CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - Università del Piemonte

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - Università del Piemonte
SENATO ACCADEMICO
Verbale n. 09
Adunanza del giorno 9 Dicembre 2008
Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 9
Dicembre 2008, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “Amedeo Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati:
Il Rettore-Presidente
Prof. Paolo GARBARINO
I Presidi:
Prof. Giovanni FRATTINI, Facoltà di Economia
Presente
Presente
Prof. Salvatore RIZZELLO, Facoltà di Giurisprudenza
Presente
Prof. Giovanni VACCA, Facoltà di Medicina e Chirurgia
Presente
Prof. Corrado MALANDRINO Facoltà di Scienze Politiche
Presente
Prof. Aldo MARTELLI, Facoltà di Farmacia
Presente
Prof. Giacomo FERRARI, Facoltà di Lettere e Filosofia
Presente
Prof. Aldo VIARENGO, Facoltà di Scienze MM.FF.NN
I Rappresentanti dei Dipartimenti:
Presente
Prof. Emanuele ALBANO
Presente
Prof. Nicola SURICO
Prof. Mario PIRISI
Presente
Presente
Prof. Pier Luigi CANONICO
Prof. Giovanni SORBA
Presente
Presente
Prof. Giovanni FRAQUELLI
Prof.ssa Annamaria TORAZZO
Presente
Presente
Prof. Ugo PERONE
Prof.ssa Carla POMARE’
Presente
Presente
Prof. Leonardo CASTELLANI
Prof. Domenico OSELLA
Presente
Presente
Prof. Alberto CASSONE
Prof. Giuseppe CLERICO
Prof. Gianluca FUSAI
Prof.ssa Maria Luisa BIANCO
Presente
Presente
Presente
Presente
Via Duomo, 6 – 13100 Vercelli
Tel. 0161/261557 Fax 0161/214214
1
I rappresentanti del Personale tecnico-amministrativo
Dott.ssa Marisa ARCISTO
Dott.ssa Barbara GALLO
Sig. Gabriele CAGLIANO
Presente
Presente
Assente giustificato
I Rappresentanti degli Studenti
Sig. Luca BECCARIA
Sig. Jacopo CIRIO
Sig. Andrea FOGLIO BONDA
Presente
Presente
Presente
Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Cesare EMANUEL.
Partecipa alla seduta con voto consultivo e con funzioni di Segretario verbalizzante il
Direttore Amministrativo, Dott. Pasquale MASTRODOMENICO.
Assiste alla riunione la Dott.ssa Chiara Viviani, dipendente dell’Ateneo, al fine di aiutare il
Direttore Amministrativo a raccogliere i dati per la stesura del verbale.
Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.35 il Presidente dichiara aperta la
seduta.
2
INDICE
1. Comunicazioni del Rettore-Presidente
pag. 5
2. Approvazione del verbale della seduta precedente
pag. 7
3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza
3.1 D.RU. n. 77 del 18.11.2008
3.2 D.RU. n. 78 del 21.11.2008
3.3 D.R.U. n. 79 del 04.12.2008
pag. 8
pag. 9
pag. 11
4. Linee guida per il bilancio di previsione 2009
pag. 13
5. Codice etico di Ateneo
pag. 13
6. Accordi, Convenzioni, Centri
6.1 Accordo di programma tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro", la
Città di Alessandria e la Provincia di Alessandria per la valorizzazione della presenza
universitaria"
pag. 13
6.2 Adesione a Uniscape – Rete europea di Università per l’attuazione della Convenzione europea
del paesaggio
pag. 22
6.3 Adesione al progetto AUSE – Associazione Universitaria Studi Europei
pag. 39
6.4 Contratto tra Ateneo e London School of Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati
“European Structure of Earning Survey”
pag. 50
6.5 Rinnovo convenzione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
pag. 56
6.6 Nomina rappresentante di Ateneo nel Consiglio direttivo del Consorzio Interuniversitario
Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” – INCA
pag. 69
6.7 Approvazione progetti nell’ambito dell’Atto integrativo tra Regione e Atenei per il
potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione – anno 2008
pag. 70
6.8 Rinuncia del titolo di Spin-off accademico della Advanced Software Information Systems Srl
pag. 74
7. Questioni relative al personale
7.1 Linee Guida circa il trattenimento in servizio per un ulteriore biennio dei professori universitari
ai sensi dell'art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato dall'art. 72,
comma 7, della legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. n. 112/2008
pag. 75
7.2 Presa di servizio al 1 dicembre dei ricercatori vincitori di concorso
pag. 79
7.3 Chiamate dirette su posti di professore di II Fascia ai sensi dell'art. 1, comma 9, Legge
04.11.2005, n. 230 - (Prof.ssa Francesca PERSICHETTI - Prof. Massimo VOGLIOTTI)
pag. 79
8. Questioni relative agli studenti
8.1 Convenzione “Progetto Business Behavior” tra l’Ateneo e HR Value srl
pag.81
8.2 Riformulazione degli Ordinamenti Didattici dei Corsi di Studio delle Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute, Economia, Farmacia e Giurisprudenza ai sensi del D.M. 22
ottobre 2004 n. 270
pag. 87
8.3 Costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con
Rappresentanza tra l’ Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro” e Enaip
Piemonte per la realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le Attività
Culturali” presso la Facoltà di Economia e di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e
Tecniche per la Comunicazione Plurimediale” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, per l’a.a.
2008/2009
pag. 126
3
8.4 Istituzione della VI edizione del Master Universitario di I livello, di durata annuale, in
“Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)”, presso la Facoltà di
Economia, per l’anno accademico 2008/2009
pag. 131
9. Patrocini
pag. 136
10. Varie ed eventuali
pag. 137
4
1. Comunicazioni del Rettore-Presidente
1. Il Presidente rivolge il saluto ai Senatori e apre la seduta dando il benvenuto ai rappresentanti
degli studenti entrati a far parte dell’Organo: Luca Beccaria, Jacopo Cirio e Andrea Foglio
Bonda Il Presidente ricorda in proposito di aver trasmesso a tutti il verbale della
Commissione di Garanzia, riunita per pronunciarsi in merito al ricorso presentato da
un’associazione studentesca contro il risultato delle elezioni.
2. Il Presidente invita il Senato a prendere visone del calendario per le riunioni del Senato
Accademico e del Consiglio di Amministrazione per l’anno 2009.
3. Il Presidente informa il Senato che l’inaugurazione dell’anno accademico si terrà il 20
febbraio 2009 ad Alessandria presso la nuova aula magna della Facoltà di Scienze M.F.N.
Nonostante i tagli previsti dalla L. 133/2008, il Presidente ritiene opportuno dare visibilità
all’Ateneo, ai traguardi raggiunti e ai problemi sorti a seguito dell’emanazione dei recenti
provvedimenti. La cerimonia prevederà la presenza di una delegazione proveniente
dall’Università romena di Alba Julia e la firma ufficiale dell’Accordo di Programma tra
Ateneo, Provincia e Comune di Alessandria.
(Il Dott. Federico GALLO, il Dott. Paolo PASQUINI e il Prof. Andrea TUROLLA entrano come
uditori nell’aula del Senato alle ore 9.45)
Il Presidente illustra alcuni documenti e comunica al Senato quanto segue:
4. Circolare MIUR 3 dicembre 2008: attuazione D.D. 10 giugno 2008, n. 61 (Requisiti di
trasparenza) a.a. 2008/2009. Il Presidente informa che la situazione dell’Ateneo è regolare,
occorre soltanto inserire alcune informazioni che non sono ancora presenti nei siti delle
Facoltà, come per esempio quelle relative all’individuazione esatta dei docenti per ciascun
corso e delle planimetrie. Il Prof. Aldo MARTELLI rileva, a proposito della pubblicazione
delle planimetrie, che potrebbero sorgere dei problemi di sicurezza, soprattutto per quanto
concerne la localizzazione dei laboratori. Il Presidente precisa che non occorre inserire una
planimetria dettagliata, ma una generale contenente le uscite di sicurezza e gli accessi per i
disabili.
5. Proroga al 31 gennaio del Nucleo di Valutazione. Il Presidente informa i Consiglieri che la
proroga è dovuta alla scadenza del 31 gennaio per la presentazione dell’offerta formativa,
sulla quale è opportuno che si pronunci il Nucleo di Valutazione nella composizione attuale.
Per ragioni simili, legate all’approvazione del Bilancio di previsione 2009, sarà stabilita la
proroga al 14 febbraio 2009 del Collegio dei Revisori dei Conti.
6. Linee Guida del Governo per l’Università. Il Presidente illustra il documento, emanato nei
giorni scorsi, che recepisce alcune delle proposte della Crui espresse attraverso le mozioni
dei mesi precedenti. Il documento contiene principi generali e non si sofferma su aspetti più
tecnici, quali quello delle procedure di reclutamento, che sono disciplinate dal D.L.
180/2008, di prossima conversione. Le Linee Guida costituiscono un passo in avanti rispetto
alla situazione di protesta degli ultimi mesi. Il Ministro si è impegnato a trovare le risorse per
il 2010, a fronte della disponibilità del sistema universitario all’avvio di importanti riforme
nella governance, nella valutazione e nel sistema concorsuale.
7. Elenco emendamenti approvati dal Senato al D.L. 180/2008 e pareri. Il Presidente sottolinea
che il provvedimento prevede la modifica del limite del turn–over, che dal 20% passa al 50%
e che consente quindi l’assunzione dei giovani ricercatori. Il provvedimento disciplina inoltre
un aspetto che potrebbe coinvolgere l’Ateneo, vale a dire quello della possibile riapertura dei
termini per i concorsi del personale docente. Dal momento che il medesimo è ancora in fase
di conversione e che potrebbero esserci dei cambiamenti il Presidente propone di attendere il
testo definitivo e di valutare soltanto in quel momento in che modo procedere. Il Senato
concorda. A proposito delle nuove procedure di reclutamento disciplinate dal D.L.180 il
Prof. Salvatore RIZZELLO invita il Rettore a domandare chiarimenti in sede di Conferenza
5
dei Rettori, dal momento che sarebbe stata introdotta la discussione dei titoli e non quella
delle pubblicazioni. Il Prof. Leonardo CASTELLANI domanda se il blocco del turn-over al
50% sarà applicato soltanto nel 2009. Il Presidente precisa che il blocco del turn-over è
previsto fino al 2013.
(Il Prof. Aldo VIARENGO e il Prof. Domenico OSELLA entrano a far parte del Senato alle ore
10.05)
8. Articolo “Il Sole 24 ore”- Atenei, fondi anche senza esami. Il Presidente informa il Senato
che l’articolo in questione conteneva un dato inesatto riferito all’Ateneo, quella della
percentuale degli studenti inattivi. Dal momento che i dati utilizzati per l’articolo erano di
fonte ministeriale è stata prontamente inviata la richiesta di rettifica al Ministero.
9. Pubblicazione sul sito del MIUR dei dati relativi a Iscritti ed Immatricolati - a.a. 2007/08;
Riepilogo immatricolati/iscritti – tabelle riassuntive relative alla Rilevazione Ministeriale
sugli iscritti definitivi dell' a.a. 2007/08 al 31 luglio 2008. Il materiale è stato inviato tramite
posta elettronica a tutti i Senatori nei giorni precedenti la riunione.
10. Risultati UPO al Torneo Internazionale di Spada Swift 2008 e relazione del Comitato per la
Attività Sportive di Ateneo. Il Presidente informa il Senato dei lusinghieri risultati ottenuti
dagli atleti dell’Ateneo al torneo di spada di Berna, che hanno mantenuto alta la tradizione
territoriale di eccellenza nella scherma. Il Prof. Pier Luigi Foglio Bonda è disponibile per
fornire chiarimenti e per illustrare in maniera esaustiva le attività del Comitato.
11. Bando PRIN. Il materiale è stato inviato tramite posta elettronica nei giorni precedenti la
riunione.
12. Progetto della Commissione Didattica Paritetica sulla formazione e la sicurezza nei
laboratori di Ateneo. Si tratta di un’iniziativa importante, che prende spunto dal progetto
avviato presso l’Università di Modena. I documenti illustrativi del progetto sono stati inviati
tramite posta elettronica. Il Presidente sottolinea l’importanza della creazione all’interno
dell’Ateneo di una cultura della sicurezza, che coinvolga tutte le sue componenti: personale
docente e non docente e studenti. Il Prof. Giovanni SORBA informa il Senato che presso la
Facoltà di Farmacia sono presenti attività di formazione sulla sicurezza rivolte agli studenti e
al personale che utilizza i laboratori.
13. Ateneo e Città: stato dell’arte e proposte per il 2009. Il Presidente illustra la nota
dell’Ufficio Stampa, che descrive lo stato dell’arte del notiziario semestrale “Ateneo &
Città”, che esce ininterrottamente deal 1999 e che raggiunge una tiratura pari a circa 2.500
copie, che vengono inviate a tutto il personale docente, ricercatore e tecnico amministrativo
dell’Ateneo e a un elenco mirato di autorità, enti pubblici e privati, associazioni del territorio,
mass media, università italiane e straniere. Inoltre un certo numero di copie viene inviato alle
Facoltà per la loro distribuzione interna. Da due anni il numero estivo viene arricchito da un
supplemento monografico sull’offerta formativa e sui servizi, che viene inviato a tutti gli
studenti che hanno affrontato l’esame di maturità secondo una mailing list preparata su un
bacino territoriale allargato (12.000 copie in tutto). Il supplemento viene inviato anche a chi
riceve l’edizione ordinaria. Nella programmazione relativa al 2009, a seguito di una profonda
riflessione su tutti gli elementi messi in rilievo, sarebbe emersa l’intenzione di
quadrimestralizzare il Notiziario e di inviarlo a tutti gli studenti dell’Ateneo, oltre che al
target già in uso, affiancandolo, non da subito, a una newsletter più agile e puramente
informativa da consultare esclusivamente on line sul sito dell’Ateneo. Le iniziative di
sviluppo si scontrano come è noto con alcune norme della L. 133/08, che introduce la
cosiddetta “norma taglia-carta” (art. 27), secondo cui dal 1° gennaio 2009, le
amministrazioni pubbliche dovranno ridurre del 50 per cento, rispetto a quella dell'anno
2007, la spesa per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione prevista da leggi e
regolamenti e distribuita gratuitamente o inviata ad altre amministrazioni. A fronte di questa
drastica diminuzione delle risorse, che mette in pericolo la futura pubblicazione del
periodico, l’Ufficio Stampa propone la ricerca di sponsor istituzionali per il sostegno delle
6
spese tipografiche. Tra gli sponsor potrebbero figurare le Fondazioni bancarie del territorio.
Il Presidente domanda ai Senatori di esprimere parere in merito. La Dott.ssa Marisa
ARCISTO non condivide la proposte dell’utilizzo dello sponsor, ma propone la
pubblicazione di “Ateneo & Città” sul sito web dell’Ateneo, in modo che il maggior numero
di studenti possano accedervi. Ella condivide l’invio del numero cartaceo della rivista
contenente l’offerta formativa ai diplomati delle scuole superiori. Il Senato concorda.
14. Il Presidente cede la parola al Prof. Emanuel per alcune comunicazioni riguardanti l’edilizia.
Il Prof. Cesare EMANUEL informa il Senato che proseguono i lavori per la realizzazione del
Campus universitario di Novara. Proseguono intanto i lavoro di ristrutturazione dei laboratori
di Palazzo Bellini grazie allo stanziamento dei fondi della Fondazione Comunità Novarese.
Proseguono nel frattempo le conferenze di servizi per la realizzazione della Città della salute
a Novara, che in questo periodo hanno come tema dominante quello della valorizzazione del
patrimonio immobiliare dell’ospedale. Per quanto riguarda la sede di Vercelli il professore
informa i Consiglieri che si è riunita la Commissione per la valutazione dei nuovi progetti
della Facoltà di Lettere e del futuro Centro Congressi. Il bando è stato vinto da un gruppo
composto da due architetti milanesi e da uno spagnolo. Il Prof. Salvatore RIZZELLO
interviene esprimendo preoccupazione per la precaria situazione degli spazi della Facoltà di
Giurisprudenza di Alessandria, anche alla luce delle difficoltà di acquisizione degli spazi
della ex Caserma dei Carabinieri. Il presidente precisa in merito che sono in corso una serie
di contatti con la Provincia di Alessandria per trovare al più presto una soluzione.
15. Il Presidente invita il Prof. Cassone a intervenire per informare il Senato sul primo Convegno
sul Bilancio sociale di Ateneo, che si terrà il 16 gennaio prossimo. Il Prof. Alberto
CASSONE informa i Senatori che si tratta di un’iniziativa congiunta di Ateneo e di
EconomEtica, che mostrerà l’impatto economico e sociale dell’Ateneo sul territorio a dieci
anni dalla sua istituzione. L’evento prevede la partecipazione di diverse personalità, tra le
quali l’Assessore regionale alla Ricerca Andrea Bairati, la Dott.ssa Emanuela Stefani,
Direttore della Conferenza dei Rettori e della Fondazione CRUI, il Direttore Amministrativo
dell’Università di Ferrara Enrico Periti e il Prof. Giuseppe Catalano del Politecnico di
Milano. Il Presidente sottolinea l’importanza dell’evento, soprattutto alla luce della
condizione attuale nella quale versano le Università e invita tutti i Senatori a intervenire. Il
Prof. Emanuele ALBANO esprime parere favorevole verso l’iniziativa e ritiene che la
percezione dell’impatto economico e scoiale dell’Università sulle tre sedi debba diventare un
utile strumento di comunicazione dei risultati raggiunti e del beneficio apportato al territorio
a dieci anni dall’istituzione dell’Ateneo. Il Prof. Giovanni FRATTINI ritiene che si tratti di
un’iniziativa importante, che darà voce al valore aggiunto e alla crescita di capitale umano
portato dall’Ateneo al territorio.
******************
2. Approvazione del verbale della seduta precedente:
9/2008/2
Il Presidente sottopone all’approvazione il verbale della seduta precedente, domandando ai
Senatori di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione.
Il verbale, viene approvato senza osservazioni, all’unanimità, dai presenti alla riunione del
giorno 10 novembre 2008.
******************
7
9/2008/3.1
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 77/2008
Prot. n. 27178 del 18/11/2008
Tit. V Cl. 2
OGGETTO: Riconoscimento titolo estero – Abbreviazione di corso di: Cernei Stela e Savchuk
Olena Volodymyrivna
IL RETTORE
VISTO
VISTA
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTA
VISTO
PRESO ATTO
il Regolamento sugli Studenti, di cui al R.D. 1269 del 4 giugno 1938;
la Legge 19 ottobre 1999 n. 370;
l’art. 6, comma 6, del D.M. 509 del 3 novembre 1999, disciplinante i requisiti
di ammissione ai corsi di studio e successive modifiche ed integrazioni;
i DD.MM. 4 agosto 2000, 28 novembre 2000 e 2 aprile 2001 concernenti le
lauree, le lauree specialistiche e le lauree sanitarie;
lo Statuto dell’Università approvato con Decreto Rettorale n. 539 del 12
dicembre 2001;
il Regolamento Didattico di Ateneo adottato con Decreto Rettorale n. 1 del 12
ottobre 1999 e successive modificazioni;
la nota M.I.U.R. del 16 maggio 2008 n. 1291 inerente le disposizioni relative
alla immatricolazione dei cittadini stranieri a corsi di studio universitari –
Disposizioni valide per il triennio 2008-2011;
la delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 21 ottobre
2008 (prot. n. 26647 del 11 novembre 2008) nella quale si stabilisce che Cernei
Stela di nazionalità moldava, dott.ssa di medicina e chirurgia presso
l’Università di Farmacia e Medicina della Moldovia e Savchuk Olena
Volodymyrivna di nazionalità ucraina, in possesso del titolo di scuola di fase di
medicina con specializzazione in medicina in Ucraina devono sostenere una
prova di lingua italiana prima di essere ammesse al 6° anno del Corso di
Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia senza obbligo di frequenza;
il verbale della commissione esaminatrice della prova di conoscenza della
lingua italiana per studenti stranieri per il Corso di Laurea Magistrale in
Medicina e Chirurgia svoltasi il giorno 5 novembre 2008, nel quale si attesta
che la prova è stata approvata per entrambe le candidate Cernei Stela e
Savchuk Olena Volodymyrivna ;
che Cernei Stela e Savchuk Olena Volodymyrivna hanno pertanto diritto,
valutati i titoli in loro possesso ed in base alla normativa vigente, all’iscrizione
con abbreviazione del percorso formativo ad un Corso di Studi presso un
Ateneo italiano
DECRETA
•
Le Dott.sse Cernei Stela, di nazionalità moldava, e Savchuk Olena
Volodymyrivna, di nazionalità ucraina, sono ammesse al 6° anno del Corso di
Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia senza obbligo di frequenza.
8
IL RETTORE
(Prof. Paolo GARBARINO)
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
9/2008/3.2
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.
Decreto Rettorale d’urgenza
Repertorio n. 78/2008
Prot. n. 27491 del 21/11/2008
Tit. V cl. 2.1
OGGETTO: Ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed
Ostetriche (Cl. SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 – Riapertura dei termini per l’integrazione
della documentazione per l’assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale
IL RETTORE
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 – “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo
e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTA la Legge 2 agosto 1999 n. 264 – “Norme in materia di accessi ai corsi universitari” ed in
particolare gli art. 1, comma 1, lettere a) e b) e 4, comma 1;
VISTO il D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti
l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con D.M. 3 novembre 1999 n. 509”;
VISTE le disposizioni ministeriali del 16 maggio 2008 recanti “Norme per l’accesso degli studenti
stranieri ai corsi universitari” per il triennio 2008-2011;
VISTA la nota ministeriale Prot. n. 1231 del 31 luglio 2007 inerente le direttive circa la
compilazione della graduatoria di ammissione ai Corsi di Laurea programmati a livello nazionale;
ESAMINATE le Delibere del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della
Salute;
VISTO il D.M. 1° luglio 2008 recante modalità e contenuti delle prove di ammissione ai Corsi di
Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per l’a.a. 2008/2009;
VISTO il D.M. 1° luglio 2008 di determinazione del numero dei posti disponibili a livello
nazionale per le immatricolazioni ai Corsi di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per
l’a.a. 2008/2009;
VISTO il D.R.U. Rep. n. 52/2008 del 21 luglio 2008 di emanazione del Manifesto per l’accesso al
Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche della Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute per l’a.a. 2008/2009 e dell’indizione della relativa prova di
ammissione;
CONSIDERATO che il suddetto Decreto Rettorale ha individuato quale Responsabile del
Procedimento Amministrativo il Dirigente della Divisione Didattica e Studenti;
DATO ATTO del regolare svolgimento della prova di ammissione in data 28 ottobre 2008, come
da verbale redatto e sottoscritto dalla Commissione giudicatrice;
ACCERTATA la conclusione dei lavori della Commissione giudicatrice della prova di
ammissione, documentati da appositi verbali debitamente sottoscritti, con redazione delle relative
graduatorie;
9
ESAMINATO il D.R. Rep. n. 448/2008 del 31/10/2008 di approvazione delle graduatorie di merito
per l’ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche per
l’a.a. 2008/2009;
CONSIDERATO il fatto che dei 14 candidati – ammessi al predetto corso direttamente in deroga,
prescindendo dall’espletamento della prova di ammissione – solo 11 hanno perfezionato
l’immatricolazione;
PRESO ATTO del fatto che rispetto ai 15 posti previsti dal Manifesto per l’accesso al predetto
Corso in deroga alla programmazione nazionale dei posti, ne risultano ancora 4 da assegnare;
RILEVATA l’intenzione dell’Ateneo di ammettere in deroga ulteriori 4 candidati in modo da
coprire tutti i posti previsti;
RITENUTO di garantire pari trattamento ai candidati che in origine hanno presentato domanda per
l’assegnazione dei posti in deroga;
VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo;
VISTO lo Statuto di Ateneo;
VALUTATO ogni opportuno elemento
DECRETA
1.
di riaprire i termini per l’eventuale integrazione della documentazione originariamente
presentata ESCLUSIVAMENTE a favore dei candidati che concorrono per l’assegnazione dei
4 posti in deroga alla programmazione nazionale dei posti ancora da assegnare;
2.
La Commissione concede ai candidati, di cui all’elenco allegato, di presentare presso la
Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute l’ulteriore
documentazione utile alla valutazione della carriera, tassativamente entro il 28 novembre 2008.
3.
Coloro che, a seguito di successiva valutazione da parte della Commissione, risulteranno in
posizione utile nella graduatoria dei ri-ammessi potranno presentare domanda di
immatricolazione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Cl.
SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della
Salute dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”.
Allegato elenco candidati
IL RETTORE
(Prof. Paolo GARBARINO)
F.to Paolo Garbarino
I candidati ai quali è concessa la possibilità di integrazione della documentazione originariamente
presentata sono i seguenti:
BORGHI
BOZZATO
CAMPESE
CANAVESI
GROSSI
LAGHI
MIAZZO
MILANESI
PERUZZOTTI
PETROSILLO
SILVANA
PATRIZIA
ELISABETTA
MARIAGRAZIA
LUIGINA
ANNA
VALERIA
ELENA DONATA
LORENA
FILOMENA
10
PIOTTI
RICCHI
SANVITO
STROPPA
TONIOLO
TREMAMONDO
ANTONIA
TIZIANA
PAOLA
SABRINA
ELENA
JOHN
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
9/2008/3.3
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.
Decreto Rettorale d’urgenza
Repertorio n. 79/2008
Prot. n. 28425 del 04/12/2008
Tit. V cl. 2.1
OGGETTO: Ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed
Ostetriche (Cl. SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 – Graduatoria per l’ulteriore assegnazione
dei posti in deroga alla programmazione nazionale
IL RETTORE
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 – “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo
e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTA la Legge 2 agosto 1999 n. 264 – “Norme in materia di accessi ai corsi universitari” ed in
particolare gli art. 1, comma 1, lettere a) e b) e 4, comma 1;
VISTO il D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti
l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con D.M. 3 novembre 1999 n. 509”;
VISTE le disposizioni ministeriali del 16 maggio 2008 recanti “Norme per l’accesso degli studenti
stranieri ai corsi universitari” per il triennio 2008-2011;
VISTA la nota ministeriale Prot. n. 1231 del 31 luglio 2007 inerente le direttive circa la
compilazione della graduatoria di ammissione ai Corsi di Laurea programmati a livello nazionale;
ESAMINATE le Delibere del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della
Salute;
VISTO il D.M. 1° luglio 2008 recante modalità e contenuti delle prove di ammissione ai Corsi di
Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per l’a.a. 2008/2009;
VISTO il D.M. 1° luglio 2008 di determinazione del numero dei posti disponibili a livello
nazionale per le immatricolazioni ai Corsi di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie per
l’a.a. 2008/2009;
VISTO il D.R.U. Rep. n. 52/2008 del 21 luglio 2008 di emanazione del Manifesto per l’accesso al
Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche della Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute per l’a.a. 2008/2009 e dell’indizione della relativa prova di
ammissione;
CONSIDERATO che il suddetto Decreto Rettorale ha individuato quale Responsabile del
Procedimento Amministrativo il Dirigente della Divisione Didattica e Studenti;
11
DATO ATTO del regolare svolgimento della prova di ammissione in data 28 ottobre 2008, come
da verbale redatto e sottoscritto dalla Commissione giudicatrice;
ACCERTATA la conclusione dei lavori della Commissione giudicatrice della prova di
ammissione, documentati da appositi verbali debitamente sottoscritti, con redazione delle relative
graduatorie;
ESAMINATO il D.R. Rep. n. 448/2008 del 31/10/2008 di approvazione delle graduatorie di merito
per l’ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche per
l’a.a. 2008/2009;
ESAMINATO il D.R.U. Rep. n. 78/2008 del 21/11/2008 di riapertura dei termini per l’integrazione
della documentazione per l’assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale, per
l’ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche per l’a.a.
2008/2009;
ACCERTATA la conclusione dei lavori della Commissione giudicatrice, documentati da apposito
verbale del 3 dicembre 2008 debitamente sottoscritto, con redazione dell’elenco dei candidati per
l’ulteriore assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale;
VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo;
VISTO lo Statuto di Ateneo;
VALUTATO ogni opportuno elemento
DECRETA
Sono ri-ammessi direttamente in deroga alla programmazione nazionale dei posti i candidati situati
in posizione utile nella graduatoria relativa ai possessori del titolo di cui all’art. 2 del D.M. 1° luglio
2008 che hanno provveduto all’integrazione della documentazione.
Dalla data di pubblicazione del presente decreto decorrono i due giorni successivi per il
perfezionamento dell’immatricolazione al Corso di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche
ed Ostetriche (Cl. SNT_SPEC/1) per l’a.a. 2008/2009 dei candidati risultati vincitori in base ai posti
disponibili.
Trascorso tale termine, gli eventuali posti vacanti saranno riassegnati secondo l’ordine
progressivo della graduatoria, con chiusura delle immatricolazioni nei due giorni successivi.
Il termine ultimo per le ulteriori ed eventuali riassegnazioni dei posti è fissato per il 10 dicembre
2008.
E’ disposta l’affissione della suddetta graduatoria all’Albo della Facoltà di Medicina, Chirurgia e
Scienze della Salute e della Segreteria Studenti e la pubblicazione sul sito web della Facoltà
(http://www4.med.unipmn.it/edu/corsi/ps/scio/test).
Allegata graduatoria candidati.
IL RETTORE
(Prof. Paolo GARBARINO)
Graduatoria per l’ulteriore assegnazione dei posti in deroga alla programmazione nazionale:
12
1.
2.
3.
4.
5.
6.
VISCONTI VALERIA
BOZZATO PATRIZIA
LAGHI ANNA
MIAZZO VALERIA
BORGHI SILVANA
STROPPA SABRINA
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
4. Linee guida per il bilancio di previsione 2009
9/2008/4
OMISSIS
(Il Prof. Pier Luigi CANONICO lascia la seduta alle ore 13.00)
OMISSIS
******************
5. Codice etico di Ateneo
9/2008/5
OMISSIS
******************
6. Accordi, Convenzioni, Centri
6.1 Accordo di programma tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A.
Avogadro", la Città di Alessandria e la Provincia di Alessandria per la valorizzazione della
presenza universitaria"
9/2008/6.1
Ufficio Affari Giuridici e Legali
Al Presidente del Senato Accademico
Lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale prevede, all’art. 5 comma 1,
che l’Ateneo possa stipulare accordi e convenzioni con altri soggetti pubblici e privati per il
raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.
La nascita dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale era stata accompagnata da un
accordo, allegato al Decreto M.U.R.S.T 30 luglio 1998, sottoscritto da soggetti istituzionali tra cui il
Comune e la Provincia di Alessandria, i quali avevano assicurato la propria collaborazione, anche
finanziaria, per sostenere la nuova istituzione, nella misura di Lire 150 milioni annui ciascuno per
cinque anni.
L’accordo, scaduto nel 2003, con riferimento al Comune ed alla Provincia di Alessandria
non è stato – fino ad oggi - oggetto di rinnovo.
Tale rinnovo, ai sensi dell’art. 17, comma 2, lett. f) dello Statuto di autonomia, è condizione
essenziale per il riconoscimento del diritto degli Enti territoriali alessandrini ad essere rappresentati
in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Università del Piemonte Orientale.
Con il presente Accordo di programma, che avrà durata triennale dalla data della sua
13
sottoscrizione e con riferimento al triennio 2009-2011, si intende proseguire e portare a
compimento le azioni previste dal precedente accordo, al fine di radicare la presenza universitaria
sul territorio e di realizzare una collaborazione, anche attraverso forme gestionali, con specifico
riferimento ad attività che integrino ed espandano le funzioni universitarie già presenti.
Attraverso l’Accordo di programma, l’Università e la Provincia e il Comune di Alessandria
perseguono l’obiettivo di dare continuità e sistematicità alla loro collaborazione culturale, didattica,
scientifica e di ricerca.
La Provincia di Alessandria si è impegnata a finanziare il presente Accordo con un contributo
di risorse pluriennali per euro 700.000,00 equamente ripartite a carico dei tre bilanci 2009, 2010,
2011.
Il Comune di Alessandria, a sua volta, si è impegnato a finanziare l’Accordo in oggetto con
un contributo di risorse pluriennali per euro 450.000,00 equamente ripartite a carico dei bilanci
2009, 2010 e 2011.
Tali contributi saranno versati all’Ateneo da parte di ciascun singolo Ente finanziatore in due
ratei: il primo entro il 30 giugno e il secondo entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento.
L’Università si impegna a compiere ogni atto per la realizzazione del presente Accordo, e in
particolare a consentire la designazione di rappresentanti degli enti sottoscrittori in seno al
Consiglio di Amministrazione della stessa Università, ai sensi dell’art. 17, secondo comma, lettera
f) dello Statuto di autonomia.
Si chiede a codesto spettabile Senato di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che la nascita dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale era stata
accompagnata da un accordo, allegato al Decreto M.U.R.S.T 30 luglio 1998,
sottoscritto da soggetti istituzionali tra cui il Comune e la Provincia di
Alessandria, i quali avevano assicurato la propria collaborazione, anche
finanziaria, per sostenere la nuova istituzione;
CONSIDERATO
che tale accordo, di durata quinquennale, con riferimento al Comune ed alla
Provincia di Alessandria non è stato – fino ad oggi - oggetto di rinnovo;
CONSIDERATO
che tale rinnovo, ai sensi dell’art. 17, comma 2, lett. f) dello Statuto di
autonomia, è condizione essenziale per il riconoscimento del diritto del
Comune e della Provincia di Alessandria ad essere rappresentati in seno al
Consiglio di Amministrazione dell’Università del Piemonte Orientale;
DATO ATTO
che con il presente Accordo di programma, che avrà durata triennale a
decorrere dalla sua sottoscrizione e con riferimento al periodo 2009-2011, si
intende proseguire e portare a compimento le azioni previste dal precedente
accordo, al fine di radicare la presenza universitaria sul territorio e di
realizzare una collaborazione, anche attraverso forme gestionali, con
specifico riferimento ad attività che integrino ed espandano le funzioni
universitarie già presenti;
DATO ATTO
che attraverso l’Accordo di programma, l’Università e la Provincia e il
Comune di Alessandria perseguono l’obiettivo di dare continuità e
sistematicità alla loro collaborazione culturale, didattica, scientifica e di
ricerca;
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CONSIDERATO
che, essendo la durata dell’Accordo di programma stabilita in tre anni dalla
data di sottoscrizione, gli Enti locali sottoscrittori del presente accordo
potranno designare i propri rappresentanti in seno al Consiglio di
Amministrazione dell’Università, i quali dureranno in carica tre anni
accademici;
DATO ATTO
che la Provincia di Alessandria si è impegnata a finanziare il presente
Accordo con un contributo di risorse pluriennali per euro 700.000,00
equamente ripartite a carico dei tre bilanci 2009, 2010, 2011;
DATO ATTO
che il Comune di Alessandria si è impegnato a finanziare l’Accordo in
oggetto con un contributo di risorse pluriennali per euro 450.000,00
equamente ripartite a carico dei bilanci 2009, 2010 e 2011;
PRESO ATTO
che l’Università si impegna a compiere ogni atto per la realizzazione del
presente Accordo, e in particolare a consentire la designazione di
rappresentanti degli enti sottoscrittori del presente accordo in seno al
Consiglio di Amministrazione della stessa Università, ai sensi dello Statuto
vigente;
VISTA
la Legge n. 168 del 09.05.1989 di istituzione del Ministero dell’Università e
della ricerca scientifica e tecnologica;
VISTO
il Decreto M.U.R.S.T 30 luglio 1998, pubblicato in G.U.R.I. – serie generale
– n. 184 dell’08.08.1998, con allegato, come parte integrante, l’Accordo di
Programma per la costituzione dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “A. Avogadro”;
VISTA
la Legge 537/1993 sull’autonomia delle Università che prevede la possibilità
di stipulare accordi di programma;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale“A. Avogadro”
emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001, come modificato con D.R.
repertorio n. 319 del 22.07.2008;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità,
emanato con D.R. n. 475 del 30.12.2003, come modificato con D.R.
repertorio n. 84 del 19.02.2008;
VALUTATO
ogni opportuno elemento
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Di approvare l’Accordo di programma tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale
“A. Avogadro”, la città di Alessandria e la Provincia di Alessandria per la valorizzazione
della presenza universitaria (allegato A).
2. Di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’Accordo di programma.
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Allegato A
ACCORDO DI PROGRAMMA TRA L’UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE, LA
CITTA’ DI ALESSANDRIA E LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA PER LA
VALORIZZAZIONE DELLA PRESENZA UNIVERSITARIA.
L’anno duemilaotto, il giorno ……….., del mese di ………., presso la sede ……… in via ……..n°
…..
TRA
L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”,
rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Paolo Garbarino, domiciliato per la carica in Via Duomo,
6 – Vercelli;
E
Il COMUNE DI ALESSANDRIA, rappresentato dal Sindaco, Piercarlo Fabbio, domiciliato per la
carica in Piazza Libertà, 1 – Alessandria;
E
La PROVINCIA DI ALESSANDRIA, rappresentata dal Presidente della Giunta Provinciale, Paolo
Filippi, domiciliato per la carica in Piazza Libertà, 17 ad Alessandria;
PREMESSO CHE:
gli Enti locali sottoscrittori hanno promosso e sostenuto la presenza universitaria sul territorio
accompagnando le diverse fasi di insediamento dell’attività didattica e di ricerca, conseguimento
dell’autonomia da parte dell’Università del Piemonte Orientale e raccordo con le Istituzioni e le
Imprese locali, sia da parte dell’Università che della sede alessandrina del Politecnico di Torino;
le parti sottoscrittrici intendono proseguire e portare a compimento le azioni previste dal precedente
accordo di programma, che si intende pienamente richiamato;
nel corso degli anni le azioni di sostegno hanno assunto formalizzazioni differenti modulate sulle
specifiche esigenze istituzionali e organizzative del percorso di consolidamento e sviluppo
dell’attività universitaria;
l’Università, il Comune di Alessandria e la Provincia di Alessandria riconoscono come prioritario
l’obiettivo di radicare la presenza universitaria sul territorio e di realizzare una collaborazione,
anche attraverso forme gestionali, con specifico riferimento ad attività che integrino ed espandano
le funzioni universitarie già presenti;
l’azione dell’Università si colloca in un’ottica di interscambio e di sinergia con gli Enti Locali del
territorio;
le parti concordano di rafforzare le loro relazioni e scambi, di creare un quadro favorevole alla
realizzazione della loro comune volontà di cooperazione al fine di disporre un meccanismo che dia
continuità e sistematicità alla loro collaborazione culturale, didattica, scientifica e di ricerca.
16
CONSIDERATO CHE
“La presenza nella Provincia e nel Comune di Alessandria di un esteso patrimonio di competenze
tecnologiche e scientifiche, per alcuni settori attestato su livelli di eccellenza internazionale, sia nel
sistema universitario che in quello dei centri di ricerca pubblici e privati, pone agli Enti locali
sottoscrittori, Provincia e Comune Capoluogo di Provincia, la sfida per divenire soggetti di
animazione sul territorio, allo scopo di portare a sistema le specializzazioni presenti.
Le Parti riconoscono nella presenza dell’Università sul territorio alessandrino un indispensabile
apporto di conoscenze e di competenze nell’alta formazione e nel sapere, sia nell’ambito scientifico
che umanistico.
Le parti concordano nella necessità strategica di sostenere l’integrazione tra tre mondi: Impresa,
Università ed Enti locali. A tale fine, scopo del presente Accordo è sostenere la promozione della
capacità d’innovazione nelle imprese e negli Enti locali, attraverso la creazione d’aggregazioni
sistemiche a livello territoriale; ciò al fine di favorire una maggiore competitività delle aree
esistenti, rivitalizzandole e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiavi
abilitanti innovazioni di prodotto, di processo, di project management ed organizzative.
Il presente accordo attribuisce particolare priorità ad interventi progettuali e progetti di ricerca che
prevedano la partecipazione congiunta di enti locali, di operatori finanziari, del mondo delle
imprese, del mondo scientifico.
Obiettivo prioritario diventa, perciò, la valorizzazione della didattica e della ricerca e delle politiche
di sostegno alla ricerca, sia in campo scientifico che in campo umanistico, per rendere più adeguati
ed efficaci i processi di formazione avanzata e trasferimento tecnologico nel complesso sistema
locale. In tal senso, l’accordo intende favorire il sostegno alla caratterizzazione di un Ateneo
fortemente legato alle esigenze del territorio, e in grado di offrire una proposta di didattica e di
ricerca finalizzata allo sviluppo e alla competitività del sistema territoriale, sia per le esigenze delle
imprese, sia per le esigenze degli Enti pubblici e della tutela del cittadino.”
RICORDATO CHE
“La Provincia ed il Comune di Alessandria riconoscono nell’Università Amedeo Avogadro un
attore prioritario per l’attuazione dei Piani Territoriali Integrati (PTI), con particolare, non
esclusivo, riferimento all’integrazione tra mondo della ricerca e mondo dell’impresa.
Nell’ambito della programmazione negoziata si riconosce che le azioni di sostegno alla ricerca
dovranno mirare anche al potenziamento di distretti ad elevata tecnologia e di particolare rilevanza
strategica, incrementando il grado di innovatività delle imprese e degli enti pubblici che ne fanno
parte attraverso il trasferimento tecnologico e la diffusione delle innovazioni; ciò si realizzerà con la
valorizzazione di iniziative che promuovano il collegamento tra le imprese ed i centri tecnologici
connessi con le università e con gli altri centri di ricerca nonché incentivando la collaborazione tra
Università e sistema locale, pubblico e privato, al fine di impiegarne e valorizzarne le competenze
tecniche e professionali ed estendere la possibilità di sfruttare il risultato della ricerca in maniera
ottimale per lo sviluppo locale, anche ai fini d’ analisi delle realtà territoriali.
La Provincia ed il Comune di Alessandria intendono sostenere, insieme ad altri attori locali, il
sistema della conoscenza attraverso la creazione di una struttura di Rete delle Conoscenze; in tale
17
ambito, è di interesse delle parti acquisire dall’Università del Piemonte Orientale competenze
specifiche per progetti locali.
La Provincia ed il Comune di Alessandria hanno altresì valutato positivamente il progetto del
Comune di inserire nel proprio territorio, nell’ambito dei Piani Territoriali Integrati, nella parte di
programmazione negoziata riferita alla piana alessandrina, una “Cittadella della Scienza e della
Tecnologia”, della quale farà parte, insieme all’Ateneo Amedeo Avogadro, il Politecnico di Torino.
In tale contesto, sono altresì previste iniziative specifiche per tematiche di integrazione tra ricerca e
mondo produttivo, con particolare riguardo alla nascita di una società per lo sviluppo
dell’imprenditoria alessandrina (processi di start up aziendali).
Per il Comune di Alessandria è inoltre fondamentale il legame sinergico della programmazione
delle strategie dell’Università con la pianificazione strategica della città (piano strategico). In tal
senso, nell’Associazione Alessandria 2018, nella quale il Comune e l’Università sono rappresentati,
ci si impegna ad attivare specifico tavolo di lavoro avente ad oggetto la definizione delle strategie di
sviluppo a lungo termine del sistema Universitario cittadino.”
Da ultimo, si concorda che è rilevante per il sistema locale l’attenzione alle problematiche relative
alla ricerca in campo biomedicale, che possono avere ricadute anche per la realizzazione di un
nuovo complesso ospedaliero collegato funzionalmente ad attività di ricerca; ciò anche in
considerazione delle vocazioni distrettuali in ambito di ricerca applicata.
Tutto ciò premesso si conviene e si stipula quanto segue
Articolo 1
(Fonti Normative)
I presupposti normativi e programmatici per la specificazione dei contenuti del presente accordo
sono da individuarsi essenzialmente nelle seguenti fonti:
-
Legge 168/1989 istitutiva del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica;
Legge 341/1990 sulla riforma degli ordinamenti didattici universitari;
Legge 537/1993 sull’autonomia delle Università che prevede la possibilità di stipulare
accordi di programma;
Decreto M.U.R.S.T. 30 luglio 1998, pubblicato in G.U.R.I. – serie generale – n. 184
dell’8.08.1998, con allegato, come parte integrante, l’Accordo di Programma per la
costituzione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”;
D.M. 509/1999 modificato dal D.M. 270/2004 sull’autonomia didattica degli atenei;
D.M. 262/2004 sulla Programmazione del sistema universitario;
D.M. 15/2005 concernente i c.d. requisiti minimi;
Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, in particolare
l’art. 14, 2° comma, lett. F);
Articolo 2
(Finalità Generali)
1. Con il presente Accordo di Programma (di seguito denominato “Accordo”) l’Università del
Piemonte Orientale “A. Avogadro”, la Provincia di Alessandria e la città di Alessandria
concordano le modalità di sostegno degli enti locali alla valorizzazione della presenza
universitaria.
