GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI
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GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI
GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI 1711-1786 Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone Calendario delle manifestazioni PARMA - GALLERIA NAZIONALE 4 - 16 ottobre 2011 PROMOTORI Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza Istituzione Casa della Musica Fondazione Arturo Toscanini Biblioteca Palatina Fondazione Antonio Stradivari, Cremona Associazione Liuteria Parmense Scrollavezza & Zanrè - Studio di liuteria e restauro in collaborazione con Comune di Parma, Provincia di Parma, Provincia di Piacenza, Conservatorio di musica “Arrigo Boito”, Europa Galante, Fondazione Teatro Regio A so O. Tavitian MAIN SPONSORS con il contributo di ROTARY CLUB PARMA EST INNER WHEEL PARMA EST GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI 1711-1786 Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone Da sempre i violini, le viole e i violoncelli costruiti da Giovanni Battista Guadagnini sono apprezzati per le loro caratteristiche formali e soprattutto per le loro eccezionali qualità sonore. Si tratta di strumenti che, anche a livello economico, possono raggiungere quotazioni molto elevate, appena un gradino al di sotto dei celebrati capolavori di Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri del Gesù. Fino a pochi anni fa, però, la vita e la carriera di Guadagnini erano avvolte da un alone di mistero, anche a causa dello stesso liutaio che in vecchiaia, evidentemente per ragioni commerciali, aveva accreditato una sua origine cremonese e un discepolato, per altro impossibile, presso il grande Stradivari. Ora il mito è stato sfatato, principalmente grazie alle ricerche di Duane Rosengard, confluite nella sua fondamentale monografia del 2000. Oggi sappiamo che Giovanni Battista nacque a Bilegno, un minuscolo villaggio del piacentino, per spostarsi poi a Piacenza, a Milano, a Parma e infine a Torino: una vita lunga, operosa, segnata dal successo ma anche da gravi lutti e da tante difficoltà economiche. Arrivò a Parma nel 1758, quando la città, grazie all’opera riformatrice del primo ministro Guillaume du Tillot e all’ambizione dei giovani duchi Filippo e Luisa Elisabetta di Borbone, si avviava a diventare l’“Atene d’Italia”, uno dei più fervidi centri d’arte e di cultura dell’intera penisola, dove musica e teatro giocavano un ruolo di primo piano. L’articolato omaggio a Guadagnini che abbiamo approntato a trecento anni dalla sua nascita con l’attiva collaborazione delle più prestigiose istituzioni culturali e musicali nazionali ed internazionali - oltre a riportare a Parma una serie di preziosissimi strumenti provenienti da collezioni di tutto il mondo - diviene anche l’occasione per rileggere, da una prospettiva del tutto originale, una delle stagioni più alte e felici della cultura cittadina. Giovanna Damiani Soprintendente per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici di Parma e Piacenza Giovanni Battista Guadagnini Violino Franzetti 1742 Violoncello 1743 circa Violino Baron Knoop 1744 Violino De Cuvillon 1745 Violino 1752 Violino Burmester 1756 Violoncello 1757 Violino piccolo Thomas 1762 Violino Hottinger, Reynolds 1767 Violino Aranyi 1768 Viola Vieuxtemps 1768 circa Violino Merter 1769 Violino Millant, Levine 1770 Viola Salabue “Seconda” 1774 Violino Lachmann, Schwechter 1776 Viola 1780 Violino 1785 Giuseppe Guadagnini, Mandolino 1780 Carlo Guadagnini, Mandolino 1792 MOSTRE 8-16 ottobre 2011 Parma, Galleria Nazionale, Salone Maria Luigia Giovanni Battista Guadagnini 1711-1786. Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone La mostra celebra i trecento anni dalla nascita del più grande liutaio italiano della seconda metà del Settecento. Nato a Bilegno, un piccolo borgo della provincia di Piacenza, Guadagnini fu poi attivo a Parma per tredici anni (1758-1771) alla corte dell’infante don Filippo di Borbone, godendo della protezione del colto ed influente primo ministro Guillaume du Tillot. Giovanni Battista costruì violini, viole e violoncelli che sono oggi considerati fra i più alti raggiungimenti della liuteria classica. Entro la suggestiva cornice della Galleria Nazionale, accanto ai ritratti dei principali membri della corte borbonica, la mostra ripercorre, attraverso preziosi esemplari di strumenti ad arco provenienti da collezioni di tutto il mondo, le fasi più rappresentative della movimentata ed originale carriera di Giovanni Battista, dagli esordi a Piacenza, all’importante soggiorno a Milano, fino al cruciale periodo vissuto a Parma e all’approdo a Torino negli ultimi anni, dove lavorò sotto l’ala protettrice del conte Ignazio Alessandro Cozio conte di Salabue, uno dei primi collezionisti di strumenti antichi. Fu qui che lo stesso Guadagnini accreditò la sua nascita cremonese e un discepolato presso Antonio Stradivari, un “mito” che soltanto ricerche storiche e documentarie recenti hanno definitivamente sfatato, riconsegnando la figura del grande liutaio alla solida concretezza della storia. Orario di apertura: tutti i giorni 8.30-19.00 Prezzi dei biglietti: € 6,00 (intero); € 3,00 (ridotto) gratuito per i minori di 18 e i maggiori di 65 anni La Scuola parmense contemporanea Giuseppe Arré Marcello Bellei Jurg Buchwalder Lorenzo Frignani Peter Ivan Barbara Morello Marco Imer Piccinotti Luca Primon Alessandro Scandroglio Thomas Schmitt Renato Scrollavezza Elisa Scrollavezza Dario Segala Interpretare Guadagnini Gregg Alf Roberto Collini Alessandro Commedulli Alberto Giordano Giovanni Lazzaro Pio Montanari Giovanni Battista Morassi Simeone Morassi Bernard Neumann Frederic Noharet Primo Pistoni Scrollavezza & Zanrè Davide Somenzi Maurizio Tadioli Alessandro Tossani Dario Vettori MOSTRE 8-16 ottobre 2011 Parma, Galleria Nazionale, Sale della Rocchetta Mostra di liuteria contemporanea Interpretare Giovanni Battista Guadagnini Una selezionata schiera di liutai contemporanei interpreta l’eredità del grande liutaio di origini piacentine. In un’arte legata alla tradizione come la liuteria, gli autori classici sono sempre rimasti la più grande fonte di ispirazione nel corso del tempo, sia tramite la realizzazione di copie fedeli di strumenti famosi, sia come libera interpretazione ed adattamento dei modelli del passato. Giovanni Battista Guadagnini è stato probabilmente il liutaio più imitato dopo i classici cremonesi e ha lasciato un segno duraturo in importanti scuole novecentesche, innanzitutto quella milanese e torinese. Alcuni fra i più importanti e noti autori di oggi, italiani e stranieri, presentano le loro interpretazioni contemporanee, inserendosi nel solco di questa gloriosa tradizione. La Scuola parmense contemporanea Parma è uno dei centri italiani dove la liuteria si è sviluppata con più fermento nel corso del secolo appena trascorso. Sede, a partire dal 1928, della prima scuola pubblica di liuteria in Italia, la storia della città è fortemente segnata per tutta la prima metà del Novecento dall’attività di Gaetano Sgarabotto, fondatore della scuola stessa, e del figlio Pietro. Dopo una parentesi durata alcuni decenni, questa tradizione trova nuovo slancio nel momento in cui Renato Scrollavezza viene chiamato a dirigere un corso di liuteria nel Conservatorio della città. Siamo nel 1975, e dopo trentasei anni l’influenza di Scrollavezza sulla liuteria italiana contemporanea ha reso la Scuola di Parma, oggi ospitata nel Castello della Musica di Noceto, fra le più note nel mondo. Alcuni fra i migliori liutai che si rifanno a questo insegnamento mostrano i percorsi che tale tradizione ha imboccato in questi ultimi decenni, segno che buoni violini non sono frutto di una conoscenza segreta persa per sempre, ma di passione ed impegno possibili anche nel mondo di oggi. CONCERTI ED EVENTI Musica alla corte dei Borbone Simposio · Conferenze · Workshops Pavel Berman è nato a Mosca dove ha studiato al Conservatorio Ciaikovskij, proseguendo gli studi alla Juilliard School di New York, dove si è perfezionato con Isaac Stern. Accanto alla lunga collaborazione cameristica con suo padre Lazar, ha suonato con le più importanti orchestre europee, americane e asiatiche e collaborato con direttori e solisti di grande prestigio. In Italia appare nel doppio ruolo di direttore e solista con formazioni quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale di RAI di Torino, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra da camera di Padova e del Veneto, la Filarmonica Toscanini di Parma. Ha inciso per Koch