Rassegna stampa 15/10/2012
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Rassegna stampa 15/10/2012
Crescere informa A cura di Crescere Insieme Onlus www.crescereinsiemeonlus.org 15 ottobre 2012 Sommario CRESCERE INSIEME È OPERATIVA IN: LOMBARDIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA LIGURIA Notizie dall’Italia - Nicholsonova: decine di minori di orfani adottati in Italia senza autorizzazione Notizie dall’Estero - I bambini di strada di Kiev Lo spazio dello psicologo -Il gioco e i giocattoli. Come giocare con i propri figli e perchè Lo spazio della Lettura - “Il figlio del desiderio.Quale genitore per l’adozione?” ISCRIVITI SUBITO AI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI! A Lissone in via Cappuccina 22 Telefonaci allo 039 93 50 124 Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Notizie dall’Italia Nicholsonova: decine di minori orfani adottati in Italia senza autorizzazione I membri della Commissione parlamentare per i Diritti umani si sono riuniti su istanza del deputato SaS Lucia Nicholsonova per cercare di districare una matassa nelle pratiche di adozioni internazionali forzate di bambini slovacchi avvenute negli ultimi anni che potrebbero portare presto a responsabilità penali. Secondo la Nicholsonova, ex Ministro del Lavoro, Affari sociali e Famiglia nel precedente governo, oltre 100 adozioni transfrontaliere di bambini provenienti da orfanotrofi slovacchi si sono compiute senza l’ok dell’apposita commissione responsabile per l’assegnazione di ogni bambino a genitori che siano ritenuti adeguati. Alla riunione ha partecipato anche la responsabile del Centro per la protezione giuridica internazionale dei bambini e dei giovani, Andrea Cisarova, come ha scritto venerdì l’agenzia di stampa Sita. La Cisarova ha confermato che la sua organizzazione ha iniziato, sotto direttiva del Ministero, un controllo approfondito per verificare tutta una serie di adozioni all’estero approvate nell’ultimo periodo, per le quali la Nicholsonova avrebbe ricevuto numerose segnalazioni da genitori. In particolare, i controlli si sono concentrati su 357 adozioni internazionali di bimbi slovacchi, la maggior parte dei quali sono stati adottati in Italia, unico paese ad essere rappresentato da una società privata in adozioni internazionali di bambini provenienti dalla Slovacchia, scrive Sita. Secondo la deputata SaS, la sproporzione nel trasferimento di bambini verso l’Italia è riscontrabile almeno negli ultimi dieci anni. A questo riguardo, la parlamentare slovacca, sempre secondo l’agenzia di stampa Sita, ha presentato una denuncia per traffico di minori e intenderebbe Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org rivolgersi all’Interpol e alla polizia italiana, sospettando un uso distorto del potere delle istituzioni nel concedere il via libera per le adozioni a livello internazionale. La maggior preoccupazione della deputata Nicholsonova è che i bambini provenienti da famiglie slovacche forse non finiscono davvero nei paesi ai quali sono stati inviati, ma proseguano per altre destinazioni. [...] La procedura standard, scrive Sita, prevede che in primo luogo si cerchi di trovare genitori slovacchi per gli orfani slovacchi, e solo quando questo non è possibile vengono allora messi a disposizione per un’adozione da parte di genitori stranieri. [...] Un altro grave problema, continua Sita, sarebbe il fatto che l’archivio del Centro per la protezione giuridica internazionale dei bambini e dei giovani sarebbe incompleto, e mancherebbero i dossier relativi alle adozioni internazionali prima del 2002, il che non permette al momento di avere una visione d’insieme dei trasferimenti all’estero dal 1993 al 2002. La Commissione parlamentare per i Diritti umani intende andare a fondo sulla questione. Secondo le nostre informazioni, le agenzie italiane che operano nel settore delle adozioni internazionali sono riconosciute e selezionate dagli enti governativi preposti. Le adozioni in Italia avvengono esclusivamente tramite la Commissione Adozioni Internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che garantisce il rispetto della Convenzione dell’Aja del 1993, come ci viene segnalato del resto dall’Ambasciata d’Italia. Dal 1998, in Italia è obbligatorio per adottare un minore straniero servirsi di un ente autorizzato, il quale cura le pratiche con le autorità estere – e non è possibile rivolgersi ad esse direttamente. Sarebbe dunque da escludersi un