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2. Il sostegno viene concordato in base a criteri finalizzati a migliorare la definizione e la
realizzazione di iniziative di didattica universitaria, ricerca universitaria, ivi compresa quella
svolta in collaborazione con il mondo delle imprese e degli enti pubblici, alta formazione e
valorizzazione dei risultati della ricerca, potenzialmente in tutti i settori scientifici
disciplinari e i dipartimenti di ricerca operanti nell’ambito dell’Università, riconoscendo di
interesse strategico l’integrazione tra Università e sistema locale per lo sviluppo
dell’innovazione in tutti i settori, mediante definizione di impegni reciproci da mettere in
atto nel triennio 2009-2011.
3. Nell’ambito dei progetti di didattica e di ricerca approvati e finanziati annualmente nei limiti
delle disponibilità finanziarie stanziate dai soggetti finanziatori, come da criteri di
destinazione dei finanziamenti di cui al seguente articolo 3, le parti si impegnano ad attivare
azioni di sostegno congiunto alla promozione e valorizzazione dei progetti che coinvolgono
i diversi attori presenti, o da attrarre sul territorio provinciale o comunale, favorendo la
partecipazione di altri soggetti pubblici, privati, misti e senza fine di lucro, ricercando
congiuntamente la disponibilità di risorse del settore privato per il finanziamento di
specifiche iniziative.
Articolo 3
(Criteri di destinazione dei finanziamenti)
1. Ai fini del finanziamento del presente Accordo di Programma la Provincia di Alessandria
impegna risorse pluriennali per euro 700.000,00, ed il Comune di Alessandria impegna
risorse pluriennali per euro 450.000,00, equamente ripartite a carico dei 3 bilanci 2009,
2010, 2011.
2. La singola quota annuale deve essere versata all’Ateneo, da parte di ogni singolo Ente
finanziatore, in due ratei: il primo entro il 30 giugno; il secondo entro il 31 dicembre
dell’anno di bilancio per il quale la somma è stata impegnata.
3. Si concorda, in via preliminare, che la quota annuale di ogni singolo Ente finanziatore debba
essere divisa in due grandi Assi. Il primo Asse riguarda il sostegno a corsi di didattica
universitaria, didattica avanzata e progetti di formazione ad enti pubblici o imprese (nel
seguito Asse Didattica). Il secondo Asse riguarda il sostegno a progetti di ricerca in tutti i
settori disciplinari, analisi territoriali, sviluppo precompetitivo, e valorizzazione dei risultati
della ricerca universitaria (nel seguito Asse Ricerca).
4. Si riconosce da parte dei sottoscrittori il principio della trasparenza nella destinazione dei
finanziamenti; a tal fine, fermo restando l’impegno economico assunto dalla parte
finanziatrice (Provincia e Comune) di cui al comma precedente, da un lato, e l’autonomia
deliberativa dell’Università, dall’altro, il presente Accordo mira ad una integrazione
funzionale ed organica degli interessi delle parti.
5. Al fine di garantire la trasparenza della destinazione delle risorse, le parti riconoscono il
reciproco interesse a definire, di anno in anno ed in modo puntuale, la loro destinazione per
Assi e progetti, secondo un processo di definizione concordata delle risorse disponibili.
Articolo 4
(Comitato di indirizzo dell’Accordo)
1. Per l’attuazione degli impegni contenuti nel presente Accordo, è istituito un Comitato di
indirizzo per l’attuazione e il monitoraggio delle relative azioni, composto da 3 (tre) persone.
2. Fanno parte del Comitato di Indirizzo:
• il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, o il Pro-Rettore o altra persona dal
Rettore delegata, in rappresentanza dell’Università;
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•
il Presidente della Provincia o l’Assessore alle politiche universitarie o altra persona dal
Presidente delegata, in rappresentanza della Provincia;
• il Sindaco, o l’Assessore alle politiche universitarie o altra persona dal Sindaco delegata, in
rappresentanza del Comune.
3. L’incarico di Presidenza del Comitato, ha la durata di un anno ed è assunto con il principio della
rotazione nei tre anni, da un rappresentante di ognuno dei 3 Enti firmatari il presente accordo,
secondo ordine da definirsi nella prima seduta.
4. I membri del Comitato operano a titolo gratuito nell’interesse comune e con funzione di
rappresentanza del proprio Ente di riferimento.
5. Il Comitato, con riguardo al programma oggetto del presente Accordo provvede, in particolare:
a definire, realizzare, monitorare e valutare le azioni necessarie per il raggiungimento
degli obiettivi dell’Accordo;
a governare il processo di realizzazione del presente Accordo, attivando le risorse
tecniche e organizzative necessarie presso i rispettivi Enti.
Articolo 5
(Definizione concordata dell’allocazione delle risorse)
1. Fermo restando la ripartizione pluriennale delle risorse di cui al precedente articolo, è
obbligo delle parti riunire il Comitato di Indirizzo dell’Accordo, di cui all’articolo 4, per la
definizione negoziata e concordata delle politiche di finanziamento per l’anno successivo,
entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
2. La definizione negoziata e concordata dell’allocazione delle risorse mira a definire i capitoli
di spesa da finanziare, nell’ambito del budget stabilito per ogni Ente, sia sull’asse di
Ricerca, sia sull’asse di Didattica.
3. E’ facoltà della Provincia e del Comune avanzare esplicite e puntuali richieste di progetti
sull’Asse di ricerca, in funzione delle esigenze dell’Ente o di quelle più generali del
territorio. L’ateneo valuterà modalità e metodi di coinvolgimento dei vari Dipartimenti, sulla
base delle risorse allocate per ogni capitolo.
4. E’ facoltà dell’Ateneo indicare agli Enti locali le proprie proposte in materia di Didattica.
Gli Enti locali concordano di ripartire le risorse in funzione delle disponibilità di bilancio.
5. In ogni caso, la finalità dell’Accordo è la costruzione annuale di progetti congiunti, atti a
concordare con approccio collaborativo e con deliberazione unanime la migliore allocazione
delle risorse stante le disponibilità assegnate e gli interessi delle parti.
Articolo 6
(Impegni attuativi)
1. L’Università del Piemonte Orientale, la Provincia di Alessandria ed il Comune di
Alessandria, soggetti sottoscrittori del presente Accordo, si impegnano, attraverso la
costituzione del Comitato di Indirizzo dell’Accordo di cui all’articolo 4, ad individuare
congiuntamente le specifiche azioni di interesse comune unitamente alle più opportune
modalità di attivazione, in coerenza con le normative di rispettiva competenza, al fine di
definire puntualmente ed annualmente le finalità di spesa degli Assi di Ricerca e di
Didattica.
2. Si impegnano, inoltre, nello svolgimento delle attività di propria competenza:
a) a rispettare i termini concordati ed indicati nel presente accordo di programma quadro;
b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il
ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di
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snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo consentite dalle rispettive
normative di riferimento;
c) a procedere periodicamente alla verifica dell’accordo e, se necessario, a proporre gli
eventuali aggiornamenti ritenuti concordemente necessari ai fini dell’attuazione del
presente accordo di programma quadro;
d) ad attivare ed utilizzare completamente ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie
individuate nel presente accordo di programma quadro per la realizzazione delle diverse
attività e tipologie di intervento, con riferimento a quanto definito sui due Assi di
Ricerca e di Didattica;
e) ad attivare strumenti e procedure di misurazione dei risultati raggiunti e di
rendicontazione delle spese su entrambi gli Assi, con particolare attenzione alle ricadute
sul territorio delle attività svolte.
3. Al fine di garantire l‘attuazione dei principi ispiratori esposti in premessa, tenuto conto della
presenza di altro Ateneo presente nella Provincia di Alessandria con il quale sussistono
analoghi rapporti di stretta collaborazione (Politecnico di Torino), la Provincia ed il Comune
si impegnano, per proprie esigenze di affidamento di incarichi di ricerca universitaria, non
previsti all’interno della definizione concordata dell’allocazione delle risorse, di cui all’art.
5, ma che dovessero emergere in corso d’anno, a rivolgersi, direttamente o indirettamente
attraverso propri strumenti attuativi, in prima istanza all’Ateneo, nel solo caso in cui i
progetti rientrino nel novero delle competenze rinvenibili nelle Facoltà e Dipartimenti in
esso esistenti.
Articolo 7
(Disposizioni generali)
1. Il presente Accordo di programma quadro è vincolante per i soggetti sottoscrittori, che si
assumono l’impegno di realizzarle nei tempi indicati.
2. Gli Enti locali si impegnano a compiere azioni congiunte necessarie al rafforzamento ed allo
sviluppo dell’Università, come il coordinamento degli interventi di tutti i soggetti che possano
contribuire alla qualificazione della presenza universitaria e dei suoi collegamenti col territorio.
3. L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” si impegna a compiere
ogni atto per la realizzazione del presente accordo, ed in particolare a consentire, ai sensi dello
Statuto, la designazione dei rappresentanti degli Enti sottoscrittori del presente Accordo in seno
al Consiglio di Amministrazione della stessa Università.
4. Previa unanime approvazione del Comitato di Indirizzo dell’Accordo di cui al precedente
Articolo 4, ed a seguito di formale deliberazione motivata, possono aderire all’Accordo altri
soggetti pubblici e privati la cui partecipazione ed azione sia necessaria o comunque opportuna
per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal presente accordo.
5. Il presente Accordo rimane in vigore per il periodo di 3 anni e sino alla completa realizzazione
delle attività in esso previste e può essere modificato o integrato soltanto per concorde volontà
dei firmatari.
Articolo 8
(Approvazione, pubblicazione, effetti e durata)
1. Il presente Accordo di Programma, sottoscritto dai legali rappresentanti delle amministrazioni
interessate, è approvato secondo i rispettivi ordinamenti.
2. La durata dell’accordo è di tre anni dalla data di sottoscrizione.
3. I rappresentanti degli Enti locali sottoscrittori dl presente Accordo, che saranno designati in
seno al Consiglio di Amministrazione dell’Università, durano in carica per il periodo di vigenza
del presente accordo.
21
4. Ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 267/2000 il presente atto verrà pubblicato sul B.U.R.P.
Articolo 9
(Norme transitorie)
1. In fase di prima applicazione, si pospone al 28 febbraio 2009 il termine di cui al comma 1, art. 5
dell’accordo.
Letto, approvato e sottoscritto.
Per l’Università del Piemonte Orientale il Magnifico Rettore Paolo Garbarino
………………………………………………………………………………….
Per la Provincia di Alessandria il Presidente Paolo Filippi
………………………………………………………….....................................
Per il Comune di Alessandria il Sindaco Piercarlo Fabbio
………………………………………………………………………………….
******************
6.2 Adesione a Uniscape – Rete europea di Università per l’attuazione della Convenzione
europea del paesaggio
9/2008/6.2
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone all'attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la proposta avanzata
dalla Facoltà di Scienze Polticihe di aderire a UNISCAPE – Rete europea di Università per
l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio.
La Convenzione europea del paesaggio (CEP), adottata dal Consiglio d’Europa nel 2000,
anche conosciuta sotto il nome di “Convenzione di Firenze”, rappresenta un’espressione giuridica
internazionale di un disegno politico che mira alla condivisione ed affermazione di un nuovo
approccio pubblico al tema del paesaggio su scala continentale.
Al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della CEP sul piano scientifico, nel
corso del 2008 un gruppo di università di diversi paesi europei ha creato UNISCAPE, una libera
associazione che si propone di:
- sostenere e rafforzare la cooperazione scientifica interdisciplinare tra le università europee in
materia di paesaggio, segnatamente nei settori della ricerca e della didattica;
- promuovere attività di studio e sperimentazione che riguardino i paesaggi, la loro evoluzione e le
loro trasformazioni;
- promuovere processi formativi che consentano di costruire competenze in grado di contribuire
all’attuazione dei principi della Convenzione.
22
UNISCAPE coopera con le altre Reti dedicate alla CEP, vale a dire RECEP-ENELC
(www.recep-enelc.net) e CIVILSCAPE (www.civilscape.org), nonché gli organi competenti del
Consiglio d’Europa. Le Università membri di UNISCAPE sono attualmente 45.
L’adesione dell’Ateneo avverrebbe in qualità di Osservatore, senza quote di adesione e senza
diritto di voto negli organi dell’Associazione.
In considerazione del suo prestigio e dell’importante ruolo svolto, si propone l'adesione
all’associazione.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che all’UNISCAPE è una libera Associazione di Università, facente capo al
Consiglio di Europa, che ha lo scopo di attuare la Convenzione europea del
paesaggio;
CONSIDERATO
che l’Associazione, che conta attualmente oltre 45 membri, svolge un ruolo
essenziale nel sostenere e rafforzare la cooperazione scientifica
interdisciplinare tra le università europee in materia di paesaggio,
segnatamente nei settori della ricerca e della didattica;
CONSIDERATO
che l’adesione dell’Ateneo avverrebbe in qualità di Osservatore, senza quote
di adesione e senza diritto di voto negli organi dell’Associazione;
CONSIDERATI
il prestigio dell’Associazione e l’importanza del ruolo svolto;
PRESA VISIONE
dello Statuto dell’Associazione;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche del 24/10/2008;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1)
di approvare la richiesta di adesione a UNISCAPE – Rete europea di Università per
l’attuazione della Convenzione europea del paesaggio.
19 January 2008
23
EUROPEAN NETWORK OF UNIVERSITIES FOR THE IMPLEMENTATION OF THE
EUROPEAN LANDSCAPE CONVENTION
STATUTE
(FINAL CONSTITUENT ACT)
On 19 January 2008, in Florence, Italy, the following persons met at Villa Medicea di
Careggi, Viale G. Pieraccini n. 17:
1. Prof. Florencio Zoido, born in Monesterio on 17 October 1947, representing:
Universidad Internacional de Andalucía (Spain), C/ Américo Vespucio, 2
Monasterio de la Cartuja - 41092 Sevonla, Fiscal identification number (FIN):
7350007-F.
2. Prof. Maria Goula, born in Thessaloniki on 23 October 1965, representing: Escola
Tècnica Superior d’Arquitectura de Barcelona - ETSAB, Univert Politècnica de
Catalunya - UPC (Spain), Avda. Diagonal 649, 08028, Barcelona, FIN:
Q0818003F.
3. Prof. Pasquale Dal Sasso, born in Vico del Gargano on 14 October 1946,
representing: Università degli studi di Bari (Italy), Piazza Umberto 1, Bari, FIN:
80002170720.
4. Prof. Massimo Sargolini, born in Sarnano on 17 January 1961, representing:
Università degli studi di Camerino (Italy), Piazza Cavour 19/F - 62032 Camerino,
FIN: 81001910439.
5. Prof. Sandro Rogari, born in Firenze on 26 February 1947, representing: Università
degli studi di Firenze (Italy), piazza San Marco, 4 – 50121 Firenze, FIN:
01279680480.
6. Prof. Anna Elisa Calcagno, born in Genova on 29 July 1935, representing:
Università degli studi di Genova (Italy), via Balbi, 5 – 16126 Genova, C.F.
00754150100.
7. Prof. Josep Pinto, born in Terrassa on 7 July 1955, representing: Universitat de
Girona (Spain), Plaça Sant Domènec, 3 - 17071-Girona, FIN: Q6750002E.
8. Prof. Juan Manuel Palerm Salazar, born in Santa Cruz de Tenerife on 8 April 1957,
representing: Universidad de Las Palmas de Gran Canaria (Spain), C/Juan
Quesada, nº 30 - 35001, Las Palmas de Gran Canaria, FIN: Q-3518001-G.
9. Prof. Rita Occhiuto, born in Roma on 6 June 1959, representing: Intercommunale
d’Enseignement Supérieur d’Architecture (IESA) – Institut Supérieur
1 The Italian version is the authentic version
d’Architecture Intercommunal (ISAI) – Liège, Mons, Bruxelles (Belgium), rue des
Minimes, 87-89 – 1000 Bruxelles, FIN: 0233.855.023.
10. Prof. Ricard Pié Ninot, born in Barcelona on 19 September 1946, representing
Universidad de Málaga - Escuela Técnica Superior de Arquitectura (Spain), Avda.
Cervantes, 29071 Málaga, FIN:Q2918001E.
11. Prof. Maurizio Vogliazzo, born in Aosta on 12 November 1943, representing:
Politecnico di Monano (Italy), piazza Leonardo Da Vinci, 32 – 20133 Milano, FIN:
80057930150;
12. Prof. Angela Besana, born in Mariano Comense on 11 April 1970, representing
Libera Università di Lingue e Comunicazione – IULM (Italy), via Carlo Bo, 1 20143 Milano, FIN: 80071270153.
13. Dr. Giuseppina Pugliano, born in Napoli on 3 August 1967, representing: Università
degli Studi di Napoli “Parthenope” represented by the Dipartimento di Scienze
24
per l’Ambiente (Italy), via Acton, 38 – 80133 Napoli, FIN: 80018240632
14. Prof. Carmine Gambardella, born in Salerno on 25 August 1946, representing:
Seconda Università degli Studi di Napoli (Italy), via Benedice, 10 - 81100
Caserta, FIN: 02044190615.
15. Arch. Agostino Di Lorenzo, born in Napoli on 12 May 1970, representing:
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – Napoli (Italy), via Suor Orsola,
10 80135 Napoli, CF: 80040520639;
16. Dott.ssa Benedetta Castiglioni, born in Padova on 7 September 1966, representing:
Università degli Studi di Padova (Italy), via 8 Febbraio 1848, 2 - 35122 Padova,
FIN: 80006480281.
17. Dr. Riccardo Priore, born in Catania on 12 December 1965 representing:
Università degli studi di Palermo (Italy), delegated by Prof. Marcella Aprile, born
in Misilmeri on 22 February 1947, piazza Marina 61 - 90139 Palermo, FIN:
80023730825.
18. Prof. Maria Jose Dias Curado, born in S. Julião De Figueira Da Foz – Figueira Da
Foz on 5 October 1969, representing: Universidade do Porto (Portugal), Praça
Gomes Teixeira 4099-002 Porto, FIN: 501 413 197.
19. Prof. Massimo Giovannini, born in Roma on 6 August 1945, representing:
Università degli Studi di Reggio Calabria “Mediterranea” (Italy), via Diana, 3 89125 Reggio Calabria, FIN: 80006510806
20. Prof. Florencio Zoido, born in Monesterio on 17 October 1947 representing:
Universidad de Sevilla (Spain), C/ San Fernando, s/n. 41004 Sevilla, FIN: Q4118001- I.
21. Prof. Roberto Gambino, born in Cuneo on 29 April 1935, representing: Politecnico
di Torino (Italy), corso Duca degli Abruzzi, 24 – 10129 Torino, FIN: 00518460019.
22. Prof. Loretta Innocenti, born in Firenze on 29 January 1950, representing:
Università Ca' Foscari di Venezia (Italy), Venezia Dorsoduro n. 3246, 30123
Venezia, FIN: 80007720271.
23. Prof. Carlo Magnani, born in Ferrara on 16 May 1950, representing: Università
IUAV di Venezia (Italy), Santa Croce 191 Tolentini / 30135 Venezia, FIN:
80009280274.
Who, in consideration of the “Preliminary constitutional act”, approved in Florence,
Italy on 26 May 2007 (cf. appendix 1), as Founder Members, by common agreement,
stipulate and agree on the following:
Art. 1 – Constitution, denomination, principles
1. “UNISCAPE - European Network of Universities for the Implementation of the
European Landscape Convention” (hereinafter,“UNISCAPE”), shall be freely
constituted as a non commercial associative entity.
2. UNISCAPE shall base its activities on the following principles: the absence of profit
objectives, the democratic nature of the structure, the elective character of the bodies,
and anything else that may be required for the valid constitution of an association
created as a non commercial associative entity.
Art. 2 – Members and Observers
1. Members of UNISCAPE shall comprise public and private universities or parts
belonging to them, as well as consortia of universities or parts of these, regularly
established within the territory of one of the Council of Europe’s member States.
2. Requests for adhesion to UNISCAPE shall:
25
a) be subscribed by qualified representatives belonging to legally entitled
institutions;
b) explicitly attest the institution’s agreement to accept all provisions of the
present Statute;
c) be addressed in a written request to the President of UNISCAPE.
3. Each Member shall be entitled to one vote no matter how many representatives it
may have. The sum of the votes of the representatives of Members who belong to
parts of the same university (or of the same consortium of universities) that haven’t
adhered to UNISCAPE as a single university, shall equal to one.
4. UNISCAPE Observers are legally recognized public and private universities, as well
as the European associations ENELC2 and CIVILSCAPE3. In addition, other
persons or entities may also be admitted as Observers if they submit their request
in accordance with the procedure set forth in Article 2, paragraph 2 (c).
2 European Network of Local and Regional authorities for the implementation of the European
Landscape Convention
3 European NGOs association in support of the European Landscape Convention (in the process of
being constituted).
5. Member and of Observer shall lose their title:
a) by resignation;
b) by expulsion, for having committed acts which in some way caused moral or
material damage to UNISCAPE; ,
c) if Members don’t pay their annual financial contribution.
Art. 3 – Official headquarters
1. The legal and operative headquarters of the Association are at the following
address: Villa Medicea di Careggi, viale G. Pieraccini 17, Florence (Italy).
2. The establishment of further possible headquarters, branches, offices, etc., and the
transfer of any existing headquarters, is to be decided upon by the competent
UNISCAPE authorities, in agreement with the present statute.
Art. 4 – Duration, associative contribution
1. UNISCAPE is an association with an indefinite duration of time.
2. The Founder associative contribution for Founder Members amounts to 1,000 Euro.
3. The annual financial contribution for all Members amounts to 1,000 Euro. During the
first year of UNISCAPE’s foundation, the Founder Members are exempted from paying
the annual financial contribution.
4. If more than one part of the same university (or of the same consortium of universities)
that hasn’t adhered to UNISCAPE as a single university decides to join UNISCAPE, the
annual associative contribution outlined in paragraph 3. above must be divided equally
amongst the aforementioned parts.
Art. 5 - Aim
1. The aim of the Association is to foster university co-operation on landscape issues,
with reference to the principles and the values enshrined in the European Landscape
Convention (ELC) – international treaty adopted by the Council of Europe’s Committee
of Ministers on 19.07.2000 and opened for signature by the member States of the
Council of Europe, in Florence (Italy), on 20.10.2000.
2. In the framework of the aforementioned co-operation, specific attention is given to
Articles 5, 6 and 8 of the ELC.
3. In order to achieve its aim, UNISCAPE shall pursue all necessary and appropriate
activities, in conformity with the present Statute and current laws in force.
26
Art. 6 – Activities
1. UNISCAPE shall promote co-operation amongst its Members in order to encourage
scientific research and educational activities concerning the principles and objectives
established by the ELC.
2. With regards to research, UNISCAPE shall support studies and experimental activities
that concern landscapes, their evolution and transformations. For this purpose the main
reference is constituted by the provisions contained in Articles 5 and 6 of the ELC.
3. With respect to didactics, UNISCAPE shall promote educational processes in order to
create competences capable to contribute to the realization of the ELC’s principles and
objectives.
4. In general, UNISCAPE shall support deeper acknowledgement and public awareness
of the principles and objectives of the ELC. In view of this, and in accordance with
Article 8 of the ELC, UNISCAPE shall encourage and support its own Members:
a) to render each other technical and scientific assistance in landscape matters by
gathering and exchanging experiences and the results of research projects;
b) to promote the exchange of landscape specialists in particular for training and
information purposes;
c) to exchange information on all matters covered by the provisions of the ELC.
Art. 6bis – Organs
1. The organs of UNISCAPE are:
a) the General Assembly;
b) the Executive Board;
c) the President.
Art. 7 – General Assembly
1. The General Assembly shall represent the decision-making body of UNISCAPE. It shall
be composed of representatives appointed by the single Members. Observers may
participate to the General Assembly meetings without voting rights.
2. The General Assembly shall elect a UNISCAPE President and two Vice-Presidents
from amongst its members for a term of four years. Candidates may be re-elected for
the duration of one further term. Meetings of the General Assembly shall be chaired by
the President of UNISCAPE or, in his/her absence, by one of the two Vice-Presidents.
3. The General Assembly shall meet in ordinary session in its legal/operative
headquarters:
a) once a year upon written convocation of the President;
b) if the interests of UNISCAPE requires it, upon written invitation of the President or
by a third of its members, or by the Executive Board.
4. The General Assembly shall also:
a) approve the annual programme of activities;
b) nominate the Executive Board representatives;
c) decide on the establishment of seats, branches and offices, in addition to the legal
and operative headquarters and any transformation of existing headquarters;
d) adopt rules of procedure and budget documents;
e) nominate an auditor (from outside UNISCAPE);
f) ratify or reject the deliberation of the Executive Board with regards to the adhesion
of new Members and Observers;
g) decide on the exclusion of Members and Observers, in conformity with Article 2.5 of
the present Statute;
h) decide on matters regarding contributions.
5. the General Assembly shall, under rules of procedure with respect to the law in force,
27
lay down the rules on the conduct of meetings of the organs of UNISCAPE not covered
in this Statute.
6. The General Assembly shall meet in extraordinary session upon written convocation by
the President, by written request by the Executive Board or by a third of the Members,
within two months from the date of request and for the following reasons:
a) approval of possible modifications to the statute proposed by the Executive Board;
b) decision concerning the dissolution of UNISCAPE;
c) decision on any other matters proposed by parties who have promoted the
convocation of the meeting.
Art. 8 – The Executive Board
1. The Executive Board shall provide to run UNISCAPE.
2. The Executive Board shall be composed of the President, the Vice-Presidents and
eight representatives appointed every three years by the General Assembly among its
own components. Candidates may be reappointed for the duration of one further term.
Observers shall not participate to the meetings of the Executive Board.
3. The Executive Board shall meet at least twice a year and when necessary upon written
convocation by the President of UNISCAPE or by written request from the majority of
its components.
4. The time and place of meetings of the Executive Board shall be decided from time to
time by the Executive Board itself, taking into account the issues discussed and the
logistic availability of the headquarters of UNISCAPE.
5. In case the President of UNISCAPE is absent, the Executive Board shall be chaired by
one of the Vice-Presidents. In the context of decision-making procedures, if a majority
of votes shall not be obtained, the vote of the President shall count as two votes.
6. The Executive Board shall:
a) deliberate on matters concerning parties who have requested to entry as Members
or Observers of UNISCAPE;
b) prepare the Annual Programme of Activities;
c) formulate proposals for the approval of internal regulations, budget documents and
for eventual modifications to the Statute;
d) appoint the Director of UNISCAPE every three years.
7. The Director of UNISCAPE shall:
a) be appointed amongst the members of the Executive Board or, externally, amongst
parties demonstrating specific and proven competences, also of linguistic nature, in
the field of UNISCAPE’s activities;
b) participate, with the right to vote, in meetings of the General Assembly and the
Executive Board;
c) assure the co-ordination of UNISCAPE’s activities, conduct the administrative
activities and, in accordance with the President, he shall make sure that this Statute
is respected and shall also guarantee to the Members access to information about
the meetings and the resolutions of the Executive Board .
Art. 9 – Resources and accounts
1. UNISCAPE resources shall consist of:
a) contributions made by Members;
b) contributions and donations from public and private institutions;
c) revenue from UNISCAPE assets;
d) any other legitimate resource compatible with the provisions of this statute.
2. The UNISCAPE accounting year shall run from 1 January to 31 December each year.
3. The conditions governing the management of the accounts shall be laid down in
28
internal regulations in accordance with the principles normally accepted at local,
regional, national and international level.
4. The accounts shall be managed by the Director of UNISCAPE and verified by the
Financial Controller. With a view to the General Assembly's approval of the balance
sheet, the Financial Controller must prepare a annual written report on the
verification operations.
Art. 10 – Liability
The assets of the UNISCAPE shall cover all the obligations incurred by the Association.
Art. 11 – Amendments to the statute
1. Amendments to this Statute may be decided in the extraordinary General Assembly,
in accordance with what has been established in this statute.
2. The resolutions of the extraordinary General Assembly on the amendments to the
Statute shall be adopted by a two-thirds majority of its representatives and shall
concern exclusively the adoption or rejection of proposals for amendments decided
by the Executive Board or one-third of the Members of the General Assembly.
Art. 12 – Dissolution
1. The dissolution of UNISCAPE may be decided only by the extraordinary General
Assembly in conformity with the details outlined in this Statute.
2. In case of dissolution, the extraordinary General Assembly shall appoint one or more
commissioners to be charged with winding up UNISCAPE and shall determine their
powers.
3. The remaining net assets will be distributed to one or more organizations non-profitmaking
which have similar aims and which shall be designated by the extraordinary
General Assembly .
4. The dissolution of UNISCAPE may not in any case cause damage to any third party.
Any obligation incurred by UNISCAPE, any contract with natural or legal persons
must be terminated in due legal or regulatory forms at the time of dissolution.
Art. 13 – Dispute Settlement
1. This Association shall be ruled by Italian national law.
2. Any dispute shall be settled by the Court of Florence.
Art. 14 – Transitional and final provisions
They shall be considered Founder members, together with those that have undersigned
the preliminary constitutional act, also all those that, amongst the under indicated entities and in any case amongst those who had already expressed their desire to adhere in
conformity with what is provided in the preliminary constitutional act (Appendix 1) - shall
adhere to the Association before the 30 April 2008:
Universitat autònoma de Barcelona (Spain);
Università degli studi di Bologna (Italy)
Università degli studi di Catania (Italy);
Università degli studi “G. D’Annunzio” di Chieti- Pescara (Italy);
Università degli studi di Ferrara (Italy);
Instituto de Desarollo Regional - Universidad de Granada (Spain);
Fakultät für Architektur und Landschaft - “Leibniz”Universität Hannover (Germany);
Centre International de Droit Comparé de l’Environnement – Limoges (France) ;
Universidade Lusíada de Lisboa (Portugal);
Universidad autónoma de Madrid (Spain);
29
Università degli studi di Milano-Bicocca (Italy);
Università degli studi di Milano (Italy);
Università degli studi di Napoli Federico II (Italy);
University of Nova Gorica (Slovenia);
Ecole Supérieure Nationale d’Architecture - Université de Paris La Villette (France);
Università degli studi di Pavia (Italy);
Università di Perugia (Italy);
Università degli studi di Roma “La Sapienza” (Italy);
Università degli Studi di Roma Tre (Italy);
Università del Salento (Italy);
Università degli studi di Sassari (Italy);
University of Sheffield (United Kingdom);
Università degli studi di Torino (Italy);
Università di Udine (Italy);
Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" (Italy)
Centro de Gestión de la Calidad y el Cambio - Universidad Politécnica de Valencia
(Spain);
Università degli studi della Tuscia Viterbo (Italy);
Landscape Centre of the Environmental sciences Group - University of Wageningen (The
Netherlands).
Appendix 1
EUROPEAN NETWORK OF UNIVERSITIES
FOR THE IMPLEMENTATION OF THE EUROPEAN LANDSCAPE CONVENTION
PRELIMINARY CONSTITUTIONAL ACT4
On 26 May 2007, the following persons met at Villa Careggi, via Pieraccini 17 – Florence
/Italy:
- Prof. Carlo Magnani, born in Ferrara on 16 May 1950, representing the Università degli
studi IUAV di Venezia (Italy);
- Prof. Massimo Giovannini, born in Rome on 6 August 1945, representing the Università
degli studi Mediterranea di Reggio Calabria;
- Prof.ssa Patrizia Tassinari, born in Imola on 15 May 1958, representing the Università
degli studi di Bologna - Corso di studio triennale in Verde ornamentale e tutela del
paesaggio;
- Prof. Cristina Miceli, born in Livorno on 13 May 1957, representing the Università degli
studi di Camerino;
- Arch. Massimo Angrilli, born in Pescara on 12 May 1966, representing the Università
degli studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara;
- Prof. Guido Ferrara, born in Castelfiorentino on 21 March 1938, representing the Master
in Paesaggistica – Dipartimento Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell’Università
degli studi di Firenze;
- Prof. Gian Franco Cartei, born in Livorno on 31 March 1961, representing the Facoltà di
Scienze politiche dell’Università degli studi di Firenze;
- Prof. Daniela Poli, born in Florence on 3 June 1961, representing the Corso di laurea in
urbanistica e pianificazione territoriale e ambientale dell’Università degli studi di Firenze –
sede decentrata di Empoli;
- Prof. Rita Occhiuto, born in Rome on 6 June 1959, representing the Institut Superieur
d’Architecture Intercomunal “Lambert Lombard“ - Liège (Belgium);
30
- Prof. Marcella Aprile, born in Misilmeri on 20 February 1947, representing the Università
degli studi di Palermo;
- Ing. Diego Torriani, born in Milano on 11 June 1980, representing the Dipartimento di
Ingegneria Edile e del Territorio dell’Università degli studi di Pavia;
- Prof. Pier Paolo Balbo di Vinadio, born in Rome on 23 December 1945, representing the
Facoltà di Architettura “Valle Giulia” dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”;
- Prof. Roberta Strappini, born in Rome on 10 May 1948, representing the Prima facoltà di
architettura “Ludovico Quaroni” dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”;
- Prof. Achille Ippolito, born in Naples on 3 July 1946, representing the Dipartimento di
architettura e costruzione dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”;
- Prof. Maurizio Vogliazzo, born in Aosta on 12 November 1943, representing the
Politecnico di Milano;
- Prof. Gerardus Basiliu Michael Pedroli, born in Bergen op Zoom on 31 March 1954,
representing the Landscape Centre of the Environmental Sciences Group of the
Wageningen University (The Netherlands);
4 The italian version of the preliminary constitutional act is the authentic version
- Prof. Eddo Rugini, born in Arcevia on 19 January 1948, representing the Facoltà di
Agraria dell’Università degli studi della Tuscia;
- Prof. Ing. Antonio Leone, born in Bari on 13 June 1955, representing the Dipartimento di
tecnologie, ingegneria e scienze dell’ambiente e delle foreste dell’Università degli studi
della Tuscia;
- Arch. Giulio Verdini, born in Ancona on 12 September 1977, representing the Università
degli studi di Ferrara;
- Prof. Maria Clara Piera Zerbi, born in Saronno on 1st March 1945, representing the
Dipartimento delle arti, storia, musica e spettacolo dell’Università degli studi di Milano;
- Prof. Stefan Tischer, born in Augsburg on 11 September 1965, representing the
Università degli studi di Sassari;
- Prof. Florencio Zoido, born in Monesterio on 17 October 1947, representing the
Universidad de Sevilla (Spain);
- Prof. Elena Accati, born in Turin on 21 March 1938 representing the Facoltà di agraria
dell’Università degli studi di Torino;
- Prof. Antonino Raffaele Failla, born in Randazzo on 30 January 1940, representing the
Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Catania;
- Prof. Emilio Padoa Schioppa, born in Milan on 2 January 1971, representing the
Università degli studi di Milano-Bicocca;
- Prof. Emanuele Ronchetti, born in Milan on 19 July 1940, representing the Libera
Università IULM di Milano;
As a result of their common agreement, the following has been decided:
Art. 1 - The above-mentioned persons, who will assume the title of Founder members,
jointly expressed the will to attain the constitution of a free Association denominated
“UNISCAPE” - a non commercial and non-profit-making associative entity.
Will be considered Founder members also all those that before 30 June 2007 will forward
by letter to the provisional President mentioned in Art. 9 a formal act of adhesion, sent via
electronic mail to the following address: [email protected] .
Art. 2 – The Association constitutes a free gathering of universities and universities’
consortia, or parts belonging to them, regularly established within the territory of one of the
Council of Europe’s member States.
31
Art. 3 – The Association will have its legal headquarters at the following address: Villa
Careggi, viale G. Pieraccini 17, Florence (Italy).
.
Art. 4 – The aim of the Association is to foster university co-operation on landscape
issues, with reference to the principles and the values enshrined in the European
Landscape Convention (ELC) – international treaty adopted by the Council of Europe
Committee of Ministers on 19.07.2000 and opened for signature by the member States of
the Council of Europe, in Florence (Italy), on 20.10.2000.
Within the framework of the Association, specific attention shall be paid to Articles 5 and 6
of the ELC.
With regard to research activities, the Association intends to favour the study of technicalscientific
aspects and experimentation activities relating to decision making processes
which, being based on landscape projects, lead to a physical transformation of the territory
(with a reference to Article 6.C/D/E of the ELC).
With regard to teaching activities, the Association intends to promote methods which will
allow, within the different scientific disciplines concerned, for the training of qualified
experts, able to contribute to the ELC implementation at the relevant levels (with a
reference to Article 6.B of the ELC).
To this purpose, the Association is entitled to adopt all necessary and appropriate
initiatives, in accordance with the associative statutes and current legal framework.
Art. 5 – In accordance with the above-mentioned Article 2, the Association is open to all
universities, or their parts, that wish to co-operate as detailed in Article 4, on the basis of
the provisions outlined in the associative statutes.
Art. 6 – The Association is constituted for an unlimited period.
Art. 7 – The Founder Members will elaborate a specific Statute, in accordance with the
following Art. 9; the Statute will be attached to the Final Constitutional Act and thus form
an integrative and substantial part of it.
The principles informing the Association, as detailed in the Statute, are: the absence of
profit objectives, the democratic nature of the structure, the elective character of the
bodies, and anything else that may be required for the valid constitution of an association
created as a non commercial and non-profit-making associative entity.
Art. 8 – The annual financial contribution to be paid by the Founder members is set at €
1 000 (one thousand Euros).
Art. 9 – It is established a provisional Executive Board (PEB), composed of the following
persons:
1. Prof. Carlo Magnani, born in Ferrara on16 May 1950, representing the
Università degli studi IUAV di Venezia (Italy);
2. Prof. Massimo Giovannini, born in Rome on 6 August 1945, representing the
Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria;
3. Prof. Anna Elisa Calcagno, born in Genova on 29 July 1935, representing the
Università degli studi di Genova;
4. Dr. Riccardo Priore, born in Catania on 12 December 1965, Council of Europe
official.
Art. 10 – In accordance with the above-mentioned Art. 7, the PEB is entrusted with the
elaboration of a draft statute to be submitted to the Founder Members for its approval and
32
signature within six months from the approval of the present Preliminary Constitutional Act.
It is decided to elect a provisional President of the PEB (PP) in the person of Prof. Carlo
Magnani and a provisional Director of the PEB (PD) in the person of Dr. Riccardo Priore.
The PP, assisted by the PD, is required to convene the PEB, and, following the elaboration
of the draft Statute, to convene the Founder Members with a view to its approval and
signature.
Art. 11 – The positions related to the Association bodies, as established by the Statute,
will be assigned at the moment of its approval.
Appendix 2
EUROPEAN LANDSCAPE CONVENTION5
Preamble
The member States of the Council of Europe signatory hereto,
Considering that the aim of the Council of Europe is to achieve a greater unity between its
members for the purpose of safeguarding and realising the ideals and principles which are
their common heritage, and that this aim is pursued in particular through agreements in the
economic and social fields;
Concerned to achieve sustainable development based on a balanced and harmonious
relationship between social needs, economic activity and the environment;
Noting that the landscape has an important public interest role in the cultural, ecological,
environmental and social fields, and constitutes a resource favourable to economic activity
and whose protection, management and planning can contribute to job creation;
Aware that the landscape contributes to the formation of local cultures and that it is a basic
component of the European natural and cultural heritage, contributing to human well-being
and consolidation of the European identity;
Acknowledging that the landscape is an important part of the quality of life for people
everywhere: in urban areas and in the countryside, in degraded areas as well as in areas
of high quality, in areas recognised as being of outstanding beauty as well as everyday
areas;
Noting that developments in agriculture, forestry, industrial and mineral production
techniques and in regional planning, town planning, transport, infrastructure, tourism and
recreation and, at a more general level, changes in the world economy are in many cases
accelerating the transformation of landscapes;
Wishing to respond to the public’s wish to enjoy high quality landscapes and to play an
active part in the development of landscapes;
Believing that the landscape is a key element of individual and social well-being and that
its protection, management and planning entail rights and responsibilities for everyone;
Having regard to the legal texts existing at international level in the field of protection and
management of the natural and cultural heritage, regional and spatial planning, local
selfgovernment
and transfrontier co-operation, in particular the Convention on the
Conservation of European Wildlife and Natural Habitats (Bern, 19 September 1979), the
Convention for the Protection of the Architectural Heritage of Europe (Granada,
3 October 1985), the European Convention on the Protection of the Archaeological
Heritage (revised) (Valletta, 16 January 1992), the European Outline Convention on
Transfrontier Co-operation between Territorial Communities or Authorities (Madrid,
21 May 1980) and its additional protocols, the European Charter of Local Self-government
(Strasbourg, 15 October 1985), the Convention on Biological Diversity (Rio, 5 June 1992),
the Convention concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage
33
(Paris, 16 November 1972), and the Convention on Access to Information, Public
Participation in Decision-making and Access to Justice on Environmental Matters (Aarhus,
25 June 1998);
Acknowledging that the quality and diversity of European landscapes constitute a common
5 Council of Europe original version
resource, and that it is important to co-operate towards its protection, management and
planning;
Wishing to provide a new instrument devoted exclusively to the protection, management
and planning of all landscapes in Europe,
Have agreed as follows:
Chapter I – General provisions
Article 1 - Definitions
For the purposes of the Convention:
a. “Landscape” means an area, as perceived by people, whose character is the result of
the action and interaction of natural and/or human factors;
b. “Landscape policy” means an expression by the competent public authorities of general
principles, strategies and guidelines that permit the taking of specific measures aimed at
the protection, management and planning of landscapes;
c. “Landscape quality objective” means, for a specific landscape, the formulation by the
competent public authorities of the aspirations of the public with regard to the landscape
features of their surroundings;
d. “Landscape protection” means actions to conserve and maintain the significant or
characteristic features of a landscape, justified by its heritage value derived from its natural
configuration and/or from human activity;
e. “Landscape management” means action, from a perspective of sustainable
development, to ensure the regular upkeep of a landscape, so as to guide and harmonise
changes which are brought about by social, economic and environmental processes;
f. “Landscape planning” means strong forward-looking action to enhance, restore or create
landscapes.
Article 2 - Scope
Subject to the provisions contained in Article 15, this Convention applies to the entire
territory of the Parties and covers natural, rural, urban and peri-urban areas. It includes
land, inland water and marine areas. It concerns landscapes that might be considered
outstanding as well as everyday or degraded landscapes.
Article 3 – Aims
The aims of this Convention are to promote landscape protection, management and
planning, and to organise European co-operation on landscape issues.
Chapter II – National measures
Article 4 – Division of responsibilities
Each Party shall implement this Convention, in particular Articles 5 and 6, according to its
own division of powers, in conformity with its constitutional principles and administrative
arrangements, and respecting the principle of subsidiarity, taking into account the
European Charter of Local Self-government. Without derogating from the provisions of this
Convention, each Party shall harmonise the implementation of this convention with its own
policies.
34
Article 5 – General measures
Each Party undertakes:
a. to recognise landscapes in law as an essential component of people’s surroundings, an
expression of the diversity of their shared cultural and natural heritage, and a foundation of
their identity;
b. to establish and implement landscape policies aimed at landscape protection,
management and planning through the adoption of the specific measures set out in Article
6;
c. to establish procedures for the participation of the general public, local and regional
authorities, and other parties with an interest in the definition and implementation of the
landscape policies mentioned in paragraph b above;
d. to integrate landscape into its regional and town planning policies and in its cultural,
environmental, agricultural, social and economic policies, as well as in any other policies
with possible direct or indirect impact on landscape.
Article 6 – Specific measures
A. Awareness-raising
Each Party undertakes to increase awareness among the civil society, private
organisations, and public authorities of the value of landscapes, their role and changes to
them.
B. Training and education
Each Party undertakes to promote:
a. training for specialists in landscape appraisal and operations;
b. multidisciplinary training programmes in landscape policy, protection, management and
planning, for professionals in the private and public sectors and for associations
concerned;
c. school and university courses which, in the relevant subject areas, address the values
attaching to landscapes and the issues raised by their protection, management and
planning.
C. Identification and assessment
1. With the active participation of the interested parties, as stipulated in Article 5.c, and
with a view to improving knowledge of its landscapes, each Party undertakes:
a. i) to identify its own landscapes throughout its territory;
ii) to analyse their characteristics and the forces and pressures transforming them;
iii) to take note of changes;
b. to assess the landscapes thus identified, taking into account the particular values
assigned to them by the interested parties and the population concerned.
