273TESTpowercore imp
Transcript
273TESTpowercore imp
273TESTpowercore imp 18-02-2004 13:57 TeSt Pagina 56 Simone Coen RACK DSP CON INTERFACCIA FIREWIRE (MAC/PC) TC Electronic Powercore Firewire n altro vantaggio di questa soluzione è la migliore protezione dalla copia dei plugin offerta da un sistema nativo con uno schema di autorizzazione software che si appoggia sul numero di serie della scheda DSP, rendendo di fatto molto complicato “craccare” il plugin. I DSP offrono un’ottimizzazione di alcuni processi fondamentali nel trattamento audio e il livello medio dei plugin disponibili per queste piattaforme è decisamente superiore a quello che offre il mercato nativo. U Powercore e i suoi plugin TC Works aveva già in catalogo una versione PCI del sistema Powercore; le differenze principali risiedono nei processori utilizzati (50% più potenti in media) e nella praticità di un rack esterno collegato via cavo Firewire, permettendo una più facile operatività coi sistemi portatili, con i mini computer privi di slot PCI e anche a chi ha un sistema desktop, di Nonostante il decongestionare il proprio computer e continuo guadagnare una bella unità rack da miglioramento mostrare agli amici. delle prestazioni Il lato esteriore di Powercore Firewire è infatti molto accattivante con una dei sistemi nativi finitura grigia satinata molto elegante, basati su CPU, si un bel pulsante di accensione e nel bel sta affermando mezzo un mega indicatore blu a forma di logo Powercore che si occupa anche di un’altra soluzione, comunicazioni ancestrali con noi utenti. che prevede Il lato posteriore presenta l’ingresso per l’integrazione di un la “220” e tre prese Firewire; utile sottolineare che tali prese sono in sistema basato su standard Firewire 400, ma funzionano DSP con il nostro correttamente anche con il nuovo sequencer Firewire 800 (con un cavo adattatore) e le due prese apparentemente addizionali abituale. Per chi sono per collegare ulteriori Powercore non si può FW (in futuro...) e dispositivi Firewire permettere un vari come dischi, masterizzatori, sistema DSP scanner e quant’altro. dedicato di alto INSTALLANDO livello questa La procedura di installazione è molto semplice e prevede un’accensione soluzione offre il dell’apparecchio una volta installato il meglio dei due software. La registrazione sul sito TC è mondi a prezzi praticamente necessaria, soprattutto se accessibili. La Powercore Firewire con alcuni plugin in dotazione (Tubifex e Vintage CL) e opzionali (Sony Oxford EQ e Assimilator). 56 Marzo | SM pianifichiamo di acquistare plugin opzionali. Ho testato Powercore Firewire contemporaneamente su Mac OS X (non funziona su Mac OS 9!) e su Windows XP nelle versioni 1.7.6 e 1.8; il software non ha mai causato alcun problema. Powercore Firewire funziona anche in combinazione con le sorelle PCI (aumentandone di fatto la potenza) senza bisogno di riacquistare i plugin opzionali già eventualmente in nostro possesso, funziona correttamente anche con schede DSP della concorrenza inserite negli slot PCI, non genera conflitti di banda passante con alcune schede audio PCI notoriamente sensibili e si adagia perfettamente su piattaforme VST e AudioUnits. I plugin opzionali richiedono un’autorizzazione ad hoc: questo vuol dire che prima di poterli installare è necessario registrarsi con il 273TESTpowercore imp 18-02-2004 13:57 Pagina 57 Il pannello di controllo di Powercore. numero di serie del plugin e il numero di serie della scheda Powercore per poi ottenere un link internet per il download del plugin compilato appositamente per funzionare sul nostro sistema. Powercore Firewire poggia le sue basi su 4 processori Motorola 56367 a 150 MHz con 512 kiloword di Ram a testa e su PowerPC 8245 a 266 MHz con 8 Mb di Ram. ha già dato i primi interessanti frutti come vedremo in seguito; tutto questo è stato semplificato dall’adozione dei DSP Motorola che sono di fatto uno standard (grazie anche al fatto che sono quelli utilizzati da Pro Tools). Al di là di queste interessanti opzioni vediamo cosa offre un sistema base Powercore alla versione 1.8. CLASSICVERB PANNELLO DI CONTROLLO Non c’è hardware esterno che si rispetti senza un bel pannello di controllo e Powercore Firewire non fa eccezione. Il pannello riassume le informazioni relative a tutte le schede Powercore presenti nel sistema e nella sezione Board Usage ci annuncia la percentuale di ogni DSP attualmente utilizzata, la pagina Information riporta il numero di serie (necessario per la registrazione dei plugin!) e le versioni delle varie componenti del software mentre