Collezione-mostre Maramotti

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Collezione-mostre Maramotti
La Collezione Maramotti è una collezione d’arte contemporanea
privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della
società Max Mara, a Reggio Emilia.
La collezione permanente è visitabile gratuitamente e su prenotazione,
secondo il desiderio di Achille Maramotti.
Consta di una significativa selezione di oltre duecento opere che
rappresentano solo parte del patrimonio iconografico costituitosi in
quarant’anni di appassionato collezionismo. La raccolta si è sviluppata
organicamente includendo soprattutto dipinti, ma anche sculture e
installazioni, realizzati dal 1945 ad oggi e presenta opere di alcune delle
principali tendenze artistiche italiane e internazionali affermatesi nel
secondo Novecento. Oltre centoventi artisti sono rappresentati con opere
significative che introducevano, all’epoca della loro realizzazione e
acquisizione, elementi di sostanziale innovazione e sperimentazione
nella ricerca artistica.
Le opere del XXI secolo per la maggior parte non sono incluse
nell’esposizione permanente: ad esse sono dedicate mostre tematiche
negli spazi destinati alle esposizioni temporanee, spazi in cui ,con
continuità, vengono esposti anche i progetti commissionati ad artisti
internazionali. Le opere prodotte divengono parte della Collezione, con
l’obiettivo di fondere pratiche di acquisizione e apertura ad una loro
fruizione pubblica.
La Collezione espone e acquisisce inoltre i progetti delle vincitrici del
premio biennale Max Mara Art Prize for Women in collaboration with
Whitechapel Gallery, rivolto ad artiste emergenti con base nel Regno
Unito. Le vincitrici delle prime quattro edizioni del premio sono state:
Margaret Salmon, Hannah Rickards, Andrea Büttner, Laure Prouvost.
La vincitrice della quinta edizione, Corin Sworn, ha trascorso una
residenza di sei mesi in Italia nel 2014 e ha presentato il suo progetto alla
Whitechapel Gallery (maggio 2015) e alla Collezione Maramotti (ottobre
2015 – febbraio 2016). La vincitrice della sesta edizione del Premio,
annunciata a febbraio 2016, è Emma Hart.
Il premio testimonia lo stretto rapporto che Max Mara intrattiene con il
mondo dell’arte.
Info:
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66
42124 Reggio Emilia
Tel. 0522 382484
Fax 0522 934479
[email protected]
www.collezionemaramotti.org
Orari di apertura al pubblico:
giovedì e venerdì 14.30 - 18.30
sabato e domenica 10.30 - 18.30
Chiusura: 1 e 6 gennaio, 25 aprile, 1 maggio, dall’1 al 25 agosto, 1 novembre,
25 e 26 dicembre
L’ingresso alla Collezione è gratuito. La visita alla permanente è accompagnata e
solo su prenotazione.
La visita alle mostre temporanee e ai progetti è sempre gratuita e senza
necessità di prenotazione, durante gli orari di apertura.
MOSTRE ED EVENTI PASSATI, PRESENTI E IN PREPARAZIONE
8 maggio – 16 ottobre 2016
Claudia Losi | How do I imagine being there?
Che linguaggio usare per raccontare un luogo? Questa è la domanda iniziale e centrale nel progetto di Claudia Losi.
Come percepiamo i luoghi significa anche come costruiamo pensieri: le riflessioni evocate dalle opere in mostra
partono dal tema dell’immaginario individuale e collettivo; percepiamo, immagazziniamo esperienze per poi
“rimetterle al mondo” in differenti e soggettive costellazioni. Quella di Losi è una peculiare cronaca di viaggio che si
trasforma in coscienza del viaggio. Prende avvio da un reale “attraversamento” delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi
spostarsi nel terreno della mente, approdando alla costruzione di nuove mappe.
8 maggio – 31 luglio 2016
Paolo Simonazzi | So near, so far
Circa cinquanta fotografie di Paolo Simonazzi, in occasione di Fotografia Europea 2016. In questa mostra si
travalica l’idea di serie per offrire un taglio che tenta di mettere a fuoco il suo sguardo sulla nostra terra, intesa come
crocevia di comunicazioni semantiche, culturali, linguistiche, visuali attraverso una scelta di scatti che coprono
vent’anni del suo lavoro (dalla metà degli anni novanta al 2014).
6 marzo – 31 luglio 2016
Anna Conway | Purpose
Collezione Maramotti presenta la prima mostra europea della pittrice americana Anna Conway, che nel 2015 ha
realizzato quattro nuove opere appositamente per questo progetto. L'approccio dell’artista nei confronti della
rappresentazione – al contempo precisa, metodica, intuitiva e analitica – comporta non solo la raffigurazione di scene
che fondono insieme osservazione ravvicinata e pura immaginazione, ma anche un’attenzione all’immagine pittorica in
relazione a un luogo e un tempo esatti in cui ci si trova. In questo senso, oltre a una pittrice, Conway potrebbe essere
considerata una narratrice, o una sceneggiatrice.
