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Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
INTRODUZIONE
Vi proponiamo di seguito alcune schede di approfondimento per ognuno dei tre spettacoli in
programma nell’edizione 2014 di Danzare per Educare, all’interno dei progetti formativi che il
Teatro Comunale offre al giovane pubblico.
I tre spettacoli si basano su fiabe più o meno note ma che hanno in comune la storia di una
trasformazione, un cambiamento.
Per ogni spettacolo troverete:
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Una breve presentazione della compagnia.
Il testo originale della storia.
Spunti didattici sugli argomenti e sulle tematiche che emergono dalla storia.
Proposte da cui avviare, prima e dopo lo spettacolo alcune riflessioni con i giovani spettatori
per stimolare interesse verso la disciplina della danza e per sviluppare un senso critico nei
confronti del mondo teatrale.
Viale Mazzini, 39
36100 Vicenza (Italia)
(39) 0444 327393
[email protected] – www.tcvi.it
P.I./C.F. 03411540242
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IL MAGO DI OZ
Il Mago di OZ (riassunto del testo)
Dorothy è una bambina che vive in Kansas con gli zii e il cane Toto Un giorno, un tornado solleva
la casa di Dorothy, con la bambina e il cane ancora all'interno (per colpa di Toto, infatti, Dorothy
non va nel rifugio sotterraneo come invece fanno gli zii), e la trasporta in volo, depositandola nella
Terra Blu dei Munchkin (tradotto in alcune edizioni italiane come Terra dei Mastichini, Terra dei
Succhialimoni oppure Terra dei Ghiottoni). Nell'atterraggio, la casa schiaccia la Strega Cattiva
dell'Est.
La Strega Buona del Nord viene a complimentarsi con Dorothy per l'accaduto, e le dona le
Scarpette d'Argento della defunta Strega Cattiva. Lei le spiega, poi, che in tutto il paese di Oz
(così si chiama quel luogo fantastico) esistono quattro streghe, di cui due buone (la Strega del
Nord e la Strega del Sud) e due cattive (la defunta Strega dell'Est e la Strega dell'Ovest).
Dorothy esprime subito il desiderio di tornare in Kansas dagli zii, e la Strega le consiglia di recarsi
dal Mago di Oz, l'unico che avrebbe potuto aiutarla. Per trovare il Mago, le dice, sarà sufficiente
seguire la «strada di mattoni gialli» fino alla Città di Smeraldo. La Strega bacia Dorothy sulla
fronte, affermando che grazie a quel bacio nessuno oserà farle del male.
Lungo la via, a Dorothy e Toto si uniscono tre compagni di viaggio, i quali decidono di
accompagnare la bambina per fare anche loro delle richieste personali al Mago di Oz: lo
Spaventapasseri (che vuole chiedere un cervello), il Boscaiolo di Latta (che vuole chiedere un
cuore) e il Leone Codardo (che vuole chiedere il coraggio).
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Durante il viaggio, i quattro incontrano i mostruosi Kalidah, mostri dal busto di orso e la testa di
tigre, ma grazie allo sforzo dei tre amici di Dorothy, le terribili creature vengono sconfitte.
Andando avanti, trovano un fiume che divide la strada di mattoni gialli e il gruppo costruisce una
zattera per attraversarlo, ma lo Spaventapasseri rimane per sbaglio appeso in mezzo al fiume
aggrappato al suo remo, e i suoi amici lo salvano grazie all'aiuto di una benevola cicogna.
Giungono quindi ad un campo di papaveri, i quali «emanano un odore acuto, capace di
addormentare chiunque lo aspiri; e se il dormiente non viene immediatamente allontanato, rischia
di non svegliarsi più». Dorothy, Toto e in seguito il Leone cadono in un sonno profondo, ma per
fortuna non lo Spaventapasseri e il Boscaiolo di latta (poiché non sono «creature di carne e
sangue»). Così i due riescono a salvare Dorothy e il cagnolino, ma non riescono a trascinare via
il Leone, poiché troppo pesante. Solo grazie all'aiuto della regina dei topi campagnoli (che il
Boscaiolo di Latta aveva salvato uccidendo un gatto selvatico) il Leone verrà messo in salvo.
Dorothy consola il leone
Giunti alla Città di Smeraldo, Dorothy e i suoi compagni vengono invitati ad indossare speciali
occhiali «per non essere accecati»; attraverso le lenti, tutto appare verde. Il Mago li riceve uno
alla volta, e ad ognuno appare sotto diverse sembianze (a Dorothy come una grande testa; allo
Spaventapasseri come una donna splendida; al Boscaiolo di latta come un bizzarro mostro; al
Leone come una sfera infuocata). Il Mago promette di aiutarli solo dopo che avranno ucciso la
Strega Cattiva dell'Ovest che regna sulla Terra Gialla dei Winkies (o Terra dei Gialloni, o Terra
dei Martufi).
