Collezione-mostre Maramotti
Transcript
Collezione-mostre Maramotti
La Collezione Maramotti è una collezione d’arte contemporanea privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della società Max Mara, a Reggio Emilia. La collezione permanente è visitabile gratuitamente e su prenotazione, secondo il desiderio di Achille Maramotti. Consta di una significativa selezione di oltre duecento opere che rappresentano solo parte del patrimonio iconografico costituitosi in quarant’anni di appassionato collezionismo. La raccolta si è sviluppata organicamente includendo soprattutto dipinti, ma anche sculture e installazioni, realizzati dal 1945 ad oggi e presenta opere di alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali affermatesi nel secondo Novecento. Oltre centoventi artisti sono rappresentati con opere significative che introducevano, all’epoca della loro realizzazione e acquisizione, elementi di sostanziale innovazione e sperimentazione nella ricerca artistica. Le opere del XXI secolo per la maggior parte non sono incluse nell’esposizione permanente: ad esse sono dedicate mostre tematiche negli spazi destinati alle esposizioni temporanee, spazi in cui ,con continuità, vengono esposti anche i progetti commissionati ad artisti internazionali. Le opere prodotte divengono parte della Collezione, con l’obiettivo di fondere pratiche di acquisizione e apertura ad una loro fruizione pubblica. La Collezione espone e acquisisce inoltre i progetti delle vincitrici del premio biennale Max Mara Art Prize for Women in collaboration with Whitechapel Gallery, rivolto ad artiste emergenti con base nel Regno Unito. Le vincitrici delle prime quattro edizioni del premio sono state: Margaret Salmon, Hannah Rickards, Andrea Büttner, Laure Prouvost. La vincitrice della quinta edizione, Corin Sworn, ha trascorso una residenza di sei mesi in Italia nel 2014 e ha presentato il suo progetto alla Whitechapel Gallery (maggio 2015) e alla Collezione Maramotti (ottobre 2015 – febbraio 2016). La vincitrice della sesta edizione del Premio, annunciata a febbraio 2016, è Emma Hart. Il premio testimonia lo stretto rapporto che Max Mara intrattiene con il mondo dell’arte. Info: Collezione Maramotti Via Fratelli Cervi 66 42124 Reggio Emilia Tel. 0522 382484 Fax 0522 934479 [email protected] www.collezionemaramotti.org Orari di apertura al pubblico: giovedì e venerdì 14.30 - 18.30 sabato e domenica 10.30 - 18.30 Chiusura: 1 e 6 gennaio, 25 aprile, 1 maggio, dall’1 al 25 agosto, 1 novembre, 25 e 26 dicembre L’ingresso alla Collezione è gratuito. La visita alla permanente è accompagnata e solo su prenotazione. La visita alle mostre temporanee e ai progetti è sempre gratuita e senza necessità di prenotazione, durante gli orari di apertura. MOSTRE ED EVENTI PASSATI, PRESENTI E IN PREPARAZIONE 8 maggio – 16 ottobre 2016 Claudia Losi | How do I imagine being there? Che linguaggio usare per raccontare un luogo? Questa è la domanda iniziale e centrale nel progetto di Claudia Losi. Come percepiamo i luoghi significa anche come costruiamo pensieri: le riflessioni evocate dalle opere in mostra partono dal tema dell’immaginario individuale e collettivo; percepiamo, immagazziniamo esperienze per poi “rimetterle al mondo” in differenti e soggettive costellazioni. Quella di Losi è una peculiare cronaca di viaggio che si trasforma in coscienza del viaggio. Prende avvio da un reale “attraversamento” delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi spostarsi nel terreno della mente, approdando alla costruzione di nuove mappe. 8 maggio – 31 luglio 2016 Paolo Simonazzi | So near, so far Circa cinquanta fotografie di Paolo Simonazzi, in occasione di Fotografia Europea 2016. In questa mostra si travalica l’idea di serie per offrire un taglio che tenta di mettere a fuoco il suo sguardo sulla nostra terra, intesa come crocevia di comunicazioni semantiche, culturali, linguistiche, visuali attraverso una scelta di scatti che coprono vent’anni del suo lavoro (dalla metà degli anni novanta al 2014). 6 marzo – 31 luglio 2016 Anna Conway | Purpose Collezione Maramotti presenta la prima mostra europea della pittrice americana Anna Conway, che nel 2015 ha realizzato quattro nuove opere appositamente per questo progetto. L'approccio dell’artista nei confronti della rappresentazione – al contempo precisa, metodica, intuitiva e analitica – comporta non solo la raffigurazione di scene che fondono insieme osservazione ravvicinata e pura immaginazione, ma anche un’attenzione all’immagine pittorica in relazione a un luogo e un tempo esatti in cui ci si trova. In questo senso, oltre a una pittrice, Conway potrebbe essere considerata una narratrice, o una sceneggiatrice. 