2. These identification and assessment procedures shall be guided by the exchanges of
experience and methodology, organised between the Parties at European level pursuant
to Article 8.
D. Landscape quality objectives
Each Party undertakes to define landscape quality objectives for the landscapes identified
and assessed, after public consultation in accordance with Article 5.c.
E. Implementation
To put landscape policies into effect, each Party undertakes to introduce instruments
aimed at protecting, managing and/or planning the landscape.
Chapter III – European Co-operation
Article 7 – International policies and programmes
Parties undertake to co-operate in the consideration of the landscape dimension of
35
international policies and programmes, and to recommend, where relevant, the inclusion in
them of landscape considerations.
Article 8 – Mutual assistance and exchange of information
The Parties undertake to co-operate in order to enhance the effectiveness of measures
taken under other articles of this Convention, and in particular:
a. to render each other technical and scientific assistance in landscape matters through
the pooling and exchange of experience, and the results of research projects;
b. to promote the exchange of landscape specialists in particular for training and
information purposes;
c. to exchange information on all matters covered by the provisions of the Convention.
Article 9 – Transfrontier landscapes
The Parties shall encourage transfrontier co-operation on local and regional level and,
wherever necessary, prepare and implement joint landscape programmes.
Article 10 – Monitoring of the implementation of the Convention
1. Existing competent Committees of Experts set up under Article 17 of the Statute of the
Council of Europe shall be designated by the Committee of Ministers of the Council of
Europe to be responsible for monitoring the implementation of the Convention.
2. Following each meeting of the Committees of Experts, the Secretary General of the
Council of Europe shall transmit a report on the work carried out and on the operation of
the Convention to the Committee of Ministers.
3. The Committees of Experts shall propose to the Committee of Ministers the criteria for
conferring and the rules governing the Landscape award of the Council of Europe.
Article 11 – Landscape award of the Council of Europe
1. The Landscape award of the Council of Europe is a distinction which may be conferred
on local and regional authorities and their groupings that have instituted, as part of the
landscape policy of a Party to this Convention, a policy or measures to protect, manage
and/or plan their landscape, which have proved lastingly effective and can thus serve as
an example to other territorial authorities in Europe. The distinction may be also conferred
on non-governmental organisations having made particularly remarkable contributions to
landscape protection, management or planning.
2. Applications for the Landscape award of the Council of Europe shall be submitted to the
Committees of Experts mentioned in Article 10 by the Parties. Transfrontier local and
regional authorities and groupings of local and regional authorities concerned, may apply
provided that they jointly manage the landscape in question.
3. On proposals from the Committees of Experts mentioned in Article 10 the Committee of
Ministers shall define and publish the criteria for conferring the Landscape award of the
Council of Europe, adopt the relevant rules and confer the Award.
4. The granting of the Landscape award of the Council of Europe is to encourage those
receiving the award to ensure the sustainable protection, management and/or planning of
the landscape areas concerned.
Chapter IV – Final clauses
Article 12 – Relationship with other instruments
The provisions of this Convention shall not prejudice stricter provisions concerning
landscape protection, management and planning contained in other existing or future
binding national or international instruments.
36
Article 13 – Signature, ratification and entry into force
1. This Convention shall be open for signature by the member States of the Council of
Europe. It shall be subject to ratification, acceptance or approval. Instruments of
ratification, acceptance or approval shall be deposited with the Secretary General of the
Council of Europe.
2. The Convention shall enter into force on the first day of the month following the expiry of
a period of three months after the date on which ten member States of the Council of
Europe have expressed their consent to be bound by the Convention in accordance with
the provisions of the preceding paragraph.
3. In respect of any signatory state which subsequently expresses its consent to be bound
by it, the Convention shall enter into force on the first day of the month following the expiry
of a period of three months after the date of the deposit of the instrument of ratification,
acceptance or approval.
Article 14 - Accession
1. After the entry into force of this Convention, the Committee of Ministers of the Council of
Europe may invite the European Community and any European State which is not a
member of the Council of Europe, to accede to the Convention by a majority decision as
provided in Article 20.d of the Council of Europe Statute, and by the unanimous vote of the
States parties entitled to hold seats in the Committee of Ministers.
2. In respect of any acceding State, or the European Community in the event of its
accession, this Convention shall enter into force on the first day of the month following the
expiry of a period of three months after the date of deposit of the instrument of accession
with the Secretary General of the Council of Europe.
Article 15 – Territorial application
1. Any State or the European Community may, at the time of signature or when depositing
its instrument of ratification, acceptance, approval or accession, specify the territory or
territories to which the Convention shall apply.
2. Any Party may, at any later date, by declaration addressed to the Secretary General of
the Council of Europe, extend the application of this Convention to any other territory
specified in the declaration. The Convention shall take effect in respect of such a territory
on the first day following the expiry of a period of three months after the date of receipt of
the declaration by the Secretary General.
3. Any declaration made under the two paragraphs above may, in respect of any territory
mentioned in such declaration, be withdrawn by notification addressed to the Secretary
General. Such withdrawal shall become effective on the first day of the month following the
expiry of a period of three months after the date of receipt of the notification by the
Secretary General.
Article 16 – Denunciation
1. Any Party may, at any time, denounce this Convention by means of a notification
addressed to the Secretary General of the Council of Europe.
2. Such denunciation shall become effective on the first day of the month following the
expiry of a period of three months after the date of receipt of the notification by the
Secretary General.
Article 17 – Amendments
1. Any Party or the Committees of Experts mentioned in Article 10 may propose
amendments to this Convention.
2. Any proposal for amendment shall be notified to the Secretary General of the Council of
37
Europe who shall communicate it to the member States of the Council of Europe, to the
others Parties, and to any European non-member State which has been invited to accede
to this Convention in accordance with the provisions of Article 14.
3. The Committees of Experts mentioned in Article 10 shall examine any amendment
proposed and submit the text adopted by a majority of three-quarters of the Parties’
representatives to the Committee of Ministers for adoption. Following its adoption by the
Committee of Ministers by the majority provided for in Article 20.d of the Statute of the
Council of Europe and by the unanimous vote of the States parties entitled to hold seats in
the Committee of Ministers, the text shall be forwarded to the Parties for acceptance.
4. Any amendment shall enter into force in respect of the Parties which have accepted it
on the first day of the month following the expiry of a period of three months after the date
on which three Council of Europe member States have informed the Secretary General of
their acceptance. In respect of any Party which subsequently accepts it, such amendment
shall enter into force on the first day of the month following the expiry of a period of three
months after the date on which the said Party has informed the Secretary General of its
acceptance.
Article 18 – Notifications
The Secretary General of the Council of Europe shall notify the member States of the
Council of Europe, any State or the European Community having acceded to this
Convention, of:
a. any signature;
b. the deposit of any instrument of ratification, acceptance, approval or accession;
c. any date of entry into force of this Convention in accordance with Articles 13, 14 and 15;
d. any declaration made under Article 15;
e. any denunciation made under Article 16;
f. any proposal for amendment, any amendment adopted pursuant to Article 17 and the
date on which it comes into force;
g. any other act, notification, information or communication relating to this Convention.
In witness whereof the undersigned, being duly authorised thereto, have signed this
Convention.
Done at Florence, this 20th day of October 2000, in English and French, both texts being
equally authentic, in a single copy which shall be deposited in the archives of the Council
of Europe. The Secretary General of the Council of Europe shall transmit certified copies
to each member State of the Council of Europe and to any state or to the European
Community should they be invited to accede to this Convention.
******************
38
6.3 Adesione al progetto AUSE – Associazione Universitaria Studi Europei
9/2008/6.3
Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone all'attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la proposta avanzata
dalla Facoltà di Scienze Politiche di aderire al progetto presentato da AUSE – Associazione
Universitaria di Studi Europei per lo svolgimento di un sondaggio sul tema “Gli studenti
universitari italiani e l’Unione Europea: conoscenza, percezione ed aspettative”.
AUSE è un’associazione di docenti universitari legati al Programma Comunitario Jean
Monnet e il progetto, finanziato dalla Commissione europea e che gode del sostegno della
Rappresentanza in Italia della Commissione, prevede la somministrazione agli studenti di tutte le
Facoltà di un questionario distinto in sei parti riguardanti:
- il grado di conoscenza degli studenti sull’Unione Europea e sulle sue istituzioni
- la percezione dell’Europa e della sua missione
- l’identità europea
- le frontiere dell’Europa e il suo ruolo nel mondo
- le aspettative dei giovani sul futuro dell’Unione europea
- la comunicazione e l’informazione.
I risultati del sondaggio, destintati evidentemente anche agli ambienti poltici ed istituzionali,
forniranno alla comunità accademica impegnata in studi europei un quadro ragionevolmente
attendibile sullo stato della conoscenza dell’Unione europea da parte della popolazione studentesa,
permettendo quindi di verificare la possibilità di implementare forme e contenuti didattici utili a
colmare le carenze eventualmente riscontrate. I dati saranno discussi nel corso di un seminario
previsto per maggio 2009 all’Università di Pavia.
Poiché AUSE, che contribuirà alle spese relative alla somministrazione del questionario,
auspica che l’Ateneo possa anch’esso supportare l’iniziativa con un cofinanziamento, si precisa che
qualsiasi eventuale contribuzione in tal senso sarà a carico della Facoltà di Scienze Politiche.
In considerazione della sua importanza, si propone l'adesione al progetto.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che AUSE – Associazione Universitaria di Studi Europei ha promosso un
progetto per lo svolgimento di un sondaggio sul tema “Gli studenti
universitari italiani e l’Unione Europea: conoscenza, percezione ed
aspettative”;
CONSIDERATO
il progetto, finanziato dalla Commissione europea e che gode del sostegno
della Rappresentanza in Italia della Commissione, prevede la
somministrazione agli studenti di un questionario;
39
CONSIDERATO
che risultati del sondaggio, permetteranno alla comunità accademica
impegnata in studi europei di verificare la possibilità di implementare forme e
contenuti didattici utili a colmare le carenze eventualmente riscontrate;
PRESA VISIONE
del questionario relativo all’indagine;
CONSIDERATO
l’interesse dell’iniziativa;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTA
la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche del 24/10/2008;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
di approvare la richiesta di adesione al progetto presentato da AUSE – Associazione Universitaria
di Studi Europei per lo svolgimento di un sondaggio sul tema “Gli studenti universitari italiani e
l’Unione Europea: conoscenza, percezione ed aspettative”.
40
QUESTIONARIO
Dati personali (ai fini statistici):
Sesso:
… M
… F
Età:
…
…
…
…
18-22
23-26
27-30
oltre
Regione di provenienza: _____________________________
Corso di studi di appartenenza:
…
…
…
…
…
corso di laurea triennale
anno: _______
corso di laurea specialistica
anno: _______
corso di laurea a ciclo unico
anno: _______
corso post laurea (master/specializzazione/dottorato di ricerca)
denominazione corso: ________________________________________________________
1. L’Unione Europea e le sue istituzioni
Quando è nata l’Unione Europea?
…
…
…
…
Nel 1957, con i Trattati di Roma
Nel 1987 con l’Atto Unico Europeo
Nel 2000, con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
Nel 1992,con il Trattato di Maastricht
Quali tra i seguenti personaggi possono essere considerati padri fondatori dell’Europa unita?
…
…
…
…
…
…
…
Jean Monnet
Simone Veil
Winston Churchill
Altiero Spinelli
José Manuel Barroso
Alcide de Gasperi
Robert Schuman
Qual è il simbolo dell’Unione Europea?
… Bandiera con i colori dell’arcobaleno
… Bandiera con 12 stelle sullo sfondo azzurro
41
… Bandiera con 15 stelle sullo sfondo azzurro
Qual è l’inno europeo?
… Il concerto per pianoforte n. 20 di Mozart
… La Traviata di Verdi
… L’Inno alla gioia nella Nona sinfonia di Beethoven
Qual è il motto dell’Europa?
… Uniti nella diversità
… Uniti nell’uguaglianza
… Uniti nella solidarietà
Quanti paesi fanno attualmente parte dell’Unione Europea?
… 25
… 27
… 15
Quale è la data della Giornata dell’Europa?
… 2 giugno
… 25 aprile
… 9 maggio
Quali delle seguenti sono istituzioni della UE?
…
…
…
…
…
…
…
…
Consiglio Europeo
Parlamento Europeo
Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europea
Commissione Europea
UNESCO
Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea
UNICEF
Consiglio d’Europa
Quale è la sede della Commissione Europea?
…
…
…
…
…
Lussemburgo
Parigi
Strasburgo
Bruxelles
Non so
Chi è l’attuale Presidente della Commissione Europea?
…
…
…
…
…
Jacques Delors
Valéry Giscard d’Estaing
Manuel Barroso
Xavier Solana
Non so
Quali sono i paesi che hanno respinto, attraverso un referendum, la ratifica della Costituzione Europea?
… Danimarca e Portogallo
… Gran Bretagna e Francia
… Francia e Paesi Bassi
42
Da quale anno è entrato in vigore l’euro?
…
…
…
…
2000
2002
2003
Non so
Quali di questi Paesi hanno adottato l’euro come propria moneta?
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
Austria
Danimarca
Finlandia
Gran Bretagna
Grecia
Irlanda
Islanda
Lussemburgo
Norvegia
Olanda
Polonia
Portogallo
Repubblica Ceca
Romania
Spagna
Svezia
Svizzera
Turchia
Ungheria
2)
Percezione dell’Unione Europea e della sua missione
Qual è la prima reazione che provi pensando al progetto di integrazione europea?
…
…
…
…
Fiducia
Indifferenza
Diffidenza
Opposizione
Quali sono, a tuo avviso, i principali vantaggi che ha portato ai Paesi membri il processo di integrazione
europea?
… Ha favorito la libera circolazione delle merci e gli scambi economici creando un mercato comune
… Ha incrementato la prosperità economica e la qualità della vita grazie all’adozione di una moneta
forte e stabile
… Ha permesso una maggiore mobilità della forza lavoro, dando impulso all’occupazione
… Ha contribuito alla difesa dei diritti umani fondamentali e della democrazia
… Ha promosso l’integrazione tra diverse culture
… Ha istituito maggiori controlli per la sicurezza e per la tutela in numerosi settori
… Ha abolito le frontiere, facilitando la mobilità delle persone
… Ha favorito la protezione dell’ambiente
… Ha dato impulso alla conoscenza, alla ricerca e al progresso scientifico
… Ha promosso la circolazione delle idee e della cultura
… Altro: _____________________________________________________________________
E quali gli svantaggi?
…
…
…
…
Ha provocato un impoverimento delle identità nazionali
Ha portato alla perdita delle tradizioni locali
Ha creato problemi di integrazione tra le diverse culture
Ha portato a un aumento dei prezzi
43
…
…
…
…
…
Ha aumentato la concorrenza nel mercato
Ha provocato un aumento del traffico di droga e della criminalità
Ha favorito l’immigrazione senza controllo
Ha portato a una perdita di potere dei Paesi più piccoli
Altro: ____________________________________________________________________
In particolare, quali conseguenze ha avuto, per l’Italia, l’appartenenza all’Unione Europea?
… L’Italia è politicamente più stabile in quanto membro dell’Unione
… L’Italia è più protetta in caso di guerre e atti terroristici
… L’Italia ha migliorato la propria immagine e la propria credibilità entrando a far parte di un gruppo di
Paesi forte e competitivo
… L’Italia ha un peso maggiore nell’Unione Europea
… Gli italiani hanno la libertà di viaggiare, studiare e lavorare ovunque
… L’adozione dell’euro ha portato a un aumento dei prezzi
… L’Italia deve sostenere costi eccessivi per le politiche comunitarie
… E’ stata incrementata l’immigrazione senza sufficiente controllo
… L’appartenenza alla UE ha impoverito l’identità e la cultura nazionale
Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio la tua opinione sul rapporto tra l’Italia e l’Unione Europea?
… Gli interessi italiani si difendono al meglio agendo in comune attraverso l’Unione Europea
… Un legame con l’Unione Europea è necessario ma poco vantaggioso
… L’Unione Europea ormai sta creando più problemi che vantaggi
Secondo te, il processo di integrazione europea aiuta a equilibrare le differenze tra le zone più ricche e
quelle meno sviluppate?
… Sì
… No
… Non so
I principali poteri della Commissione Europea sono quelli di iniziativa legislativa, di attuazione delle politiche
e dei programmi dell’Unione, di esecuzione del bilancio, di vigilanza sull’applicazione dei Trattati dell’Unione.
Ritieni tali poteri:
…
…
…
…
Sufficienti
Insufficienti
Eccessivi
Non so
L’esistenza di una lingua comune gioca un ruolo determinante nella costruzione di una nuova realtà politica
territoriale. Tu ritieni che:
… Tutti i Paesi dell’Unione dovrebbero continuare a utilizzare la propria lingua ufficiale negli atti delle
Istituzioni della UE
… L’Unione Europea dovrebbe dotarsi di un’unica lingua di lavoro, mentre le lingue dei diversi Paesi
membri dovrebbero mantenere il proprio ruolo a livello nazionale
… Si dovrebbe arrivare a una sola lingua comune a tutta l’Europa
In Europa esiste già una politica comune di sicurezza e difesa. Quali delle seguenti affermazioni condividi
maggiormente?
… L’UE dovrebbe disporre di una forza militare di intervento rapido da poter utilizzare in caso di conflitti
internazionali
… L’UE dovrebbe avere il proprio Ministero degli Esteri, portavoce della posizione comune
… L’UE dovrebbe far parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
… Le politiche in materia di difesa dovrebbero essere lasciate ai singoli Stati membri
Quali potrebbero essere ulteriori utili elementi di aggregazione?
44
…
…
…
…
Istituzione di un sistema di tassazione comune per favorire gli scambi economici
Creazione di un sistema legislativo comune
Politica comune in materia di immigrazione
Altro: ____________________________________________________________________
Secondo te, quali delle seguenti competenze dovrebbero essere esercitate a livello di Unione Europea e
quali invece essere gestite a livello nazionale?
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
…
Agricoltura
Ambiente
Immigrazione e asilo
Difesa
Diritto civile
Educazione e formazione
Energia
E
Fiscalità
Giustizia e lotta contro il crimine
Lavoro e sicurezza sociale
Politica estera
Politica dei trasporti
Ricerca e sviluppo
Sanità
Sicurezza alimentare
Turismo
E
E
E
E
E
E
N
E
E
E
E
E
E
E
E
E
N
N
N
N
N
N
N
N
N
N
N
N
N
N
N
Le politiche adottate dall’UE nei confronti degli atti di terrorismo internazionale infondono in te:
…
…
…
…
Sicurezza
Paura
Indifferenza
Non so
i. Identità europea
Ogni italiano è anche cittadino europeo:
…
…
…
…
Sì
No
Sì, ma in modo non giuridicamente rilevante
Non so
Pensi che esista una “identità europea” che accomuna i cittadini degli Stati che fanno parte dell’Unione
Europea?
…
…
…
…
Sì
No
Sarà possibile in futuro, sulla base di consolidate Istituzioni europee
Non so
Molti di noi, oggi, hanno la sensazione di appartenere a più comunità. Quali sono, in ordine di intensità, le
aree geografiche a cui ti senti più legato?
…
…
…
…
…
Il tuo comune/città
La tua regione
Il tuo Paese di origine
L’Europa
Il mondo
45
Che sensazione provi al pensiero di essere cittadino dell’Unione Europea?
…
…
…
…
…
…
…
…
Entusiasmo
Ottimismo per il futuro
Orgoglio
Aspettative
Dubbi
Diffidenza
Indifferenza
Insicurezza
ii. Le frontiere dell’Europa e il suo ruolo nel mondo
Quali tra i seguenti Paesi sono gli ultimi a d essere entrati a far parte dell’Unione Europea?
…
…
…
…
…
…
Bulgaria
Repubblica Ceca
Romania
Danimarca
Polonia
Norvegia
Quanti sono, attualmente, gli Stati candidati all’adesione all’Unione Europea??
…
…
…
…
1
3
6
Non so
Quali tra questi Stati sono candidati ad entrare a far parte dell’Unione?
…
…
…
…
…
…
…
Croazia
Albania
Turchia
Russia
Svizzera
Ex Repubblica di Macedonia
Non so
Che cosa pensi riguardo all’entrata di nuovi Paesi nell’Unione Europea?
…
…
…
…
Sono pienamente favorevole a una politica di integrazione estesa a nuovi paesi
Sono favorevole solo dopo un’attenta valutazione dei Paesi candidati
L’apertura a culture molto diverse creerebbe problemi di integrazione
Non so
iii. Il futuro dell’UE: prospettive dei giovani
Quale nome preferiresti per l’Europa politica di domani?
…
…
…
…
Unione Europea (denominazione attuale)
Comunità Europea (denominazione iniziale)
Stati Uniti d’Europa
Federazione Europea
Ti piacerebbe partecipare a un progetto di scambio tra studenti dell’Unione Europea, come Erasmus o
Comenius?
46
…
…
…
…
Sì
No
Ho già partecipato
Non so che cosa siano
Se sì, perché?
…
…
…
…
…
…
Per conoscere nuovi Paesi e culture
Per confrontarmi con metodi diversi di insegnamento
Per fare un’esperienza che potrebbe essermi utile nel lavoro
Per imparare o perfezionare una lingua straniera
Per fare nuove amicizie
Altro (specificare) ___________________________________________________________
Se no, perché?
…
…
…
…
Ho timore di recarmi all’estero
Non conosco le lingue straniere
Ho paura di perdere tempo e di ritardare il corso di studi
Altro (specificare) ___________________________________________________________
Ti piacerebbe partecipare al Servizio Volontario Europeo?
… Sì
… No
… Non so che cosa sia
Se sì, perché?
…
…
…
…
…
…
Per conoscere nuovi Paesi e culture
Per poter essere utile al prossimo
Per fare un’esperienza che potrebbe essermi utile nel lavoro
Per imparare o perfezionare una lingua straniera
Per fare nuove amicizie
Altro (specificare) ___________________________________________________________
Se no, perché?
…
…
…
…
Ho timore di recarmi all’estero
Non conosco le lingue straniere
Non ho abbastanza tempo
Altro (specificare) ___________________________________________________________
Saresti disposto a intraprendere la tua carriera professionale in uno dei Paesi europei?
… Sì
… No
Se sì, perché?
…
…
…
…
Sarebbe una utile esperienza per la mia crescita professionale
Le prospettive di guadagno sono migliori
Ci sono maggiori opportunità di lavoro e di carriera
Altro (specificare) ___________________________________________________________
47
Credi che l’introduzione dell’euro influirà sul tuo futuro?
… In meglio
… In peggio
… Non so
Se in meglio, perché?
…
…
…
…
Facilita i viaggi e gli scambi internazionali
Favorisce il commercio
Ha dato stabilità economica all’Europa
Permette di viaggiare senza cambi di valuta
Se in peggio, perché?
…
…
…
…
Ha provocato l’aumento dei prezzi
Non mi rendo più conto del valore delle cose
Ha soppresso un simbolo nazionale, la lira
L’economia italiana sarà controllata da altri Paesi
Credi che l’allargamento della UE a nuovi Paesi influirà sul tuo futuro?
… In meglio
… In peggio
… Non so
Se in meglio, perché?
…
…
…
…
…
Saranno facilitati i viaggi e gli scambi
Creerà opportunità di lavoro
Darà stabilità ai Paesi interessati
L’Europa assumerà maggiore influenza nelle relazioni internazionali
Altro (specificare) ___________________________________________________________
Se in peggio, perché?
…
…
…
…
…
L’Italia perderà una parte dei finanziamenti europei
In Italia diminuiranno i posti di lavoro
Aumenteranno immigrazione e criminalità
Sarà più difficile far funzionare l’Unione Europea con 25 paesi
Altro (specificare) ___________________________________________________________
iv. Comunicazione e informazione
Quando hai sentito il bisogno di informarti sulle opportunità europee, lo hai fatto per motivi di:
…
…
…
…
Studio/lavoro
Viaggi e tempo libero
Informazione personale
Non ho interesse per l’argomento
Se hai bisogno di avere informazioni sull’Europa lo fai tramite:
…
…
…
…
…
…
…
Televisione
Quotidiani o riviste
Libri, brochures, opuscoli informativi
Radio
Siti internet generalisti
Portali dell’Unione Europea e siti specializzati
Discussioni con parenti, amici e colleghi
48
… Punti informativi specializzati (Punti Europa, Eurodesk, Informagiovani…)
Quali di queste strutture conosci?
…
…
…
…
…
Info Point Europa
Sportelli Eurodesk
Carrefour
Informagiovani
Altro: __________________________________________________________________
L’informazione disponibile sui temi europei è, a tuo avviso:
… Sufficiente
… Insufficiente
… Da migliorare
Quali tra le seguenti opportunità rivolte ai giovani conosci?
…
…
…
…
…
…
…
Programma Erasmus
Programma Leonardo
Programma Comenius
Servizio di Volontariato Europeo
Possibilità di tirocinio nelle istituzioni europee
Youth Summit e altre occasioni di incontro e dibattito internazionale
Banca dati EURES per la ricerca di un impiego
Nella tua Università si parla di Unione Europea?
…
…
…
…
Per niente
Poco
Abbastanza
Molto
Credi che la tua Università dovrebbe fare di più per informarti sull’Unione Europea? Se sì, che cosa?
…
…
…
…
…
Organizzare conferenze, convegni e seminari con esperti in materia europea
Dare maggiore visibilità agli eventi di rilevanza europea
Organizzare visite alle istituzioni della UE
Favorire le occasioni di scambio e dibattito tra studenti dei diversi Paesi europei
Altro (specificare) _________________________________________________________
Saresti interessato a ricevere una newsletter informativa sui temi europei?
… Sì
… No
In che modo preferiresti essere informato sulle novità e sulle opportunità relative all’Europa?
…
…
…
…
Brochures, opuscoli, newsletter
Seminari, convegni, conferenze
Sito internet specializzato
Invio di informazioni tramite e-mail
Hai trovato interessante compilare il questionario?
… Sì
… No
Grazie per la collaborazione
49
********************
(Il Prof. Ugo PERONE lascia la seduta alle ore 13.30)
6.4 Contratto tra Ateneo e London School of Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati
“European Structure of Earning Survey”
9/2008/6.4
Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Il Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi ha proposto la sottoscrizione di
un contratto con la London School of Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati ESES –
European Structure of Earnigs Survey.
Si tratta di un archivio informatico, conservato presso Eurostat, l’Ufficio Statitstico della
Commissione Europea, che contiene informazioni molto estese su salari, caratteristiche individuali
e d’impresa su campioni rappresentativi di aziende ed individui in diversi Paesi dell’Unione
Europea.
L’accesso ai dati è possibile con la stipula di un contratto istituzionale con la London School
of Economics, referente di Eurostat, che consente di effettuare ricerche tramite un sistema di
accesso remoto che garantisce la confidenzialità di utilizzo delle informazioni.
Il contratto istituzionale, con scadenza 31/12/2010, consentirà inoltre l’attivazione di accordi
di licenza personali da parte dei ricercatori dell’Ateneo che ne facciano richiesta.
Non sono previsti oneri a carico del bilancio dell’Ateneo.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che il Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi ha
proposto la sottoscrizione di un contratto con la London School of
Economics per l’accesso e l’utilizzo dei dati “ESES – European Structure of
Earnigs Survey”;
CONSIDERATO
che i suddetti dati consistono in un archivio informatico, conservato presso
Eurostat, l’Ufficio Statistico della Commissione Europea, che contiene
informazioni molto estese su salari, caratteristiche individuali e d’impresa su
campioni rappresentativi di aziende ed individui in diversi Paesi dell’Unione
Europea;
CONSIDERATO
che la London School of Economics è referente di Eurostat per l’utilizzo dei
dati;
CONSIDERATO
che il contratto permette di effettuare ricerche tramite un sistema di accesso
remoto che garantisce la confidenzialità di utilizzo delle informazioni;
50
CONSIDERATO
che il contratto istituzionale, con scadenza 31/12/2010, consentirà
l’attivazione di accordi di licenza personali da parte dei ricercatori
dell’Ateneo che ne facciano richiesta;
CONSIDERATO
che non sono previsti oneri a carico del bilancio dell’Ateneo;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità
emanato con D.R. n. 84 del 19/02/2008;
VISTA
la delibera del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi del
27/11/2008;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
di approvare la sottoscrizione del contratto per l’accesso e l’utilizzo dei dati “ESES – European
Structure of Earnigs Survey”, sottoriportato
CONTRACT ON ACCESS TO AND USE OF
EUROPEAN STRUCTURE OF EARNINGS SURVEY
DATA FOR RESEARCH PURPOSES
The London School of Economics (LSE) established in Houghton Street, London WC2A 2AE,
represented by Mr Andrew Farrell, Director of Finance and Facilities
and
Name of Institution hereinafter referred to as “the contracting institution”
HAVE AGREED AS FOLLOWS:
I.
Article 1
SUBJECT AND SCOPE OF THE CONTRACT
This contract specifies the conditions for access to confidential statistical data for
scientific purposes, the obligations of the researchers, the measure for respecting the
confidentiality of statistical data and the sanctions in case of breach of these
obligations.
It covers the assignment to the contracting institution, on the terms set out below, of
the right to use the “European Structure of Earnings Survey microdata via the PiEPLISSY remote access system” (hereinafter referred to as the “data”) which contains
anonymised micro-data on firms and individuals. Not all member states are
represented in the datasets and inclusion is dependent on the ongoing explicit
51
permissions being granted by the relevant National Statistical Institutes (NSI) to
Eurostat and the LSE, allowing the LSE to manage access to data via the PiEPLISSY System. Observation years can, but will not necessarily include 1995, 2002,
and 2006, depending on NSI permission.
There are no financial implications associated with this Contract either for the LSE
or the contracting institution. The Contract is solely for the purposes of data access
as laid out above.
Article 2
The data may be used only for the purpose of the research projects as registered and
approved with LSE prior to the granting of access to the data. The contracting
institution shall take all necessary regulatory, administrative, technical and
organisational measures to ensure that no data, system or security information, or
unpublished analyses are made available to third parties, and that there will be no
attempt to identify by any means whatsoever, any individual statistical unit, nor will
the contracting institutions claim to have done so. In particular, the data shall not be
connected with other data sets from any source without prior written consent.
The contracting institution shall take reasonable steps to ensure that it does not
disclose, or use for purposes unconnected with this Contract, confidential
information supplied to it by the LSE. LSE must inform the contracting institution in
writing on each occasion that it supplies such confidential information.
LSE shall take reasonable steps to ensure that it does not disclose, or use for
purposes unconnected with this Contract, confidential information supplied to it by
the contracting institution. The contracting institution must inform the LSE in
writing on each occasion that it supplies such confidential information.
Article 3
The contracting institution shall remain bound by the obligations of Article 2 even
after expiry or termination of the contract and for a period of 5 years.
Failure to comply with these requirements shall result in termination of the contract
with immediate effect and may be subject to further legal action. The contracting
institution will be obliged to return any data or materials derived from the data, or
including the whole or parts of the data to LSE. It will also result in the termination
of access to further data. Eurostat and contributing NSIs shall also be informed of
the individual and institutional breach and may undertake separate actions against
the contracting institution.
II.
Article 4
DATA ACCESS AND USE
The data which the contracting institution wishes to analyse and study are the
following:
‘European Structure of Earnings Survey microdata’, for countries where National
Statistical Institutes have granted permission to the LSE project to provide access to
1995 and/or 2002 data via remote access through the PiEP-LISSY System.
The materials and data are provided in good faith and to the best of LSE’s
knowledge are free of error at the time of supply. But LSE shall not be liable for
errors, omissions or mistakes contained in the users’ dataset nor for any
consequences or liabilities arising there from. Nor shall LSE be responsible for any
52
effects of the materials supplies on software or hardware of computer systems of the
researchers or the contracting institution. LSE shall not be liable for any losses
suffered by the contractting institution as a result of allowing access to the datasets.
In any event LSE’s liability shall be limited to correction of materials and data where
possible.
A continuous access service will be provided to the best of the LSE’s ability.
However the LSE cannot guarantee that a continuous service will be maintained and
shall not be responsible for service interruptions, System downtime, nor for any
consequential losses, either direct or indirect, suffered as a result by the contracting
institutions.
Article 5
The contracting institution shall have access to the files as follows:
Access to the data is via PiEP-LISSY a remote system managed by LSE to access
and analyses microdata secured at Eurostat. Access is via a confidential individual
username and password, which is assigned to the researcher by the LSE.
Access to the data may be granted to individual researchers employed by the
contracting institution exclusively for the research purposes agreed in advance with
the LSE and only following explicit authorisation of the LSE.
The researchers that are taking part in authorised research project(s), may access the
data. However, individuals will be granted access to the data only following explicit
authorisation by the LSE and a commitment that they will use the data exclusively
for authorised project(s).
Before being provided with a personal account (including a username and
password), any individual researcher working with the data must sign a
Confidentiality Declaration promising that he/she will abide by all the provisions
stated in this contract and accepting that failure to do so will render him/her bound
by the provisions of Article 3 of the contract.
No individual can be associated with any project or publication using the data
without contractual permission. All co-authors, research assistants, and project
members must have both individual and institutional contracts, whether or not they
will directly access the data.
No copy of all or part of the data can be made.
After expiry or termination of this contract, individual accounts will be suspended,
and all temporary files on the system relating to employees of the contracting
institution will be deleted.
Article 6
All analysis of the data must be for the specific purpose of project(s) registered with
and authorised in advance by the LSE.
53
III.
REPORTS BASED ON THE SUPPLIED DATA
Article 7
It shall be the responsibility of the contracting institutions to ensure that any results
of the research published or otherwise disseminated do not contain information
which may permit the identification of individual records of the data.
Therefore, in any reports, including all publications and unpublished papers, the
contracting institution should ensure strict application of the guidelines for
publications detailed on the website [ http://cep.lse.ac.uk/leed ].
These guidelines are intended to avoid publication of figures which are confidential
and statistically unreliable.
Article 8
The contractors are required to provide LSE with a copy of all reports that have been
produced using the data in advance of publication. All publications must be made
available to NSIs for comment for a set period of two weeks before entering the
public domain whether via oral or written presentations, including web based
publication. The contracting institution shall remain bound by this obligation even
after expiry or termination of the contract for a period of 5 years.
Article 9
The contracting institution shall undertake to acknowledge the source of the data by
stating – LSE, European Structure of Earnings Survey Eurostat Harmonised data, via
PiEP-LISSY – and to add a disclaimer that neither LSE nor Eurostat has
responsibility for the results and conclusions which are those of the researcher(s)
when disseminating the results of the work to which this contract relates.
IV.
RESPONSIBLE DEPARTMENTS
Article 10
The person responsible for the undertaking of this contract at LSE, and for managing
data access is
Name: Ms. Tanvi Desai
Address:
London School of Economics
Houghton Street
London WC2A 2AE
Tel:
+44(0)207.955-7740
Fax:
+44(0)207.955-7595
E-mail:
[email protected]
The person responsible for this contact at the LSE is
Name: Mr. Andrew Farrell
Address:
London School of Economics
Houghton Street
London WC2A 2AE
Tel:
+44(0)207.955-7091
E-mail:
[email protected]
54
Article 11
The person responsible for this contract for [name of institution] is [name and
contact details of responsible person]
V.
CHARGES
Article 12
There is no charge for accessing European Structure of Earnings Survey microdata
through the PiEP-LISSY System.
VI.
DURATION AND TERMINATION OF THE CONTRACT
Article 13
The contract is concluded for a period running from the date of its signature until the
research projects undertaken by employees of the contracting organisation,
authorised by the LSE before 30/11/2007, are finalised, and any case will not last
beyond [31/12/2010]. No compensation may be claimed in the event of termination
of the contract.
Article 14
Without prejudice to Article 3, LSE may immediately terminate this contract where
the contracting institution fails to comply with a written notification from LSE of
failure to adequately comply with obligations set out in this agreement. If the
contracting institution fails to rectify the matter drawn to its attention by LSE within
2 weeks of receipt of the written notification, this agreement may be terminated
forthwith.
Article 15
At the end of the period of this agreement the contractors undertake to make no
further use of the information made available to them by LSE under this contract.
Furthermore the contracting institutions will return any datasets to LSE and provide
written confirmation that all copies or partial datasets retained by the contracting
institution have been deleted or destroyed. Failure to comply with this requirement
may result in further action by LSE or the NSIs.
VII
GENERAL PROVISIONS
Article 16
The law of England shall apply to the contact, which shall enter into force only after
the last signature of the contracting parties. The parties submit to the jurisdiction of
the Courts of England.
Article 17
This document may be modified only by a written agreement by duly authorised
representatives of the contracting parties.
In as many original as there are parties to the contract
For the contracting institution
Signature:
_______________________________
55
Signed at: ____________________
Date: _________________________
For the LSE
Signature: Andrew Farrell
--------------------------Signed at London
Date:__________________________
********************
6.5 Rinnovo convenzione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
9/2008/6.5
Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate ha proposto il rinnovo della convenzione
tra l’Università e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, regolante i rapporti di ricerca e formazione
con l’Ateneo approvata dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione 2/2000/8.7 del
15/05/2000.
Si ricorda che, l’INFN, promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della
fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo
sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori e che, in base all’accordo, l'Ateneo ospiterà
presso il Dipartimento il Gruppo Collegato di Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN.
La nuova bozza (la cui formulazione è quella normalmente usata dall’INFN per gli accordi con le
università italiane) presenta alcune modifiche non sostanziali rispetto alla convenzione precedente
che tendono ad enfatizzare il ruolo del Direttore del Dipartimento – cui è affidata l’esecuzione della
convenzione per parte universitaria - rispetto a quello del Responsabile del Gruppo INFN (in
particolare agli artt. 3,5,6,7 e 9).
La durata della convenzione, inoltre, è passata da cinque a sette anni.
La convenzione prevede che l’INFN verserà al Dipartimento:
a) il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto di sorgenti di radiazioni ionizzanti il cui acquisto
sia stato formalmente e preventivamente autorizzato dal Direttore della Sezione cui afferisce il
Gruppo;
b) il rimborso delle eventuali spese, formalmente e preventivamente autorizzate dal Direttore della
Sezione, sostenute per lo smaltimento di rifiuti radioattivi, speciali, speciali pericolosi, da effettuarsi
secondo le vigenti norme in materia;
c) un contributo annuo di Euro 3000 (tremila) per la biblioteca; tale contributo sarà destinato
all'acquisto di libri e riviste di interesse dell'INFN e potrà essere modificato, di anno in anno ed a
partire dal terzo anno, del valore medio dell'eventuale aumento del costo dei libri e dei periodici di
interesse delle Parti, previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione;
56
d) un contributo forfettario annuo di Euro 3000 (tremila) per la utilizzazione dei servizi ed utenze di
cui agli Allegati n. 4 e n. 5 e per adempimenti comuni in materia di igiene e sicurezza, così come
evidenziati nei documenti redatti ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 626/94; tale contributo potrà essere
aumentato di anno in anno ed a partire dal terzo anno, in base al tasso programmato di inflazione,
previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione;
i) un contributo aggiuntivo per il cofinanziamento di eventuali programmi di ricerca di rilevante
interesse nazionale, coinvolgenti personale universitario associato, ai sensi del successivo art. 10,
con incarico di ricerca, proposti dall'Università ex legge n. 537/93 e sue successive modificazioni
ed integrazioni;
l) un contributo annuo per il finanziamento di borse di dottorato aggiuntive;
m) un contributo annuo per il cofinanziamento, in misura non superiore al 50%, degli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca ex art. 51, comma 6, L. n. 449/97 (nel seguito detti: assegni di
ricerca) di durata non superiore a quattro anni che l’Università deliberi annualmente in settori di
interesse INFN.
Il Direttore del Dipartimento, compatibilmente con le esigenze didattiche e di ricerca,
consentirà al Gruppo dell’INFN l’uso di attrezzature scientifiche e tecniche, di servizi tecnici, di
arredi, di impianti e di locali del Dipartimento stesso come indicato negli allegati alla convenzione,
L'Università avrà l’onere delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali,
degli impianti generali, dei servizi ad essi attinenti e degli arredi del Dipartimento messi a
disposizione del Gruppo. A suo carico saranno anche gli adempimenti relativi agli interventi
strutturali, di messa a norma e di manutenzione, necessari per assicurare, ai sensi delle vigenti
normative, la sicurezza delle infrastrutture e relativi impianti assegnati in uso all'INFN.
L’Università, inoltre, garantirà la copertura assicurativa per i rischi di incendio per i locali di cui
all'Allegato n. 3, mentre l'INFN garantirà la copertura assicurativa per i rischi di incendio e furto dei
propri, nonché la copertura assicurativa dei rischi da responsabilità civile.
Si fa infine presente che il referente del Gruppo Collegato di Alessandria della sezione di Torino
dell’INFN sarà il prof. Alberto Lerda.
Il Consiglio del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, nella seduta del 13/11/2008,
ha espresso parere favorevole al rinnovo della convenzione.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate ha proposto il rinnovo
della convenzione tra l’Università e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare,
regolante i rapporti di ricerca e formazione con l’Ateneo approvata dal Consiglio
di Amministrazione con deliberazione 2/2000/8.7 del 15.05.2000;
CONSIDERATO che la nuova bozza presenta alcune modifiche non sostanziali rispetto alla
convenzione precedente che tendono ad enfatizzare il ruolo del Direttore del
Dipartimento – cui è affidata l’esecuzione della convenzione per parte
universitaria - rispetto a quello del Responsabile del Gruppo INFN;
CONSIDERATO che l’INFN, promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della
fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali,
nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori e
che, in base all’accordo, l'Ateneo ospiterà presso il Dipartimento il Gruppo
Collegato di Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN;
57
CONSIDERATO che l’INFN verserà al Dipartimento il rimborso delle spese sostenute per
l'acquisto di sorgenti di radiazioni ionizzanti, lo smaltimento di rifiuti radioattivi,
speciali e speciali pericolosi, un contributo annuo di Euro 3000 (tremila) per la
biblioteca, un contributo forfettario annuo di Euro 3000 (tremila) per la
utilizzazione di servizi e utenze e per adempimenti comuni in materia di igiene e
sicurezza, un contributo aggiuntivo per il cofinanziamento di eventuali
programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale, coinvolgenti personale
universitario associato, un contributo annuo per il finanziamento di borse di
dottorato aggiuntive e un contributo annuo per il cofinanziamento, in misura non
superiore al 50% per assegni di ricerca);
CONSIDERATO che il Direttore del Dipartimento consentirà al Gruppo dell’INFN l’uso di
attrezzature scientifiche e tecniche, di servizi tecnici, di arredi, di impianti e di
locali del Dipartimento stesso come indicato negli allegati alla convenzione, che
l'Ateneo avrà l’onere delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria
dei locali, degli impianti generali, dei servizi ad essi attinenti e degli arredi del
Dipartimento messi a disposizione del Gruppo nonché degli adempimenti
relativi agli interventi strutturali, di messa a norma e di manutenzione, necessari
per assicurare la sicurezza delle infrastrutture e relativi impianti assegnati in uso
all'INFN e della copertura assicurativa per i rischi di incendio per i locali;
CONSIDERATO che la convenzione avrà la durata di sette anni, eventualmente rinnovabili;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” come modificato con D.R. n. 83 del 19/02/2008;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità
manato con D.R. n. 84 del 19/02/2008;
VISTA
la delibera del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate del 13/11/2008;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
-
di esprimere parere favorevole al rinnovo della sottoriportata Convenzione tra l’Università
degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare.