coinvolgimento di enti italiani nella baruffa nata in Slovacchia. Abbiamo nel frattempo cercato di contattare la parlamentare Lucia Nicholsonova per sentire le sue ragioni ma fino ad ora non ci ha risposto. (Fonte: www.buongiornoslovacchia.sk) Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Notizie dall’Estero I bambini di strada di Kiev Questa è la storia di 160 mila piccoli fantasmi, raccontata su Adoblog ( adottare a distanza). È la storia terribile e vera, di adolescenti e spesso bambini, anche molto piccoli che abitano una Kiev di cui i più spesso ignorano l’esistenza. La capitale ucraina infatti oggi è nota per essere la città di Euro 2012. [...] Dopo la notizia shock relativa alla caccia a cani, gatti e piccioni, [...] e dopo l’allerta contro il turismo sessuale, è ora la volta dei bambini fantasma. Cacciati dalle forze dell’ordine e respinti fuori dai confini della città, non possono certo essere uccisi come i randagi, ma il trattamento riservato loro è tutt’altro che umano. Ecco quindi spiegato il manganello facile col quale è stata fatta pulizia nel centro della città, perché c’è una Kiev scomoda che nessuno deve- o vuolevedere. I bambini fantasma di Kiev dormono di giorno e vivono di notte, quando col favore delle tenebre possono riemergere dalla città sotterranea, quella fatta di ponti, canali di scolo e fognature. Vivono di espedienti, furtarelli da poco, ma c’è anche qualcuno che prova a guadagnarsi da vivere vendendo metallo rubato per il riciclo. Questi bambini dell’Ucraina non hanno un nome né tantomeno una identità. Nessuno li ha mai registrati all’anagrafe e pertanto non esistono. In realtà però molti non sono orfani ma, come li definiscono nel loro paese, sono “orfani sociali”. Loro, infatti, hanno una famiglia dalla quale sono fuggiti, nella maggior parte dei casi lasciandosi alle spalle situazioni complesse, storie di alcool, droghe, abusi, alle quali la strada è sembrata un’alternativa migliore. Ma sulla strada la sorte che li attende non è però delle più felici: droghe fai da te, colle sniffate e alcool per scaldarsi (le temperature di notte arrivano a – 25°), sono questi gli unici rimedi contro una vita difficile, l’unico modo per costruirsi paradisi artificiali. Questa è una Kiev invisibile, fatta di miseria e diritti Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org inesistenti. Una città piena di paradossi ed erede di una politica del controllo e del terrore, in cui curarsi è possibile soltanto pagando. [...] In un paese come l’Ucraina, già impoverito e tanto attento solo all’immagine, occuparsi chi dei può piccoli homeless? Nel 1999 nasce Father’s Care (http://fathers-care.org), una associazione onlus alla periferia della Kiev bene, il cui scopo è esclusivamente l’accoglienza dei bambini di strada, facilitando molto spesso il ricongiungimento famigliare. Qui, in vere e proprie case famiglia e dopo un periodo di disintossicazione da droghe, alcool e colla, i minori iniziano un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale. Altrettanto valida è l’alternativa rappresentata dall’adozione a distanza dei bambini ucraini, grazie alla quale è possibile togliere dalla strada i piccoli e sostenerli in un duraturo percorso di reinserimento e di riabilitazione fisica e psicologica. (Fonte: Il Tirreno) Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Lo spazio dello psicologo Il gioco e i giocattoli. Come giocare con i propri figli e perchè Il gioco svolge per ogni bambino una funzione essenziale nello sviluppo della sua personalità ed è il modo più semplice e diretto per entrare in comunicazione con lui. Questo articolo spiega l’importanza del gioco, le difficoltà che potrebbe avere il bambino adottivo in proposito ed il ruolo di aiuto e incoraggiamento che possono e devono esercitare i genitori. Con il figlio adottivo, in particolare durante il primo periodo di convivenza, il gioco può costituire un efficace mezzo per superarne la diffidenza iniziale, stabilire un’intesa e costruire una relazione. Attraverso il gioco il bambino arricchisce la sua conoscenza del mondo, impara a conoscersi e a prendere contatto con il suo mondo interiore, esprime se stesso, impara a tollerare vissuti ed emozioni, ad accettarne il carattere spesso ambivalente, a capire come gestirle e a non farsi spaventare da esse. Il bambino non è in grado di spiegare agli altri e a se stesso ciò che prova. Giocando, egli costruisce scenari immaginari, li popola di personaggi che