3-4-5 novembre 2015: CODA - A Site Specific Performance, Collezione Maramotti 7-8 novembre 2015: deGeneration, Teatro Cavallerizza Progetto Hofesh Shechter una collaborazione tra Collezione Maramotti, Max Mara, Fondazione I Teatri - Aperto Festival Il progetto vede Collezione Maramotti a fianco di Max Mara e la Fondazione I Teatri per una nuova produzione creata per gli spazi della Collezione e una première assoluta italiana al Teatro Cavallerizza. Hofesh Shechter è nato e ha studiato danza e musica a Gerusalemme. La sua attività di coreografo è iniziata in Inghilterra, dove si è trasferito nel 2002, fondando la sua compagnia con base a Brighton. Negli ultimi dieci anni si è imposto a livello internazionale con uno stile che rielabora in chiave contemporanea danze europee e mediorientali, offrendo immagini spettacolari e nel contempo oniriche, accompagnate da una musica potente e aggressiva. 4 ottobre 2015 – 24 aprile 2016 Industriale Immaginario La mostra si propone di esplorare una parte della produzione dell’arte contemporanea che si è misurata con l’impiego di materiali industriali, con il ri-uso di oggetti o con processi di matrice industriale che, inscrivendosi nel campo dell’estetica, assumono un diverso impatto visuale. Tutte le opere, esposte qui per la prima volta, sono parte del patrimonio iconografico della Collezione. Artisti in mostra: Vincenzo Agnetti, Elisabetta Benassi, Lara Favaretto, Paolo Grassino, Gregory Green, Peter Halley, Matthew Day Jackson, Kaarina Kaikkonen, Krištof Kintera, Annette Lemieux, Nuvolo, Carl Ostendarp, Laure Prouvost, Tom Sachs, Vincent Szarek, Andrea Zittel. 4 ottobre 2015 – 28 febbraio 2016 Max Mara Art Prize for Women, in collaborazione con Whitechapel Gallery Corin Sworn | Silent Sticks Dopo la mostra alla Whitechapel Gallery, Corin Sworn presenta il suo nuovo progetto alla Collezione. Il nuovo lavoro è centrato sulla ricca storia della Commedia dell’Arte italiana e si focalizza su un genere teatrale che a partire dal 1500 veniva rappresentato da compagnie itineranti. L'installazione, che abbinerà architettura, scultura e materiale tessile, costituirà il “palcoscenico” di una performance che verrà ripresa e montata in un video dalla stessa artista e proposta all’interno dell’installazione. Sworn è particolarmente interessata a focalizzare il ruolo chiave assunto dagli “scambi di identità” negli intrecci narrativi e ha anche esplorato il ruolo ricoperto dall'abbigliamento nella società italiana del XVI e XVII secolo, insieme alla capacità dell'attore di destabilizzare relazioni e gerarchie nell’evoluzione storica di questo genere teatrale. 18 giugno – 30 settembre 2015 Uomini come cibo Milano, Via Monte di Pietà 23 in collaborazione con Max Mara e Atelier dell’Errore La mostra, composta da quaranta opere realizzate dai ragazzi dell’Atelier dell’Errore - laboratorio di arti visive nato come complemento all’attività clinica della neuropsichiatria infantile di Reggio Emilia- presenta grandi disegni di un bestiario fantastico: creature che si cibano di uomini. Gli uomini, da esseri dominanti, si trasformano in oggetti di consumo, mentre gli animali divengono divoratori, incarnano le paure di chi li ha disegnati e assumono una funzione salvifica, un meccanismo di difesa della loro fragilità nelle relazioni con il mondo reale. Il visitatore è invitato a fare un viaggio emozionale nei cinque piani di uno spazio semi abbandonato, occupato da questi esseri zoomorfi, lasciando affiorare le proprie differenti proiezioni personali. 28 – 30 maggio 2015: Ravenna, Complesso degli Antichi Chiostri Francescani Libraria. L’editore come Artista 27 maggio – 14 luglio 2015: Ravenna, Biblioteca Classense Alighiero Boetti. Insicuro Noncurante Un momento di incontro specificamente dedicato ai libri d’artista e all’editoria ad essa collegata. La Collezione presenta una mostra nello spazio della Biblioteca Classense in cui è esposto il prezioso libro/opera di Alighiero Boetti, Insicuro Noncurante (1975) e partecipa con uno spazio all’interno dei Chiostri Francescani disponendo il proprio lavoro editoriale legato a progetti commissionati dalla Collezione Maramotti nonché una selezione di importanti libri d’artista di Claudio Parmiggiani, artista strettamente legato alla storia della Collezione. Libri d’artista storici, conservati nel fondo della propria biblioteca, e volumi prodotti in occasione dei progetti recenti, confermano la sua vocazione a connettere strettamente patrimonio iconografico e bibliografico. 