla programmazione del sistema universitario, nonché ai comitati regionali di coordinamento, a norma dell’art. 20 comma 8, lettere a) e b), della Legge 15 marzo 1997, n. 59”; il Decreto del Ministero del Lavoro 25 marzo 1998, n. 142 – “Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'art. 18 della Legge 24 giugno 1997, n.196, sui tirocini formativi e di orientamento”; VISTA la Legge 2 agosto 1999, n. 264 recante “Norme in materia di accessi ai corsi universitari”; VISTA la Legge 19 ottobre 1999, n. 370 recante “ Disposizioni in materia di università e di ricerca scientifica e tecnologica”; ESAMINATO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”; ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale; VISTO il D.M. 3 luglio 2007 n. 362, di definizione delle linee generali d’indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2007/2009 (in attuazione dell’art. 1-ter, comma 2, del D.L. 31 gennaio 2005 n. 7, convertito, con modificazioni, dalla Legge 31 marzo 2005 n.43); ESAMINATO il D.M. 26 luglio 2007, n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei predetti DD.MM. 16 marzo 2007)”; TENUTO CONTO del documento del CNVSU n. 7/07 – “Requisiti necessari per l’attivazione dei nuovi corsi di studio universitari”; ESAMINATO il D.M. 31 ottobre 2007 n. 544 di “Definizione dei requisiti dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale afferenti alle classi definite con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e dei criteri per il loro inserimento nella Banca Dati dell’Offerta Formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi di studio attivati sia per le classi di cui al D.M. 3 novembre 1999, n. 509 e sia per le classi di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270”; ESAMINATA la delibera n. 14/2008 a 5.4 del Consiglio della Facoltà di Economia, del 25 novembre 2008; ESAMINATA la delibera n. 4 del Consiglio della Facoltà di Farmacia, del 4 novembre 2008; ESAMINATA la delibera n. 156/10/2008 del Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, del 20 novembre 2008; ESAMINATE le delibere n. 4/1, 4/2, e 4/3 del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, del 18 novembre; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO il Regolamento didattico di Ateneo; VALUTATO ogni opportuno elemento; VISTO con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA 89 1. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Servizi giuridici per l’impresa della classe delle lauree L-14 Scienze dei servizi giuridici, riformulato ai sensi del D.M. 270/2004, afferente alla Facoltà di Economia, secondo la formulazione sotto riportata: Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli Facoltà ECONOMIA Classe L-14 Scienze dei servizi giuridici Nome del corso SERVIZI GIURIDICI PER L’IMPRESA trasformazione di Il corso è SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (NOVARA) (cod 77652) Data di approvazione del consiglio di facoltà 25/11/2008 Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione 02/12/2008 Modalità di svolgimento convenzionale Indirizzo internet del corso di laurea Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 60 16/3/2007 Art 4) Corsi della medesima classe Gruppo di affinità 2 Delibera del senato accademico relativa al gruppo inserire la data della delibera di affinità Università Sintesi delle motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità inserire le motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe L-14 Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa è stato disegnato per rispondere alla domanda esplicita del territorio di figure professionali esperte nell’ambito della gestione dei problemi giuridico-economici delle imprese e del governo della realtà imprenditoriale da parte del settore pubblico, con una attenzione particolare agli aspetti di internazionalizzazione del tessuto produttivo locale. L’offerta formativa si distingue da altri Corsi di laurea appartenenti alla classe L-14 per la sintesi multidisciplinare del percorso di studio tra discipline giuridiche e discipline economiche e econometri che, ampliando così la possibilità di inserimento dei laureati in una pluralità di posizioni lavorative e esaltando, al contempo, la versatilità delle figure professionali. Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 La motivazione per la quale si delibera di attivare un corso di laurea in Servizi Giuridici sulla sede di Novara è duplice: da un lato il territorio novarese è da lungo tempo in corsa per l'attivazione della seconda corte d'Appello del Piemonte, il tribunale di Novara è il più grande in termini di contenzioso e giudici, tribunale del Piemonte dopo quello di Torino, mentre e pertanto si è sempre voluto offrire alla comunità giuridica novarese un centro di formazione e di studi che potesse mantenere vivo nel tessuto territoriale lo studio del diritto ed il dialogo con le istituzioni e gli ordini professionali interessati; la seconda invece, deve essere ricondotta al fatto che Novara è sede della Banca Popolare di Novara (Gruppo Banca Popolare Italiana) banca che ha rappresentato e rappresenta da sempre uno degli sbocchi primari dei nostri laureati nel CLISGI e che guarda con grande attenzione alla presenza del nostro corso di studi per la formazione dei suoi quadri. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione Il Nucleo di Valutazione di Ateneo, ai sensi dell’art. 8 del D.M. 544 del 31 ottobre 2007, ha preso in esame le proposte di trasformazione del corso in Servizi Giuridici per l’Impresa . L’analisi del corso di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità” previsti dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI). Servizi Giuridici per l’Impresa 1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata tenendo in considerazione la domanda specifica del territorio. 2 Definizione delle prospettive: le prospettive appaiono ampie e variegate tenuto conto della versatilità delle figure professionali cui si risponde con questo corso. 3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano esaustivi. 4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione, già rilevante nel corso ante-trasformazione, potrebbe beneficiare della trasformazione. 90 5 Analisi e previsioni di occupabilità: data la caratteristica multidisciplinare del corso e la presenza di dati positivi in termini di occupabilità, non si prevedono criticità in tale ambito. 6 Contesto culturale: il contesto culturale appare positivo e non si riscontrano particolari criticità. 7 Politiche di accesso: il Consiglio di corso verifica il possesso di adeguata preparazione iniziale e la presenza di eventuali debiti formativi da colmarsi nel primo anno di corso. Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso in Servizi giuridici per l’impresa. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2. Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea della classe devono: - possedere il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all'area giuridica e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinenti, in particolare negli ambiti storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e internazionalistico, nonchè in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario; - saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali, nonché possedere adeguate competenze per la comunicazione e la gestione dell'informazione anche con strumenti e metodi informatici e telematici. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo pubblico e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una specifica preparazione giuridica, con profili diesemplificativamente - operatore giudiziario, operatore giuridico d'impresa, operatore giuridico-informatico, nonchè di consulenza del lavoro. Tra l'altro, ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea: - assicurano mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e consapevolezza: a. dell'informatica giuridica b. del linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera I corsi di laurea curano l'acquisizione delle capacità necessarie per la corrispondente specifica formazione professionale, con particolare riferimento all'attivazione di tirocini formativi per l'acquisizione di esperienze professionali. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa si colloca nella classe di appartenenza L-14 denominata Classe delle lauree in Scienze dei Servizi Giuridici. Il corso di laurea si pone gli obiettivi formativi qualificanti la classe di appartenenza L-14 - così come definiti dal D.M. relativo alla determinazione delle classi delle lauree triennali universitarie – secondo cui gli studenti devono: - possedere una solida preparazione sia nelle discipline di base che in quelle caratterizzanti, garantendo loro la possibilità di un approfondimento critico degli argomenti anche evitando la dispersione del loro impegno su un numero eccessivo di discipline, di insegnamenti o dei relativi moduli; - avere la possibilità di svolgere tutte le attività formative di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, fissando, per quelle previste alla lettere a), un numero minimo totale di crediti rispettivamente pari a 12. In particolare, il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa è mirato allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie per preparare una figura professionale che, all’interno di ogni categoria di impresa (privataindustriale o di servizi-pubblica o del terzo settore), sia in grado, sulla base delle conoscenze acquisite, di gestire in modo competente e con autonomia decisionale i problemi di carattere giuridico-aziendali, legali-contrattuali e attinenti alla gestione delle informazioni giuridico-economiche che quotidianamente si presentano nell’ambito dell’attività di impresa. Il profilo formativo è volto ad affiancare alle materie economico-aziendali solide basi di carattere giuridico, attraverso la sicura conoscenza di particolari settori, legati in modo specifico all'attività d'impresa. A tal fine, sulla base sia delle valutazioni effettuate dai docenti della Facoltà di ruolo, sia delle risultanze di apposite indagini e consultazioni avute con gli operatori del diritto e gli attori del sistema economico pubblico e privato a livello locale, nazionale e internazionale, si è proceduto alla individuazione delle specifiche esigenze formative caratterizzanti gli studenti del corso di Servizi Giuridici per l’Impresa, i quali devono possedere: - la forma mentis e la sensibilità necessarie per ricoprire posizioni manageriali in campo giuridico ed economico di impresa coerenti con le professionalità e le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro (es. imprese, professioni, amministrazioni pubbliche); 91 - la padronanza del metodo e degli strumenti propri delle discipline giuridiche, accompagnata da una adeguata conoscenza delle discipline aziendali ed econometriche declinate per aree funzionali; - la capacità di orientarsi nel contesto europeo e internazionale, attraverso la predisposizione di specifici corsi e moduli formativi dedicati al diritto straniero e comparato; - le metodologie di analisi e di interpretazione critica del sistema economico nel suo complesso; - le competenze per la comunicazione, la rappresentazione e la gestione dell'informazione giuridico-economica anche con strumenti e metodi informatici e telematici; - la conoscenza dell'inglese, con un approfondimento particolare del lessico di specialità dell'inglese giuridico e economico-finanziario così come impiegato nella comunicazione professionale a livello europeo e internazionale. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) In particolare devono aver dimostrato di possedere: la conoscenza della metodologia dell’indagine scientifica applicata alle tematiche del settore; le conoscenze multidisciplinari fondamentali per la comprensione delle problematiche delle imprese nelle diverse fasi del loro sviluppo, in particolare per quanto riguarda la comprensione del quadro normativo nazionale, comunitario e internazionale, declinato secondo le varie tipologie di attività economiche e imprenditoriali. Al fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, la verifica finale di ogni corso comprenderà domande orientate a testare sia la conoscenza dei paradigmi fondamentali della materia, sia la capacità di interpretarli tramite la discussione di casi pratici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Devono, in particolare, saper applicare le conoscenze utili per la analisi del profilo di rischiosità delle imprese, predisponendo strumenti legali e assicurativi coerenti con le possibilità operative delle imprese, e l’adeguamento delle politiche e strategie aziendali al quadro normativo vigente. Al fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, gli studenti saranno chiamati alla soluzione di casi mediante l’adozione, a seconda delle circostanze, degli strumenti metodologici più appropriati. Autonomia di giudizio (making judgements) L’autonomia di giudizio deve poter essere espletata ogni qual volta il laureato si venga a trovare di fronte alla necessità di effettuare nel campo della ricerca e/o dell’operatività professionale scelte non condizionate necessariamente da situazioni preesistenti. A tal fine, il corso di Laurea prevede la presenza di specifici insegnamenti volti a fornire quei contenuti specialistici dai quali estrarre le soluzioni ai problemi giuridico-economici, a partire da una ampia formazione in diritto italiano e comunitario, insieme a quegli approfondimenti comparatistici rispetto al diritto degli ordinamenti extraeuropei e alla lex mercatoria internazionale che diventano sempre più importanti nel contesto italiano, quanto mai da essi condizionato. Al fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, gli studenti saranno valutati in base anche a prove individuali che abbiano come oggetto casi reali stilizzati attraverso un numero limitato di variabili. Abilità comunicative (communication skills) La possibilità di individuare soluzioni e strumenti utili ai fini della risoluzione di problematiche giuridiche complesse e innovative, infatti, è strettamente correlata alla capacità di interfacciarsi con interlocutori che possono avere un grado di specializzazione anche molto diversificata. Al fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, durante il percorso didattico gli studenti saranno chiamati alla predisposizione e successiva presentazione di lavori di gruppo. Capacità di apprendimento (learning skills) Acquisita la formazione universitaria, risulta essenziale l’aggiornamento continuo in settori che tendono, per le continue acquisizioni della ricerca internazionale, a divenire rapidamente obsoleti. Tale aggiornamento in parte è il risultato dell’approccio innovativo del Corso di laurea, che si basa su una attività didattica che consiste nel far confrontare i discenti direttamente con le fonti e a coinvolgersi in simulazioni ed esercitazioni professionalizzanti. Evidentemente la capacità di apprendimento risiede nell’iniziativa individuale, tuttavia questa viene facilitata dal percorso del Corso di laurea che contempla, a tal scopo, alcuni insegnamenti in metodologia giuridica e in tecniche di informatica applicata al settore giuridico-economico, per favorire il reperimento delle informazioni dai diversi media, specializzati come generici, e la loro selezione critica. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Per essere ammessi al corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo dall'Università nel rispetto degli accordi internazionali. In presenza di debiti formativi, segnalati dalla scuola secondaria superiore e rilevabili dalla documentazione allegata alla domanda di iscrizione, una Commissione, appositamente costituita dal Consiglio di corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa, verifica il possesso di una adeguata preparazione iniziale, tenuto conto dell’inerenza dei debiti formativi rilevati rispetto al piano degli studi del corso di laurea. Il Consiglio di corso di laurea può, comunque, decidere di verificare il possesso di un’adeguata preparazione iniziale da parte di tutti gli aspiranti matricole, somministrando loro un’apposita prova orientativa d’ingresso. La definizione delle modalità di verifica delle conoscenze richieste per l’accesso saranno opportunamente definite nel Regolamento didattico del corso di laurea. 92 Qualora la verifica non risulti positiva, il Consiglio di corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa indica specifici obblighi formativi da soddisfare nel primo anno di corso anche attraverso la partecipazione ad attività formative propedeutiche, a tal fine istituite. Le attività formative propedeutiche possono essere organizzate anche in collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore. Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa è costituito da una serie di insegnamenti (esplicitati nel Regolamento Didattico del corso di laurea) la cui titolarità è affidata a docenti strutturati della Facoltà di Economia con solida esperienza di attività didattica e formazione universitaria nelle discipline inerenti il piano di studi. Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste nella discussione, di fronte ad una commissione di docenti del corso di laurea, di un elaborato scritto avente per oggetto i contenuti sviluppati nell’ambito dell’attività di stage/tirocinio svolta. Durante tale attività di tirocinio, che è considerata propedeutica alla prova finale, lo studente sarà tenuto a predisporre un progetto di lavoro concordato con l’istituzione o l’impresa di riferimento. Tale documento costituirà parte integrante della discussione finale. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa mira a formare figure professionali in grado di svolgere attività in campo giuridico ed economico d’impresa che richiedano specifiche competenze con riguardo ai profili contrattuali, societari, tributari, lavoristici e internazionali delle imprese, nonché con riferimento alle nuove forme di partecipazione tra pubblico e privato nell’esercizio dell’impresa. In particolare, facendo riferimento agli sbocchi occupazionali e ai relativi profili professionali i laureati in Servizi Giuridici per l’Impresa potranno accedere a: - posizioni interne alle imprese finanziarie, commerciali, industriali, della net economy e dei servizi, nelle aree funzionali del marketing, della finanza, dell’amministrazione, del controllo di gestione, dell’organizzazione e la gestione del personale; - posizioni interne a uffici studi e centri di ricerca pubblici e di multinazionali; - posizioni dirigenziali, sia nel settore dell’attività industriale, sia nel settore dei servizi (banche, assicurazioni, no profit), per quanto riguarda le responsabilità di natura giuridico-contrattuale e di organizzazione del personale. - attività professionali, come operatore giudiziario, operatore giuridico-informatico, consulente del lavoro, per le quali la laurea triennale costituisca il requisito sufficiente per accedere al percorso professionalizzante; - istituzioni comunitarie e organismi internazionali. Sulla base delle serie storiche, l’esperienza dell’Università del Piemonte Orientale evidenzia un tasso di disoccupazione post laurea quasi nullo. Il corso prepara alle professioni di • Tecnici dell’amministrazione e dell’organizzazione • Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali ed assimilati • Contabili ed assimilati • Altre professioni intermedie finanziario-assicurative • Tecnici della distribuzione commerciale ed assimilati • Agenti di commercio • Agenti immobiliari 93 Attività formative di base ambito disciplinare storico-giuridico settore IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichita' IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno filosofico-giuridico IUS/20 Filosofia del diritto privatistico IUS/01 Diritto privato costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale CFU 12 - 12 min 12 10 - 10 min 9 10 - 10 min 9 Totale crediti per le attività di base da DM minimo 39 Attività formative caratterizzanti ambito disciplinare settore IUS/12 Diritto tributario SECS-P/01 Economia politica SECS-P/02 Politica economica economico e pubblicistico SECS-P/03 Scienza delle finanze SECS-P/07 Economia aziendale SECS-S/01 Statistica IUS/04 Diritto commerciale IUS/07 Diritto del lavoro IUS/10 Diritto amministrativo giurisprudenza IUS/13 Diritto internazionale IUS/14 Diritto dell'unione europea IUS/17 Diritto penale INF/01 Informatica ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni IUS/02 Diritto privato comparato IUS/03 Diritto agrario IUS/05 Diritto dell'economia IUS/06 Diritto della navigazione IUS/15 Diritto processuale civile Discipline giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale d'impresa e settoriali IUS/21 Diritto pubblico comparato MED/43 Medicina legale MED/44 Medicina del lavoro SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari SECS-S/03 Statistica economica SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 51 10 - 10 min 9 42 CFU 28 - 36 min 9 22 - 26 min 21 22 - 22 min 21 72 - 84 Attività affini o integrative settore IUS/01 Diritto privato IUS/04 Diritto commerciale IUS/15 Diritto processuale civile M-GGR/02 Geografia economico-politica SECS-P/07 Economia aziendale Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 18 CFU 22 - 34 22 - 34 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (IUS/04, IUS/15, SECS-P/07, IUS/01) Trattandosi di un corso di laurea volto a formare delle professionalità utili soprattutto al mondo dell'Impresa si rende necessario approfondire la conoscenza approfondita delle materie caratterizzanti di questi settori. 