Rossella Infanti a colloquio con VignaClaraBlog.it

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Rossella Infanti a colloquio con VignaClaraBlog.it
Rossella Infanti a colloquio con VignaClaraBlog.it
28-Marzo-2010 | 16:00 |
Incontriamo Rossella Infanti, attrice giovane e brava, una ragazza spontanea e
sincera che insegue il suo sogno e si impegna nel proprio lavoro con
determinazione. Ha ha recitato nei due film di Federico Moccia Scusa ma ti
chiamo amore e Scusa ma ti voglio sposare, oltre ad aver preso parte alla fiction
Distretto di Polizia ed aver calcato lo scorso anno il palco di San Remo per
rappresentare visivamente il messaggio della canzone di Povia Luca era gay.
Dotata di un sorriso caloroso ed accattivante e di un fascino naturale che non ha bisogno di alcun
artificio, Rossella ha risposto volentieri a qualche nostra domanda.
Rossella, sembra che tu abbia respirato aria di set cinematografici fin da quando eri in
fasce… la tua adolescenza com’è stata? Esatto, è proprio così. Mio nonno materno, Sergio
Bonotti, è stato un produttore cinematografico e mio padre, Angelo Infanti (il mitico Manuel
Fantoni di Borotalco con Carlo Verdone e il mafioso Fabrizio nelle sequenze siciliane de Il Padrino
di Coppola) è un attore. Quindi sin da bambina ho frequentato i set cinematografici dei quali ero
sempre la mascotte. La mia adolescenza è stata serena ed ho studiato con passione fino a
diplomarmi. Subito dopo però mi sono iscritta a vari corsi di recitazione. Purtroppo, per un periodo,
non c’è stato molto spazio per i sogni ed ho lavorato in una società di distribuzione cinematografica.
Poi, 4 anni fa, il mio desiderio di recitare era troppo presente ed ho deciso di regalarmi
un’occasione per non avere rimpianti.
Corsi di doppiaggio, laboratori teatrali: queste esperienze con Nadia Rinaldi ed Ennio
Coltorti cosa ti hanno lasciato a livello umano e professionale? Mi hanno lasciato molto. Nadia,
per esempio, mi ha fatto scoprire molte cose di me stessa ma soprattutto ha arginato la mia
timidezza. Ennio, invece, mi ha dato molta determinazione e mi ha avvicinata alle cose più
importanti della tecnica teatrale e della recitazione.
Valletta in RAI, la tua gavetta è stata lunga ma pensiamo sia stata
anche divertente nel rutilante mondo della tv. Hai episodi curiosi
da raccontarci? Il mio approdo in RAI è stato da figurante come
accade a molti giovani. Un’amica mi trascinò a fare i provini per I Fatti
Vostri. Poi, per caso, Michele Guardì mi ha notata e mi ha proposto di
fare la valletta. Ho guadagnato e perché no…mi sono anche divertita.
Episodi curiosi? Beh, ricordo quando Michele Guardì mi scelse…
Avevo 20 anni. Ero in RAI ormai da quasi due anni come figurante, era
pomeriggio, dovevamo registrare delle televendite. Ero in corridoio
insieme agli altri ragazzi.. Passò lui e mi disse “Rossella vieni con
me“…ed io pensai “Oddio, e ora che ho fatto?!?!“. Lì mi disse che mi
aveva scelta per fare la valletta per Il Lotto alle Otto! Fui contenta ma
nello stesso tempo terrorizzata a causa della mia timidezza. Perchè io
in realtà non sono così spavalda…sono molto riservata. In tv o in cinema non mi succede, perché mi
nascondo sempre dietro al personaggio che interpreto ma quando si tratta di parlare di me, della mia
vita o di fare delle ospitate o interviste video… divento rossa. Comunque sono stati anni molto
belli, intensi. Ho lavorato con un grande professionista della tv ed ho conosciuto parte dei miei più
grandi amici di oggi.