17 maggio – 18 ottobre 2015 Enrico “La Caduta” David Prima esposizione italiana di Enrico David dopo molto tempo – ad eccezione della Biennale di Venezia 2013 La mostra si compone di opere che evidenziano una stretta connessione, un naturale dialogo tra linguaggio pittorico e scultoreo, anche grazie alla modalità in cui vengono allestite nello spazio. Il progetto, realizzato per la Collezione, conferma la ricerca di David sulla Trasformazione come necessità esistenziale e formale e la Discontinuità come paradigma espressivo. L’immaginario di David attinge all’artigianato, all’arte popolare e al design del XIX secolo, così come alla pubblicità, alla moda e alla storia dell’arte, dal surrealismo all’espressionismo, dall’art déco alla tradizione figurale giapponese. 17 maggio – 27 settembre 2015 Esko Männikkö | Time Flies. A Highlight 50 fotografie dal 1991 al 2013 di uno dei più celebri fotografi finlandesi, riconosciuto a livello internazionale. Esko Männikkö ha vissuto al nord, operando al di fuori delle tendenze e delle realtà istituzionali della fotografia. Si immerge nei luoghi e nei dettagli che fotografa, mettendo rispettosamente in luce gli aspetti comuni della vita quotidiana. La selezione dalle sue serie enfatizza molteplici affinità che connettono intimamente la ricerca di Männikkö e la Collezione Maramotti: la dimensione pittorica delle sue fotografie si lega alle opere della Collezione, così come la sospensione metafisica e il tempo cristallizzato delle sue immagini stranamente malinconiche. 16 maggio 2015 Echoes concerto in collaborazione con Icarus Ensemble Questo appuntamento musicale è concepito in occasione dell’inaugurazione delle mostre Enrico “La Caduta” David e Time Flies. A Highlight di Esko Männikkö che saranno inaugurate nella stessa giornata alla Collezione Maramotti. La selezione di brani prevede un programma di eccellenza con le musiche di quattro compositori che, attraverso tutto il XX secolo, hanno saputo affascinare l’ascoltatore attraverso sinestesie di suoni e immagini che evocano luoghi e profumi lontani, emozioni e tormenti: Scrjabin, Crumb, Saariaho e Francesconi. Di quest’ultimo, la video-opera Lips, Eyes Bang, riproposta per la prima volta dopo la migrazione tecnologica. 12 ottobre 2014 – 12 aprile 2015 Ritratto di donne Alessandra Ariatti | Legami Chantal Joffe | Moll Alessandra Ariatti e Chantal Joffe hanno concentrato la loro ricerca artistica nel ritratto, una tradizione figurale che ha percorso ininterrottamente l'arte occidentale (ma non solo) dal Quattrocento a oggi. I ritratti di queste artiste molto diverse tra loro, in dialogo in questa mostra, raccontano di donne, che divengono soggetto e oggetto della realizzazione dell’opera. 12 ottobre 2014 – 28 febbraio 2015 Il corpo figurato. Opere dalla Collezione 1966-2005 Una selezione dallo storage della Collezione sul tema del corpo e sulla sua elaborazione in pittura, dagli anni Sessanta alle più recenti sperimentazioni. In mostra opere di: Matthew Antezzo, Kim Dingle, Lalla Essaydi, Nicky Hoberman, Dietmar Lutz, Margherita Manzelli, McDermott & McGough, Luigi Ontani, Vettor Pisani, Mario Schifano, Ena Swansea, Cesare Tacchi. 4 maggio – 28 settembre 2014 Jeannette Montgomery Barron | Scene La mostra presenta una selezione di ritratti fotografici di artisti realizzati a New York negli anni Ottanta, parte dei quali sono presenti nella pubblicazione “Scene”. La fresca e personale galleria di ritratti restituisce il sapore e la vivacità di quegli anni in cui a New York artisti, galleristi e critici sperimentavano nuovi stili di vita e di relazione che nel tempo sono divenuti veri e propri oggetti e modelli di culto. Le foto selezionate per la mostra sono perlopiù connesse ad artisti rappresentati con loro opere coeve nella collezione permanente (Clemente, Schnabel, Basquiat, Salle, Bleckner, tra gli altri), fornendo così al visitatore un'interessante connessione tra soggetto e opere realizzate in quel periodo. 5 aprile 2014 Flavio de Marco | Lo spazio e il tempo del paesaggio Una conversazione intesa come contributo e riflessione sul tema della pittura di paesaggio, per restituire al pubblico una stimolante e articolata visione su questo genere pittorico. L’idea nasce dalla recente pubblicazione del volume “Stella”, libro d’artista di Flavio de Marco, sostenuta dalla Collezione per valorizzare la ricerca artistica di de Marco in pittura. Interverranno l’artista, Bernd Wolfgang Lindemann, direttore della Gemäldegalerie di Berlino, con un intervento dal titolo “Spazio e tempo dell’arte: il paesaggio come archetipo di visione che riapre lo sguardo”; Maria Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, “Spazio e tempo della storia: un'isola come software degli stili della Storia dell'Arte”. 