GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI

Transcript

GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI
GIOVANNI BATTISTA
GUADAGNINI
1711-1786
Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone
Calendario delle manifestazioni
PARMA - GALLERIA NAZIONALE
4 - 16 ottobre 2011
PROMOTORI
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici
per le province di Parma e Piacenza
Istituzione Casa della Musica
Fondazione Arturo Toscanini
Biblioteca Palatina
Fondazione Antonio Stradivari, Cremona
Associazione Liuteria Parmense
Scrollavezza & Zanrè - Studio di liuteria e restauro
in collaborazione con
Comune di Parma, Provincia di Parma, Provincia di Piacenza,
Conservatorio di musica “Arrigo Boito”, Europa Galante, Fondazione Teatro Regio
A so O. Tavitian
MAIN SPONSORS
con il contributo di
ROTARY CLUB PARMA EST
INNER WHEEL PARMA EST
GIOVANNI BATTISTA
GUADAGNINI
1711-1786
Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone
Da sempre i violini, le viole e i violoncelli costruiti da Giovanni Battista Guadagnini
sono apprezzati per le loro caratteristiche formali e soprattutto per le loro eccezionali
qualità sonore. Si tratta di strumenti che, anche a livello economico, possono raggiungere
quotazioni molto elevate, appena un gradino al di sotto dei celebrati capolavori di
Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri del Gesù.
Fino a pochi anni fa, però, la vita e la carriera di Guadagnini erano avvolte da un
alone di mistero, anche a causa dello stesso liutaio che in vecchiaia, evidentemente per
ragioni commerciali, aveva accreditato una sua origine cremonese e un discepolato, per
altro impossibile, presso il grande Stradivari. Ora il mito è stato sfatato, principalmente
grazie alle ricerche di Duane Rosengard, confluite nella sua fondamentale monografia
del 2000.
Oggi sappiamo che Giovanni Battista nacque a Bilegno, un minuscolo villaggio
del piacentino, per spostarsi poi a Piacenza, a Milano, a Parma e infine a Torino: una
vita lunga, operosa, segnata dal successo ma anche da gravi lutti e da tante difficoltà
economiche. Arrivò a Parma nel 1758, quando la città, grazie all’opera riformatrice del
primo ministro Guillaume du Tillot e all’ambizione dei giovani duchi Filippo e Luisa
Elisabetta di Borbone, si avviava a diventare l’“Atene d’Italia”, uno dei più fervidi centri
d’arte e di cultura dell’intera penisola, dove musica e teatro giocavano un ruolo di primo
piano.
L’articolato omaggio a Guadagnini che abbiamo approntato a trecento anni dalla
sua nascita con l’attiva collaborazione delle più prestigiose istituzioni culturali e musicali
nazionali ed internazionali - oltre a riportare a Parma una serie di preziosissimi
strumenti provenienti da collezioni di tutto il mondo - diviene anche l’occasione per
rileggere, da una prospettiva del tutto originale, una delle stagioni più alte e felici della
cultura cittadina.
Giovanna Damiani
Soprintendente per i Beni Storici, Artistici
e Etnoantropologici di Parma e Piacenza
Giovanni Battista Guadagnini
Violino Franzetti 1742
Violoncello 1743 circa
Violino Baron Knoop 1744
Violino De Cuvillon 1745
Violino 1752
Violino Burmester 1756
Violoncello 1757
Violino piccolo Thomas 1762
Violino Hottinger, Reynolds 1767
Violino Aranyi 1768
Viola Vieuxtemps 1768 circa
Violino Merter 1769
Violino Millant, Levine 1770
Viola Salabue “Seconda” 1774
Violino Lachmann, Schwechter 1776
Viola 1780
Violino 1785
Giuseppe Guadagnini, Mandolino 1780
Carlo Guadagnini, Mandolino 1792
MOSTRE
8-16 ottobre 2011
Parma, Galleria Nazionale, Salone Maria Luigia
Giovanni Battista Guadagnini 1711-1786.
Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone
La mostra celebra i trecento anni dalla nascita del più grande liutaio italiano della seconda metà del Settecento. Nato a Bilegno, un piccolo borgo della provincia di Piacenza,
Guadagnini fu poi attivo a Parma per tredici anni (1758-1771) alla corte dell’infante
don Filippo di Borbone, godendo della protezione del colto ed influente primo ministro
Guillaume du Tillot. Giovanni Battista costruì violini, viole e violoncelli che sono oggi
considerati fra i più alti raggiungimenti della liuteria classica.
Entro la suggestiva cornice della Galleria Nazionale, accanto ai ritratti dei principali
membri della corte borbonica, la mostra ripercorre, attraverso preziosi esemplari di strumenti ad arco provenienti da collezioni di tutto il mondo, le fasi più rappresentative della
movimentata ed originale carriera di Giovanni Battista, dagli esordi a Piacenza, all’importante soggiorno a Milano, fino al cruciale periodo vissuto a Parma e all’approdo a Torino
negli ultimi anni, dove lavorò sotto l’ala protettrice del conte Ignazio Alessandro Cozio
conte di Salabue, uno dei primi collezionisti di strumenti antichi. Fu qui che lo stesso
Guadagnini accreditò la sua nascita cremonese e un discepolato presso Antonio Stradivari,
un “mito” che soltanto ricerche storiche e documentarie recenti hanno definitivamente
sfatato, riconsegnando la figura del grande liutaio alla solida concretezza della storia.
Orario di apertura: tutti i giorni 8.30-19.00
Prezzi dei biglietti: € 6,00 (intero); € 3,00 (ridotto)
gratuito per i minori di 18 e i maggiori di 65 anni
La Scuola parmense contemporanea
Giuseppe Arré
Marcello Bellei
Jurg Buchwalder
Lorenzo Frignani
Peter Ivan
Barbara Morello
Marco Imer Piccinotti
Luca Primon
Alessandro Scandroglio
Thomas Schmitt
Renato Scrollavezza
Elisa Scrollavezza
Dario Segala
Interpretare Guadagnini
Gregg Alf
Roberto Collini
Alessandro Commedulli
Alberto Giordano
Giovanni Lazzaro
Pio Montanari
Giovanni Battista Morassi
Simeone Morassi
Bernard Neumann
Frederic Noharet
Primo Pistoni
Scrollavezza & Zanrè
Davide Somenzi
Maurizio Tadioli
Alessandro Tossani
Dario Vettori
MOSTRE
8-16 ottobre 2011
Parma, Galleria Nazionale, Sale della Rocchetta
Mostra di liuteria contemporanea
Interpretare Giovanni Battista Guadagnini
Una selezionata schiera di liutai contemporanei interpreta l’eredità del grande liutaio
di origini piacentine. In un’arte legata alla tradizione come la liuteria, gli autori classici
sono sempre rimasti la più grande fonte di ispirazione nel corso del tempo, sia tramite
la realizzazione di copie fedeli di strumenti famosi, sia come libera interpretazione ed
adattamento dei modelli del passato. Giovanni Battista Guadagnini è stato probabilmente
il liutaio più imitato dopo i classici cremonesi e ha lasciato un segno duraturo in importanti scuole novecentesche, innanzitutto quella milanese e torinese.
Alcuni fra i più importanti e noti autori di oggi, italiani e stranieri, presentano le loro
interpretazioni contemporanee, inserendosi nel solco di questa gloriosa tradizione.
La Scuola parmense contemporanea
Parma è uno dei centri italiani dove la liuteria si è sviluppata con più fermento nel corso
del secolo appena trascorso. Sede, a partire dal 1928, della prima scuola pubblica di liuteria
in Italia, la storia della città è fortemente segnata per tutta la prima metà del Novecento
dall’attività di Gaetano Sgarabotto, fondatore della scuola stessa, e del figlio Pietro. Dopo
una parentesi durata alcuni decenni, questa tradizione trova nuovo slancio nel momento
in cui Renato Scrollavezza viene chiamato a dirigere un corso di liuteria nel Conservatorio
della città. Siamo nel 1975, e dopo trentasei anni l’influenza di Scrollavezza sulla liuteria
italiana contemporanea ha reso la Scuola di Parma, oggi ospitata nel Castello della Musica
di Noceto, fra le più note nel mondo. Alcuni fra i migliori liutai che si rifanno a questo
insegnamento mostrano i percorsi che tale tradizione ha imboccato in questi ultimi decenni, segno che buoni violini non sono frutto di una conoscenza segreta persa per sempre,
ma di passione ed impegno possibili anche nel mondo di oggi.
