10/02/1995 - 6 - pubblicazione

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10/02/1995 - 6 - pubblicazione
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950210SP_GBC3.pdf
data
10/02/1995
Contesto
SPP
Relatore
GB Contri
Liv. revisione
Pubblicazione
Lemmi
Bambino
Competenza
Lingua
SEMINARIO DI SCUOLA PRATICA DI PSICOPATOLOGIA 1994-1995
VITA PSICHICA COME VITA GIURIDICA
10 febbraio 1995
6° Seduta
COMPETENZA GIURIDICA E COMPETENZA LINGUISTICA
GIACOMO B. CONTRI
Una rapida lettura di questa mattina mi ha procurato un caso1 in cui viene riferito il breve dialogo fra
un padre e un figlio piccolo; l’aria è quella di un papà e un bambino che vanno a fare una passeggiata.
Il padre dice al figlio: "Prendi la bicicletta" e il bambino al padre: "Bicichetta?". Il padre: "Sì. Là
dietro la siepe..., la ‘bicichetta’". E il bambino: "Non ‘bicichetta’, bicichetta!".
Il commento è senz’altro corretto: "Il bambino si arrabbia2 perché si sente deriso. Dalla sua ultima
risposta si capisce che egli pur dicendo: "Bicichetta", sa che la parola corretta è: "Bicicletta" e dicendo: "Non
‘bicichetta’, bicichetta!" vuole dire non ‘bicichetta’, ma proprio bicicletta e, anzi, forse crede di dire proprio
così. Questa conoscenza è un segno della sua competenza fonologica3: il bambino sa che alcune parole
contengono il nesso consonantico "kl", la cui realizzazione fonetica è prematura.
Al commentatore, che pretende di cogliere il fatto linguistico, sfugge il fatto giuridico: la condotta
del bambino è una sanzione a un’offesa; è la nostra poca sensibilità che non coglie l’offesa. Al bambino non
sfugge affatto e ne dà segno nell’arrabbiarsi. Corregge, e correggendo sanziona normativamente il padre
ossia ha una replica che è una sanzione: il bambino ha una propria norma.
In cosa consiste il reato? Il reato dell’adulto è l’infantilizzazione di ciò che non è infantile; l’adulto
esautora una competenza che già esiste nel bambino, disconosce una competenza giuridica e non solo
linguistica, potremmo anzi dire che quella linguistica include quella giuridica.
Volevo fare osservare questo esempio che regge il paragone con tutti i nostri esempi di casi; se il
caso non è da trattarsi come caso clinico è solo perché possiamo trattarlo soltanto come caso scientifico. Qui
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Marina Nespor, Fonetica o fonologia: due realtà a confronto, in: KOS, 1995:1. L’articolo, ospitato nella sezione
Scienze del linguaggio della rivista, si propone di distinguere fra fonetica e fonologia, affermando che la prima si
occupa della realtà del linguaggio come realtà fisica (suoni), mentre la seconda si occupa della realtà del linguaggio
come realtà mentale. Marina Nespor è professore di linguistica all’Università di Amsterdam. Il nostro tema Vita
psichica come vita giuridica risulta avvalorato, arricchito, quasi ilarmente, da questo esempio.
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All’autrice non sfugge che il bambino si è arrabbiato, ma, dal momento che essa non valorizza questo dato, è
precisamente il punto in cui si lascia sfuggire il dato reale: la vita psichica come vita giuridica.
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Non siamo i soli a usare la parola "competenza", ma è la competenza normativa del bimbo che sfugge al narratore.
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abbiamo un articolo scientifico, che è l’analogo di un caso clinico. Il disturbato in questo caso è la signora
Marina Nespor che ha scritto l’articolo4.
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Ho provato solo a esercitare quella che chiamiamo la facoltà del secondo giudizio: la facoltà di giudizio che si riferisce
all’altro.
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