3-4-5 novembre 2015: CODA - A Site Specific Performance, Collezione Maramotti
7-8 novembre 2015: deGeneration, Teatro Cavallerizza
Progetto Hofesh Shechter
una collaborazione tra Collezione Maramotti, Max Mara, Fondazione I Teatri - Aperto Festival
Il progetto vede Collezione Maramotti a fianco di Max Mara e la Fondazione I Teatri per una nuova produzione creata
per gli spazi della Collezione e una première assoluta italiana al Teatro Cavallerizza. Hofesh Shechter è nato e ha
studiato danza e musica a Gerusalemme. La sua attività di coreografo è iniziata in Inghilterra, dove si è trasferito nel
2002, fondando la sua compagnia con base a Brighton. Negli ultimi dieci anni si è imposto a livello internazionale con
uno stile che rielabora in chiave contemporanea danze europee e mediorientali, offrendo immagini spettacolari e nel
contempo oniriche, accompagnate da una musica potente e aggressiva.
4 ottobre 2015 – 24 aprile 2016
Industriale Immaginario
La mostra si propone di esplorare una parte della produzione dell’arte contemporanea che si è misurata con l’impiego
di materiali industriali, con il ri-uso di oggetti o con processi di matrice industriale che, inscrivendosi nel campo
dell’estetica, assumono un diverso impatto visuale. Tutte le opere, esposte qui per la prima volta, sono parte del
patrimonio iconografico della Collezione. Artisti in mostra: Vincenzo Agnetti, Elisabetta Benassi, Lara Favaretto, Paolo
Grassino, Gregory Green, Peter Halley, Matthew Day Jackson, Kaarina Kaikkonen, Krištof Kintera, Annette Lemieux,
Nuvolo, Carl Ostendarp, Laure Prouvost, Tom Sachs, Vincent Szarek, Andrea Zittel.
4 ottobre 2015 – 28 febbraio 2016
Max Mara Art Prize for Women, in collaborazione con Whitechapel Gallery
Corin Sworn | Silent Sticks
Dopo la mostra alla Whitechapel Gallery, Corin Sworn presenta il suo nuovo progetto alla Collezione. Il nuovo lavoro è
centrato sulla ricca storia della Commedia dell’Arte italiana e si focalizza su un genere teatrale che a partire dal 1500
veniva rappresentato da compagnie itineranti. L'installazione, che abbinerà architettura, scultura e materiale tessile,
costituirà il “palcoscenico” di una performance che verrà ripresa e montata in un video dalla stessa artista e proposta
all’interno dell’installazione. Sworn è particolarmente interessata a focalizzare il ruolo chiave assunto dagli “scambi di
identità” negli intrecci narrativi e ha anche esplorato il ruolo ricoperto dall'abbigliamento nella società italiana del XVI
e XVII secolo, insieme alla capacità dell'attore di destabilizzare relazioni e gerarchie nell’evoluzione storica di questo
genere teatrale.
18 giugno – 30 settembre 2015
Uomini come cibo
Milano, Via Monte di Pietà 23
in collaborazione con Max Mara e Atelier dell’Errore
La mostra, composta da quaranta opere realizzate dai ragazzi dell’Atelier dell’Errore - laboratorio di arti visive nato
come complemento all’attività clinica della neuropsichiatria infantile di Reggio Emilia- presenta grandi disegni di un
bestiario fantastico: creature che si cibano di uomini. Gli uomini, da esseri dominanti, si trasformano in oggetti di
consumo, mentre gli animali divengono divoratori, incarnano le paure di chi li ha disegnati e assumono una
funzione salvifica, un meccanismo di difesa della loro fragilità nelle relazioni con il mondo reale. Il visitatore
è invitato a fare un viaggio emozionale nei cinque piani di uno spazio semi abbandonato, occupato da questi esseri
zoomorfi, lasciando affiorare le proprie differenti proiezioni personali.
28 – 30 maggio 2015: Ravenna, Complesso degli Antichi Chiostri Francescani
Libraria. L’editore come Artista
27 maggio – 14 luglio 2015: Ravenna, Biblioteca Classense
Alighiero Boetti. Insicuro Noncurante
Un momento di incontro specificamente dedicato ai libri d’artista e all’editoria ad essa collegata.
La Collezione presenta una mostra nello spazio della Biblioteca Classense in cui è esposto il prezioso libro/opera di
Alighiero Boetti, Insicuro Noncurante (1975) e partecipa con uno spazio all’interno dei Chiostri Francescani
disponendo il proprio lavoro editoriale legato a progetti commissionati dalla Collezione Maramotti nonché una
selezione di importanti libri d’artista di Claudio Parmiggiani, artista strettamente legato alla storia della Collezione.