CONVENZIONE TRA L'ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE E
L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO
AVOGADRO”
Premesso che le Università sono il Centro primario della ricerca scientifica nazionale e che è
compito delle Università elaborare e trasmettere criticamente le conoscenze scientifiche, anche
promuovendo forme di collaborazione con Istituti extra - universitari di ricerca, finanziati, in tutto o
in parte, dallo Stato o da Organi preposti al finanziamento pubblico della ricerca;
58
premesso che, in base all'art. 2 del proprio Regolamento Generale, l'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare, promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della fisica
nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo
sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori;
premesso che, in base all'art. 3 del proprio Regolamento Generale, l'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare per assolvere ai propri fini istituzionali si avvale anche di personale universitario
associato alle proprie attività di ricerca;
considerato che le attività delle Università nel campo della fisica nucleare, subnucleare,
astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico
necessari all'attività in tali settori, sono svolte prevalentemente presso i Dipartimenti dove hanno
sede le Sezioni dell'INFN o i Gruppi Collegati dell'INFN;
riconosciuta, da parte delle Università e dell'INFN, l'opportunità di favorire la nascita e lo
sviluppo di attività dell'INFN nell'ambito dei Dipartimenti o Istituti di fisica universitari, al fine di
assicurare alle attività universitarie l'alto contributo della ricerca scientifica avanzata svolta
dall'INFN, e di favorire il loro coordinamento con le attività dei Dipartimenti o Istituti di fisica
universitari presso cui hanno sede;
ritenuta di interesse per le Università l'attività di ricerca sperimentale e teorica nel campo
della fisica nucleare subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la
ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori, che si svolge nel suo ambito in
gran parte con i mezzi messi a disposizione dall'INFN per l'attuazione di ricerche presso il Gruppo
Collegato locale, gli altri Gruppi Collegati, le Sezioni, i Laboratori Nazionali dell'INFN, il Centro
Nazionale Ricerca e Sviluppo Tecnologie Informatiche e Telematiche (CNAF), ed altri laboratori
italiani, stranieri ed internazionali;
tenuto conto che l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare intende favorire la promozione e lo
sviluppo delle attività didattiche con azioni di sostegno e rafforzamento, con particolare riguardo al
dottorato di ricerca, e contribuire alla preparazione di figure professionali altamente qualificate
attraverso l'appoggio ai corsi di diploma e di laurea, ai corsi di perfezionamento e di master e alle
scuole di specializzazione, e che tale azione avverrà sia con l'utilizzo di proprie risorse e laboratori
sia con l'acquisizione di risorse su programmi nazionali, internazionali e comunitari;
vista la precedente Convenzione già in atto tra l'Università del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che viene sostituita e aggiornata dalla presente
Convenzione;
-
visto il D.P.R. n. 382/80 e successive modificazioni ed integrazioni;
TRA
l'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (nel seguito detta Università)
in persona del Magnifico Rettore prof. Paolo Luciano Garbarino, nato a Canelli (AT) il 27.02.1954,
a ciò autorizzato con delibera del Senato Accademico in data ……e del Consiglio di
Amministrazione in data ……………………..
E
59
l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (nel seguito detto INFN), in persona del suo Presidente prof.
Roberto Petronzio, nato a …………………..il…………….a ciò autorizzato con delibera del
Consiglio Direttivo in data……………………….
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
ART. 1
1.1- L'Università ospita il Gruppo Collegato di Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN (nel
seguito detti Gruppo e Sezione)) presso il proprio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate
di Alessandria (nel seguito detto Dipartimento).
ART. 2
2.1 - L'esecuzione della presente Convenzione è affidata, per quanto riguarda l'Università al
Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate, per quanto riguarda l'INFN, a
seconda dei casi e come appresso specificato, al Direttore della Sezione o al Responsabile del
Gruppo.
ART. 3
3.1 - I programmi annuali di ricerca del Gruppo sono approvati e finanziati dagli Organi Direttivi
dell'INFN, sentito il Direttore del Dipartimento in ordine alla disponibilità di personale, di
attrezzature e di locali secondo quanto previsto ai successivi artt. 5 e 6. Il loro coordinamento è
affidato al Responsabile del Gruppo.
ART. 4
4.1 - Il Direttore del Dipartimento comunica annualmente al Direttore di Sezione ed al Responsabile
del Gruppo, la disponibilità del proprio personale, di attrezzature e di locali secondo quanto previsto
ai successivi artt. 5 e 6.
4.2 - Il Responsabile del Gruppo sentito il Direttore del Dipartimento, fissa le procedure per la
utilizzazione delle attrezzature scientifiche e tecniche di proprietà dell'INFN e stabilisce le norme di
funzionamento interno del Gruppo.
4.3 - Il Responsabile del Gruppo comunica annualmente al Direttore del Dipartimento i programmi
di ricerca approvati e finanziati dall’INFN che si svolgeranno nell’ambito del Dipartimento.
4.4 - Qualora il Dipartimento o l'Università decidano di attuare piani di ricerca e di organizzare
strutture per svolgere attività attinenti ai fini istituzionali dell'INFN, con personale e finanziamenti
propri, si impegnano a darne comunicazione all'INFN, nel quadro della presente Convenzione, e a
consultarsi per eventuali realizzazioni comuni.
ART. 5
5.1 - L'INFN, per favorire lo svolgimento delle attività di ricerca, consente al Dipartimento, previo
accordo col Responsabile del Gruppo e compatibilmente con le proprie esigenze di ricerca, l'uso
gratuito delle proprie attrezzature scientifiche e tecniche e dei propri servizi tecnici locali e
nazionali.
5.2 - Il Direttore del Dipartimento, compatibilmente con le esigenze didattiche e di ricerca del
Dipartimento, consente al Gruppo l'uso di attrezzature scientifiche e tecniche, di servizi tecnici, di
arredi, di impianti e di locali del Dipartimento stesso.
60
5.3 - L'utilizzo, da parte del Gruppo e del Dipartimento, di quanto previsto ai commi precedenti è
regolato dai successivi articoli.
5.4 - Le attrezzature scientifiche e tecniche e i servizi tecnici dell'INFN messi a disposizione del
Dipartimento sono indicati nell'Allegato n. 1.
5.5 - Le attrezzature scientifiche e tecniche, i servizi tecnici, i locali adibiti a laboratorio, gli arredi e
gli impianti del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN sono indicati nell'Allegato n. 2 e 6.
5.6 - Eventuali variazioni agli Allegati n.1 e n.2 saranno adottate in conformità alle esigenze del
Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il Responsabile del Gruppo e il Direttore del
Dipartimento.
5.7 - Ove nello sviluppo dei propri programmi l’INFN ritenesse opportuna la installazione presso
l’Università di nuovi importanti mezzi di ricerca o di strumenti di grande rilievo tecnico-scientifico,
le Parti si consulteranno in vista di una eventuale realizzazione comune delle nuove iniziative.
5.8 - Qualora si ravvisasse l'opportunità di estendere la collaborazione oggetto della presente
Convenzione con altri Dipartimenti o Istituti dell'Università, le Parti si consulteranno in ordine alla
stipulazione di uno specifico Protocollo Aggiuntivo.
5.9 - L'Università cura a proprie spese la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali, degli
impianti generali, dei servizi ad essi attinenti e degli arredi del Dipartimento messi a disposizione
del Gruppo.
5.10 - Gli adempimenti relativi agli interventi strutturali, di messa a norma e di manutenzione,
necessari per assicurare, ai sensi delle vigenti normative, la sicurezza delle infrastrutture e relativi
impianti assegnati in uso all'INFN, restano a carico dell'Università.
Gli obblighi relativi ai predetti interventi si ritengono assolti da parte del Direttore della Sezione
con la richiesta del loro adempimento all'Università competente (D.Lgs. n. 242/96, art. 3, comma 12
ed eventuali successive modificazioni).
Ferme restando le responsabilità di cui ai punti precedenti, laddove le Parti ravvisino l'interesse
reciproco a procedere nell'assolvimento degli adempimenti di cui al presente comma attraverso
azioni congiunte, potranno stabilire le modalità di intervento mediante Accordi specifici.
5.11 – I locali, gli impianti e le altre infrastrutture messe a disposizione del Gruppo ai sensi della
presente convenzione sono utilizzati in conformità all’uso cui gli stessi sono destinati. Eventuali
variazioni di destinazioni d’uso, modifiche dei locali, degli impianti e delle infrastrutture che si
rendessero necessarie per una migliore utilizzazione ai fini dell’attività di ricerca, devono essere
preventivamente concordate con l’Università, fatto salvo l’ottenimento delle prescritte
autorizzazioni di legge. Se gli interventi sono effettuati a cura dell’INFN, questo è tenuto, alla fine
dei lavori, a consegnare all’Università le certificazioni e documentazioni prescritte dalla vigente
normativa.
ART. 6
6.1 - Il Dipartimento consente al Gruppo a norma del precedente art. 5 l'uso dei locali indicati
nell'Allegato n. 3.
6.2 - Eventuali variazioni all'Allegato n. 3 saranno adottate in conformità alle esigenze del Gruppo e
del Dipartimento previo accordo tra il Responsabile del Gruppo e il Direttore del Dipartimento.
61
6.3 - L’Università garantisce la copertura assicurativa per i rischi di incendio per i locali di cui
all'Allegato n. 3. L'INFN garantisce la copertura assicurativa per i rischi di incendio e furto dei
propri, nonché la copertura assicurativa dei rischi da responsabilità civile.
ART. 7
7.1 - Il Dipartimento mette a disposizione del Gruppo i servizi e le utenze di cui agli Allegati n. 4 e
n. 5. Eventuali variazioni agli Allegati n. 4 e n. 5 saranno adottate in conformità alle esigenze del
Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il Responsabile del Gruppo e il Direttore del
Dipartimento.
7.2 - L'INFN verserà al Dipartimento:
a) il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto di sorgenti di radiazioni ionizzanti il cui acquisto
sia stato formalmente e preventivamente autorizzato dal Direttore della Sezione cui afferisce il
Gruppo;
b) il rimborso delle eventuali spese, formalmente e preventivamente autorizzate dal Direttore della
Sezione, sostenute per lo smaltimento di rifiuti radioattivi, speciali, speciali pericolosi, da effettuarsi
secondo le vigenti norme in materia;
c) un contributo annuo di Euro 3000 (tremila) per la biblioteca; tale contributo sarà destinato
all'acquisto di libri e riviste di interesse dell'INFN e potrà essere modificato, di anno in anno ed a
partire dal terzo anno, del valore medio dell'eventuale aumento del costo dei libri e dei periodici di
interesse delle Parti, previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione;
d) un contributo forfettario annuo di Euro 3000 (tremila) per la utilizzazione dei servizi ed utenze di
cui agli Allegati n. 4 e n. 5 e per adempimenti comuni in materia di igiene e sicurezza, così come
evidenziati nei documenti redatti ai sensi dell'art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008; tale contributo potrà
essere aumentato di anno in anno ed a partire dal terzo anno, in base al tasso programmato di
inflazione, previo accordo tra il Direttore del Dipartimento e il Direttore della Sezione;
i) un contributo aggiuntivo per il cofinanziamento di eventuali programmi di ricerca di rilevante
interesse nazionale, coinvolgenti personale universitario associato, ai sensi del successivo art. 10,
con incarico di ricerca, proposti dall'Università ex legge n. 537/93 e sue successive modificazioni
ed integrazioni;
l) un contributo annuo per il finanziamento di borse di dottorato aggiuntive;
m) un contributo annuo per il cofinanziamento, in misura non superiore al 50%, degli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca ex art. 51, comma 6, L. n. 449/97 (nel seguito detti: assegni di
ricerca) di durata non superiore a quattro anni che l’Università deliberi annualmente in settori di
interesse INFN.
7.3 - I rimborsi e i contributi di cui al precedente art. 7.2 non potranno comunque superare l'importo
annuo iscritto nei rispettivi capitoli di spesa del bilancio di previsione dell'INFN.
ART. 8
8.1 – L’importo dei contributi di cui al precedente art. 7.2, lett. l) e m) è determinato annualmente
dagli Organi Direttivi dell’INFN e comunicato dal Direttore della Sezione al Direttore del
Dipartimento e non comprende eventuali oneri di attivazione, accesso o frequenza ai corsi di
dottorato o degli assegni di ricerca.
62
8.2 - Gli importi versati e relativi a borse di dottorato o ad assegni di ricerca non attivati o
comunque non erogati in tutto o in parte, saranno restituiti all’INFN o detratti dall’importo da
versare nell’anno successivo, a scelta dell’INFN medesimo.
8.3 – L’INFN assicura, in ogni caso, la copertura delle borse di dottorato e, pro quota, degli assegni
di ricerca attivati ai sensi del presente articolo, anche successivamente alla scadenza della presente
Convenzione.
8.4 – Le Parti procederanno annualmente con accordi in sede locale per tutti gli aspetti relativi agli
assegni di ricerca e alle borse di dottorato attivati con il contributo finanziario dell’INFN, non
espressamente previsti dalla legge o dalla presente Convenzione.
ART. 9
9.1 - L'Università prende atto che l'INFN svolge i propri programmi utilizzando personale proprio,
o personale dipendente da altri Enti comandato o associato presso la Sezione a cui il Gruppo
afferisce ed eventuali ricercatori ospitati temporaneamente.
9.2 - La lista del personale di cui al presente articolo, ed ogni sua variazione, è trasmessa, ove
previsto, dal Direttore della Sezione al Direttore del Dipartimento.
9.3 - L’Università permette l’accesso alla sede Universitaria del personale di cui al precedente art.
9.1, con le stesse regole in vigore per il personale universitario.
9.4 - L'Università mette a disposizione del personale di cui al precedente art. 9.1, spazi ed
arredamenti paragonabili a quelli messi a disposizione per il proprio personale di pari livello.
ART. 10
10.1 - Considerato che i programmi di ricerca dell'INFN possono essere di grande interesse per lo
svolgimento dell'attività istituzionale di ricerca del personale universitario del Dipartimento e della
attività didattica afferente al Dipartimento, l'INFN potrà, col consenso dell'interessato e previo
parere favorevole del Dipartimento, assegnare annualmente, al suddetto personale, incarichi di
ricerca, di associazione e di collaborazione tecnica gratuiti, alle proprie attività di ricerca secondo le
modalità di cui al vigente Regolamento INFN, che disciplina, altresì, il diritto del personale
universitario a partecipare alla programmazione delle attività di ricerca dell’Istituto e a far parte
dell’elettorato attivo e passivo negli Organi dell'INFN e nel rispetto della normativa vigente relativa
al personale universitario.
10.2 - L'espletamento degli incarichi di ricerca, di associazione e di collaborazione tecnica, deve
essere compatibile col pieno adempimento da parte degli interessati dei propri doveri nei confronti
dell'Università, nel rispetto delle vigenti disposizioni, salvo esonero dai carichi didattici secondo
quanto previsto dall’apposito Regolamento universitario e previa approvazione da parte della
Facoltà di appartenenza.
10.3 - L’INFN prevede che il proprio personale, nel rispetto delle specifiche norme dei CCNL
vigenti, e su richiesta dell'interessato, possa collaborare all’attività didattica e scientifica
dell’Università, nelle forme richiamate dal D.P.R. n. 382/80, dal D. Lgs. n. 19/99 e dal D. Lgs. n.
381/99, e loro successive modificazioni ed integrazioni.
63
10.4 - Il Dipartimento può utilizzare, nel rispetto della normativa vigente personale della Sezione a
supporto della propria attività scientifica e didattica, previo nulla osta del Direttore della Sezione e
con il consenso dell'interessato.
10.5 – Il personale di ricerca dell’INFN, nell’ambito della propria attività istituzionale e nel rispetto
delle disposizioni in materia, può tenere insegnamenti presso l’Università secondo le norme previste
dai regolamenti di ateneo e può far parte delle commissioni per gli esami di profitto e conclusivi dei
corsi di diploma, di laurea, di specializzazione e di dottorato di ricerca. Può altresì far parte dei
consigli di dottorato, nonché delle commissioni di ammissione al dottorato e dei concorsi per
assegni di ricerca.
Gli Statuti universitari determinano le modalità attraverso le quali il predetto personale partecipa,
alle deliberazioni relative alla programmazione delle attività didattiche e scientifiche.
L’Università e l’INFN possono convenzionarsi per organizzare corsi di formazione permanente e/o
ricorrente post-universitaria o nell’ambito della formazione integrata superiore.
10.6 – I professori e ricercatori dell’Università possono essere distaccati presso l’INFN per
svolgere, per periodi predeterminati, attività di ricerca, previa accettazione della struttura ospitante e
autorizzazione del consiglio di dipartimento di afferenza. Durante il periodo di distacco il personale
universitario:
adempie ai doveri didattici e accademici secondo quanto stabilito dall’Università;
conserva lo stato giuridico, il trattamento economico e il diritto alle progressioni di carriera
dell’Università;
è tenuto al rispetto delle normative vigenti nella struttura ospitante, applicando a tal fine le
corrispondenze professore ordinario / dirigente di ricerca, professore associato / primo ricercatore,
ricercatore universitario / ricercatore INFN;
è ammesso ad usufruire di fondi di ricerca della struttura ospitante ed a partecipare ai suoi
progetti di ricerca e attività di trasferimento tecnologico;
può assumere responsabilità organizzative e di coordinamento di attività di ricerca presso la
struttura ospitante.
Il personale di ricerca dell’INFN può essere distaccato presso i dipartimenti e i centri
interdipartimentali di ricerca dell’Università per svolgere, per periodi predeterminati attività di
ricerca non istituzionale ma di interesse dell’INFN, previa accettazione della struttura ospitante e
autorizzazione dell’INFN cui afferisce. Durante il periodo di distacco il personale dell’INFN:
conserva lo stato giuridico, il trattamento economico e il diritto alle progressioni di carriera
dell’INFN;
è tenuto al rispetto delle normative vigenti nella struttura ospitante, applicando a tal fine le
corrispondenze dirigente di ricerca / professore ordinario, primo ricercatore / professore associato,
ricercatore INFN / ricercatore universitario;
è ammesso ad usufruire di fondi di ricerca della struttura ospitante ed a partecipare ai suoi
progetti di ricerca e attività di trasferimento tecnologico;
può assumere responsabilità organizzative e di coordinamento di attività di ricerca presso la
struttura ospitante.
ART. 11
11.1 – Per le attività svolte nei luoghi di lavoro di propria esclusiva pertinenza, Università e INFN
provvedono in proprio, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze, all’attuazione delle
misure di prevenzione e protezione che si rendano necessarie a seguito della valutazione dei rischi
per la sicurezza e la salute. Laddove le parti riconoscono che l’obiettivo comune di sicurezza possa
essere più efficacemente raggiunto sulla base di azioni congiunte, il Responsabile del Gruppo e il
Direttore della Sezione concordano le modalità intese a dare seguito comune a determinati
64
adempimenti previsti dalla vigente normativa e/o dai rispettivi documenti di valutazione del rischio,
individuando di comune accordo i soggetti cui competono i relativi obblighi.
11.2 – Gli adempimenti in materia di prevenzione incendi sono a carico dell’Università per quanto
concerne le strutture edilizie e gli impianti messi a disposizione dell’INFN anche ad uso esclusivo.
L’INFN si attiene alle disposizioni in materia di prevenzione incendi vigenti presso l’Università.
11.3 – Per il personale universitario appartenente al Gruppo Collegato di Alessandria, esposto a
rischi rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 230/95, unicamente per attività svolte presso
Strutture dell’INFN o presso sedi diverse con spese di missione a carico dell’INFN, si stabilisce
che:
• il Datore di Lavoro è il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale (rif. “Regolamento di
Ateneo per la Sicurezza e la Salute sul luogo di lavoro”), anche ai sensi del D.Lgs. n.
81/2008e del Decreto 363/98;
• il Dirigente è il Responsabile del Gruppo Collegato di Alessandria, anche ai sensi del D.Lgs.
n. 81/2008 e del Decreto 363/98.
11.4 – L’Università provvede al coordinamento, alla pianificazione delle azioni e alla redazione
delle procedure per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro. I dipendenti dell’INFN
collaborano e cooperano ai fini dell’individuazione e dell’attuazione delle misure previste nei piani
di emergenza.
11.5 - Gli adempimenti di cui al D.Lgs. 230/95 e successive modificazioni ed integrazioni sono
assicurati a cura di ciascun Ente per il proprio personale. La sorveglianza fisica della
radioprotezione viene affidata ed assicurata da Esperti Qualificati nominati individualmente da
ciascuno Ente. L’INFN, sentito il proprio Esperto Qualificato, può incaricare, per mansioni
strettamente esecutive inerenti la sorveglianza fisica della radioprotezione, il personale del Servizio
di Radioprotezione dell’Università ai sensi del comma 3 dell’art. 77 del D.Lgs. 230/95 e successive
modificazioni ed integrazioni.
11.6 – La sorveglianza sanitaria (ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008) e la sorveglianza medica (ai sensi
del D.Lgs. 230/95) sono effettuate a cura di ciascun ente per il proprio personale.
11.7 – Le iniziative di informazione e formazione sono assicurate in base al fabbisogno individuato,
per il personale di competenza, dal rispettivo datore di lavoro, oppure, in ottemperanza all'art. 61,
comma 3, lettera e del DL. 230/95, in cooperazione.
11.8 – Qualora si renda necessario l’affidamento di lavori in appalto o contratto d’opera a imprese o
a lavoratori autonomi, il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il
coordinamento tra le figure interessate al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze nelle
lavorazioni.
11.9 – Università e INFN, tramite il Responsabile del Gruppo ed il Direttore di Sezione, si
scambiano le informazioni e la documentazione necessaria al fine di ottemperare alle vigenti
disposizioni di legge in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. I rispettivi Servizi di
Prevenzione e Protezione e tutti gli altri consulenti obbligatori e vincolanti eventualmente presenti
in relazione all'esercizio delle rispettive attività (Esperti Qualificati, Medici Competenti, Medici
Autorizzati, ecc. ), collaborano reciprocamente per l'espletamento degli adempimenti in tema di
sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
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11.10 – La Sezione è responsabile della conformità alle normative di sicurezza vigenti per le
macchine, le attrezzature, nonché i prototipi o altre strumentazioni realizzate ed utilizzate
nell’attività di ricerca, di cui è proprietaria. Il personale associato che se ne avvale è tenuto al
rispetto delle normative e delle disposizioni regolamentari adottate in materia di sicurezza e di
igiene del lavoro, ai fini della protezione collettiva ed individuale.
Parimenti, l’Università è responsabile della conformità alle normative di sicurezza vigenti per le
macchine, le attrezzature, nonché i prototipi o altre strumentazioni realizzate ed utilizzate
nell’attività di ricerca, di cui è proprietaria. Il personale INFN che se ne avvale è tenuto al rispetto
delle normative e delle disposizioni regolamentari adottate in materia di sicurezza e di igiene del
lavoro, ai fini della protezione collettiva ed individuale.
11.11 – Le macchine, le attrezzature, nonché i prototipi o altre strumentazioni realizzate ed
utilizzate nell'attività di ricerca, di proprietà dell'INFN, messi a disposizione del personale associato
in altri Dipartimenti dell'Università o utilizzati, previa autorizzazione del Direttore della Sezione, in
locali non assegnati alla Gruppo collegato, e il loro corretto uso sono sotto la completa
responsabilità dell'Università, mentre l'INFN assicura la completa conformità alle norme di
sicurezza vigenti al momento della consegna.
11.12 – Il controllo periodico della efficienza delle sistemi di protezione e sicurezza delle macchine
ecc. di cui all'art. 11.11, di proprietà dell’INFN, ed eventuale sostituzione delle parti usurabili delle
stesse sono a carico dell'Università.
ART. 12
12.1 - L'INFN e l'Università si impegnano reciprocamente a menzionare l'altra Parte in ogni opera o
scritto scientifico relativo ai propri programmi di attività svolti presso o con il concorso di una delle
Parti nel quadro della presente Convenzione.
ART. 13
13.1 - Le eventuali controversie relative all'applicazione della presente Convenzione saranno in
ogni caso risolte da un Collegio arbitrale, composto dal Rettore dell'Università, dal Presidente
dell'INFN e da un terzo membro nominato di comune accordo.
ART. 14
14.1 - La presente Convenzione ha la durata di 7 anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione
e potrà essere rinnovata previo accordo tra le Parti.
ART. 15
15.1 - La presente Convenzione è redatta in duplice originale e sarà sottoposta a registrazione, solo
in caso d'uso, a cura della Parte interessata.
ART. 16
16.1 - Ai sensi del D.Lgs. 30.6.2003, n. 196 le Parti dichiarano di essere reciprocamente informate
che i dati forniti o comunque raccolti, anche verbalmente, in relazione alla presente convenzione
saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza esclusivamente per il raggiungimento delle
finalità di cui alla convenzione, nonché per quelle previste dalla legge e dai regolamenti e connesse
alla stipula della stessa. Il trattamento potrà essere effettuato sia in modo cartaceo che elettronico; la
eventuale comunicazione dei dati sarà consentita ai soggetti pubblici o privati nelle sole circostanze
previste dallo stesso decreto Legislativo.
66
16.2 - Le Parti dichiarano inoltre di garantire reciprocamente l'esercizio dei diritti di cui all'art. 7 del
D.Lgs. n. 196/03 e di essere consapevoli che il mancato conferimento dei dati potrà comportare
l'impossibilità di dare esecuzione alla Convenzione.
16.3 - Titolari del trattamento sono le Parti come sopra individuate, denominate e domiciliate.
67
Allegato n. 1
Attrezzature scientifiche e tecniche e Servizi tecnici
dell'INFN messi a disposizione del Dipartimento
a)
b)
c)
d)
Macchine utensili di proprietà dell'INFN
Strumentazione elettronica di proprietà dell'INFN
Accesso alle reti informatiche gestite dall'INFN
Accesso ai centri di ricerca ed ai servizi tecnici nazionali dell'INFN
Allegato n. 2
Attrezzature scientifiche e tecniche, Servizi tecnici, Arredi ed Impianti
del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN
a)
b)
c)
d)
e)
Macchine utensili di proprietà del Dipartimento
Strumentazione elettronica di proprietà del Dipartimento
Arredi dei locali messi a disposizione dell'INFN
Fotocopiatrici
Locale schermato per custodia sorgenti radioattive
Allegato n. 3
Locali del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN
a)
b)
b)
Ufficio del Responsabile del Gruppo Collegato
Uffici ed arredi messi a disposizione dei ricercatori INFN
Laboratori per attività INFN
Allegato n. 4
Servizi del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN
a)
b)
c)
d)
e)
Biblioteca
Manutenzione elettrica
Pulizia locali
Servizio di vigilanza e portineria (nelle ore di funzionamento del Dipartimento)
Documentazione
Allegato n. 5
Utenze del Dipartimento messe a disposizione dell'INFN
a)
b)
c)
d)
Energia elettrica
Riscaldamento e condizionamento
Acqua e gas
Servizi di telefonia fissa e mobile, se esistenti
68
a)
Allegato n. 6
Locali del Dipartimento messi a disposizione dell'INFN
mappa dei laboratori messi a disposizione dell'INFN
********************
6.6 Nomina rappresentante di Ateneo nel Consiglio direttivo del Consorzio Interuniversitario
Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” – INCA
9/2008/6.6
Ufficio Ricerca Scientifica e Relaizoni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta nomina del rappresentante di
Ateneo nel Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per
l’Ambiente” (I.N.C.A.).
Con Decreto del Responsabile del Procedimento n. 316 del 08/10/1999, precedente
all’insediamento del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale, è stata approvata l'adesione al Consorzio stesso. In seguito a parere favorevole espresso
dal Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente”
nella riunione del 18 luglio 2000, l’Ateneo ne è divenuto membro.
A febbraio 2009, il Consorzio rinnoverà i propri Organi statutari, a partire dal Consiglio
Direttivo, per il quadriennio 2009-2013. L’attuale rappresentante dell’Ateneo è il dott. Giuseppe
Digilio, afferente al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita, subentrato in seno al
Consiglio nel mese di maggio 2008 in sostituzione della Prof. Maria Carla Gennaro.
Il Consiglio di Dipartimento del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita ha
deliberato, nella seduta del 13/12/2008 con delibera 9/2008/6.2, il rinnovo della nomina del dott.
Digilio.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che con Decreto del Responsabile del Procedimento n. 316 del 08/10/1999,
precedente all’insediamento del Consiglio di Amministrazione dell’Università
degli Studi del Piemonte Orientale, è stata approvata l'adesione al Consorzio
Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” (I.N.C.A.);
CONSIDERATO che in seguito a parere favorevole espresso dal Consiglio Direttivo del Consorzio
Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” nella riunione del 18
luglio 2000, l’Ateneo ne è divenuto membro;
CONSIDERATO che a Febbraio 2009, il Consorzio rinnoverà i propri Organi statutari, a partire dal
Consiglio Direttivo, per il quadriennio 2009-2013;
CONSIDERATO che l’attuale rappresentante dell’Ateneo è il dott. Giuseppe Digilio, afferente al
Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita, subentrato in seno al
Consiglio nel mese di maggio 2008 in sostituzione della Prof. Maria Carla
Gennaro;
69
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTO
art. 7 dello Statuto del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per
l’Ambiente” concernente la composizione del Consiglio Direttivo;
VISTA
la delibera 9/2008/6.2 del Consiglio di Dipartimento del Dipartimento di Scienze
dell’Ambiente e della Vita del 13/12/2008 ;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
di nominare il dott. Giuseppe Digilio quale rappresentante dell’Ateneo in seno al Consiglio
Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale “La Chimica per l’Ambiente” (I.N.C.A.) per il
quadriennio 2009-2013.
********************
6.7 Approvazione progetti nell’ambito dell’Atto integrativo tra Regione e Atenei per il
potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione – anno 2008
9/2008/6.7
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Con deliberazione del 15/9/2008 codesto spettabile Senato Accademico ha approvato la
sottoscrizione dell’atto integrativo all’Accordo tra Regione e Atenei per il potenziamento del
sistema della ricerca e dell’alta formazione.
Il suddetto accordo prevede che la Regione cofinanzi all’Università del Piemonte Orientale n.
20 assegni della linea a (contenimento del brain drain), n. 5 assegni della linea b (rientro dall’estero
di ricercatori italiani), n. 10 assegni della linea c (attrazione di ricercatori stranieri), e n. 7 posizioni
di visiting professor (azione d).
Il cofinanziamento stanziato dall’Amministrazione centrale sulle quattro linee di azione
ammonta a un totale di Euro 151.000.
Si propone che i contratti per le posizioni di visiting professor vengono ripartiti in numero di
1 per ogni Facoltà dell’Ateneo.
Le Facoltà, d’accordo con i Dipartimenti, individueranno i ricercatori stranieri in possesso
delle adeguate caratteristiche e ne proporranno la candidatura al Comitato di Gestione secondo
quanto previsto dall’art. 11 comma 2 dell’atto.
A seguito delle proposte formulate dai Dipartimenti per le linee a, b e c è stata formulata la
sottoriportata ripartizione delle posizioni:
70
Dip. di Informatica
Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale
Dip. di Politiche Pubbliche e Scelte
Collettive
Dip. di Ricerca Sociale
Dip. di Scienze Chimiche, Alimentari,
Farmaceutiche e Farmacologiche
Dip. di Scienze dell’Ambiente e della Vita
Dip. di Scienze e Tecnologie Avanzate
Dip. di Scienze Economiche e Metodi
Quantitativi
Dip. Scienze Giuridche ed Economiche
Dip. di Scienze Mediche
Dip. di Studi per l’Impresa e il Territorio
Dip. di Studi Umanistici
totale
linea a
1
3
linea b
1
2
1
2
1
1
1
1
3
2
2
20
linea c
1
2
1
1
2
2
1
1
1
1
1
6
9
Eventuali modifiche successive alla ripartizione delle posizioni relativamente alle linee b e c
potranno essere concordate direttamente tra i Dipartimenti interessati.
A norma dell’art. 3 comma 2 dell’atto integrativo verrà inoltrata comunicazione formale alla
Regione, per la successiva ratifica da parte del Comitato di Gestione, relativamente all’eventuale
modifica delle posizioni totali dell’Ateneo sulle linee b e c.
Il cofinanziamento di Ateneo e il cofinanziamento a carico del Dipartimento sono indicati in
tabella:
cofin Ateneo
cofin Dipartimento/Facoltà
linea a
linea b
linea c linea d
area
area
scientifica umanistica
6.250
9.278
2.914 2.914
3.577
4.750
1.722
8.086 8.086
9.923
Secondo quanto formulato all’art. 12 comma 3 dell’atto integrativo, gli assegni di ricerca e i
contratti della linea d non potranno essere cofinanziati con “fondi derivanti da altri interventi di
finanziamento pubblico per la ricerca (PRIN, FIRB, CIPE, INFN, ...), fondi europei inclusi.” Il
cofinanziamento potrà derivare da “fondi propri, da Enti bancari (Fondazioni) o, soprattutto, dal
settore privato”.
Per consentire all’Ufficio una gestione efficiente delle procedure, si propone il seguente
calendario di scadenze per la pubblicazione del primo bando nel mese di gennaio:
71
invio della documentazione da parte dei Dipartimenti
pubblicazione del bando
colloquio
presa di servizio
9 gennaio 2009
16 gennaio 2009
19-25 febbraio 2009
5 marzo 2009
Inoltre, per consentire ai Dipartimenti una migliore programmazione delle attività di ricerca
per l’anno 2009, in considerazione anche degli assegni di ricerca cofinanziati dalla Regione
Piemonte, che verranno attivati fin dai primi mesi del 2009, si propone di prorogare l’utilizzo del
Fondo di Ateneo per gli assegni di ricerca, anno 2008, al 30 settembre 2009.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che il Senato Accademico, nella seduta del 15/9/2008, ha approvato la
sottoscrizione dell’atto integrativo all’Accordo tra Regione e Atenei per il
potenziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione;
CONSIDERATO
che l’accordo prevede che la Regione cofinanzi all’Università del Piemonte
Orientale n. 20 assegni della linea a (contenimento del brain drain), n. 5
assegni della linea b (rientro dall’estero di ricercatori italiani), n. 10 assegni
della linea c (attrazione di ricercatori stranieri), e n. 7 posizioni di visiting
professor (azione d);
CONSIDERATO
che il cofinanziamento stanziato dall’Amministrazione centrale sulle quattro
linee di azione ammonta a un totale di Euro 151.000;
VALUTATE
le esigenze dei Dipartimenti in merito alla programmazione dell’attività di
ricerca per l’anno 2009 e all’utilizzo dei fondi disponibili;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità
emanato con D.R. n. 84 del 19/02/2008;
VISTO
il Regolamento per il conferimento di assegni per la collaborazione ad attività
di ricerca di cui all’art. 51, comma 6, della Legge 27 dicembre 1007, n. 449,
emanato con D.R.
VISTO
l’atto integrativo all’Accordo tra Regione Piemonte, Universita' degli Studi di
Torino, Politecnico di Torino, Universita' del Piemonte Orientale e
Universita' di Scienze Gastronomiche per il potenziamento del sistema della
ricerca e dell'alta formazione, e, in particolare gli artt. 3 comma 2, 11 comma
2 e 12 comma 3;
72
SENTITI
i Dipartimenti;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1)
i contratti per le posizioni di visiting professor sono ripartiti in numero di 1 per ogni
Facoltà dell’Ateneo;
2)
le Facoltà, d’accordo con i Dipartimenti, individueranno i ricercatori stranieri in
possesso delle adeguate caratteristiche e ne proporranno la candidatura al Comitato
di Gestione;
3)
le posizioni relative alle linee a, b e c sono ripartite tra i Dipartimenti come indicato
in tabella:
Dip. di Informatica
Dip. di Medicina Clinica e Sperimentale
Dip. di Politiche Pubbliche e Scelte
Collettive
Dip. di Ricerca Sociale
Dip. di Scienze Chimiche, Alimentari,
Farmaceutiche e Farmacologiche
Dip. di Scienze dell’Ambiente e della Vita
Dip. di Scienze e Tecnologie Avanzate
Dip. di Scienze Economiche e Metodi
Quantitativi
Dip. Scienze Giuridiche ed Economiche
Dip. di Scienze Mediche
Dip. di Studi per l’Impresa e il Territorio
Dip. di Studi Umanistici
totale
linea a
1
3
linea b
1
2
1
2
1
1
1
1
3
2
2
20
linea c
1
2
1
1
2
2
1
1
1
1
1
6
9
4)
modifiche successive alla ripartizione delle posizioni relativamente alle linee b e c
potranno essere concordate direttamente tra i Dipartimenti interessati;
5)
l’Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali provvederà ad inviare
comunicazione formale alla Regione, per la successiva ratifica da parte del
Comitato di Gestione, relativamente all’eventuale modifica delle posizioni
dell’Ateneo previste sulle linee b e c;
6)
il cofinanziamento di Ateneo e il cofinanziamento a carico del Dipartimento sono
indicati in tabella:
73
cofin Ateneo
cofin Dipartimento/Facoltà
linea a
linea b
linea c linea d
area
area
scientifica umanistica
6.250
9.278
2.914 2.914
3.577
4.750
1.722
8.086 8.086
9.923
7)
gli assegni di ricerca delle linee a, b e c e i contratti della linea d non potranno
essere cofinanziati con fondi derivanti da altri interventi di finanziamento pubblico
per la ricerca (PRIN, FIRB, CIPE, INFN, ...), fondi europei inclusi. Il
cofinanziamento potrà derivare da fondi propri, da Enti bancari (Fondazioni) o dal
settore privato;
8)
il calendario delle scadenze per la pubblicazione, nel mese di gennaio, del primo
bando per l’attivazione degli assegni regionali è il seguente:
invio della documentazione da parte dei Dipartimenti
pubblicazione del bando
colloquio
presa di servizio
9)
9 gennaio 2009
16 gennaio 2009
19-25 febbraio 2009
5 marzo 2009
la data di scadenza per l’utilizzo dell’assegnazione complessiva 2008 del fondo di
Ateneo per gli assegni di ricerca è prorogata al 30 settembre 2009.
(Il Prof. Gianluca FUSAI lascia la seduta alle ore 13.40)
********************
6.8 Rinuncia del titolo di Spin-off accademico della Advanced Software Information Systems
Srl
9/2008/6.8
Al Presidente del Senato Accademico
Con deliberazione 7/2007/7.3 del 30.10.2007, codesto spettabile Senato Accademico ha
approvato l’attribuzione del marchio “Spin-off accademico dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale” alla Advanced Software Information Systems Srl.
Il Dott. Filippo Neri, proponente dell’iniziativa, ha fatto pervenire all’Ufficio Ricerca
Scientifica e Relazioni Internazionali, in data 12 novembre u.s., richiesta di rinuncia al marchio di
“Spin-off accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale”, motivata dal suo
trasferimento presso altro Ateneo.
La Commissione Spin-off ha espresso parere favorevole alla suddetta richiesta.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
con deliberazione 7/2007/7.3 del 30.10.2007, il Senato Accademico ha
approvato l’attribuzione del marchio “Spin-off accademico dell’Università
74
degli Studi del Piemonte Orientale” alla Advanced Software Information
Systems Srl.;
CONSIDERATO
che il Dott. Filippo Neri, proponente dell’iniziativa, ha preso servizio presso
altro Ateneo a partire dal 1° novembre 2008;
VALUTATA
la richiesta di rinuncia al marchio di “Spin-off accademico dell’Università
degli Studi del Piemonte Orientale” da parte del Dott. Filippo Neri;
VISTA
la legge 9/5/89 n.168;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003;
VISTO
il “Regolamento per l’approvazione e la costituzione di Società di capitali o
“Spin-off” dell’Università e accademici” emanato con D.R. Rep. 477 del
30/12/2003;
SENTITA
la Commissione Spin-off
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di accogliere la richiesta di rinuncia al marchio “Spin-off accademico dell’Università degli
Studi del Piemonte Orientale” della Advanced Software Information Systems Srl.
*******************
7. Questioni relative al personale
7.1 Linee Guida circa il trattenimento in servizio per un ulteriore biennio dei professori
universitari ai sensi dell'art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato
dall'art. 72, comma 7, della legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. n. 112/2008
9/2008/7.1
Ufficio Personale Docente
Al Presidente del SENATO ACCADEMICO
OGGETTO: Trattenimento in servizio per un ulteriore biennio dei professori universitari ai sensi
dell’art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato dall’art.
72, comma 7, della Legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. 25.06.2008, n.
112 - Linee Guida.
In relazione all’oggetto, si informa codesto Senato che la norma ha subito modifiche
sostanziali.
In materia va sottolineato che l’art.16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503 permetteva la
permanenza in servizio per un periodo massimo di un biennio oltre i limiti di età per il collocamento
a riposo senza alcuna valutazione in merito. Di seguito si riportano i limiti di età per il
collocamento a riposo vigenti rispetto alle due normative: D.p.r. 382/80 e Legge 230/05.
75
ISTANZA (ex L. 133/2008)
da presentare nel periodo
COLLOCAMENTO
compreso tra i 24 e i 12 mesi
BIENNIO
A RIPOSO
antecedenti il compimento
del limite di età per il
collocamento a riposo
RUOLO
NORMA
I fascia
DPR 382/80
70
72
68 ↔ 69
I fascia
L. 230/2005
68
70
66 ↔ 67
II fascia
DPR 382/80
65
67
63 ↔ 64
II fascia
L. 230/2005
68
70
66 ↔ 67
RU
DPR 382/80
65
67
63 ↔ 64
RU
per i Ricercatori
Universitari nominati ai
sensi della L.230/2005
non cambiano i limiti di
età per il collocamento
a riposo rispetto al
DPR 382/80
65
67
63 ↔ 64
Ai sensi della nuova normativa (art. 72, allegato alla presente, commi 7-8-9-10 - L. 133/08), la
permanenza in servizio diventa una scelta discrezionale dell’Amministrazione di appartenenza “in
base alle proprie esigenze organizzative e funzionali” che si ritiene debbano essere evidenziate
nell’ambito delle Linee Guida che saranno adottate dagli Organi dell’Ateneo.
Infatti con tale nuova norma non esiste più l’automatismo come diritto in capo al soggetto
richiedente, ma spetta all’Amministrazione il potere discrezionale circa l’accoglimento o meno
della domanda di trattenimento in servizio. La domanda “va presentata dai ventiquattro ai dodici
mesi precedenti il compimento del limite di età per il collocamento a riposo previsto dal proprio
ordinamento” (comma 7).
Alla luce di quanto sopra evidenziato e dalla lettura dei commi 8, 9 e 10, allegati, si
evidenziano le seguenti casistiche:
a. provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza del biennio
entro la data di entrata in vigore della norma (cioè per le Università l’inizio dell’anno
accademico 1° Novembre 2007) e quelli disposti con decorrenza del biennio dal 1
Novembre 2008. Tali provvedimenti sono fatti salvi (comma 8);
b. provvedimenti di trattenimento in servizio già adottati con decorrenza 1 Novembre 2009
dovranno essere riconsiderati dall’Amministrazione con provvedimento motivato
(comma 9);
c. trattenimenti in servizio già autorizzati con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2010
decadono e anni accademici successivi sono tenuti a presentare una nuova istanza nei
termini di cui al comma 7 (comma 10);
76
Si riporta, nella Tabella A che segue, la situazione al 1°.12.2008 presente attualmente in
Ateneo sulla base delle casistiche sopra enunciate e dei provvedimenti già emessi:
Tabella A
Facoltà
Economia
a
b
c
Comma 8
Comma 9
Comma 10
provvedimenti
fatti salvi dalla
legge:
provvedimenti con
inizio biennio dal
1.11.2009 che
l'Amministrazione
dovrà
riconsiderare
provvedimenti con
inizio biennio dal
1.11.2010 in poi che
decadono
1
0
0
1
1 (dal 1.11.2011)
1 (dal 1.11.2017)
0
1
1
0
(dal 1.11.2007)
Farmacia
Giurisprudenza
(dal 1.11.2007)
Lettere e Filosofia
0
0
1 (dal 1.11.2017)
Medicina, Chirurgia e
Scienze della Salute
1
0
1 (dal 1.11.2016)
(dal 1.11.2007)
1
1 (dal 1.11.2017)
Scienze Politiche
1
(dal 1.11.2008)
0
0
0
TOTALE
5
3
5
1
(dal 1.11.2008)
Scienze MFN
Ai fini di una migliore comprensione di quanto sopra evidenziato ciascun Preside è stato dotato
di un elenco dettagliato rispecchiante la casistica presente nell’ambito della propria Facoltà e di un
elenco inerente la situazione futura derivante da un monitoraggio effettuato fino all’anno 2015.
Si chiede, pertanto, a codesto Senato di esprimersi in merito a quanto sopra esplicitato fornendo
altresì eventuali ulteriori criteri e modalità da adottare in presenza di nuove istanze di trattenimento
in servizio, fermo restando che non saranno prese in considerazione le eventuali istanze che
dovessero essere presentate prima dei 24 mesi previsti dalla normativa.