CONCERTI ED EVENTI
Musica alla corte dei Borbone
Simposio · Conferenze · Workshops
Pavel Berman è nato a Mosca dove ha studiato al Conservatorio Ciaikovskij, proseguendo gli studi alla Juilliard School
di New York, dove si è perfezionato con Isaac Stern. Accanto
alla lunga collaborazione cameristica con suo padre Lazar,
ha suonato con le più importanti orchestre europee, americane e asiatiche e collaborato con direttori e solisti di grande
prestigio. In Italia appare nel doppio ruolo di direttore e
solista con formazioni quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale
di RAI di Torino, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra da camera di Padova
e del Veneto, la Filarmonica Toscanini di Parma. Ha inciso
per Koch International, Audiofon, Discover, Supraphon,
Phoenix Classics e Dynamic.
Filarmonica Arturo Toscanini, costituita nel 2002, è la
punta di diamante dell’attività della Fondazione Toscanini,
maturata sul piano artistico nella più che trentennale esperienza dell’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna. La Filarmonica si è esibita sotto la guida di prestigiose bacchette,
quali Charles Dutoit, Rafael Fruhbeck de Burgos, Gianluigi
Gelmetti, Lorin Maazel, Kurt Masur, Zubin Metha, Michel
Plasson, Georges Prêtre, Jeffrey Tate, Yuri Temirkanov,
Vladimir Jurowski, e con solisti del calibro di Maxim Vengerov, Misha Maisky, Uto Ughi, Vladimir Spivakov, Salvatore
Accardo, Natalia Gutman, Mario Brunello, Shlomo Mintz.
La costante innovazione delle strategie musicali, associata
al rigore dell’approccio artistico, consente all’Orchestra di
spaziare con un repertorio che va dai grandi classici del
Settecento fino alle più avanguardistiche esperienze del
presente.
CONCERTI
Venerdì 7 ottobre, ore 20.30
Parma, Teatro Farnese
Concerto inaugurale
Filarmonica Arturo Toscanini
Direttore e violino solita: Pavel Berman
Guadagnini Kleynenberg, Torino 1783
Musiche di Tommaso Traetta, Wolfgang Amadeus Mozart
Franz Joseph Haydn
In collaborazione con
Prezzi dei biglietti:
€ 12,00 (intero); € 10,00 (ridotto over 60 e abbonati);
€ 5,00 (ridotto under 26); € 1,00 (ridotto under 14)
Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini:
Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312
e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it
Črtomir Šiškovič è nato a Trieste, dove si è diplomato a pieni voti
presso il Conservatorio “G. Tartini”, per poi perfezionarsi con Igor
Ozim e con il Quartetto Amadeus di Colonia. Qui ha conseguito nel
1980 il diploma a pieni voti e menzione speciale presso la prestigiosa
Musikhochschule. In ambito cameristico si esibisce in numerose e
prestigiose formazioni a livello internazionale, mentre in qualità di
solista ha suonato con le più importanti orchestre italiane, europee e
asiatiche. Ha al suo attivo numerose incisioni, fra le quali spicca l’integrale delle Sonate per violino solo di Giuseppe Tartini (Dymanic).
Enrico Contini, parmigiano, si è diplomato col massimo dei voti
al Conservatorio Arrigo Boito di Parma perfezionandosi poi con
A. Janigro e M. Flaksmann per il repertorio solistico e con A. Bijlsma
in violoncello barocco. Ha svolto intensa attività cameristica e con
orchestre lirico-sinfoniche sia in Italia sia all’estero. Il repertorio
barocco e classico su “strumenti originali” costituisce l’attività primaria degli ultimi anni. Con Ilario Gregoletto e altri musicisti ha
fondato l’“Ensemble Claviere” che si dedica al repertorio del periodo
classico con fortepiano: il principale frutto di questa collaborazione
è la registrazione integrale dei Quintetti di Luigi Boccherini per la
Brilliant.
