Marta e Maria Il servizio come stile di vita
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Marta e Maria Il servizio come stile di vita
Dietro a Cristo: pienamente donne e autentiche discepole Ordo Virginum - Diocesi di Caserta Marta e Maria Il servizio come stile di vita G: Nel Nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo, Amen! Canto d’Ingresso: Marta Guida: Siamo ormai alla V tappa del nostro cammino; le donne incontrate sono state tante, ed ognuna delle quali ci ha insegnato a saperci far leggere dentro (la Samaritana), riconoscere che il peccato è il luogo della Grazia (la Cananea), essere profumate dell’amore di Cristo (Maria di Betania), ricercare appassionatamente “il Maestro” (Maria Maddalena)… ed oggi… oggi scopriremo l’atteggiamento interiore da tenere ad ogni visita di Dio in casa nostra. E più in generale, che cosa conti di più davanti a Lui: un amore che si esprime nel fare o nell’ascoltare, nel dare o nel ricevere? Marta e Maria, nella tradizione, divenute il simbolo di azione/contemplazione, come se il vangelo le contrapponesse e privilegiasse la seconda. Il testo di Luca, vuol forse completare un discorso: anche la carità più generosa deve radicarsi in quell’amore diretto a Cristo che nasce e si alimenta alla Parola di Dio. Passo scelto: dal Vangelo di Dal Vangelo di Luca (Lc 10, 38-42) In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”. RIFLESSIONE SUL TEMA 1 Ci dividiamo in due cori: I coro: Marta è talmente contenta di ricevere il Signore da credere di dovere essere lei a servire il Signore. Lui che aveva detto: “Io non sono venuto per essere servito, ma per servire!” A Marta sfugge proprio questo: Marta è colei che accoglie, che è presa dai molti servizi, che si agita e presa in questo affanno, da questa preoccupazione del servizio, non riesce a fermarsi ad ascoltare Gesù, il Signore, dono di pacificazione, di armonia, di serenità. Di tutto questo sembra essere molto desiderosa Maria. Essa è consapevole soprattutto che Gesù si attende proprio questo spazio-tempo per avere la possibilità di essere “il servitore della Parola”, colui che è sempre disposto, sempre attento a trasmettere la Parola del Padre. Maria è perciò colei che da a Gesù la gioia più grande, colei che accoglie in profondità l’ospite riconosciuto come suo Maestro e Signore: “Sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola”. II coro: Signore Gesù, tu non ignori quanto sia necessaria la fatica di Marta. Se lodi Maria però, è per far rilevare che apprezzi l’ospitalità e l’operosità necessaria, ma non ti piace l’affanno. Ai tuoi occhi vale di più l’ascolto. Signore Gesù tu ci comunichi che la mensa e il servizio è un’occasione per la comunione dei cuori, ma se il troppo lavoro impedisce di ascoltarti e di entrare in intimità con te, allora vale la pena di fare come Maria. Signore Dio, nascosto nel Sacramento dell’Amore, che da quest’Ostia Santa sospesa sul mondo parli ai nostri cuori e alla nostra vita, insegnaci l’ascolto, seduti ai tuoi piedi come Maria, insegnaci a ritagliarci momenti di silenzio per donarti il nostro cuore disposto all’accoglienza del tuo comunicarti a noi. I coro: Maria non parla, Maria è semplicemente in ascolto. Maria sa di non avere nulla da offrire a Gesù più importante di quello che potrà ricevere mettendosi in ascolto della sua Parola. Maria ha scelto la parte buona che non le verrà tolta. Con il suo atteggiamento personale ci testimonia una fede che è stupore di fronte alla grandezza di Dio e al suo dono gratuito. La cosa necessaria per la sua vita è avere ospite Gesù, Il Verbo, la Parola incarnata, nella sua casa, nel suo cuore. II coro: Grazie