Libri d’artista storici, conservati nel fondo della propria biblioteca, e volumi prodotti in occasione dei progetti recenti,
confermano la sua vocazione a connettere strettamente patrimonio iconografico e bibliografico.
17 maggio – 18 ottobre 2015
Enrico “La Caduta” David
Prima esposizione italiana di Enrico David dopo molto tempo – ad eccezione della Biennale di Venezia 2013 La mostra
si compone di opere che evidenziano una stretta connessione, un naturale dialogo tra linguaggio pittorico e scultoreo,
anche grazie alla modalità in cui vengono allestite nello spazio. Il progetto, realizzato per la Collezione, conferma la
ricerca di David sulla Trasformazione come necessità esistenziale e formale e la Discontinuità come paradigma
espressivo. L’immaginario di David attinge all’artigianato, all’arte popolare e al design del XIX secolo, così come alla
pubblicità, alla moda e alla storia dell’arte, dal surrealismo all’espressionismo, dall’art déco alla tradizione figurale
giapponese.
17 maggio – 27 settembre 2015
Esko Männikkö | Time Flies. A Highlight
50 fotografie dal 1991 al 2013 di uno dei più celebri fotografi finlandesi, riconosciuto a livello internazionale. Esko
Männikkö ha vissuto al nord, operando al di fuori delle tendenze e delle realtà istituzionali della fotografia. Si immerge nei
luoghi e nei dettagli che fotografa, mettendo rispettosamente in luce gli aspetti comuni della vita quotidiana. La selezione
dalle sue serie enfatizza molteplici affinità che connettono intimamente la ricerca di Männikkö e la Collezione Maramotti:
la dimensione pittorica delle sue fotografie si lega alle opere della Collezione, così come la sospensione metafisica e il
tempo cristallizzato delle sue immagini stranamente malinconiche.
16 maggio 2015
Echoes
concerto in collaborazione con Icarus Ensemble
Questo appuntamento musicale è concepito in occasione dell’inaugurazione delle mostre Enrico “La Caduta” David e
Time Flies. A Highlight di Esko Männikkö che saranno inaugurate nella stessa giornata alla Collezione Maramotti.
La selezione di brani prevede un programma di eccellenza con le musiche di quattro compositori che, attraverso tutto il
XX secolo, hanno saputo affascinare l’ascoltatore attraverso sinestesie di suoni e immagini che evocano luoghi e profumi
lontani, emozioni e tormenti: Scrjabin, Crumb, Saariaho e Francesconi. Di quest’ultimo, la video-opera Lips, Eyes Bang,
riproposta per la prima volta dopo la migrazione tecnologica.
12 ottobre 2014 – 12 aprile 2015
Ritratto di donne
Alessandra Ariatti | Legami
Chantal Joffe | Moll
Alessandra Ariatti e Chantal Joffe hanno concentrato la loro ricerca artistica nel ritratto, una tradizione figurale che ha
percorso ininterrottamente l'arte occidentale (ma non solo) dal Quattrocento a oggi. I ritratti di queste artiste molto
diverse tra loro, in dialogo in questa mostra, raccontano di donne, che divengono soggetto e oggetto della realizzazione
dell’opera.
12 ottobre 2014 – 28 febbraio 2015
Il corpo figurato. Opere dalla Collezione 1966-2005
Una selezione dallo storage della Collezione sul tema del corpo e sulla sua elaborazione in pittura, dagli anni Sessanta
alle più recenti sperimentazioni. In mostra opere di: Matthew Antezzo, Kim Dingle, Lalla Essaydi, Nicky Hoberman,
Dietmar Lutz, Margherita Manzelli, McDermott & McGough, Luigi Ontani, Vettor Pisani, Mario Schifano, Ena
Swansea, Cesare Tacchi.
4 maggio – 28 settembre 2014
Jeannette Montgomery Barron | Scene
La mostra presenta una selezione di ritratti fotografici di artisti realizzati a New York negli anni Ottanta, parte dei quali
sono presenti nella pubblicazione “Scene”. La fresca e personale galleria di ritratti restituisce il sapore e la vivacità di
quegli anni in cui a New York artisti, galleristi e critici sperimentavano nuovi stili di vita e di relazione che nel tempo
sono divenuti veri e propri oggetti e modelli di culto. Le foto selezionate per la mostra sono perlopiù connesse ad
artisti rappresentati con loro opere coeve nella collezione permanente (Clemente, Schnabel, Basquiat, Salle, Bleckner,
tra gli altri), fornendo così al visitatore un'interessante connessione tra soggetto e opere realizzate in quel periodo.