77
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
Visto il D.P.R. 382/80;
Vista la Legge 09.05.1989, n° 168;
Visto il D. Lgs. 30.03.2001, n° 165;
Vista la Legge 04.11.2005, n. 230;
Visto l’art. 16, comma 1 del D.L.vo 30.12.1992, n. 503, così come modificato dall’art. 72, comma
7, della Legge 06.08.2008, n. 133 di conversione del D.L. 25.06.2008, n. 112;
Visto in particolare il comma 7 che regolamenta l’arco temporale, corrispondente al periodo
compreso tra i ventiquattro ed i dodici mesi precedenti il compimento del limite di età per il
collocamento a riposo previsto dal proprio ordinamento , entro cui il dipendente può presentare la
richiesta all’amministrazione di appartenenza;
Visto il comma 8 dell’art.72 della legge 6 agosto 2008 n.133 che fa salvi i trattenimenti in servizio
in essere alla data del 25 giugno 2008 e quelli disposti con riferimento alle domande presentate nei
sei mesi successivi all’entrata in vigore del D.L. 25 giugno 2008 n.112 aventi decorrenza entro il 31
dicembre 2008;
Visto il comma 9 dell’art.72 citato in base al quale le amministrazioni devono riconsiderare con
decisione motivata,tenendo conto delle proprie esigenze organizzative e funzionali, i provvedimenti
di trattenimento in servizio già adottati aventi decorrenza dal 1°gennaio al 31 dicembre 2009;
Visto il comma 10 dell’art.72 ciatao che fa decadere tutti i provvedimenti di permanenza in servizio
già autorizzati con effetto a decorrere dal 1° gennaio 2010 e stabilisce che i dipendenti interessati al
trattenimento in servizio sono tenuti a presentare una nuova istanza nei tempi definiti dal comma 7
sopra citato;
Visto l’art. 66 comma 13 ultimo capoverso della legge 133/2008 in base al quale l’FFO delle
università verrà ridotto di 63,5 milioni di euro per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’anno
2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 e di 455
milioni di euro per l’anno 2013;
Considerato che il FFO assegnato all’Ateneo verrà conseguentemente ridotto per gli stessi anni;
Considerato che ulteriori ed anche più pesanti riduzioni di FFO sono previsti a partire dal
2010nella legge finanziaria in corso di approvazione;
Valutato che le risorse che si libereranno nei prossimi anni per le già attese cessazioni dal servizio
del personale, detratte le riduzioni del FFO non saranno sufficienti a coprire per intero la spesa
relativa alle progressioni automatiche di carriera del personale docente;
Considerato che la valutazione delle domande non può prescindere dalle esigenze organizzative e
funzionali dell’amministrazione, connesse con gli interventi di razionalizzazione della spesa di
personale;
Ritenuto che è opportuno adottare linee di indirizzo volte a mantenere la spesa di personale entro
l’85% del FFO;
Visti i provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2007
al 31.10.2009 e quelli già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2008 al 31.10.2010;
Visti i provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2009 al
31.10.2011;
Visti i provvedimenti di trattenimento in servizio già formalizzati con decorrenza dal 1°.11.2010 in
poi;
Preso atto che per le motivazioni di cui sopra occorre riconsiderare i provvedimenti di permanenza
in servizio già autorizzati, con effetto a decorrere dal 1° gennaio al 31 dicembre 2009 e definire i
criteri per l’applicazione del comma 10 dell’art. 72 della legge 133/2008;
78
Vista la relazione dell’Ufficio Personale docente;
Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, così come
modificato con D.R. Rep. n. 319-2008 del 22.07.2008;
Valutato ogni opportuno elemento
con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza
DELIBERA
di non concedere autorizzazioni alla permanenza in servizio fino a una prossima e diversa
deliberazione del Senato Accademico.
******************
7.2 Presa di servizio al 1 dicembre dei ricercatori vincitori di concorso
7/2008/7.2
OMISSIS
******************
7.3 Chiamate dirette su posti di professore di II Fascia ai sensi dell'art. 1, comma 9, Legge
04.11.2005, n. 230 - (Prof.ssa Francesca PERSICHETTI - Prof. Massimo VOGLIOTTI)
7/2008/7.3
Ufficio Personale Docente
Al Presidente del SENATO ACCADEMICO
Si ricorda che nelle sedute del Senato Accademico, rispettivamente del 10.12.2007 e del
07.07.2008, sono state sottoposte le due proposte di chiamate dirette su posti di ruolo di II fascia
indicate in oggetto.
Si rileva che, il Consiglio Universitario Nazionale, rispettivamente nelle sedute del 23.01.2008
e del 07.10.2008, ha valutato positivamente i relativi profili scientifici, l’attività di docenza e i
curricula di ricerca dei candidati su indicati.
Sulla base dei pareri favorevolmente espressi dal C.U.N., il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, con note prot. n. 327 del 23.09.2008 e prot. n. 3700 del 04.11.2008,
ha autorizzato, ai sensi dell’art. 1, comma 9, Legge 4.11.2005, n. 230, le citate procedure per
chiamata diretta e l’emanazione dei relativi provvedimenti di nomina.
Si precisa, inoltre, che, come disposto dal D.M. 30.04.2008 , n. 99 di ripartizione del Fondo di
Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per il 2008, il relativo cofinanziamento
ministeriale di entrambe le proposte è elevato fino alla concorrenza del 95% del costo della
qualifica corrispondente non superiore al trattamento economico relativo alla quinta classe
stipendiale in quanto la Dott.ssa Francesca PERSICHETTI e il Dott. Massimo VOGLIOTTI hanno
beneficiato degli interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del 26.01.2001, n. 501 del 20.01.2003 e n. 18
del 01.02.2005 - (rientro dei cervelli).
Si sottolinea che la Facoltà di Scienze M.F.N. e la Facoltà di Giurisprudenza devono avere a
disposizione, rispettivamente nel proprio budget, la quota a differenza comprensiva del 5% di
79
differenza sulla percentuale di cofinanziamento ministeriale e degli oneri a carico Ente comprensivi
degli aumenti stipendiali per effetto del DPCM 2008, sentito l’Ufficio Bilancio di Ateneo.
Si informa, infine, che i Consigli delle Facoltà di Scienze M.F.N. e di Giurisprudenza,
rispettivamente nelle sedute dell’1.12.2008 e del 20.11.2008, hanno preso atto delle note
ministeriali di cui sopra ed espresso parere favorevole alle suddette chiamate dirette alla prima data
utile.
Tenuto conto di quanto sopra esplicitato e che il relativo cofinanziamento del Ministero avrà
effetto dalla data di presa di servizio dei docenti in questione, si chiede, pertanto, a codesto Senato
Accademico di esprimersi in merito alla decorrenza delle chiamate, sui due posti di ruolo di II
fascia, della Prof.ssa Francesca PERSICHETTI per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/18
GENETICA presso la Facoltà di Scienze M.F.N. e del Prof. Massimo VOGLIOTTI per il Settore
Scientifico Disciplinare IUS/20 FILOSOFIA DEL DIRITTO presso la Facoltà di Giurisprudenza.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la Legge 04.11.2005, n. 230 recante “Nuove disposizioni concernenti i professori e i
ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori
universitari” e in particolare l’art. 1, comma 9;
Visto il D.M. 30.04.2008, n. 99 di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle
Università per il 2008 e in particolar modo l’art. 5 riguardante le chiamate dirette nei ruoli dei
docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all’estero;
Atteso che nello stesso provvedimento ministeriale è precisato che in caso di chiamate dirette di
soggetti che abbiano beneficiato di interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del 26.01.2001, n. 501 del
20.01.2003 e n. 18 del 01.02.2005 - (rientro dei cervelli), il relativo cofinanziamento è elevato fino
alla concorrenza del 95% del costo della qualifica corrispondente non superiore al trattamento
economico relativo alla quinta classe stipendiale;
Tenuto conto che i Proff. Francesca PERSICHETTI e Massimo VOGLIOTTI hanno usufruito dei
suddetti benefici;
Rilevato che l’Ateneo non supera il limite del 10% previsto dalla legge 230/05 per la copertura dei
posti di professore ordinario e associato mediante chiamata diretta;
Viste le delibere del Senato Accademico del 10.12.2007 e del 07.07.2008;
Viste le delibere adottate dai Consigli della Facoltà di Giurisprudenza e della Facoltà di Scienze
M.F.N., rispettivamente in data 20.11.2008 e in data 01.12.2008;
Tenuto conto che la Facoltà di Scienze M.F.N. e la Facoltà di Giurisprudenza devono avere a
disposizione, rispettivamente nel proprio budget, la quota a differenza comprensiva del 5% di
differenza sulla percentuale di cofinanziamento ministeriale e degli oneri a carico Ente comprensivi
degli aumenti stipendiali per effetto del DPCM 2008, sentito l’Ufficio Bilancio di Ateneo;
Considerato che il relativo cofinanziamento del Ministero avrà effetto dalla data di presa di servizio
dei docenti in questione;
Vista la relazione dell’Ufficio Personale Docente;
Esaminato ogni opportuno elemento
con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza
80
DELIBERA
1. di esprimere parere favorevole alle chiamate dirette, sui due posti di ruolo di II fascia, della
Prof.ssa Francesca PERSICHETTI per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/18 GENETICA
presso la Facoltà di Scienze M.F.N., e del Prof. Massimo VOGLIOTTI per il Settore Scientifico
Disciplinare IUS/20 FILOSOFIA DEL DIRITTO presso la Facoltà di Giurisprudenza con
decorrenza dal 22 Dicembre 2008.
2. di porre a carico dei budget delle Facoltà interessate la differenza tra il cofinanziamento
ministeriale e la retribuzione dei docenti.
******************
8. Questioni relative agli studenti
8.1 Convenzione “Progetto Business Behavior” tra l’Ateneo e HR Value srl
9/2008/8.1
Ufficio Accreditamento e Qualità
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di stipula della convenzione
“Progetto Business Behavior” tra l’Ateneo e HR Value al fine di realizzare, presso le sedi
dell’Ateneo, un corso gratuito con l’obiettivo di preparare i giovani laureati e laureandi alla
valorizzazione delle proprie competenze attraverso la conoscenza degli strumenti disponibili per
approcciare al meglio il loro ingresso nel mercato del lavoro.
La proposta è stata portata all’attenzione degli Uffici Orientamento e Accreditamento e
Qualità da HR Value, ente accreditato Formatemp per la formazione dei lavoratori temporanei, che
collabora con le più importanti agenzie per il lavoro nella realizzazione di percorsi formativi su
tutto il territorio nazionale.
La proposta si colloca all’interno di un progetto presentato e realizzato inizialmente nelle
Università dell’Italia del sud, e ora esteso ai restanti Atenei italiani.
Il percorso formativo proposto da HR Value ben si inquadra nelle attività, intraprese in
questi ultimi mesi dall’Ateneo, finalizzate allo sviluppo del Job Placement (per esempio il Progetto
FIxO e i Career Day svolti nei mesi di ottobre e novembre 2008).
Il progetto proposto prevede la realizzazione di un corso della durata di 56 ore rivolto a
laureati/laureandi che siano inoccupati o disoccupati. Al fine di favorire una maggior partecipazione
degli interessati, è stato proposto ad HR Value, che ha accettato, di sdoppiare l’iniziativa su due
sedi, Alessandria e Novara, permettendo così l’adesione di 30 giovani per ogni corso.
I moduli, che si svolgeranno nei mesi di gennaio e febbraio 2009, sono completamente
gratuiti per i partecipanti e per l’Università a cui è solo richiesto di promuovere l’iniziativa e di
mettere a disposizione per ogni corso un’aula idonea ad ospitare i partecipanti.
Poiché si ritiene che, grazie alla partecipazione a questa iniziativa, verrà permesso ai laureati
e laureandi dell’Ateneo di fare un’esperienza particolarmente significativa per l’inserimento nel
mondo del lavoro, si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere
in merito alla sottoscrizione della convenzione in oggetto e del relativo avviso di iscrizione al corso.
81
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA
VISTO
CONSIDERATA
CONSIDERATO
CONSIDERATO
RITENUTO
CONSIDERATO
RITENUTO
PRESO ATTO
PRESO ATTO
CONSIDERATA
VALUTATO
CONDIDERATO
VISTO
VISTO
VISTO
VALUTATO
la L. 390/91;
il D.M. 3/11/1999 n. 509 e le successive modifiche apportate con il decreto
ministeriale 22/10/2004 n. 270 che hanno dato la possibilità agli Atenei di
realizzare attività formative volte ad agevolare le scelte professionali;
la proposta pervenuta il 20 agosto 2008 da HR Value srl per la realizzazione
di un’iniziativa di formazione e orientamento al lavoro denominata “Business
Behaviour”, da realizzarsi dalla stessa HR Value presso le sedi dell’Ateneo e
rivolta ai giovani laureati e laureandi dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale, disoccupati o inoccupati, per preparali all’inserimento nel mondo
del lavoro;
che HR Value è ente accreditato Formatemp, per la formazione dei lavoratori
temporanei, e collabora con le più importanti Agenzie per il lavoro nella
realizzazione di percorsi formativi su tutto il territorio nazionale;
che la proposta sopracitata si colloca all’interno di un progetto presentato e
realizzato inizialmente nelle Università dell’Italia del sud, e ora esteso ai
restanti Atenei italiani;
che il percorso formativo proposto da HR Value ben si inquadra nelle
attività, intraprese in questi ultimi mesi dall’Ateneo, finalizzate allo sviluppo
del Job Placement;
che il progetto proposto prevede la realizzazione di un corso della durata di
56 ore rivolto a laureati/laureandi che siano inoccupati o disoccupati;
importante proporre, al fine di favorire una maggior partecipazione degli
interessati, lo sdoppiamento dell’iniziativa su due sedi, Alessandria e Novara,
permettendo così l’adesione di 30 giovani per ogni corso;
dell’accettazione di HR Value allo sdoppiamento del corso;
del parere favorevole espresso verso l’iniziativa dalla Commissione di
Orientamento nella riunione del 16/09/2008;
l’importanza dell’iniziativa come attività di orientamento in uscita;
il valore della proposta al fine di favorire l’inserimento dei laureati nel mondo
del lavoro;
che l’intervento è completamente gratuito per l’Università e per i partecipanti
al corso;
lo Statuto;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
il Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
ogni opportuno elemento
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
-
-
di aderire all’iniziativa proposta da HR Value “Business Behaviour” avente l’obiettivo di
preparare i giovani laureati e laureandi alla valorizzazione delle proprie competenze
attraverso la conoscenza degli strumenti disponibili per approcciare al meglio il loro
ingresso nel mercato del lavoro.
di sottoscrivere la “Convenzione – Progetto Business Behaviour” sotto riportata, al fine di
realizzare i corsi gratuiti “Business Behaviour” presso le sedi dell’Ateneo;
82
-
di pubblicare l’avviso di iscrizione al corso sotto riportato.
“CONVENZIONE – PROGETTO BUSINESS BEHAVIOUR 2008”
TRA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE "AMEDEO AVOGADRO" (di
seguito per brevità denominata UNIV ), con sede legale in Vercelli, Via Duomo 6, C.F.
94021400026, per la quale interviene nel presente atto il Rettore Prof. Paolo Garbarino
E
HR Value srl, con sede legale in Roma, via G. Vitali 43, con codice fiscale e P.I.
06476621005 per la quale interviene nel presente atto il Sig. Manuel Minati nella sua qualità
di Direttore Centrale (di seguito per brevità denominata HRV)
premesso
- che HRV organizza attività di progettazione, promozione, erogazione
formazione professionale, finanziata e non finanziata.
e gestione corsi di
- che HRV ha richiesto la disponibilità di UNIV ad ospitare e promuovere una iniziativa di
formazione/orientamento denominata “BUSINESS BEHAVIOUR”
Tutto ciò premesso
Tra le Parti, come sopra rappresentate, si conviene e stipula quanto segue.
Art. 1
(Premesse)
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art. 2
(Oggetto)
Con il presente accordo le parti si impegnano ad attivare le azioni come indicate nel successivo
art.3.
Art. 3
(Impegni delle parti)
HRV si impegna a svolgere le seguenti attività ed in particolare a:
•
promuovere un intervento formativo GRATUITO, sdoppiato sulle sedi di
Alessandria e Novara, della durata di 56 ore dai contenuti definiti nel
programma allegato rivolto a Neo-laureati e laureandi di UNIV
•
individuare le Agenzie per il Lavoro “finanziatrici” il progetto
•
occuparsi di tutti gli aspetti formali ed organizzativi (selezione dei partecipanti
docenza, rendicontazione, gestione)
•
redigere una relazione didattica di fine corso con indicazione dei contenuti
trattati e metodologia adottate durante il corso, delle competenze e dei risultati
raggiunti dal progetto.
UNIV, dal canto suo, si impegna a:
83
-
riservare ad HRV un’aula formativa idonea ad ospitare fino ad un massimo di 30
partecipanti
-
promuovere attraverso i propri uffici competenti l’iniziativa presso i propri neolaureati e laureandi
Art. 4
(Durata)
Il presente accordo avrà durata dal 26/01/2009 al 28/02/2009.
Art. 5
(Corrispettivi)
Le attività enunciate al punto 3 sono da considerarsi a titolo non oneroso per entrambi i contraenti.
Art. 6
(Trasparenza)
UNIV ed HRV espressamente ed irrevocabilmente:
- dichiarano che non vi è stata mediazione od altra opera di terzi per la conclusione del presente
accordo;
- dichiarano di non aver corrisposto né promesso di corrispondere ad alcuno, direttamente o
attraverso imprese collegate o controllate, somme e/o altri corrispettivi a titolo di intermediazione
o simili e comunque volti a facilitare la conclusione dell’accordo stesso;
- si obbligano a non versare ad alcuno, a nessun titolo, somme finalizzate a facilitare e/o rendere
meno onerosa l’esecuzione e/o la gestione del presente accordo, rispetto agli obblighi in esso
assunti né a compiere azioni comunque volte agli stessi fini.
Art. 7
(Tutela dei dati personali)
Ai Ai sensi e per gli effetti del Decreto Legislativo 30.6.2003 n.196, le Parti dichiarano di essere
informate che i dati personali che le riguardano, reciprocamente comunicati in occasione delle
procedure di perfezionamento del presente accordo, sono suscettibili di trattamento da parte di
ciascuna di esse.
Il trattamento dei dati è finalizzato esclusivamente al rispetto delle clausole contrattuali, della
legislazione fiscale e degli altri obblighi di legge inerenti alla stipulazione e alla gestione del
presente accordo.
Le Parti garantiscono reciprocamente che i dati personali saranno trattati per le finalità suindicate,
secondo principi di correttezza, liceità e trasparenza e con la tutela della riservatezza e dei diritti
delle medesime. I dati stessi saranno conservati per un periodo di tempo non superiore a quello
necessario agli scopi per i quali sono stati raccolti e successivamente trattati.
Art. 8
(Foro competente)
Le Parti convengono che qualsivoglia controversia inerente o conseguente all’interpretazione,
esecuzione o risoluzione del presente accordo, sarà devoluta alla competenza esclusiva del Foro
erariale.
* * *
*
*
84
Vercelli, li ………………………..
Firma per HR VALUE SRL
________________________________
Il Rettore dell’Università degli Studi
Piemonte Orientale
(Prof. Paolo Garbarino)
del
________________________________
85
Progetto “Business Behaviour”
AVVISO DI ISCRIZIONE AL CORSO
Nell’ambito del progetto denominato “Business Behaviour” finanziato dal fondo Forma.Temp e promosso
dall’Agenzia per il Lavoro Vedior, HR Value, quale ente di formazione accreditato al Forma.Temp, in
collaborazione con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, organizza il
CORSO DI FORMAZIONE
“BUSINESS BEHAVIOUR”
Cenni sul progetto
Il progetto “Business Behaviour” nasce dalle seguenti constatazioni:
‐
‐
il settore della somministrazione è in crescita: il mondo delle agenzie per il lavoro italiane è una
1
realtà che continua a migliorare , ma i laureati sono appena il 5% dei lavoratori che impiegano gli
intermediari.
cercare, trovare e mantenere un lavoro oggi richiede conoscenza, applicazione e consapevolezza di
sé e delle migliori opportunità che il mercato offre.
Per raggiungere il target dei neo-laureati e laureandi e sviluppare capacità comportamentali che possano
facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro e la crescita all’interno delle organizzazioni, HR Value ha
progettato il corso in “Business Behaviour”. Tale progetto vede la partnership tra un Ente di formazione
accreditato sul territorio nazionale e l’Università per facilitare l’incontro tra il mondo del lavoro, rappresentato
da Vedior, e la domanda di lavoro espressa da laureandi e neo-laureati.
IL CORSO DI FORMAZIONE
OBIETTIVI
Il corso è rivolto a laureati e laureandi dell’Universitàdegli Studi del Piemonte Orientale che vogliano
acquisire comportamenti utili per entrare e lavorare efficacemente in azienda.
STRUTTURA DEL CORSO
Il corso ha una durata di 56 ore, con ore di formazione teorica e ore di formazione pratica. Le lezioni si
tengono dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 dal lunedi al venerdi dal :
‐ 26 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO 2009 ad Alessandria, in via Cavour n. 84;
‐ 11 FEBBRAIO AL 19 FEBBARIO 2009 a Novara, in Via Perrone n. 18.
Ai partecipanti che avranno frequentato almeno il 70% del totale di ore previste dal corso (compreso il
modulo obbligatorio su “Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro”) verrà rilasciato un attestato di frequenza
valido sul territorio italiano.
La metodologia didattica è basata su un approccio prettamente esperienziale, che consente ai partecipanti di
misurarsi nella risoluzione di casi aziendali con il supporto dei docenti i quali inducono le regole ed i
comportamenti efficaci da tenere in azienda.
CONTENUTI
Vedasi programma dettagliato (allegato A).
1
Fonte: VENTIQUATTROMINUTI del 21/05/2008, pag.12
86
DESTINATARI
Il corso di formazione di cui al presente avviso è destinato a laureati e/o laureandi presso l’Università degli
Studi del Piemonte Orientale, disoccupati e/o inoccupati.
Modalità di iscrizione : il programma e il modulo di iscrizione sono scaricabili al seguente indirizzo:
MODALITA’ TERMINI E CRITERI DELLA SELEZIONE
http://www.hrvalue.it/formatemp_dettaglio.asp?id=22 oppure sul sito di Ateneo www.unipmn.it, sezione
Laureati.
Il modulo di iscrizione, in cui va indicata la sede del corso prescelta, va compilato e inviato all’Ufficio
Accreditamento e Qualità in una delle seguenti modalità:
‐
via fax al numero 0161/219382;
‐
con consegna a mano presso l’Ufficio Accreditamento e Qualità, via Duomo n.6, Vercelli.
Criterio di selezione: nel caso in cui il numero di interessati superasse le 30 unità, i partecipanti verranno
selezionati in base alla data di presentazione della domanda.
LUOGO DI SVOLGIMENTO
Sede:
‐
Alessandria, presso la Facoltà di Scienze Politiche, Via Cavour n. 84;
‐
Novara, presso la Facoltà di Economia, Via Perrone n. 18.
INFORMAZIONI
Per eventuali informazioni rivolgersi agli uffici di Facoltà, servizi Stage e Jobplacement oppure a :
Ufficio Accreditamento e Qualità
Via Duomo n.6 – 13100 Vercelli
Tel 0161/261547 – 508
[email protected]
******************
9/2008/8.2 Riformulazione degli Ordinamenti Didattici dei Corsi di Studio delle Facoltà di
Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, Economia, Farmacia e Giurisprudenza ai sensi del
D.M. 22 ottobre 2004 n. 270
Ufficio Ordinamenti Didattici
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si prega di sottoporre all’approvazione di codesto Spettabile Senato Accademico l’allegata proposta
di delibera concernente la riformulazione degli Ordinamenti Didattici dei seguenti corsi di Studio ai
sensi del D.M. 22 ottobre 2004 n. 270:
1. Corso di Laurea in Servizi giuridici per l’impresa (classe L-14) afferente alla Facoltà di
Economia, quale trasformazione dell’analogo corso di classe 2 ex D.M. 509/’99 afferente alla
Facoltà di Economia;
2. corso di Laurea in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le
imprese (classe L-14) interfacoltà afferente alle Facoltà di Giurisprudenza, e alla Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di
classe 2 ex D.M. 509/’99.
Si precisa che i corsi di Laurea istituiti sulla medesima classe di Laurea devono per legge
condividere almeno 60 cfu relativi ai piani di studio, oppure devono afferire a differenti gruppi di
87
affinità (art. 11, comma 7 lettera a) D.M. 270/2004); è tuttavia necessario in questo secondo caso,
che l’Ateneo definisca i criteri e le motivazioni relative a tale scelta.
3. corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economicogestionali (classe LM-9) afferente alla Facoltà di Farmacia, quale trasformazione dell’analogo
corso interfacoltà di classe 9/S ex D.M. 509/’99 afferente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di
Farmacia.
4. Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche (classe LM-9) afferente alla
Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, quale trasformazione dell’analogo corso
interfacoltà di classe 9/S ex D.M. 509/’99 afferente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di
Farmacia;
A questo proposito si fa presente che non è possibile trasformare più di una volta i corsi di
Studio disciplinati dal D.M. 509/’99; pertanto sarà necessario stabilire al più presto quale dei due
corsi inviare al CUN per l’approvazione come modifica del corso di classe 9/S, e quale inviare
come nuova istituzione, tenuto conto che è necessario acquisire anche il parere del Comitato
Regionale di Coordinamento e che l’attivazione di nuovi corsi per il prossimo anno accademico è
condizionata, negli Atenei che hanno in atto piani di raggiungimento dei requisiti necessari, dal
fatto che il numero dei corsi complessivamente attivati non può aumentare (art. 5 comma 3 D.M.
544 del 31/10/2007).
5. corso di Laurea in Biotecnologie (classe L-2) afferente alla Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute, quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di classe 1 ex
D.M. 509/’99 afferente alle Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia;
6. corso di Laurea in Biotecnologie (classe L-2) interfacoltà afferente alla Facoltà di
Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute e alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali, quale trasformazione dell’analogo corso interfacoltà di classe 1 ex D.M. 509/’99 afferente
alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, di Farmacia e di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Si fa presente che il corso viene presentato sia afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia
e Scienze della Salute, che interfacoltà afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della
Salute e alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, ma che entro il prossimo termine
del 31/01/2009 verrà definitivamente stabilito dalle Facoltà quale presentare al CUN per
l’approvazione nel Regolamento Didattico di Ateneo.
Tutte le modifiche sono state deliberate dalle Facoltà proponenti in attuazione della riforma
dell’autonomia universitaria e degli ordinamenti didattici dei corsi di studio, in seguito alla
pubblicazione dei seguenti documenti:
- D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia
didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca
Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999 n. 509”;
- DD.MM. 16 marzo 2007 recanti la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea e di Laurea
Magistrale (in attuazione al D.M. n. 270/2004);
- D.M. 26 luglio 2007 n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e l’attivazione, da
parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei DD.MM. 16 marzo 2007);
- D.M. 31 ottobre 2007, prot. 544/2007 di “Definizione dei requisiti dei Corsi di Laurea e di Laurea
Magistrale afferenti alle classi definite con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e dei criteri
per il loro inserimento nella Banca Dati dell’Offerta Formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi
di studio attivati sia per le classi di cui al D.M. 3 novembre 1999 n. 509 e sia per le classi di cui al
D.M: 22 ottobre 2004 n. 270”.
OMISSIS
88
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA
la Legge 19 novembre 1990, n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici
universitari”;
VISTO
il D.P.R. 27 gennaio 1998, n. 25 – “Regolamento recante disciplina dei
procedimenti relativi allo sviluppo e alla programmazione del sistema
universitario, nonché ai comitati regionali di coordinamento, a norma dell’art.
20 comma 8, lettere a) e b), della Legge 15 marzo 1997, n. 59”;
il Decreto del Ministero del Lavoro 25 marzo 1998, n. 142 – “Regolamento
recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'art. 18 della
Legge 24 giugno 1997, n.196, sui tirocini formativi e di orientamento”;
VISTA
la Legge 2 agosto 1999, n. 264 recante “Norme in materia di accessi ai corsi
universitari”;
VISTA
la Legge 19 ottobre 1999, n. 370 recante “ Disposizioni in materia di
università e di ricerca scientifica e tecnologica”;
ESAMINATO
il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme
concernenti l'autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del
Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre
1999, n. 509”;
ESAMINATO
il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio
2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale;
VISTO
il D.M. 3 luglio 2007 n. 362, di definizione delle linee generali d’indirizzo
della programmazione delle Università per il triennio 2007/2009 (in
attuazione dell’art. 1-ter, comma 2, del D.L. 31 gennaio 2005 n. 7, convertito,
con modificazioni, dalla Legge 31 marzo 2005 n.43);
ESAMINATO
il D.M. 26 luglio 2007, n. 386 di “Definizione delle Linee guida per
l’istituzione e l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in
attuazione dei predetti DD.MM. 16 marzo 2007)”;
TENUTO CONTO del documento del CNVSU n. 7/07 – “Requisiti necessari per l’attivazione dei
nuovi corsi di studio universitari”;
ESAMINATO
il D.M. 31 ottobre 2007 n. 544 di “Definizione dei requisiti dei Corsi di
Laurea e di Laurea Magistrale afferenti alle classi definite con i DD.MM. 16
marzo 2007, delle condizioni e dei criteri per il loro inserimento nella Banca
Dati dell’Offerta Formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi di studio
attivati sia per le classi di cui al D.M. 3 novembre 1999, n. 509 e sia per le
classi di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270”;
ESAMINATA
la delibera n. 14/2008 a 5.4 del Consiglio della Facoltà di Economia, del 25
novembre 2008;
ESAMINATA
la delibera n. 4 del Consiglio della Facoltà di Farmacia, del 4 novembre 2008;
ESAMINATA
la delibera n. 156/10/2008 del Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, del
20 novembre 2008;
ESAMINATE
le delibere n. 4/1, 4/2, e 4/3 del Consiglio della Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute, del 18 novembre;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale;
VISTO
il Regolamento didattico di Ateneo;
VALUTATO
ogni opportuno elemento;
VISTO
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
89
1. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Servizi giuridici per
l’impresa della classe delle lauree L-14 Scienze dei servizi giuridici, riformulato ai sensi del
D.M. 270/2004, afferente alla Facoltà di Economia, secondo la formulazione sotto riportata:
Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo
Avogadro"-Vercelli
Facoltà
ECONOMIA
Classe
L-14 Scienze dei servizi giuridici
Nome del corso
SERVIZI GIURIDICI PER L’IMPRESA
trasformazione di
Il corso è
SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA (NOVARA) (cod
77652)
Data di approvazione del consiglio di facoltà
25/11/2008
Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione 02/12/2008
Modalità di svolgimento
convenzionale
Indirizzo internet del corso di laurea
Massimo numero di crediti riconoscibili (DM
60
16/3/2007 Art 4)
Corsi della medesima classe
Gruppo di affinità
2
Delibera del senato accademico relativa al gruppo
inserire la data della delibera
di affinità
Università
Sintesi delle motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità
inserire le motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe L-14
Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa è stato disegnato per rispondere alla domanda esplicita del territorio di
figure professionali esperte nell’ambito della gestione dei problemi giuridico-economici delle imprese e del governo della
realtà imprenditoriale da parte del settore pubblico, con una attenzione particolare agli aspetti di internazionalizzazione
del tessuto produttivo locale. L’offerta formativa si distingue da altri Corsi di laurea appartenenti alla classe L-14 per la
sintesi multidisciplinare del percorso di studio tra discipline giuridiche e discipline economiche e econometri che,
ampliando così la possibilità di inserimento dei laureati in una pluralità di posizioni lavorative e esaltando, al contempo, la
versatilità delle figure professionali.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
La motivazione per la quale si delibera di attivare un corso di laurea in Servizi Giuridici sulla sede di Novara è duplice: da
un lato il territorio novarese è da lungo tempo in corsa per l'attivazione della seconda corte d'Appello del Piemonte, il
tribunale di Novara è il più grande in termini di contenzioso e giudici, tribunale del Piemonte dopo quello di Torino,
mentre e pertanto si è sempre voluto offrire alla comunità giuridica novarese un centro di formazione e di studi che
potesse mantenere vivo nel tessuto territoriale lo studio del diritto ed il dialogo con le istituzioni e gli ordini professionali
interessati; la seconda invece, deve essere ricondotta al fatto che Novara è sede della Banca Popolare di Novara
(Gruppo Banca Popolare Italiana) banca che ha rappresentato e rappresenta da sempre uno degli sbocchi primari dei
nostri laureati nel CLISGI e che guarda con grande attenzione alla presenza del nostro corso di studi per la formazione
dei suoi quadri.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
Il Nucleo di Valutazione di Ateneo, ai sensi dell’art. 8 del D.M. 544 del 31 ottobre 2007, ha preso in esame le proposte di
trasformazione del corso in Servizi Giuridici per l’Impresa .
L’analisi del corso di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità”
previsti dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI).
Servizi Giuridici per l’Impresa
1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata tenendo in
considerazione la domanda specifica del territorio.
2 Definizione delle prospettive: le prospettive appaiono ampie e variegate tenuto conto della versatilità delle figure
professionali cui si risponde con questo corso.
3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano esaustivi.
4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione, già rilevante nel corso ante-trasformazione,
potrebbe beneficiare della trasformazione.
90
5 Analisi e previsioni di occupabilità: data la caratteristica multidisciplinare del corso e la presenza di dati positivi in
termini di occupabilità, non si prevedono criticità in tale ambito.
6 Contesto culturale: il contesto culturale appare positivo e non si riscontrano particolari criticità.
7 Politiche di accesso: il Consiglio di corso verifica il possesso di adeguata preparazione iniziale e la presenza di
eventuali debiti formativi da colmarsi nel primo anno di corso.
Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso in Servizi giuridici per l’impresa.
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi
eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi
del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
Obiettivi formativi qualificanti della classe
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all'area giuridica e la capacità di applicare la normativa ad essi
pertinenti, in particolare negli ambiti storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e
internazionalistico, nonchè in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario;
- saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano,
nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali, nonché possedere adeguate competenze
per la comunicazione e la gestione dell'informazione anche con strumenti e metodi informatici e telematici.
I laureati della classe svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo pubblico e privato, nelle
amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una
specifica preparazione giuridica, con profili diesemplificativamente - operatore giudiziario, operatore giuridico d'impresa,
operatore giuridico-informatico, nonchè di consulenza del lavoro.
Tra l'altro, ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea:
- assicurano mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate
conoscenze e consapevolezza:
a. dell'informatica giuridica
b. del linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera
I corsi di laurea curano l'acquisizione delle capacità necessarie per la corrispondente specifica formazione professionale,
con particolare riferimento all'attivazione di tirocini formativi per l'acquisizione di esperienze professionali.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa si colloca nella classe di appartenenza L-14 denominata Classe delle
lauree in Scienze dei Servizi Giuridici.
Il corso di laurea si pone gli obiettivi formativi qualificanti la classe di appartenenza L-14 - così come definiti dal D.M.
relativo alla determinazione delle classi delle lauree triennali universitarie – secondo cui gli studenti devono:
- possedere una solida preparazione sia nelle discipline di base che in quelle caratterizzanti, garantendo loro la
possibilità di un approfondimento critico degli argomenti anche evitando la dispersione del loro impegno su un numero
eccessivo di discipline, di insegnamenti o dei relativi moduli;
- avere la possibilità di svolgere tutte le attività formative di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto ministeriale 22
ottobre 2004, n. 270, fissando, per quelle previste alla lettere a), un numero minimo totale di crediti rispettivamente pari a
12.
In particolare, il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa è mirato allo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze necessarie per preparare una figura professionale che, all’interno di ogni categoria di impresa (privataindustriale o di servizi-pubblica o del terzo settore), sia in grado, sulla base delle conoscenze acquisite, di gestire in
modo competente e con autonomia decisionale i problemi di carattere giuridico-aziendali, legali-contrattuali e attinenti
alla gestione delle informazioni giuridico-economiche che quotidianamente si presentano nell’ambito dell’attività di
impresa. Il profilo formativo è volto ad affiancare alle materie economico-aziendali solide basi di carattere giuridico,
attraverso la sicura conoscenza di particolari settori, legati in modo specifico all'attività d'impresa.
A tal fine, sulla base sia delle valutazioni effettuate dai docenti della Facoltà di ruolo, sia delle risultanze di apposite
indagini e consultazioni avute con gli operatori del diritto e gli attori del sistema economico pubblico e privato a livello
locale, nazionale e internazionale, si è proceduto alla individuazione delle specifiche esigenze formative caratterizzanti
gli studenti del corso di Servizi Giuridici per l’Impresa, i quali devono possedere:
- la forma mentis e la sensibilità necessarie per ricoprire posizioni manageriali in campo giuridico ed economico di
impresa coerenti con le professionalità e le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro (es. imprese, professioni,
amministrazioni pubbliche);
91
- la padronanza del metodo e degli strumenti propri delle discipline giuridiche, accompagnata da una adeguata
conoscenza delle discipline aziendali ed econometriche declinate per aree funzionali;
- la capacità di orientarsi nel contesto europeo e internazionale, attraverso la predisposizione di specifici corsi e moduli
formativi dedicati al diritto straniero e comparato;
- le metodologie di analisi e di interpretazione critica del sistema economico nel suo complesso;
- le competenze per la comunicazione, la rappresentazione e la gestione dell'informazione giuridico-economica anche
con strumenti e metodi informatici e telematici;
- la conoscenza dell'inglese, con un approfondimento particolare del lessico di specialità dell'inglese giuridico e
economico-finanziario così come impiegato nella comunicazione professionale a livello europeo e internazionale.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3,
comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
In particolare devono aver dimostrato di possedere: la conoscenza della metodologia dell’indagine scientifica applicata
alle tematiche del settore; le conoscenze multidisciplinari fondamentali per la comprensione delle problematiche delle
imprese nelle diverse fasi del loro sviluppo, in particolare per quanto riguarda la comprensione del quadro normativo
nazionale, comunitario e internazionale, declinato secondo le varie tipologie di attività economiche e imprenditoriali. Al
fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, la verifica finale di ogni corso comprenderà domande orientate a
testare sia la conoscenza dei paradigmi fondamentali della materia, sia la capacità di interpretarli tramite la discussione
di casi pratici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Devono, in particolare, saper applicare le conoscenze utili per la analisi del profilo di rischiosità delle imprese,
predisponendo strumenti legali e assicurativi coerenti con le possibilità operative delle imprese, e l’adeguamento delle
politiche e strategie aziendali al quadro normativo vigente. Al fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, gli
studenti saranno chiamati alla soluzione di casi mediante l’adozione, a seconda delle circostanze, degli strumenti
metodologici più appropriati.
Autonomia di giudizio (making judgements)
L’autonomia di giudizio deve poter essere espletata ogni qual volta il laureato si venga a trovare di fronte alla necessità
di effettuare nel campo della ricerca e/o dell’operatività professionale scelte non condizionate necessariamente da
situazioni preesistenti. A tal fine, il corso di Laurea prevede la presenza di specifici insegnamenti volti a fornire quei
contenuti specialistici dai quali estrarre le soluzioni ai problemi giuridico-economici, a partire da una ampia formazione in
diritto italiano e comunitario, insieme a quegli approfondimenti comparatistici rispetto al diritto degli ordinamenti
extraeuropei e alla lex mercatoria internazionale che diventano sempre più importanti nel contesto italiano, quanto mai
da essi condizionato. Al fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, gli studenti saranno valutati in base anche
a prove individuali che abbiano come oggetto casi reali stilizzati attraverso un numero limitato di variabili.
Abilità comunicative (communication skills)
La possibilità di individuare soluzioni e strumenti utili ai fini della risoluzione di problematiche giuridiche complesse e
innovative, infatti, è strettamente correlata alla capacità di interfacciarsi con interlocutori che possono avere un grado di
specializzazione anche molto diversificata. Al fine di verificare il perseguimento di questo obiettivo, durante il percorso
didattico gli studenti saranno chiamati alla predisposizione e successiva presentazione di lavori di gruppo.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Acquisita la formazione universitaria, risulta essenziale l’aggiornamento continuo in settori che tendono, per le continue
acquisizioni della ricerca internazionale, a divenire rapidamente obsoleti. Tale aggiornamento in parte è il risultato
dell’approccio innovativo del Corso di laurea, che si basa su una attività didattica che consiste nel far confrontare i
discenti direttamente con le fonti e a coinvolgersi in simulazioni ed esercitazioni professionalizzanti. Evidentemente la
capacità di apprendimento risiede nell’iniziativa individuale, tuttavia questa viene facilitata dal percorso del Corso di
laurea che contempla, a tal scopo, alcuni insegnamenti in metodologia giuridica e in tecniche di informatica applicata al
settore giuridico-economico, per favorire il reperimento delle informazioni dai diversi media, specializzati come generici,
e la loro selezione critica.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per essere ammessi al corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa occorre essere in possesso di un diploma di
scuola secondaria superiore, o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo dall'Università nel rispetto
degli accordi internazionali.
In presenza di debiti formativi, segnalati dalla scuola secondaria superiore e rilevabili dalla documentazione allegata alla
domanda di iscrizione, una Commissione, appositamente costituita dal Consiglio di corso di laurea in Servizi Giuridici per
l’Impresa, verifica il possesso di una adeguata preparazione iniziale, tenuto conto dell’inerenza dei debiti formativi rilevati
rispetto al piano degli studi del corso di laurea.
Il Consiglio di corso di laurea può, comunque, decidere di verificare il possesso di un’adeguata preparazione iniziale da
parte di tutti gli aspiranti matricole, somministrando loro un’apposita prova orientativa d’ingresso. La definizione delle
modalità di verifica delle conoscenze richieste per l’accesso saranno opportunamente definite nel Regolamento didattico
del corso di laurea.
92
Qualora la verifica non risulti positiva, il Consiglio di corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa indica specifici
obblighi formativi da soddisfare nel primo anno di corso anche attraverso la partecipazione ad attività formative
propedeutiche, a tal fine istituite.
Le attività formative propedeutiche possono essere organizzate anche in collaborazione con istituti di istruzione
secondaria superiore.
Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa è costituito da una serie di insegnamenti (esplicitati nel Regolamento
Didattico del corso di laurea) la cui titolarità è affidata a docenti strutturati della Facoltà di Economia con solida
esperienza di attività didattica e formazione universitaria nelle discipline inerenti il piano di studi.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste nella discussione, di fronte ad una commissione di docenti del corso di laurea, di un elaborato
scritto avente per oggetto i contenuti sviluppati nell’ambito dell’attività di stage/tirocinio svolta. Durante tale attività di
tirocinio, che è considerata propedeutica alla prova finale, lo studente sarà tenuto a predisporre un progetto di lavoro
concordato con l’istituzione o l’impresa di riferimento. Tale documento costituirà parte integrante della discussione finale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Il corso di laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa mira a formare figure professionali in grado di svolgere attività in
campo giuridico ed economico d’impresa che richiedano specifiche competenze con riguardo ai profili contrattuali,
societari, tributari, lavoristici e internazionali delle imprese, nonché con riferimento alle nuove forme di partecipazione tra
pubblico e privato nell’esercizio dell’impresa.
In particolare, facendo riferimento agli sbocchi occupazionali e ai relativi profili professionali i laureati in Servizi Giuridici
per l’Impresa potranno accedere a:
- posizioni interne alle imprese finanziarie, commerciali, industriali, della net economy e dei servizi, nelle aree funzionali
del marketing, della finanza, dell’amministrazione, del controllo di gestione, dell’organizzazione e la gestione del
personale;
- posizioni interne a uffici studi e centri di ricerca pubblici e di multinazionali;
- posizioni dirigenziali, sia nel settore dell’attività industriale, sia nel settore dei servizi (banche, assicurazioni, no profit),
per quanto riguarda le responsabilità di natura giuridico-contrattuale e di organizzazione del personale.
- attività professionali, come operatore giudiziario, operatore giuridico-informatico, consulente del lavoro, per le quali la
laurea triennale costituisca il requisito sufficiente per accedere al percorso professionalizzante;
- istituzioni comunitarie e organismi internazionali.
Sulla base delle serie storiche, l’esperienza dell’Università del Piemonte Orientale evidenzia un tasso di disoccupazione
post laurea quasi nullo.