Durante il viaggio alla ricerca della Strega, Dorothy e i compagni devono affrontare numerosi
avversari, mandati dalla Strega dell'Ovest per ucciderli: lupi (mozzati dalla scure del Boscaiolo di
Latta), cornacchie (uccise dallo Spaventapasseri), le api nere (morte spezzando i pungiglioni
contro il Boscaiolo di latta, mentre gli altri si erano nascosti sotto l'imbottitura di paglia dello
Spaventapasseri), e l'esercito dei Winkies (terrorizzati dal ruggito del Leone vigliacco). Infine, la
Strega usa il potere del Cappello Dorato per inviare contro i viandanti le Scimmie Alate. Queste
smantellano il Boscaiolo di latta e lo Spaventapasseri, ma non osano far del male a Dorothy,
riconoscendo il segno del bacio della Strega Buona del Nord, e si limitano a portarla insieme a
Toto e il Leone al castello della Strega Cattiva.
Qui, volendo ad ogni costo impossessarsi delle scarpette di Dorothy (che, invece, ne ignora i
poteri), ma sapendo di non poterle torcere neanche un capello (per via del bacio impresso sulla
fronte), la Strega dell'Ovest costringe la bambina a lavorare per lei in qualità di serva. Il Leone
viene tenuto a digiuno finché non acconsentirà a trainare la carrozza della Strega, ma lui continua
a rifiutare (complice Dorothy, che ogni notte gli porta segretamente del cibo). Quando la Strega
Cattiva ruba a Dorothy una delle Scarpette d'Argento, la bambina, infuriata, le lancia addosso un
secchio d'acqua, che inaspettatamente provoca la morte della Strega per "scioglimento". I
Winkies, felici di essersi liberati della tiranna, aiutano Dorothy a ricostruire lo Spaventapasseri e il
Boscaiolo. Al Boscaiolo viene offerto di diventare re dei Winkies: egli accetta, ma non prima di
aver aiutato Dorothy a tornare a casa nel Kansas.
Usando il Cappello d'Oro sottratto alla Strega, Dorothy invoca le Scimmie Alate, che portano lei e
i suoi compagni alla Città di Smeraldo. Il Mago di Oz inizialmente rifiuta di incontrarli, ma in
seguito alla minaccia di un attacco delle Scimmie Alate, è costretto ad acconsentire. Qui, Dorothy
e i suoi scoprono che il Mago non è altri che un vecchio ventriloquo proveniente da Omaha, in
Nebraska, giunto nella terra di Oz con la sua mongolfiera, che un vento forte aveva disancorato
trasportandolo in quella terra sconosciuta.
Pur essendo un comune mortale, il Mago riesce ad esaudire i desideri dello Spaventapasseri
(infilandogli una melma di crusca e spilli nella testa come cervello), del Boscaiolo di latta
(praticandogli una finestrella in petto e riponendo all'interno un cuore di seta cremisi riempito di
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sabbia) e del Leone (facendogli bere una pozione che, a suo dire, infondeva coraggio). Per
ricondurre Dorothy e Toto a casa, il Mago costruisce una nuova mongolfiera, e decide di tornare
negli Stati Uniti con loro. Lo Spaventapasseri viene eletto dal Mago nuovo reggente della Città di
Smeraldo. A causa di un incidente, tuttavia, la mongolfiera parte con solo il Mago a bordo.
A Dorothy disperata viene consigliato dalla Sentinella dai baffi verdi di chiedere aiuto a Glinda, la
Strega Buona del Sud. Tutta la compagnia si rimette quindi in viaggio, questa volta verso la Terra
Rossa dei Quadling (il Paese dei Grassoni), anche questa volta affrontando numerosi pericoli
lungo la via, come quello degli alberi guerrieri che sbarrano loro la strada. Grazie all'accetta del
Boscaiolo di Latta, il gruppo riesce a passare incolume. I quattro arrivano nella città di porcellana
dove incontrano la graziosa Principessa di porcellana. Tra l'altro, il Leone Codardo uccide un
ragno gigantesco che terrorizza gli animali di una foresta, e viene eletto loro Re. Egli acconsente,
ma decide di stabilirsi nella foresta solo quando Dorothy sarà partita. Arrivano nel paese delle
Teste-Martello, strani esseri umanoidi con gambe, un collo allungabile e la loro micidiale testa.
Dorothy e i suoi amici superano il paese ostile volando con le Scimmie Alate.
Al palazzo di Glinda, Dorothy scopre di aver sempre posseduto gli strumenti per tornare a casa:
le Scarpette d'Argento, infatti, possono portarla ovunque. Dopo un saluto accorato, Dorothy
«prese in braccio Toto, batté per tre volte uno contro l'altro i tacchi delle Scarpette d'Argento» e
torna finalmente a casa, dove riabbraccia i suoi zii.
Riferimenti politici del romanzo
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Il testo si presta a più approfondimenti :
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Il tema della siccità: nel testo il Kansas viene rappresentato come terra brulla e la
mancanza di colore va a contrapporsi ai mondi colorati che Dorothy incontrerà nel suo
percorso.