Luca Ferrini ha studiato pianoforte, clavicembalo e organo e composizione organistica. Da più di quindici anni si esibisce in tutta
Europa con egual successo con tutti e tre gli strumenti, come solista, in formazioni cameristiche e con orchestra. Ha registrato una
decina di cd per numerose emittenti radiofoniche, tiene seminari di
interpretazione pianistica e cembalistica, senza trascurare la composizione (è autore di messe, musica corale e opere strumentali).
CONCERTI
Domenica 9 ottobre, ore 11.00
Parma, Galleria Nazionale
Virtuosi a corte
Črtomir Šiškovič, violino
Guadagnini Baron Knoop, Piacenza 1744
Enrico Contini, violoncello
Luca Ferrini, cembalo
Musiche di Carlo e Domenico Ferrari, Jean-Marie Leclair
Angelo Morigi, Giuseppe Tartini
Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26)
Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini:
Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312
e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it
A soli sedici anni, Fabio Biondi viene invitato al Musikverein di Vienna per interpretare i Concerti per violino di Bach. Da allora collabora
quale primo violino con i più importanti gruppi specializzati nell’ese­
cuzione di musica antica con strumenti e prassi esecutiva originali.
Nel 1990 fonda Europa Galante che, in pochissimi anni, grazie ad
un’attività concertistica estesa in tutto il mondo e ad un incredibile
successo discografico, diviene l’ensemble italiano specializzato in musica antica più celebre e più premiato in campo internazionale. Con
Europa Galante Fabio Biondi è invitato nei più importanti Festivals
e nelle sale da concerto più famose del mondo. In pochi anni vende
quasi un milione di dischi, e Le quattro stagioni di Vivaldi incise per Opus 111 diventano
un vero caso internazionale. Il suo sviluppo musicale orientato verso un repertorio universale, ma anche incline alla riscoperta di compositori oggi poco eseguiti, si direziona verso
una letteratura che copre 300 anni di musica. Oggi Fabio Biondi incarna il simbolo della
perpetua ricerca dello stile, uno stile libero da condizionamenti dogmatici e interessato alla
ricerca del linguaggio originale.
Stefano Marcocchi, nato a Parma, dopo essersi diplomato in viola presso il Conservatorio
della sua città con il massimo dei voti e la lode, ha approfondito lo studio della prassi esecutiva barocca e classica attraverso la stretta collaborazione con musicisti quali Roberto
Gini e Fabio Biondi. Ancora giovanissimo è stato membro effettivo della Gustav Mahler
Jugendorchester e a soli 23 anni ricopriva già il ruolo di prima viola presso l’Orchestra
Sinfonica Nazionale della RAI. È stato inoltre invitato da Claudio Abbado a far parte
dell’Orchestra Mozart e della Lucerne Festival Orchestra. Dal 2001 Stefano Marcocchi è
prima viola di Europa Galante.
Leonardo Morini si è diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio
Arrigo Boito di Parma con Francesco Tasini. Svolge un’intensa attività concertistica al
clavicembalo e all’organo in Italia e all’estero. Ha collaborato con numerose orchestre e
gruppi musicali e ha suonato con Fabio Biondi, Severino Gazzelloni, Cecilia Gasdia, Emma
Kirby. È stato clavicembalista degli Orfei farnesiani con i quali ha inciso vari CD per Tactus
e con cui suona in Italia e all’estero.
CONCERTI
Domenica 9 ottobre, ore 20.30
Parma, Galleria Nazionale
Stile e cultura nella Parma del Settecento
Conferenza - concerto
Fabio Biondi, violino - Guadagnini Salabue, Berta, Torino 1774
Stefano Marcocchi, viola - Guadagnini Salabue, “Seconda” Torino 1774
Leonardo Morini, cembalo
Un programma a sorpresa, un’affascinante conversazione con il celebre violinista italiano,
nella quale si alterneranno inediti brani musicali, ad illustrare caratteri e vicende della
vita musicale del Settecento a Parma.