Il corso prepara alle professioni di
• Tecnici dell’amministrazione e dell’organizzazione
• Segretari, archivisti, tecnici degli affari generali ed assimilati
• Contabili ed assimilati
• Altre professioni intermedie finanziario-assicurative
• Tecnici della distribuzione commerciale ed assimilati
• Agenti di commercio
• Agenti immobiliari
93
Attività formative di base
ambito disciplinare
storico-giuridico
settore
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichita'
IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
filosofico-giuridico
IUS/20 Filosofia del diritto
privatistico
IUS/01 Diritto privato
costituzionalistico
IUS/08 Diritto costituzionale
CFU
12 - 12
min 12
10 - 10
min 9
10 - 10
min 9
Totale crediti per le attività di base da DM minimo 39
Attività formative caratterizzanti
ambito disciplinare
settore
IUS/12 Diritto tributario
SECS-P/01 Economia politica
SECS-P/02 Politica economica
economico e pubblicistico
SECS-P/03 Scienza delle finanze
SECS-P/07 Economia aziendale
SECS-S/01 Statistica
IUS/04 Diritto commerciale
IUS/07 Diritto del lavoro
IUS/10 Diritto amministrativo
giurisprudenza
IUS/13 Diritto internazionale
IUS/14 Diritto dell'unione europea
IUS/17 Diritto penale
INF/01 Informatica
ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/03 Diritto agrario
IUS/05 Diritto dell'economia
IUS/06 Diritto della navigazione
IUS/15 Diritto processuale civile
Discipline giuridiche
IUS/16 Diritto processuale penale
d'impresa e settoriali
IUS/21 Diritto pubblico comparato
MED/43 Medicina legale
MED/44 Medicina del lavoro
SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari
SECS-S/03 Statistica economica
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale
Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 51
10 - 10
min 9
42
CFU
28 - 36
min 9
22 - 26
min 21
22 - 22
min 21
72 - 84
Attività affini o integrative
settore
IUS/01 Diritto privato
IUS/04 Diritto commerciale
IUS/15 Diritto processuale civile
M-GGR/02 Geografia economico-politica
SECS-P/07 Economia aziendale
Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 18
CFU
22 - 34
22 - 34
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (IUS/04, IUS/15, SECS-P/07, IUS/01)
Trattandosi di un corso di laurea volto a formare delle professionalità utili soprattutto al mondo dell'Impresa si rende
necessario approfondire la conoscenza approfondita delle materie caratterizzanti di questi settori.
94
Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)
ambito disciplinare
A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale
comma 5, lettera c)
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e telematiche
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5,
Tirocini formativi e di orientamento
lettera d)
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
Totale crediti altre attività
CFU
12
4
10
2
4
32
180
CFU totali per il conseguimento del titolo (range 168 - 192)
2. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Informatica giuridica
per la pubblica amministrazione e per le imprese della classe delle lauree L-14 Scienze dei
servizi giuridici, riformulato ai sensi del D.M. 270/2004, afferente alla Facoltà di
Giurisprudenza, secondo la formulazione sotto riportata:
Università
Facoltà di riferimento ai fini amministrativi
Altre facoltà
Classe
Nome del corso
Nome inglese del corso
Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo
Avogadro"-Vercelli
GIURISPRUDENZA
SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI
L-14 Scienze dei servizi giuridici
Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le
imprese
Law and computer science for firms and public companies
trasformazione di
Il corso è
Data di approvazione del consiglio di facoltà
Modalità di svolgimento
Indirizzo internet del corso di laurea
Massimo numero di crediti riconoscibili (DM
16/3/2007 Art 4)
Corsi della medesima classe
Gruppo di affinità
Delibera del senato accademico relativa al
gruppo di affinità
INFORMATICA GIURIDICA (ALESSANDRIA) (cod 7140)
20/11/2008
convenzionale
www.jp.unipmn.it
7
1
inserire la data della delibera
Sintesi delle motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità
inserire le motivazioni dell'istituzione dei gruppi di affinità
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe L-14
I motivi dell'istituzione di più corsi nella classe risiedono nel fatto che il corso di Informatica giuridica per la pubblica
amministrazione e per le imprese è un corso interfacoltà altamente innovativo e unico in Italia, che riscuote notevole
interesse anche da parte delle procure. A questo corso è inoltre legata la nascita del Centro di studi interdipartimentale
sulla criminalità informatica.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
Nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 si è tenuto conto di una più razionale distribuzione dei crediti
tra le materie e si è attuata una riduzione del numero di esami a 20, al fine di garantire una solida preparazione per un
immediato inserimento nel mondo del lavoro.
95
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi
eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi
del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
Obiettivi formativi qualificanti della classe
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere il sicuro dominio dei principali saperi afferenti all'area giuridica e la capacità di applicare la normativa ad essi
pertinenti, in particolare negli ambiti storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e
internazionalistico, nonchè in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario;
- saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano,
nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali, nonché possedere adeguate competenze
per la comunicazione e la gestione dell'informazione anche con strumenti e metodi informatici e telematici.
I laureati della classe svolgeranno attività professionali in ambito giuridico-amministrativo pubblico e privato, nelle
amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una
specifica preparazione giuridica, con profili diesemplificativamente - operatore giudiziario, operatore giuridico d'impresa,
operatore giuridico-informatico, nonchè di consulenza del lavoro.
Tra l'altro, ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea:
- assicurano mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate
conoscenze e consapevolezza:
a. dell'informatica giuridica
b. del linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera
I corsi di laurea curano l'acquisizione delle capacità necessarie per la corrispondente specifica formazione professionale,
con particolare riferimento all'attivazione di tirocini formativi per l'acquisizione di esperienze professionali.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso si propone di formare laureati che possiedano una solida preparazione culturale e giuridica di base, la sicura
conoscenza di particolari settori dell'ordinamento e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinente; competenze
approfondite di diritto dell’informatica, con particolare riferimento ai settori di maggiore utilizzazione nelle strutture
pubbliche e private; competenze adeguate per la comunicazione e la gestione dell'informazione mediante strumenti e
metodi informatici e telematici; conoscenze, a livello di utente esperto, di hardware e di software e delle risorse di rete in
uso corrente nelle amministrazioni pubbliche e private, potendo così coordinare l’automazione delle procedure e, al
tempo stesso, valutare le esigenze e le conseguenze giuridiche di detta automazione. Essi devono saper utilizzare
efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di
competenza e per lo scambio di informazioni generali.
I laureati in Informatica giuridica possono svolgere attività professionali, presso amministrazioni ed imprese pubbliche e
private e nel terzo settore, per le quali sia necessaria una specifica preparazione giuridica, congiunta a una conoscenza
adeguata degli strumenti informatici e del loro impatto sulle questioni giuridiche pertinenti.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3,
comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
La laurea in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese viene conferita a studenti che
dimostrno di avere una solida preparazione culturale e giuridica di base, una buona conoscenza di particolari settori
dell'ordinamento e la capacità di applicare la normativa ad essi pertinente; competenze approfondite di diritto
dell’informatica, con particolare riferimento ai settori di maggiore utilizzazione nelle strutture pubbliche e private
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Abbiano competenze adeguate per la comunicazione e la gestione dell'informazione mediante strumenti e metodi
informatici e telematici; conoscenze, a livello di utente esperto, di hardware e di software e delle risorse di rete in uso
corrente nelle amministrazioni pubbliche e private, potendo così coordinare l’automazione delle procedure e, al tempo
stesso, valutare le esigenze e le conseguenze giuridiche di detta automazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Abbiano sviluppato competenze e autonomia nella capacità di giudizio
Abilità comunicative (communication skills)
sappiano utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano,
nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
96
Capacità di apprendimento (learning skills)
abbiano sviluppato una specifica preparazione giuridica, congiunta a una conoscenza adeguata degli strumenti
informatici e del loro impatto sulle questioni giuridiche pertinenti.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per l'accesso al Corso di laurea in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese è richiesto il
diploma di scuola secondaria. E' prevista una valutazione del curriculum delparte del Consiglio di Facoltà che verifica il
possesso di un'adeguata preparazione iniziale. Qualora non si riscontrasse un'adeguata preparazione iniziale, lo
studente sarà tenuto a frequentare corsi formativi aggiuntivi.
Caratteristiche della prova finale
L aprova finale consiste in un elaborato scritto su un argomento da concordare con un docente relatore in qualsiasi
insegnamento del corso. Tale elaborato dovrà essere presentato a una commissione di laurea nominata dalla Facoltà.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Per i laureati in Informatica giuridica per la pubblica amministrazione e per le imprese le prospettive di lavoro sono
molteplici, con opportunità di inserimento nei settori che riguardano la gestione degli aspetti giuridici connessi alla
sicurezza informatica per imprese e istituti di credito, la collaborazione con i magistrati nella gestione di casi, la pubblica
amministrazione, la protezione di software e copyright e proprietà intellettuale, la firma digitale.
Il corso prepara alle professioni di
• Specialisti in sicurezza informatica
• Specialisti in reti e comunicazioni informatiche
• Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione
• Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private
Attività formative di base
ambito disciplinare
settore
storico-giuridico
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichita'
IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
filosofico-giuridico
IUS/20 Filosofia del diritto
privatistico
IUS/01 Diritto privato
costituzionalistico
IUS/08 Diritto costituzionale
CFU
18 - 18
min 12
9-9
min 9
9-9
min 9
9-9
min 9
Totale crediti per le attività di base da DM minimo 39
45
Attività formative caratterizzanti
ambito disciplinare
economico e pubblicistico
giurisprudenza
Discipline giuridiche
d'impresa e settoriali
settore
SECS-P/01 Economia politica
SECS-S/01 Statistica
IUS/07 Diritto del lavoro
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/14 Diritto dell'unione europea
IUS/17 Diritto penale
INF/01 Informatica
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/15 Diritto processuale civile
IUS/16 Diritto processuale penale
Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 51
CFU
12 - 12
min 9
24 - 24
min 21
48 - 48
min 21
84
97
Attività affini o integrative
settore
INF/01 Informatica
IUS/01 Diritto privato
IUS/07 Diritto del lavoro
IUS/08 Diritto costituzionale
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/11 Diritto canonico e diritto ecclesiastico
IUS/12 Diritto tributario
IUS/21 Diritto pubblico comparato
SECS-P/01 Economia politica
SECS-P/04 Storia del pensiero economico
Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 18
CFU
18 - 18
18 - 18
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (INF/01, IUS/07, IUS/10, IUS/12,
IUS/21, SECS-P/01, IUS/01, IUS/08)
Il CdL ha previsto che nell'ambito delle attività affini e integrative figurino insegnamenti già appartenenti ad attività di
base e caratterizzanti, in quanto ciò consente un completamento delle conoscenze nel percorso formativo dello studente.
Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)
ambito disciplinare
A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale
comma 5, lettera c)
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e telematiche
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5,
Tirocini formativi e di orientamento
lettera d)
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle attività art.10, comma 5 lett. d
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
Totale crediti altre attività
CFU
12
3
3
0
0
0
CFU totali per il conseguimento del titolo
180
12
3
33
3. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Biotecnologie
farmaceutiche con aspetti economico-gestionali
della classe delle lauree LM-9
Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, afferente alla Facoltà di Farmacia,
secondo la formulazione sotto riportata:
Università
Facoltà
Classe
Nome del corso
Nome inglese del corso
Il corso è
Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"Vercelli
FARMACIA
LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economico-gestionali
Pharmaceutical biotechnologies with economic and management
issues.
trasformazione di
BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE (NOVARA)
(cod 48943)
non si possono trasformare più corsi di quanti ce ne erano nelle vecchie classi
Corsi 509
1. classe 9/S - BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE (cod 48943)
Corsi 270
98
1.
2.
classe LM-9 - Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economico-gestionali (cod 1013213)
classe LM-9 - Biotecnologie mediche (cod 1010558)
Data di approvazione del consiglio di facoltà
Modalità di svolgimento
Indirizzo internet del corso di laurea
Massimo numero di crediti riconoscibili (DM
16/3/2007 Art 4)
Corsi della medesima classe
04/11/2008
convenzionale
http://www.pharm.unipmn.it/studenti/biomag.asp
5
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe LM-9
Nel caso in cui la Facoltà di Medicina e Chirurgia attivasse un corso di laurea magistrale in Biotecnologie Mediche (o
altro).
I due corsi sono attivati in Facoltà distinte e quindi obbediscono a motivazioni completamente diverse.
Per quanto riguarda il corso di laurea magistrale in Biotecnologie Farmaceutiche con aspetti Economico-gestionali si
tratta di corso (eventualmente) interfacoltà tra le Facoltà di Farmacia e di Economia
(ovvero con la partecipazione della Facoltà di Economia) centrato sulle biotecnologie farmaceutiche ben distinte da
quelle del campo medico. Inoltre il corso è finalizzato alla acquisizione di competenze economico-manageriali ad
indispensabile completamento delle conoscenze specificatamente scientifiche. Il corso si inserisce all’interno del
progetto “Formazione in policy-making e management per la salute globale” (Promuovere la formazione di capitale
umano di eccellenza) che coinvolge tre atenei: Università del Piemonte Orientale, Università Commerciale Luigi Bocconi
e Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
Gli elementi innovativi rispetto alla 509 contenuti nella 270 sono stati tenuti in considerazione, in particolare per quanto
riguarda la classe LM-9, tenendo conto che l’esperienza della precedente laurea specialistica ha evidenziato che le
richieste di laureati pervenute ai fini di offerte di lavoro rimarcavano spesso la necessità di una formazione dei laureati
anche in campo economico-gestionale ritenendola oggi inseparabile da quella più prettamente a carattere scientifico Il
corso è stato perciò sottoposto alla necessaria opera di adattamento non solo alle richieste di requisiti della nuova
normativa ma anche alle nuove possibili funzioni professionali emerse in questi ultimi anni.
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi
eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi
del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
Obiettivi formativi qualificanti della classe
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
possedere una conoscenza approfondita degli aspetti biochimici e genetici delle cellule dei procarioti ed eucarioti e delle
tecniche di colture cellulari, anche su larga scala;
possedere solide conoscenze su struttura, funzioni ed analisi delle macromolecole biologiche e dei processi cellulari
nelle quali esse intervengono;
possedere buone conoscenze sulla morfologia e sulle funzioni degli organismi umani ed animali;
conoscere e saper utilizzare le principali metodologie che caratterizzano le biotecnologie molecolari e cellulari anche ai
fini della progettazione e produzione di biofarmaci, diagnostici, vaccini, e a scopo sanitario e nutrizionale;
conoscere e sapere utilizzare le metodologie in ambito cellulare e molecolare delle biotecnologie anche per la
riproduzione in campo clinico e sperimentale;
aver padronanza delle metodologie bio-informatiche ai fini dell'organizzazione, costruzione e accesso a banche dati, in
particolare di genomica e proteomica, e della acquisizione e distribuzione di informazioni scientifiche e tecnicnologiche;
possedere competenze per l'analisi di biofarmaci, diagnostici e vaccini in campo umano e veterinario per quanto riguarda
gli aspetti chimici, biologici, biofisici e tossicologici;
conoscere gli aspetti fondamentali dei processi operativi che seguono la progettazione industriale di prodotti
biotecnologici (anche per la terapia genica e la terapia cellulare), e della formulazione di biofarmaci;
conoscere e saper utilizzare tecniche e tecnologie specifiche in settori quali la modellistica molecolare, il disegno e la
progettazione di farmaci innovativi;
conoscere i fondamenti dei processi patologici d'interesse umano ed animale, con riferimento ai loro meccanismi
patogenetici cellulari e molecolari;
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conoscere le situazioni patologiche congenite o acquisite nelle quali sia possibile intervenire con approccio
biotecnologico;
possedere la capacità di disegnare e applicare, d'intesa con il laureato specialista in medicina e chirurgia e/o medicina
veterinaria, strategie diagnostiche e terapeutiche, a base biotecnologica negli ambiti di competenza;
acquisire le capacità di intervenire per ottimizzare l'efficienza produttiva e riproduttiva animale;
saper riconoscere (anche attraverso specifiche indagini diagnostiche) le interazioni tra microrganismi estranei ed
organismi umani ed animali;
possedere conoscenze in merito alla produzione, all'igiene, e alla qualità degli alimenti di origine animale e dei loro
prodotti di trasformazione;
conoscere i rapporti tra gli organismi animali e l'ambiente, con particolare riguardo alle influenze metaboliche dei tossici
ambientali;
conoscere gli effetti dei prodotti biotecnologici a livello ambientale e saperne prevenire i potenziali effetti nocivi;
essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano,
con riferimento anche ai lessici disciplinari;
possedere conoscenze di base relative all'economia, all'organizzazione e alla gestione delle imprese, alla creazione
d'impresa, alla gestione di progetti di innovazione e alle attività di marketing (ivi inclusa la brevettualità di prodotti
innovativi) di prodotti farmaceutici e cosmetici di carattere biotecnologico;
essere in grado di organizzare attività di sviluppo nell'ambito di aziende farmaceutiche e biotecnologiche con particolare
attenzione agli aspetti di bioetica;
conoscere le normative nazionali e dell'Unione Europea relative alla bioetica, alla tutela delle invenzioni e alla sicurezza
nel settore biotecnologico.
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe hanno elevati livelli di competenza nella programmazione e nello
sviluppo scientifico e tecnico-produttivo delle biotecnologie applicate nel campo della sanità umana ed animale e
potranno quindi operare con funzioni di elevata responsabilità.
I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono nei sottoindicati ambiti:
diagnostico, attraverso la gestione delle tecnologie di analisi molecolare e delle tecnologie biomediche applicate ai campi
medico e medico veterinario, medico-legale, tossicologico e riproduttivo-endocrinologico (compresi animali transgenici,
sonde molecolari, sistemi cellulari, tessuti bioartificiali e sistemi cellulari produttori di molecole biologicamente attive e
altre tecniche biosanitarie avanzate);
bioingegneristico, con particolare riferimento all'uso di biomateriali o organi e tessuti ingegnerizzati;
della sperimentazione in campo biomedico ed animale, con particolare riferimento all'utilizzo di modelli in vivo ed in vitro
per la comprensione della patogenesi delle malattie umane ed animali;
terapeutico, con particolare riguardo allo sviluppo e alla sperimentazione di prodotti farmacologici innovativi (inclusa la
terapia genica e la terapia cellulare) da applicare alla patologia umana ed animale;
biotecnologico della riproduzione;
produttivo e della progettazione in relazione a brevetti in campo sanitario.
I laureati magistrali della classe potranno dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e
farmacologica e coordinare, anche a livello gestionale ed amministrativo, programmi di sviluppo e sorveglianza delle
biotecnologie applicate in campo umano ed animale con particolare riguardo allo sviluppo di prodotti farmacologici e
vaccini tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici e di tutela ambientale.
Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di laurea magistrale interfacoltà in Biotecnologie Farmaceutiche con aspetti Economico-gestionali ha la durata di
due anni per complessivi 120 crediti e fornisce la preparazione scientifica teorica e pratica adeguata e integrata con
conoscenze e competenze di carattere economico-gestionale.
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere una conoscenza approfondita degli aspetti
molecolari e cellulari delle cellule dei procarioti ed eucarioti e delle tecniche di colture cellulari, anche su larga scala;
possedere solide conoscenze su struttura, funzioni ed analisi delle macromolecole biologiche e dei processi cellulari
nelle quali esse intervengono; possedere buone conoscenze sulle funzioni degli organismi umani ed animali; conoscere
e saper utilizzare le principali metodologie che caratterizzano le biotecnologie molecolari e cellulari anche ai fini della
progettazione e produzione di farmaci, biofarmaci e vaccini, e a scopo sanitario e nutrizionale; aver padronanza delle
metodologie bio-informatiche ai fini dell'organizzazione, costruzione e accesso a banche dati, in particolare di genomica
e proteomica, e della acquisizione e distribuzione di informazioni scientifiche e tecnologiche; possedere competenze per
l'analisi di farmaci e biofarmaci; conoscere gli aspetti fondamentali dei processi operativi che seguono la progettazione
industriale di prodotti biotecnologici e della formulazione di biofarmaci; conoscere e saper utilizzare tecniche e tecnologie
specifiche in settori quali la modellistica molecolare, il disegno e la progettazione di farmaci innovativi; conoscere i
fondamenti dei processi patologici d'interesse umano, con riferimento ai loro meccanismi patogenetici cellulari e
100
molecolari; saper riconoscere le interazioni tra microrganismi estranei ed organismi umani; possedere conoscenze in
merito alla produzione e alla qualità degli alimenti biotecnologici; conoscere gli effetti dei prodotti biotecnologici a livello
ambientale e saperne prevenire i potenziali effetti nocivi.
I laureati magistrali devono altresì possedere conoscenze di base relative all'economia, all'organizzazione e alla gestione
delle imprese, alla creazione d'impresa, alla gestione di progetti di innovazione e al trasferimento tecnologico. Oltre a
conoscenze di base, verranno sviluppate competenze specifiche di economia dell’innovazione, di organizzazione e
gestione nelle aziende che operano sui mercati delle biotecnologie farmaceutiche (applicate alle funzioni aziendali di
strategia, marketing, ricerca e sviluppo, ecc.) e di analisi del contesto regolatorio in cui tale imprese operano (brevetti,
procedure registrative, rimborsabilità, prezzi, ecc.). Inoltre le competenze di natura imprenditoriale verranno adattate al
contesto delle imprese che operano nel mercato delle biotecnologie farmaceutiche. Infine verranno sviluppate
competenze di gestione dell’innovazione nell’ambito di centri di ricerca, università e altri enti pubblici e privati nei quali
venga attuata la valutazione e gestione dell’innovazione.
I laureati magistrali devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. I laureati nei corsi di laurea magistrale
della classe hanno elevati livelli di competenza nella programmazione e nello sviluppo scientifico e tecnico-produttivo
delle biotecnologie applicate nel campo farmaceutico e potranno quindi operare, con funzioni di elevata responsabilità,
tenendo conto anche delle competenze acquisite in materia economico-gestionale.
I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono nei sottoindicati ambiti: diagnostico,
attraverso la gestione delle tecnologie di analisi molecolare; farmaceutico, con particolare riguardo allo sviluppo e alla
sperimentazione di prodotti farmacologici innovativi da applicare alla patologia umana; economico-gestionale con
particolare riferimento alla valutazione e gestione dell’innovazione nelle aziende pubbliche e private operanti nel mercato
delle biotecnologie farmaceutiche.
I laureati magistrali della classe potranno: dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e
farmacologica; coordinare programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie con particolare riguardo allo sviluppo
di prodotti farmacologici e vaccini tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici; vagliare le innovazioni, ai fini del loro
trasferimento tecnologico.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3,
comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Le attività formative che permetteranno il conseguimento della conoscenza e della capacità di comprensione sono
fondamentalmente quelle ricomprese negli ambiti delle discipline di base applicate alle biotecnologie e delle discipline
biotecnologiche comuni (chimica organica, biochimica, biologia molecolare, microbiologia generale e patologia
generale). In tal modo i laureandi potranno successivamente acquisire le conoscenze multidisciplinari fondamentali per
la gestione del farmaco biotecnologico dalla sua progettazione alla sua realizzazione compresi gli aspetti relativi alla
economia e alla gestione del medesimo nonché agli aspetti legislativi. La verifica del conseguimento dei risultati attesi
potrà essere fatta attraverso esercitazioni specifiche e prove in itinere ad intervalli regolari.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati devono, in particolare, saper applicare le conoscenze utili per l’espletamento professionale nella direzione di
laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e farmacologica, nel coordinamento di programmi di sviluppo e
sorveglianza nel campo biotecnologico e farmacologico e in quanto previsto dagli sbocchi occupazionali e professionali.
A tale scopo le attività formative specifiche sono quelle caratterizzanti previste nell’ambito delle discipline farmaceutiche
(farmacologia, chimica farmaceutica, farmaceutico tecnologico applicativo, chimica e biotecnologia delle fermentazioni) e
delle scienze umane e politiche pubbliche (diritto commerciale, economia aziendale). L’integrazione indispensabile sarà
effettuata attraverso discipline dei settori dell’economia politica, della biotecnologia alimentare e della statistica e
bioinformatica. La verifica del conseguimento dei risultati sarà fatta in base al comportamento nei laboratori e alle
verifiche di esame di profitto scritto e orale. Di particolare rilievo sarà la dimostrazione del laureando di saper elaborare
una tesi sia in campo biotecnologico che eventualmente in quello economico-gestionale.
Autonomia di giudizio (making judgements)
L’autonomia di giudizio deve poter essere espletata ogni qualvolta il laureato si venga a trovare di fronte alla necessità di
effettuare nel campo della ricerca scelte non condizionate necessariamente da situazioni preesistenti. E’ dunque
importante verificare attraverso opportuni test l’acquisizione di una buona padronanza del metodo scientifico di indagine.
L’acquisizione dell’autonomia di giudizio consentirà a ragion veduta di scegliere tra approfondimenti nel campo
strettamente biotecnologico o in quello economico-manageriale.
Abilità comunicative (communication skills)
La possibilità di sviluppare nuove tematiche di ricerca è strettamente correlata alla capacità di interfacciarsi con
interlocutori che possono avere un grado di specializzazione anche molto diversificata. Inoltre i laureati devono essere in
grado di comunicare in forma scritta e orale in lingua inglese oltre che in italiano. Anche la tesi di laurea potrà essere
scritta in inglese.
Capacità di apprendimento (learning skills)
E’ di importanza fondamentale nel campo della ricerca l’aggiornamento continuo in settori che tendono, a seguito delle
continue acquisizioni delle conoscenze internazionali, a divenire rapidamente obsoleti. Questo aggiornamento in parte
potrà essere acquisito attraverso la partecipazione a convegni, congressi e corsi di specializzazione e in parte attraverso
101
iniziative individuali soprattutto grazie alla possibilità di informazione che oggi la rete è in grado di offrire. Il corso di abilità
informatiche avrà anche il compito di approfondire la conoscenza degli aspetti biotecnologici.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
I requisiti curriculari che devono essere posseduti per l’ammissione sono specificatamente indicati nel regolamento
didattico del corso di studio. Tali requisiti si riferiscono comunque al possesso di una laurea triennale in Biotecnologie
della classe 1 (ex 509) o della classe L-2 (ex 270) con il conseguimento di 180 CFU. La verifica della personale
preparazione prevede modalità per le quali si rimanda al regolamento didattico del corso di studio. In ogni caso non è
possibile attribuire debiti formativi agli studenti iscrivendi e le eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono
essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale (19 crediti) consisterà nella discussione di una tesi sperimentale da svolgersi in un laboratorio interno alla
Facoltà di Farmacia o al Dipartimento relativo ovvero esterno (enti di ricerca pubblici o privati, aziende del settore). La
tesi di laurea potrà altresì essere preparata presso la Facoltà di Economia o relativi Dipartimenti. In ogni caso essa dovrà
presentare una indubbia valenza originale ed essere svolta sotto la guida di un relatore. La prova finale presuppone la
verifica con esito positivo della conoscenza della lingua inglese.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
I laureati magistrali della classe potranno: dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e
farmacologica; coordinare programmi di sviluppo e sorveglianza delle biotecnologie con particolare riguardo allo sviluppo
di farmaci, tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici; vagliare le innovazioni, ai fini del loro trasferimento
tecnologico.
In particolare, i laureati troveranno impiego in: laboratori di ricerca presso università, enti di ricerca pubblici e privati e
imprese operanti nel settore delle biotecnologie farmaceutiche; altre funzioni aziendali all’interno delle stesse imprese
(ricerca e sviluppo, regolatorio, strategia, marketing, ecc.); funzioni di staff alle direzioni di centri di ricerca pubblici e
privati, anche ai fini del reperimento di fondi (es. grant officer); uffici che operano nel campo della brevettazione e del
trasferimento tecnologico (studi legali, uffici brevetti pubblici e privati, centri di trasferimento tecnologico, ecc.); imprese
finalizzate al finanziamento di progetti di innovazione (imprese di venture capital, intermediari finanziari).
Inoltre vengono fornite competenze finalizzate a creare nuove aziende nel settore (start-up e spin-off).
Il corso prepara alle professioni di
• Biochimici
• Biotecnologi alimentari
• Farmacologi
• Microbiologi
Attività formative caratterizzanti
ambito disciplinare
Discipline di base applicate
alle biotecnologie
Discipline biotecnologiche
comuni
Discipline farmaceutiche
Scienze umane e politiche
pubbliche
settore
CHIM/06 Chimica organica
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/19 Microbiologia generale
MED/04 Patologia generale
BIO/14 Farmacologia
CHIM/08 Chimica farmaceutica
CHIM/09 Farmaceutico tecnologico applicativo
CHIM/11 Chimica e biotecnologia delle fermentazioni
IUS/04 Diritto commerciale
SECS-P/07 Economia aziendale
Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 48
CFU
5
30
min 30
26
11
72
Attività affini o integrative
settore
CHIM/10 Chimica degli alimenti
SECS-P/01 Economia politica
SECS-P/07 Economia aziendale
Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 12
CFU
12 - 12
12 - 12
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (SECS-P/07)
102
Si è ritenuto opportuno riservare ulteriori 4 CFU nelle attività affini e integrative al SSD Economia aziendale per
sviluppare l’argomento Economia delle aziende biofarmaceutiche.
103
Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)
ambito disciplinare
A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
Per la prova finale (art.10, comma 5, lettera c)
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e telematiche
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5,
Tirocini formativi e di orientamento
lettera d)
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
Totale crediti altre attività
CFU totali per il conseguimento del titolo
CFU
8
19
2
2
5
36
120
4. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Biotecnologie
mediche
della classe delle lauree LM-9
Biotecnologie mediche, veterinarie e
farmaceutiche, afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo
la formulazione sotto riportata:
Università
Facoltà
Classe
Nome del corso
Il corso è
Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo
Avogadro"-Vercelli
MEDICINA e CHIRURGIA
LM-9 Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
Biotecnologie mediche
trasformazione di
BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE
(NOVARA) (cod 48943)
non si possono trasformare più corsi di quanti ce ne erano nelle vecchie classi
Corsi 509
2. classe 9/S - BIOTECNOLOGIE MEDICHE E FARMACEUTICHE (cod 48943)
Corsi 270
3. classe LM-9 - Biotecnologie farmaceutiche con aspetti economico-gestionali (cod 1013213)
4. classe LM-9 - Biotecnologie mediche (cod 1010558)
Data di approvazione del consiglio di facoltà
Modalità di svolgimento
Indirizzo internet del corso di laurea
Massimo numero di crediti riconoscibili (DM
16/3/2007 Art 4)
Corsi della medesima classe
18/11/2008
convenzionale
www4.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/spec/
40
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
Il Corso di laurea è stato trasformato da Corso di Laurea Interfacoltà, con la partecipazione delle Facoltà di Medicina e
Chirurgia e della Facoltà di Farmacia, in Corso di Laurea interamente organizzato e gestito dalla sola Facoltà di
Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute. All’interno della Facoltà esistono competenze pienamente idonee alla
formazione di laureati in Biotecnologie. La forte caratterizzazione molecolare della ricerca non solo di base ma anche
clinica consentirà ai laureandi in Biotecnologie Mediche un’adeguata formazione. I contenuti disciplinari dei corsi di
insegnamento saranno maggiormente focalizzati su problematiche di carattere sanitario. La modifica della
denominazione del Corso di Laurea è conforme a quanto sopra riportato.
I criteri utilizzati nella trasformazione dl corso sono stati quelli di seguito riportati:
- valorizzazione delle competenze biomolecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute,
competenze totalmente orientate e dedicate ad attività di sviluppo della ricerca in ambito biomedico, ad integrazione e
qualificazione scientifica delle attività cliniche ed assistenziali della Facoltà.
- riorganizzazione generale degli ambiti che consenta la riduzione della frammentazione didattica e la migliore
integrazione dei corsi di insegnamento organizzati in un percorso formativo unico.
- potenziamento delle attività di laboratorio, considerate parte fortemente qualificante la formazione del biotecnologo.
104
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
Il Nucleo di Valutazione di Ateneo, ai sensi dell’art. 8 del D.M. 544 del 31 ottobre 2007, ha preso in esame le proposte di
trasformazione del corso in Biotecnologie e del corso di laurea magistrale in Biotecnologie Mediche .
L’analisi dei corsi di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità” previsti
dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI).
1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata in modo puntuale e
particolareggiato.
2 Definizione delle prospettive: alla base del Corso di studio vi è la definizione dettagliata delle prospettive e dei possibili
sbocchi occupazionali dei laureati magistrali, in particolare nell’ambito della ricerca presso enti pubblici o privati.
3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano approfonditi
ed esaustivi.
4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione è già positiva nel corso ante-trasformazione, è
prevedibile un consolidamento della situazione.
5 Analisi e previsioni di occupabilità: gli sbocchi previsti sono: biologo, biochimico, biofisico, biotecnologo alimentare,
farmacologo, miocrobiologo e la possibilità, previo superamento di esame di stato, di iscrizione ad apposito albo, le
previsioni di occupabilità sono ottime.
6 Contesto culturale: il contesto culturale appare più che soddisfacente in virtù anche dell’esistenza di corsi di dottorato
di ricerca in aree affini.
7 Politiche di accesso: l’accesso è condizionato al superamento di test e di un colloquio finalizzati alla valutazione
dell’esistenza di adeguate conoscenze, nonché al possesso di diploma di laurea in aree affini.
Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso.
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi
eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi
del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
Obiettivi formativi qualificanti della classe
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:
possedere una conoscenza approfondita degli aspetti biochimici e genetici delle cellule dei procarioti ed eucarioti e delle
tecniche di colture cellulari, anche su larga scala;
possedere solide conoscenze su struttura, funzioni ed analisi delle macromolecole biologiche e dei processi cellulari
nelle quali esse intervengono;
possedere buone conoscenze sulla morfologia e sulle funzioni degli organismi umani ed animali;
conoscere e saper utilizzare le principali metodologie che caratterizzano le biotecnologie molecolari e cellulari anche ai
fini della progettazione e produzione di biofarmaci, diagnostici, vaccini, e a scopo sanitario e nutrizionale;
conoscere e sapere utilizzare le metodologie in ambito cellulare e molecolare delle biotecnologie anche per la
riproduzione in campo clinico e sperimentale;
aver padronanza delle metodologie bio-informatiche ai fini dell'organizzazione, costruzione e accesso a banche dati, in
particolare di genomica e proteomica, e della acquisizione e distribuzione di informazioni scientifiche e tecnicnologiche;
possedere competenze per l'analisi di biofarmaci, diagnostici e vaccini in campo umano e veterinario per quanto riguarda
gli aspetti chimici, biologici, biofisici e tossicologici;
conoscere gli aspetti fondamentali dei processi operativi che seguono la progettazione industriale di prodotti
biotecnologici (anche per la terapia genica e la terapia cellulare), e della formulazione di biofarmaci;
conoscere e saper utilizzare tecniche e tecnologie specifiche in settori quali la modellistica molecolare, il disegno e la
progettazione di farmaci innovativi;
conoscere i fondamenti dei processi patologici d'interesse umano ed animale, con riferimento ai loro meccanismi
patogenetici cellulari e molecolari;
conoscere le situazioni patologiche congenite o acquisite nelle quali sia possibile intervenire con approccio
biotecnologico;
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possedere la capacità di disegnare e applicare, d'intesa con il laureato specialista in medicina e chirurgia e/o medicina
veterinaria, strategie diagnostiche e terapeutiche, a base biotecnologica negli ambiti di competenza;
acquisire le capacità di intervenire per ottimizzare l'efficienza produttiva e riproduttiva animale;
saper riconoscere (anche attraverso specifiche indagini diagnostiche) le interazioni tra microrganismi estranei ed
organismi umani ed animali;
possedere conoscenze in merito alla produzione, all'igiene, e alla qualità degli alimenti di origine animale e dei loro
prodotti di trasformazione;
conoscere i rapporti tra gli organismi animali e l'ambiente, con particolare riguardo alle influenze metaboliche dei tossici
ambientali;
conoscere gli effetti dei prodotti biotecnologici a livello ambientale e saperne prevenire i potenziali effetti nocivi;
essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano,
con riferimento anche ai lessici disciplinari;
possedere conoscenze di base relative all'economia, all'organizzazione e alla gestione delle imprese, alla creazione
d'impresa, alla gestione di progetti di innovazione e alle attività di marketing (ivi inclusa la brevettualità di prodotti
innovativi) di prodotti farmaceutici e cosmetici di carattere biotecnologico;
essere in grado di organizzare attività di sviluppo nell'ambito di aziende farmaceutiche e biotecnologiche con particolare
attenzione agli aspetti di bioetica;
conoscere le normative nazionali e dell'Unione Europea relative alla bioetica, alla tutela delle invenzioni e alla sicurezza
nel settore biotecnologico.
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe hanno elevati livelli di competenza nella programmazione e nello
sviluppo scientifico e tecnico-produttivo delle biotecnologie applicate nel campo della sanità umana ed animale e
potranno quindi operare con funzioni di elevata responsabilità.
I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono nei sottoindicati ambiti:
diagnostico, attraverso la gestione delle tecnologie di analisi molecolare e delle tecnologie biomediche applicate ai campi
medico e medico veterinario, medico-legale, tossicologico e riproduttivo-endocrinologico (compresi animali transgenici,
sonde molecolari, sistemi cellulari, tessuti bioartificiali e sistemi cellulari produttori di molecole biologicamente attive e
altre tecniche biosanitarie avanzate);
bioingegneristico, con particolare riferimento all'uso di biomateriali o organi e tessuti ingegnerizzati;
della sperimentazione in campo biomedico ed animale, con particolare riferimento all'utilizzo di modelli in vivo ed in vitro
per la comprensione della patogenesi delle malattie umane ed animali;
terapeutico, con particolare riguardo allo sviluppo e alla sperimentazione di prodotti farmacologici innovativi (inclusa la
terapia genica e la terapia cellulare) da applicare alla patologia umana ed animale;
biotecnologico della riproduzione;
produttivo e della progettazione in relazione a brevetti in campo sanitario.
I laureati magistrali della classe potranno dirigere laboratori a prevalente caratterizzazione biotecnologica e
farmacologica e coordinare, anche a livello gestionale ed amministrativo, programmi di sviluppo e sorveglianza delle
biotecnologie applicate in campo umano ed animale con particolare riguardo allo sviluppo di prodotti farmacologici e
vaccini tenendo conto dei risvolti etici, tecnici, giuridici e di tutela ambientale.
Gli atenei organizzano, in accordo con enti pubblici e privati, stages e tirocini.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche si propone di formare un laureato che possa presentarsi sul
mercato del lavoro con un curriculum originale, e già orientato quanto a capacità professionali. Pertanto il percorso
formativo offerto e’ finalizzato a far acquisire allo studente le competenze professionali specifiche che sono richieste per
un rapido inserimento nel mondo del lavoro, promuovendo altresì le competenze rilevanti per un'ulteriore qualificazione
accademica. Il laureato deve acquisire le competenze per elaborare un progetto, definendone scopi, tecniche, fattibilità e
di rimodularlo in rapporto ai risultati. I laboratori abilitati a fornire questa attività formativa sono identificati dalla Facoltà
sulla base delle competenze esistenti nell'Ateneo.
L'obiettivo generale del corso è far acquisire allo studente le competenze biotecnologiche finalizzate alla tutela,
promozione e recupero della salute, ivi compresa la conoscenza dei processi operativi riguardanti la ricerca, la
produzione e utilizzazione di prodotti biotecnologici a fini terapeutici e diagnostici. Gli obiettivi specifici del corso sono
formulati in vista degli attuali sviluppi delle biotecnologie nei settori di interesse medico e farmaceutico, tenendo, peraltro,
presente la necessità che il percorso formativo resti in stretto rapporto con le attività scientifiche e professionali
concretamente svolte in sede locale. Poiché i laureati in Biotecnologie Mediche svolgeranno la loro attività professionale
in ambiti diversi, il percorso formativo e’ finalizzato all'acquisizione di competenze professionali specifiche, anche
attraverso una significativa esperienza di lavoro sperimentale, svolto in un laboratorio di ricerca interno od esterno
all’Ateneo, ed una moderna ed approfondita conoscenza relativamente ad aspetti generali della fisiologia e patologia di
organi e apparati umani, compreso l'impiego di modelli animali di malattia, principi e tecniche alla base della
106
modificazione di proteine da utilizzarsi in diagnostica, terapia e prevenzione, principi e tecniche per l'impiego terapeutico
di cellule staminali e per il trasferimento di geni terapeutici, capacità di lavorare in modo autonomo assumendo anche
ruoli di responsabilità di progetti, strutture e guida di personale.
Il laureato in Biotecnologie Mediche possiede una solida ed adeguata conoscenza dell’organismo umano da un punto di
vista anatomo fisiologico; possiede altresì un dettagliato e aggiornato bagaglio conoscitivo sui meccanismi molecolari e
cellulari responsabili dello sviluppo delle malattie. Lo studente acquisisce, attraverso una diretta esperienza
laboratoristica incentrata sulle metodiche di base e avanzate proprie delle biotecnologie, un’approfondita formazione
teorico pratica. Parallelamente, lo studente conosce e sa eseguire i principali approcci analitici di valutazione morfofunzionale, biochimica, biologico molecolare nonché genetica. Tutte le metodiche e tecniche studiate sono
contestualizzate allo sviluppo di nuove terapie ed alla messa punto di nuovi metodi di indagine finalizzati alla tutela della
salute dell’uomo, ma ugualmente applicabili in zootecnia.
Lo studente, combinando l’approfondita conoscenza teorica alla sua capacità di eseguire le metodiche proprie delle
biotecnologie, ha gli strumenti per progettare approfondimenti sperimentali in tema di salute dell’uomo, operando
nell’ambito delle strutture di ricerca dell’Ateneo e presso centri di ricerca e di ricovero e cura pubblici e privati. La
preparazione del laureato in Biotecnologie mediche è specificatamente orientata alla creazione di un professionista in
grado di cogliere istanze provenienti dalla clinica e di collaborare con il medico sviluppando nuovi metodi diagnostici e
nuove molecole volte a debellare la malattia.
La formazione dello studente è completata dalla conoscenza del quadro normativo nazionale ed internazionale entro cui
operano le biotecnologie. Il corso intende fornire una formazione specifica relativa alla proprietà intellettuale ed alla
brevettualità di metodi, materiali ed idee. L’applicazione dei metodi di gestione delle informazioni scientifiche viene
indirizzata sia ad ambiti professionali che a contesti sociali allargati con finalità informative/divulgative.
Gli studenti che si laureano in Biotecnologie Mediche trovano, successivamente, percorsi specifici di alta formazione e
specializzazione. Presso la stessa Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del
Piemonte Orientale sono attivi tre Dottorati di Ricerca, nell’ambito dei quali i laureati possono ulteriormente approfondire
la loro preparazione teorico –pratica con finalità di ricerca in ambito biomedico.
E’ inoltre aperta ai Laureati Magistrali in Biotecnologie Mediche la Scuola di Specializzazione in Patologia Clinica.
Lo svolgimento delle attività didattiche del corso si articola in due anni ed è organizzato in 11 Corsi Integrati, sviluppati
nell’ambito delle attività caratterizzanti ed affini integrative.
Lo studente completa il percorso formativo acquisendo inoltre i seguenti CFU:
• Tirocinio Formativo
• Attività a Scelta
• Prova finale
Tirocinio Formativo
Dieci crediti formativi (art.10, comma 5 lett. D) sono dedicati ad attività di tirocinio che viene svolta presso una struttura di
ricerca universitaria o extrauniversitaria convenzionata. Tale attività può essere finalizzata alle produzioni di dati per la
stesura dell’elaborato per la prova finale.
Attività a scelta
Lo studente deve acquisire, durante i due anni del Corso di Studio, 8 crediti formativi a scelta prendendo parte a corsi di
insegnamento, impartiti anche in altri corso di studio dell’Ateneo, purché congruenti con il Corso di Studio in
Biotecnologie Mediche quali:
- eventi formativi organizzati dall’Ateneo ovvero da altre strutture accademiche;
-eventi formativi (convegni, seminari, corsi di aggiornamento ecc.) organizzati da Enti pubblici o privati o da Società
Scientifiche, purché di riconosciuta qualificazione dagli organismi di gestione della didattica del Corso di Laurea.
Prova Finale
La preparazione della prova finale prevede lo svolgimento di attività di ricerca presso i laboratori dell’Ateneo, ma anche
presso strutture di ricerca, qualificate convenzionate. Tale attività e’ svolta sotto la guida di un docente tutore ed
e’oggetto di una relazione scritta che potrà essere sia in lingua italiana sia in lingua inglese e verrà presentata e discussa
in sede di Esame di Laurea. Alla preparazione della prova finale vengono attribuiti 15-18 CFU.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3,
comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati magistrali in Biotecnologie Mediche devono:
- conoscere le nozioni fondamentali della fisiopatologia umana, anche in relazione allo sviluppo e impiego di modelli
animali di malattia;
- conoscere i modelli computazionali utili a formulare previsioni sull'effetto di modificazioni mirate di proteine o sull'attività
di nuove proteine;
- conoscere le tecnologie per la modificazione e la produzione di proteine;
107
- conoscere i principi alla base dello sviluppo di vaccini e le relative tecnologie di produzione;
- conoscere le proprietà biologiche delle cellule staminali (embrionali e adulte), nonché i principi e le tecnologie che ne
consentono la prospettiva di impiego in terapia (terapia cellulare).