5 aprile 2014
Flavio de Marco | Lo spazio e il tempo del paesaggio
Una conversazione intesa come contributo e riflessione sul tema della pittura di paesaggio, per restituire al pubblico
una stimolante e articolata visione su questo genere pittorico. L’idea nasce dalla recente pubblicazione del volume
“Stella”, libro d’artista di Flavio de Marco, sostenuta dalla Collezione per valorizzare la ricerca artistica di de Marco in
pittura. Interverranno l’artista, Bernd Wolfgang Lindemann, direttore della Gemäldegalerie di Berlino, con un
intervento dal titolo “Spazio e tempo dell’arte: il paesaggio come archetipo di visione che riapre lo sguardo”; Maria
Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, “Spazio e tempo della storia:
un'isola come software degli stili della Storia dell'Arte”.
9 marzo – 28 settembre 2014
Mark Manders | Cose in corso
L’artista, già presente con due opere nella collezione permanente, è stato invitato a realizzare un progetto ad hoc per la
Collezione. Nella grande installazione sono presenti oggetti già impiegati in altri lavori - come accade nella pratica
artistica di Manders - ma qui ricontestualizzati e ri-generati in quello che lo stesso artista definisce una “conceptual
potential narrative in a total frozen theatre”. Un elemento nuovo è inoltre l’uso del colore puro che definisce alcuni
oggetti, a sottolineare la possibilità di un gesto fortemente pittorico in una dimensione sculturale.
15-17 novembre 2013
in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia - Aperto Festival
Wayne McGregor | Random Dance
Scavenger
Il progetto di Wayne McGregor | Random Dance vede Collezione Maramotti accanto a Max Mara e Fondazione I Teatri
per la prima assoluta della performance site specific Scavenger negli spazi della Collezione (16 e 17 novembre) che si
affianca alla prima nazionale di Atomos al Teatro Valli (15 novembre). Parallelamente alla regolare attività di
produzioni destinate al palcoscenico per i più importanti teatri del mondo, sono già state recentemente sperimentate
dalla compagnia collaborazioni con artisti visivi e collettivi di design per la creazione di eventi site specific in spazi non
tradizionalmente teatrali come il Barbican Centre di Londra e il MoMA di New York.
6 ottobre 2013-31 luglio 2014
Beatrice Pediconi | 9’/ Unlimited
La ricerca di Pediconi rende evidente come sia possibile fare pittura in altro medium: non sulla tela ma nell'acqua. La
sua pratica performativa consiste nello sperimentare come materiali organici e inorganici si sposano con questo
elemento mutevole e imprevedibile, abbandonando il controllo totale sull'esito formale del lavoro. Il progetto
realizzato per la Collezione comprende una serie di polaroid che catturano e documentano questa sperimentazione, un
grande ambiente con proiezioni video che corrono sulle quattro pareti in cui il visitatore viene immerso in un
firmamento di pigmenti che evocano una dimensione siderale. Il terzo elemento del progetto è costituito da un libro
d'artista per la cui realizzazione l'artista si è avvalsa della collaborazione di una poetessa haiku, di un chimico e di un
musicista.
6 ottobre 2013-31 gennaio 2014
Michael Van Ofen | “GERMANIA UND ITALIA”. La continuazione del contemporaneo
Il progetto dell'artista tedesco Michael van Ofen consiste in un ciclo pittorico che elabora una nuova iconografia,
prendendo come punto di partenza il costituirsi degli stati-nazione tedesco e italiano nella seconda metà
dell'Ottocento. Per evidenziare questo sviluppo storico, il pittore ha raccolto e interpretato oggetti di testimonianza
artistica su questo momento topico, attraverso i quali ha messo in luce la concertazione ininterrotta tra potere politico
e pubblica euforia dal passato al presente della contemporaneità.
Dal 5 maggio 2013
Jason Dodge | A permanently open window
[installazione permanente – via Fratelli Cervi 61]
A permanently open window è un progetto site-specific per uno spazio industriale dismesso trasformato in un centro
aziendale, connesso alla Collezione Maramotti, e la prima installazione permanente di Jason Dodge. Realizzata nella ex
torre elettrica di una fabbrica - ora restituita a spazio commerciale - l’opera si compone di tre elementi, che si
sostituiscono ai cavi dell’elettricità e creano un nuovo ordine spaziale e percettivo. La ricerca di Dodge cerca di
conferire nuova vita agli oggetti e generare esperienze personali nello spettatore, che diviene parte attiva nel suo
lavoro.
5 maggio-3 novembre 2013
Max Mara Art Prize for Women, in collaboration with Whitechapel Gallery
Laure Prouvost | Farfromwords
car mirrors eat raspberries when swimming through the sun, to swallow sweet smells
Laure Prouvost, vincitrice della quarta edizione del Max Mara Art Prize for Women, presenta la sua nuova videoinstallazione in due parti, concepita e realizzata durante una residenza di sei mesi in Italia. L'opera di Prouvost apre
nuovi orizzonti di significato, scomponendo la connessione che si stabilisce tra linguaggio e comprensione.