In collaborazione con
Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26)
Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini:
Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312
e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it
CONCERTI
Domenica 16 ottobre, ore 11.00
Parma, Galleria Nazionale
Reale Musica, Cappella e Camera
Susanne Scholz, violino solista e maestro di concerto
Clara Fanticini, Eleonora Mugnaini, Davide Quinci,
Gabriele Toscani, violini
Sayu Aino, viola
Tommaso Baroni e Chafik Hashizume, violoncelli
Donato Bandini, contrabbasso
Elisa Bognetti e Benny Dallaglio, corno naturale
Francesco Baroni, cembalo
Musiche di Carlo Ferrari, Angelo Morigi
In collaborazione con
Conservatorio di musica
“Arrigo Boito” di Parma
Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26)
Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini:
Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312
e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it
Susanne Scholz, docente alla Hochschule di musica di
Lipsia, vanta una ricca carriera concertistica e pedagogica.
Suona abitualmente con gruppi specializzati in musica
antica come “Capella Musicae”, “La Corona Melodica” e
“Chordae Freybergensis” e ha collaborato con ensembles
prestigiosi come “Les Arts Florissants” e “La Petite Bande”.
Percorre la via del rigore strumentale e musicale, con particolare attenzione alla “pronuncia” dell’arco e al discorso
retorico-musicale caratteristico degli strumenti d’epoca.
Ha al suo attivo oltre cinquanta registrazioni discografiche
e svolge un’intensa attività didattica nei conservatori di
Vienna, Graz e Lipsia e in numerosi altri paesi europei.
Francesco Baroni, organista e clavicembalista parmigiano,
è stato allievo di Francesco Tasini per l’organo e Bob van
Asperen per il clavicembalo. Nel 1980, giovanissimo, inizia
la sua attività concertistica con il complesso Il Dolcimelo.
Ha inciso per le case discografiche Arion, Tactus, Naxos,
Symphonia, Glossa, Brilliant, ORF. Come direttore e fondatore del complesso Compagnia de’ Musici si interessa alla
riscoperta del patrimonio musicale inedito del Sei e del Settecento italiano. Docente di clavicembalo al Conservatorio
di Parma, è Ispettore onorario della Soprintendenza per i
Beni Storici e Artistici di Parma e Piacenza per la tutela ed
il recupero degli organi storici.
CONCERTI
Domenica 16 ottobre, ore 20.30
Parma, Galleria Nazionale
Le musiche di Isabella
Susanne Scholz, violino
Guadagnini Lachmann, Schwechter, Torino 1776
Francesco Baroni, cembalo
Musiche di Joseph Cassanea de Mondonville, François Couperin
Pietro Locatelli, Jean-Marie Leclair
In collaborazione con
Conservatorio di musica
“Arrigo Boito” di Parma
Prezzi dei biglietti: € 10,00 (intero); € 5,00 (ridotto over 60 e under 26)
Biglietteria della Fondazione Arturo Toscanini:
Vicolo San Moderanno, 3 - Parma - tel. 0521 200145 - fax 391312
e-mail: [email protected] - www.fondazionetoscanini.it
Giornata internazionale di studi
Giovanni Battista Guadagnini 1711-1786
SIMPOSIO
Martedì 4 ottobre, ore 9.30
Parma, Istituzione Casa della musica
Giuseppe Martini
L’attività di Giovanni Battista Guadagnini a Parma
alla luce di nuove scoperte documentarie
Philip J. Kass
Evolution in Giovanni Battista Guadagnini’s style
Alberto Giordano, Franco Zanini, Nicola Sodini
Uso, conservazione e riuso dei violini storici.
Indagini micro-tomografiche su un violino
di G.B. Guadagnini - Milano 1753 con luce di sincrotrone
Terry Borman
“Innovation in a timeless art”: bringing Computed Tomography,
Modal Analysis, and Acoustic Radiation Analysis into the modern
violin-maker’s workshop.