International, Audiofon, Discover, Supraphon, Phoenix Classics e Dynamic. Filarmonica Arturo Toscanini, costituita nel 2002, è la punta di diamante dell’attività della Fondazione Toscanini, maturata sul piano artistico nella più che trentennale esperienza dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna. La Filarmonica si è esibita sotto la guida di prestigiose bacchette, quali Charles Dutoit, Rafael Fruhbeck de Burgos, Gianluigi Gelmetti, Lorin Maazel, Kurt Masur, Zubin Metha, Michel Plasson, Georges Prêtre, Jeffrey Tate, Yuri Temirkanov, Vladimir Jurowski, e con solisti del calibro di Maxim Vengerov, Misha Maisky, Uto Ughi, Vladimir Spivakov, Salvatore Accardo, Natalia Gutman, Mario Brunello, Shlomo Mintz. La costante innovazione delle strategie musicali, associata al rigore dell’approccio artistico, consente all’Orchestra di spaziare con un repertorio che va dai grandi classici del Settecento fino alle più avanguardistiche esperienze del presente. CONCERTI Venerdì 7 ottobre, ore 20.30 Parma, Teatro Farnese Concerto inaugurale Filarmonica Arturo Toscanini Direttore e violino solita: Pavel Berman Guadagnini Kleynenberg, Torino 1783 Musiche di Tommaso Traetta, Wolfgang Amadeus Mozart Franz Joseph Haydn In collaborazione con Prezzi dei biglietti: € 12,00 (intero); € 10,00 (ridotto over 60 e abbonati); € 5,00 (ridotto under 26); € 1,00 (ridotto under 14) Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini: Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312 e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it Črtomir Šiškovič è nato a Trieste, dove si è diplomato a pieni voti presso il Conservatorio “G. Tartini”, per poi perfezionarsi con Igor Ozim e con il Quartetto Amadeus di Colonia. Qui ha conseguito nel 1980 il diploma a pieni voti e menzione speciale presso la prestigiosa Musikhochschule. In ambito cameristico si esibisce in numerose e prestigiose formazioni a livello internazionale, mentre in qualità di solista ha suonato con le più importanti orchestre italiane, europee e asiatiche. Ha al suo attivo numerose incisioni, fra le quali spicca l’integrale delle Sonate per violino solo di Giuseppe Tartini (Dymanic). Enrico Contini, parmigiano, si è diplomato col massimo dei voti al Conservatorio Arrigo Boito di Parma perfezionandosi poi con A. Janigro e M. Flaksmann per il repertorio solistico e con A. Bijlsma in violoncello barocco. Ha svolto intensa attività cameristica e con orchestre lirico-sinfoniche sia in Italia sia all’estero. Il repertorio barocco e classico su “strumenti originali” costituisce l’attività primaria degli ultimi anni. Con Ilario Gregoletto e altri musicisti ha fondato l’“Ensemble Claviere” che si dedica al repertorio del periodo classico con fortepiano: il principale frutto di questa collaborazione è la registrazione integrale dei Quintetti di Luigi Boccherini per la Brilliant. Luca Ferrini ha studiato pianoforte, clavicembalo e organo e composizione organistica. Da più di quindici anni si esibisce in tutta Europa con egual successo con tutti e tre gli strumenti, come solista, in formazioni cameristiche e con orchestra. Ha registrato una decina di cd per numerose emittenti radiofoniche, tiene seminari di interpretazione pianistica e cembalistica, senza trascurare la composizione (è autore di messe, musica corale e opere strumentali). CONCERTI Domenica 9 ottobre, ore 11.00 Parma, Galleria Nazionale Virtuosi a corte Črtomir Šiškovič, violino Guadagnini Baron Knoop, Piacenza 1744 Enrico Contini, violoncello Luca Ferrini, cembalo Musiche di Carlo e Domenico Ferrari, Jean-Marie Leclair Angelo Morigi, Giuseppe Tartini Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26) Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini: Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312 e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it A soli sedici anni, Fabio Biondi viene invitato al Musikverein di Vienna per interpretare i Concerti per violino di Bach. Da allora collabora quale primo violino con i più importanti gruppi specializzati nell’ese cuzione di musica antica con strumenti e prassi esecutiva originali. Nel 1990 fonda Europa Galante che, in pochissimi anni, grazie ad un’attività concertistica estesa in tutto il mondo e ad un incredibile successo discografico, diviene l’ensemble italiano specializzato