94 Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5) ambito disciplinare A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale comma 5, lettera c) Per la conoscenza di almeno una lingua straniera Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e telematiche Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, Tirocini formativi e di orientamento lettera d) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) Totale crediti altre attività CFU 12 4 10 2 4 32 180 CFU totali per il conseguimento del titolo (range 168 - 192) 2. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese della classe delle lauree L-14 Scienze dei servizi giuridici, riformulato ai sensi del D.M. 270/2004, afferente alla Facoltà di Giurisprudenza, secondo la formulazione sotto riportata: Università Facoltà di riferimento ai fini amministrativi Altre facoltà Classe Nome del corso Nome inglese del corso Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli GIURISPRUDENZA SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI L-14 Scienze dei servizi giuridici Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese Law and computer science for firms and public companies trasformazione di Il corso è Data di approvazione del consiglio di facoltà Modalità di svolgimento Indirizzo internet del corso di laurea Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) Corsi della medesima classe Gruppo di affinità Delibera del senato accademico relativa al gruppo di affinità INFORMATICA GIURIDICA (ALESSANDRIA) (cod 7140) 20/11/2008 convenzionale www.jp.unipmn.it 7 1 inserire la data della delibera Sintesi delle motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità inserire le motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe L-14 I motivi dell'istituzione di più corsi nella classe risiedono nel fatto che il corso di Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese è un corso interfacoltà altamente innovativo e unico in Italia, che riscuote notevole interesse anche da parte delle procure. A questo corso è inoltre legata la nascita del Centro di studi interdipartimentale sulla criminalità informatica. Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 Nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 si è tenuto conto di una più razionale distribuzione dei crediti tra le materie e si è attuata una riduzione del numero di esami a 20, al fine di garantire una solida preparazione per un immediato inserimento nel mondo del lavoro. 95 Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2. Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea della classe devono: - possedere il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all'area giuridica e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinenti, in particolare negli ambiti storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e internazionalistico, nonchè in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario; - saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali, nonché possedere adeguate competenze per la comunicazione e la gestione dell'informazione anche con strumenti e metodi informatici e telematici. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo pubblico e privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una specifica preparazione giuridica, con profili diesemplificativamente - operatore giudiziario, operatore giuridico d'impresa, operatore giuridico-informatico, nonchè di consulenza del lavoro. Tra l'altro, ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea: - assicurano mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e consapevolezza: a. dell'informatica giuridica b. del linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera I corsi di laurea curano l'acquisizione delle capacità necessarie per la corrispondente specifica formazione professionale, con particolare riferimento all'attivazione di tirocini formativi per l'acquisizione di esperienze professionali. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso si propone di formare laureati che possiedano una solida preparazione culturale e giuridica di base, la sicura conoscenza di particolari settori dell'ordinamento e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinente; competenze approfondite di diritto dell’informatica, con particolare riferimento ai settori di maggiore utilizzazione nelle strutture pubbliche e private; competenze adeguate per la comunicazione e la gestione dell'informazione mediante strumenti e metodi informatici e telematici; conoscenze, a livello di utente esperto, di hardware e di software e delle risorse di rete in uso corrente nelle amministrazioni pubbliche e private, potendo così coordinare l’automazione delle procedure e, al tempo stesso, valutare le esigenze e le conseguenze giuridiche di detta automazione. Essi devono saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. I laureati in Informatica giuridica possono svolgere attività professionali, presso amministrazioni ed imprese pubbliche e private e nel terzo settore, per le quali sia necessaria una specifica preparazione giuridica, congiunta a una conoscenza adeguata degli strumenti informatici e del loro impatto sulle questioni giuridiche pertinenti. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) La laurea in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese viene conferita a studenti che dimostrno di avere una solida preparazione culturale e giuridica di base, una buona conoscenza di particolari settori dell'ordinamento e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinente; competenze approfondite di diritto dell’informatica, con particolare riferimento ai settori di maggiore utilizzazione nelle strutture pubbliche e private Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Abbiano competenze adeguate per la comunicazione e la gestione dell'informazione mediante strumenti e metodi informatici e telematici; conoscenze, a livello di utente esperto, di hardware e di software e delle risorse di rete in uso corrente nelle amministrazioni pubbliche e private, potendo così coordinare l’automazione delle procedure e, al tempo stesso, valutare le esigenze e le conseguenze giuridiche di detta automazione. Autonomia di giudizio (making judgements) Abbiano sviluppato competenze e autonomia nella capacità di giudizio Abilità comunicative (communication skills) sappiano utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. 96 Capacità di apprendimento (learning skills) abbiano sviluppato una specifica preparazione giuridica, congiunta a una conoscenza adeguata degli strumenti informatici e del loro impatto sulle questioni giuridiche pertinenti. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Per l'accesso al Corso di laurea in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese è richiesto il diploma di scuola secondaria. E' prevista una valutazione del curriculum delparte del Consiglio di Facoltà che verifica il possesso di un'adeguata preparazione iniziale. Qualora non si riscontrasse un'adeguata preparazione iniziale, lo studente sarà tenuto a frequentare corsi formativi aggiuntivi. Caratteristiche della prova finale L aprova finale consiste in un elaborato scritto su un argomento da concordare con un docente relatore in qualsiasi insegnamento del corso. Tale elaborato dovrà essere presentato a una commissione di laurea nominata dalla Facoltà. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) Per i laureati in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese le prospettive di lavoro sono molteplici, con opportunità di inserimento nei settori che riguardano la gestione degli aspetti giuridici connessi alla sicurezza informatica per imprese e istituti di credito, la collaborazione con i magistrati nella gestione di casi, la pubblica amministrazione, la protezione di software e copyright e proprietà intellettuale, la firma digitale. Il corso prepara alle professioni di • Specialisti in sicurezza informatica • Specialisti in reti e comunicazioni informatiche • Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione • Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private Attività formative di base ambito disciplinare settore storico-giuridico IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichita' IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno filosofico-giuridico IUS/20 Filosofia del diritto privatistico IUS/01 Diritto privato costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale CFU 18 - 18 min 12 9-9 min 9 9-9 min 9 9-9 min 9 Totale crediti per le attività di base da DM minimo 39 45 Attività formative caratterizzanti ambito disciplinare economico e pubblicistico giurisprudenza Discipline giuridiche d'impresa e settoriali settore SECS-P/01 Economia politica SECS-S/01 Statistica IUS/07 Diritto del lavoro IUS/10 Diritto amministrativo IUS/14 Diritto dell'unione europea IUS/17 Diritto penale INF/01 Informatica IUS/02 Diritto privato comparato IUS/15 Diritto processuale civile IUS/16 Diritto processuale penale Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 51 CFU 12 - 12 min 9 24 - 24 min 21 48 - 48 min 21 84 97 Attività affini o integrative settore INF/01 Informatica IUS/01 Diritto privato IUS/07 Diritto del lavoro IUS/08 Diritto costituzionale IUS/10 Diritto amministrativo IUS/11 Diritto canonico e diritto ecclesiastico IUS/12 Diritto tributario IUS/21 Diritto pubblico comparato SECS-P/01 Economia politica SECS-P/04 Storia del pensiero economico Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 18 CFU 18 - 18 18 - 18 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (INF/01, IUS/07, IUS/10, IUS/12, IUS/21, SECS-P/01, IUS/01, IUS/08) Il CdL ha previsto che nell'ambito delle attività affini e integrative figurino insegnamenti già appartenenti ad attività di base e caratterizzanti, in quanto ciò consente un completamento delle conoscenze nel percorso formativo dello studente. Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5) ambito disciplinare A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale comma 5, lettera c) Per la conoscenza di almeno una lingua straniera Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e telematiche Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, Tirocini formativi e di orientamento lettera d) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle attività art.10, comma 5 lett. d Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) Totale crediti altre attività CFU 12 3 3 0 0 0 CFU totali per il conseguimento del titolo 180 12 3 33 3. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economico-gestionali della classe delle lauree LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, afferente alla Facoltà di Farmacia, secondo la formulazione sotto riportata: Università Facoltà Classe Nome del corso Nome inglese del corso Il corso è Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"Vercelli FARMACIA LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economico-gestionali Pharmaceutical biotechnologies with economic and management issues. trasformazione di BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE (NOVARA) (cod 48943) non si possono trasformare più corsi di quanti ce ne erano nelle vecchie classi Corsi 509 1. classe 9/S - BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE (cod 48943) Corsi 270 98 1. 2. classe LM-9 - Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economico-gestionali (cod 1013213) classe LM-9 - Biotecnologie mediche (cod 1010558) Data di approvazione del consiglio di facoltà Modalità di svolgimento Indirizzo internet del corso di laurea Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) Corsi della medesima classe 04/11/2008 convenzionale http://www.pharm.unipmn.it/studenti/biomag.asp 5 Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe LM-9 Nel caso in cui la Facoltà di Medicina e Chirurgia attivasse un corso di laurea magistrale in Biotecnologie Mediche (o altro). I due corsi sono attivati in Facoltà distinte e quindi obbediscono a motivazioni completamente diverse. Per quanto riguarda il corso di laurea magistrale in Biotecnologie Farmaceutiche con aspetti Economico-gestionali si tratta di corso (eventualmente) interfacoltà tra le Facoltà di Farmacia e di Economia (ovvero con la partecipazione della Facoltà di Economia) centrato sulle biotecnologie farmaceutiche ben distinte da quelle del campo medico. Inoltre il corso è finalizzato alla acquisizione di competenze economico-manageriali ad indispensabile completamento delle conoscenze specificatamente scientifiche. Il corso si inserisce all’interno del progetto “Formazione in policy-making e management per la salute globale” (Promuovere la formazione di capitale umano di eccellenza) che coinvolge tre atenei: Università del Piemonte Orientale, Università Commerciale Luigi Bocconi e Università degli Studi di Milano-Bicocca. Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 Gli elementi innovativi rispetto alla 509 contenuti nella 270 sono stati tenuti in considerazione, in particolare per quanto riguarda la classe LM-9, tenendo conto che l’esperienza della precedente laurea specialistica ha evidenziato che le richieste di laureati pervenute ai fini di offerte di lavoro rimarcavano spesso la necessità di una formazione dei laureati anche in campo economico-gestionale ritenendola oggi inseparabile da quella più prettamente a carattere scientifico Il corso è stato perciò sottoposto alla necessaria opera di adattamento non solo alle richieste di requisiti della nuova normativa ma anche alle nuove possibili funzioni professionali emerse in questi ultimi anni. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2. Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere una conoscenza approfondita degli aspetti biochimici e genetici delle cellule dei procarioti ed eucarioti e delle tecniche di colture cellulari, anche su larga scala; possedere solide conoscenze su struttura, funzioni ed analisi delle macromolecole biologiche e dei processi cellulari nelle quali esse intervengono; possedere buone conoscenze sulla morfologia e sulle funzioni degli organismi umani ed animali; conoscere e saper utilizzare le principali metodologie che caratterizzano le biotecnologie molecolari e cellulari anche ai fini della progettazione e produzione di biofarmaci, diagnostici, vaccini, e a scopo sanitario e nutrizionale; conoscere e sapere utilizzare le metodologie in ambito cellulare e molecolare delle biotecnologie anche per la riproduzione in campo clinico e sperimentale; aver padronanza delle metodologie bio-informatiche ai fini dell'organizzazione, costruzione e accesso a banche dati, in particolare di genomica e proteomica, e della acquisizione e distribuzione di informazioni scientifiche e tecnicnologiche; possedere competenze per l'analisi di biofarmaci, diagnostici e vaccini in campo umano e veterinario per quanto riguarda gli aspetti chimici, biologici, biofisici e tossicologici; conoscere gli aspetti fondamentali dei processi operativi che seguono la progettazione industriale di prodotti biotecnologici (anche per la terapia genica e la terapia cellulare), e della formulazione di biofarmaci; conoscere e saper utilizzare tecniche e tecnologie specifiche in settori quali la modellistica molecolare, il disegno e la progettazione di farmaci innovativi; conoscere i fondamenti dei processi patologici d'interesse umano ed animale, con riferimento ai loro meccanismi patogenetici cellulari e molecolari; 99 conoscere le situazioni patologiche congenite o acquisite nelle quali sia possibile intervenire con approccio biotecnologico; possedere la capacità di disegnare e applicare, d'intesa con il laureato specialista in medicina e chirurgia e/o medicina veterinaria, strategie diagnostiche e terapeutiche, a base biotecnologica negli ambiti di competenza; acquisire le capacità di intervenire per ottimizzare l'efficienza produttiva e riproduttiva animale; saper riconoscere (anche attraverso specifiche indagini diagnostiche) le interazioni tra microrganismi estranei ed organismi umani ed animali; possedere conoscenze in merito alla produzione, all'igiene, e alla qualità degli alimenti di origine animale e dei loro prodotti di trasformazione; conoscere i rapporti tra gli organismi animali e l'ambiente, con particolare riguardo alle influenze metaboliche dei tossici ambientali; conoscere gli effetti dei prodotti biotecnologici a livello ambientale e saperne prevenire i potenziali effetti nocivi; essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari; possedere conoscenze di base relative all'economia, all'organizzazione e alla gestione delle imprese, alla creazione d'impresa, alla gestione di progetti di innovazione e alle attività di marketing (ivi inclusa la brevettualità di prodotti innovativi) di prodotti farmaceutici e cosmetici di carattere biotecnologico; essere in grado di organizzare attività di sviluppo nell'ambito di aziende farmaceutiche e biotecnologiche con particolare attenzione agli aspetti di bioetica; conoscere le normative nazionali e dell'Unione Europea relative alla bioetica, alla tutela delle invenzioni e alla sicurezza nel settore biotecnologico. I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe hanno elevati livelli di competenza nella programmazione e nello sviluppo scientifico e tecnico-produttivo delle biotecnologie applicate nel campo della sanità umana ed animale e potranno quindi operare con funzioni di elevata responsabilità. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono nei sottoindicati ambiti: diagnostico, attraverso la gestione delle tecnologie di analisi molecolare e delle tecnologie biomediche applicate ai campi medico e medico veterinario, medico-legale, tossicologico e riproduttivo-endocrinologico (compresi animali transgenici, sonde molecolari, sistemi cellulari, tessuti bioartificiali e sistemi cellulari produttori di molecole biologicamente attive e altre tecniche biosanitarie avanzate); bioingegneristico, con particolare riferimento all'uso di biomateriali o organi e tessuti ingegnerizzati; della sperimentazione in campo biomedico ed animale, con particolare riferimento all'utilizzo di modelli in vivo ed in vitro per la comprensione della patogenesi delle malattie umane ed animali; terapeutico, con particolare riguardo allo sviluppo e alla sperimentazione di prodotti farmacologici innovativi (inclusa la terapia genica e la terapia cellulare) da applicare alla patologia umana ed animale; biotecnologico della riproduzione; produttivo e della progettazione in relazione a brevetti in campo sanitario. I laureati magistrali della classe potranno dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e farmacologica e coordinare, anche a livello gestionale ed amministrativo, programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie applicate in campo umano ed animale con particolare riguardo allo sviluppo di prodotti farmacologici e vaccini tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici e di tutela ambientale. Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il corso di laurea magistrale interfacoltà in Biotecnologie Farmaceutiche con aspetti Economico-gestionali ha la durata di due anni per complessivi 120 crediti e fornisce la preparazione scientifica teorica e pratica adeguata e integrata con conoscenze e competenze di carattere economico-gestionale. I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere una conoscenza approfondita degli aspetti molecolari e cellulari delle cellule dei procarioti ed eucarioti e delle tecniche di colture cellulari, anche su larga scala; possedere solide conoscenze su struttura, funzioni ed analisi delle macromolecole biologiche e dei processi cellulari nelle quali esse intervengono; possedere buone conoscenze sulle funzioni degli organismi umani ed animali; conoscere e saper utilizzare le principali metodologie che caratterizzano le biotecnologie molecolari e cellulari anche ai fini della progettazione e produzione di farmaci, biofarmaci e vaccini, e a scopo sanitario e nutrizionale; aver padronanza delle metodologie bio-informatiche ai fini dell'organizzazione, costruzione e accesso a banche dati, in particolare di genomica e proteomica, e della acquisizione e distribuzione di informazioni scientifiche e tecnologiche; possedere competenze per l'analisi di farmaci e biofarmaci; conoscere gli aspetti fondamentali dei processi operativi che seguono la progettazione industriale di prodotti biotecnologici e della formulazione di biofarmaci; conoscere e saper utilizzare tecniche e tecnologie specifiche in settori quali la modellistica molecolare, il disegno e la progettazione di farmaci innovativi; conoscere i fondamenti dei processi patologici d'interesse umano, con riferimento ai loro meccanismi patogenetici cellulari e 100 molecolari; saper riconoscere le interazioni tra microrganismi estranei ed organismi umani; possedere conoscenze in merito alla produzione e alla qualità degli alimenti biotecnologici; conoscere gli effetti dei prodotti biotecnologici a livello ambientale e saperne prevenire i potenziali effetti nocivi. I laureati magistrali devono altresì possedere conoscenze di base relative all'economia, all'organizzazione e alla gestione delle imprese, alla creazione d'impresa, alla gestione di progetti di innovazione e al trasferimento tecnologico. Oltre a conoscenze di base, verranno sviluppate competenze specifiche di economia dell’innovazione, di organizzazione e gestione nelle aziende che operano sui mercati delle biotecnologie farmaceutiche (applicate alle funzioni aziendali di strategia, marketing, ricerca e sviluppo, ecc.) e di analisi del contesto regolatorio in cui tale imprese operano (brevetti, procedure registrative, rimborsabilità, prezzi, ecc.). Inoltre le competenze di natura imprenditoriale verranno adattate al contesto delle imprese che operano nel mercato delle biotecnologie farmaceutiche. Infine verranno sviluppate competenze di gestione dell’innovazione nell’ambito di centri di ricerca, università e altri enti pubblici e privati nei quali venga attuata la valutazione e gestione dell’innovazione. I laureati magistrali devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe hanno elevati livelli di competenza nella programmazione e nello sviluppo scientifico e tecnico-produttivo delle biotecnologie applicate nel campo farmaceutico e potranno quindi operare, con funzioni di elevata responsabilità, tenendo conto anche delle competenze acquisite in materia economico-gestionale. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono nei sottoindicati ambiti: diagnostico, attraverso la gestione delle tecnologie di analisi molecolare; farmaceutico, con particolare riguardo allo sviluppo e alla sperimentazione di prodotti farmacologici innovativi da applicare alla patologia umana; economico-gestionale con particolare riferimento alla valutazione e gestione dell’innovazione nelle aziende pubbliche e private operanti nel mercato delle biotecnologie farmaceutiche. I laureati magistrali della classe potranno: dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e farmacologica; coordinare programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie con particolare riguardo allo sviluppo di prodotti farmacologici e vaccini tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici; vagliare le innovazioni, ai fini del loro trasferimento tecnologico. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Le attività formative che permetteranno il conseguimento della conoscenza e della capacità di comprensione sono fondamentalmente quelle ricomprese negli ambiti delle discipline di base applicate alle biotecnologie e delle discipline biotecnologiche comuni (chimica organica, biochimica, biologia molecolare, microbiologia generale e patologia generale). In tal modo i laureandi potranno successivamente acquisire le conoscenze multidisciplinari fondamentali per la gestione del farmaco biotecnologico dalla sua progettazione alla sua realizzazione compresi gli aspetti relativi alla economia e alla gestione del medesimo nonché agli aspetti legislativi. La verifica del conseguimento dei risultati attesi potrà essere fatta attraverso esercitazioni specifiche e prove in itinere ad intervalli regolari. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati devono, in particolare, saper applicare le conoscenze utili per l’espletamento professionale nella direzione di laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e farmacologica, nel coordinamento di programmi di sviluppo e sorveglianza nel campo biotecnologico e farmacologico e in quanto previsto dagli sbocchi occupazionali e professionali. A tale scopo le attività formative specifiche sono quelle caratterizzanti previste nell’ambito delle discipline farmaceutiche (farmacologia, chimica farmaceutica, farmaceutico tecnologico applicativo, chimica e biotecnologia delle fermentazioni) e delle scienze umane e politiche pubbliche (diritto commerciale, economia aziendale). L’integrazione indispensabile sarà effettuata attraverso discipline dei settori dell’economia politica, della biotecnologia alimentare e della statistica e bioinformatica. La verifica del conseguimento dei risultati sarà fatta in base al comportamento nei laboratori e alle verifiche di esame di profitto scritto e orale. Di particolare rilievo sarà la dimostrazione del laureando di saper elaborare una tesi sia in campo biotecnologico che eventualmente in quello economico-gestionale. Autonomia di giudizio (making judgements) L’autonomia di giudizio deve poter essere espletata ogni qualvolta il laureato si venga a trovare di fronte alla necessità di effettuare nel campo della ricerca scelte non condizionate necessariamente da situazioni preesistenti. E’ dunque importante verificare attraverso opportuni test l’acquisizione di una buona padronanza del metodo scientifico di indagine. L’acquisizione dell’autonomia di giudizio consentirà a ragion veduta di scegliere tra approfondimenti nel campo strettamente biotecnologico o in quello economico-manageriale. Abilità comunicative (communication skills) La possibilità di sviluppare nuove tematiche di ricerca è strettamente correlata alla capacità di interfacciarsi con interlocutori che possono avere un grado di specializzazione anche molto diversificata. Inoltre i laureati devono essere in grado di comunicare in forma scritta e orale in lingua inglese oltre che in italiano. Anche la tesi di laurea potrà essere scritta in inglese. Capacità di apprendimento (learning skills) E’ di importanza fondamentale nel campo della ricerca l’aggiornamento continuo in settori che tendono, a seguito delle continue acquisizioni delle conoscenze internazionali, a divenire rapidamente obsoleti. Questo aggiornamento in parte potrà essere acquisito attraverso la partecipazione a convegni, congressi e corsi di specializzazione e in parte attraverso 101 iniziative individuali soprattutto grazie alla possibilità di informazione che oggi la rete è in grado di offrire. Il corso di abilità informatiche avrà anche il compito di approfondire la conoscenza degli aspetti biotecnologici. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) I requisiti curriculari che devono essere posseduti per l’ammissione sono specificatamente indicati nel regolamento didattico del corso di studio. Tali requisiti si riferiscono comunque al possesso di una laurea triennale in Biotecnologie della classe 1 (ex 509) o della classe L-2 (ex 270) con il conseguimento di 180 CFU. La verifica della personale preparazione prevede modalità per le quali si rimanda al regolamento didattico del corso di studio. In ogni caso non è possibile attribuire debiti formativi agli studenti iscrivendi e le eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale. Caratteristiche della prova finale La prova finale (19 crediti) consisterà nella discussione di una tesi sperimentale da svolgersi in un laboratorio interno alla Facoltà di Farmacia o al Dipartimento relativo ovvero esterno (enti di ricerca pubblici o privati, aziende del settore). La tesi di laurea potrà altresì essere preparata presso la Facoltà di Economia o relativi Dipartimenti. In ogni caso essa dovrà presentare una indubbia valenza originale ed essere svolta sotto la guida di un relatore. La prova finale presuppone la verifica con esito positivo della conoscenza della lingua inglese. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) I laureati magistrali della classe potranno: dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e farmacologica; coordinare programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie con particolare riguardo allo sviluppo di farmaci, tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici; vagliare le innovazioni, ai fini del loro trasferimento tecnologico. In particolare, i laureati troveranno impiego in: laboratori di ricerca presso università, enti di ricerca pubblici e privati e imprese operanti nel settore delle biotecnologie farmaceutiche; altre funzioni aziendali all’interno delle stesse imprese (ricerca e sviluppo, regolatorio, strategia, marketing, ecc.); funzioni di staff alle direzioni di centri di ricerca pubblici e privati, anche ai fini del reperimento di fondi (es. grant officer); uffici che operano nel campo della brevettazione e del trasferimento tecnologico (studi legali, uffici brevetti pubblici e privati, centri di trasferimento tecnologico, ecc.); imprese finalizzate al finanziamento di progetti di innovazione (imprese di venture capital, intermediari finanziari). Inoltre vengono fornite competenze finalizzate a creare nuove aziende nel settore (start-up e spin-off). Il corso prepara alle professioni di • Biochimici • Biotecnologi alimentari • Farmacologi • Microbiologi Attività formative caratterizzanti ambito disciplinare Discipline di base applicate alle biotecnologie Discipline biotecnologiche comuni Discipline farmaceutiche Scienze umane e politiche pubbliche settore CHIM/06 Chimica organica BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/19 Microbiologia generale MED/04 Patologia generale BIO/14 Farmacologia CHIM/08 Chimica farmaceutica CHIM/09 Farmaceutico tecnologico applicativo CHIM/11 Chimica e biotecnologia delle fermentazioni IUS/04 Diritto commerciale SECS-P/07 Economia aziendale Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 48 CFU 5 30 min 30 26 11 72 Attività affini o integrative settore CHIM/10 Chimica degli alimenti SECS-P/01 Economia politica SECS-P/07 Economia aziendale Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 12 CFU 12 - 12 12 - 12 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (SECS-P/07) 102 Si è ritenuto opportuno riservare ulteriori 4 CFU nelle attività affini e integrative al SSD Economia aziendale per sviluppare l’argomento Economia delle aziende biofarmaceutiche. 103 Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5) ambito disciplinare A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) Per la prova finale (art.10, comma 5, lettera c) Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e telematiche Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, Tirocini formativi e di orientamento lettera d) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Totale crediti altre attività CFU totali per il conseguimento del titolo CFU 8 19 2 2 5 36 120 4. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Biotecnologie mediche della classe delle lauree LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo la formulazione sotto riportata: Università Facoltà Classe Nome del corso Il corso è Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli MEDICINA e CHIRURGIA LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche Biotecnologie mediche trasformazione di BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE (NOVARA) (cod 48943) non si possono trasformare più corsi di quanti ce ne erano nelle vecchie classi Corsi 509 2. classe 9/S - BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE (cod 48943) Corsi 270 3. classe LM-9 - Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economico-gestionali (cod 1013213) 4. classe LM-9 - Biotecnologie mediche (cod 1010558) Data di approvazione del consiglio di facoltà Modalità di svolgimento Indirizzo internet del corso di laurea Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) Corsi della medesima classe 18/11/2008 convenzionale www4.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/spec/ 40 Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 Il Corso di laurea è stato trasformato da Corso di Laurea Interfacoltà, con la partecipazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Facoltà di Farmacia, in Corso di Laurea interamente organizzato e gestito dalla sola Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute. All’interno della Facoltà esistono competenze pienamente idonee alla formazione di laureati in Biotecnologie. La forte caratterizzazione molecolare della ricerca non solo di base ma anche clinica consentirà ai laureandi in Biotecnologie Mediche un’adeguata formazione. I contenuti disciplinari dei corsi di insegnamento saranno maggiormente focalizzati su problematiche di carattere sanitario. La modifica della denominazione del Corso di Laurea è conforme a quanto sopra riportato. I criteri utilizzati nella trasformazione dl corso sono stati quelli di seguito riportati: - valorizzazione delle competenze biomolecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute, competenze totalmente orientate e dedicate ad attività di sviluppo della ricerca in ambito biomedico, ad integrazione e qualificazione scientifica delle attività cliniche ed assistenziali della Facoltà. - riorganizzazione generale degli ambiti che consenta la riduzione della frammentazione didattica e la migliore integrazione dei corsi di insegnamento organizzati in un percorso formativo unico. - potenziamento delle attività di laboratorio, considerate parte fortemente qualificante la formazione del biotecnologo. 104 Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione Il Nucleo di Valutazione di Ateneo, ai sensi dell’art. 8 del D.M. 544 del 31 ottobre 2007, ha preso in esame le proposte di trasformazione del corso in Biotecnologie e del corso di laurea magistrale in Biotecnologie Mediche . L’analisi dei corsi di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità” previsti dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI). 1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata in modo puntuale e particolareggiato. 2 Definizione delle prospettive: alla base del Corso di studio vi è la definizione dettagliata delle prospettive e dei possibili sbocchi occupazionali dei laureati magistrali, in particolare nell’ambito della ricerca presso enti pubblici o privati. 3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano approfonditi ed esaustivi. 4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione è già positiva nel corso ante-trasformazione, è prevedibile un consolidamento della situazione. 5 Analisi e previsioni di occupabilità: gli sbocchi previsti sono: biologo, biochimico, biofisico, biotecnologo alimentare, farmacologo, miocrobiologo e la possibilità, previo superamento di esame di stato, di iscrizione ad apposito albo, le previsioni di occupabilità sono ottime. 6 Contesto culturale: il contesto culturale appare più che soddisfacente in virtù anche dell’esistenza di corsi di dottorato di ricerca in aree affini. 7 Politiche di accesso: l’accesso è condizionato al superamento di test e di un colloquio finalizzati alla valutazione dell’esistenza di adeguate conoscenze, nonché al possesso di diploma di laurea in aree affini. Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2. Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere una conoscenza approfondita degli aspetti biochimici e genetici delle cellule dei procarioti ed eucarioti e delle tecniche di colture cellulari, anche su larga scala; possedere solide conoscenze su struttura, funzioni ed analisi delle macromolecole biologiche e dei processi cellulari nelle quali esse intervengono; possedere buone conoscenze sulla morfologia e sulle funzioni degli organismi umani ed animali; conoscere e saper utilizzare le principali metodologie che caratterizzano le biotecnologie molecolari e cellulari anche ai fini della progettazione e produzione di biofarmaci, diagnostici, vaccini, e a scopo sanitario e nutrizionale; conoscere e sapere utilizzare le metodologie in ambito cellulare e molecolare delle biotecnologie anche per la riproduzione in campo clinico e sperimentale; aver padronanza delle metodologie bio-informatiche ai fini dell'organizzazione, costruzione e accesso a banche dati, in particolare di genomica e proteomica, e della acquisizione e distribuzione di informazioni scientifiche e tecnicnologiche; possedere competenze per l'analisi di biofarmaci, diagnostici e vaccini in campo umano e veterinario per quanto riguarda gli aspetti chimici, biologici, biofisici e tossicologici; conoscere gli aspetti fondamentali dei processi operativi che seguono la progettazione industriale di prodotti biotecnologici (anche per la terapia genica e la terapia cellulare), e della formulazione di biofarmaci; conoscere e saper utilizzare tecniche e tecnologie specifiche in settori quali la modellistica molecolare, il disegno e la progettazione di farmaci innovativi; conoscere i fondamenti dei processi patologici d'interesse umano ed animale, con riferimento ai loro meccanismi patogenetici cellulari e molecolari; conoscere le situazioni patologiche congenite o acquisite nelle quali sia possibile intervenire con approccio biotecnologico; 105 possedere la capacità di disegnare e applicare, d'intesa con il laureato specialista in medicina e chirurgia e/o medicina veterinaria, strategie diagnostiche e terapeutiche, a base biotecnologica negli ambiti di competenza; acquisire le capacità di intervenire per ottimizzare l'efficienza produttiva e riproduttiva animale; saper riconoscere (anche attraverso specifiche indagini diagnostiche) le interazioni tra microrganismi estranei ed organismi umani ed animali; possedere conoscenze in merito alla produzione, all'igiene, e alla qualità degli alimenti di origine animale e dei loro prodotti di trasformazione; conoscere i rapporti tra gli organismi animali e l'ambiente, con particolare riguardo alle influenze metaboliche dei tossici ambientali; conoscere gli effetti dei prodotti biotecnologici a livello ambientale e saperne prevenire i potenziali effetti nocivi; essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari; possedere conoscenze di base relative all'economia, all'organizzazione e alla gestione delle imprese, alla creazione d'impresa, alla gestione di progetti di innovazione e alle attività di marketing (ivi inclusa la brevettualità di prodotti innovativi) di prodotti farmaceutici e cosmetici di carattere biotecnologico; essere in grado di organizzare attività di sviluppo nell'ambito di aziende farmaceutiche e biotecnologiche con particolare attenzione agli aspetti di bioetica; conoscere le normative nazionali e dell'Unione Europea relative alla bioetica, alla tutela delle invenzioni e alla sicurezza nel settore biotecnologico. I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe hanno elevati livelli di competenza nella programmazione e nello sviluppo scientifico e tecnico-produttivo delle biotecnologie applicate nel campo della sanità umana ed animale e potranno quindi operare con funzioni di elevata responsabilità. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono nei sottoindicati ambiti: diagnostico, attraverso la gestione delle tecnologie di analisi molecolare e delle tecnologie biomediche applicate ai campi medico e medico veterinario, medico-legale, tossicologico e riproduttivo-endocrinologico (compresi animali transgenici, sonde molecolari, sistemi cellulari, tessuti bioartificiali e sistemi cellulari produttori di molecole biologicamente attive e altre tecniche biosanitarie avanzate); bioingegneristico, con particolare riferimento all'uso di biomateriali o organi e tessuti ingegnerizzati; della sperimentazione in campo biomedico ed animale, con particolare riferimento all'utilizzo di modelli in vivo ed in vitro per la comprensione della patogenesi delle malattie umane ed animali; terapeutico, con particolare riguardo allo sviluppo e alla sperimentazione di prodotti farmacologici innovativi (inclusa la terapia genica e la terapia cellulare) da applicare alla patologia umana ed animale; biotecnologico della riproduzione; produttivo e della progettazione in relazione a brevetti in campo sanitario. I laureati magistrali della classe potranno dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e farmacologica e coordinare, anche a livello gestionale ed amministrativo, programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie applicate in campo umano ed animale con particolare riguardo allo sviluppo di prodotti farmacologici e vaccini tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici e di tutela ambientale. Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche si propone di formare un laureato che possa presentarsi sul mercato del lavoro con un curriculum originale, e già orientato quanto a capacità professionali. Pertanto il percorso formativo offerto e’ finalizzato a far acquisire allo studente le competenze professionali specifiche che sono richieste per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, promuovendo altresì le competenze rilevanti per un'ulteriore qualificazione accademica. Il laureato deve acquisire le competenze per elaborare un progetto, definendone scopi, tecniche, fattibilità e di rimodularlo in rapporto ai risultati. I laboratori abilitati a fornire questa attività formativa sono identificati dalla Facoltà sulla base delle competenze esistenti nell'Ateneo. L'obiettivo generale del corso è far acquisire allo studente le competenze biotecnologiche finalizzate alla tutela, promozione e recupero della salute, ivi compresa la conoscenza dei processi operativi riguardanti la ricerca, la produzione e utilizzazione di prodotti biotecnologici a fini terapeutici e diagnostici. Gli obiettivi specifici del corso sono formulati in vista degli attuali sviluppi delle biotecnologie nei settori di interesse medico e farmaceutico, tenendo, peraltro, presente la necessità che il percorso formativo resti in stretto rapporto con le attività scientifiche e professionali concretamente svolte in sede locale. Poiché i laureati in Biotecnologie Mediche svolgeranno la loro attività professionale in ambiti diversi, il percorso formativo e’ finalizzato all'acquisizione di competenze professionali specifiche, anche attraverso una significativa esperienza di lavoro sperimentale, svolto in un laboratorio di ricerca interno od esterno all’Ateneo, ed una moderna ed approfondita conoscenza relativamente ad aspetti generali della fisiologia e patologia di organi e apparati umani, compreso l'impiego di modelli animali di malattia, principi e tecniche alla base della 106 modificazione di proteine da utilizzarsi in diagnostica, terapia e prevenzione, principi e tecniche per l'impiego terapeutico di cellule staminali e per il trasferimento di geni terapeutici, capacità di lavorare in modo autonomo assumendo anche ruoli di responsabilità di progetti, strutture e guida di personale. Il laureato in Biotecnologie Mediche possiede una solida ed adeguata conoscenza dell’organismo umano da un punto di vista anatomo fisiologico; possiede altresì un dettagliato e aggiornato bagaglio conoscitivo sui meccanismi molecolari e cellulari responsabili dello sviluppo delle malattie. Lo studente acquisisce, attraverso una diretta esperienza laboratoristica incentrata sulle metodiche di base e avanzate proprie delle biotecnologie, un’approfondita formazione teorico pratica. Parallelamente, lo studente conosce e sa eseguire i principali approcci analitici di valutazione morfofunzionale, biochimica, biologico molecolare nonché genetica. Tutte le metodiche e tecniche studiate sono contestualizzate allo sviluppo di nuove terapie ed alla messa punto di nuovi metodi di indagine finalizzati alla tutela della salute dell’uomo, ma ugualmente applicabili in zootecnia. Lo studente, combinando l’approfondita conoscenza teorica alla sua capacità di eseguire le metodiche proprie delle biotecnologie, ha gli strumenti per progettare approfondimenti sperimentali in tema di salute dell’uomo, operando nell’ambito delle strutture di ricerca dell’Ateneo e presso centri di ricerca e di ricovero e cura pubblici e privati. La preparazione del laureato in Biotecnologie mediche è specificatamente orientata alla creazione di un professionista in grado di cogliere istanze provenienti dalla clinica e di collaborare con il medico sviluppando nuovi metodi diagnostici e nuove molecole volte a debellare la malattia. La formazione dello studente è completata dalla conoscenza del quadro normativo nazionale ed internazionale entro cui operano le biotecnologie. Il corso intende fornire una formazione specifica relativa alla proprietà intellettuale ed alla brevettualità di metodi, materiali ed idee. L’applicazione dei metodi di gestione delle informazioni scientifiche viene indirizzata sia ad ambiti professionali che a contesti sociali allargati con finalità informative/divulgative. Gli studenti che si laureano in Biotecnologie Mediche trovano, successivamente, percorsi specifici di alta formazione e specializzazione. Presso la stessa Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale sono attivi tre Dottorati di Ricerca, nell’ambito dei quali i laureati possono ulteriormente approfondire la loro preparazione teorico –pratica con finalità di ricerca in ambito biomedico. E’ inoltre aperta ai Laureati Magistrali in Biotecnologie Mediche la Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica. Lo svolgimento delle attività didattiche del corso si articola in due anni ed è organizzato in 11 Corsi Integrati, sviluppati nell’ambito delle attività caratterizzanti ed affini integrative. Lo studente completa il percorso formativo acquisendo inoltre i seguenti CFU: • Tirocinio Formativo • Attività a Scelta • Prova finale Tirocinio Formativo Dieci crediti formativi (art.10, comma 5 lett. D) sono dedicati ad attività di tirocinio che viene svolta presso una struttura di ricerca universitaria o extrauniversitaria convenzionata. Tale attività può essere finalizzata alle produzioni di dati per la stesura dell’elaborato per la prova finale. Attività a scelta Lo studente deve acquisire, durante i due anni del Corso di Studio, 8 crediti formativi a scelta prendendo parte a corsi di insegnamento, impartiti anche in altri corso di studio dell’Ateneo, purché congruenti con il Corso di Studio in Biotecnologie Mediche quali: - eventi formativi organizzati dall’Ateneo ovvero da altre strutture accademiche; -eventi formativi (convegni, seminari, corsi di aggiornamento ecc.) organizzati da Enti pubblici o privati o da Società Scientifiche, purché di riconosciuta qualificazione dagli organismi di gestione della didattica del Corso di Laurea. Prova Finale La preparazione della prova finale prevede lo svolgimento di attività di ricerca presso i laboratori dell’Ateneo, ma anche presso strutture di ricerca, qualificate convenzionate. Tale attività e’ svolta sotto la guida di un docente tutore ed e’oggetto di una relazione scritta che potrà essere sia in lingua italiana sia in lingua inglese e verrà presentata e discussa in sede di Esame di Laurea. Alla preparazione della prova finale vengono attribuiti 15-18 CFU. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati magistrali in Biotecnologie Mediche devono: - conoscere le nozioni fondamentali della fisiopatologia umana, anche in relazione allo sviluppo e impiego di modelli animali di malattia; - conoscere i modelli computazionali utili a formulare previsioni sull'effetto di modificazioni mirate di proteine o sull'attività di nuove proteine; - conoscere le tecnologie per la modificazione e la produzione di proteine; 107 - conoscere i principi alla base dello sviluppo di vaccini e le relative tecnologie di produzione; - conoscere le proprietà biologiche delle cellule staminali (embrionali e adulte), nonché i principi e le tecnologie che ne consentono la prospettiva di impiego in terapia (terapia cellulare). Devono altresì conoscere i principi e le tecnologie alla base del trasferimento di geni a fini terapeutici (terapia genica). evono inoltre: - conoscere la struttura del genoma umano, le correlazioni tra genotipo e fenotipo in patologia umana, gli effetti dell'interferenza fra genoma e molecole di interesse farmacologico e le relative tecniche di analisi; - conoscere le applicazioni cliniche delle biotecnologie, con particolare riferimento alle terapie innovative (cellulare e genica) in patologie umane ereditarie ed acquisite, e al settore della riproduzione umana; - conoscere le applicazioni della diagnostica molecolare nei diversi settori della patologia umana, della microbiologia e virologia, e in ambito forense; - conoscere gli approcci e i dispositivi nanotecnologici utilizzabili in diagnostica molecolare e in terapia; - conoscere l'attività farmacologica e/o tossicologica di molecole prodotte per via biotecnologica e le relative metodiche di valutazione; - conoscere le proprietà, la struttura e il comportamento di sistemi biologici complessi e le loro interazioni, in relazione alla risposta farmacologica; - conoscere le metodiche di simulazione e di modellistica computazionale per la progettazione di farmaci; - conoscere le tecniche analitiche integrate applicate al processo del drug discovery, le tecniche di sintesi di oligonucleotidi e peptidi, i processi di produzione, sviluppo ed analisi di molecole biotecnologiche di interesse farmaceutico e alimentare; - conoscere le metodiche per la formulazione e veicolazione di farmaci, i meccanismi alla base dell'assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione dei farmaci, i processi di validazione e di certificazione dei farmaci. Le conoscenze acquisite verranno verificate mediante prove scritte e/o orali predisposte in modo da valutare anche l'attitudine alla comprensione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà acquisire capacità e competenze di problem solving, ovvero essere in grado di traslare le informazioni teoriche e le abilità operative acquisite ai contesti scientifici e tecnologici previsti nelle operatività proprie delle varie applicazioni delle biotecnologie applicate alla medicina. Il laureato dovrà essere capace di risolvere quesiti operativi che richiedono abilità complesse quali gestire strumentazioni di laboratorio, conoscere metodologie e protocolli colturali e tecniche di differenziamento cellulare con finalità terapeutiche. Dovrà saper applicare approcci diagnostici, anche avanzati, di tipo morfologico - funzionale nonché genetico molecolare, avvalendosi degli strumenti soggettivi e strumentali per l’analisi ed interpretazione dei risultati nonché saper adeguare le procedure alle normative legislative operative nel settore e nel paese di riferimento. Essere quindi in grado non solo di analizzare e riprodurre i processi biologici normali e patologici, ma anche di utilizzarli e di intervenire su di essi con gli opportuni mezzi e strumenti scientifici e tecnologici al fine di ottenere beni e servizi utili, controllabili, ripetibili e certificabili. Dovrà quindi: a) saper affrontare attivamente e creativamente problematiche nel proprio contesto lavorativo; b) saper intervenire nelle procedure di controllo e gestione delle procedure operative; c) saper pianificare e condurre autonomamente il proprio lavoro tecnico e/o di ricerca così come coordinare l’operatività globale di laboratori del settore. Il Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche prevede che una parte molto significativa del percorso formativo (quantitativamente pari a 28 CFU) sia dedicata all'attività pratica individuale da svolgere presso un qualificato laboratorio di ricerca. Al termine di tale esperienza, i laureati magistrali devono aver acquisito la capacità di applicare le tecniche più avanzate ed attuali in uno dei seguenti settori: - diagnostica molecolare avanzata; - proprietà e applicazioni delle cellule staminali (basi biologiche e tecnologiche della terapia cellulare); - trasferimento di geni terapeutici (basi biologiche e tecnologiche della terapia genica); - progettazione e produzione di proteine di interesse diagnostico e terapeutico; - produzione di farmaci biotecnologici e loro analisi; - identificazione e caratterizzazione di bersagli biologici; - formulazione e veicolazione dei farmaci; - valutazione dell'interferenza dei farmaci sul genoma e sul proteoma; - studio, caratterizzazione e formulazione di alimenti funzionali e prodotti nutraceutici e valutazione della loro attività. I laureati attraverso l'ampia esperienza pratica maturata nel laboratorio di ricerca, e più precisamente attraverso l'applicazione di tecnologie avanzate alla soluzione di un problema scientifico, devono entrare in possesso di un metodo di lavoro trasferibile ad altri contesti specifici e saper organizzare la propria attività anche in funzione dei tempi di 108 attuazione e dei costi corrispondenti. La valutazione delle capacità applicative della conoscenza acquisita e della capacità di comprensione verrà attuata mediante prove che prevedano la soluzione di problemi tecnico-scientifici attraverso verifiche scritte e/o orali, esperienze di laboratorio, elaborazione e discussione di relazioni su esperimenti svolti. Autonomia di giudizio (making judgements) Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà essere in grado di raccogliere ed interpretare i dati derivanti dalla propria attività in modo autonomo, critico ed autorevole, individuandone i presupposti, analizzandone le dinamiche di trasformazione e descrivendone le conseguenze. La capacità di analisi deve essere anche rivolta a risolvere criticità sperimentali e di gestione delle strutture. Dovrà inoltre essere in grado di collegare tutti gli aspetti della propria operatività valutandone le conseguenze commerciali/terapeutiche, gli effetti che le operatività svolte hanno in contesti diversi da quello esclusivamente scientifico quali quello sanitario e sociale, forte delle sue conoscenze normative e delle problematiche bioetiche emergenti. Il laureato in Biotecnologie Mediche deve saper indirizzare, inoltre, la propria operatività in ambito commerciale-brevettuale intervenendo nell’ottimizzazione delle metodologie correnti, nello sviluppo di nuove tecnologie e/o protocolli, nell’identificazione di innovativi marcatori molecolari dei processi biologici alla base dello sviluppo delle malattie e nello sviluppo di approcci diagnostici quali - quantitativi. Abilità comunicative (communication skills) Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà sapersi esprimere correttamente e con rigore scientifico, anche in inglese, sia per la stesura di rapporti tecnico-scientifici in ambito aziendale che, più in generale, per comunicare in ambito accademico-scientifico e sociale i risultati del proprio lavoro tecnico e/o di ricerca, sia ad un pubblico esperto che, in termini adeguatamente comprensibili ma altrettanto rigorosi, ad un pubblico non specializzato. Dovrà saper utilizzare tutte le modalità e gli strumenti tecnici ed informatici per la gestione della comunicazione e dovrà conoscere i processi e le logiche per un’efficiente ed efficace comunicazione. Dovrà inoltre aver acquisito buone capacità relazionali nella gestione della propria attività lavorativa, sapendo lavorare in gruppo con adeguate capacità di inserimento nell’ambiente di lavoro, anche in contesto internazionale. Le sue abilità comunicative devono, infine, essere indirizzate anche ad un pubblico ampio, al fine di diffondere attraverso i comuni mezzi di comunicazione in modo comprensibile, rigoroso ed efficace i risultati di ricerca e di servizio ottenuti nell’ambito delle biotecnologie della riproduzione contestualizzandole nelle problematiche bioetiche e sociali. Capacità di apprendimento (learning skills) Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà aver acquisito non solo competenze e conoscenze adeguate al conseguimento del titolo di studio, ma soprattutto stimoli, capacità e metodi di apprendimento adeguati per l’aggiornamento e l’innalzamento continuo delle proprie competenze, quindi motivazioni e metodi per progredire a livelli di conoscenza sempre più avanzati mediante un’adeguata autonomia operativa. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Per accedere al corso di laurea magistrale è necessario il possesso di un diploma di laurea o laurea magistrale di tipo biologico, biotecnologico o medico-sanitario. Lo studente deve inoltre dimostrare di possedere un’adeguata preparazione personale relativamente ai requisiti ritenuti indispensabili, esplicitati nel regolamento didattico del Corso. La valutazione della preparazione individuale nelle discipline indispensabili verrà valutata mediante “test” a risposta multipla. Inoltre verrà valutata, attraverso un colloquio, la conoscenza della lingua inglese che verrà considerata adeguata se lo studente possiede almeno un livello A2. Caratteristiche della prova finale La prova finale fa acquisire allo studente 15-18 CFU e 10 CFU di attività di tirocinio. Per il conseguimento della laurea in Biotecnologie Mediche la prova finale consiste nell’elaborazione scritta ed esposizione orale in lingua italiana o inglese di una tesi elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore. L’elaborato deve rappresentare il prodotto di: a) attività di ricerca svolta presso laboratori di ricerca dell’Ateneo, al fine di acquisire ulteriori abilità tecniche, e/o di mettere a punto particolari metodi e procedure, e/o di sviluppare un proprio progetto di ricerca; b) attività di ricerca svolta presso Aziende o Enti di riconosciuta qualificazione e convenzionati. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) I laureati della classe svolgono attività per le quali è richiesto un livello elevato di conoscenza e di esperienza in ambito scientifico e tecnologico. I loro compiti consistono: - in attività di promozione e sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica a fini terapeutici e diagnostici; - in attività di progettazione ed applicazione di metodologie scientifiche e tecnologiche per la risoluzione di problemi concreti in ambito di diagnostica molecolare, terapia cellulare e terapia genica; - in attività di produzione di farmaci biotecnologici, loro analisi, identificazione e caratterizzazione, formulazione e veicolazione; - in attività di progettazione e sviluppo di sistemi biologici per la produzione di proteine di interesse diagnostico e terapeutico; - completati gli ulteriori specifici percorsi formativi, in attività di docenza in scuole di diverso ordine e grado. La loro attività si svolge prevalentemente: 109 - presso laboratori di ricerca e in aziende che sviluppano ed applicano tecnologie biologiche nei settori alimentare, medico, farmaceutico e biomedicale; - in enti pubblici e privati orientati alle analisi biologiche e microbiologiche e al controllo di qualità dei prodotti di origine biologica. I laureati magistrali in Biotecnologie Mediche, sulla base del vigente DPR n. 328/01, possono accedere, tramite superamento dell'esame di stato alle professioni di Biologo senior, sez. A dell'albo. Il corso prepara alle professioni di • Biologi • Biochimici • Biofisici • Biotecnologi alimentari • Farmacologi • Microbiologi Attività formative caratterizzanti ambito disciplinare settore BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/13 Biologia applicata CHIM/01 Chimica analitica CHIM/02 Chimica fisica CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/06 Chimica organica FIS/01 Fisica sperimentale FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) INF/01 Informatica Discipline di base applicate ING-IND/34 Bioingegneria industriale alle biotecnologie ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni ING-INF/06 Bioingegneria elettronica e informatica MAT/05 Analisi matematica MAT/06 Probabilita' e statistica matematica MED/01 Statistica medica MED/04 Patologia generale MED/05 Patologia clinica MED/09 Medicina interna SECS-S/01 Statistica SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica BIO/09 Fisiologia BIO/16 Anatomia umana Morfologia, funzione e BIO/17 Istologia patologia delle cellule e degli VET/01 Anatomia degli animali domestici organismi complessi VET/02 Fisiologia veterinaria VET/03 Patologia generale e anatomia patologica veterinaria BIO/09 Fisiologia BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/13 Biologia applicata Discipline biotecnologiche comuni BIO/18 Genetica BIO/19 Microbiologia generale MED/04 Patologia generale MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica AGR/07 Genetica agraria BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica MED/03 Genetica medica Medicina di laboratorio e MED/05 Patologia clinica diagnostica MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica MED/08 Anatomia patologica MED/42 Igiene generale e applicata MED/43 Medicina legale CFU 2-8 4 - 10 30 - 36 min 30 8 - 18 110 Discipline medicochirurgiche e riproduzione umana Scienze umane e politiche pubbliche VET/05 Malattie infettive degli animali domestici BIO/14 Farmacologia BIO/17 Istologia MED/04 Patologia generale MED/05 Patologia clinica MED/06 Oncologia medica MED/09 Medicina interna MED/10 Malattie dell'apparato respiratorio MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare MED/12 Gastroenterologia