Farfromwords si ispira all'estetica e ai piaceri sensoriali dell'Italia e gioca come fonte di ispirazione sull'idea
storicizzata della visita del Mediterraneo.
5 maggio-31 luglio 2013
Andy Cross | House Painter
House Painter è letteralmente una casa costruita con quadri. Un centinaio di lavori che coprono tutta la superficie
esterna, combinati insieme come fossero un comune materiale da costruzione, presentandosi come un vero e proprio
caleidoscopio visivo. L’approccio pittorico e costruttivo di Andy Cross abbatte barriere linguistiche che spesso
impieghiamo per separare stili e discipline: architettura, scultura e pittura si confondono e dialogano in una
dimensione di totale potenzialità espressiva.
17 febbraio-31 luglio 2013
Evgeny Antufiev | Twelve, wood, dolphin, knife, bowl, mask, crystal, bones and marble – fusion.
Exploring materials
Prima mostra in Italia dell’artista russo con un progetto realizzato per la Collezione e conclusosi durante la sua
residenza a Reggio Emilia. Antufiev mette in opera una varietà di materiali e di oggetti, apparentemente privi di
correlazione tra loro, che si fondono e si trasformano all’interno delle sue installazioni con un processo rituale che
richiama le operazioni alchemiche. Antufiev conduce lo spettatore in un’esperienza percettiva in cui le cose
abbandonano la loro identità quotidiana per riappropriarsi della loro dimensione archetipica e configurano una nuova
forma di conoscenza del mondo. Il progetto è accompagnato da un libro d’artista.
7 ottobre 2012-21 aprile 2013
Jules de Balincourt | Parallel Universe
Parallel Universe è un progetto di Jules de Balincourt per la Collezione Maramotti, costituito da cinque nuovi dipinti.
Come spesso accade nel lavoro di questo artista, le opere sono state dipinte contemporaneamente, nel medesimo
studio, così che durante la loro realizzazione esse sono entrate in dialogo tra loro, divenendo il risultato di uno stesso
processo creativo. Queste opere possono perciò essere lette come una mappa di parti liberamente intrecciate, tesa ad
esplorare e registrare le relazioni che intercorrono tra rappresentazione, astrazione e gesto pittorico.
7 ottobre 2012-3 febbraio 2013
ARCHETYPES AND HISTORICITY
Painting and Other Radical Forms 1995-2007
di Mario Diacono
Pensata in occasione della distribuzione internazionale del volume di Mario Diacono Archetypes and Historicity /
Painting and Other Radical Forms 1995-2007 (Silvana Editoriale), la mostra temporanea presenta opere della
Collezione Maramotti, di artisti americani, o che operano negli Stati Uniti, acquisite al momento della loro prima
esposizione dal collezionista. Tra gli altri, in mostra opere di: Matthew Antezzo, Pedro Barbeito, David Bowes, Jason
Fox, Wayne Gonzales, Scott Grodesky, Nicky Hoberman, Matthew Day Jackson, Damian Loeb, Christopher Lucas, Lisa
Ruyter, Dana Schutz, John Tremblay, Kelley Walker, Dan Walsh, Kevin Zucker.
13 maggio-31 luglio 2012
Massimo Antonaci | Ipotenusa
La Collezione Maramotti propone un focus sulla ricerca di Massimo Antonaci, artista italiano trasferitosi a New York
negli anni Novanta. Il progetto Ipotenusa consta di tre mostre presentate in differenti spazi espositivi della
Collezione. Dal Nero alla Trasparenza è uno sguardo retrospettivo sulla realizzazione di lavori di vetro e catrame che
hanno contrassegnato la sua ricerca dalla metà degli anni Ottanta. Cammino dentro un corpo solo. Da est a ovest 33
stazioni in terra straniera è una mostra costituita da polaroid accostate e composte all’interno di formelle di vetro
sul pellegrinaggio di Antonaci a Santiago di Compostela. Opus è un progetto realizzato specificamente per la
Collezione Maramotti: consta di quattro trittici realizzati su papiro vergine fermentato segnati da interventi con
colore ad olio. Il progetto è arricchito da un libro d’artista, Odos.
26 febbraio 2012-21 aprile 2013
Kaarina Kaikkonen | Are We Still Going On?
Pensata per la ex fabbrica di Max Mara, ora sede della Collezione Maramotti, la grande installazione Are We Still
Going On? di Kaarina Kaikkonen segue e accompagna la struttura compositiva dell’edificio, esempio peculiare di
architettura brutalista e organicista degli anni Cinquanta. Il vecchio ingresso alla fabbrica in cui è stata realizzata
l’opera è idealmente diviso in due aree; le catene orizzontali in cemento armato che collegano i pilastri non solo
conferiscono un ritmo architettonico allo spazio, ma divengono parte del lavoro dell’artista. L’installazione si compone
di due strutture simmetriche che evocano lo scheletro di una grande barca.