dalla pagina Advanced possiamo modificare il numero di buffer e il tipo di accesso DMA per ottimizzarli in base al computer e al programma in uso. Devo sottolineare quanto buona sia stata la mia esperienza (passata e presente) con il supporto online di TC Electronic; il dizionario di risposte online è spesso utile e in caso di bisogni personalizzati le risposte dello staff sono quasi sempre pronte e soprattutto corrette e professionali. Un punto deciso a favore di TC e delle tradizioni nord europee. NOTE DI UTILIZZO CON I SEQUENCER Le schede Powercore sembrano essere il cosiddetto uovo di Colombo, ma il famoso detto “No Pain, No Gain”, ovvero senza sofferenza non c’è progresso si rivela corretto anche in questo caso: tutti i sistemi basati su DSP e tecnologie native incontrano uno scoglio nell’aumentata latenza imposta dal doppio percorso che deve fare il segnale sul bus; questo limita notevolmente l’utilizzo di simili sistemi in fase di ripresa (almeno nella mia esperienza), ma ciò non toglie che in fase di mix siano oltremodo preziosi. Nuendo 2 e SX 2 operano la compensazione automatica della latenza in fase di playback e non ho riscontrato Introdotto recentemente nella linea Powercore, ClassicVerb si propone di riprodurre il suono dei riverberi classici degli anni Settanta e Ottanta con una strizzatina d’occhio alla concorrenza diretta americana di TC Electronic nel campo hardware: questo è il riverbero che più mi soddisfa e che funziona molto bene sui mix e sui singoli strumenti e voci; la sua pasta non è mai troppo prevedibile e ha una densità precisa che rende la coda del riverbero mai sfocata e aiuta a conservare il mix intelleggibile anche in presenza di scelte abbondanti in fatto di quantità di riverbero. La ricchezza del riverbero deriva a mio giudizio dalla scelta accurata degli algoritmi (16) e alcun problema in fase di mix, mentre sia Logic che Performer (sotto AudioUnits) creano qualche problemino: Performer 4.12 non risponde al meglio anche se credo che questo sia dovuto all’implementazione AudioUnits ancora non perfetta, mentre Logic impone di impostare la latenza a 1024 samples in modo da poter operare con Powercore senza incorrere in un consumo di CPU drasticamente aumentato; altro problema di Logic è la mancata compensazione della latenza su ausiliarie e bus, rendendo più complicato l’utilizzo di Powercore su questo tipo di canali mixer. Per quanto riguarda il problema del monitoring, TC Electronic offre la possibilità di diminuire drasticamente il ritardo di latenza ma nel caso si registrasse in una sessione già “pienotta” la cosa diventa complicata visto il peso sulla CPU più che triplicato. CPU E DSP Qui è meglio chiarire: per quanto gli effetti di Powercore e di tutti gli altri sistemi DSP siano basati sui chip presenti sulla scheda, è comunque richiesto uno sforzo da parte della CPU e questo è proporzionale alla potenza della stessa, all’ottimizzazione dei driver e del dialogo tra scheda DSP e sequencer e inversamente proporzionale alla latenza impostata nel sequencer. Non stupitevi perciò di caricare plugin Powercore e trovarvi con un consumo CPU pari al 15/20% anche senza alcun plugin nativo caricato. ClassicVerb. I plugin inclusi A differenza di Universal Audio, TC Electronic ha da tempo avviato un programma di sviluppo terze parti che 57 Marzo | SM dall’introduzione della modulazione, cosa che rende gli algoritmi stessi meno prevedibili e meno coerenti con il segnale originale (facilitando la distinzione tra i due segnali!). I parametri a disposizione comprendono Color, un EQ per alte e basse, il controllo sull’assorbimento dei materiali tramite un filtro passa basso sulla catena di riverberazione, predelay e lunghezza di decadimento. 273TESTpowercore imp 18-02-2004 13:57 TeSt Pagina 58 TC Electronic Powercore Firewire TC MEGAREVERB operano su tre bande indipendenti con una interfaccia utente molto semplificata e che lavora, sotto la superficie, con un numero molto più elevato di parametri che noi cambiamo grazie a dei macro comandi come il Target Curve. Il circuito Soft Clip presente anche in altri plugin mi è sempre piaciuto per il suo intervento caldo e mai inopportuno e l’efficacia di questo plugin è notevole anche comparata ad algoritmi di compressione multibanda di ultima generazione. Molto utile la visualizzazione del meter con il conteggio dei clip consecutivi. Figlio della versione per Pro Tools, questo riverbero ricalca due algoritmi dello storico M5000 della stessa TC; qui i controlli sono molti di più e possiamo impostare il decadimento indipendentemente