MED/13 Endocrinologia MED/14 Nefrologia MED/15 Malattie del sangue MED/17 Malattie infettive MED/18 Chirurgia generale MED/19 Chirurgia plastica MED/26 Neurologia MED/28 Malattie odontostomatologiche MED/30 Malattie apparato visivo MED/31 Otorinolaringoiatria MED/33 Malattie apparato locomotore MED/35 Malattie cutanee e veneree MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia MED/40 Ginecologia e ostetricia MED/42 Igiene generale e applicata MED/43 Medicina legale MED/44 Medicina del lavoro MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio MED/49 Scienze tecniche dietetiche applicate MED/50 Scienze tecniche mediche applicate BIO/08 Antropologia IUS/01 Diritto privato IUS/04 Diritto commerciale IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico IUS/14 Diritto dell'unione europea M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza M-FIL/03 Filosofia morale M-PSI/01 Psicologia generale M-PSI/05 Psicologia sociale MED/02 Storia della medicina MED/42 Igiene generale e applicata SECS-P/06 Economia applicata SECS-P/07 Economia aziendale SECS-P/10 Organizzazione aziendale SPS/07 Sociologia generale Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 48 14 - 30 2-6 60 - 108 Attività affini o integrative settore BIO/09 Fisiologia BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica BIO/13 Biologia applicata BIO/14 Farmacologia BIO/16 Anatomia umana BIO/17 Istologia MED/01 Statistica medica MED/02 Storia della medicina MED/03 Genetica medica MED/04 Patologia generale MED/05 Patologia clinica MED/06 Oncologia medica MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica CFU 12 - 12 111 MED/08 Anatomia patologica MED/09 Medicina interna MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare MED/13 Endocrinologia MED/14 Nefrologia MED/15 Malattie del sangue MED/17 Malattie infettive MED/18 Chirurgia generale MED/19 Chirurgia plastica MED/26 Neurologia MED/28 Malattie odontostomatologiche MED/30 Malattie apparato visivo MED/31 Otorinolaringoiatria MED/33 Malattie apparato locomotore MED/35 Malattie cutanee e veneree MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia MED/40 Ginecologia e ostetricia MED/42 Igiene generale e applicata MED/43 Medicina legale SECS-P/07 Economia aziendale Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 12 12 - 12 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12, BIO/13, BIO/14, BIO/16, BIO/17, MED/01, MED/02, MED/03, MED/04, MED/05, MED/06, MED/07, MED/08, MED/09, MED/11, MED/13, MED/14, MED/15, MED/17, MED/18, MED/19, MED/26, MED/28, MED/30, MED/31, MED/33, MED/35, MED/36, MED/40, MED/42, MED/43, SECS-P/07) Nelle attività affini si prevede di offrire agli studenti un approfondimento su tematiche vuoi di carattere biologico vuoi di carattere medico in relazione alla rapida evoluzione delle biotecnologie e dei suoi possibili campi di applicazione in area medica. Tali approfondimenti potranno risultare di specifica competenza di diversi settori scientifico disciplinari, comunque già presenti fra le attività caratterizzanti e che, presso la sede universitaria dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale”Amedeo Avogadro”, sono ritenute di particolare interesse formativo anche in rapporto alla cooperazione con il clinico. Pertanto, per rispondere prontamente ed in modo ottimale e alle rinnovate istanze culturali e tecnologiche del Corso di Laurea, si ritiene necessaria la previsione di un ampio range di SSD nelle attività affini che corrispondono a specifiche discipline importanti per la formazione della figura professionale del Biotecnologo. Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5) ambito disciplinare A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) Per la prova finale (art.10, comma 5, lettera c) Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e telematiche Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, Tirocini formativi e di orientamento lettera d) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Totale crediti altre attività CFU totali per il conseguimento del titolo (range 100 - 156) CFU 8 14 - 18 6 - 10 28 - 36 120 5. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Biotecnologie della classe delle lauree L-2 Biotecnologie, afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo la formulazione sotto riportata: Università Facoltà Classe Nome del corso Nome inglese del corso Il corso è Data di approvazione del consiglio di facoltà Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli MEDICINA e CHIRURGIA L-2 Biotecnologie Biotecnologie Biotechnology trasformazione di BIOTECNOLOGIE (NOVARA) (cod 48268) 18/11/2008 112 Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione Modalità di svolgimento Indirizzo internet del corso di laurea Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) Corsi della medesima classe 01/12/2008 convenzionale www4.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/ 60 Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 Il Corso di Laurea è stato trasformato da Corso di Laurea Interfacoltà, con la partecipazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e Farmacia, in Corso di Laurea interamente organizzato e gestito dalla sola Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute. All’interno della Facoltà esistono buona parte delle competenze necessarie alla formazione di laureati in Biotecnologie, in particolare alla formazione di un biotecnologo in area medica. I contenuti disciplinari dei corsi di insegnamento saranno maggiormente focalizzati su tematiche di carattere biologico - sanitario. La modifica della denominazione del Corso di Laurea è conforme a quanto sopra riportato. Il criterio utilizzato nella trasformazione dl corso è stato quello di valorizzare le competenze biomolecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute, competenze totalmente orientate e dedicate ad attività di sviluppo della ricerca in ambito biomedico, ad integrazione e qualificazione scientifica delle attività cliniche ed assistenziali della Facoltà. Il presente Corso di Laurea in Biotecnologie differisce per più di 40 crediti dal Corso di Laurea in Biotecnologie, Corso di Laurea appartenente alla medesima classe ma organizzato con la partecipazione delle Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, e Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute. Diversi sono gli obiettivi formativi specifici dei due corsi di studio, ed in parte diverse le sedi di formazione. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione L’analisi dei corsi di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità” previsti dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI). Biotecnologie 1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata in modo chiaro e articolato. 2 Definizione delle prospettive: alla base del Corso di studio vi è la definizione dettagliata delle prospettive e dei possibili sbocchi occupazionali dei laureati. 3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano approfonditi ed esaustivi. 4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione è già consistente nel corso ante-trasformazione. 5 Analisi e previsioni di occupabilità: data l’ampia gamma di sbocchi nel settore farmaceutico, medico, industriale, alimentare e la possibilità, previo superamento di esame di stato, di iscrizione ad apposito albo, le previsioni di occupabilità sono più che buone. 6 Contesto culturale: il contesto culturale appare più che soddisfacente in virtù anche dell’esistenza di corsi di dottorato di ricerca in aree affini. 7 Politiche di accesso: l’accesso è aperto a tutti coloro che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria superiore ma sono previste prove iniziali in matematica, fisica, biologia e chimica e precorsi al fine di omogeneizzare le conoscenze. Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2. Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea della classe devono: possedere una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare che gli consenta di sviluppare una professionalità operativa. possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività biotecnologica per la produzione di beni e di servizi attraverso l'analisi e l'uso di sistemi biologici; possedere le metodiche disciplinari e essere in grado di applicarle in situazioni concrete con appropriata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche; 113 saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, l'inglese, od almeno un' altra lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici; essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con autonomia attività esecutive e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti biotecnologici, quali l'agro-alimentare, l'ambientale, il farmaceutico, l'industriale, il medico ed il veterinario nonché in quello della comunicazione scientifica. Ai fini indicati, i corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività formative per le biotecnologie industriali, agro-alimentari, ambientali, farmaceutiche, mediche e veterinarie, organizzate in un primo periodo comune di un anno che permettano di acquisire sufficienti conoscenze di base, di matematica, statistica, informatica, fisica, chimica e biologia, necessarie per una formazione nel settore delle biotecnologie. Successivamente le attività formative saranno rivolte ad acquisire le conoscenze essenziali sulla struttura e funzione dei sistemi biologici in condizioni fisiologiche, patologiche e simulanti condizioni patologiche conoscendone le logiche molecolari, informazionali e integrative; gli strumenti concettuali e tecnico-pratici per un'operatività tendente ad analizzare ed utilizzare, anche modificandole, cellule o loro componenti per creare figure professionali capaci di applicare biotecnologie innovative per identificazione caratterizzazione e studio di strutture, molecole, delle loro proprietà e caratteristiche. La preparazione scientifico-tecnica sarà integrata con aspetti di regolamentazione, responsabilità e bioetica, economici e di gestione aziendale, di comunicazione e percezione pubblica. Queste attività si differenzieranno tra loro nel secondo e terzo anno al fine di perseguire maggiormente alcuni degli obiettivi indicati rispetto ad altri, oppure di approfondire particolarmente alcuni settori applicativi, quali l'agro-alimentare, l'industriale, il farmaceutico, il medico e il veterinario; a tal fine, gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea selezioneranno opportunamente, tra quelli indicati, gli ambiti disciplinari ed relativi settori scientifico-disciplinari delle attività formative caratterizzanti per formare specifiche figure professionali capaci di operare con una logica strumentale comune nei diversi ambiti. Particolare attenzione sarà posta alla caratteristiche di innovazione che vedono il settore in un attivo e rapido sviluppo che richiede un continuo e efficiente aggiornamento, per tenere il passo con il continuo ed incalzante incremento delle conoscenze scientifiche e delle loro applicazioni tecnologiche (tecnologie di genomica, genomica funzionale, proteomica, metabolomica, ecc.) applicate agli organismi viventi. Occorre prevedere in ogni caso, tra le attività formative nei diversi settori disciplinari: a) attività di laboratorio per un congruo numero di CFU complessivi per fornire una adeguata formazione operativa e familiarità con le tecnologie; b) l'obbligo, in relazione aobiettivi specifici, di svolgere attività come tirocini formativi presso aziende o laboratori per un congruo numero di CFU, con lo scopo di facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro; c) la conoscenza della lingua inglese, o di almeno un'altra lingua dell'Unione Europea, il cui impegno deve corrispondere ad un congruo numero di CFU ; d) soggiorni presso altre Istituzioni di ricerca italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea in Biotecnologie mira a far acquisire allo studente le competenze conoscitive, tecniche e comportamentali rilevanti per una moderna metodologia di studio e di ricerca, finalizzata alla utilizzazione di funzioni e sistemi biologici per la produzione di beni e di servizi, ivi compresa la conoscenza dei problemi economici ed etici relativi alla utilizzazione di prodotti biotecnologici. Gli obiettivi specifici del corso sono formulati in vista dell'acquisizione di un'ulteriore formazione universitaria, avendo peraltro presenti le competenze richieste da un possibile inserimento in attività professionali al termine del percorso triennale. Il corso prevede una fase pre-biologica che ha come obiettivo specifico fare acquisire allo studente le competenze e gli strumenti conoscitivi e tecnici per lo studio teorico-sperimentale dei fenomeni biologici. Successivamente, prevede una fase biologica di base che ha come obiettivo specifico di fare acquisire allo studente le competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare, cellulare e tissutale. Infine, prevede una fase biotecnologica specifica che ha come obiettivo fare acquisire allo studente le competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai fini della produzione di beni e servizi. Gli obiettivi specifici del corso mirano a far acquisire allo studente, anche attraverso attività pratiche, una moderna ed approfondita conoscenza relativamente: - alle competenze e agli strumenti conoscitivi e tecnici in ambito matematico, fisico e chimico propedeutici allo studio teorico-sperimentale dei fenomeni biologici; - alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare, cellulare e tissutale; 114 - alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai fini della produzione di beni e servizi; - agli aspetti organizzativi della produzione di beni e servizi per via biotecnologica. L’obiettivo primario del corso è formare un laureato che abbia la capacità di sviluppare ed applicare i principali strumenti biotecnologici, ivi comprese le modificazioni genetiche di cellule, tessuti, organismi e microrganismi, nei settori della ricerca, diagnosi, profilassi e terapia delle condizioni patologiche proprie dell’uomo, in particolare: • la messa a punto e l’ottimizzazione di metodiche di diagnostica avanzata implicanti l’utilizzo o la manipolazione di molecole, cellule e tessuti; • la collaborazione con il medico nel processo decisionale per la scelta e la gestione di un protocollo di terapia implicante la manipolazione di cellule, geni ed altri biosistemi e biomolecole; • la conduzione e il coordinamento di linee di ricerca sugli aspetti di base e sui metodi terapeutici, profilattici e diagnostici di patologie proprie dell'uomo, anche utilizzando organismi o microrganismi, eventualmente geneticamente modificati, in ciò sostenuto da adeguate conoscenze teoriche nel campo delle discipline biologiche di base, da una conoscenza di elementi di fisiopatologia umana e da una chiara visione delle problematiche bioetiche inerenti all’applicazione di approcci terapeutici biotecnologici alla salute dell’uomo. Il percorso formativo e’ articolato in 6 semestri ed in 19 Corsi Integrati. I corsi integrati sono a loro volta costituiti da insiemi di discipline tra di loro fortemente integrate, inserite nell’ordinamento del corso tra le attività di base, caratterizzanti o affini ed integrative. Ciascuna disciplina partecipa al corso integrato in cui e’ inserita in modo significativo, ovvero per non meno di 1 credito. Le attività di didattica frontale sono corredate da attività di laboratorio di biochimica, biologia cellulare e molecolare, colture cellulari ed ingegneria genetica, finalizzate a garantire allo studente una solida formazione non solo teorica ma anche pratica. Le attività di laboratorio verranno svolte a piccoli gruppi sotto la guida di tutor esperti delle attività di laboratorio proposte. Oltre alle attività curricolari, il Corso prevede attività di tirocinio (4 CFU) ed attività a scelta dello studente (12 CFU). E’ inoltre previsto uno stage professionalizzante da svolgersi in struttura di laboratorio interna o esterna all’Ateneo per un totale di 4 CFU. Alla prova finale sono dedicati 10 CFU. Sono infine previsti 2 CFU, destinati all’acquisizione di abilità informatiche, consistenti nella capacità di consultare le banche dati biologiche e bibliografiche. Tali crediti, come quelli destinati ad attività di tirocinio, saranno acquisiti mediante il superamento dell’esame di prova finale. L’acquisizione di abilità linguistiche (lingua inglese) e’ garantita da un corso di insegnamento della lingua inglese. La disciplina lingua inglese e’, infatti, ricompresa tra le discipline affini ed integrative per l’ammontare di 5 CFU. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati in Biotecnologie devono, anche mediante attività pratiche, acquisire: - la conoscenza dei metodi matematici, statistici e informatici, nonché dei principi e dei concetti generali della fisica per l'analisi e la comprensione, su base quantitativa, di sistemi e fenomeni biologici; - la conoscenza dei principi generali delle materie di area chimica per una descrizione a livello molecolare, dei fenomeni biologici; - le conoscenze relative alla chimica della materia vivente, finalizzate alla comprensione delle proprietà strutturali e funzionali delle molecole di interesse biologico e dei meccanismi di regolazione operanti nei sistemi biologici; - la conoscenza della struttura, substruttura e proprietà biologiche dei virus, dei batteri e dei miceti; - la conoscenza della struttura, substruttura e delle funzioni di cellule e tessuti animali e vegetali, inclusi i meccanismi di mantenimento del self e le principali deviazioni morfo-funzionali; - la conoscenza dei meccanismi generali della trasmissione dei caratteri ereditari; - la conoscenza delle basi molecolari della conservazione e dell'espressione dell'informazione genica, ivi comprese le tecniche di analisi; - la conoscenza delle principali metodologie strumentali e procedure modellistiche per la caratterizzazione strutturale e funzionale di molecole di interesse biologico; - la conoscenza dei principi e metodologie per l'analisi genomica e post-genomica, ivi comprese le tecniche bioinformatiche per l'analisi, gestione e interpretazione dei dati; - la conoscenza di strumenti e dispositivi impiegati nell'analisi e nel monitoraggio dei processi biologici; - la conoscenza e la comprensione delle caratteristiche e delle proprietà che definiscono la biocompatibilità dei materiali; 115 - la conoscenza del rischio nell'attività di laboratorio e delle norme di sicurezza previste; - la conoscenza delle implicazioni etiche ed economiche associate alle attività biotecnologiche. Le conoscenze acquisite verranno verificate mediante prove scritte e/o orali predisposte in modo da valutare anche l'attitudine alla comprensione. I laureati devono conseguire conoscenze e capacità di comprensione nel campo delle discipline biologiche di base, ed in particolare di tutte le metodologie proprie delle biotecnologie, in particolare applicate alla medicina. Devono altresì avere una conoscenza adeguata dei meccanismi molecolari attraverso i quali si sviluppano le malattie, e, avendo conoscenza dell’organismo umano da un punto di vista anatomo-fisiologico, debbono essere in grado di dialogare con lo specialista medico instaurando un rapporto collaborativo finalizzato allo sviluppo di approcci terapeutici o diagnostici a carattere biotecnologico mirati alla salute del paziente. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro, e devono possedere conoscenze e competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel loro specifico campo di studi e formazione. I laureati in Biotecnologie devono saper: - applicare i metodi matematici, statistici e informatici per l'analisi e l'elaborazione delle informazioni e dei dati sperimentali relativi a sistemi e fenomeni biologici; - applicare le metodologie e le procedure analitiche di base proprie delle discipline chimiche; - applicare le principali metodologie di analisi biochimica; - applicare le principali tecniche di indagine microbiologica; - riconoscere i principali tessuti animali e vegetali; - applicare i principi e le tecniche della biochimica e della biologia molecolare per l'analisi di materiale biologico a fini diagnostici; - applicare le metodologie per l'allestimento, la conservazione e lo studio di colture cellulari; - applicare le tecniche di base per la manipolazione del DNA di procarioti ed eucarioti; - applicare le metodologie bioinformatiche per l'analisi genotipica e fenotipica; - applicare i principi e le metodologie per la caratterizzazione e la produzione di metaboliti e proteine e per la valutazione funzionale di molecole di interesse industriale, diagnostico e terapeutico. La valutazione delle capacità applicative della conoscenza acquisita e della capacità di comprensione verrà attuata mediante prove che prevedano la soluzione di problemi tecnico-scientifici attraverso verifiche scritte e/o orali, esperienze di laboratorio, elaborazione e discussione di relazioni su esperimenti svolti. Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati devono aver la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente nel proprio specifico campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi. I laureati in Biotecnologie devono saper valutare le metodologie computazionali e sperimentali che permettano la risoluzione ottimale di un problema biologico. Devono inoltre essere in grado di formulare giudizi autonomi, anche di natura etica o economica, connessi alle applicazioni e allo sfruttamento di prodotti e procedure sviluppati per via biotecnologica. Il livello di autonomia di giudizio acquisito verrà valutato principalmente durante lo svolgimento dello stage/internato di tesi di laurea. Abilità comunicative (communication skills) I laureati debbono saper comunicare idee, informazioni, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti. I laureati in Biotecnologie devono, anche attraverso la redazione, la presentazione e la discussione di elaborati riguardanti esperienze di laboratorio, e soprattutto mediante l'attività di internato/stage e relativa tesi finale, saper comunicare informazioni e discutere idee e problemi in ambito biotecnologico. Inoltre devono saper comunicare e comprendere in lingua inglese, in forma scritta e parlata, argomenti relativi alle scienze della vita. Infine, devono saper utilizzare supporti informatici per la organizzazione, gestione e comunicazione di informazioni tecnico-scientifiche. L'acquisizione delle abilità comunicative scritte e orali in lingua straniera e l'utilizzo dei supporti informatici verranno valutate mediante verifiche scritte e/o orali. Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati devono aver sviluppato quelle capacità che di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia. I laureati in Biotecnologie devono acquisire una efficace metodologia di studio, tale da consentire l'ulteriore formazione universitaria, avendo peraltro presenti le competenze richieste da un eventuale inserimento in attività professionali al termine del percorso triennale. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Per essere ammessi al Corso di Laurea in Biotecnologie occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti per il conseguimento del titolo di I livello è opportuno che gli iscritti siano in possesso di un corredo minimo di conoscenze di matematica (elementi di analisi matematica, di trigonometria e di geometria analitica), di fisica, di chimica, e di biologia. Tali conoscenze verranno verificate attraverso una prova scritta o orale, non selettiva, sulle discipline 116 indicate. Al fine di favorire una omogeneizzazione della preparazione degli studenti che provengono da diverse tipologie di scuola secondaria superiore vengono organizzati nelle due settimane che precedono l'inizio delle lezioni del 1° anno dei precorsi in matematica e chimica. Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste in una relazione scritta il cui contenuto la descrizione di un’attività di laboratorio svolta presso una delle strutture di ricerca dell’Ateneo o altra struttura di ricerca o laboratorio di analisi convenzionato, sotto la supervisione di un docente del Corso di Laurea. A tale attività vengono assegnati 10 crediti che, insieme ai 4 crediti di tirocinio, vengono maturati in concomitanza dell’esame di prova finale. La votazione è espressa in centodecimi. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) I laureati della classe svolgono attività di supporto tecnico-applicativo in ambito scientifico: - presso laboratori di ricerca e in aziende che sviluppano ed applicano tecnologie biologiche nei settori alimentare, ambientale, medico, farmaceutico e biomedicale; - in enti pubblici e privati orientati alle analisi biologiche e microbiologiche e al controllo di qualità dei prodotti di origine biologica. La loro attività consiste nell'applicare protocolli definiti e conoscenze consolidate afferenti alle scienze della vita utilizzando tecnologie e sistemi biologici per attività di servizio o di produzione. In particolare, svolgono attività di controllo della qualità dei prodotti biotecnologici industriali; eseguono procedure e tecniche analitiche per condurre test ed analisi biochimiche, biologico molecolari, microbiologiche, virologiche, farmacologiche, ematologiche, immunologiche, in campo biomedico e diagnostico. I laureati triennali in Biotecnologie, sulla base del vigente D.P.R. n. 328/01, possono accedere, tramite superamento dell'Esame di Stato alle professioni di Biologo junior, sez. B dell'albo. Il corso prepara alle professioni di • Biologi • Biotecnologi alimentari • Tecnici del controllo della qualità industriale • Tecnici nelle scienze della vita • Tecnici biochimici ed assimilati • Tecnici di laboratorio biochimico • Tecnici dei prodotti alimentari Attività formative di base ambito disciplinare Discipline matematiche, fisiche, informatiche e statistiche Discipline chimiche Discipline biologiche settore FIS/01 Fisica sperimentale FIS/02 Fisica teorica, modelli e metodi matematici FIS/03 Fisica della materia FIS/04 Fisica nucleare e subnucleare FIS/05 Astronomia e astrofisica FIS/06 Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) INF/01 Informatica MAT/01 Logica matematica MAT/02 Algebra MAT/03 Geometria MAT/04 Matematiche complementari MAT/05 Analisi matematica MAT/06 Probabilita' e statistica matematica MAT/07 Fisica matematica MAT/08 Analisi numerica MAT/09 Ricerca operativa MED/01 Statistica medica SECS-S/01 Statistica SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica CHIM/01 Chimica analitica CHIM/02 Chimica fisica CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/06 Chimica organica BIO/01 Botanica generale BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/13 Biologia applicata BIO/17 Istologia CFU 10 - 20 min 10 10 - 20 min 10 10 - 24 min 10 117 BIO/18 Genetica BIO/19 Microbiologia generale Totale crediti per le attività di base da DM minimo 30 30 - 64 Attività formative caratterizzanti ambito disciplinare settore AGR/07 Genetica agraria BIO/09 Fisiologia BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare Discipline biotecnologiche BIO/14 Farmacologia comuni BIO/18 Genetica CHIM/06 Chimica organica CHIM/11 Chimica e biotecnologia delle fermentazioni MED/04 Patologia generale MED/42 Igiene generale e applicata AGR/01 Economia ed estimo rurale IUS/01 Diritto privato IUS/02 Diritto privato comparato IUS/04 Diritto commerciale Discipline per la IUS/14 Diritto dell'unione europea regolamentazione, economia M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza e bioetica M-FIL/03 Filosofia morale MED/02 Storia della medicina SECS-P/06 Economia applicata SECS-P/07 Economia aziendale BIO/01 Botanica generale BIO/02 Botanica sistematica BIO/03 Botanica ambientale e applicata BIO/04 Fisiologia vegetale BIO/05 Zoologia BIO/06 Anatomia comparata e citologia Discipline biotecnologiche BIO/07 Ecologia BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica con finalità specifiche: biologiche e industriali BIO/13 Biologia applicata BIO/14 Farmacologia BIO/15 Biologia farmaceutica BIO/16 Anatomia umana BIO/17 Istologia BIO/18 Genetica BIO/19 Microbiologia generale BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica MED/03 Genetica medica MED/04 Patologia generale Discipline biotecnologiche MED/05 Patologia clinica con finalità MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica specifiche:mediche e MED/09 Medicina interna terapeutiche MED/13 Endocrinologia MED/15 Malattie del sangue MED/42 Igiene generale e applicata VET/06 Parassitologia e malattie parassitarie degli animali Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 60 CFU 40 - 50 min 24 4 - 10 min 4 0 - 20 20 - 40 64 - 120 Attività affini o integrative gruppo A11 A12 settore L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese BIO/09 Fisiologia BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica BIO/13 Biologia applicata BIO/14 Farmacologia CFU 5 13 - 19 118 BIO/16 Anatomia umana BIO/17 Istologia BIO/18 Genetica BIO/19 Microbiologia generale FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) INF/01 Informatica MED/01 Statistica medica MED/03 Genetica medica MED/04 Patologia generale MED/05 Patologia clinica MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica MED/08 Anatomia patologica MED/09 Medicina interna MED/13 Endocrinologia MED/15 Malattie del sangue MED/42 Igiene generale e applicata SECS-P/07 Economia aziendale SECS-S/01 Statistica SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica Totale crediti per le attività affini ed integrative - minimo assegnato dal proponente all'attività 18 - da DM minimo 18 18 - 24 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12, BIO/13, BIO/14, BIO/16, BIO/17, BIO/18, BIO/19, MED/03, MED/04, MED/05, MED/07, MED/09, MED/13, MED/15, MED/42, SECS-P/07, FIS/07, INF/01, MED/01, SECS-S/01, SECS-S/02) Nelle attività affini si prevede di offrire agli studenti un approfondimento su tematiche vuoi di carattere biologico vuoi di carattere medico in relazione alla rapida evoluzione delle biotecnologie e dei suoi possibili campi di applicazione in area medica. Tali approfondimenti potranno risultare di specifica competenza di diversi settori scientifico disciplinari, comunque già presenti fra le attività caratterizzanti e che, presso la sede universitaria dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale”Amedeo Avogadro”, sono ritenute di particolare interesse formativo anche in rapporto alla cooperazione con il clinico. Pertanto, per rispondere prontamente ed in modo ottimale e alle rinnovate istanze culturali e tecnologiche del Corso di Laurea, si ritiene necessaria la previsione di un ampio range di SSD nelle attività affini che corrispondono a specifiche discipline importanti per la formazione della figura professionale del Biotecnologo. Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5) ambito disciplinare A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale comma 5, lettera c) Per la conoscenza di almeno una lingua straniera Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e telematiche Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, Tirocini formativi e di orientamento lettera d) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) Totale crediti altre attività CFU 12 10 2 4 4 32 Note relative alle altre attività Nella convinzione che la conoscenza della lingua inglese sia requisito di grande rilevanza per la formazione del biotecnologo, si ritiene indispensabile che la conoscenza della lingua inglese sia sottoposta a valutazione da parte del docente della materia, pertanto si è ritenuto opportuno definire un campo obbligatorio nelle attività affini e integrative per il quale è attivato nello specifico il settore L-LIN/12. CFU totali per il conseguimento del titolo (range 144 - 240) 180 6. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea interfacoltà in Biotecnologie della classe delle lauree L-2 Biotecnologie, afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, e alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali secondo la formulazione sotto riportata: 119 Università Facoltà di riferimento ai fini amministrativi Altre facoltà Classe Nome del corso Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli MEDICINA e CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI L-2 Biotecnologie Biotecnologie trasformazione di Il corso è Data di approvazione del consiglio di facoltà Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione Modalità di svolgimento Indirizzo internet del corso di laurea Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) Corsi della medesima classe BIOTECNOLOGIE (NOVARA) (cod 32443) 18/11/2008 01/12/2008 convenzionale www4.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/ 60 Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 Il Corso di Laurea è stato trasformato da Corso di Laurea in Biotecnologie Interfacoltà, con la partecipazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Farmacia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali in Corso di Laurea interfacoltà, ma gestito dalle Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Nelle due Facoltà sopracitate esistono tutte le competenze necessarie alla formazione di laureati in Biotecnologie. I contenuti disciplinari dei corsi sono stati rivisti e maggiormente orientati alle discipline biologiche e mediche. I criteri utilizzati nella trasformazione del corso sono stati quelli di seguito riportati: - valorizzazione delle competenze biomolecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute e della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali; - riorganizzazione generale degli ambiti che consenta la riduzione della frammentazione didattica e la migliore integrazione dei corsi di insegnamento organizzati in un percorso formativo unico. Il presente Corso di Laurea in Biotecnologie differisce per più di 40 crediti dal Corso di Laurea in Biotecnologie, Corso di Laurea appartenente alla medesima classe ma organizzato dalla sola Facoltà di Medicina, Chirurgia Scienze della Salute. Diversi sono gli obiettivi formativi specifici dei due corsi di studio, ed in parte diverse le sedi di formazione. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione L’analisi dei corsi di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità” previsti dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI). Biotecnologie 1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata in modo chiaro e articolato. 2 Definizione delle prospettive: alla base del Corso di studio vi è la definizione dettagliata delle prospettive e dei possibili sbocchi occupazionali dei laureati. 3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano approfonditi ed esaustivi. 4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione è già consistente nel corso ante-trasformazione. 5 Analisi e previsioni di occupabilità: data l’ampia gamma di sbocchi nel settore farmaceutico, medico, industriale, alimentare e la possibilità, previo superamento di esame di stato, di iscrizione ad apposito albo, le previsioni di occupabilità sono più che buone. 6 Contesto culturale: il contesto culturale appare più che soddisfacente in virtù anche dell’esistenza di corsi di dottorato di ricerca in aree affini. 7 Politiche di accesso: l’accesso è aperto a tutti coloro che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria superiore ma sono previste prove iniziali in matematica, fisica, biologia e chimica e precorsi al fine di omogeneizzare le conoscenze. Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2. 120 Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea della classe devono: possedere una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare che gli consenta di sviluppare una professionalità operativa. possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività biotecnologica per la produzione di beni e di servizi attraverso l'analisi e l'uso di sistemi biologici; possedere le metodiche disciplinari e essere in grado di applicarle in situazioni concrete con appropriata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche; saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, l'inglese, od almeno un' altra lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici; essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con autonomia attività esecutive e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti biotecnologici, quali l'agro-alimentare, l'ambientale, il farmaceutico, l'industriale, il medico ed il veterinario nonché in quello della comunicazione scientifica. Ai fini indicati, i corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività formative per le biotecnologie industriali, agro-alimentari, ambientali, farmaceutiche, mediche e veterinarie, organizzate in un primo periodo comune di un anno che permettano di acquisire sufficienti conoscenze di base, di matematica, statistica, informatica, fisica, chimica e biologia, necessarie per una formazione nel settore delle biotecnologie. Successivamente le attività formative saranno rivolte ad acquisire le conoscenze essenziali sulla struttura e funzione dei sistemi biologici in condizioni fisiologiche, patologiche e simulanti condizioni patologiche conoscendone le logiche molecolari, informazionali e integrative; gli strumenti concettuali e tecnico-pratici per un'operatività tendente ad analizzare ed utilizzare, anche modificandole, cellule o loro componenti per creare figure professionali capaci di applicare biotecnologie innovative per identificazione caratterizzazione e studio di strutture, molecole, delle loro proprietà e caratteristiche. La preparazione scientifico-tecnica sarà integrata con aspetti di regolamentazione, responsabilità e bioetica, economici e di gestione aziendale, di comunicazione e percezione pubblica. Queste attività si differenzieranno tra loro nel secondo e terzo anno al fine di perseguire maggiormente alcuni degli obiettivi indicati rispetto ad altri, oppure di approfondire particolarmente alcuni settori applicativi, quali l'agro-alimentare, l'industriale, il farmaceutico, il medico e il veterinario; a tal fine, gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea selezioneranno opportunamente, tra quelli indicati, gli ambiti disciplinari ed relativi settori scientifico-disciplinari delle attività formative caratterizzanti per formare specifiche figure professionali capaci di operare con una logica strumentale comune nei diversi ambiti. Particolare attenzione sarà posta alla caratteristiche di innovazione che vedono il settore in un attivo e rapido sviluppo che richiede un continuo e efficiente aggiornamento, per tenere il passo con il continuo ed incalzante incremento delle conoscenze scientifiche e delle loro applicazioni tecnologiche (tecnologie di genomica, genomica funzionale, proteomica, metabolomica, ecc.) applicate agli organismi viventi. Occorre prevedere in ogni caso, tra le attività formative nei diversi settori disciplinari: a) attività di laboratorio per un congruo numero di CFU complessivi per fornire una adeguata formazione operativa e familiarità con le tecnologie; b) l'obbligo, in relazione aobiettivi specifici, di svolgere attività come tirocini formativi presso aziende o laboratori per un congruo numero di CFU, con lo scopo di facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro; c) la conoscenza della lingua inglese, o di almeno un'altra lingua dell'Unione Europea, il cui impegno deve corrispondere ad un congruo numero di CFU ; d) soggiorni presso altre Istituzioni di ricerca italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea in Biotecnologie mira a far acquisire allo studente le competenze conoscitive, tecniche e comportamentali rilevanti per una moderna metodologia di studio e di ricerca, finalizzata alla utilizzazione di funzioni e sistemi biologici per la produzione di beni e di servizi, ivi compresa la conoscenza dei problemi economici ed etici relativi alla utilizzazione di prodotti biotecnologici. Gli obiettivi specifici del corso sono formulati in vista dell'acquisizione di un'ulteriore formazione universitaria, avendo peraltro presenti le competenze richieste da un possibile inserimento in attività professionali al termine del percorso triennale. Il corso prevede una fase pre-biologica che ha come obiettivo specifico fare acquisire allo studente le 121 competenze e gli strumenti conoscitivi e tecnici per lo studio teorico-sperimentale dei fenomeni biologici. Successivamente, prevede una fase biologica di base che ha come obiettivo specifico di fare acquisire allo studente le competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare, cellulare e tissutale. Infine, prevede una fase biotecnologica specifica che ha come obiettivo fare acquisire allo studente le competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai fini della produzione di beni e servizi. Gli obiettivi specifici del corso mirano a far acquisire allo studente, anche attraverso attività pratiche, una moderna ed approfondita conoscenza relativamente: - alle competenze e agli strumenti conoscitivi e tecnici in ambito matematico, fisico e chimico propedeutici allo studio teorico-sperimentale dei fenomeni biologici; - alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare, cellulare e tissutale; - alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai fini della produzione di beni e servizi; - agli aspetti organizzativi della produzione di beni e servizi per via biotecnologica. Oltre alle attività curricolari, il Corso prevede attività di tirocinio (4 CFU) ed attività a scelta dello studente (12 CFU). E’ inoltre previsto uno stage professionalizzante da svolgersi in struttura di laboratorio interna o esterna all’Ateneo per un totale di 4 CFU. Alla prova finale sono dedicati 10 CFU. Sono infine previsti 2 CFU, destinati all’acquisizione di abilità informatiche, consistenti nella capacità di consultare le banche dati biologiche e bibliografiche. Tali crediti, come quelli destinati ad attività di tirocinio, saranno acquisiti mediante il superamento dell’esame di prova finale. L’acquisizione di abilità linguistiche (lingua inglese) e’ garantita da un corso di insegnamento della lingua inglese. La disciplina lingua inglese e’, infatti, ricompresa tra le discipline affini ed integrative per l’ammontare di 5 CFU. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati in Biotecnologie devono, anche mediante attività pratiche, acquisire: - la conoscenza dei metodi matematici, statistici e informatici, nonché dei principi e dei concetti generali della fisica per l'analisi e la comprensione, su base quantitativa, di sistemi e fenomeni biologici; - la conoscenza dei principi generali delle materie di area chimica per una descrizione a livello molecolare, dei fenomeni biologici; - le conoscenze relative alla chimica della materia vivente, finalizzate alla comprensione delle proprietà strutturali e funzionali delle molecole di interesse biologico e dei meccanismi di regolazione operanti nei sistemi biologici; - la conoscenza della struttura, substruttura e proprietà biologiche dei virus, dei batteri e dei miceti; - la conoscenza della struttura, substruttura e delle funzioni di cellule e tessuti animali e vegetali, inclusi i meccanismi di mantenimento del self e le principali deviazioni morfo-funzionali; - la conoscenza dei meccanismi generali della trasmissione dei caratteri ereditari; - la conoscenza delle basi molecolari della conservazione e dell'espressione dell'informazione genica, ivi comprese le tecniche di analisi; - la conoscenza delle principali metodologie strumentali e procedure modellistiche per la caratterizzazione strutturale e funzionale di molecole di interesse biologico; - la conoscenza dei principi e metodologie per l'analisi genomica e post-genomica, ivi comprese le tecniche bioinformatiche per l'analisi, gestione e interpretazione dei dati; - la conoscenza di strumenti e dispositivi impiegati nell'analisi e nel monitoraggio dei processi biologici; - la conoscenza e la comprensione delle caratteristiche e delle proprietà che definiscono la biocompatibilità dei materiali; - la conoscenza del rischio nell'attività di laboratorio e delle norme di sicurezza previste; - la conoscenza delle implicazioni etiche ed economiche associate alle attività biotecnologiche. Le conoscenze acquisite verranno verificate mediante prove scritte e/o orali predisposte in modo da valutare anche l'attitudine alla comprensione. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro, e devono possedere conoscenze e competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel loro specifico campo di studi e formazione. I laureati in Biotecnologie devono saper: 122 - applicare i metodi matematici, statistici e informatici per l'analisi e l'elaborazione delle informazioni e dei dati sperimentali relativi a sistemi e fenomeni biologici; - applicare le metodologie e le procedure analitiche di base proprie delle discipline chimiche; - applicare le principali metodologie di analisi biochimica; - applicare le principali tecniche di indagine microbiologica; - riconoscere i principali tessuti animali e vegetali; - applicare i principi e le tecniche della biochimica e della biologia molecolare per l'analisi di materiale biologico a fini diagnostici; - applicare le metodologie per l'allestimento, la conservazione e lo studio di colture cellulari; - applicare le tecniche di base per la manipolazione del DNA di procarioti ed eucarioti; - applicare le metodologie bioinformatiche per l'analisi genotipica e fenotipica; - applicare i principi e le metodologie per la caratterizzazione e la produzione di metaboliti e proteine e per la valutazione funzionale di molecole di interesse industriale, diagnostico e terapeutico. La valutazione delle capacità applicative della conoscenza acquisita e della capacità di comprensione verrà attuata mediante prove che prevedano la soluzione di problemi tecnico-scientifici attraverso verifiche scritte e/o orali, esperienze di laboratorio, elaborazione e discussione di relazioni su esperimenti svolti. Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati devono aver la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente nel proprio specifico campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi. I laureati in Biotecnologie devono saper valutare le metodologie computazionali e sperimentali che permettano la risoluzione ottimale di un problema biologico. Devono inoltre essere in grado di formulare giudizi autonomi, anche di natura etica o economica, connessi alle applicazioni e allo sfruttamento di prodotti e procedure sviluppati per via biotecnologica. Il livello di autonomia di giudizio acquisito verrà valutato principalmente durante lo svolgimento dello stage/internato di tesi di laurea. Abilità comunicative (communication skills) I laureati debbono saper comunicare idee, informazioni, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti. I laureati in Biotecnologie devono, anche attraverso la redazione, la presentazione e la discussione di elaborati riguardanti esperienze di laboratorio, e soprattutto mediante l'attività di internato/stage e relativa tesi finale, saper comunicare informazioni e discutere idee e problemi in ambito biotecnologico. Inoltre devono saper comunicare e comprendere in lingua inglese, in forma scritta e parlata, argomenti relativi alle scienze della vita. Infine, devono saper utilizzare supporti informatici per la organizzazione, gestione e comunicazione di informazioni tecnico-scientifiche. L'acquisizione delle abilità comunicative scritte e orali in lingua straniera e l'utilizzo dei supporti informatici verranno valutate mediante verifiche scritte e/o orali. Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati devono aver sviluppato quelle capacità che di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia. I laureati in Biotecnologie devono acquisire una efficace metodologia di studio, tale da consentire l'ulteriore formazione universitaria, avendo peraltro presenti le competenze richieste da un eventuale inserimento in attività professionali al termine del percorso triennale. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Per essere ammessi al Corso di Laurea in Biotecnologie occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti per il conseguimento del titolo di I livello è opportuno che gli iscritti siano in possesso di un corredo minimo di conoscenze di matematica (elementi di analisi matematica, di trigonometria e di geometria analitica), di fisica, di chimica, e di biologia. Tali conoscenze verranno verificate attraverso una prova scritta o orale, non selettiva, sulle discipline indicate. Al fine di favorire una omogeneizzazione della preparazione degli studenti che provengono da diverse tipologie di scuola secondaria superiore vengono organizzati nelle due settimane che precedono l'inizio delle lezioni del 1° anno dei precorsi in matematica e chimica. Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste in una relazione scritta il cui contenuto la descrizione di un’attività di laboratorio svolta presso una delle strutture di ricerca dell’Ateneo o altra struttura di ricerca o laboratorio di analisi convenzionato, sotto la supervisione di un docente del Corso di Laurea. A tale attività vengono assegnati 10 crediti che, insieme ai 4 crediti di tirocinio, vengono maturati in concomitanza dell’esame di prova finale. La votazione è espressa in centodecimi. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) 123 I laureati della classe svolgono attività di supporto tecnico-applicativo in ambito scientifico: - presso laboratori di ricerca e in aziende che sviluppano ed applicano tecnologie biologiche nei settori alimentare, ambientale, medico, farmaceutico e biomedicale; - in enti pubblici e privati orientati alle analisi biologiche e microbiologiche e al controllo di qualità dei prodotti di origine biologica. La loro attività consiste nell'applicare protocolli definiti e conoscenze consolidate afferenti alle scienze della vita utilizzando tecnologie e sistemi biologici per attività di servizio o di produzione. In particolare, svolgono attività di controllo della qualità dei prodotti biotecnologici industriali; eseguono procedure e tecniche analitiche per condurre test ed analisi biochimiche, biologico molecolari, microbiologiche, virologiche, farmacologiche, ematologiche, immunologiche, in campo biomedico e diagnostico. I laureati triennali in Biotecnologie, sulla base del vigente D.P.R. n. 328/01, possono accedere, tramite superamento dell'Esame di Stato alle professioni di Biologo junior, sez. B dell'albo. Il corso prepara alle professioni di • Biologi • Biotecnologi alimentari • Tecnici del controllo della qualità industriale • Tecnici nelle scienze della vita • Tecnici biochimici ed assimilati • Tecnici di laboratorio biochimico • Tecnici dei prodotti alimentari Attività formative di base ambito disciplinare Discipline matematiche, fisiche, informatiche e statistiche Discipline chimiche Discipline biologiche settore FIS/01 Fisica sperimentale FIS/02 Fisica teorica, modelli e metodi matematici FIS/03 Fisica della materia FIS/04 Fisica nucleare e subnucleare FIS/05 Astronomia e astrofisica FIS/06 Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) INF/01 Informatica MAT/01 Logica matematica MAT/02 Algebra MAT/03 Geometria MAT/04 Matematiche complementari MAT/05 Analisi matematica MAT/06 Probabilita' e statistica matematica MAT/07 Fisica matematica MAT/08 Analisi numerica MAT/09 Ricerca operativa MED/01 Statistica medica SECS-S/01 Statistica SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica CHIM/01 Chimica analitica CHIM/02 Chimica fisica CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/06 Chimica organica BIO/01 Botanica generale BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/13 Biologia applicata BIO/17 Istologia BIO/18 Genetica BIO/19 Microbiologia generale Totale crediti per le attività di base da DM minimo 30 CFU 10 - 20 min 10 10 - 20 min 10 10 - 24 min 10 30 - 64 Attività formative caratterizzanti ambito disciplinare Discipline biotecnologiche comuni settore AGR/07 Genetica agraria BIO/09 Fisiologia BIO/10 Biochimica CFU 40 - 50 min 24 124 BIO/11 Biologia molecolare BIO/14 Farmacologia BIO/18 Genetica CHIM/06 Chimica organica CHIM/11 Chimica e biotecnologia delle fermentazioni MED/04 Patologia generale MED/42 Igiene generale e applicata AGR/01 Economia ed estimo rurale IUS/01 Diritto privato IUS/02 Diritto privato comparato IUS/04 Diritto commerciale Discipline per la IUS/14 Diritto dell'unione europea regolamentazione, economia M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza e bioetica M-FIL/03 Filosofia morale MED/02 Storia della medicina SECS-P/06 Economia applicata SECS-P/07 Economia aziendale BIO/01 Botanica generale BIO/02 Botanica sistematica BIO/03 Botanica ambientale e applicata BIO/04 Fisiologia vegetale BIO/05 Zoologia BIO/06 Anatomia comparata e citologia Discipline biotecnologiche BIO/07 Ecologia BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica con finalità specifiche: biologiche e industriali BIO/13 Biologia applicata BIO/14 Farmacologia BIO/15 Biologia farmaceutica BIO/16 Anatomia umana BIO/17 Istologia BIO/18 Genetica BIO/19 Microbiologia generale BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica MED/03 Genetica medica MED/04 Patologia generale Discipline biotecnologiche MED/05 Patologia clinica con finalità MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica specifiche:mediche e MED/09 Medicina interna terapeutiche MED/13 Endocrinologia MED/15 Malattie del sangue MED/42 Igiene generale e applicata VET/06 Parassitologia e malattie parassitarie degli animali Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 60 4 - 10 min 4 0 - 20 20 - 40 64 - 120 Attività affini o integrative gruppo A11 A12 settore L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese BIO/09 Fisiologia BIO/10 Biochimica BIO/11 Biologia molecolare BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica BIO/13 Biologia applicata BIO/14 Farmacologia BIO/16 Anatomia umana BIO/17 Istologia BIO/18 Genetica BIO/19 Microbiologia generale FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) INF/01 Informatica MED/01 Statistica medica MED/03 Genetica medica MED/04 Patologia generale MED/05 Patologia clinica MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica MED/08 Anatomia patologica CFU 5 13 - 24 125 MED/09 Medicina interna MED/13 Endocrinologia MED/15 Malattie del sangue MED/42 Igiene generale e applicata SECS-P/07 Economia aziendale SECS-S/01 Statistica SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica Totale crediti per le attività affini ed integrative - minimo assegnato dal proponente all'attività 18 - da DM minimo 18 18 - 24 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12, BIO/13, BIO/14, BIO/16, BIO/17, BIO/18, BIO/19, MED/03, MED/04, MED/05, MED/07, MED/09, MED/13, MED/15, MED/42, SECS-P/07, FIS/07, INF/01, MED/01, SECS-S/01, SECS-S/02) Nelle attività affini si prevede di offrire agli studenti un approfondimento su tematiche vuoi di carattere biologico vuoi di carattere medico in relazione alla rapida evoluzione delle biotecnologie e dei suoi possibili campi di applicazione in area medica. Tali approfondimenti potranno risultare di specifica competenza di diversi settori scientifico disciplinari, comunque già presenti fra le attività caratterizzanti e che, presso la sede universitaria dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale”Amedeo Avogadro”, sono ritenute di particolare interesse formativo anche in rapporto alla cooperazione con il clinico. Pertanto, per rispondere prontamente ed in modo ottimale e alle rinnovate istanze culturali e tecnologiche del Corso di Laurea, si ritiene necessaria la previsione di un ampio range di SSD nelle attività affini che corrispondono a specifiche discipline importanti per la formazione della figura professionale del Biotecnologo. Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5) ambito disciplinare A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale comma 5, lettera c) Per la conoscenza di almeno una lingua straniera Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e telematiche Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, Tirocini formativi e di orientamento lettera d) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e) Totale crediti altre attività CFU 12 10 2 4 4 32 Note relative alle altre attività Nella convinzione che la conoscenza della lingua inglese sia requisito di grande rilevanza per la formazione del biotecnologo, si ritiene indispensabile che la conoscenza della lingua inglese sia sottoposta a valutazione da parte del docente della materia, pertanto si è ritenuto opportuno definire un campo obbligatorio nelle attività affini e integrative per il quale è attivato nello specifico il settore L-LIN/12. CFU totali per il conseguimento del titolo (range 144 - 240) 180 7. Si autorizza il Rettore ad apporre eventuali modifiche meramente formali che dovessero rendersi necessarie. ****************** 126 8.3 Costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra l’ Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro” e Enaip Piemonte per la realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” presso la Facoltà di Economia e di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, per l’a.a. 2008/2009 9/2008/8.3 Ufficio Accreditamento e Qualità AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” ed Enaip Piemonte per la realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” e di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale”, per l’A.A. 2008/2009. I summenzionati corsi, che si svolgeranno in collaborazione tra l’Università ed Enaip Piemonte, hanno partecipato al bando emanato dalla Regione Piemonte con D.D. n. 345 del 4 agosto 2008 e beneficeranno del finanziamento da parte del fondo FSE, in virtù dell’approvazione ricevuta dalla Regione stessa, mediante la determinazione n. 449 del 10 ottobre 2008. La costituzione dell’associazione temporanea di scopo è indispensabile allo svolgimento dei corsi, il cui inizio è previsto per il 18 dicembre p.v. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO VISTI VISTO VISTO VISTO VISTO VISTA VISTA VISTA gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; il Regolamento Didattico di Ateneo; l’art. 33 dello Statuto dell’Università; il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006; il bando per i master universitari di I e II livello per l’A.A. 2008/2009, emanato dalla Regione Piemonte con D.D. n. 345 del 4 agosto 2008 e con scadenza 16 settembre 2008; la lettera d’intenti del 15 settembre 2008, relativa alla costituzione dell’ATS tra Università degli Studi del Piemonte Orientale ed Enaip Piemonte, finalizzata alla realizzazione del Corso di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” – I livello – per l’a.a. 2008/2009 presso la Facoltà di Economia; la lettera d’intenti del 16 settembre 2008, relativa alla costituzione dell’ATS tra Università degli Studi del Piemonte Orientale ed Enaip Piemonte, finalizzata alla realizzazione del Corso di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecnologie per la Comunicazione Plurimediale” – I livello – per l’a.a. 2008/2009 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia; la determinazione della Regione Piemonte n. 449 del 10 ottobre 2008, con cui sono stati approvati i summenzionati progetti, relativi al bando in esame, e sono stati accordati i conseguenti finanziamenti da parte del fondo FSE; 127 VISTO VISTO VISTA VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO PRESO ATTO VALUTATO il decreto rettorale n. 447 del 30/10/2008, relativo all’istituzione e all’attivazione del corso di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale”, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, in collaborazione con CSF Enaip Torino, per l’A. A. 2008/2009; il decreto rettorale n. 491 del 13/11/2008, relativo all’istituzione e all’attivazione del corso di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali”, in collaborazione con CSF Enaip Borgomanero, per l’A.A. 2008/2009 ; la nota da parte della Facoltà di Economia Prot. n. 28236 del 2 dicembre 2008, con cui si chiede la costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Enaip Piemonte per la realizzazione del corso di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” per l’A. A. 2008/2009; la nota da parte della Facoltà di Lettere e Filosofia Prot. n. 28239 del 2 dicembre 2008, con cui si chiede la costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Enaip Piemonte per la realizzazione del corso di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale” per l’A. A. 2008/2009; che la costituzione di tale Associazione Temporanea di Scopo non comporta alcun onere per l’Università; l’imminente inizio dei summenzionati corsi, fissato per il 18 dicembre 2008; che in forza della procura speciale la Dott.ssa Anna Chiara INVERNIZZI, Ricercatrice Universitaria, è stata delegata per la sottoscrizione di atti relativi a Corsi, Corsi Post diploma, Corsi Post Laurea, Corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore finanziati con fondi esterni; ogni opportuno elemento; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA 1. Di costituire l’Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Enaip Piemonte per la realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” e di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale”, per l’A.A. 2008/2009, secondo il testo di seguito riportato; 2. di autorizzare la Dott.ssa Anna Chiara Invernizzi alla firma dell’Associazione Temporanea di Scopo; 128 COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a. Capogruppo: Luca SOGNO nato a Borgosesia (VC) il 19 settembre 1965, residente a BORGOSESIA (VC) in Via Caggi n. 7, nella sua qualità di Presidente e Legale Rappresentante dell'associazione "EnAIP (ENTE ACLI ISTRUZIONE PROFESSIONALE) PIEMONTE" con sede legale in Torino (TO), Via del Ridotto numero 5, iscritta presso il Registro della Camera di Commercio di Torino/REA al numero 899458, codice fiscale 97502540012 e partita IVA 05040220013; a quanto infra autorizzato ai sensi di legge; b. Mandante: INVERNIZZI Anna Chiara nata a Novara il 17 dicembre 1969, residente a Novara (NO), Via XX Settembre numero 20, nella sua qualità di procuratrice speciale dell’UNIVERSITA’ degli STUDI del PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”, con sede legale a Vercelli (VC), Via Duomo numero 6, codice fiscale 94021400026 a quanto infra autorizzato in forza di procura speciale a rogito Notaio Lucia IPPOLITO in data 29 settembre 2006 numero 60606 di repertorio, registrata a Vercelli in data 03 ottobre 2006 al numero 521 Serie 2, ___________________già depositata con atto______________ PREMESSO - - - che rappresentano i soggetti attuatori delle attività riferite ai progetti del Bando per Master Universitari di I e II livello anno accademico 2008/09 di cui alla D.D. n. 345 del 04/08/2008 – Asse IV del P.O.R. FSE 2007/13, approvati dalla REGIONE PIEMONTE con Determinazione n.