Brigitte Brandmair
Case study of a Guadagnini varnish
In collaborazione e con il sostegno di
ARTE, MUSICA, TEATRO E SPETTACOLO
NELLA PARMA DEL SETTECENTO
Conferenze
Sabato 8 ottobre, ore 17.30
Parma, Galleria Nazionale
Davide Gasparotto
Arte e committenza alla corte di don Filippo di Borbone
Sabato 15 ottobre, ore 17.30
Parma, Galleria Nazionale
Marco Capra
Teatro, musica e spettacolo nella Parma del Settecento
Mostra
8-23 ottobre
Colorno, Reggia Ducale, Chiesa di San Liborio
Musica e teatro nella residenza estiva di Colorno,
da don Filippo a don Ferdinando
I due duchi di Parma, Filippo e suo figlio Ferdinando, erano musicisti oltre che musicofili,
ed è proprio don Ferdinando che il 20 maggio 1771 accordò a Guadagnini il trasferimento
dalla corte di Parma a Torino. Sicuramente il liutaio trascorse nella residenza estiva alcuni
periodi insieme a molti altri artisti che svilupparono alla fine del Settecento un’attività riccamente articolata che coinvolgeva numerosi spazi ducali. L’esposizione in San Liborio, a cura
della Provincia di Parma con la collaborazione di Paola Cirani, è un’occasione per ammirare
alcuni documenti, spartiti e oggetti dell’epoca borbonica, a riprova dell’interesse musicale,
del gusto e delle intenzioni culturali di una corte che aspirava a un ruolo internazionale
di rilievo. La Cappella ducale, costruita nel 1777, conserva infatti un importante fondo
musicale composto da manoscritti databili tra il 1775 e il 1804, molti dei quali autografi,
e documenta il fasto con cui venivano solennizzate particolari festività.
WORKSHOPS
4- 9 ottobre
Noceto (Parma), Castello della Musica
Seminario sul restauro degli strumenti ad arco
Docente: Hans J. Nebel
Il seminario fa parte dei corsi di liuteria e restauro che Liuteria Parmense ospita ogni anno a
partire dal 2004 presso la Scuola di Liuteria Renato Scrollavezza. Il grande restauratore americano Hans J. Nebel terrà un corso indirizzato a liutai professionisti che vogliano perfezionare
le loro competenze nel campo della riparazione e conservazione degli strumenti ad arco. Nebel,
originario della cittadina tedesca di Mittenwald da una famiglia che esercita questo mestiere da
quattro generazioni, è conosciuto per essere stato prima l’assistente e poi il successore di Simone
Fernando Sacconi, considerato l’ideatore delle moderne tecniche di restauro. Il seminario di
questa edizione si incentrerà sugli interventi al manico degli strumenti ad arco.
6- 8 ottobre
Parma, Galleria Nazionale
Master Class sulla prassi esecutiva barocca
Docente: Susanne Scholz
Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelssohn Bartholdy”, Lipsia
Il Conservatorio di Parma ha invitato la violinista austriaca Susanne Scholz, docente di violino
barocco alla Hochschule di Lipsia, a tenere una Master Class sulla prassi esecutiva barocca. In
occasione della mostra dedicata a G.B. Guadagnini è nata una collaborazione con la Galleria
Nazionale di Parma che porterà all’esecuzione in prima assoluta di pagine musicali strettamente
legate alla corte borbonica di Parma negli anni in cui il grande liutaio era attivo nella città
emiliana. Le composizioni di Carlo Ferrari e di Angelo Morigi, rispettivamente primo violoncello
e primo violino dell’orchestra ducale di don Filippo, stampate all’epoca a Parigi e Amsterdam,
saranno eseguite dai giovani allievi del Conservatorio di Parma con la supervisione di Susanne
Scholz e Francesco Baroni.