in musica antica più celebre e più premiato in campo internazionale. Con Europa Galante Fabio Biondi è invitato nei più importanti Festivals e nelle sale da concerto più famose del mondo. In pochi anni vende quasi un milione di dischi, e Le quattro stagioni di Vivaldi incise per Opus 111 diventano un vero caso internazionale. Il suo sviluppo musicale orientato verso un repertorio universale, ma anche incline alla riscoperta di compositori oggi poco eseguiti, si direziona verso una letteratura che copre 300 anni di musica. Oggi Fabio Biondi incarna il simbolo della perpetua ricerca dello stile, uno stile libero da condizionamenti dogmatici e interessato alla ricerca del linguaggio originale. Stefano Marcocchi, nato a Parma, dopo essersi diplomato in viola presso il Conservatorio della sua città con il massimo dei voti e la lode, ha approfondito lo studio della prassi esecutiva barocca e classica attraverso la stretta collaborazione con musicisti quali Roberto Gini e Fabio Biondi. Ancora giovanissimo è stato membro effettivo della Gustav Mahler Jugendorchester e a soli 23 anni ricopriva già il ruolo di prima viola presso l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI. È stato inoltre invitato da Claudio Abbado a far parte dell’Orchestra Mozart e della Lucerne Festival Orchestra. Dal 2001 Stefano Marcocchi è prima viola di Europa Galante. Leonardo Morini si è diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio Arrigo Boito di Parma con Francesco Tasini. Svolge un’intensa attività concertistica al clavicembalo e all’organo in Italia e all’estero. Ha collaborato con numerose orchestre e gruppi musicali e ha suonato con Fabio Biondi, Severino Gazzelloni, Cecilia Gasdia, Emma Kirby. È stato clavicembalista degli Orfei farnesiani con i quali ha inciso vari CD per Tactus e con cui suona in Italia e all’estero. CONCERTI Domenica 9 ottobre, ore 20.30 Parma, Galleria Nazionale Stile e cultura nella Parma del Settecento Conferenza - concerto Fabio Biondi, violino - Guadagnini Salabue, Berta, Torino 1774 Stefano Marcocchi, viola - Guadagnini Salabue, “Seconda” Torino 1774 Leonardo Morini, cembalo Un programma a sorpresa, un’affascinante conversazione con il celebre violinista italiano, nella quale si alterneranno inediti brani musicali, ad illustrare caratteri e vicende della vita musicale del Settecento a Parma. In collaborazione con Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26) Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini: Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312 e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it CONCERTI Domenica 16 ottobre, ore 11.00 Parma, Galleria Nazionale Reale Musica, Cappella e Camera Susanne Scholz, violino solista e maestro di concerto Clara Fanticini, Eleonora Mugnaini, Davide Quinci, Gabriele Toscani, violini Sayu Aino, viola Tommaso Baroni e Chafik Hashizume, violoncelli Donato Bandini, contrabbasso Elisa Bognetti e Benny Dallaglio, corno naturale Francesco Baroni, cembalo Musiche di Carlo Ferrari, Angelo Morigi In collaborazione con Conservatorio di musica “Arrigo Boito” di Parma Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26) Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini: Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312 e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it Susanne Scholz, docente alla Hochschule di musica di Lipsia, vanta una ricca carriera concertistica e pedagogica. Suona abitualmente con gruppi specializzati in musica antica come “Capella Musicae”, “La Corona Melodica” e “Chordae Freybergensis” e ha collaborato con ensembles prestigiosi come “Les Arts Florissants” e “La Petite Bande”. Percorre la via del rigore strumentale e musicale, con particolare attenzione alla “pronuncia” dell’arco e al discorso retorico-musicale caratteristico degli strumenti d’epoca. Ha al suo attivo oltre cinquanta registrazioni discografiche e svolge un’intensa attività didattica nei conservatori di Vienna, Graz e Lipsia e in numerosi altri paesi europei. Francesco Baroni, organista e clavicembalista parmigiano, è stato allievo di Francesco Tasini per l’organo e Bob van Asperen per il clavicembalo. Nel 1980, giovanissimo, inizia la sua attività concertistica con il complesso Il Dolcimelo. Ha inciso per le case discografiche