Devono altresì conoscere i principi e le tecnologie alla base del trasferimento di geni a fini terapeutici (terapia genica).
evono inoltre:
- conoscere la struttura del genoma umano, le correlazioni tra genotipo e fenotipo in patologia umana, gli effetti
dell'interferenza fra genoma e molecole di interesse farmacologico e le relative tecniche di analisi;
- conoscere le applicazioni cliniche delle biotecnologie, con particolare riferimento alle terapie innovative (cellulare e
genica) in patologie umane ereditarie ed acquisite, e al settore della riproduzione umana;
- conoscere le applicazioni della diagnostica molecolare nei diversi settori della patologia umana, della microbiologia e
virologia, e in ambito forense;
- conoscere gli approcci e i dispositivi nanotecnologici utilizzabili in diagnostica molecolare e in terapia;
- conoscere l'attività farmacologica e/o tossicologica di molecole prodotte per via biotecnologica e le relative metodiche
di valutazione;
- conoscere le proprietà, la struttura e il comportamento di sistemi biologici complessi e le loro interazioni, in relazione
alla risposta farmacologica;
- conoscere le metodiche di simulazione e di modellistica computazionale per la progettazione di farmaci;
- conoscere le tecniche analitiche integrate applicate al processo del drug discovery, le tecniche di sintesi di
oligonucleotidi e peptidi, i processi di produzione, sviluppo ed analisi di molecole biotecnologiche di interesse
farmaceutico e alimentare;
- conoscere le metodiche per la formulazione e veicolazione di farmaci, i meccanismi alla base dell'assorbimento,
distribuzione, metabolismo ed eliminazione dei farmaci, i processi di validazione e di certificazione dei farmaci.
Le conoscenze acquisite verranno verificate mediante prove scritte e/o orali predisposte in modo da valutare anche
l'attitudine alla comprensione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà acquisire capacità e competenze di problem solving, ovvero essere in grado di
traslare le informazioni teoriche e le abilità operative acquisite ai contesti scientifici e tecnologici previsti nelle operatività
proprie delle varie applicazioni delle biotecnologie applicate alla medicina. Il laureato dovrà essere capace di risolvere
quesiti operativi che richiedono abilità complesse quali gestire strumentazioni di laboratorio, conoscere metodologie e
protocolli colturali e tecniche di differenziamento cellulare con finalità terapeutiche. Dovrà saper applicare approcci
diagnostici, anche avanzati, di tipo morfologico - funzionale nonché genetico molecolare, avvalendosi degli strumenti
soggettivi e strumentali per l’analisi ed interpretazione dei risultati nonché saper adeguare le procedure alle normative
legislative operative nel settore e nel paese di riferimento.
Essere quindi in grado non solo di analizzare e riprodurre i processi biologici normali e patologici, ma anche di utilizzarli
e di intervenire su di essi con gli opportuni mezzi e strumenti scientifici e tecnologici al fine di ottenere beni e servizi utili,
controllabili, ripetibili e certificabili. Dovrà quindi:
a) saper affrontare attivamente e creativamente problematiche nel proprio contesto lavorativo;
b) saper intervenire nelle procedure di controllo e gestione delle procedure operative;
c) saper pianificare e condurre autonomamente il proprio lavoro tecnico e/o di ricerca così come coordinare l’operatività
globale di laboratori del settore.
Il Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche prevede che una parte molto significativa del percorso formativo
(quantitativamente pari a 28 CFU) sia dedicata all'attività pratica individuale da svolgere presso un qualificato laboratorio
di ricerca. Al termine di tale esperienza, i laureati magistrali devono aver acquisito la capacità di applicare le tecniche più
avanzate ed attuali in uno dei seguenti settori:
- diagnostica molecolare avanzata; - proprietà e applicazioni delle cellule staminali (basi biologiche e tecnologiche della
terapia cellulare);
- trasferimento di geni terapeutici (basi biologiche e tecnologiche della terapia genica);
- progettazione e produzione di proteine di interesse diagnostico e terapeutico;
- produzione di farmaci biotecnologici e loro analisi;
- identificazione e caratterizzazione di bersagli biologici;
- formulazione e veicolazione dei farmaci; - valutazione dell'interferenza dei farmaci sul genoma e sul proteoma;
- studio, caratterizzazione e formulazione di alimenti funzionali e prodotti nutraceutici e valutazione della loro attività.
I laureati attraverso l'ampia esperienza pratica maturata nel laboratorio di ricerca, e più precisamente attraverso
l'applicazione di tecnologie avanzate alla soluzione di un problema scientifico, devono entrare in possesso di un metodo
di lavoro trasferibile ad altri contesti specifici e saper organizzare la propria attività anche in funzione dei tempi di
108
attuazione e dei costi corrispondenti. La valutazione delle capacità applicative della conoscenza acquisita e della
capacità di comprensione verrà attuata mediante prove che prevedano la soluzione di problemi tecnico-scientifici
attraverso verifiche scritte e/o orali, esperienze di laboratorio, elaborazione e discussione di relazioni su esperimenti
svolti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà essere in grado di raccogliere ed interpretare i dati derivanti dalla propria
attività in modo autonomo, critico ed autorevole, individuandone i presupposti, analizzandone le dinamiche di
trasformazione e descrivendone le conseguenze. La capacità di analisi deve essere anche rivolta a risolvere criticità
sperimentali e di gestione delle strutture. Dovrà inoltre essere in grado di collegare tutti gli aspetti della propria operatività
valutandone le conseguenze commerciali/terapeutiche, gli effetti che le operatività svolte hanno in contesti diversi da
quello esclusivamente scientifico quali quello sanitario e sociale, forte delle sue conoscenze normative e delle
problematiche bioetiche emergenti. Il laureato in Biotecnologie Mediche deve saper indirizzare, inoltre, la propria
operatività in ambito commerciale-brevettuale intervenendo nell’ottimizzazione delle metodologie correnti, nello sviluppo
di nuove tecnologie e/o protocolli, nell’identificazione di innovativi marcatori molecolari dei processi biologici alla base
dello sviluppo delle malattie e nello sviluppo di approcci diagnostici quali - quantitativi.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà sapersi esprimere correttamente e con rigore scientifico, anche in inglese, sia
per la stesura di rapporti tecnico-scientifici in ambito aziendale che, più in generale, per comunicare in ambito
accademico-scientifico e sociale i risultati del proprio lavoro tecnico e/o di ricerca, sia ad un pubblico esperto che, in
termini adeguatamente comprensibili ma altrettanto rigorosi, ad un pubblico non specializzato. Dovrà saper utilizzare
tutte le modalità e gli strumenti tecnici ed informatici per la gestione della comunicazione e dovrà conoscere i processi e
le logiche per un’efficiente ed efficace comunicazione. Dovrà inoltre aver acquisito buone capacità relazionali nella
gestione della propria attività lavorativa, sapendo lavorare in gruppo con adeguate capacità di inserimento nell’ambiente
di lavoro, anche in contesto internazionale. Le sue abilità comunicative devono, infine, essere indirizzate anche ad un
pubblico ampio, al fine di diffondere attraverso i comuni mezzi di comunicazione in modo comprensibile, rigoroso ed
efficace i risultati di ricerca e di servizio ottenuti nell’ambito delle biotecnologie della riproduzione contestualizzandole
nelle problematiche bioetiche e sociali.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato in Biotecnologie Mediche dovrà aver acquisito non solo competenze e conoscenze adeguate al
conseguimento del titolo di studio, ma soprattutto stimoli, capacità e metodi di apprendimento adeguati per
l’aggiornamento e l’innalzamento continuo delle proprie competenze, quindi motivazioni e metodi per progredire a livelli
di conoscenza sempre più avanzati mediante un’adeguata autonomia operativa.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per accedere al corso di laurea magistrale è necessario il possesso di un diploma di laurea o laurea magistrale di tipo
biologico, biotecnologico o medico-sanitario. Lo studente deve inoltre dimostrare di possedere un’adeguata preparazione
personale relativamente ai requisiti ritenuti indispensabili, esplicitati nel regolamento didattico del Corso.
La valutazione della preparazione individuale nelle discipline indispensabili verrà valutata mediante “test” a risposta
multipla. Inoltre verrà valutata, attraverso un colloquio, la conoscenza della lingua inglese che verrà considerata
adeguata se lo studente possiede almeno un livello A2.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale fa acquisire allo studente 15-18 CFU e 10 CFU di attività di tirocinio. Per il conseguimento della laurea in
Biotecnologie Mediche la prova finale consiste nell’elaborazione scritta ed esposizione orale in lingua italiana o inglese di
una tesi elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore.
L’elaborato deve rappresentare il prodotto di:
a) attività di ricerca svolta presso laboratori di ricerca dell’Ateneo, al fine di acquisire ulteriori abilità tecniche, e/o di
mettere a punto particolari metodi e procedure, e/o di sviluppare un proprio progetto di ricerca;
b) attività di ricerca svolta presso Aziende o Enti di riconosciuta qualificazione e convenzionati.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
I laureati della classe svolgono attività per le quali è richiesto un livello elevato di conoscenza e di esperienza in ambito
scientifico e tecnologico. I loro compiti consistono:
- in attività di promozione e sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica a fini terapeutici e diagnostici;
- in attività di progettazione ed applicazione di metodologie scientifiche e tecnologiche per la risoluzione di problemi
concreti in ambito di diagnostica molecolare, terapia cellulare e terapia genica;
- in attività di produzione di farmaci biotecnologici, loro analisi, identificazione e caratterizzazione, formulazione e
veicolazione;
- in attività di progettazione e sviluppo di sistemi biologici per la produzione di proteine di interesse diagnostico e
terapeutico;
- completati gli ulteriori specifici percorsi formativi, in attività di docenza in scuole di diverso ordine e grado.
La loro attività si svolge prevalentemente:
109
- presso laboratori di ricerca e in aziende che sviluppano ed applicano tecnologie biologiche nei settori alimentare,
medico, farmaceutico e biomedicale;
- in enti pubblici e privati orientati alle analisi biologiche e microbiologiche e al controllo di qualità dei prodotti di origine
biologica.
I laureati magistrali in Biotecnologie Mediche, sulla base del vigente DPR n. 328/01, possono accedere, tramite
superamento dell'esame di stato alle professioni di Biologo senior, sez. A dell'albo.
Il corso prepara alle professioni di
• Biologi
• Biochimici
• Biofisici
• Biotecnologi alimentari
• Farmacologi
• Microbiologi
Attività formative caratterizzanti
ambito disciplinare
settore
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/13 Biologia applicata
CHIM/01 Chimica analitica
CHIM/02 Chimica fisica
CHIM/03 Chimica generale e inorganica
CHIM/06 Chimica organica
FIS/01 Fisica sperimentale
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
Discipline di base applicate
ING-IND/34 Bioingegneria industriale
alle biotecnologie
ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
ING-INF/06 Bioingegneria elettronica e informatica
MAT/05 Analisi matematica
MAT/06 Probabilita' e statistica matematica
MED/01 Statistica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/09 Medicina interna
SECS-S/01 Statistica
SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
BIO/09 Fisiologia
BIO/16 Anatomia umana
Morfologia, funzione e
BIO/17 Istologia
patologia delle cellule e degli
VET/01 Anatomia degli animali domestici
organismi complessi
VET/02 Fisiologia veterinaria
VET/03 Patologia generale e anatomia patologica veterinaria
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/13 Biologia applicata
Discipline biotecnologiche
comuni
BIO/18 Genetica
BIO/19 Microbiologia generale
MED/04 Patologia generale
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
AGR/07 Genetica agraria
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
MED/03 Genetica medica
Medicina di laboratorio e
MED/05 Patologia clinica
diagnostica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
MED/08 Anatomia patologica
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/43 Medicina legale
CFU
2-8
4 - 10
30 - 36
min 30
8 - 18
110
Discipline medicochirurgiche e riproduzione
umana
Scienze umane e politiche
pubbliche
VET/05 Malattie infettive degli animali domestici
BIO/14 Farmacologia
BIO/17 Istologia
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/06 Oncologia medica
MED/09 Medicina interna
MED/10 Malattie dell'apparato respiratorio
MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare
MED/12 Gastroenterologia
MED/13 Endocrinologia
MED/14 Nefrologia
MED/15 Malattie del sangue
MED/17 Malattie infettive
MED/18 Chirurgia generale
MED/19 Chirurgia plastica
MED/26 Neurologia
MED/28 Malattie odontostomatologiche
MED/30 Malattie apparato visivo
MED/31 Otorinolaringoiatria
MED/33 Malattie apparato locomotore
MED/35 Malattie cutanee e veneree
MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/40 Ginecologia e ostetricia
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/43 Medicina legale
MED/44 Medicina del lavoro
MED/46 Scienze tecniche di medicina di laboratorio
MED/49 Scienze tecniche dietetiche applicate
MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
BIO/08 Antropologia
IUS/01 Diritto privato
IUS/04 Diritto commerciale
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
IUS/14 Diritto dell'unione europea
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza
M-FIL/03 Filosofia morale
M-PSI/01 Psicologia generale
M-PSI/05 Psicologia sociale
MED/02 Storia della medicina
MED/42 Igiene generale e applicata
SECS-P/06 Economia applicata
SECS-P/07 Economia aziendale
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/07 Sociologia generale
Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 48
14 - 30
2-6
60 - 108
Attività affini o integrative
settore
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/14 Farmacologia
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
MED/01 Statistica medica
MED/02 Storia della medicina
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/06 Oncologia medica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
CFU
12 - 12
111
MED/08 Anatomia patologica
MED/09 Medicina interna
MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare
MED/13 Endocrinologia
MED/14 Nefrologia
MED/15 Malattie del sangue
MED/17 Malattie infettive
MED/18 Chirurgia generale
MED/19 Chirurgia plastica
MED/26 Neurologia
MED/28 Malattie odontostomatologiche
MED/30 Malattie apparato visivo
MED/31 Otorinolaringoiatria
MED/33 Malattie apparato locomotore
MED/35 Malattie cutanee e veneree
MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/40 Ginecologia e ostetricia
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/43 Medicina legale
SECS-P/07 Economia aziendale
Totale crediti per le attività affini ed integrative da DM minimo 12
12 - 12
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12,
BIO/13, BIO/14, BIO/16, BIO/17, MED/01, MED/02, MED/03, MED/04, MED/05, MED/06, MED/07, MED/08, MED/09,
MED/11, MED/13, MED/14, MED/15, MED/17, MED/18, MED/19, MED/26, MED/28, MED/30, MED/31, MED/33,
MED/35, MED/36, MED/40, MED/42, MED/43, SECS-P/07)
Nelle attività affini si prevede di offrire agli studenti un approfondimento su tematiche vuoi di carattere biologico vuoi di
carattere medico in relazione alla rapida evoluzione delle biotecnologie e dei suoi possibili campi di applicazione in area
medica. Tali approfondimenti potranno risultare di specifica competenza di diversi settori scientifico disciplinari,
comunque già presenti fra le attività caratterizzanti e che, presso la sede universitaria dell’Università degli Studi del
Piemonte Orientale”Amedeo Avogadro”, sono ritenute di particolare interesse formativo anche in rapporto alla
cooperazione con il clinico. Pertanto, per rispondere prontamente ed in modo ottimale e alle rinnovate istanze culturali e
tecnologiche del Corso di Laurea, si ritiene necessaria la previsione di un ampio range di SSD nelle attività affini che
corrispondono a specifiche discipline importanti per la formazione della figura professionale del Biotecnologo.
Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)
ambito disciplinare
A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
Per la prova finale (art.10, comma 5, lettera c)
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e telematiche
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5,
Tirocini formativi e di orientamento
lettera d)
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
Totale crediti altre attività
CFU totali per il conseguimento del titolo (range 100 - 156)
CFU
8
14 - 18
6 - 10
28 - 36
120
5. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea in Biotecnologie della
classe delle lauree L-2 Biotecnologie, afferente alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e
Scienze della Salute, secondo la formulazione sotto riportata:
Università
Facoltà
Classe
Nome del corso
Nome inglese del corso
Il corso è
Data di approvazione del consiglio di facoltà
Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo
Avogadro"-Vercelli
MEDICINA e CHIRURGIA
L-2 Biotecnologie
Biotecnologie
Biotechnology
trasformazione di
BIOTECNOLOGIE (NOVARA) (cod 48268)
18/11/2008
112
Data della relazione tecnica del nucleo di
valutazione
Modalità di svolgimento
Indirizzo internet del corso di laurea
Massimo numero di crediti riconoscibili (DM
16/3/2007 Art 4)
Corsi della medesima classe
01/12/2008
convenzionale
www4.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/
60
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
Il Corso di Laurea è stato trasformato da Corso di Laurea Interfacoltà, con la partecipazione delle Facoltà di Medicina e
Chirurgia e Farmacia, in Corso di Laurea interamente organizzato e gestito dalla sola Facoltà di Medicina, Chirurgia e
Scienze della Salute. All’interno della Facoltà esistono buona parte delle competenze necessarie alla formazione di
laureati in Biotecnologie, in particolare alla formazione di un biotecnologo in area medica. I contenuti disciplinari dei corsi
di insegnamento saranno maggiormente focalizzati su tematiche di carattere biologico - sanitario. La modifica della
denominazione del Corso di Laurea è conforme a quanto sopra riportato.
Il criterio utilizzato nella trasformazione dl corso è stato quello di valorizzare le competenze biomolecolari della Facoltà di
Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute, competenze totalmente orientate e dedicate ad attività di sviluppo della
ricerca in ambito biomedico, ad integrazione e qualificazione scientifica delle attività cliniche ed assistenziali della
Facoltà.
Il presente Corso di Laurea in Biotecnologie differisce per più di 40 crediti dal Corso di Laurea in Biotecnologie, Corso di
Laurea appartenente alla medesima classe ma organizzato con la partecipazione delle Facoltà di Scienze matematiche,
fisiche e naturali, e Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute. Diversi sono gli obiettivi formativi specifici dei due corsi di
studio, ed in parte diverse le sedi di formazione.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
L’analisi dei corsi di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità” previsti
dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI).
Biotecnologie
1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata in modo chiaro e
articolato.
2 Definizione delle prospettive: alla base del Corso di studio vi è la definizione dettagliata delle prospettive e dei possibili
sbocchi occupazionali dei laureati.
3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano approfonditi
ed esaustivi.
4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione è già consistente nel corso ante-trasformazione.
5 Analisi e previsioni di occupabilità: data l’ampia gamma di sbocchi nel settore farmaceutico, medico, industriale,
alimentare e la possibilità, previo superamento di esame di stato, di iscrizione ad apposito albo, le previsioni di
occupabilità sono più che buone.
6 Contesto culturale: il contesto culturale appare più che soddisfacente in virtù anche dell’esistenza di corsi di dottorato
di ricerca in aree affini.
7 Politiche di accesso: l’accesso è aperto a tutti coloro che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria superiore
ma sono previste prove iniziali in matematica, fisica, biologia e chimica e precorsi al fine di omogeneizzare le
conoscenze.
Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso.
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi
eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi
del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
Obiettivi formativi qualificanti della classe
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
possedere una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare che gli
consenta di sviluppare una professionalità operativa.
possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività biotecnologica
per la produzione di beni e di servizi attraverso l'analisi e l'uso di sistemi biologici;
possedere le metodiche disciplinari e essere in grado di applicarle in situazioni concrete con appropriata conoscenza
delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche;
113
saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, l'inglese, od almeno un' altra lingua dell'Unione Europea, oltre
l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione;
essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici;
essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con autonomia attività esecutive e di inserirsi prontamente negli ambienti
di lavoro.
I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti biotecnologici, quali l'agro-alimentare,
l'ambientale, il farmaceutico, l'industriale, il medico ed il veterinario nonché in quello della comunicazione scientifica.
Ai fini indicati, i corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività formative per le biotecnologie industriali,
agro-alimentari, ambientali, farmaceutiche, mediche e veterinarie, organizzate in un primo periodo comune di un anno
che permettano di acquisire sufficienti conoscenze di base, di matematica, statistica, informatica, fisica, chimica e
biologia, necessarie per una formazione nel settore delle biotecnologie. Successivamente le attività formative saranno
rivolte ad acquisire le conoscenze essenziali sulla struttura e funzione dei sistemi biologici in condizioni fisiologiche,
patologiche e simulanti condizioni patologiche conoscendone le logiche molecolari, informazionali e integrative;
gli strumenti concettuali e tecnico-pratici per un'operatività tendente ad analizzare ed utilizzare, anche modificandole,
cellule o loro componenti per creare figure professionali capaci di applicare biotecnologie innovative per identificazione
caratterizzazione e studio di strutture, molecole, delle loro proprietà e caratteristiche. La preparazione scientifico-tecnica
sarà integrata con aspetti di regolamentazione, responsabilità e bioetica, economici e di gestione aziendale, di
comunicazione e percezione pubblica.
Queste attività si differenzieranno tra loro nel secondo e terzo anno al fine di perseguire maggiormente alcuni degli
obiettivi indicati rispetto ad altri, oppure di approfondire particolarmente alcuni settori applicativi, quali l'agro-alimentare,
l'industriale, il farmaceutico, il medico e il veterinario; a tal fine, gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea selezioneranno
opportunamente, tra quelli indicati, gli ambiti disciplinari ed relativi settori scientifico-disciplinari delle attività formative
caratterizzanti per formare specifiche figure professionali capaci di operare con una logica strumentale comune nei
diversi ambiti.
Particolare attenzione sarà posta alla caratteristiche di innovazione che vedono il settore in un attivo e rapido sviluppo
che richiede un continuo e efficiente aggiornamento, per tenere il passo con il continuo ed incalzante incremento delle
conoscenze scientifiche e delle loro applicazioni tecnologiche (tecnologie di genomica, genomica funzionale, proteomica,
metabolomica, ecc.) applicate agli organismi viventi.
Occorre prevedere in ogni caso, tra le attività formative nei diversi settori disciplinari:
a) attività di laboratorio per un congruo numero di CFU complessivi per fornire una adeguata formazione operativa e
familiarità con le tecnologie;
b) l'obbligo, in relazione aobiettivi specifici, di svolgere attività come tirocini formativi presso aziende o laboratori per un
congruo numero di CFU, con lo scopo di facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro;
c) la conoscenza della lingua inglese, o di almeno un'altra lingua dell'Unione Europea, il cui impegno deve corrispondere
ad un congruo numero di CFU ;
d) soggiorni presso altre Istituzioni di ricerca italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Laurea in Biotecnologie mira a far acquisire allo studente le competenze conoscitive, tecniche e
comportamentali rilevanti per una moderna metodologia di studio e di ricerca, finalizzata alla utilizzazione di funzioni e
sistemi biologici per la produzione di beni e di servizi, ivi compresa la conoscenza dei problemi economici ed etici relativi
alla utilizzazione di prodotti biotecnologici.
Gli obiettivi specifici del corso sono formulati in vista dell'acquisizione di un'ulteriore formazione universitaria, avendo
peraltro presenti le competenze richieste da un possibile inserimento in attività professionali al termine del percorso
triennale. Il corso prevede una fase pre-biologica che ha come obiettivo specifico fare acquisire allo studente le
competenze e gli strumenti conoscitivi e tecnici per lo studio teorico-sperimentale dei fenomeni biologici.
Successivamente, prevede una fase biologica di base che ha come obiettivo specifico di fare acquisire allo studente le
competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare, cellulare e
tissutale. Infine, prevede una fase biotecnologica specifica che ha come obiettivo fare acquisire allo studente le
competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai fini della
produzione di beni e servizi.
Gli obiettivi specifici del corso mirano a far acquisire allo studente, anche attraverso attività pratiche, una moderna ed
approfondita conoscenza relativamente:
- alle competenze e agli strumenti conoscitivi e tecnici in ambito matematico, fisico e chimico propedeutici allo studio
teorico-sperimentale dei fenomeni biologici;
- alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare,
cellulare e tissutale;
114
- alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai
fini della produzione di beni e servizi;
- agli aspetti organizzativi della produzione di beni e servizi per via biotecnologica.
L’obiettivo primario del corso è formare un laureato che abbia la capacità di sviluppare ed applicare i principali strumenti
biotecnologici, ivi comprese le modificazioni genetiche di cellule, tessuti, organismi e microrganismi, nei settori della
ricerca, diagnosi, profilassi e terapia delle condizioni patologiche proprie dell’uomo, in particolare:
• la messa a punto e l’ottimizzazione di metodiche di diagnostica avanzata implicanti l’utilizzo o la manipolazione di
molecole, cellule e tessuti;
• la collaborazione con il medico nel processo decisionale per la scelta e la gestione di un protocollo di terapia implicante
la manipolazione di cellule, geni ed altri biosistemi e biomolecole;
• la conduzione e il coordinamento di linee di ricerca sugli aspetti di base e sui metodi terapeutici, profilattici e diagnostici
di patologie proprie dell'uomo, anche utilizzando organismi o microrganismi, eventualmente geneticamente modificati, in
ciò sostenuto da adeguate conoscenze teoriche nel campo delle discipline biologiche di base, da una conoscenza di
elementi di fisiopatologia umana e da una chiara visione delle problematiche bioetiche inerenti all’applicazione di
approcci terapeutici biotecnologici alla salute dell’uomo.
Il percorso formativo e’ articolato in 6 semestri ed in 19 Corsi Integrati.
I corsi integrati sono a loro volta costituiti da insiemi di discipline tra di loro fortemente integrate, inserite nell’ordinamento
del corso tra le attività di base, caratterizzanti o affini ed integrative. Ciascuna disciplina partecipa al corso integrato in
cui e’ inserita in modo significativo, ovvero per non meno di 1 credito.
Le attività di didattica frontale sono corredate da attività di laboratorio di biochimica, biologia cellulare e molecolare,
colture cellulari ed ingegneria genetica, finalizzate a garantire allo studente una solida formazione non solo teorica ma
anche pratica. Le attività di laboratorio verranno svolte a piccoli gruppi sotto la guida di tutor esperti delle attività di
laboratorio proposte.
Oltre alle attività curricolari, il Corso prevede attività di tirocinio (4 CFU) ed attività a scelta dello studente (12 CFU).
E’ inoltre previsto uno stage professionalizzante da svolgersi in struttura di laboratorio interna o esterna all’Ateneo per un
totale di 4 CFU.
Alla prova finale sono dedicati 10 CFU.
Sono infine previsti 2 CFU, destinati all’acquisizione di abilità informatiche, consistenti nella capacità di consultare le
banche dati biologiche e bibliografiche. Tali crediti, come quelli destinati ad attività di tirocinio, saranno acquisiti mediante
il superamento dell’esame di prova finale.
L’acquisizione di abilità linguistiche (lingua inglese) e’ garantita da un corso di insegnamento della lingua inglese. La
disciplina lingua inglese e’, infatti, ricompresa tra le discipline affini ed integrative per l’ammontare di 5 CFU.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3,
comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in Biotecnologie devono, anche mediante attività pratiche, acquisire:
- la conoscenza dei metodi matematici, statistici e informatici, nonché dei principi e dei concetti generali della fisica per
l'analisi e la comprensione, su base quantitativa, di sistemi e fenomeni biologici;
- la conoscenza dei principi generali delle materie di area chimica per una descrizione a livello molecolare, dei fenomeni
biologici;
- le conoscenze relative alla chimica della materia vivente, finalizzate alla comprensione delle proprietà strutturali e
funzionali delle molecole di interesse biologico e dei meccanismi di regolazione operanti nei sistemi biologici;
- la conoscenza della struttura, substruttura e proprietà biologiche dei virus, dei batteri e dei miceti;
- la conoscenza della struttura, substruttura e delle funzioni di cellule e tessuti animali e vegetali, inclusi i meccanismi di
mantenimento del self e le principali deviazioni morfo-funzionali;
- la conoscenza dei meccanismi generali della trasmissione dei caratteri ereditari;
- la conoscenza delle basi molecolari della conservazione e dell'espressione dell'informazione genica, ivi comprese le
tecniche di analisi;
- la conoscenza delle principali metodologie strumentali e procedure modellistiche per la caratterizzazione strutturale e
funzionale di molecole di interesse biologico;
- la conoscenza dei principi e metodologie per l'analisi genomica e post-genomica, ivi comprese le tecniche bioinformatiche per l'analisi, gestione e interpretazione dei dati;
- la conoscenza di strumenti e dispositivi impiegati nell'analisi e nel monitoraggio dei processi biologici;
- la conoscenza e la comprensione delle caratteristiche e delle proprietà che definiscono la biocompatibilità dei materiali;
115
- la conoscenza del rischio nell'attività di laboratorio e delle norme di sicurezza previste;
- la conoscenza delle implicazioni etiche ed economiche associate alle attività biotecnologiche.
Le conoscenze acquisite verranno verificate mediante prove scritte e/o orali predisposte in modo da valutare anche
l'attitudine alla comprensione. I laureati devono conseguire conoscenze e capacità di comprensione nel campo delle
discipline biologiche di base, ed in particolare di tutte le metodologie proprie delle biotecnologie, in particolare applicate
alla medicina. Devono altresì avere una conoscenza adeguata dei meccanismi molecolari attraverso i quali si sviluppano
le malattie, e, avendo conoscenza dell’organismo umano da un punto di vista anatomo-fisiologico, debbono essere in
grado di dialogare con lo specialista medico instaurando un rapporto collaborativo finalizzato allo sviluppo di approcci
terapeutici o diagnostici a carattere biotecnologico mirati alla salute del paziente.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un
approccio professionale al loro lavoro, e devono possedere conoscenze e competenze adeguate sia per ideare e
sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel loro specifico campo di studi e formazione.
I laureati in Biotecnologie devono saper:
- applicare i metodi matematici, statistici e informatici per l'analisi e l'elaborazione delle informazioni e dei dati
sperimentali relativi a sistemi e fenomeni biologici;
- applicare le metodologie e le procedure analitiche di base proprie delle discipline chimiche;
- applicare le principali metodologie di analisi biochimica;
- applicare le principali tecniche di indagine microbiologica;
- riconoscere i principali tessuti animali e vegetali;
- applicare i principi e le tecniche della biochimica e della biologia molecolare per l'analisi di materiale biologico a fini
diagnostici;
- applicare le metodologie per l'allestimento, la conservazione e lo studio di colture cellulari;
- applicare le tecniche di base per la manipolazione del DNA di procarioti ed eucarioti;
- applicare le metodologie bioinformatiche per l'analisi genotipica e fenotipica;
- applicare i principi e le metodologie per la caratterizzazione e la produzione di metaboliti e proteine e per la valutazione
funzionale di molecole di interesse industriale, diagnostico e terapeutico.
La valutazione delle capacità applicative della conoscenza acquisita e della capacità di comprensione verrà attuata
mediante prove che prevedano la soluzione di problemi tecnico-scientifici attraverso verifiche scritte e/o orali, esperienze
di laboratorio, elaborazione e discussione di relazioni su esperimenti svolti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono aver la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente nel proprio specifico campo di studio)
ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi.
I laureati in Biotecnologie devono saper valutare le metodologie computazionali e sperimentali che permettano la
risoluzione ottimale di un problema biologico. Devono inoltre essere in grado di formulare giudizi autonomi, anche di
natura etica o economica, connessi alle applicazioni e allo sfruttamento di prodotti e procedure sviluppati per via
biotecnologica. Il livello di autonomia di giudizio acquisito verrà valutato principalmente durante lo svolgimento dello
stage/internato di tesi di laurea.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati debbono saper comunicare idee, informazioni, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti.
I laureati in Biotecnologie devono, anche attraverso la redazione, la presentazione e la discussione di elaborati
riguardanti esperienze di laboratorio, e soprattutto mediante l'attività di internato/stage e relativa tesi finale, saper
comunicare informazioni e discutere idee e problemi in ambito biotecnologico. Inoltre devono saper comunicare e
comprendere in lingua inglese, in forma scritta e parlata, argomenti relativi alle scienze della vita. Infine, devono saper
utilizzare supporti informatici per la organizzazione, gestione e comunicazione di informazioni tecnico-scientifiche.
L'acquisizione delle abilità comunicative scritte e orali in lingua straniera e l'utilizzo dei supporti informatici verranno
valutate mediante verifiche scritte e/o orali.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità che di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi
successivi con un alto grado di autonomia.
I laureati in Biotecnologie devono acquisire una efficace metodologia di studio, tale da consentire l'ulteriore formazione
universitaria, avendo peraltro presenti le competenze richieste da un eventuale inserimento in attività professionali al
termine del percorso triennale.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per essere ammessi al Corso di Laurea in Biotecnologie occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria
superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti
per il conseguimento del titolo di I livello è opportuno che gli iscritti siano in possesso di un corredo minimo di
conoscenze di matematica (elementi di analisi matematica, di trigonometria e di geometria analitica), di fisica, di chimica,
e di biologia. Tali conoscenze verranno verificate attraverso una prova scritta o orale, non selettiva, sulle discipline
116
indicate. Al fine di favorire una omogeneizzazione della preparazione degli studenti che provengono da diverse tipologie
di scuola secondaria superiore vengono organizzati nelle due settimane che precedono l'inizio delle lezioni del 1° anno
dei precorsi in matematica e chimica.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste in una relazione scritta il cui contenuto la descrizione di un’attività di laboratorio svolta presso
una delle strutture di ricerca dell’Ateneo o altra struttura di ricerca o laboratorio di analisi convenzionato, sotto la
supervisione di un docente del Corso di Laurea. A tale attività vengono assegnati 10 crediti che, insieme ai 4 crediti di
tirocinio, vengono maturati in concomitanza dell’esame di prova finale. La votazione è espressa in centodecimi.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
I laureati della classe svolgono attività di supporto tecnico-applicativo in ambito scientifico:
- presso laboratori di ricerca e in aziende che sviluppano ed applicano tecnologie biologiche nei settori alimentare,
ambientale, medico, farmaceutico e biomedicale;
- in enti pubblici e privati orientati alle analisi biologiche e microbiologiche e al controllo di qualità dei prodotti di origine
biologica.
La loro attività consiste nell'applicare protocolli definiti e conoscenze consolidate afferenti alle scienze della vita
utilizzando tecnologie e sistemi biologici per attività di servizio o di produzione. In particolare, svolgono attività di
controllo della qualità dei prodotti biotecnologici industriali; eseguono procedure e tecniche analitiche per condurre test
ed analisi biochimiche, biologico molecolari, microbiologiche, virologiche, farmacologiche, ematologiche, immunologiche,
in campo biomedico e diagnostico.
I laureati triennali in Biotecnologie, sulla base del vigente D.P.R. n. 328/01, possono accedere, tramite superamento
dell'Esame di Stato alle professioni di Biologo junior, sez. B dell'albo.
Il corso prepara alle professioni di
• Biologi
• Biotecnologi alimentari
• Tecnici del controllo della qualità industriale
• Tecnici nelle scienze della vita
• Tecnici biochimici ed assimilati
• Tecnici di laboratorio biochimico
• Tecnici dei prodotti alimentari
Attività formative di base
ambito disciplinare
Discipline matematiche,
fisiche, informatiche e
statistiche
Discipline chimiche
Discipline biologiche
settore
FIS/01 Fisica sperimentale
FIS/02 Fisica teorica, modelli e metodi matematici
FIS/03 Fisica della materia
FIS/04 Fisica nucleare e subnucleare
FIS/05 Astronomia e astrofisica
FIS/06 Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
MAT/01 Logica matematica
MAT/02 Algebra
MAT/03 Geometria
MAT/04 Matematiche complementari
MAT/05 Analisi matematica
MAT/06 Probabilita' e statistica matematica
MAT/07 Fisica matematica
MAT/08 Analisi numerica
MAT/09 Ricerca operativa
MED/01 Statistica medica
SECS-S/01 Statistica
SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
CHIM/01 Chimica analitica
CHIM/02 Chimica fisica
CHIM/03 Chimica generale e inorganica
CHIM/06 Chimica organica
BIO/01 Botanica generale
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/13 Biologia applicata
BIO/17 Istologia
CFU
10 - 20
min 10
10 - 20
min 10
10 - 24
min 10
117
BIO/18 Genetica
BIO/19 Microbiologia generale
Totale crediti per le attività di base da DM minimo 30
30 - 64
Attività formative caratterizzanti
ambito disciplinare
settore
AGR/07 Genetica agraria
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
Discipline biotecnologiche
BIO/14 Farmacologia
comuni
BIO/18 Genetica
CHIM/06 Chimica organica
CHIM/11 Chimica e biotecnologia delle fermentazioni
MED/04 Patologia generale
MED/42 Igiene generale e applicata
AGR/01 Economia ed estimo rurale
IUS/01 Diritto privato
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/04 Diritto commerciale
Discipline per la
IUS/14 Diritto dell'unione europea
regolamentazione, economia
M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza
e bioetica
M-FIL/03 Filosofia morale
MED/02 Storia della medicina
SECS-P/06 Economia applicata
SECS-P/07 Economia aziendale
BIO/01 Botanica generale
BIO/02 Botanica sistematica
BIO/03 Botanica ambientale e applicata
BIO/04 Fisiologia vegetale
BIO/05 Zoologia
BIO/06 Anatomia comparata e citologia
Discipline biotecnologiche
BIO/07 Ecologia
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
con finalità specifiche:
biologiche e industriali
BIO/13 Biologia applicata
BIO/14 Farmacologia
BIO/15 Biologia farmaceutica
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
BIO/18 Genetica
BIO/19 Microbiologia generale
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
Discipline biotecnologiche
MED/05 Patologia clinica
con finalità
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
specifiche:mediche e
MED/09 Medicina interna
terapeutiche
MED/13 Endocrinologia
MED/15 Malattie del sangue
MED/42 Igiene generale e applicata
VET/06 Parassitologia e malattie parassitarie degli animali
Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 60
CFU
40 - 50
min 24
4 - 10
min 4
0 - 20
20 - 40
64 - 120
Attività affini o integrative
gruppo
A11
A12
settore
L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/14 Farmacologia
CFU
5
13 - 19
118
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
BIO/18 Genetica
BIO/19 Microbiologia generale
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
MED/01 Statistica medica
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
MED/08 Anatomia patologica
MED/09 Medicina interna
MED/13 Endocrinologia
MED/15 Malattie del sangue
MED/42 Igiene generale e applicata
SECS-P/07 Economia aziendale
SECS-S/01 Statistica
SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
Totale crediti per le attività affini ed integrative - minimo assegnato dal proponente all'attività 18 - da DM
minimo 18
18 - 24
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12,
BIO/13, BIO/14, BIO/16, BIO/17, BIO/18, BIO/19, MED/03, MED/04, MED/05, MED/07, MED/09, MED/13, MED/15,
MED/42, SECS-P/07, FIS/07, INF/01, MED/01, SECS-S/01, SECS-S/02)
Nelle attività affini si prevede di offrire agli studenti un approfondimento su tematiche vuoi di carattere biologico vuoi di
carattere medico in relazione alla rapida evoluzione delle biotecnologie e dei suoi possibili campi di applicazione in area
medica. Tali approfondimenti potranno risultare di specifica competenza di diversi settori scientifico disciplinari,
comunque già presenti fra le attività caratterizzanti e che, presso la sede universitaria dell’Università degli Studi del
Piemonte Orientale”Amedeo Avogadro”, sono ritenute di particolare interesse formativo anche in rapporto alla
cooperazione con il clinico. Pertanto, per rispondere prontamente ed in modo ottimale e alle rinnovate istanze culturali e
tecnologiche del Corso di Laurea, si ritiene necessaria la previsione di un ampio range di SSD nelle attività affini che
corrispondono a specifiche discipline importanti per la formazione della figura professionale del Biotecnologo.
Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)
ambito disciplinare
A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale
comma 5, lettera c)
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e telematiche
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5,
Tirocini formativi e di orientamento
lettera d)
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
Totale crediti altre attività
CFU
12
10
2
4
4
32
Note relative alle altre attività
Nella convinzione che la conoscenza della lingua inglese sia requisito di grande rilevanza per la formazione del
biotecnologo, si ritiene indispensabile che la conoscenza della lingua inglese sia sottoposta a valutazione da parte del
docente della materia, pertanto si è ritenuto opportuno definire un campo obbligatorio nelle attività affini e integrative per
il quale è attivato nello specifico il settore L-LIN/12.
CFU totali per il conseguimento del titolo (range 144 - 240)
180
6. E’ approvato l’Ordinamento Didattico generale del Corso di Laurea interfacoltà in
Biotecnologie della classe delle lauree L-2 Biotecnologie, afferente alla Facoltà di
Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, e alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali secondo la formulazione sotto riportata:
119
Università
Facoltà di riferimento ai fini amministrativi
Altre facoltà
Classe
Nome del corso
Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo
Avogadro"-Vercelli
MEDICINA e CHIRURGIA
SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI
L-2 Biotecnologie
Biotecnologie
trasformazione di
Il corso è
Data di approvazione del consiglio di facoltà
Data della relazione tecnica del nucleo di
valutazione
Modalità di svolgimento
Indirizzo internet del corso di laurea
Massimo numero di crediti riconoscibili (DM
16/3/2007 Art 4)
Corsi della medesima classe
BIOTECNOLOGIE (NOVARA) (cod 32443)
18/11/2008
01/12/2008
convenzionale
www4.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/
60
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
Il Corso di Laurea è stato trasformato da Corso di Laurea in Biotecnologie Interfacoltà, con la partecipazione delle
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Farmacia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali in Corso di Laurea interfacoltà, ma
gestito dalle Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Nelle due
Facoltà sopracitate esistono tutte le competenze necessarie alla formazione di laureati in Biotecnologie. I contenuti
disciplinari dei corsi sono stati rivisti e maggiormente orientati alle discipline biologiche e mediche.
I criteri utilizzati nella trasformazione del corso sono stati quelli di seguito riportati:
- valorizzazione delle competenze biomolecolari della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute e della
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali;
- riorganizzazione generale degli ambiti che consenta la riduzione della frammentazione didattica e la migliore
integrazione dei corsi di insegnamento organizzati in un percorso formativo unico.
Il presente Corso di Laurea in Biotecnologie differisce per più di 40 crediti dal Corso di Laurea in Biotecnologie, Corso di
Laurea appartenente alla medesima classe ma organizzato dalla sola Facoltà di Medicina, Chirurgia Scienze della
Salute. Diversi sono gli obiettivi formativi specifici dei due corsi di studio, ed in parte diverse le sedi di formazione.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
L’analisi dei corsi di studio è stata effettuata dal Nucleo di Valutazione facendo riferimento ai “Requisiti di qualità” previsti
dagli standard europei e suggeriti dal Coordinamento Nuclei di Valutazione delle Università Italiane (CONVUI).
Biotecnologie
1 Individuazione delle esigenze formative: l’individuazione delle esigenze formative è stata effettuata in modo chiaro e
articolato.
2 Definizione delle prospettive: alla base del Corso di studio vi è la definizione dettagliata delle prospettive e dei possibili
sbocchi occupazionali dei laureati.
3 Definizione degli obiettivi di apprendimento: gli obiettivi qualificanti la classe e specifici del corso risultano approfonditi
ed esaustivi.
4 Significatività della domanda di formazione: la domanda di formazione è già consistente nel corso ante-trasformazione.
5 Analisi e previsioni di occupabilità: data l’ampia gamma di sbocchi nel settore farmaceutico, medico, industriale,
alimentare e la possibilità, previo superamento di esame di stato, di iscrizione ad apposito albo, le previsioni di
occupabilità sono più che buone.
6 Contesto culturale: il contesto culturale appare più che soddisfacente in virtù anche dell’esistenza di corsi di dottorato
di ricerca in aree affini.
7 Politiche di accesso: l’accesso è aperto a tutti coloro che hanno conseguito un diploma di scuola secondaria superiore
ma sono previste prove iniziali in matematica, fisica, biologia e chimica e precorsi al fine di omogeneizzare le
conoscenze.
Il Nucleo di valutazione approva pertanto l’ordinamento didattico relativo al corso.
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi
eventuali curricula differiranno di almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi
del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
120
Obiettivi formativi qualificanti della classe
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
possedere una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare che gli
consenta di sviluppare una professionalità operativa.
possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività biotecnologica
per la produzione di beni e di servizi attraverso l'analisi e l'uso di sistemi biologici;
possedere le metodiche disciplinari e essere in grado di applicarle in situazioni concrete con appropriata conoscenza
delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche;
saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, l'inglese, od almeno un' altra lingua dell'Unione Europea, oltre
l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione;
essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici;
essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con autonomia attività esecutive e di inserirsi prontamente negli ambienti
di lavoro.