PER I PIÙ PICCOLI
Guadagnini non ripete
ovvero, la ricerca del suono perfetto
Teatro medico-ipnotico
Patrizio Dall’Argine, burattinaio
Andrea Bovaia, assistente
Lilli Amadei, violinista
In collaborazione con
La leggenda narra che un giorno il chitarrista Robert Johnson (sicuramente disperato per
faccende di cuore, miseria e ingiustizia) si fermò ad un incrocio nei pressi del fiume Mississipi.
Lì incontrò un dèmone che gli insegnò i segreti del blues, o forse gli accordò magicamente la
chitarra per poter suonare quella musica che arriva dritto al cuore. Nei crocevia si raccolgono
i dèmoni delle possibilità e degli errori, è sempre stato così, per questo vengono collocate di
frequente piccole statuette che raffigurano delle divinità protettrici che aiutano a scegliere la
strada giusta…
Non sappiamo se il misterioso liutaio Guadagnini, quando doveva scegliere i millimetri della
bombatura dei suoi violini o le fattezze delle effe, chiedeva consiglio ad una piccola santa piuttosto che ad un dèmone, ma sicuramente nei suoi frequenti spostamenti si sarà trovato fermo
ad un crocevia, in una qualche mulattiera tra Piacenza, Parma, Cremona, o lungo la strada per
Torino, nei pressi del Po. È molto probabile che nella sua continua ricerca del suono perfetto si
sia imbattuto in diavoli tentatori piuttosto che in ciarlatani e muse vestite di cotonella, coinvolto
anche lui in quel chiassoso spettacolo d’arte varia che è la commedia umana.
Parma, Voltoni della Pilotta
Domenica 9 ottobre I spettacolo ore 15.30; II spettacolo ore 17.30
Domenica 16 ottobre I spettacolo ore 15.30; II spettacolo ore 17.30
Lo spettacolo è aperto a tutti con ingresso gratuito
PER I PIÙ PICCOLI
Nella bottega del liutaio: i segreti di Guadagnini
Gli strumenti musicali creati da Giovan Battista Guadagnini sono considerati fra più
alti esiti della liuteria italiana del Settecento, insieme a quelli di Antonio Stradivari e
Giuseppe Guarneri del Gesù. Eppure molto poco si sa della formazione di Guadagnini:
chi fu il suo maestro e da chi imparò a costruire quei meravigliosi violini ancora oggi
apprezzati in tutto il mondo per la loro bellezza e l’eccellente qualità del suono?
La visita alla mostra organizzata nella Galleria Nazionale in occasione dei trecento
anni dalla nascita, ci consentirà di conoscere più da vicino il grande liutaio, che lavorò
anche a Parma in stretto rapporto con la corte dei Borbone. Indagando i “segreti”
della sua bottega, dalla scelta del legno, alla forma del riccio, alla bombatura della
cassa, al disegno delle “effe”, i più piccoli saranno guidati, con l’aiuto di un liutaio,
alla scoperta delle tecniche di costruzione degli strumenti ad arco, proprio come se ci
trovassimo direttamente nel laboratorio del maestro.
Parma, Galleria Nazionale, Salone Maria Luigia
Martedì 11 ottobre ore 16.30
Giovedì 13 ottobre ore 16.30
Incontri per i bambini con i genitori dai 6 ai 14 anni a cura di Carla Campanini,
con la collaborazione di Elena Gonizzi e della liutaia Milena Noventa.
Ingresso gratuito per i bambini e i loro accompagnatori
GIOVANNI BATTISTA GUADAGNINI
Un liutaio alla corte di don Filippo di Borbone
Mostra a cura di
Davide Gasparotto e Andrea Zanrè
Comitato scientifico
Giovanna Damiani, Presidente
Giovanni Accornero, Gregg Alf, Francesco Baroni, Fabio Biondi, Eric Blot,
Marco Capra, Andrea De Pasquale, Davide Gasparotto, Philip Kass, Giuseppe Martini,
Simon Morris, Christopher Reuning, Duane Rosengard,
Elisa Scrollavezza, James Warren, Andrea Zanrè
Partners
Sponsor
tecnici
WWW.GUADAGNINI.ORG
Media
partner