Arion, Tactus, Naxos, Symphonia, Glossa, Brilliant, ORF. Come direttore e fondatore del complesso Compagnia de’ Musici si interessa alla riscoperta del patrimonio musicale inedito del Sei e del Settecento italiano. Docente di clavicembalo al Conservatorio di Parma, è Ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici di Parma e Piacenza per la tutela ed il recupero degli organi storici. CONCERTI Domenica 16 ottobre, ore 20.30 Parma, Galleria Nazionale Le musiche di Isabella Susanne Scholz, violino Guadagnini Lachmann, Schwechter, Torino 1776 Francesco Baroni, cembalo Musiche di Joseph Cassanea de Mondonville, François Couperin Pietro Locatelli, Jean-Marie Leclair In collaborazione con Conservatorio di musica “Arrigo Boito” di Parma Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26) Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini: Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312 e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it Giornata internazionale di studi Giovanni Battista Guadagnini 1711-1786 SIMPOSIO Martedì 4 ottobre, ore 9.30 Parma, Istituzione Casa della musica Giuseppe Martini L’attività di Giovanni Battista Guadagnini a Parma alla luce di nuove scoperte documentarie Philip J. Kass Evolution in Giovanni Battista Guadagnini’s style Alberto Giordano, Franco Zanini, Nicola Sodini Uso, conservazione e riuso dei violini storici. Indagini micro-tomografiche su un violino di G.B. Guadagnini - Milano 1753 con luce di sincrotrone Terry Borman “Innovation in a timeless art”: bringing Computed Tomography, Modal Analysis, and Acoustic Radiation Analysis into the modern violin-maker’s workshop. Brigitte Brandmair Case study of a Guadagnini varnish In collaborazione e con il sostegno di ARTE, MUSICA, TEATRO E SPETTACOLO NELLA PARMA DEL SETTECENTO Conferenze Sabato 8 ottobre, ore 17.30 Parma, Galleria Nazionale Davide Gasparotto Arte e committenza alla corte di don Filippo di Borbone Sabato 15 ottobre, ore 17.30 Parma, Galleria Nazionale Marco Capra Teatro, musica e spettacolo nella Parma del Settecento Mostra 8-23 ottobre Colorno, Reggia Ducale, Chiesa di San Liborio Musica e teatro nella residenza estiva di Colorno, da don Filippo a don Ferdinando I due duchi di Parma, Filippo e suo figlio Ferdinando, erano musicisti oltre che musicofili, ed è proprio don Ferdinando che il 20 maggio 1771 accordò a Guadagnini il trasferimento dalla corte di Parma a Torino. Sicuramente il liutaio trascorse nella residenza estiva alcuni periodi insieme a molti altri artisti che svilupparono alla fine del Settecento un’attività riccamente articolata che coinvolgeva numerosi spazi ducali. L’esposizione in San Liborio, a cura della Provincia di Parma con la collaborazione di Paola Cirani, è un’occasione per ammirare alcuni documenti, spartiti e oggetti dell’epoca borbonica, a riprova dell’interesse musicale, del gusto e delle intenzioni culturali di una corte che aspirava a un ruolo internazionale di rilievo. La Cappella ducale, costruita nel 1777, conserva infatti un importante fondo musicale composto da manoscritti databili tra il 1775 e il 1804, molti dei quali autografi, e documenta il fasto con cui venivano solennizzate particolari festività. WORKSHOPS 4- 9 ottobre Noceto (Parma), Castello della Musica Seminario sul restauro degli strumenti ad arco Docente: Hans J. Nebel Il seminario fa parte dei corsi di liuteria e restauro che Liuteria Parmense ospita ogni anno a partire dal 2004 presso la Scuola di Liuteria Renato Scrollavezza. Il grande restauratore americano Hans J. Nebel terrà un corso indirizzato a liutai professionisti che vogliano perfezionare le loro competenze nel campo della riparazione e conservazione degli strumenti ad arco. Nebel, originario della cittadina tedesca di Mittenwald da una famiglia che esercita questo mestiere da quattro generazioni, è conosciuto per essere stato prima l’assistente e poi il successore di Simone Fernando Sacconi, considerato l’ideatore delle moderne tecniche di restauro. Il seminario di questa edizione si incentrerà sugli interventi al manico degli strumenti ad arco. 6- 8 ottobre Parma, Galleria Nazionale Master Class sulla prassi esecutiva barocca Docente: Susanne Scholz Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelssohn Bartholdy”, Lipsia Il Conservatorio di Parma