Programma Cultura regione Lobardia di Giuliana Nuvoli
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Programma Cultura regione Lobardia di Giuliana Nuvoli
BOZZA DI PROGRAMMA/PROGETTO CULTURA PER LA LOMBARDIA Giuliana Nuvoli DEFINIZIONE La nostra idea di cultura corrisponde a una concezione Etico-Antropologica, che intende la cultura come il patrimonio delle esperienze condivise da ciascuno dei membri; patrimonio che rimanda alle sfere della Morale, dei Valori, dei Costumi, dell’Identità Etnica, delle Istituzioni. Di primaria importanza - il senso etico del fine collettivo; - la sua natura di espressione ecosistemica tra singoli gruppi umani e le altre civiltà nel mondo. Visione che amplia la definizione dell'Unesco, che considera la cultura come "una serie di caratteristiche specifiche di una società o di un gruppo sociale in termini spirituali, materiali, intellettuali o emozionali", restando legata a un aspetto statico della cultura stessa. Una visione che definisce il perimetro e la forma del contenitore in cui inserire i programmi, le strategie, le scelte. 1. FINALITA’ La nostra cultura ha come finalità: 1. CREARE BENESSERE a. La cultura aumenta la adattabilità: la capacità di interagire in modo positivo con i mutamenti in atto della Storia. [l’individuo ignorante non comprende, si sente a disagio, ha reazioni inconsulte e sbagliate dettate, sopra tutto, dalla paura di non poter rispondere in modo adeguato]. b. La cultura permette di riempire l’esistenza e creare anche felicità con risorse economiche limitate (un libro, un CD, un DVD, il volontariato, etc. hanno costi assai ridotti e sono ri-utilizzabili). c. La cultura riduce la criminalità. La cultura riduce le spese della sanità. [l’individuo ignorante ha molto più bisogno di soldi per “divertirsi”, stordirsi, drogarsi. L’adrenalina – la droga più potente in natura – è prodotta dal corpo e dalla mente che prova piacere…]. (Hugo scriveva: ogni volta che si apre una scuola, si chiude una prigione…). 2. CREARE RICCHEZZA La Lombardia ha un patrimonio artistico e ambientale ancora mal sfruttato e non finalizzato a creare economia. La stessa cosa avviene per tutte le forme della cultura (arti figurative, musica, letteratura, cinema, artigianato, etc.) che creano benessere in circuiti chiusi, ma non, diffusamente, sul territorio. Ma la cultura (e questo vale per tutto il territorio nazionale) è destinata a diventare motore primario dell’economia, anche in quanto fornisce le direttrici e le coordinate delle altre attività produttive. 3. CREARE ECOSISTEMA E INCLUSIONE La cultura che caratterizzerà la Regione, a partire dal 25 Febbraio, sarà in grado di creare eco-sistema col resto del Paese, con l’Europa, col Mondo: a. Eco-sistema all’interno della popolazione che attualmente vive nella regione; b. Eco-sistema con le altre culture; c. Eco-sistema con l’ambiente; d. Ecosistema con le altre attività produttive. e. Eco-sistema con tutte le forme e gli esiti della ricerca e dell’innovazione. 2. MODALITA’ DI REALIZZAZIONE 1. LA RENDEREMO ACCESSIBILE La cultura deve raggiungere capillarmente tutta la popolazione: a. I giovani e gli anziani: abbonamenti con costi poco più che simbolici a musei, cinema, mostre, concerti. Gratuità sui mezzi di trasporto mostrando il biglietto o la prenotazione per gli eventi suindicati.. b. Gli abitanti di luoghi periferici: iterazioni e repliche (anche in forma ridotta) di spettacoli che si tengano nelle città più grandi. Biglietti scontati o gratuiti (vedi i giovani e gli anziani) per i mezzi di trasporto. c. I “nuovi italiani”: favorire la produzione di forme d’arte e spettacoli propri delle singole etnìe, ma il più spesso possibile integrati con analoghi eventi italiani. Da sostenere al massimo ogni forma possibile di comprensione e conoscenza della nostra lingua e del nostro patrimonio culturale per permettere, in un interscambio, la massima integrazione possibile. d. I carcerati (e categorie affini di “emarginati”): è bene che la regione inizi a stendere dei programmi di recupero sul territorio di coloro che abbiano avuto problemi con la giustizia. E’ sbagliato lasciare a sporadiche iniziative capillari tale recupero che, se avvenisse, eviterebbe ricadute. 