9 marzo – 28 settembre 2014 Mark Manders | Cose in corso L’artista, già presente con due opere nella collezione permanente, è stato invitato a realizzare un progetto ad hoc per la Collezione. Nella grande installazione sono presenti oggetti già impiegati in altri lavori - come accade nella pratica artistica di Manders - ma qui ricontestualizzati e ri-generati in quello che lo stesso artista definisce una “conceptual potential narrative in a total frozen theatre”. Un elemento nuovo è inoltre l’uso del colore puro che definisce alcuni oggetti, a sottolineare la possibilità di un gesto fortemente pittorico in una dimensione sculturale. 15-17 novembre 2013 in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia - Aperto Festival Wayne McGregor | Random Dance Scavenger Il progetto di Wayne McGregor | Random Dance vede Collezione Maramotti accanto a Max Mara e Fondazione I Teatri per la prima assoluta della performance site specific Scavenger negli spazi della Collezione (16 e 17 novembre) che si affianca alla prima nazionale di Atomos al Teatro Valli (15 novembre). Parallelamente alla regolare attività di produzioni destinate al palcoscenico per i più importanti teatri del mondo, sono già state recentemente sperimentate dalla compagnia collaborazioni con artisti visivi e collettivi di design per la creazione di eventi site specific in spazi non tradizionalmente teatrali come il Barbican Centre di Londra e il MoMA di New York. 6 ottobre 2013-31 luglio 2014 Beatrice Pediconi | 9’/ Unlimited La ricerca di Pediconi rende evidente come sia possibile fare pittura in altro medium: non sulla tela ma nell'acqua. La sua pratica performativa consiste nello sperimentare come materiali organici e inorganici si sposano con questo elemento mutevole e imprevedibile, abbandonando il controllo totale sull'esito formale del lavoro. Il progetto realizzato per la Collezione comprende una serie di polaroid che catturano e documentano questa sperimentazione, un grande ambiente con proiezioni video che corrono sulle quattro pareti in cui il visitatore viene immerso in un firmamento di pigmenti che evocano una dimensione siderale. Il terzo elemento del progetto è costituito da un libro d'artista per la cui realizzazione l'artista si è avvalsa della collaborazione di una poetessa haiku, di un chimico e di un musicista. 6 ottobre 2013-31 gennaio 2014 Michael Van Ofen | “GERMANIA UND ITALIA”. La continuazione del contemporaneo Il progetto dell'artista tedesco Michael van Ofen consiste in un ciclo pittorico che elabora una nuova iconografia, prendendo come punto di partenza il costituirsi degli stati-nazione tedesco e italiano nella seconda metà dell'Ottocento. Per evidenziare questo sviluppo storico, il pittore ha raccolto e interpretato oggetti di testimonianza artistica su questo momento topico, attraverso i quali ha messo in luce la concertazione ininterrotta tra potere politico e pubblica euforia dal passato al presente della contemporaneità. Dal 5 maggio 2013 Jason Dodge | A permanently open window [installazione permanente – via Fratelli Cervi 61] A permanently open window è un progetto site-specific per uno spazio industriale dismesso trasformato in un centro aziendale, connesso alla Collezione Maramotti, e la prima installazione permanente di Jason Dodge. Realizzata nella ex torre elettrica di una fabbrica - ora restituita a spazio commerciale - l’opera si compone di tre elementi, che si sostituiscono ai cavi dell’elettricità e creano un nuovo ordine spaziale e percettivo. La ricerca di Dodge cerca di conferire nuova vita agli oggetti e generare esperienze personali nello spettatore, che diviene parte attiva nel suo lavoro. 5 maggio-3 novembre 2013 Max Mara Art Prize for Women, in collaboration with Whitechapel Gallery Laure Prouvost | Farfromwords car mirrors eat raspberries when swimming through the sun, to swallow sweet smells Laure Prouvost, vincitrice della quarta edizione del Max Mara Art Prize for Women, presenta la sua nuova videoinstallazione in due parti, concepita e realizzata durante una residenza di sei mesi in Italia. L'opera di Prouvost apre nuovi orizzonti di significato, scomponendo la connessione che si stabilisce tra linguaggio e comprensione. Farfromwords si ispira all'estetica e ai piaceri sensoriali dell'Italia e gioca come fonte di ispirazione sull'idea storicizzata della visita del Mediterraneo. 