Il Banco cerca conforto nell`atmosfera europea

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Il Banco cerca conforto nell`atmosfera europea
Il Banco di Sardegna cerca il riscatto stasera aZagabria dopo il passo falso commesso in campionato sul campo di Cremona
Il Banco cerca conforto
nell'atmosfera europea
I biancoblù chiamati al riscatto a Zagabria dopo la brutta figura di Cremona
Una vittoria in casa del Cedevita potrebbe lanciarli verso la qualificazione
cato" partite. Ha battuto l'Oldenburg e lo Chalon, ha perso
all'overtime con il Bilbao. EviUna notte europea per cercare dentemente qualcosa scatta
conforto dopo la delusione in nella testa dei biancoblù, che
campionato. Il viaggio aZaga- sono sempre stati all'altezza
bria somiglia tremendamente della situazione. E anche oggi,
a quello a Oldenburg, affronta- dopo Cremona, vanno in camto dopo la sconfitta di Bologna po sapendo che hanno qualcoe con i biancoblù inseguiti da- sa da dimostrare e qualcosa
gli strali del coach Meo Sac- (tanto) anche da farsi perdonachetti. Il quale è stato ancora re. Il coach Meo Sacchetti ha
più duro e più chiaro dopo la minacciato di passare a una
partitacela di Cremona. In Ger- gestione più rigida dei quintetmania il Banco rispose con ti, lo aveva paventato alla vigiuna prestazione di altissimo li- lia e la sconfitta lo ha reso molvello, oggi è chiamato a ripe- to duro nei confronti dei suoi
tersi su un campo difficile. Il uomini. Non siamo a livelli di
Cedevita Zagabria non è il Ci- allarme rosso, ma è chiaro il tibona, ma il basket da queste more del coach e della società:
parti è una religione, per vince- un conto è non pretendere sure qui comunque bisognerà es- bito che tutti gli incastri vadasere al top.
no al posto giusto già dopo un
Bella di notte. La Dinamo, fino- mese, altro rischiare di affronra, in Eurocup non ha mai "bu- tare una situazione che si tradi Roberto Sanna
» INVIATO A ZAGABRIA (CROAZIA)
scina per mesi aspettando che
improvvisamente si accenda
la luce. Un miglioramento graduale e costante, insomma, sarebbe gradito. La parabola della Montepaschi Siena nella
scorsa stagione è l'esempio
più calzante.
Settimana cruciale. Per emettere sentenze è presto, questa
settimana comunque può già
dire qualcosa sul valore attuale del Banco: oggi la sfida di Eurocup contro una squadra
quotata, domenica sera a Sassari c'è il faccia a faccia con la
Cimberio Varese che non è la
squadra dello scorso anno, forse, ma è pur sempre nel gruppetto di testa con un bilancio
di 3-1. Sgomberate le cifre dei
valori individuali, tenute lontane le speranze di quello che
potrà accadere in maggio e
giugno, è il momento di far
parlare il campo.
Prospettive europee. Il Banco
è in piena media per passare il
turno con un bilancio di 2-1.
Dovesse vincere oggi vedrebbe spalancarsi una porta perché poi dovrà giocare due partite consecutive in casa: la prima con lo Charleroi (ultima di
andata), la seconda con l'Oldenburg (prima di ritorno) già
battuto a domicilio. In questo
senso, la partita di oggi può essere già un primo mattone per
arrivare al match-point per la
qualificazione. Forse non è il
momento di fare calcoli, ma è
giusto anche guardare avanti.
L'osservato. Marques Green. Il
miniplay di Philadelphia ha co-
minciato qui la sua stagione
nel 2012. Chiamato in un gruppo che all'epoca disputava
l'Eurolega, non ha sfondato e a
gennaio ha cambiato aria. Planando, purtroppo per lui, a Milano dove le soddisfazioni non
sono state molte di più. A Cremona nemmeno lui, ha brillato, oggi gli stimoli per giocare
una bella partita non gli mancano certo.
L'atmosfera. Qui il basket è sul
una religione. L'hotel dove alloggia la Dinamo e il palazzetto si trovano in una larga strada dedicata a Kresimir Cosic,
grande pivot visto anche in Italia alla Virtus Bologna. All'autista del pullman è stato chiesto
"Quanti anni aveva Drazen
quando è morto?" e lui subito
ha risposto "Ventotto". Inutile
specificare anche il cognome.
Meo Sacchetti, che con Drazen Petrovic ha ingaggiato
grandi duelli in nazionale, sta
anche meditando di rendere
omaggio alla tomba del grande campione, orari (strettissimi) permettendo.
La partita. Contro una squadra di Repesa, tecnico a lungo
in Italia conosciuto per il grande rigore e l'intensità delle sue
squadre, e con molti giovani in
cerca di spazio, rilassarsi o cominciare trascinandosi stancamente è la cosa peggiore da fare. Serve un'altra Dinamo, poche storie, rispetto a quella di
Cremona.