rappresentano varie espressioni di sé. Così il bambino che gioca con i suoi eroi preferiti, affronta la sua aggressività e impara a gestirla e la bambina che accudisce la bambola o la sgrida per qualche marachella rivive le emozioni sperimentate nel rapporto con i genitori. Giocando, il bambino non mette in scena gli episodi in sé, ma li rivive con la risonanza emotiva che questi episodi hanno scatenato in lui. Il genitore che osserva il gioco del figlio può aiutarlo a sdrammatizzare i suoi vissuti e a inserire l’avvenimento in un contesto rassicurante e accettabile. […] Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org L’importanza della figura dei genitori nel gioco del bambino: il bambino impara a costruire il gioco se può usufruire della presenza amorevole di un adulto che gioca con lui. […] l bambini adottati, spesso, non hanno avuto accanto a sé persone che gli hanno insegnato a giocare. Hanno ricevuto scarse stimolazioni, non sanno utilizzare la fantasia e l’immaginazione e fanno spesso giochi ripetitivi e monotoni (possono trascorrere ore aprendo e chiudendo un cassetto o una scatola). Nella famiglia che lo accoglierà, avrà bisogno di recuperare il tempo perduto e lasciarsi andare, fidandosi, del proprio mondo interiore e delle proprie fantasie. Attraverso il gioco libero e la sicurezza che l’adulto gli trasmette, il bambino può imparare a prendere contatto con se stesso esprimendo i suoi sentimenti e mettere le basi per costruire una relazione fiduciosa con gli adulti. […] E’ importante che il genitore si lasci coinvolgere dal gioco del bambino, permettendogli di decidere e di scegliere come giocare e lasciandosi guidare dai desideri e dalle attività del figlio. Giocattoli: i bambini piccoli conoscono il mondo toccandolo. Per questo quando sono piccoli, hanno bisogno di giochi semplici e non strutturati. […] Per quanto riguarda la scelta dei giocattoli, andate un giorno con lui in un negozio di giocattoli, in un orario in cui non ci siano molti clienti e osservatelo mentre gira fra gli scaffali, per capire cosa gli piace davvero, su cosa si sofferma. Non intervenite, non commentate e non consigliatelo. Dapprima sarà confuso, cercherà di toccare tutto e girerà per il negozio come se si trovasse nel paese del Bengodi, poi mano a mano sarà attirato da quello che più gli piace. […] I giochi aggressivi: i bambini spesso mettono in scena giochi aggressivi che talvolta i genitori cercano di scoraggiare. E’ bene che i genitori sappiano che per un bambino affrontare le sue pulsioni aggressive è una necessità e che questo lo aiuterà col tempo a saperle gestire e a non averne paura. Impedire ai propri figli di sperimentare questo tipo di giochi non neutralizza i sentimenti di rabbia che essi cercano di esprimere, ma rendono tali sentimenti proibiti e colpevoli. Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Consigli in pillole per giocare meglio: - Giocate con i vostri figli con gioia. Il gioco non deve essere un dovere, ma un piacere sia per il figlio sia per il genitore. Se il bambino è adottato, è probabile che non abbia imparato il senso del gioco e che abbia avuto poche occasioni per giocare. Avrà bisogno di maggiore disponibilità e condivisione, sia per costruire la relazione con voi, sia per imparare a giocare. […] - Qualunque gioco va bene per un bambino, basta che lui abbia voglia di farlo. […] - Non per vincere ma per il gusto di giocare! Il bambino impara, attraverso il gioco, a capire che la sconfitta, anche se sgradevole, è una condizione che si può accettare e con la quale si può convivere. [...] - Fiducia nei confronti di vostro figlio. Non sostituitevi a lui mentre sta giocando. Se lo vedete in difficoltà, aspettate che sia lui a chiedervi aiuto. I bambini hanno bisogno di potersi concentrare sul gioco e di avere tempo a loro disposizione per superare gli ostacoli e raggiungere gli obiettivi. [...] Ma ciò che è davvero importante è trovare dentro di sé la disponibilità a ritornare bambini, a divertirsi con i propri figli, a scoprire il piacere di stare insieme e di lasciarsi guidare, nel mondo del gioco, da loro con creatività e divertimento! (Fonte: italiaadozioni.it, Dott.ssa Mariangela Corrias) Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Lo spazio della Lettura Libro della settimana: “Il figlio del desiderio. Quale genitore per l’adozione?” Autore: Marina Monaco Farri e Pierangela Castellani Peila Anno: 2008 Recensione: Il problema dell’adozione, sempre