26 febbraio-15 aprile 2012
Huma Bhabha | Players
Nelle sei sculture della metà degli anni Novanta così come nei sei recentissimi disegni realizzati per la mostra Players,
Huma Bhabha reinventa la testa umana decostruendo e ricostruendo un archetipo in cui raccoglie e trasforma diverse
tipologie storico-artistiche. Dalle maschere, ritratti “tecnologici” di figure arcaiche, ai disegni, che segnano il ritorno a
una rappresentazione espressionista di volti fantastici, Bhabha trae ispirazione da fonti molto diverse, arte tribale,
fantascienza, combinandole per giungere a un nuovo tipo di figurazione e costruendo il volto umano come un luogo in
cui tutte le possibilità espressive possono essere raggiunte.
13 novembre 2011-29 aprile 2012
Max Mara Art Prize for Women, in collaboration with Whitechapel Gallery
Andrea Büttner | The Poverty of Riches
Le opere prodotte per la mostra da Andrea Büttner, vincitrice della terza edizione del premio Max Mara Art Prize for
Women, sottolineano i focus della sua ricerca artistica, tesa a esplorare gli intrecci tra religione e arte e le affinità tra
comunità religiose e mondo dell'arte. L’artista è interessata al concetto di povertà dal punto di vista sia estetico sia
spirituale; non solo ai movimenti monastici, ma anche ai movimenti artistici, in particolare all’Arte Povera.
30 ottobre 2011-29 gennaio 2012
Alessandro Pessoli | Fiamma pilota le ombre seguono
Tre grandi tele di Alessandro Pessoli, miscellanea di composizioni e temi classici della pittura, vedono come punto di
partenza il complesso soggetto della Crocifissione, matrice, “fiamma pilota” per le nuove opere prodotte per questa
mostra. La pittura di Pessoli si aggrega attraverso un processo di costruzione-decostruzione linguistica, simbolica e
fisica, in cui spesso le parti cancellate, coperte, sopravvissute costituiscono la struttura portante del dipinto, alla ricerca
di una verità interiore, che si palesa nella vitalità dell’immagine e della pittura a cui l’artista continuamente tende nel
suo lavoro.
20-23 ottobre 2011
in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia - Aperto Festival
Shen Wei Dance Arts | RE-TURN. Artistic Vision of Shen Wei
Shen Wei, artista della danza totale miracolosamente in bilico tra Oriente ed Occidente, è affermato coreografo,
regista, danzatore, pittore, fotografo e direttore artistico della Shen Wei Dance Arts, tra i gruppi più interessanti della
danza mondiale. Nel suo nuovo lavoro, creato appositamente per la Collezione Maramotti, Shen Wei presenta una
nuova creazione site-specific, una coreografia originale ispirata alle opere esposte nella Collezione permanente. In
questo nuovo lavoro, Shen Wei sposta lo sguardo dello spettatore dalla prospettiva tipica del visitatore, rendendolo
testimone e partecipe di un dialogo che si nutre dello scambio di energie tra i danzatori e le opere. Il 20 ottobre la
Collezione Maramotti ospita inoltre un incontro tra l’artista e la giornalista Leonetta Bentivoglio.
7 maggio-25 settembre 2011
Arte essenziale
Karla Black, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, Thea Djordjadze, Jason Dodge, Francesco Gennari,
Ian Kiaer, Helen Mirra
Arte essenziale presenta opere di artisti che nel panorama dell'arte contemporanea degli ultimi dieci anni, pur non
dando vita alla costituzione di un gruppo, hanno mostrato una sensibilità comune verso la genesi del gesto artistico
con una modalità radicale ed essenziale al di là delle differenze formali, di impiego di materiali e di pratiche
processuali. Il contributo teorico di Federico Ferrari - nel libro che accompagna la mostra - rifugge in tal senso dalla
descrizione e dall’individuazione di uno stile per abbracciare quella di un sentire comune, il segno di un’epoca che alla
fine della postmodernità pone la questione di un nuovo inizio.
7 maggio-31 luglio 2011
Green White Red. A Perfume of Italy in the Collection of Frac Aquitaine
Per celebrare il centocinquantenario dell’unità d’Italia, la Collezione Maramotti ha invitato Frac Aquitaine a esporre
parte del loro importante patrimonio fotografico in una esposizione concepita come un articolato percorso all’interno
della storia della fotografia europea e americana, dalla fine delle avanguardie degli anni Trenta ai giorni nostri.
Ispirandosi ai tre colori della bandiera italiana – verde, bianco e rosso – la mostra sviluppa evocativamente in tre
capitoli una più ampia storia dell’umanità.
