AMBASCIATORE NON PORTA PENA MA … UN
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AMBASCIATORE NON PORTA PENA MA … UN
AMBASCIATORE NON PORTA PENA MA … UN BEL RICORDO DAL PALAZZO ONU DI NEW YORK! (Progetto: NHSMUN - National High School Model United Nations) La mattina del 3 marzo la sveglia suona prestissimo, sollecitandomi ad affrontare al meglio la straordinaria esperienza che di lì a poco io e numerosi altri studenti di tutto il mondo avremo vissuto: un’intera settimana negli Stati Uniti, a New York (una delle mete del moderno tour di formazione dei giovani del 21° secolo, insieme a Londra, Berlino, Barcellona, Roma, Parigi). Qui indosseremo gli abiti ufficiali dei diplomatici di Stati precedentemente assegnatici, di cui difendere gli interessi in specifiche sottocommissioni di lavoro. Dopo esserci incontrati all’aeroporto di Fiumicino e aver superato tutta la prassi necessaria per imbarcarci, finalmente, dopo dieci ore di viaggio compreso lo scalo a Parigi, giungiamo la sera di lunedì stesso all’aeroporto J.F.K. di New York, elettrizzati per l’avventura che ci attende ma al contempo spossati e sfiniti dall’interminabile traversata. Giunti in albergo (Hilton Hotel Midtown), ricevute le chiavi delle nostre stanze e le tessere prepagate per effettuare la colazione presso la celeberrima catena “Starbucks”, siamo lasciati liberi di fare un giro per il centro di New York: io e le mie compagne del “Radice” ne approfittiamo per andare in un luogo magico per il nostro immaginario collettivo, Times Square (a pochi passi dall’hotel in cui pernottiamo). Una volta arrivati, rimaniamo estasiati e sbigottiti dinanzi alla monumentalità e grandiosità dei grattacieli e degli enormi pannelli pubblicitari che illuminano la piazza, come in pieno giorno. Tuttavia il gelo penetrante, che in quel periodo ha colpito la Grande Mela, ci costringe ad un rapido ritorno in albergo anche per recuperare le ore di sonno perse. L’indomani mattina (4 marzo) ci attende un’impegnativa giornata dedicata interamente alla visita della metropoli, organizzata da United Network (ente che si occupa delle simulazione “MUN” in Italia), con i suoi luoghi di maggior interesse e attrazione: Memorial 9/11, Financial District, Wall Street, una visita in traghetto alla Statua della Libertà e, infine, un giro per i caratteristici quartieri di Soho, Little Italy e Chinatown. Il freddo intenso ci impedisce di beneficiare appieno dell’escursione, preferendo, difatti, tralasciare alcune visite per poter tornare al confortevole tepore dell’hotel. Il pomeriggio è a nostra intera disposizione e lo impieghiamo per effettuare autonomamente un giro più approfondito del centro anche con finalità meramente superficiali come lo shopping. La sera ci riuniamo presso la Lobby dell’Hilton per recarci, insieme ad altri gruppi-scuola italiani, al ristorante “Bubba Gump” (cucina specializzata in pietanze a base di pesce), con a tema il celebre film “Forrest Gump”; qui consumiamo la prima delle tre cene incluse nel pacchetto. La giornata di mercoledì 5 marzo si apre con la visita al Museum of Modern Arts (MoMA), cui seguono, nel pomeriggio, tre momenti importanti: il primo, la consegna del materiale necessario al lavoro delle Commissioni (Committee sessions) ovvero la placard (un rettangolo di cartone con su scritto il nome del Paese rappresentato) indispensabile durante l’appello (“roll call”) e il badge per l’identificazione; il secondo momento, la cerimonia d’apertura, tenuta da United Network, riservata ai soli studenti italiani con la partecipazione del console generale italiano a New York e di alcuni diplomatici del nostro Paese in missione permanente presso le Nazioni Unite; il terzo momento, tenuto dallo staff di IMUNA (International Model United Nations Association) e destinato a tutti gli studenti, dà effettivamente inizio alla simulazione. Dopo nemmeno mezz’ora, giungono tutti i delegati, rigorosamente vestiti in formal dress e placard alla mano, i quali si riuniscono nelle proprie Commissioni con durata 20.30 - 23.00, ora locale. Le giornate di giovedì 6 e venerdì 7 sono interamente dedicate alle sessioni mattutine e serali con durata di oltre 3 ore (rispettivamente 13.30 - 17.00 e 19.30 - 23.00 il giovedì; 9.00 12.00 e 14.00 - 17.30 il venerdì). La partecipazione alla simulazione propedeutica del progetto IMUN, svoltasi a Roma a metà gennaio, ci ha consentito di affinare e consolidare le conoscenze delle regole di procedura (roll call, motions, working papers e resolutions, etc.). La sera di venerdì è tutta all’insegna del divertimento: i delegati di tutto il mondo prendono parte alla “delegate dance” in una sala interna dell’Hilton Hotel dove si balla, si scherza, si ride in un intreccio armonioso di linguaggi. Una simpatica occasione per capire quanto sia piccolo e meraviglioso il mondo, la vita e … poter scaricare tutta la stanchezza accumulata in queste giornate! La mattina di sabato 8 marzo tutti i delegati si riuniscono nel prestigioso Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite dove, nel corso della cerimonia di chiusura, a turno un delegato per Commissione enuncia i punti salienti delle risoluzioni ai problemi esaminati durante le sessioni di giovedì e venerdì. Il pomeriggio è riservato ad una passeggiata lungo la celeberrima Fifth Avenue e alla visita dell’Empire State Building, dalla cui terrazza è possibile ammmirare il panorama mozzafiato della metropoli. La sera ci rechiamo da Dave & Buster’s, un altro tipico ristorante newyorchese sito in una traversa di Times Square. Domenica 9 marzo, ci attende una piacevole e mite giornata durante la quale attraversiamo a piedi il Central Park per poter giungere all’immenso Metropolitan Museum nel quale fare una visita autonoma. Il pomeriggio libero ci consente di fare gli ultimi acquisti nella zona più centrale e lungo la Fifth Avenue o perfino raggiungendo le zone più distanti a bordo dei famosi taxi gialli, divenuti uno degli emblemi di New York grazie ai numerosi film che li hanno immortalati. La sera ci rechiamo all’ Hard Rock Café, anch’esso situato a Times Square. Finita la cena veniamo condotti nuovamente da Dave & Buster’s per la “delegate dance” organizzata da United Network e pertanto esclusiva degli studenti italiani dove ad attenderci c’è una fantastica torta realizzata da Buddy, il famoso pasticcere al centro del programma “Il boss delle torte”. Lunedì 10, purtroppo, siamo costretti a lasciare abbastanza presto le nostre camere ma godiamo di parecchie ore libere che sfruttiamo appieno visitando luoghi di grande interesse (Central Station, Brooklyn Bridge etc.). Alle 17.00 ci rincontriamo tutti nella Lobby per il trasferimento in aeroporto. Dopo altre 10 ore di viaggio giungiamo a Roma martedì 11 alle 15.30 circa, ora locale. Stremato e spossato a causa di giornate particolarmente faticose e per gli strascichi del temutissimo “jet lag”, mi lascio alle spalle un’esperienza altamente formativa ed edificante oltre che divertente ed entusiasmante, ricca di spunti di riflessione su argomenti d’interesse internazionale. Un’esperienza ben equilibrata tra momenti di lavoro e momenti di svago, da consigliare a tutti i ragazzi che abbiamo in sé quella voglia di mettersi alla prova con un progetto impegnativo e serioso; che siano in grado di riabituarsi alla monotonia quotidiana dopo una settimana passata in qualità d’ambasciatore in una città dai ritmi caotici e frenetici (quasi “futuristi”). Simone Calzetta 5^ AL