più presente ed enfatizzato dai mezzi di comunicazione, anche sull’onda dell’emotività, resta tuttavia una realtà carica di interrogativi. Infatti, che cosa significa essere genitore adottivo? È sufficiente desiderare un bambino e volergli bene per risolvere tutti i problemi? La legislazione attuale è adeguata in proposito? Le autrici riflettono su questi e altri interrogativi in un’ottica psicodinamica. Il libro è scritto «dalla parte degli adulti», e i protagonisti sono gli aspiranti genitori: infatti essere veramente «dalla parte del bambino» implica aiutare gli adulti a ricercare dentro di sé i significati profondi legati alla mancanza e al desiderio di un figlio. Non vengono peraltro trascurate «la voce e l’esperienza» del bambino abbandonato, attraverso l’analisi del materiale clinico che sottolinea il faticoso processo di crescita dall’infanzia all’adolescenza nella nuova famiglia. Notizie sugli autori: Marina Farri Monaco lavora come psicologa e psicoterapeuta in una asl piemontese e dal 1986 fa parte dell’équipe che svolge per il Tribunale dei Minorenni attività di consulenza e valutazione delle coppie aspiranti all’adozione. Con Maria Teresa Niro è autrice di “Adolescenti e adozione. Una odissea verso l’identità” (Centro scientifico, Torino 1999); con Alessandra Simonetto ha curato per le nostre edizioni “Essere per fare. Genitori tra natura e cultura” (2004). Pierangela Peila Castellani lavora come psicologa e psicoterapeuta in una ASL piemontese. Opera nel settore delle adozioni svolgendo per il Tribunale dei Minorenni attività di consulenza su adulti e minori. Con Mirella Antonione Casale e Francesca Saglio ha pubblicato per le nostre edizioni “Il bambino handicappato e la scuola” (1991). Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Lo Studio Corno di Lissone è lieto di invitarVi al: Concerto di pianoforte Lunedì 22 ottobre ore 21.00 Spazio Parigi 1957 – Studio Corno Via Mameli, 11 - Lissone PIANISTA: CHEN GUANG Programma Schubert /Liszt: Gretchen am Spinnrade L. van Beethoven: Sonata op 53 F.Liszt: Dante sonata F.Liszt: Mefisto valzer Le offerte saranno devolute per il progetto “Face to Face” nella Federazione Russa Potete confermare la Vostra presenza scrivendo a [email protected] oppure telefonando al numero 039/ 9350124 VI ASPETTIAMO NUMEROSI! Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Ogni venerdì alle ore 14.00, incontro informativo gratuito per le coppie che intendono informarsi sulle tematiche dell’adozione internazionale. Vi aspettiamo con molto piacere! Per prendere appuntamento telefonateci al numero 039 9350124 La nostra sede: via Cappuccina 22 LISSONE A due minuti a piedi dalla stazione ferroviaria Crescere Insieme Onlus – Associazione per le Adozioni Internazionali Via Cappuccina 22 – Lissone (Mb) tel. 039 9350124 – fax 039 9350125 e-mail: [email protected] – sito web: www.crescereinsiemeonlus.org Siamo a vostra disposizione presso la sede di Lissone in via Cappuccina 22 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 Per maggiori informazioni: Tel. 039 9350124 – Fax 039 9350125 [email protected] www.crescereinsiemeonlus.org Gruppo Crescere Insieme Onlus Crescere Insieme crescere.insieme Comunicazioni ai sensi dell’art. 130 D.Lgs 30 giugno 2003 n. 196 (c.d. codice privacy) I dati personali dei destinatari del presente programma sono stati comunicati dai destinatari della presente ovvero sono stati rinvenuti in pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Tali dati sono trattati come strumenti informatici, nel pieno rispetto delle norme del D.Lgs. 196 del 2003. Il trattamento dei ricordati dati è finalizzato alla comunicazione delle principali notizie dei giornali, nonché alla comunicazione delle iniziative di Crescere Insieme, Studio Corno e Cis Centro Studi d’impresa. Il conferimento di tali dati è facoltativo. In ogni caso, essi non saranno resi disponibili a terzi. Il soggetto al quale i dati si riferiscono potrà esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del citato decreto, previa verifica di compatibilità con la normativa eventuale riguardante la singola iniziativa nell’ambito della quale i dati sono stati raccolti e vengono conservati. Contitolari del trattamento dei dati forniti sono Crescere Insieme, CIS centro studi d’impresa S.r.l. e Giacomo Corno. Comunicazione ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 70 (commercio elettronico). 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