° 449 del 10/10/2008; che, a seguito dell’approvazione e del finanziamento concessi dall’Ente concedente, si impegnano alla realizzazione dei Master seguenti: CSF di BORGOMANERO: Corso numero B7-1054-0-2009 – MASTER IN MANAGEMENT PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI – Azione IV.L.16.01 – ore 1500 (millecinquecento) CSF di TORINO: Corso numero B7-1055-0-2009 – MASTER SULL’INFORMAZIONE GIORNALISTICA, METODI E TECNICHE PER LA COMUNICAZIONE PLURIMEDIALE – Azione IV.L.16.01 – ore 1500 (millecinquecento) che contestualmente alla partecipazione al bando suindicato, si sono impegnati a raggrupparsi in Associazione Temporanea di Scopo in attuazione dei corsi suindicati; che intendono, con il presente atto, regolare il quadro giuridico ed organizzativo dell’Associazione predetta, nonché conferire ad EnAIP PIEMONTE mandato collettivo speciale con rappresentanza, designandolo quale soggetto beneficiario e gestore dei finanziamenti, DICHIARANO di riunirsi in Associazione temporanea di scopo per lo svolgimento delle attività di cui ai corsi suindicati. L’Istituto mandante conferisce mandato collettivo speciale gratuito e irrevocabile, con obbligo di rendiconto e con rappresentanza esclusiva e processuale ad EnAIP PIEMONTE, e per essa al Signor Luca SOGNO, suo rappresentante legale pro-tempore, il quale: 129 a. è autorizzato a stipulare, in nome e per conto di EnAIP PIEMONTE nonché della mandante, con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido fin da ora, tutti gli atti consequenziali connessi alla realizzazione dei corsi in oggetto; b. è autorizzato a rappresentare in esclusiva, anche in sede processuale, gli associati, nei confronti dell’Amministrazione, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dal suddetto incarico, fino all’estinzione di ogni rapporto. L’Associazione è disciplinata da quanto disposto dai successivi articoli, nonché da specifici ulteriori accordi organizzativi o convenzioni che saranno stipulati fra i soggetti attuatori. Art. 1 (Impegni dei soggetti attuatori) I sottoscritti si obbligano a concordare le modalità, la tempistica e quanto connesso alla gestione e realizzazione dei singoli corsi sopracitati anche in relazione ai compiti spettanti a ciascuna parte. Ciascun associato eseguirà le prestazioni di propria competenza in totale autonomia fiscale, gestionale ed operativa, con personale responsabilità in ordine alla perfetta esecuzione dei compiti a ciascuno affidati, ferma restando la responsabilità solidale dei soggetti partner dei singoli corsi facenti parte della presente associazione. I soggetti attuatori si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di collaborazione per la realizzazione delle attività corsuali. Art. 2 (Doveri del mandatario) 1. L’associato “EnAIP PIEMONTE” si impegna a svolgere in favore dell’Associazione qualsiasi attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti necessari al perfezionamento della concessione del finanziamento con gli Enti concedenti, nonché a coordinare: gli aspetti amministrativi e legali correnti; i rapporti con gli Enti concedenti i finanziamenti. 2. In particolare esso assume: a. la responsabilità e il coordinamento della rendicontazione delle attività finanziate svolte fino alla data di scadenza delle attività conformemente alle norme stabilite dagli Enti Concedenti, nonché la sottoscrizione degli atti necessari per la realizzazione delle attività; b. la responsabilità ed il coordinamento generale dei corsi, ferma restando la responsabilità didattica del mandante; c. la responsabilità del coordinamento della progettazione e organizzazione delle attività formative connesse, in accordo con il mandante; d. il coordinamento dei rapporti finanziari con gli Enti concedenti, provvedendo ad incassare le somme dovute sia in acconto che a saldo, indicando gli istituti di credito prescelti; e. il coordinamento amministrativo e segretariale dei corsi, compreso il versamento degli importi di competenza di ciascuno dei soggetti attuatori così come definiti all’interno di successivi accordi organizzativi fra i soggetti medesimi entro 30 gg. dal ricevimento dei finanziamenti da parte degli Enti conferenti il finanziamento; f. il coordinamento nella predisposizione delle relazioni; g. la stipula della fideiussione sulla base dell’atto di adesione che sarà sottoscritto con la Regione Piemonte. 130 Art. 3 (Doveri dei mandanti) 1. Le modalità circa la realizzazione delle attività sono affidate agli associati soggetti attuatori secondo quanto indicato nei progetti e specificato dai successivi accordi organizzativi. 2. I predetti soggetti sono tenuti inoltre alla elaborazione del rendiconto di tutti i costi relativi alle attività loro affidate nel rispetto della normativa vigente e delle procedure stabilite dagli Enti concedenti, nonché la predisposizione della relazione finale relativamente alle proprie attività. 3. Gli stessi dovranno inoltre partecipare a tutte le fasi previste per la realizzazione delle attività. Art. 4 (Coordinamento e gestione) 1. Come indicato al precedente art. 2, il coordinamento degli adempimenti amministrativi ed operativi, durante la realizzazione delle attività, sarà demandata a “EnAIP PIEMONTE”. Art. 5 (Controllo e ripartizione delle spese) 1. Il mandatario ed i mandanti sono tenuti al rispetto delle procedure definite dagli Enti concedenti per quanto riguarda l'effettuazione ed il controllo delle spese sostenute nell'ambito delle attività. 2. Ciascuna parte si fa comunque carico delle spese autonomamente assunte per l'esecuzione delle attività, fatta salva la sua eleggibilità e il conseguente finanziamento. 3. Tutte le spese di interesse comune, come ad es. quelle inerenti la sottoscrizione del presente atto, etc., saranno imputate fra i costi di competenza del soggetto capofila. Art. 6 (Cauzioni e garanzie) 1. I soggetti attuatori convengono sin d'ora che, ove richiesto in relazione alla concessione dei finanziamenti, eventuali cauzioni, fideiussioni ed in genere ogni garanzia, saranno imputate fra i costi di competenza del soggetto capofila. Art. 7 (Validità) 1. Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cesserà ogni effetto alla data di estinzione di tutte le obbligazioni assunte e, successivamente alla verifica amministrativa contabile effettuata da parte degli Enti conferenti il finanziamento sul rendiconto presentato, alla data dell’avvenuta erogazione del saldo finale del finanziamento. Sarà comunque valido ed avrà effetto sin tanto che sussistano pendenze tra i soggetti attuatori e/o con gli stessi Enti concedenti tali da rendere applicabile il presente atto. Art. 8 (Modifiche al presente atto) 1. Il presente atto potrà essere modificato solo per atto scritto e firmato da tutti i soggetti. 131 Art. 9 (Arbitrato e foro competente) 1. Le parti si impegnano a definire in via amichevole qualsiasi controversia che possa nascere dall’esecuzione della presente convenzione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo le parti si rimetteranno al Foro erariale. ****************** 8.4 Istituzione della VI edizione del Master Universitario di I livello, di durata annuale, in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)”, presso la Facoltà di Economia, per l’anno accademico 2008/2009 9/2008/8.4 AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione, presso la Facoltà di Economia per l’anno accademico 2008/2009 della VI edizione del Corso di Master di I Livello, di durata annuale, in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria”. Si tratta di un progetto formativo, organizzato dalla Facoltà di Economia con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio. L’obiettivo del Master è quello di sviluppare le competenze necessarie per un rapido inserimento in ruoli professionali orientati alla gestione di attività di intermediazione finanziaria e all’operatività nei mercati finanziari. Il percorso formativo si caratterizza per un approccio multidisciplinare che combina conoscenze, metodologie e strumenti attinenti all’economia e alla gestione aziendale, all’analisi dello scenario macroeconomico e del contesto normativo, ai modelli matematici-statistici per le decisioni economiche. OMISSIS IL SENATO ACCADEMICO VISTO VISTI VISTO VISTO VISTA VISTO CONSIDERATA l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4; gli artt. 3, comma 8, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; il Regolamento Didattico di Ateneo ed in particolare gli artt. 3 e 9; l’art. 33 dello Statuto dell’Università; la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono essere organizzate con la copertura totale delle spese; il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006; la delibera del Consiglio della Facoltà di Economia n. 13/2008/A.5.1 del 06 novembre 2008, assunta al Prot. n. 27385 del 20 novembre 2008, concernente la proposta di istituzione ed attivazione della VI edizione del Corso di Master 132 CONSIDERATA RITENUTO CONSIDERATO PRESO ATTO CONSIDERATO CONSIDERATO ACCERTATO di I livello, di durata annuale, in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria”; la delibera del Consiglio di Facoltà di Economia n. 14/2008/ A.7.3 del 25/11/2008 con cui vengono apportate correzioni ed integrazioni all’ordinamento didattico e al piano amministrativo-finanziario del Master in oggetto; di voler procedere all’istituzione del corso di Master proposto dalla struttura didattica competente; il successo ottenuto nelle precedenti edizioni del corso anche in considerazione della significativa partecipazione nella realizzazione del progetto formativo della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio; dell’interesse manifestato dall’Istituto di credito a formalizzare anche per questa edizione la propria collaborazione in relazione all’organizzazione ed al finanziamento del progetto formativo in esame; che nella sopra citata delibera il Consiglio della Facoltà di Economia ha proposto il convenzionamento con la Fondazione; che dalla stipulazione della suddetta Convenzione non scaturisce alcun onere a carico del bilancio di Ateneo; che la realizzazione del corso di Master non comporta alcun onere a carico del bilancio di Ateneo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA E’ istituito, per l’a.a. 2008/2009, la VI edizione del corso di Master di I livello, di durata annuale, in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)” mediante approvazione del seguente ordinamento didattico: Corso di Master Universitario di I livello in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)” (a.a. 2008/2009 – VI edizione) Tipologia, durata e denominazione del corso Il corso è denominato Master in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria”, ed è la sesta edizione di un corso di Master di I livello di durata annuale, organizzato presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale in collaborazione con la Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio. Requisiti di ammissione al Master Possono presentare domanda di ammissione al Master sia coloro che hanno conseguito la laurea secondo il “nuovo” ordinamento degli studi universitari (D.M. 270/2004) sia i laureati secondo gli ordinamenti previgenti. I laureandi possono presentare domanda di ammissione alla selezione a condizione che conseguano la laurea entro il termine di scadenza per la presentazione della domanda di immatricolazione. Costituiranno requisiti preferenziali di ammissione al corso: - il possesso di una laurea in discipline economiche, giuridiche e sociali o in discipline tecniche con orientamento economico, senza o con limitata esperienza lavorativa; - la conoscenza della lingua inglese. 133 Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali L’obiettivo prioritario del Master in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria” è lo sviluppo delle competenze necessarie per un rapido inserimento in ruoli professionali orientati alla gestione di attività di intermediazione finanziaria e all’operatività nei mercati finanziaria. A tal fine, il percorso formativo si caratterizza per un approccio multidisciplinare che combina conoscenze, metodologie e strumenti attinenti all’economia e alla gestione aziendale, all’analisi dello scenario macroeconomico e del contesto normativo, ai modelli matematici-statistici per le decisioni economiche. I principali sbocchi professionali sono individuabili nei tipici ruoli operativi e gestionali presso banche e altri intermediari finanziari, centri di ricerca o organi di vigilanza, nonché nell’ambito della direzione finanziaria di imprese industriali o di sevizi. Piano didattico: Il Master si sviluppa su n. 21 insegnamenti. L’articolazione degli insegnamenti, caratterizzati per settore scientifico-disciplinare, per crediti attribuiti, per ore di impegno è la seguente: Insegnamenti (per un totale di 48 cfu) Insegnamento Analisi economica mercati reali dei Modelli di previsione macro-economica Tendenze evolutive dei sistemi finanziari La regolamentazione del sistema finanziario Financial accounting statement analysis e Metodi quantitativi per la finanza Strategie aziendali e politiche Il marketing dei servizi finanziari e assicurativi La gestione dei rischi di SSD CFU SECS-P/02 Politica economica SECS-P/01 Economia politica SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari IUS/05 Diritto dell’economia SECS-P/07 Economia aziendale SECS-S/06 Modelli matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie SECS-P/07 Economia aziendale SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari SECS-P/11 2 Struttura del credito Ore di Ore di attività studio didattica individuale 24 26 2 24 26 2 24 26 2 24 26 3 38 38 3 38 38 2 24 23 2 24 24 2 24 24 134 credito e di mercato nelle banche Modelli quantitativi per la valutazione dei rischi Modelli quantitativi per l’asset management Econometria dei mercati finanziari Retail e private banking La regolamentazione dei servizi di investimento La fiscalità degli strumenti finanziari e dei servizi di investimento Decisioni di investimento, finanziamento e struttura finanziaria d’impresa Principi e modelli di valutazione di aziende Corporate e investment banking L’impresa assicurativa Modelli quantitativi per la gestione dei rischi assicurativi La distribuzione prodotti assicurativi dei Economia degli intermediari finanziari SECS-S/06 Modelli matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie SECS-S/06 Modelli matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie SECS-P/05 Econometria SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari IUS/05 Diritto dell’economia IUS/12 Diritto tributario SECS-P/09 Finanza aziendale SECS-P/07 Economia aziendale SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari SECS-S/06 Modelli matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari 2 26 26 2 24 26 2 26 26 3 38 37 2 26 24 2 26 24 3 38 37 2 26 24 3 36 36 3 38 37 2 26 26 2 26 26 Apprendimento pratico CFU Numero ore di Stage presso banche, imprese di assicurazione e 135 altri intermediari finanziari, direzioni finanziarie di imprese industriali e di servizi 12 300 CFU Numero ore -- -- Prova finale Al termine del percorso formativo, il candidato che abbia acquisito i 60 crediti corrispondenti alle attività formative che compongono il Corso è sottoposto ad una prova finale di 30 minuti, dedicata alla presentazione e alla discussione, di fronte a una Commissione composta da docenti del Master, della tesi di Master elaborata sulla base dello svolgimento dello stage. Riepilogando Attività didattica (ore) Studio individuale (ore) Stage (ore) Totale ore Totale crediti di 600 600 300 1.500 60 Modalità di svolgimento delle attività didattiche L’attività didattica svolta nel Master in Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria è diretta a fornire conoscenze rigorose sul piano concettuale e, al tempo stesso, concretamente applicabili in ambito operativo, con un marcato orientamento al problem solving in condizioni di incertezza. Le metodologie didattiche utilizzate realizzano pertanto un equilibrato dosaggio tra lezioni frontali, discussioni guidate, incident, studi e discussioni di casi aziendali, lavori di gruppo, role playing. Uno spazio adeguato è riservato a seminari e testimonianze di qualificati esponenti del sistema finanziario. In tale contesto, lo svolgimento dello stage assume particolare rilevanza in quanto finalizzato all’acquisizione di un’esperienza diretta delle problematiche esaminate nell’ambito dei diversi insegnamenti impartiti. Gli strumenti didattici comprendono libri di testo, dispense ad hoc (anche in forma di slide), documenti tratti da siti internet, software statistici ed applicativi. Presso la sede del Master gli studenti possono avvalersi di adeguate strutture a supporto dell’apprendimento, quali: aule multimediali, biblioteca, laboratorio informatico, spazi per lo studio individuale e di gruppo. Modalità di attestazione della frequenza La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività del corso di Master è obbligatoria ed è verificata giornalmente attraverso la raccolta delle firme di presenza in un apposito registro. La frequenza di almeno il 75 per cento delle ore complessivamente dedicate agli insegnamenti e allo stage è condizione necessaria per il conseguimento del titolo. 136 L’iscrizione al Master è incompatibile con l’iscrizione ad altri corsi di studi universitari per lo stesso anno accademico. L’idoneità all’iscrizione al Master dà diritto ad ottenere la sospensione di altri corsi di laurea in corso. Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti Al fine di garantire la qualità dell’attività didattica, il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in trenta unità (30). Gli aspiranti studenti saranno selezionati sulla base del curriculum vitae (attinenza del diploma di laurea alla specificità del Master; voto di laurea; numero di anni trascorsi dal conseguimento della laurea; eventuali esperienze professionali attinenti alla specificità del Master, compresi i periodi di stage/tirocinio extracurriculari) e delle attitudini e motivazioni dei candidati. Per la selezione dei candidati sono previsti colloqui individuali. La data e l’ora dei colloqui di selezione verranno definiti allorché sarà definito il quadro del numero dei candidati e delle loro provenienze geografiche. I candidati verranno informati per tempo e verrà rispettata la scadenza per l’esposizione della graduatoria. La Commissione selezionatrice è costituita da docenti del Master e da rappresentanti della Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio. Verifiche intermedie del profitto Le verifiche intermedie del profitto sono basate su prove scritte e/o orali relativamente a singoli insegnamenti o gruppi di insegnamenti affini con una valutazione espressa in trentesimi. Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale Al termine del percorso formativo, il candidato che abbia acquisito i 60 crediti corrispondenti alle attività formative che compongono il Corso è sottoposto ad una prova finale di 30 minuti, dedicata alla presentazione e alla discussione, di fronte a una Commissione composta da docenti del Master, della tesi di Master elaborata sulla base dello svolgimento dello stage di cui all’art. 4. Titolo di studio rilasciato Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza e abbia superato la prova finale verrà rilasciato il titolo di Master universitario di primo livello in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria”. Ai candidati particolarmente meritevoli sarà rilasciato il titolo di Master cum laude. ****************** 9. Patrocini Il Presidente informa i Senatori che non vi sono argomenti da discutere al presente punto. ***************** 137 10. Varie ed eventuali Il Presidente informa i Senatori che non vi sono argomenti da discutere al presente punto. ***************** Il Presidente, alle ore 14.25 esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara sciolta la seduta. IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO (Dott. Pasquale MASTRODOMENICO) IL RETTORE-PRESIDENTE (Prof. Paolo GARBARINO) 138