su tre bande regolabili, decidere la forma della stanza, il materiale di cui sono costituiti i muri, le dimensioni, oltre all’abituale filtro sulle alte. Il carattere di questo riverbero è molto diverso da quello di ClassicVerb e secondo me dà il suo meglio su materiale percussivo e con tempi di decadimento non estremamente lunghi. Le room e gli ambience sono sempre efficaci come da tradizione TC. VINTAGE CL Compressore e Limiter full range dalla caratteristica molto decisa, ma sempre piacevole all’orecchio. Non so cosa ci sia dietro questo algoritmo, ma trovo che sia sempre molto piacevole anche con impostazioni estreme, anche grazie al circuito Soft Sat. Carini i VU meter in stile vintage. Il mio credo recita che di compressori/limiter non ce ne sono mai abbastanza e questo Vintage CL si è guadagnato un posto importante nel mio arsenale di plugin. TC CHORUS DELAY Come dice il nome, questo plugin associa due effetti; il tempo di delay massimo è di 500 msec, perciò non possiamo ottenere effetti di ritardo complessi, ma in compenso il delay è impostabile in BPM e in associazione col Chorus si ottengono risultati 24/7 C soddisfacenti; il Chorus è molto caldo per essere un effetto di natura digitale e attivando la funzione Golden Curve si ottengono sempre regolazioni plausibili, che non sforino cioè nel settore effetti speciali. Senza nulla togliere, si potrebbe pretendere un po’ di più dalla casa che ha ancora a listino il mitico 2290 Digital Delay. Chorus Delay. MASTERX3 MasterX è stato un dei primi tool completi per il mastering in formato plugin. Questa versione comprende expander, compressore e limiter che 58 Marzo | SM Questo plugin sembra la risposta alla UAD-1 di Universal Audio; il suono di questo 24/7 è senz’altro buono anche se preferisco ancora (e di brutto!) quello di Vintage CL, ma in quanto a emulazione di un compressore vintage ben noto non ci siamo proprio. A volte mi chiedo quando la finirà tutto questo fenomeno di repliche pseudo-vintage: dopo tutto chi ha orecchie sceglie in base al suono, non in base al nome o al look, no? I controlli rispondono in maniera molto diversa rispetto all’originale e la somiglianza, devo ammettere, fa muovere i potenziometri quasi in maniera automatica per poi ottenere risultati totalmente al di fuori delle aspettative; liberatomi di questo preconcetto, la regolazione del plugin si rivela spesso molto difficile e il comportamento del compressore varia drasticamente anche al più piccolo movimento dei potenziometri. A mio giudizio si poteva fare di meglio, ma meglio averne che no! EQ SAT CUSTOM Questo EQ me lo ricordavo molto peggiore; dopo averci giocato un po’ devo ammettere che è assolutamente musicale e l’aggiunta dell’onnipresente Soft Sat dà senz’altro una mano. Abbiamo a disposizione tre bande parametriche stereo (linkabili o no) e una coppia filtro passabasso e passaalto con possibilità di shelving. Il plugin lavora molto bene su suoni dove bisogna imprimere un carattere piuttosto che agire chirurgicamente, perciò se si deve scavare un po’ o aggiungere aria il risultato sonoro è molto piacevole. Devo dire che il suono di questo EQ e di Vintage CL sono decisamente... TC Electronic! Non c’è niente che suoni così in giro. Carattere e personalità è quello che cerco sempre in un EQ o compressore. VOICESTRIP Una catena di registrazione/mixing dedicata alla voce. Passaalto, gate/expander, voice EQ, De-esser, compressore, il tutto attivabile a pezzi. Il gate è uno dei più efficaci da me trovati nel mondo digitale (e in questo campo sono molto pignolo), e la sua azione è molto piacevole anche su suoni percussivi con un rilascio che suona naturale senza improvvise riaperture o click di chiusura estrema. Il De-esser mi sembra poco efficace ma al contempo decisamente trasparente; perciò, se vi serve per correggere qualche sibilante di troppo va benissimo, ma se abbiamo a che fare con un cantante con la “S” che fischia di continuo sarà dura cavarsela. Nel complesso dovrebbe essere ottimo nel novanta percento dei casi. Il compressore ricorda da vicino quello di Vintage CL mentre l’EQ lavora su tre bande di cui solo due regolabili in maniera semi parametrica (non si può regolare la “campana”). L’EQ è il settore più critico per la voce e avrei preferito dei preset di frequenze se proprio si doveva semplificare l’EQ: con questa topologia le alte vengono sacrificate con un filtro shelving a frequenza fissa, non esattamente l’idea migliore per un mix dove bisogna sempre stare attenti a bilanciare le alte della voce con i piatti della batteria, i synth et similia