5 maggio-31 luglio 2013 Andy Cross | House Painter House Painter è letteralmente una casa costruita con quadri. Un centinaio di lavori che coprono tutta la superficie esterna, combinati insieme come fossero un comune materiale da costruzione, presentandosi come un vero e proprio caleidoscopio visivo. L’approccio pittorico e costruttivo di Andy Cross abbatte barriere linguistiche che spesso impieghiamo per separare stili e discipline: architettura, scultura e pittura si confondono e dialogano in una dimensione di totale potenzialità espressiva. 17 febbraio-31 luglio 2013 Evgeny Antufiev | Twelve, wood, dolphin, knife, bowl, mask, crystal, bones and marble – fusion. Exploring materials Prima mostra in Italia dell’artista russo con un progetto realizzato per la Collezione e conclusosi durante la sua residenza a Reggio Emilia. Antufiev mette in opera una varietà di materiali e di oggetti, apparentemente privi di correlazione tra loro, che si fondono e si trasformano all’interno delle sue installazioni con un processo rituale che richiama le operazioni alchemiche. Antufiev conduce lo spettatore in un’esperienza percettiva in cui le cose abbandonano la loro identità quotidiana per riappropriarsi della loro dimensione archetipica e configurano una nuova forma di conoscenza del mondo. Il progetto è accompagnato da un libro d’artista. 7 ottobre 2012-21 aprile 2013 Jules de Balincourt | Parallel Universe Parallel Universe è un progetto di Jules de Balincourt per la Collezione Maramotti, costituito da cinque nuovi dipinti. Come spesso accade nel lavoro di questo artista, le opere sono state dipinte contemporaneamente, nel medesimo studio, così che durante la loro realizzazione esse sono entrate in dialogo tra loro, divenendo il risultato di uno stesso processo creativo. Queste opere possono perciò essere lette come una mappa di parti liberamente intrecciate, tesa ad esplorare e registrare le relazioni che intercorrono tra rappresentazione, astrazione e gesto pittorico. 7 ottobre 2012-3 febbraio 2013 ARCHETYPES AND HISTORICITY Painting and Other Radical Forms 1995-2007 di Mario Diacono Pensata in occasione della distribuzione internazionale del volume di Mario Diacono Archetypes and Historicity / Painting and Other Radical Forms 1995-2007 (Silvana Editoriale), la mostra temporanea presenta opere della Collezione Maramotti, di artisti americani, o che operano negli Stati Uniti, acquisite al momento della loro prima esposizione dal collezionista. Tra gli altri, in mostra opere di: Matthew Antezzo, Pedro Barbeito, David Bowes, Jason Fox, Wayne Gonzales, Scott Grodesky, Nicky Hoberman, Matthew Day Jackson, Damian Loeb, Christopher Lucas, Lisa Ruyter, Dana Schutz, John Tremblay, Kelley Walker, Dan Walsh, Kevin Zucker. 13 maggio-31 luglio 2012 Massimo Antonaci | Ipotenusa La Collezione Maramotti propone un focus sulla ricerca di Massimo Antonaci, artista italiano trasferitosi a New York negli anni Novanta. Il progetto Ipotenusa consta di tre mostre presentate in differenti spazi espositivi della Collezione. Dal Nero alla Trasparenza è uno sguardo retrospettivo sulla realizzazione di lavori di vetro e catrame che hanno contrassegnato la sua ricerca dalla metà degli anni Ottanta. Cammino dentro un corpo solo. Da est a ovest 33 stazioni in terra straniera è una mostra costituita da polaroid accostate e composte all’interno di formelle di vetro sul pellegrinaggio di Antonaci a Santiago di Compostela. Opus è un progetto realizzato specificamente per la Collezione Maramotti: consta di quattro trittici realizzati su papiro vergine fermentato segnati da interventi con colore ad olio. Il progetto è arricchito da un libro d’artista, Odos. 26 febbraio 2012-21 aprile 2013 Kaarina Kaikkonen | Are We Still Going On? Pensata per la ex fabbrica di Max Mara, ora sede della Collezione Maramotti, la grande installazione Are We Still Going On? di Kaarina Kaikkonen segue e accompagna la struttura compositiva dell’edificio, esempio peculiare di architettura brutalista e organicista degli anni Cinquanta. Il vecchio ingresso alla fabbrica in cui è stata realizzata l’opera è idealmente diviso in due aree; le catene orizzontali in cemento armato che collegano i pilastri non solo conferiscono un ritmo architettonico allo spazio, ma divengono parte del lavoro dell’artista. L’installazione si compone di due strutture simmetriche che evocano lo scheletro di una grande barca. 