Signore Gesù perché a Betania ci hai dato una splendida lezione sulla vita interiore e ci hai fatto capire che la fede corre su due binari: la contemplazione e l’azione, Maria e Marta. Grazie Signore Gesù perché tu ci dici che non esiste vera contemplazione che non sfoci nell’agire, nel nutrire Cristo nel volto del fratello affamato e non esiste vera azione che non affondi le sue radici e trovi rifugio nel silenzioso contemplare il mistero di Dio che ci sveli nella Parola. Maria e Marta. Tempo per la riflessione personale. Che cosa è veramente importante!?!… Qual è la “parte migliore che Gesù mi propone?!?!… 2 Marta assume nei confronti dell'ospite un ruolo tipicamente femminile: tutta affaccendata prepara la tavola. Maria, al contrario, si intrattiene con l'ospite, assumendo un ruolo che la mentalità del tempo riservava agli uomini: un fatto insolito che neppure Marta condivide. Maria si siede ai piedi del Maestro e ascolta la Parola: è la tipica figura del discepolo. E questa è una novità. I rabbini infatti non usavano accettare le donne al proprio seguito, e divenire discepolo era riservato agli uomini. Per Gesù non è così. Anche le donne sono chiamate all'ascolto e al discepolato. G: Nessuna incombenza, nessun dovere, nessun ufficio, nessuna responsabilità possono sottrarci a ciò che rimane indispensabile, necessario: ascoltare te, Gesù, seduti ai tuoi piedi, con cuore aperto e disponibile. Nessun contrasto, dunque, tra vita attiva e vita contemplativa, tra la casalinga con i suoi lavori quotidiani e la suora di clausura, immersa nella contemplazione. Entrambe, infatti, devono trovare il tempo per mettersi alla scuola della Parola, per intenderla e farla giungere nel profondo dell’anima, per attingervi saggezza e lasciarsi condurre dalla sua luce e dalla sua forza. Tu che lodi Maria, Gesù, non hai alcun disprezzo per l’opera preziosa di Marta, ma vuoi solamente rilevare un pericolo sempre attuale: il rischio di cadere vittime degli affanni, di lasciarsi sommergere dalle molte cose da fare e di perdere il contatto con te, la relazione che cambia la nostra vita. Tutti - Come Marta e Maria… Facci un posticino, Maria. Un posticino con te, ai piedi di Gesù. E tu, Marta, non agitarti e non preoccuparti. Unisciti a noi, siediti qui, per ascoltare la Parola del Maestro. Non preoccuparti se la tavola è ancora vuota, la riempiremo dopo, insieme. Ora è il momento di stare qui, seduti ad ascoltare la Parola del maestro. Ora è il momento della parte migliore, quella che non ci sarà mai tolta. 3 Canto finale: Ave Maria (Balduzzi) Rit. Ave Maria, Ave! Ave Maria, Ave! Donna dell’attesa e Madre di speranza, ora pro nobis! Donna del sorriso e Madre del silenzio, ora pro nobis! Donna di frontiera e Madre dell’ardore, ora pro nobis! Donna del riposo e Madre del sentiero, ora pro nobis! Rit. Donna del deserto e Madre del respiro, ora pro nobis! Donna della sera e Madre del ricordo, ora pro nobis! Donna del presente e Madre del ritorno, ora pro nobis! Donna della terra e Madre dell’amore, ora pro nobis! Rit Appuntamenti Pgv 10 Aprile – Passio Giovani Cappella del Seminario - ore 20:00 12 Aprile – Giornata Diocesana dei Giovani “Beati i poveri in spirito… perché di essi è il Regno dei cieli” Ritrovo presso Chiesa San Lorenzo - Casolla ore 15:30 Marcia della Beatitudine e incontro con la Comunità “Le Ali” ore 17:00 Penitenziale Giovani e Santa Messa presieduta dall’amministratore apostolico Angelo Spinillo al termine: MANGIATORIO TIME!!! ************ Noi ci ritroveremo insieme il 24 Aprile per un momento di ringraziamento a conclusione del nostro percorso. Buona Settimana Santa… e soprattutto: Buona Pasqua!!! 4