26 luglio 2015

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26 luglio 2015
CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Asti
COMMISSIONE ESCURSIONISMO
26 LUGLIO 2015
COLLE SUPERIORE e GRAN LAGO delle CIME BIANCHE – Val d’Ayas
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Sviluppo itinerario: St. Jacques (m 1684) - Alpe Mase (m 2390) - Gran Lago delle Cime
Bianche (m 2809) - Colle Superiore delle Cime Bianche (m 2998)
Dislivello in salita: all’Alpe Mase m 706; al Lago m 1125; al Colle m 1314
Tempo di salita: all’Alpe Mase h 3; al Lago h 4; al Colle h 4.30 (escluse le soste)
Tempo di discesa: dall’Alpe Mase h 2; dal Lago h 2.45; dal Colle h 3.15
Difficoltà: E
Segnavia: sentiero n.6 e TMR (Tour del Monte Rosa)
Abbigliamento: normale da escursionismo, obbligatori gli scarponcini, consigliati i bastoncini
Data ultima ricognizione: 28.06.2015, effettuata da Sergio Ardissone e Cristina Rolla
Partenza da Asti: ore 6.00 (ritrovo ore 5.45) da Piazza Campo del Palio - lato scalinate
Accompagnatori: Sergio Ardissone (335.6824651) - Cristina Rolla (338.6006551)
Non soci. I non soci dovranno, al momento dell’iscrizione, segnalare ai capigita la loro posizione.
La partecipazione sarà ritenuta valida se confermata - entro il martedì antecedente la gita - con il versamento
dell’acconto della quota di partecipazione. Ai non soci saranno richiesti, oltre la quota normale di partecipazione,
€ 3,00 perché non tesserati. Il non socio non ha copertura assicurativa. E’ possibile attivare su richiesta la copertura
assicurativa soccorso alpino e infortunio al costo di € 7,50.
Classica e panoramica escursione, facente parte
del Tour del Monte Rosa, che ci porta al cospetto
dei suoi maestosi ghiacciai e dell’imponente
mole del Cervino. Il Colle Superiore delle Cime
Bianche rappresenta il principale valico tra la
Val d’Ayas e la Valtournenche.
Il sentiero venne realizzato nell’anno 1000 come
collegamento tra Milano e la Svizzera; si
possono ancora vedere alcuni tratti selciati della
“Kramerthal”, l’antica Via dei Mercanti. Il
percorso offre la possibilità di diverse soste
intermedie tutte con splendide vedute sul
paesaggio circostante.
I guadi segnalati presentavano, al momento della ricognizione, quantità d’acqua esigue.
DESCRIZIONE dell’ITINERARIO
Dal parcheggio raggiungiamo la piazzetta di St. Jacques e continuiamo a salire per la strada,
oltrepassando il bar Fior di Roccia, fino ad un bivio al cui centro si trova una cappelletta; da qui
proseguiamo diritto (sentiero n.6). Al termine dell’asfalto, superato un ponticello a sinistra,
risaliamo, lungo il torrente, un breve tratto di sentiero gradinato; arrivati ad un bivio a T, superiamo
a destra il ponte di legno per continuare in salita su sentiero lastricato e quindi nel bosco. In 15
minuti giungiamo ad un bivio con varie indicazioni
su cartelli gialli: proseguiamo a sinistra sul sentiero
n.6, incontrando in breve la graziosa frazione di
Fiery. La attraversiamo tra il bar e l’ex albergo
Bella Vista, portandoci sul retro degli edifici.
Superata una lapide, andiamo a sinistra seguendo le
indicazioni GSW (Gran Sentiero Walser). Il
sentiero è evidente; attraversa un ponte ed inizia a
salire indicato da frecce gialle. Superati due piccoli
rivoli d’acqua, continuiamo a salire incontrando un
cancelletto che taglia il sentiero (se chiuso, lo apriamo per passare, avendo cura di richiuderlo).
Dopo pochi minuti, incontrato un segnavia su una roccia, proseguiamo diritti seguendo l’itinerario
principale. Oltrepassato un ulteriore rivolo, saliamo sul pendio a destra, con alcuni tornanti,
intravvedendo alcuni frammenti dell’antica Via dei Mercanti; ad un bivio (indicazione 8E),
continuiamo a destra per il sentiero n.6. Passiamo a destra di alcuni ruderi dell’Alpe Ventina
(m 2162) e della sovrastante baita, anch’essa parte dell’alpeggio, continuando a salire per tornanti.