26 febbraio-15 aprile 2012 Huma Bhabha | Players Nelle sei sculture della metà degli anni Novanta così come nei sei recentissimi disegni realizzati per la mostra Players, Huma Bhabha reinventa la testa umana decostruendo e ricostruendo un archetipo in cui raccoglie e trasforma diverse tipologie storico-artistiche. Dalle maschere, ritratti “tecnologici” di figure arcaiche, ai disegni, che segnano il ritorno a una rappresentazione espressionista di volti fantastici, Bhabha trae ispirazione da fonti molto diverse, arte tribale, fantascienza, combinandole per giungere a un nuovo tipo di figurazione e costruendo il volto umano come un luogo in cui tutte le possibilità espressive possono essere raggiunte. 13 novembre 2011-29 aprile 2012 Max Mara Art Prize for Women, in collaboration with Whitechapel Gallery Andrea Büttner | The Poverty of Riches Le opere prodotte per la mostra da Andrea Büttner, vincitrice della terza edizione del premio Max Mara Art Prize for Women, sottolineano i focus della sua ricerca artistica, tesa a esplorare gli intrecci tra religione e arte e le affinità tra comunità religiose e mondo dell'arte. L’artista è interessata al concetto di povertà dal punto di vista sia estetico sia spirituale; non solo ai movimenti monastici, ma anche ai movimenti artistici, in particolare all’Arte Povera. 30 ottobre 2011-29 gennaio 2012 Alessandro Pessoli | Fiamma pilota le ombre seguono Tre grandi tele di Alessandro Pessoli, miscellanea di composizioni e temi classici della pittura, vedono come punto di partenza il complesso soggetto della Crocifissione, matrice, “fiamma pilota” per le nuove opere prodotte per questa mostra. La pittura di Pessoli si aggrega attraverso un processo di costruzione-decostruzione linguistica, simbolica e fisica, in cui spesso le parti cancellate, coperte, sopravvissute costituiscono la struttura portante del dipinto, alla ricerca di una verità interiore, che si palesa nella vitalità dell’immagine e della pittura a cui l’artista continuamente tende nel suo lavoro. 20-23 ottobre 2011 in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia - Aperto Festival Shen Wei Dance Arts | RE-TURN. Artistic Vision of Shen Wei Shen Wei, artista della danza totale miracolosamente in bilico tra Oriente ed Occidente, è affermato coreografo, regista, danzatore, pittore, fotografo e direttore artistico della Shen Wei Dance Arts, tra i gruppi più interessanti della danza mondiale. Nel suo nuovo lavoro, creato appositamente per la Collezione Maramotti, Shen Wei presenta una nuova creazione site-specific, una coreografia originale ispirata alle opere esposte nella Collezione permanente. In questo nuovo lavoro, Shen Wei sposta lo sguardo dello spettatore dalla prospettiva tipica del visitatore, rendendolo testimone e partecipe di un dialogo che si nutre dello scambio di energie tra i danzatori e le opere. Il 20 ottobre la Collezione Maramotti ospita inoltre un incontro tra l’artista e la giornalista Leonetta Bentivoglio. 7 maggio-25 settembre 2011 Arte essenziale Karla Black, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, Thea Djordjadze, Jason Dodge, Francesco Gennari, Ian Kiaer, Helen Mirra Arte essenziale presenta opere di artisti che nel panorama dell'arte contemporanea degli ultimi dieci anni, pur non dando vita alla costituzione di un gruppo, hanno mostrato una sensibilità comune verso la genesi del gesto artistico con una modalità radicale ed essenziale al di là delle differenze formali, di impiego di materiali e di pratiche processuali. Il contributo teorico di Federico Ferrari - nel libro che accompagna la mostra - rifugge in tal senso dalla descrizione e dall’individuazione di uno stile per abbracciare quella di un sentire comune, il segno di un’epoca che alla fine della postmodernità pone la questione di un nuovo inizio. 7 maggio-31 luglio 2011 Green White Red. A Perfume of Italy in the Collection of Frac Aquitaine Per celebrare il centocinquantenario dell’unità d’Italia, la Collezione Maramotti ha invitato Frac Aquitaine a esporre parte del loro importante patrimonio fotografico in una esposizione concepita come un articolato percorso all’interno della storia della fotografia europea e americana, dalla fine delle avanguardie degli anni Trenta ai giorni nostri. Ispirandosi ai tre colori della bandiera italiana – verde, bianco e rosso – la mostra sviluppa evocativamente in tre capitoli una più ampia storia dell’umanità. 