Nel 2007 hai preso parte alla fiction televisiva Distretto di Polizia. Il 2008 è invece l’anno del
tuo esordio cinematografico. Ci racconti com’è stato il battesimo della settima arte? Credo che
ogni esperienza aggiunga qualche cosa. E così è stato anche in TV, per Distretto di Polizia. Ma il
cinema è stata sempre la mia casa, sempre da ospite e mai da attrice. Nel 2008 feci un provino con
la bravissima casting director Gaia Gorrini, che dopo qualche tempo mi chiamò per dirmi che ero
stata scelta. E’ stata una grande emozione…e perché no…anche una soddisfazione personale
lavorare con Federico Moccia come regista
Nel 2009 sei a San Remo, sul palco dell’Ariston, insieme ad altri attori, a rappresentare
visivamente il messaggio della canzone di Povia “Luca era gay”. Com’è stata
quest’esperienza? L’esperienza è stata molto intensa perché non avrei mai pensato di calcare il
palco dell’Ariston.Vedevo Sanremo fin da piccola insieme alla mia famiglia e quel palco mi
sembrava così irraggiungibile! Grazie a Giuseppe Povia ho potuto realizzare qualcosa che non avrei
mai sognato! Ricordo i battiti del cuore prima di salire sul palco..e poi niente altro…il buio
completo. Non dimenticherò mai l’affetto di Giuseppe il suo altruismo, la sua generosità…come del
resto le grandi risate insieme a Massimiliano Varrese ed Alessandro Matta, con i quali ho condiviso
l’esperienza sul palco..due bellissime persone e bravi professionisti. Per quanto riguarda la sua
canzone credo che sia molto bella e le polemiche che ha suscitato fanno parte della solita kermesse
sanremese
Stesso anno, altro film: l’Ultimo Ultras di Stefano Calvagna. La realtà e la violenza delle
curve italiane. Interpreti Rachele.. La violenza delle curve italiane è uno dei tanti aspetti di una
realtà negativa che fa purtroppo parte del nostro mondo. Rachele è una ragazza fondamentalmente
immatura vittima come il fratello di una concezione errata del tifo calcistico che dovrebbe essere
tutta un’altra cosa: divertimento e gioiosa partecipazione. Però interpretare un ruolo così diverso dal
mio modo di essere… anche se sono una grandissima tifosa della Roma.. è stato davvero stimolante
e mi sono affacciata in un mondo che non conoscevo per niente e devo dire che ho avuto anche
modo di ricredermi su tante cose!
Febbraio 2010: esce “Scusa ma ti voglio sposare”, ancora un film sul complesso mondo
giovanile.. Moccia sa raccontare benissimo il complesso mondo giovanile perché ha la fortuna di
possedere il famoso “fanciullino” di pascoliana memoria.
Nella storia del cinema, qual’è il ruolo che avresti voluto
interpretare? Quali sono i tuoi film cult? Beh…la parte di Uma
Turman in Kill Bill. E, non ci crederai, anche Mary Poppins e la
Principessa Sissi. Forse perché sono film che mi legano particolarmente
alla mia infanzia e ad una delle persone più importanti della mia vita
che ora mi guarda dal cielo. I miei film cult sono tantissimi… non
saprei da dove iniziare. Amo divertirmi con le commedie, ma sono
anche un’inguaribile romantica, amo i film dalle forti emozioni,
consumo confezioni di fazzoletti. Ricordo delle frasi che mi colpirono
molto del film La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek: ” Lei è ancora in
tempo..Non si accontenti di sopravvivere, lei deve pretendere di vivere
in un mondo migliore, non soltanto sognarlo..io non ce l’ho fatta” e
ancora: “Tutti quelli che se ne vanno, ti lasciano sempre addosso un po’
di sé. È questo il segreto della memoria.”
Quali sono i tuoi interessi al di fuori del mondo dello spettacolo? Amo trascorrere il tempo con i
miei amici più cari e mi diverte preparare delle cene per loro, adoro cucinare e mangiare. Mi piace
anche ascoltare della buona musica e, quando sono calma, leggere un buon libro. Poi, dato che vivo
in campagna, mi piace godere del verde che circonda la mia casa, sono amante degli animali e mi
prendo cura dei miei 2 cani e 3 gatti, sono come figli. In inverno, appena posso, fuggo sulla neve
per sciare.
Dai, facciamo un po’ di gossip: una ragazza affascinante, spontanea e divertente come te ha
sicuramente molti corteggiatori…. Certamente! Alcune volte li conto…. E poi li riconto perché
perdo il conto! Ovviamente scherzo, perché sono felicemente fidanzata.
Fuggiamo insieme su un cargo battente bandiera liberiana? No grazie, sono già fuggita con mio
padre..alias Manuel Fantoni..ma se vuoi raggiungerci ci fa piacere! Basta che non porti Richard
Burton che quello beve, beve e poi.. vomita sulla moquette del salotto!! Ma piuttosto…mi sai dire:
la Liberia è più a nord o più a sud?!?!
Domanda di prammatica: i tuoi progetti per il prossimo futuro? Ci sono vari progetti in corso,
tra i quali teatro, cinema e… allargare la famiglia! Spero che si possano realizzare al più presto.
Per fare un augurio a Rossella Infanti, non solo per la sua vita professionale, ci sono venuti in mente
questi versi di Bruce Springsteen, che ha reinventato il testo di una canzone di Elvis Presley: “forza,
insegui il tuo sogno, ovunque ti conduca, per trovare l’amore di cui hai bisogno“.
Giovanni Berti