2. LA RENDEREMO INTERATTIVA a. Creeremo laboratori, “case di quartiere”, luoghi in cui avvenga trasmissione di sapere tra cittadini portatori di conoscenze e chi, quelle conoscenze, desidera acquisirle: anziani e giovani; indigeni e immigrati; individui di genere, età, etnìe, culture diverse. b. Stabiliremo contatti e relazioni stabili con Università, Istituzioni Culturali, Accademie, Teatri, Conservatori, luoghi di ricerca e di sperimentazione di nuove forme di conoscenza nella Regione (e nel resto del Paese). c. Stabiliremo contatti e relazioni stabili con Università, Istituzioni Culturali, Accademie, Teatri, Conservatori, luoghi di ricerca e di sperimentazione di nuove forme di conoscenza Europei (e in altri Continenti). d. Stabiliremo nuove modalità di interazione fra le varie forme di attività culturali: la circolazione del sapere / dei saperi prevederà luoghi e momenti in cui alla popolazione della regione verrà fornita l’occasione di avvicinare, insieme, più forme d’arte e di cultura. e. Favoriremo uno stretto rapporto con l’ambiente, inteso sia come paesaggio, che come territorio in cui vi siano testimonianze artistiche dell’uomo. 3. LA RENDEREMO PRODUTTIVA a. Gestione di siti o di luoghi d’arte e creazione di posti di lavoro: creeremo cooperative (anche gruppi di altra natura) di giovani cui affidare la gestione di luoghi (ville, siti archeologici, musei, centri storici, etc.). A tutt’oggi, vi sono luoghi che rappresentano meta attrattiva per turisti e abitanti del territorio, che restano chiusi per mancanza di personale. Li apriremo e, coi soldi dei biglietti d’ingresso, di pubblicazioni, di gadgets, creeremo posti di lavoro, in particolare per i giovani. b. Creazione di laboratori, o scuole, per la trasmissione dei saperi e conseguenti posti di lavoro: la trasmissione dei saperi può tradursi in corsi, in scuole, in laboratori in cui le quote di iscrizione, anche diversificate, possono rappresentare. c. Realizzazione di pubblicazioni, oggetti di artigianato (in particolare in vista dell’Expo), di prodotti tecnologici, o altro che raccontino e rappresentino la nostra regione. d. Verrà prestata attenzione a tutte le forme di innovazione artistica e tecnologica per sostenere la creatività: premi, borse di studio, prestiti agevolati o altre forme di sostegno verranno messi in atto con lo studio di possibili “ritorni” (anche d’immagine, che generi “economia”) per la regione medesima. 3. RISORSE Le risorse economiche, al di là delle fonti istituzionali (regionali e nazionali), sono da ricercare: a. nei fondi Europei: ottimizzeremo il loro sfruttamento, istituendo Commissioni etiche costituite da esperti reali nei vari settori (da sottoporre a rigoroso controllo). b. in sponsors (anche privati) locali, nazionali, europei, extra-europei. Tutte le sponsorizzazioni saranno sottoposte a controllo etico. c. nell’autofinanziamento: creazione e diffusione di prodotti di cui alla lettera c. del precedente punto. 4. LA RETE/LE RETI 1. Vanno create/potenziate le reti che connettono tra loro: - - Musei, Biblioteche, Scuole, Conservatori, Accademie, Università della Regione. I fruitori dei loro servizi dovrebbero avere tessera regionale per accedere alla su tutto il territorio, senza limitazioni comunali o provinciali. 2. Vanno create/potenziate le reti che connettono tra loro: Musei, Biblioteche, Scuole, Conservatori, Accademie, Università della Regione con le corrispettive istituzioni europee. Da favorire gli scambi anche dei funzionari per acquisire nuove conoscenze e competenze. 3. Vanno create/potenziate le reti che connettono tra loro CULTURA, SCUOLA, AMBIENTE, PAESAGGIO, AGRICOLTURA. 4. Da sfruttare, in modo più articolato e funzionale il web. Va istituito un gruppo che si occupi in modo sistematico dei SITI, delle PAGINE FB, dei BLOG. Prevedere anche figure di grafici, web master e di web design “interni”, professionalmente capaci, di cui la Regione si possa avvalere senza ricorrere a professionisti esterni, più onerosi. 5. CARATTERISTICHE La cultura in Lombardia diventerà modello per l’intero territorio nazionale; sarà: LAICA: sarà il luogo in cui tutti i “contributi” si incontrano e vengono accolti senza pregiudizi o concessione di privilegi. ETICA: è legata a quella visione del mondo in cui tutti gli individui hanno diritto di cittadinanza e in cui il sapere, l’arte, la bellezza sono considerati elementi indiscussi di benessere. PRODUTTIVA: la cultura può creare ricchezza, per il territorio e rappresentare un motore per l’intero Paese. E può diventarlo se, in particolare, applica la meritocrazia come criterio costante di scelta. CONNETTIVA: rappresenterà il legame tra le varie forme del sapere e dell’arte; tra queste e la popolazione; tra queste e l’ambiente creato dall’uomo; tra queste e il paesaggio naturale; tra queste e le istituzioni; tra queste, l’Italia e il resto del mondo. INNOVATIVA: accoglierà sperimentazioni, innovazioni tecnologiche, contributi provenienti da culture, età, generi diversi, con una doverosa attenzione alle forme di vera eccellenza. FORMATIVA: metterà in atto tutti gli strumenti e i mezzi per rendere la cultura accessibile a tutta la popolazione e, in particolare, a quelle tipologie che alla cultura – per motivi diversi – hanno avuto sinora, scarso accesso.