6 febbraio-10 aprile 2011 Thomas Scheibitz | Il fiume e le sue fonti Tre grandi dipinti, una scultura, un libro d’artista: questo il progetto di Thomas Scheibitz - uno dei più significativi artisti tedeschi contemporanei - realizzato per la Collezione Maramotti. Le opere che saranno presentate in mostra confermano la complessità della struttura compositiva nel suo lavoro: gli elementi iconici da cui prende avvio la sua ricerca sono tratti dal deposito collettivo della cultura visuale artistica e dai media, ma vengono trasposti e risolti in articolazioni plastiche e in costruzioni para-geometriche che evolvono la citazione in invenzione. 21 novembre 2010-27 febbraio 2011 Flavio de Marco | Vedute La ricerca artistica di Flavio de Marco è focalizzata sull’esperienza del paesaggio attraverso il linguaggio della pittura. Il progetto per la Collezione Maramotti consiste in un’esposizione di sei tele di grande dimensione e 18 tele formato cartolina sul tema della veduta di città. Nello specifico sei città in cui l’artista ha vissuto: Berlino, Bologna, Lecce, Londra, Milano, Roma. Il progetto è arricchito dalla collaborazione di Teho Teardo e Paolo Nori, che, ognuno dal proprio ambito di ricerca (musicale il primo e letterario il secondo), svilupperanno in parallelo con l'artista una propria visione di queste città. 24 ottobre 2010-31 gennaio 2011 Kara Tanaka | A Sad Bit of Fruit, Pickled in the Vinegar of Grief La meditazione sulla scomparsa del corpo umano segna fortemente la pratica artistica della ventisettenne Kara Tanaka, artista americana che vive e lavora a Los Angeles, e alla sua prima mostra in Europa. I corpi assenti in A Sad Bit of Fruit, Pickled in the Vinegar of Grief, realizzata per la Collezione Maramotti, ci parlano di un rifiuto del sentimento di immortalità il cui desiderio onnipresente ha permeato la cultura occidentale, ora in una condizione di declino e di profonda crisi. 23 maggio-3 ottobre 2010 Jacob Kassay | Untitled Presso la Pattern Room, prima mostra in Italia di Jacob Kassay, artista ventiseienne con base a New York. Il suo lavoro, di forte impronta concettuale, unisce una processualità minimalista ad una profonda conoscenza della tecnica fotografica che traspone nella pratica della pittura. Il suo progetto alla Collezione consta di dieci nuove opere allestite nello spazio come una grande installazione. 9 maggio-31 luglio 2010 Malick Sidibé | La vie en rose La Collezione Maramotti presenta La vie en rose, la più importante mostra dedicata in Italia fino ad ora al fotografo africano Malick Sidibé. Oltre cinquanta immagini in bianco e nero degli anni ‘60 e ‘70 documentano un periodo fondamentale della storia del Mali: il Paese, ottenuta l’Indipendenza, è percorso da nuove dinamiche culturali e sociali e Sidibé racconta le notti di Bamako, le feste nei club, i balli sulle note della musica occidentale e la voglia di vivere dei giovani. Parallelamente sono esposte una serie di immagini legate al suo lungo lavoro sulla ritrattistica in studio nella quale ha sempre cercato di restituire spontaneità e bellezza dei soggetti. 28 febbraio-2 maggio 2010 Margherita Manzelli | DUE La Collezione Maramotti presenta DUE, una mostra di nuovi lavori di Margherita Manzelli. La mostra ospita due tele a olio, di uguali dimensioni, alle quali l’artista ha lavorato contemporaneamente per questo progetto. I due dipinti sono uno chiaro e uno scuro, posizionati simmetricamente nello spazio espositivo, per conferire loro la stessa possibilità di raggiungere intensità pittorica, operando su due toni opposti. 15 novembre 2009-14 febbraio 2010 Gert & Uwe Tobias Presso la Pattern Room della Collezione Maramotti Gert & Uwe Tobias presentano la loro opera più recente, un’installazione costituita da ventuno opere tra xilografie di grandi dimensioni, disegni e sculture, all’interno di un wall drawing che copre le pareti dello spazio espositivo. Nelle loro opere si fondono elementi tratti dalla cultura popolare rumena e un linguaggio formale contemporaneo che ha i suoi antecedenti nel Modernismo, al Costruttivismo e all’Art Brut. La mostra è accompagnata da un volume in forma di libro d’artista. 19-31 ottobre 2009 in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia - Aperto Festival Trisha Brown Dance Company | Early Works La creatività di Trisha Brown ha frequentato sperimentazione e avanguardia e, fin dai suoi inizi, “luoghi alternativi” rispetto al palcoscenico; tra gli anni Sessanta e Settanta sono note le sue ambientazioni in parcheggi, strade, facciate di edifici, tetti del quartiere Soho, gallerie. La Collezione Maramotti ospita un incontro tra la coreografa, Rossella Mazzaglia e Adriana Polveroni (19 ottobre) e presenta i suoi Early Works negli spazi della Collezione (28, 29, 31 ottobre). 