6 febbraio-10 aprile 2011
Thomas Scheibitz | Il fiume e le sue fonti
Tre grandi dipinti, una scultura, un libro d’artista: questo il progetto di Thomas Scheibitz - uno dei più significativi
artisti tedeschi contemporanei - realizzato per la Collezione Maramotti. Le opere che saranno presentate in mostra
confermano la complessità della struttura compositiva nel suo lavoro: gli elementi iconici da cui prende avvio la sua
ricerca sono tratti dal deposito collettivo della cultura visuale artistica e dai media, ma vengono trasposti e risolti in
articolazioni plastiche e in costruzioni para-geometriche che evolvono la citazione in invenzione.
21 novembre 2010-27 febbraio 2011
Flavio de Marco | Vedute
La ricerca artistica di Flavio de Marco è focalizzata sull’esperienza del paesaggio attraverso il linguaggio della pittura. Il
progetto per la Collezione Maramotti consiste in un’esposizione di sei tele di grande dimensione e 18
tele formato cartolina sul tema della veduta di città. Nello specifico sei città in cui l’artista ha vissuto: Berlino, Bologna,
Lecce, Londra, Milano, Roma. Il progetto è arricchito dalla collaborazione di Teho Teardo e Paolo Nori, che, ognuno
dal proprio ambito di ricerca (musicale il primo e letterario il secondo), svilupperanno in parallelo con l'artista una
propria visione di queste città.
24 ottobre 2010-31 gennaio 2011
Kara Tanaka | A Sad Bit of Fruit, Pickled in the Vinegar of Grief
La meditazione sulla scomparsa del corpo umano segna fortemente la pratica artistica della ventisettenne Kara
Tanaka, artista americana che vive e lavora a Los Angeles, e alla sua prima mostra in Europa.
I corpi assenti in A Sad Bit of Fruit, Pickled in the Vinegar of Grief, realizzata per la Collezione Maramotti, ci parlano
di un rifiuto del sentimento di immortalità il cui desiderio onnipresente ha permeato la cultura occidentale, ora in una
condizione di declino e di profonda crisi.
23 maggio-3 ottobre 2010
Jacob Kassay | Untitled
Presso la Pattern Room, prima mostra in Italia di Jacob Kassay, artista ventiseienne con base a New York. Il suo
lavoro, di forte impronta concettuale, unisce una processualità minimalista ad una profonda conoscenza della tecnica
fotografica che traspone nella pratica della pittura. Il suo progetto alla Collezione consta di dieci nuove opere allestite
nello spazio come una grande installazione.
9 maggio-31 luglio 2010
Malick Sidibé | La vie en rose
La Collezione Maramotti presenta La vie en rose, la più importante mostra dedicata in Italia fino ad ora al fotografo
africano Malick Sidibé. Oltre cinquanta immagini in bianco e nero degli anni ‘60 e ‘70 documentano un periodo
fondamentale della storia del Mali: il Paese, ottenuta l’Indipendenza, è percorso da nuove dinamiche culturali e sociali
e Sidibé racconta le notti di Bamako, le feste nei club, i balli sulle note della musica occidentale e la voglia di vivere dei
giovani. Parallelamente sono esposte una serie di immagini legate al suo lungo lavoro sulla ritrattistica in studio nella
quale ha sempre cercato di restituire spontaneità e bellezza dei soggetti.
28 febbraio-2 maggio 2010
Margherita Manzelli | DUE
La Collezione Maramotti presenta DUE, una mostra di nuovi lavori di Margherita Manzelli. La mostra ospita due tele a
olio, di uguali dimensioni, alle quali l’artista ha lavorato contemporaneamente per questo progetto. I due dipinti sono
uno chiaro e uno scuro, posizionati simmetricamente nello spazio espositivo, per conferire loro la stessa possibilità di
raggiungere intensità pittorica, operando su due toni opposti.
15 novembre 2009-14 febbraio 2010
Gert & Uwe Tobias
Presso la Pattern Room della Collezione Maramotti Gert & Uwe Tobias presentano la loro opera più recente,
un’installazione costituita da ventuno opere tra xilografie di grandi dimensioni, disegni e sculture, all’interno di un wall
drawing che copre le pareti dello spazio espositivo. Nelle loro opere si fondono elementi tratti dalla cultura popolare
rumena e un linguaggio formale contemporaneo che ha i suoi antecedenti nel Modernismo, al Costruttivismo e all’Art
Brut. La mostra è accompagnata da un volume in forma di libro d’artista.
19-31 ottobre 2009
in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia - Aperto Festival
Trisha Brown Dance Company | Early Works
La creatività di Trisha Brown ha frequentato sperimentazione e avanguardia e, fin dai suoi inizi, “luoghi alternativi”
rispetto al palcoscenico; tra gli anni Sessanta e Settanta sono note le sue ambientazioni in parcheggi, strade, facciate di
edifici, tetti del quartiere Soho, gallerie. La Collezione Maramotti ospita un incontro tra la coreografa, Rossella
Mazzaglia e Adriana Polveroni (19 ottobre) e presenta i suoi Early Works negli spazi della Collezione (28, 29, 31
ottobre).