ha invitato la violinista austriaca Susanne Scholz, docente di violino barocco alla Hochschule di Lipsia, a tenere una Master Class sulla prassi esecutiva barocca. In occasione della mostra dedicata a G.B. Guadagnini è nata una collaborazione con la Galleria Nazionale di Parma che porterà all’esecuzione in prima assoluta di pagine musicali strettamente legate alla corte borbonica di Parma negli anni in cui il grande liutaio era attivo nella città emiliana. Le composizioni di Carlo Ferrari e di Angelo Morigi, rispettivamente primo violoncello e primo violino dell’orchestra ducale di don Filippo, stampate all’epoca a Parigi e Amsterdam, saranno eseguite dai giovani allievi del Conservatorio di Parma con la supervisione di Susanne Scholz e Francesco Baroni. PER I PIÙ PICCOLI Guadagnini non ripete ovvero, la ricerca del suono perfetto Teatro medico-ipnotico Patrizio Dall’Argine, burattinaio Andrea Bovaia, assistente Lilli Amadei, violinista In collaborazione con La leggenda narra che un giorno il chitarrista Robert Johnson (sicuramente disperato per faccende di cuore, miseria e ingiustizia) si fermò ad un incrocio nei pressi del fiume Mississipi. Lì incontrò un dèmone che gli insegnò i segreti del blues, o forse gli accordò magicamente la chitarra per poter suonare quella musica che arriva dritto al cuore. Nei crocevia si raccolgono i dèmoni delle possibilità e degli errori, è sempre stato così, per questo vengono collocate di frequente piccole statuette che raffigurano delle divinità protettrici che aiutano a scegliere la strada giusta… Non sappiamo se il misterioso liutaio Guadagnini, quando doveva scegliere i millimetri della bombatura dei suoi violini o le fattezze delle effe, chiedeva consiglio ad una piccola santa piuttosto che ad un dèmone, ma sicuramente nei suoi frequenti spostamenti si sarà trovato fermo ad un crocevia, in una qualche mulattiera tra Piacenza, Parma, Cremona, o lungo la strada per Torino, nei pressi del Po. È molto probabile che nella sua continua ricerca del suono perfetto si sia imbattuto in diavoli tentatori piuttosto che in ciarlatani e muse vestite di cotonella, coinvolto anche lui in quel chiassoso spettacolo d’arte varia che è la commedia umana. Parma, Voltoni della Pilotta Domenica 9 ottobre I spettacolo ore 15.30; II spettacolo ore 17.30 Domenica 16 ottobre I spettacolo ore 15.30; II spettacolo ore 17.30 Lo spettacolo è aperto a tutti con ingresso gratuito PER I PIÙ PICCOLI Nella bottega del liutaio: i segreti di Guadagnini Gli strumenti musicali creati da Giovan Battista Guadagnini sono considerati fra più alti esiti della liuteria italiana del Settecento, insieme a quelli di Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri del Gesù. Eppure molto poco si sa della formazione di Guadagnini: chi fu il suo maestro e da chi imparò a costruire quei meravigliosi violini ancora oggi apprezzati in tutto il mondo per la loro bellezza e l’eccellente qualità del suono? La visita alla mostra organizzata nella Galleria Nazionale in occasione dei trecento anni dalla nascita, ci consentirà di conoscere più da vicino il grande liutaio, che lavorò anche a Parma in stretto rapporto con la corte dei Borbone. Indagando i “segreti” della sua bottega, dalla scelta del legno, alla forma del riccio, alla bombatura della cassa, al disegno delle “effe”, i più piccoli saranno guidati, con l’aiuto di un liutaio, alla scoperta delle tecniche di costruzione degli strumenti ad arco, proprio come se ci trovassimo direttamente nel laboratorio del maestro. Parma, Galleria Nazionale, Salone Maria Luigia Martedì 11 ottobre ore 16.30 Giovedì 13 ottobre ore 16.30 Incontri per i bambini con i genitori dai 6 ai 14 anni a cura di Carla Campanini, con la collaborazione di Elena Gonizzi e della liutaia Milena Noventa. Ingresso gratuito per i bambini e i loro accompagnatori GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone Mostra a cura di Davide Gasparotto e Andrea Zanrè Comitato scientifico Giovanna Damiani, Presidente Giovanni Accornero, Gregg Alf, Francesco Baroni, Fabio Biondi, Eric Blot, Marco Capra, Andrea De Pasquale, Davide Gasparotto, Philip Kass, Giuseppe Martini, Simon Morris, Christopher Reuning, Duane Rosengard, Elisa Scrollavezza, James Warren, Andrea Zanrè Partners Sponsor tecnici WWW.GUADAGNINI.ORG Media partner