I laureati della classe svolgeranno attività professionali in diversi ambiti biotecnologici, quali l'agro-alimentare,
l'ambientale, il farmaceutico, l'industriale, il medico ed il veterinario nonché in quello della comunicazione scientifica.
Ai fini indicati, i corsi di laurea della classe comprendono in ogni caso attività formative per le biotecnologie industriali,
agro-alimentari, ambientali, farmaceutiche, mediche e veterinarie, organizzate in un primo periodo comune di un anno
che permettano di acquisire sufficienti conoscenze di base, di matematica, statistica, informatica, fisica, chimica e
biologia, necessarie per una formazione nel settore delle biotecnologie.
Successivamente le attività formative saranno rivolte ad acquisire le conoscenze essenziali sulla struttura e funzione dei
sistemi biologici in condizioni fisiologiche, patologiche e simulanti condizioni patologiche conoscendone le logiche
molecolari, informazionali e integrative;
gli strumenti concettuali e tecnico-pratici per un'operatività tendente ad analizzare ed utilizzare, anche modificandole,
cellule o loro componenti per creare figure professionali capaci di applicare biotecnologie innovative per identificazione
caratterizzazione e studio di strutture, molecole, delle loro proprietà e caratteristiche. La preparazione scientifico-tecnica
sarà integrata con aspetti di regolamentazione, responsabilità e bioetica, economici e di gestione aziendale, di
comunicazione e percezione pubblica.
Queste attività si differenzieranno tra loro nel secondo e terzo anno al fine di perseguire maggiormente alcuni degli
obiettivi indicati rispetto ad altri, oppure di approfondire particolarmente alcuni settori applicativi, quali l'agro-alimentare,
l'industriale, il farmaceutico, il medico e il veterinario; a tal fine, gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea selezioneranno
opportunamente, tra quelli indicati, gli ambiti disciplinari ed relativi settori scientifico-disciplinari delle attività formative
caratterizzanti per formare specifiche figure professionali capaci di operare con una logica strumentale comune nei
diversi ambiti.
Particolare attenzione sarà posta alla caratteristiche di innovazione che vedono il settore in un attivo e rapido sviluppo
che richiede un continuo e efficiente aggiornamento, per tenere il passo con il continuo ed incalzante incremento delle
conoscenze scientifiche e delle loro applicazioni tecnologiche (tecnologie di genomica, genomica funzionale, proteomica,
metabolomica, ecc.) applicate agli organismi viventi.
Occorre prevedere in ogni caso, tra le attività formative nei diversi settori disciplinari:
a) attività di laboratorio per un congruo numero di CFU complessivi per fornire una adeguata formazione operativa e
familiarità con le tecnologie;
b) l'obbligo, in relazione aobiettivi specifici, di svolgere attività come tirocini formativi presso aziende o laboratori per un
congruo numero di CFU, con lo scopo di facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro;
c) la conoscenza della lingua inglese, o di almeno un'altra lingua dell'Unione Europea, il cui impegno deve corrispondere
ad un congruo numero di CFU ;
d) soggiorni presso altre Istituzioni di ricerca italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il Corso di Laurea in Biotecnologie mira a far acquisire allo studente le competenze conoscitive, tecniche e
comportamentali rilevanti per una moderna metodologia di studio e di ricerca, finalizzata alla utilizzazione di funzioni e
sistemi biologici per la produzione di beni e di servizi, ivi compresa la conoscenza dei problemi economici ed etici relativi
alla utilizzazione di prodotti biotecnologici.
Gli obiettivi specifici del corso sono formulati in vista dell'acquisizione di un'ulteriore formazione universitaria, avendo
peraltro presenti le competenze richieste da un possibile inserimento in attività professionali al termine del percorso
triennale. Il corso prevede una fase pre-biologica che ha come obiettivo specifico fare acquisire allo studente le
121
competenze e gli strumenti conoscitivi e tecnici per lo studio teorico-sperimentale dei fenomeni biologici.
Successivamente, prevede una fase biologica di base che ha come obiettivo specifico di fare acquisire allo studente le
competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare, cellulare e
tissutale. Infine, prevede una fase biotecnologica specifica che ha come obiettivo fare acquisire allo studente le
competenze conoscitive e le abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai fini della
produzione di beni e servizi.
Gli obiettivi specifici del corso mirano a far acquisire allo studente, anche attraverso attività pratiche, una moderna ed
approfondita conoscenza relativamente:
- alle competenze e agli strumenti conoscitivi e tecnici in ambito matematico, fisico e chimico propedeutici allo studio
teorico-sperimentale dei fenomeni biologici;
- alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare,
cellulare e tissutale;
- alle competenze conoscitive e alle abilità tecniche rilevanti per la utilizzazione di sistemi biologici e di loro proprietà ai
fini della produzione di beni e servizi;
- agli aspetti organizzativi della produzione di beni e servizi per via biotecnologica.
Oltre alle attività curricolari, il Corso prevede attività di tirocinio (4 CFU) ed attività a scelta dello studente (12 CFU).
E’ inoltre previsto uno stage professionalizzante da svolgersi in struttura di laboratorio interna o esterna all’Ateneo per un
totale di 4 CFU.
Alla prova finale sono dedicati 10 CFU.
Sono infine previsti 2 CFU, destinati all’acquisizione di abilità informatiche, consistenti nella capacità di consultare le
banche dati biologiche e bibliografiche. Tali crediti, come quelli destinati ad attività di tirocinio, saranno acquisiti mediante
il superamento dell’esame di prova finale.
L’acquisizione di abilità linguistiche (lingua inglese) e’ garantita da un corso di insegnamento della lingua inglese. La
disciplina lingua inglese e’, infatti, ricompresa tra le discipline affini ed integrative per l’ammontare di 5 CFU.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3,
comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in Biotecnologie devono, anche mediante attività pratiche, acquisire:
- la conoscenza dei metodi matematici, statistici e informatici, nonché dei principi e dei concetti generali della fisica per
l'analisi e la comprensione, su base quantitativa, di sistemi e fenomeni biologici;
- la conoscenza dei principi generali delle materie di area chimica per una descrizione a livello molecolare, dei fenomeni
biologici;
- le conoscenze relative alla chimica della materia vivente, finalizzate alla comprensione delle proprietà strutturali e
funzionali delle molecole di interesse biologico e dei meccanismi di regolazione operanti nei sistemi biologici;
- la conoscenza della struttura, substruttura e proprietà biologiche dei virus, dei batteri e dei miceti;
- la conoscenza della struttura, substruttura e delle funzioni di cellule e tessuti animali e vegetali, inclusi i meccanismi di
mantenimento del self e le principali deviazioni morfo-funzionali;
- la conoscenza dei meccanismi generali della trasmissione dei caratteri ereditari;
- la conoscenza delle basi molecolari della conservazione e dell'espressione dell'informazione genica, ivi comprese le
tecniche di analisi;
- la conoscenza delle principali metodologie strumentali e procedure modellistiche per la caratterizzazione strutturale e
funzionale di molecole di interesse biologico;
- la conoscenza dei principi e metodologie per l'analisi genomica e post-genomica, ivi comprese le tecniche bioinformatiche per l'analisi, gestione e interpretazione dei dati;
- la conoscenza di strumenti e dispositivi impiegati nell'analisi e nel monitoraggio dei processi biologici;
- la conoscenza e la comprensione delle caratteristiche e delle proprietà che definiscono la biocompatibilità dei materiali;
- la conoscenza del rischio nell'attività di laboratorio e delle norme di sicurezza previste;
- la conoscenza delle implicazioni etiche ed economiche associate alle attività biotecnologiche.
Le conoscenze acquisite verranno verificate mediante prove scritte e/o orali predisposte in modo da valutare anche
l'attitudine alla comprensione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un
approccio professionale al loro lavoro, e devono possedere conoscenze e competenze adeguate sia per ideare e
sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel loro specifico campo di studi e formazione.
I laureati in Biotecnologie devono saper:
122
- applicare i metodi matematici, statistici e informatici per l'analisi e l'elaborazione delle informazioni e dei dati
sperimentali relativi a sistemi e fenomeni biologici;
- applicare le metodologie e le procedure analitiche di base proprie delle discipline chimiche;
- applicare le principali metodologie di analisi biochimica;
- applicare le principali tecniche di indagine microbiologica;
- riconoscere i principali tessuti animali e vegetali;
- applicare i principi e le tecniche della biochimica e della biologia molecolare per l'analisi di materiale biologico a fini
diagnostici;
- applicare le metodologie per l'allestimento, la conservazione e lo studio di colture cellulari;
- applicare le tecniche di base per la manipolazione del DNA di procarioti ed eucarioti;
- applicare le metodologie bioinformatiche per l'analisi genotipica e fenotipica;
- applicare i principi e le metodologie per la caratterizzazione e la produzione di metaboliti e proteine e per la valutazione
funzionale di molecole di interesse industriale, diagnostico e terapeutico.
La valutazione delle capacità applicative della conoscenza acquisita e della capacità di comprensione verrà attuata
mediante prove che prevedano la soluzione di problemi tecnico-scientifici attraverso verifiche scritte e/o orali, esperienze
di laboratorio, elaborazione e discussione di relazioni su esperimenti svolti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono aver la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente nel proprio specifico campo di studio)
ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi.
I laureati in Biotecnologie devono saper valutare le metodologie computazionali e sperimentali che permettano la
risoluzione ottimale di un problema biologico. Devono inoltre essere in grado di formulare giudizi autonomi, anche di
natura etica o economica, connessi alle applicazioni e allo sfruttamento di prodotti e procedure sviluppati per via
biotecnologica. Il livello di autonomia di giudizio acquisito verrà valutato principalmente durante lo svolgimento dello
stage/internato di tesi di laurea.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati debbono saper comunicare idee, informazioni, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti.
I laureati in Biotecnologie devono, anche attraverso la redazione, la presentazione e la discussione di elaborati
riguardanti esperienze di laboratorio, e soprattutto mediante l'attività di internato/stage e relativa tesi finale, saper
comunicare informazioni e discutere idee e problemi in ambito biotecnologico. Inoltre devono saper comunicare e
comprendere in lingua inglese, in forma scritta e parlata, argomenti relativi alle scienze della vita. Infine, devono saper
utilizzare supporti informatici per la organizzazione, gestione e comunicazione di informazioni tecnico-scientifiche.
L'acquisizione delle abilità comunicative scritte e orali in lingua straniera e l'utilizzo dei supporti informatici verranno
valutate mediante verifiche scritte e/o orali.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità che di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi
successivi con un alto grado di autonomia.
I laureati in Biotecnologie devono acquisire una efficace metodologia di studio, tale da consentire l'ulteriore formazione
universitaria, avendo peraltro presenti le competenze richieste da un eventuale inserimento in attività professionali al
termine del percorso triennale.
Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per essere ammessi al Corso di Laurea in Biotecnologie occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria
superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti
per il conseguimento del titolo di I livello è opportuno che gli iscritti siano in possesso di un corredo minimo di
conoscenze di matematica (elementi di analisi matematica, di trigonometria e di geometria analitica), di fisica, di chimica,
e di biologia. Tali conoscenze verranno verificate attraverso una prova scritta o orale, non selettiva, sulle discipline
indicate. Al fine di favorire una omogeneizzazione della preparazione degli studenti che provengono da diverse tipologie
di scuola secondaria superiore vengono organizzati nelle due settimane che precedono l'inizio delle lezioni del 1° anno
dei precorsi in matematica e chimica.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste in una relazione scritta il cui contenuto la descrizione di un’attività di laboratorio svolta presso
una delle strutture di ricerca dell’Ateneo o altra struttura di ricerca o laboratorio di analisi convenzionato, sotto la
supervisione di un docente del Corso di Laurea. A tale attività vengono assegnati 10 crediti che, insieme ai 4 crediti di
tirocinio, vengono maturati in concomitanza dell’esame di prova finale. La votazione è espressa in centodecimi.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
123
I laureati della classe svolgono attività di supporto tecnico-applicativo in ambito scientifico:
- presso laboratori di ricerca e in aziende che sviluppano ed applicano tecnologie biologiche nei settori alimentare,
ambientale, medico, farmaceutico e biomedicale;
- in enti pubblici e privati orientati alle analisi biologiche e microbiologiche e al controllo di qualità dei prodotti di origine
biologica.
La loro attività consiste nell'applicare protocolli definiti e conoscenze consolidate afferenti alle scienze della vita
utilizzando tecnologie e sistemi biologici per attività di servizio o di produzione. In particolare, svolgono attività di
controllo della qualità dei prodotti biotecnologici industriali; eseguono procedure e tecniche analitiche per condurre test
ed analisi biochimiche, biologico molecolari, microbiologiche, virologiche, farmacologiche, ematologiche, immunologiche,
in campo biomedico e diagnostico.
I laureati triennali in Biotecnologie, sulla base del vigente D.P.R. n. 328/01, possono accedere, tramite superamento
dell'Esame di Stato alle professioni di Biologo junior, sez. B dell'albo.
Il corso prepara alle professioni di
• Biologi
• Biotecnologi alimentari
• Tecnici del controllo della qualità industriale
• Tecnici nelle scienze della vita
• Tecnici biochimici ed assimilati
• Tecnici di laboratorio biochimico
• Tecnici dei prodotti alimentari
Attività formative di base
ambito disciplinare
Discipline matematiche,
fisiche, informatiche e
statistiche
Discipline chimiche
Discipline biologiche
settore
FIS/01 Fisica sperimentale
FIS/02 Fisica teorica, modelli e metodi matematici
FIS/03 Fisica della materia
FIS/04 Fisica nucleare e subnucleare
FIS/05 Astronomia e astrofisica
FIS/06 Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
MAT/01 Logica matematica
MAT/02 Algebra
MAT/03 Geometria
MAT/04 Matematiche complementari
MAT/05 Analisi matematica
MAT/06 Probabilita' e statistica matematica
MAT/07 Fisica matematica
MAT/08 Analisi numerica
MAT/09 Ricerca operativa
MED/01 Statistica medica
SECS-S/01 Statistica
SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
CHIM/01 Chimica analitica
CHIM/02 Chimica fisica
CHIM/03 Chimica generale e inorganica
CHIM/06 Chimica organica
BIO/01 Botanica generale
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/13 Biologia applicata
BIO/17 Istologia
BIO/18 Genetica
BIO/19 Microbiologia generale
Totale crediti per le attività di base da DM minimo 30
CFU
10 - 20
min 10
10 - 20
min 10
10 - 24
min 10
30 - 64
Attività formative caratterizzanti
ambito disciplinare
Discipline biotecnologiche
comuni
settore
AGR/07 Genetica agraria
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
CFU
40 - 50
min 24
124
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/14 Farmacologia
BIO/18 Genetica
CHIM/06 Chimica organica
CHIM/11 Chimica e biotecnologia delle fermentazioni
MED/04 Patologia generale
MED/42 Igiene generale e applicata
AGR/01 Economia ed estimo rurale
IUS/01 Diritto privato
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/04 Diritto commerciale
Discipline per la
IUS/14 Diritto dell'unione europea
regolamentazione, economia
M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza
e bioetica
M-FIL/03 Filosofia morale
MED/02 Storia della medicina
SECS-P/06 Economia applicata
SECS-P/07 Economia aziendale
BIO/01 Botanica generale
BIO/02 Botanica sistematica
BIO/03 Botanica ambientale e applicata
BIO/04 Fisiologia vegetale
BIO/05 Zoologia
BIO/06 Anatomia comparata e citologia
Discipline biotecnologiche
BIO/07 Ecologia
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
con finalità specifiche:
biologiche e industriali
BIO/13 Biologia applicata
BIO/14 Farmacologia
BIO/15 Biologia farmaceutica
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
BIO/18 Genetica
BIO/19 Microbiologia generale
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
Discipline biotecnologiche
MED/05 Patologia clinica
con finalità
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
specifiche:mediche e
MED/09 Medicina interna
terapeutiche
MED/13 Endocrinologia
MED/15 Malattie del sangue
MED/42 Igiene generale e applicata
VET/06 Parassitologia e malattie parassitarie degli animali
Totale crediti per le attività caratterizzanti da DM minimo 60
4 - 10
min 4
0 - 20
20 - 40
64 - 120
Attività affini o integrative
gruppo
A11
A12
settore
L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/11 Biologia molecolare
BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/14 Farmacologia
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
BIO/18 Genetica
BIO/19 Microbiologia generale
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
MED/01 Statistica medica
MED/03 Genetica medica
MED/04 Patologia generale
MED/05 Patologia clinica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
MED/08 Anatomia patologica
CFU
5
13 - 24
125
MED/09 Medicina interna
MED/13 Endocrinologia
MED/15 Malattie del sangue
MED/42 Igiene generale e applicata
SECS-P/07 Economia aziendale
SECS-S/01 Statistica
SECS-S/02 Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
Totale crediti per le attività affini ed integrative - minimo assegnato dal proponente all'attività 18 - da DM
minimo 18
18 - 24
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (BIO/09, BIO/10, BIO/11, BIO/12,
BIO/13, BIO/14, BIO/16, BIO/17, BIO/18, BIO/19, MED/03, MED/04, MED/05, MED/07, MED/09, MED/13, MED/15,
MED/42, SECS-P/07, FIS/07, INF/01, MED/01, SECS-S/01, SECS-S/02)
Nelle attività affini si prevede di offrire agli studenti un approfondimento su tematiche vuoi di carattere biologico vuoi di
carattere medico in relazione alla rapida evoluzione delle biotecnologie e dei suoi possibili campi di applicazione in area
medica. Tali approfondimenti potranno risultare di specifica competenza di diversi settori scientifico disciplinari,
comunque già presenti fra le attività caratterizzanti e che, presso la sede universitaria dell’Università degli Studi del
Piemonte Orientale”Amedeo Avogadro”, sono ritenute di particolare interesse formativo anche in rapporto alla
cooperazione con il clinico. Pertanto, per rispondere prontamente ed in modo ottimale e alle rinnovate istanze culturali e
tecnologiche del Corso di Laurea, si ritiene necessaria la previsione di un ampio range di SSD nelle attività affini che
corrispondono a specifiche discipline importanti per la formazione della figura professionale del Biotecnologo.
Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)
ambito disciplinare
A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, Per la prova finale
comma 5, lettera c)
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e telematiche
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5,
Tirocini formativi e di orientamento
lettera d)
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10, comma 5, lettera e)
Totale crediti altre attività
CFU
12
10
2
4
4
32
Note relative alle altre attività
Nella convinzione che la conoscenza della lingua inglese sia requisito di grande rilevanza per la formazione del
biotecnologo, si ritiene indispensabile che la conoscenza della lingua inglese sia sottoposta a valutazione da parte del
docente della materia, pertanto si è ritenuto opportuno definire un campo obbligatorio nelle attività affini e integrative per
il quale è attivato nello specifico il settore L-LIN/12.
CFU totali per il conseguimento del titolo (range 144 - 240)
180
7. Si autorizza il Rettore ad apporre eventuali modifiche meramente formali che dovessero
rendersi necessarie.
******************
126
8.3 Costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con
Rappresentanza tra l’ Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro” e
Enaip Piemonte per la realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le
Attività Culturali” presso la Facoltà di Economia e di “Master sull’Informazione
Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale” presso la Facoltà di
Lettere e Filosofia, per l’a.a. 2008/2009
9/2008/8.3
Ufficio Accreditamento e Qualità
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di costituzione di
Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” ed Enaip Piemonte per la
realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” e di “Master
sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la Comunicazione Plurimediale”, per l’A.A.
2008/2009.
I summenzionati corsi, che si svolgeranno in collaborazione tra l’Università ed Enaip Piemonte,
hanno partecipato al bando emanato dalla Regione Piemonte con D.D. n. 345 del 4 agosto 2008 e
beneficeranno del finanziamento da parte del fondo FSE, in virtù dell’approvazione ricevuta dalla
Regione stessa, mediante la determinazione n. 449 del 10 ottobre 2008.
La costituzione dell’associazione temporanea di scopo è indispensabile allo svolgimento dei corsi, il
cui inizio è previsto per il 18 dicembre p.v.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTO
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
il bando per i master universitari di I e II livello per l’A.A. 2008/2009,
emanato dalla Regione Piemonte con D.D. n. 345 del 4 agosto 2008 e con
scadenza 16 settembre 2008;
la lettera d’intenti del 15 settembre 2008, relativa alla costituzione dell’ATS
tra Università degli Studi del Piemonte Orientale ed Enaip Piemonte,
finalizzata alla realizzazione del Corso di “Master in Management per i Beni
e le Attività Culturali” – I livello – per l’a.a. 2008/2009 presso la Facoltà di
Economia;
la lettera d’intenti del 16 settembre 2008, relativa alla costituzione dell’ATS
tra Università degli Studi del Piemonte Orientale ed Enaip Piemonte,
finalizzata alla realizzazione del Corso di “Master sull’Informazione
Giornalistica, Metodi e Tecnologie per la Comunicazione Plurimediale” – I
livello – per l’a.a. 2008/2009 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia;
la determinazione della Regione Piemonte n. 449 del 10 ottobre 2008, con cui
sono stati approvati i summenzionati progetti, relativi al bando in esame, e
sono stati accordati i conseguenti finanziamenti da parte del fondo FSE;
127
VISTO
VISTO
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
CONSIDERATO
PRESO ATTO
VALUTATO
il decreto rettorale n. 447 del 30/10/2008, relativo all’istituzione e
all’attivazione del corso di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e
Tecniche per la Comunicazione Plurimediale”, presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia, in collaborazione con CSF Enaip Torino, per l’A. A. 2008/2009;
il decreto rettorale n. 491 del 13/11/2008, relativo all’istituzione e
all’attivazione del corso di “Master in Management per i Beni e le Attività
Culturali”, in collaborazione con CSF Enaip Borgomanero, per l’A.A.
2008/2009 ;
la nota da parte della Facoltà di Economia Prot. n. 28236 del 2 dicembre
2008, con cui si chiede la costituzione di Associazione Temporanea di Scopo
e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra Università degli Studi
del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Enaip Piemonte per la realizzazione
del corso di “Master in Management per i Beni e le Attività Culturali” per
l’A. A. 2008/2009;
la nota da parte della Facoltà di Lettere e Filosofia Prot. n. 28239 del 2
dicembre 2008, con cui si chiede la costituzione di Associazione Temporanea
di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con Rappresentanza tra Università
degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Enaip Piemonte per la
realizzazione del corso di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e
Tecniche per la Comunicazione Plurimediale” per l’A. A. 2008/2009;
che la costituzione di tale Associazione Temporanea di Scopo non comporta
alcun onere per l’Università;
l’imminente inizio dei summenzionati corsi, fissato per il 18 dicembre 2008;
che in forza della procura speciale la Dott.ssa Anna Chiara INVERNIZZI,
Ricercatrice Universitaria, è stata delegata per la sottoscrizione di atti relativi
a Corsi, Corsi Post diploma, Corsi Post Laurea, Corsi di Istruzione e
Formazione Tecnica Superiore finanziati con fondi esterni;
ogni opportuno elemento;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Di costituire l’Associazione Temporanea di Scopo e Mandato Collettivo Speciale con
Rappresentanza tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Enaip
Piemonte per la realizzazione dei corsi di “Master in Management per i Beni e le Attività
Culturali” e di “Master sull’Informazione Giornalistica, Metodi e Tecniche per la
Comunicazione Plurimediale”, per l’A.A. 2008/2009, secondo il testo di seguito riportato;
2. di autorizzare la Dott.ssa Anna Chiara Invernizzi alla firma dell’Associazione Temporanea di
Scopo;
128
COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO
COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA
I sottoscritti:
a. Capogruppo:
Luca SOGNO nato a Borgosesia (VC) il 19 settembre 1965, residente a BORGOSESIA (VC) in
Via Caggi n. 7,
nella sua qualità di Presidente e Legale Rappresentante dell'associazione
"EnAIP (ENTE ACLI ISTRUZIONE PROFESSIONALE) PIEMONTE" con sede legale in Torino
(TO), Via del Ridotto numero 5, iscritta presso il Registro della Camera di Commercio di
Torino/REA al numero 899458, codice fiscale 97502540012 e partita IVA 05040220013;
a quanto infra autorizzato ai sensi di legge;
b. Mandante:
INVERNIZZI Anna Chiara nata a Novara il 17 dicembre 1969, residente a Novara (NO), Via XX
Settembre numero 20, nella sua qualità di procuratrice speciale dell’UNIVERSITA’ degli STUDI
del PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”, con sede legale a Vercelli (VC), Via
Duomo numero 6, codice fiscale 94021400026
a quanto infra autorizzato in forza di procura speciale a rogito Notaio Lucia IPPOLITO in data
29 settembre 2006 numero 60606 di repertorio, registrata a Vercelli in data 03 ottobre 2006 al
numero 521 Serie 2, ___________________già depositata con atto______________
PREMESSO
-
-
-
che rappresentano i soggetti attuatori delle attività riferite ai progetti del Bando per Master
Universitari di I e II livello anno accademico 2008/09 di cui alla D.D. n. 345 del 04/08/2008 –
Asse IV del P.O.R. FSE 2007/13, approvati dalla REGIONE PIEMONTE con Determinazione
n.° 449 del 10/10/2008;
che, a seguito dell’approvazione e del finanziamento concessi dall’Ente concedente, si
impegnano alla realizzazione dei Master seguenti:
CSF di BORGOMANERO:
Corso numero B7-1054-0-2009 – MASTER IN MANAGEMENT PER I BENI E LE
ATTIVITA’ CULTURALI – Azione IV.L.16.01 – ore 1500 (millecinquecento)
CSF di TORINO:
Corso numero B7-1055-0-2009 – MASTER SULL’INFORMAZIONE GIORNALISTICA,
METODI E TECNICHE PER LA COMUNICAZIONE PLURIMEDIALE – Azione
IV.L.16.01 – ore 1500 (millecinquecento)
che contestualmente alla partecipazione al bando suindicato, si sono impegnati a raggrupparsi in
Associazione Temporanea di Scopo in attuazione dei corsi suindicati;
che intendono, con il presente atto, regolare il quadro giuridico ed organizzativo
dell’Associazione predetta, nonché conferire ad EnAIP PIEMONTE mandato collettivo speciale
con rappresentanza, designandolo quale soggetto beneficiario e gestore dei finanziamenti,
DICHIARANO
di riunirsi in Associazione temporanea di scopo per lo svolgimento delle attività di cui ai corsi
suindicati.
L’Istituto mandante conferisce mandato collettivo speciale gratuito e irrevocabile, con obbligo di
rendiconto e con rappresentanza esclusiva e processuale ad EnAIP PIEMONTE, e per essa al
Signor Luca SOGNO, suo rappresentante legale pro-tempore, il quale:
129
a. è autorizzato a stipulare, in nome e per conto di EnAIP PIEMONTE nonché della mandante,
con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido fin da ora, tutti gli atti consequenziali
connessi alla realizzazione dei corsi in oggetto;
b. è autorizzato a rappresentare in esclusiva, anche in sede processuale, gli associati, nei
confronti dell’Amministrazione, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dal
suddetto incarico, fino all’estinzione di ogni rapporto.
L’Associazione è disciplinata da quanto disposto dai successivi articoli, nonché da specifici
ulteriori accordi organizzativi o convenzioni che saranno stipulati fra i soggetti attuatori.
Art. 1
(Impegni dei soggetti attuatori)
I sottoscritti si obbligano a concordare le modalità, la tempistica e quanto connesso alla gestione e
realizzazione dei singoli corsi sopracitati anche in relazione ai compiti spettanti a ciascuna parte.
Ciascun associato eseguirà le prestazioni di propria competenza in totale autonomia fiscale,
gestionale ed operativa, con personale responsabilità in ordine alla perfetta esecuzione dei compiti a
ciascuno affidati, ferma restando la responsabilità solidale dei soggetti partner dei singoli corsi
facenti parte della presente associazione.
I soggetti attuatori si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di
collaborazione per la realizzazione delle attività corsuali.
Art. 2
(Doveri del mandatario)
1. L’associato “EnAIP PIEMONTE” si impegna a svolgere in favore dell’Associazione qualsiasi
attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti necessari al perfezionamento della
concessione del finanziamento con gli Enti concedenti, nonché a coordinare:
gli aspetti amministrativi e legali correnti;
i rapporti con gli Enti concedenti i finanziamenti.
2. In particolare esso assume:
a. la responsabilità e il coordinamento della rendicontazione delle attività finanziate svolte
fino alla data di scadenza delle attività conformemente alle norme stabilite dagli Enti
Concedenti, nonché la sottoscrizione degli atti necessari per la realizzazione delle attività;
b. la responsabilità ed il coordinamento generale dei corsi, ferma restando la responsabilità
didattica del mandante;
c. la responsabilità del coordinamento della progettazione e organizzazione delle attività
formative connesse, in accordo con il mandante;
d. il coordinamento dei rapporti finanziari con gli Enti concedenti, provvedendo ad incassare le
somme dovute sia in acconto che a saldo, indicando gli istituti di credito prescelti;
e. il coordinamento amministrativo e segretariale dei corsi, compreso il versamento degli
importi di competenza di ciascuno dei soggetti attuatori così come definiti all’interno di
successivi accordi organizzativi fra i soggetti medesimi entro 30 gg. dal ricevimento dei
finanziamenti da parte degli Enti conferenti il finanziamento;
f. il coordinamento nella predisposizione delle relazioni;
g. la stipula della fideiussione sulla base dell’atto di adesione che sarà sottoscritto con la
Regione Piemonte.
130
Art. 3
(Doveri dei mandanti)
1. Le modalità circa la realizzazione delle attività sono affidate agli associati soggetti attuatori
secondo quanto indicato nei progetti e specificato dai successivi accordi organizzativi.
2. I predetti soggetti sono tenuti inoltre alla elaborazione del rendiconto di tutti i costi relativi alle
attività loro affidate nel rispetto della normativa vigente e delle procedure stabilite dagli Enti
concedenti, nonché la predisposizione della relazione finale relativamente alle proprie attività.
3. Gli stessi dovranno inoltre partecipare a tutte le fasi previste per la realizzazione delle attività.
Art. 4
(Coordinamento e gestione)
1. Come indicato al precedente art. 2, il coordinamento degli adempimenti amministrativi ed
operativi, durante la realizzazione delle attività, sarà demandata a “EnAIP PIEMONTE”.
Art. 5
(Controllo e ripartizione delle spese)
1. Il mandatario ed i mandanti sono tenuti al rispetto delle procedure definite dagli Enti concedenti
per quanto riguarda l'effettuazione ed il controllo delle spese sostenute nell'ambito delle attività.
2. Ciascuna parte si fa comunque carico delle spese autonomamente assunte per l'esecuzione delle
attività, fatta salva la sua eleggibilità e il conseguente finanziamento.
3. Tutte le spese di interesse comune, come ad es. quelle inerenti la sottoscrizione del presente atto,
etc., saranno imputate fra i costi di competenza del soggetto capofila.
Art. 6
(Cauzioni e garanzie)
1. I soggetti attuatori convengono sin d'ora che, ove richiesto in relazione alla concessione dei
finanziamenti, eventuali cauzioni, fideiussioni ed in genere ogni garanzia, saranno imputate fra i
costi di competenza del soggetto capofila.
Art. 7
(Validità)
1. Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cesserà ogni effetto alla data di
estinzione di tutte le obbligazioni assunte e, successivamente alla verifica amministrativa
contabile effettuata da parte degli Enti conferenti il finanziamento sul rendiconto presentato, alla
data dell’avvenuta erogazione del saldo finale del finanziamento.
Sarà comunque valido ed avrà effetto sin tanto che sussistano pendenze tra i soggetti attuatori e/o
con gli stessi Enti concedenti tali da rendere applicabile il presente atto.
Art. 8
(Modifiche al presente atto)
1. Il presente atto potrà essere modificato solo per atto scritto e firmato da tutti i soggetti.
131
Art. 9
(Arbitrato e foro competente)
1. Le parti si impegnano a definire in via amichevole qualsiasi controversia che possa nascere
dall’esecuzione della presente convenzione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere un
accordo le parti si rimetteranno al Foro erariale.
******************
8.4 Istituzione della VI edizione del Master Universitario di I livello, di durata annuale, in
“Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)”, presso la Facoltà di
Economia, per l’anno accademico 2008/2009
9/2008/8.4
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione,
presso la Facoltà di Economia per l’anno accademico 2008/2009 della VI edizione del Corso di
Master di I Livello, di durata annuale, in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria”.
Si tratta di un progetto formativo, organizzato dalla Facoltà di Economia con il contributo della
Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio.
L’obiettivo del Master è quello di sviluppare le competenze necessarie per un rapido
inserimento in ruoli professionali orientati alla gestione di attività di intermediazione finanziaria e
all’operatività nei mercati finanziari.
Il percorso formativo si caratterizza per un approccio multidisciplinare che combina
conoscenze, metodologie e strumenti attinenti all’economia e alla gestione aziendale, all’analisi
dello scenario macroeconomico e del contesto normativo, ai modelli matematici-statistici per le
decisioni economiche.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
CONSIDERATA
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 8, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo ed in particolare gli artt. 3 e 9;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce
il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono
essere organizzate con la copertura totale delle spese;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
la delibera del Consiglio della Facoltà di Economia n. 13/2008/A.5.1 del 06
novembre 2008, assunta al Prot. n. 27385 del 20 novembre 2008, concernente
la proposta di istituzione ed attivazione della VI edizione del Corso di Master
132
CONSIDERATA
RITENUTO
CONSIDERATO
PRESO ATTO
CONSIDERATO
CONSIDERATO
ACCERTATO
di I livello, di durata annuale, in “Economia e Gestione dell’Intermediazione
Finanziaria”;
la delibera del Consiglio di Facoltà di Economia n. 14/2008/ A.7.3 del
25/11/2008 con cui vengono apportate correzioni ed integrazioni
all’ordinamento didattico e al piano amministrativo-finanziario del Master in
oggetto;
di voler procedere all’istituzione del corso di Master proposto dalla struttura
didattica competente;
il successo ottenuto nelle precedenti edizioni del corso anche in
considerazione della significativa partecipazione nella realizzazione del
progetto formativo della Fondazione Banca Popolare di Novara per il
Territorio;
dell’interesse manifestato dall’Istituto di credito a formalizzare anche per
questa edizione la propria collaborazione in relazione all’organizzazione ed al
finanziamento del progetto formativo in esame;
che nella sopra citata delibera il Consiglio della Facoltà di Economia ha
proposto il convenzionamento con la Fondazione;
che dalla stipulazione della suddetta Convenzione non scaturisce alcun onere
a carico del bilancio di Ateneo;
che la realizzazione del corso di Master non comporta alcun onere a carico
del bilancio di Ateneo
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
E’ istituito, per l’a.a. 2008/2009, la VI edizione del corso di Master di I livello, di durata annuale, in
“Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)” mediante approvazione del
seguente ordinamento didattico:
Corso di Master Universitario di I livello
in
“Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria (MEGIF)”
(a.a. 2008/2009 – VI edizione)
Tipologia, durata e denominazione del corso
Il corso è denominato Master in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria”, ed è la
sesta edizione di un corso di Master di I livello di durata annuale, organizzato presso la Facoltà di
Economia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale in collaborazione con la Fondazione
Banca Popolare di Novara per il Territorio.
Requisiti di ammissione al Master
Possono presentare domanda di ammissione al Master sia coloro che hanno conseguito la laurea
secondo il “nuovo” ordinamento degli studi universitari (D.M. 270/2004) sia i laureati secondo gli
ordinamenti previgenti. I laureandi possono presentare domanda di ammissione alla selezione a
condizione che conseguano la laurea entro il termine di scadenza per la presentazione della
domanda di immatricolazione.
Costituiranno requisiti preferenziali di ammissione al corso:
- il possesso di una laurea in discipline economiche, giuridiche e sociali o in discipline tecniche
con orientamento economico, senza o con limitata esperienza lavorativa;
- la conoscenza della lingua inglese.
133
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
L’obiettivo prioritario del Master in “Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria” è lo
sviluppo delle competenze necessarie per un rapido inserimento in ruoli professionali orientati alla
gestione di attività di intermediazione finanziaria e all’operatività nei mercati finanziaria. A tal fine,
il percorso formativo si caratterizza per un approccio multidisciplinare che combina conoscenze,
metodologie e strumenti attinenti all’economia e alla gestione aziendale, all’analisi dello scenario
macroeconomico e del contesto normativo, ai modelli matematici-statistici per le decisioni
economiche.
I principali sbocchi professionali sono individuabili nei tipici ruoli operativi e gestionali presso
banche e altri intermediari finanziari, centri di ricerca o organi di vigilanza, nonché nell’ambito
della direzione finanziaria di imprese industriali o di sevizi.
Piano didattico:
Il Master si sviluppa su n. 21 insegnamenti.
L’articolazione degli insegnamenti, caratterizzati per settore scientifico-disciplinare, per crediti
attribuiti, per ore di impegno è la seguente:
Insegnamenti (per un totale di 48 cfu)
Insegnamento
Analisi economica
mercati reali
dei
Modelli di previsione
macro-economica
Tendenze evolutive dei
sistemi finanziari
La regolamentazione del
sistema finanziario
Financial accounting
statement analysis
e
Metodi quantitativi per la
finanza
Strategie
aziendali
e
politiche
Il marketing dei servizi
finanziari e assicurativi
La gestione dei rischi di
SSD
CFU
SECS-P/02
Politica
economica
SECS-P/01
Economia
politica
SECS-P/11
Economia degli
intermediari
finanziari
IUS/05
Diritto
dell’economia
SECS-P/07
Economia
aziendale
SECS-S/06
Modelli
matematici
dell’economia e
delle
scienze
attuariali
e
finanziarie
SECS-P/07
Economia
aziendale
SECS-P/11
Economia degli
intermediari
finanziari
SECS-P/11
2
Struttura del credito
Ore di
Ore
di
attività
studio
didattica
individuale
24
26
2
24
26
2
24
26
2
24
26
3
38
38
3
38
38
2
24
23
2
24
24
2
24
24
134
credito e di mercato nelle
banche
Modelli quantitativi per la
valutazione dei rischi
Modelli quantitativi per
l’asset management
Econometria dei mercati
finanziari
Retail e private banking
La regolamentazione dei
servizi di investimento
La fiscalità degli strumenti
finanziari e dei servizi di
investimento
Decisioni di investimento,
finanziamento e struttura
finanziaria d’impresa
Principi e modelli di
valutazione di aziende
Corporate e investment
banking
L’impresa assicurativa
Modelli quantitativi per la
gestione
dei
rischi
assicurativi
La
distribuzione
prodotti assicurativi
dei
Economia degli
intermediari
finanziari
SECS-S/06
Modelli
matematici
dell’economia e
delle
scienze
attuariali
e
finanziarie
SECS-S/06
Modelli
matematici
dell’economia e
delle
scienze
attuariali
e
finanziarie
SECS-P/05
Econometria
SECS-P/11
Economia degli
intermediari
finanziari
IUS/05
Diritto
dell’economia
IUS/12
Diritto tributario
SECS-P/09
Finanza
aziendale
SECS-P/07
Economia
aziendale
SECS-P/11
Economia degli
intermediari
finanziari
SECS-P/11
Economia degli
intermediari
finanziari
SECS-S/06
Modelli
matematici
dell’economia e
delle
scienze
attuariali
e
finanziarie
SECS-P/11
Economia degli
intermediari
finanziari
2
26
26
2
24
26
2
26
26
3
38
37
2
26
24
2
26
24
3
38
37
2
26
24
3
36
36
3
38
37
2
26
26
2
26
26
Apprendimento pratico
CFU
Numero
ore
di
Stage presso banche, imprese di assicurazione e
135
altri intermediari finanziari, direzioni finanziarie
di imprese industriali e di servizi
12
300
CFU
Numero
ore
--
--
Prova finale
Al termine del percorso formativo, il candidato
che abbia acquisito i 60 crediti corrispondenti
alle attività formative che compongono il Corso
è sottoposto ad una prova finale di 30 minuti,
dedicata alla presentazione e alla discussione, di
fronte a una Commissione composta da docenti
del Master, della tesi di Master elaborata sulla
base dello svolgimento dello stage.
Riepilogando
Attività didattica (ore)
Studio individuale (ore)
Stage (ore)
Totale ore
Totale crediti
di
600
600
300
1.500
60
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
L’attività didattica svolta nel Master in Economia e Gestione dell’Intermediazione Finanziaria è
diretta a fornire conoscenze rigorose sul piano concettuale e, al tempo stesso, concretamente
applicabili in ambito operativo, con un marcato orientamento al problem solving in condizioni di
incertezza.
Le metodologie didattiche utilizzate realizzano pertanto un equilibrato dosaggio tra lezioni frontali,
discussioni guidate, incident, studi e discussioni di casi aziendali, lavori di gruppo, role playing.
Uno spazio adeguato è riservato a seminari e testimonianze di qualificati esponenti del sistema
finanziario.
In tale contesto, lo svolgimento dello stage assume particolare rilevanza in quanto finalizzato
all’acquisizione di un’esperienza diretta delle problematiche esaminate nell’ambito dei diversi
insegnamenti impartiti.
Gli strumenti didattici comprendono libri di testo, dispense ad hoc (anche in forma di slide),
documenti tratti da siti internet, software statistici ed applicativi.
Presso la sede del Master gli studenti possono avvalersi di adeguate strutture a supporto
dell’apprendimento, quali: aule multimediali, biblioteca, laboratorio informatico, spazi per lo studio
individuale e di gruppo.
Modalità di attestazione della frequenza
La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività del corso di Master è obbligatoria ed è
verificata giornalmente attraverso la raccolta delle firme di presenza in un apposito registro.
La frequenza di almeno il 75 per cento delle ore complessivamente dedicate agli insegnamenti e
allo stage è condizione necessaria per il conseguimento del titolo.
136
L’iscrizione al Master è incompatibile con l’iscrizione ad altri corsi di studi universitari per lo
stesso anno accademico. L’idoneità all’iscrizione al Master dà diritto ad ottenere la sospensione di
altri corsi di laurea in corso.
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Al fine di garantire la qualità dell’attività didattica, il numero massimo di studenti che potrà
prendere iscrizione al corso è fissato in trenta unità (30).
Gli aspiranti studenti saranno selezionati sulla base del curriculum vitae (attinenza del diploma di
laurea alla specificità del Master; voto di laurea; numero di anni trascorsi dal conseguimento della
laurea; eventuali esperienze professionali attinenti alla specificità del Master, compresi i periodi di
stage/tirocinio extracurriculari) e delle attitudini e motivazioni dei candidati.
Per la selezione dei candidati sono previsti colloqui individuali. La data e l’ora dei colloqui di
selezione verranno definiti allorché sarà definito il quadro del numero dei candidati e delle loro
provenienze geografiche. I candidati verranno informati per tempo e verrà rispettata la scadenza per
l’esposizione della graduatoria.
La Commissione selezionatrice è costituita da docenti del Master e da rappresentanti della
Fondazione Banca Popolare di Novara per il Territorio.
Verifiche intermedie del profitto
Le verifiche intermedie del profitto sono basate su prove scritte e/o orali relativamente a singoli
insegnamenti o gruppi di insegnamenti affini con una valutazione espressa in trentesimi.
Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale
Al termine del percorso formativo, il candidato che abbia acquisito i 60 crediti corrispondenti alle
attività formative che compongono il Corso è sottoposto ad una prova finale di 30 minuti, dedicata
alla presentazione e alla discussione, di fronte a una Commissione composta da docenti del Master,
della tesi di Master elaborata sulla base dello svolgimento dello stage di cui all’art. 4.
Titolo di studio rilasciato
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza e abbia superato la prova finale verrà
rilasciato il titolo di Master universitario di primo livello in “Economia e Gestione
dell’Intermediazione Finanziaria”. Ai candidati particolarmente meritevoli sarà rilasciato il titolo di
Master cum laude.
******************
9. Patrocini
Il Presidente informa i Senatori che non vi sono argomenti da discutere al presente punto.
*****************
137
10. Varie ed eventuali
Il Presidente informa i Senatori che non vi sono argomenti da discutere al presente punto.
*****************
Il Presidente, alle ore 14.25 esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara
sciolta la seduta.
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
(Dott. Pasquale MASTRODOMENICO)
IL RETTORE-PRESIDENTE
(Prof. Paolo GARBARINO)
138