Il tema del valore dell’acqua, del suo potere purificatore (scioglierà la strega cattiva) ricorre
nel testo e si oppone al concetto del fuoco
Concetto di casa: saper apprezzare le proprie origini e mai dimenticarsene, integrandole
con quello che altri contesti e territori possono offrire. Tutte le culture hanno il loro valore e
per questo è importante lavorare sull’integrazione
Concetto di autostima: è importante credere in se stessi e su questo lavorare al meglio per
se stessi ma anche per gli altri. Capire come siamo, come pensiamo (o temiamo di essere),
come desideriamo diventare.
Dorothy: il suo viaggio è metafora del passaggio dalla fanciullezza all’età adulta che è
sempre un percorso difficile, con molti ostacoli da superare.
Le Streghe del Bene e le Streghe del Male: le streghe del Male ,dell’ Est e dell’Ovest si
oppongono alle Streghe del Bene, del Nord e del Sud e rispetto ai 4 punti cardinali dividono il
mondo tra bene e male.
Lo Spaventapasseri: rappresenta la leggerezza di pensiero e azione e per questo vuole un
Cervello ma scopriremo che in realtà è molto intelligente, deve solo crederci.
L’Omino di latta: si sente capace di amare, di provare passione e di interessarsi agli altri e
per questo vuole un cuore. Ma scopriremo che anche lui deve solo crederci.
Il Leone: si sente incapace di rischiare e di cogliere a proprio favore le occasioni che la vita
gli presenta. Per questo vuole il coraggio .Ma scopriremo che non esita per aiutare i suoi
compagni di viaggio.
Il Mago di Oz: si pone come un grande mago ma in realtà è un semplice ometto, pauroso
che trova la sua forza solo nel farsi credere grande.
L’arcobaleno: possiamo immaginarlo come un confine tra qui e l’oltre; ha una forma ad arco,
come un’entrata da oltrepassare oltre la quale ci possa essere un nuovo mondo ,una nuova
dimensione con la quale confrontarsi.
Lo spettacolo
- Lo spettacolo verrà accompagnato con l’orchestra dal vivo che sarà in “buca”. Scoprite cosa
si intende con questo termine.
- I segni teatrali (musica ,scene, videoproiezioni, costumi) sono elementi fondamentali in uno
spettacolo. Focalizzate la vostra attenzione sul ruolo della musica dal vivo, sull’utilizzazione
dello spazio, sulla funzione degli oggetti e dei costumi.
Chi si esibirà non è ancora un professionista, nèi danzatori, né i musicisti. Ti piacerebbe
provare una simile esperienza o, se ne hai avuto occasione, condividila con i tuoi compagni
Una delle tappe del viaggio è la città di Smeraldo . Per entrarvi i nostri personaggi dovranno
indossare occhiali a lenti verdi come anche ai suoi abitanti è stato ordinato da Oz di
indossarne (parte della città infatti è in realtà fatta di cristallo o bianca). Vi chiediamo di
costruirne un paio anche voi per entrare in questo mondo. Vi basterà del Cartone , pennarelli
colorati, vecchie copertine di plastica dei libri per fare le lenti o carta da lucido verde, colla e
forbici.
Dopo lo spettacolo
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Osservo, ricordo, descrivo.
Tra la drammaturgia dello spettacolo e il testo originale ci sono delle differenze: ne hai notata
qualcuna?
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Più linguaggi, la danza, la musica, il video si sono fusi insieme. Ci sono stati dei momenti che
ti hanno particolarmente emozionato?
Prova a riproporre graficamente o con un breve testo i momenti che più ti sono piaciuti.
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ASSOCIAZIONE DANZA VENEZIA
Ai blocchi di partenza il Progetto della’Associazione DanzaVenezia “Danza. Altri spazi” con il
nuovo spettacolo “Il mago di Oz” tratto dal libro di Frank Baum, al quale parteciperanno scuole
del territorio veneto coinvolte in un progetto formativo per stimolare nei giovani il gusto della
Danza. Dopo l’esperienza di “Fantastique” del 2012, una nuova avventura guidata da una figura
magica. Narratore dello spettacolo sarà il mago di Oz in persona. Con la narrazione, una
semplice telecamera ed alcuni piccoli oggetti, utilizzando la tecnica del teleracconto, Oz
dialogherà in modo originale con i danzatori, accompagnando gli spettatori direttamente dentro
una realtà in cui tutto è possibile, basta avere il coraggio di immaginarlo. Uno spettacolo che
rappresenta il punto di arrivo di un percorso formativo stratificato e complesso, che coinvolge
numerose scuole di danza insieme a professionisti in una grande equipe di lavoro coordinata
artisticamente da Carlo Presotto. Per la prima volta le musiche dello spettacolo saranno eseguite
dal vivo dall’Orchestra giovanile di Vicenza diretta da Mariano Doria e Michele Sguotti.
Il progetto si realizza in collaborazione con Arteven, La Piccionaia – I Carrara, l’Orchestra
giovanile di Vicenza, con il patrocinio della Regione del Veneto.
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