24 ottobre 2009 Max Mara Art Prize for Women, in collaboration with Whitechapel Gallery Hannah Rickards | No, there was no red. Il 24 ottobre 2009 alle 18.00 Hannah Rickards, vincitrice del MaxMara Art Prize for Women 2007 – 2009 ha presentato la sua nuova opera No, there was no red. in private preview presso la Collezione Maramotti. L'opera di Rickards, presentata nel mese di settembre alla Whitechapel e acquisita dalla Collezione Maramotti, è stata visibile nella Pattern Room della Collezione dal 25 al 31 ottobre, poi in esposizione semi-permanente per oltre un anno a partire dal 12 novembre 2009. 24 maggio-31 ottobre 2009 Transitions. La pittura alla fine dell’arte La Collezione Maramotti inaugura il proprio spazio espositivo temporaneo con la mostra collettiva Transitions. La pittura alla fine dell’arte, costituita da opere della propria collezione, acquisite recentemente e realizzate dal 2001 al 2008. I trenta lavori in mostra sono accomunati da un’investigazione sulla pittura che mai si esurisce sul metodo, ma in cui il metodo è medium del discorso iconografico. Questi artisti, con percorsi differenti, hanno messo in atto strategie pittoriche che si appropriano di nuovi strumenti concettuali e formali in seguito all’evoluzione dei nuovi media, portatori di nuovi immaginari tecnologici, e alla globalizzazione, che ha internazionalizzato i linguaggi espressivi. 23 aprile-15 maggio 2009 Amaranth La mostra fotografica collettiva, curata da Michelle Bogre, è stata realizzata in collaborazione con Max Mara e la Parsons The New School of Design di New York. Le opere di trenta studenti indagano il rapporto della fotografia col tempo, della fotografia come mezzo espressivo che esiste contemporaneamente nel passato, nel presente e nel futuro. Così come l’amaranto, il fiore che secondo la leggenda non avvizzisce mai, la mostra introduce una riflessione sulla fotografia come elemento di rottura della dimensione temporale che scandisce il nostro vissuto esperienziale, arrichendolo e dilatandolo. 8 marzo-3 maggio 2009 John F. Simon, Jr. | Outside In. Ten years of Software Art Prima mostra in Italia dell’artista americano John F. Simon, Jr. Presentate presso la Pattern Room, le cinque opere presentate costituiscono uno sguardo retrospettivo su un decennio della sua ricerca nell’ambito della software art: dal 1999 al 2009, data dell’ultimo lavoro commissionato dalla Collezione Maramotti. I software di Simon, anima dei suoi lavori a parete, indagano la complessità dei sistemi visualizzando combinazioni senza fine di cromie e pattern. 23 novembre 2008-22 febbraio 2009 Gianni Caravaggio | Scenario Il nuovo progetto Scenario di Gianni Caravaggio, esposto presso la Pattern Room, è composto di sei opere, realizzate specificamente per la Collezione Maramotti. Queste generano illusioni percettive e, dialogando tra loro, si ridefiniscono costantemente in costellazioni sempre differenti. In questa occasione è stato pubblicato il volume dal titolo omonimo scritto dal filosofo Federico Ferrari e dall'artista stesso. 7 giugno-26 ottobre 2008 Enoc Perez | Casa Malaparte Presso lo spazio Pattern Room sono state presentate due grandi tele su Casa Malaparte dell’artista portoricano Enoc Perez, realizzate per la Collezione Maramotti. La sua originale tecnica pittorica si costituisce per sovrapposizioni di strati di colore, senza l’uso dei pennelli. Il progetto si pone in continuità con la sua lettura dell’architettura modernista e il suo portato storico e culturale, trasmettendoci una nostalgica disillusione. 30 aprile-25 maggio 2008 Pattern Room. Fotografie di Roxanne Lowit e Giuseppe Varchetta, con un testo di Marco Belpoliti Le immagini di Roxanne Lowit e di Giuseppe Varchetta sono due diversi sguardi che documentano, interpretandole, le intriganti relazioni tra il corpo delle opere, degli artisti e dei visitatori nello spazio espositivo, scatti realizzati in occasione dell’opening della Collezione. Un testo critico di Marco Belpoliti accompagna e commenta il lavoro dei due fotografi. Sabato 29 settembre 2007 ha aperto al pubblico, nella sede storica della società Max Mara, la Collezione Maramotti, una raccolta di arte contemporanea internazionale dal dopoguerra ad oggi. La visita è gratuita e avviene solo su prenotazione. Una selezione significativa di circa duecento opere delle Collezione, che consta complessivamente di alcune centinaia di lavori, è diventata così disponibile per un pubblico di conoscitori e interessati, secondo il desiderio del fondatore Achille Maramotti.