24 ottobre 2009
Max Mara Art Prize for Women, in collaboration with Whitechapel Gallery
Hannah Rickards | No, there was no red.
Il 24 ottobre 2009 alle 18.00 Hannah Rickards, vincitrice del MaxMara Art Prize for Women 2007 – 2009 ha
presentato la sua nuova opera No, there was no red. in private preview presso la Collezione Maramotti. L'opera di
Rickards, presentata nel mese di settembre alla Whitechapel e acquisita dalla Collezione Maramotti, è stata visibile
nella Pattern Room della Collezione dal 25 al 31 ottobre, poi in esposizione semi-permanente per oltre un anno a
partire dal 12 novembre 2009.
24 maggio-31 ottobre 2009
Transitions. La pittura alla fine dell’arte
La Collezione Maramotti inaugura il proprio spazio espositivo temporaneo con la mostra collettiva Transitions. La
pittura alla fine dell’arte, costituita da opere della propria collezione, acquisite recentemente e realizzate dal 2001 al
2008. I trenta lavori in mostra sono accomunati da un’investigazione sulla pittura che mai si esurisce sul metodo, ma
in cui il metodo è medium del discorso iconografico. Questi artisti, con percorsi differenti, hanno messo in atto
strategie pittoriche che si appropriano di nuovi strumenti concettuali e formali
in seguito all’evoluzione dei nuovi media, portatori di nuovi immaginari tecnologici, e alla globalizzazione, che ha
internazionalizzato i linguaggi espressivi.
23 aprile-15 maggio 2009
Amaranth
La mostra fotografica collettiva, curata da Michelle Bogre, è stata realizzata in collaborazione con Max Mara e la
Parsons The New School of Design di New York. Le opere di trenta studenti indagano il rapporto della fotografia col
tempo, della fotografia come mezzo espressivo che esiste contemporaneamente nel passato, nel presente e nel futuro.
Così come l’amaranto, il fiore che secondo la leggenda non avvizzisce mai, la mostra introduce una riflessione sulla
fotografia come elemento di rottura della dimensione temporale che scandisce il nostro vissuto esperienziale,
arrichendolo e dilatandolo.
8 marzo-3 maggio 2009
John F. Simon, Jr. | Outside In. Ten years of Software Art
Prima mostra in Italia dell’artista americano John F. Simon, Jr.
Presentate presso la Pattern Room, le cinque opere presentate costituiscono uno sguardo retrospettivo su un decennio
della sua ricerca nell’ambito della software art: dal 1999 al 2009, data dell’ultimo lavoro commissionato dalla
Collezione Maramotti. I software di Simon, anima dei suoi lavori a parete, indagano la
complessità dei sistemi visualizzando combinazioni senza fine di cromie e pattern.
23 novembre 2008-22 febbraio 2009
Gianni Caravaggio | Scenario
Il nuovo progetto Scenario di Gianni Caravaggio, esposto presso la Pattern Room, è composto di sei opere, realizzate
specificamente per la Collezione Maramotti. Queste generano illusioni percettive e, dialogando tra loro, si
ridefiniscono costantemente in costellazioni sempre differenti. In questa occasione è stato pubblicato il volume dal
titolo omonimo scritto dal filosofo Federico Ferrari e dall'artista stesso.
7 giugno-26 ottobre 2008
Enoc Perez | Casa Malaparte
Presso lo spazio Pattern Room sono state presentate due grandi tele su Casa Malaparte dell’artista portoricano Enoc
Perez, realizzate per la Collezione Maramotti. La sua originale tecnica pittorica si costituisce per sovrapposizioni di
strati di colore, senza l’uso dei pennelli. Il progetto si pone in continuità con la sua lettura dell’architettura modernista
e il suo portato storico e culturale, trasmettendoci una nostalgica disillusione.
30 aprile-25 maggio 2008
Pattern Room. Fotografie di Roxanne Lowit e Giuseppe Varchetta, con un testo di Marco Belpoliti
Le immagini di Roxanne Lowit e di Giuseppe Varchetta sono due diversi sguardi che documentano, interpretandole, le
intriganti relazioni tra il corpo delle opere, degli artisti e dei visitatori nello spazio espositivo, scatti realizzati in
occasione dell’opening della Collezione. Un testo critico di Marco Belpoliti accompagna e commenta il lavoro dei due
fotografi.
Sabato 29 settembre 2007 ha aperto al pubblico, nella sede storica della società Max Mara, la Collezione
Maramotti, una raccolta di arte contemporanea internazionale dal dopoguerra ad oggi. La visita è gratuita e avviene
solo su prenotazione. Una selezione significativa di circa duecento opere delle Collezione, che consta
complessivamente di alcune centinaia di lavori, è diventata così disponibile per un pubblico di conoscitori e interessati,
secondo il desiderio del fondatore Achille Maramotti.