Superato un ruscello, incontriamo una zona più pianeggiante arrivando in breve in vista del grande
masso erratico (m 2287) su cui sono state dipinte le indicazioni per il Bivacco Città di Mariano.
Proseguendo diritti, giungiamo in vista delle cime che caratterizzano l’alto vallone: a destra
l’imponente calotta ghiacciata della Gobba di Rollin, davanti a noi la punta del Cervino, a sinistra la
bastionata rocciosa del Roisetta, il Gran Tournalin e la Gran Sometta; il Colle Superiore, meta
ultima della nostra escursione, è un vasto avvallamento, ancora non visibile, a destra di quest’ultima.
Le indicazioni successive sono all’effettivo bivio
per il Bivacco Città di Mariano che, alla nostra
destra, riconosciamo in alto grazie al suo colore
giallo; noi continuiamo per il sentiero 6/6a/6b.
Passati a sinistra dei ruderi de “La Varda”, antico
posto di blocco in cui venivano messi in quarantena
i viandanti affetti da peste, costeggiando un sinuoso
torrente, scendiamo leggermente in una zona umida
da cui usciamo poco dopo con una piccola risalita
che ci conduce ad un altopiano con alcuni lievi
saliscendi. Con un guado ci portiamo sulla destra (sinistra orografica) del torrente; incontrato un
cartello marrone con le indicazioni per il Colle Superiore delle Cime Bianche, procediamo diritti su
sentiero sempre evidente. Attraversiamo una nuova zona umida con quattro facili guadi e giungiamo
alla prima tappa della gita, l’Alpe Mase, dove troviamo due costruzioni ed una fontana (m 2390 - h 3
da St. Jacques). Nel torrente antistante, un tempo, venivano lavorate le pietre ollari estratte dalle
rocce vicine ed utilizzate per la fabbricazione di vasellame.
Superato l’alpeggio, ricominciamo a salire a sinistra, con alcuni tornanti (TMR e segni gialli); in
breve attraversiamo il torrente con un guado, portandoci sul lato ovest ed arrivando ai pascoli
soprastanti. Il sentiero sale ancora (TMR) ed arriva ad un nuovo altopiano che ospita un largo guado
con cui ci riportiamo sul lato est del torrente; attraversato il pianoro, affrontiamo il pendio di fronte a
noi, denominato le “Terre rosse”. Al termine della
salita, attraversiamo un ulteriore altopiano
incontrando un ometto di pietre che segnala un
bivio: noi continuiamo diritto per il sentiero n.6,
senza attraversare il torrente. Proseguendo il
cammino, incrociamo un ultimo guado seguito da
una dolce salita con sentiero evidente, ometti di
pietre e segni gialli, per raggiungere infine le
sponde del Gran Lago delle Cime Bianche, nostra
seconda tappa (m 2809 - h 4 da St. Jacques).
I più allenati, con un ultimo sforzo, proseguiranno per il Colle Superiore. Guadato l’emissario del
lago, saliamo con tornanti e moderata pendenza sul versante ovest, potendo ammirare dall’alto il
lago con le sue acque blu intenso; più ad est appare il Lago di Ventina. Superati brevi tratti esposti
ove prestare attenzione, il sentiero diventa più pianeggiante e raggiunge finalmente il Colle
Superiore delle Cime Bianche (m 2998 - h 0.30 dal Gran Lago).
All’ultimo appare, quasi un miraggio, la sagoma inconfondibile del Cervino che si erge avanti a noi
in tutta la sua maestosità, pare di poterlo toccare! Il panorama è grandioso.
Il ritorno avviene sullo stesso percorso di salita
fino al bivio per il Bivacco Città di Mariano.
Da qui, a discrezione degli accompagnatori,
potremo continuare la discesa per la via di salita
oppure seguire le indicazioni a sinistra per il Pian
di Verraz inferiore. Ad un bivio, tralasciamo il
sentiero n.6C e proseguiamo per il sentiero n.6, in
ripida discesa, nello splendido e nascosto Vallone
di Tzére. Continuiamo, superato un ponte,
attraversando l’ampio pianoro che costeggia la
sinistra orografica del torrente. Scendiamo ancora tra imponenti roccioni e larici, poi su rocce
intagliate a scala. Ad un bivio vicino ad un masso erratico, a circa m 2015, svoltiamo per il sentiero
di destra (Attenzione! Non è segnalato) e continuiamo in costante discesa per giungere, in un quarto
d’ora, a Fiery e poi a St. Jacques per il sentiero intrapreso al mattino.
Buona gita!
Cristina e Sergio