Riflessione: immagine virtuale
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Riflessione: immagine virtuale
Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Ciminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore Schema della lezione Riflessione Discussione risultati sperimentali ottenuti nella lezione precedente. Prima legge della riflessione: il raggio riflesso appartiene al piano individuato dal raggio incidente e dalla normale alla superficie riflettente (specchio). Esperienza da cattedra: determinazione del piano contenente i raggi incidente e riflesso al variare della direzione del raggio incidente. Seconda legge della riflessione: Riflessione e minimo cammino geometrico: deduzione a partire dalle due leggi della riflessione: la luce per propagarsi da A a B “sceglie” il percorso ANB e non il percorso AEB Immagine virtuale prodotta da uno specchio L’immagine ottica ha la proprietà di essere un luogo di punti in corrispondenza biunivoca con i punti della sorgente. Il concetto va integrato con l’idea che tale luogo di punti è il frutto di un’opportuna interazione tra luce e materia che fa deviare la luce proveniente dalla sorgente: altrimenti ciò che vedremmo sarebbe la sorgente stessa. Tale corrispondenza biunivoca è ottenibile graficamente attraverso costruzioni geometriche basate sul modello a raggi. Immagine virtuale prodotta da uno specchio piano: costruzione geometrica Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Criminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore 1 Esperienza da cattedra: 1 foglio di carta bianca, 1 specchio piano, due cilindri uguali (per esempio due candele) più alte delle specchio. Il foglio di carta va messo sul tavolo e su di esso si dispongono lo specchio (perpendicolarmente al tavolo) e il cilindro. Si disegnano sul foglio di carta le sagome del cilindro e dello specchio. Si tiene fermo il cilindro e, guardando nello specchio, si posiziona l’altro cilindro dietro lo specchio in modo che la sua parte superiore, visibile al di sopra dello specchio, sembri come una continuazione dell’immagine. Una volta individuata questa posizione si segna sul foglio di carta la sagoma di questo secondo cilindro. I due cilindri sono equidistanti dalla specchio e si trovano sulla retta perpendicolare allo specchio passante per la posizione del primo cilindro. NOTA: Si dovrebbe individuare la posizione dell’immagine ponendosi in DIVERSE posizioni davanti allo specchio. Talvolta gli studenti pensano che uno specchio formi un’immagine solo quando l’oggetto è posto dinanzi a esso, oppure che l’immagine si formi oltre lo specchio lungo la congiungente osservatore oggetto piuttosto che sulla perpendicolare condotta dall’oggetto allo specchio, E’ consigliabile che gli studenti facciano previsioni sulla formazione dell’immagine (per diverse posizioni di osservazione) a specchio coperto e che poi le verifichino scoprendo lo specchio. Per verificare l’esatta comprensione della formazione dell’immagine si può proporre il seguente quiz: un osservatore (rappresentato da un occhio), un oggetto 0 ed uno specchio AB sono disposti come in figura a fianco. L'occhio vede l'immagine dell'oggetto? Questo quiz (con relativa soluzione esplicativa) si trova alla pagina interattiva ed applet http://www.ba.infn.it/~fisi2005/evangelista/QuizSpec.html Applet (relativa a questo quiz): http://www.ba.infn.it/~fisi2005/evangelista/Specchio3.html Applet (formazione di un’immagine virtuale punto a punto) : http://www.phy.ntnu.edu.tw/oldjava/optics/mirror_e.html Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Criminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore 2 Rifrazione Discussione risultati sperimentali ottenuti nella lezione precedente. I legge della rifrazione: i raggi incidente e rifratto individuano un piano contenente la normale alla superficie di separazione dei mezzi. II legge rifrazione: sen θi = K sen θr Discussione della dipendenza di K dallo spessore del mezzo attraversato dalla luce: previsioni teoriche basate sul modello a raggi e sull’ipotesi secondo cui la luce si propaga in linea retta in un mezzo omogeneo Esperienza da cattedra: misura di K su blocco di plexiglass di spessore maggiore di quello usato durante l’esperienza. Applet (diottro piano): http://www.walter-fendt.de/ph14i/refraction_i.htm Indice di rifrazione: assoluto e relativo. Il coefficiente di proporzionalità diretta determinato nell’esperienza sulla rifrazione caratterizza il sistema formato dai due mezzi omogenei in ciascuno dei quali la luce si propaga in linea retta (in altre parole l’indice di rifrazione dipende dai due mezzi): è pertanto definito indice di rifrazione relativo. E’ infatti possibile osservare nella simulazione precedente (Applet) come, fissato uno dei mezzi e cambiando l’altro, la relazione tra i seni degli angoli riflesso e rifratto rimane di proporzionalità diretta ma il coefficiente di proporzionalità varia. Si può introdurre l’indice di rifrazione assoluto di un mezzo, come il coefficiente che caratterizza il sistema vuoto-mezzo. Diottro a facce piane e parallele Cosa vi aspettate che accada al raggio rifratto dalla superficie anteriore della lastra di plexiglas, quando attraversa la superficie posteriore della lastra? Applicazione della 2a legge della rifrazione ad entrambe le superfici della lastracostruzione geometrica-deduzioni: 1) i raggi incidente (sulla faccia anteriore) ed emergente (dalla faccia posteriore) sono // 2) coefficiente angolare della retta nel passaggio aria - plexiglas: n2/n1; coefficiente angolare della retta nel passaggio plexiglas - aria: n1/n2. Dal blocco di Plexiglass alle lenti Esperienza da cattedra: lampada con tre fenditure e lenti cilindriche Piano Lauree Scientifiche – Fenomeni luminosi M. Criminale, M. D’Angelo, C. Evangelista, E. M. Fiore 3