Sommario Rassegna Stampa - Società di San Vincenzo de Paoli

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La Nazione - Ed. Lucca
29/06/2016
VESTITI USATI DISTRIBUITI DALLA SAN VINCENZO DE' PAOLI
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SAN VINCENZO DE PAOLI, DA 200 ANNI DALLA PARTE DEI DEBOLI DI 3
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CAMPI DI CALCIO E MURALES, COMPLETATI I LAVORI
ALL'ORATORIO DI SAN BASILIO
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Articolo di: lunedì, 27 giugno 2016, 11:56 m.
San Vincenzo De Paoli, da 200 anni dalla parte dei deboli di Omegna
Nel 2016 oltre la metà delle borse spesa a italiani indigenti
OMEGNA Un impegno quasi bicentenario, quello della Conferenza San Vincenzo De Paoli nata nel
1831, da sempre molto attiva in città a favore delle fasce deboli. «All’inizio si portava un pacchettino
di alimenti e si diceva una preghiera con la famiglia visitata – ci ha raccontato la presidente, Maria
Grazia Zanasi (nel riquadro) - poi i tempi duri della guerra e quelli più facili, quando Omegna diventò
una città industriale». Ora, la situazione è tornata difficile per crisi, conseguente mancanza di lavoro
e necessità connesse all’arrivo di extracomunitari. «Quando entrai, più di vent’anni fa – ha
continuato Zanasi - ho ritenuto che fosse necessario fare un Centro d’ascolto perché troppe le
persone che si rivolgevano a noi. Abbiamo incominciato molto modestamente in una stanza con un
paravento, facendo qualche borsa di alimenti; poi l’iscrizione al Banco alimentare della Lombardia.
All’inizio andavo io stessa a Milano a prendere gli alimenti, preparavamo le borse e le consegnavamo. Siamo arrivati, quest’anno, ad avere 465
persone che ne beneficiano (il 64% italiani); due i giorni di distribuzione». Pur non avendo a disposizione grandi risorse monetarie, tre grossi
progetti con la Fondazione del Vco e della Banca Crt, hanno consentito di portare avanti “borse lavoro” per nove famiglie : in cambio di un
assegno, attività di volontariato. «Grande il successo soprattutto morale – ha commentato la presidente - le persone si sono affezionate tra loro,
dandosi da fare per gli altri: è sorta una specie di rete di collaborazione che non mi aspettavo, una bellissima esperienza». Quest’anno distribuiti
61.356 kg di generi alimentari e 9.500 litri di latte e liquidi. «Andiamo settimanalmente da chi non può muoversi anche perché uno degli scopi
della S. Vincenzo è quello della visita domiciliare». Da qualche tempo anche un grande ipermercato offre il fresco che, per quattro giorni alla
settimana, i volontari vanno a prendere e distribuiscono, oltre alla borsa classica consegnata ogni quindici giorni e generi per bambini, raccolti
annualmente l’ultimo sabato di novembre. «Tutto quello che viene raccolto nei supermercati (che è tantissimo) resta a Omegna, grazie ad una
Convenzione fatta con il Banco alimentare cui dobbiamo però dar conto». E’ dell’anno scorso la realizzazione di una sorta di schedario (chiesto
dal Banco) con documentazione relativa ad ogni nucleo aiutato. Il Banco effettua verifiche su giacenze, quantità di generi distribuiti, residui. I
volontari della storica associazione sono diciotto; Omegna è diventata Consiglio centrale, comprendendo la Conferenza della città e quella di
Cannobio.
Stante il peggioramento delle condizioni di vita di molti, la priorità è divenuta la distribuzione alimentare e, con la Fondazione comunitaria del Vco,
si è concretizzato un progetto per l’acquisto di generi alimentari mancanti. «Facciamo tessere nominative e, ogni mese, venti famiglie a rotazione,
vanno al supermercato e fanno la spesa che desiderano (comprensiva di generi per l’igiene)». Salvo qualche eccezione non è più possibile
pagare, come accadeva in passato, le utenze: le esigenze si sono moltiplicate e non si riesce ad arrivare dappertutto. Le famiglie si rivolgono ai
Servizi sociali, al Comune, e alla Caritas parrocchiale. «Con il Vicariato c’è un progetto abitativo impegnativo: abbiamo reperito tre appartamenti a
basso costo: uno per la pronta accoglienza di chi fosse senza letto o malato (con permanenza temporanea), due per altrettante famiglie sfrattate
(uno messo a disposizione dal Comune a Germagno). Nel nostro piccolo anche quest’anno abbiamo distribuito 45mila euro di aiuti, ma non si
può coprire tutto. La gente ci dà tanto, ha molto rispetto per la S. Vincenzo e si attiva. Non chiediamo quasi mai niente perché ci portano già
vestiario, indumenti, biancheria, lenzuola, coperte». A fine maggio il mercatino delle pulci ha permesso di raccogliere risorse. Inoltre, il giorno
dell’Immacolata, quello dei lavori di ricamo a mano (fatti anche grazie all’impegno di una signora di 86 anni) a S. Marta. La sede
dell’Associazione è in piazza Mameli, presso l’ex chiesa del Collegio Rosmini.
Maria Antonietta Trupia
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Campi di calcio e murales, completati i lavori
all'oratorio di San Basilio
I lavori sono iniziati quattro anni fa e nel pomeriggio di sabato i ragazzi del quartiere insieme
all'associazione San Vincenzo De Poali hanno completato l'opera
Anna Grazia Concilio
27 giugno 2016 09:40
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Campi di calcio, di basket e volley. Non solo. A completare l'oratorio "Don
Angelo Mazzoleni" del quartiere San Basilio anche due spogliatoi, l'allestimento
di una fontana e la collocazione di una statuta. Così nel pomeriggio di sabato i
ragazzi del quartiere insieme con l'associazione società San Vincenzo De Paoli
hanno completato un lavoro iniziato già quattro anni fa.
A raccontare il successo dell'inizitiva e l'impegno dei ragazzi del quartiere
soprattutto nella realizzazione dei murales è Tommaso Ferrera, presidente
dell'associazione Unrra Casas del quartiere San Basilio. "E' stato portatoa
termine il lavoro di costruzione dell'oratorio iniziato quattro anni fa - spiega - i
primi interventi realizzati in collaborazione con l'associazione San Vincenzo De
Paoli che ha stanziato i fondi hanno riguardato la costruzione di due campetti
uno in erba sintetica e l'altro in erba vera". A questo aggiunge: "Nell'altra metà
del prato poi sono stati realizzati, nel corso degli anni, altri due campi uno per
il basket e l'altro per il volley".
La conclusione dei lavori poi è avvenuta nel pomeriggio di sabato 25
giugno. Qui i ragazzi dell'oratorio, circa duecento, insieme ai volontari
dell'associazione hanno portato a compimento l'opera, dilettandosi anche nella
realizzazione dei murales coadiuvati da Loredana Caldet. "Parte del lavoro era
stato già realizzato - puntualizza Ferrera - ora è stata completata l'area
compresa tra via Fabriano e via Fiuminata". Sui murales aggiunge: "All'ingresso
dell'oratorio anche un murales che reca la scritta del cantico delle creature".
Completati i lavori all'oratorio di San Basilio
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