Il dizionario dei termini della montagna

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Il dizionario dei termini della montagna
Il dizionario dei termini della montagna
Le relazioni di giri fatti da altre persone contengono spesso dei termini di
uso non comune, come palina, morena, cengia.
Per cercare di mettere un po' d'ordine, ho compilato questo breve
dizionario delle parole utilizzate in montagna (almeno ad uso
escursionistico), in modo che ciascuno di noi possa avere la giusta
comprensione dei termini che descrivono una camminata tra i monti, in
modo che se leggi "si procede superando alcune facili roccette" tu abbia
un'idea di che cosa ti attende.
La lista è lunga e sicuramente incompleta e mi sono fatto aiutare da un
dizionario. Se trovi qualche errore o del termini mancanti, basta che me lo
segnali inviandomi una mail
A
Altimetria
Informazioni relative alla distribuzione delle salite e delle discese lungo un percorso. Queste informazioni sono
rappresentate in modo grafico dalla curva che ha in ascissa la distanza percorsa e in ordinata la quota raggiunta
B
Bivacco
Struttura non custodita utilizzata normalmente come ricovero di emergenza. E' spesso in lamiera (di solito
colorata in rosso per migliorarne l'avvistamento), ma può essere anche in muratura, in quest'ultimo caso prende
spesso il nome di "rifugio non custodito". Normalmente è attrezzato con un numero variabile di posti letto (4-10),
con materassi e coperte. Spesso c'è un tavolo con alcune sedie e meno frequentemente una cucina e/o una
stufa alimentata a legna.
I bivacchi sono normalmente mantenuti da una sezione CAI o da un parco.
Non è consentita la prenotazione, per cui non è detto che si trovi posto una volta arrivati.
Per dormire in un bivacco è consigliabile portare con sè un sacco a pelo, da mangiare e l'acqua necessaria
(controllare con il gestore della struttura se nei pressi del bivacco ci sono delle sorgenti)
Vedi Wikipedia
C
Capanna
Struttura fissa in Svizzera assimilabile al nostro rifugio. Spesso nel periodo estivo la capanna è gestita e fornisce
servizi di prenotazione, pernottamento e da mangiare, mentre negli altri mesi dell'anno la capanna è incustodita,
ma comunque aperta, offrendo un luogo dove pernottare e prepararsi la cena grazie alla zona cucina che è
normalmente disponibile.
La frequentazione di queste strutture ha quasi sempre un costo, ben indicato all'interno della capanna.
Ecco la lista delle capanne ticinesi
Cengia
La cengia (o anche cornice rocciosa) è una sporgenza pianeggiante di una parete rocciosa, che interrompe la
verticalità di una montagna, spesso sede di sentiero durante un'escursione.
La cengia ha la parete rocciosa da un lato, ma lo strapiombo dall'altro, per cui è preferibile non soffrire di vertigini
se è necessario percorrerla.
Colle (o passo)
Collegamento tra due vallate attraverso una catena montuosa. Nel caso di colli molto stretti, spesso si parla
di forcelle
Costa (sentiero in)
Percorso che taglia un pendio montuoso in senso longitudinale. E' normalmente caratterizzato da una pendenza
moderata e da una scarsa esposizione
Cresta
Linea di congiungimento tra due versanti montani. Si presenta come una linea più o meno sottile, su fondo
roccioso, nevoso o erboso, esposta da ambo i lati. Un sentiero di cresta percorre la linea di cresta e data la sua
esposizione, non è indicata a chi soffre di vertigini, a meno che la larghezza della cresta non sia sufficientemente
ampia
D
Dislivello
Si intende la somma di tutte le salite che compongono un percorso fatto. Se il giro è ad anello il dislivello in salita
coincide con quello in discesa. Se il giro è una traversata (dove il punto di partenza non coincide con quello di
arrivo) nella descrizione del percorso vanno indicati sia il dislivello delle salite che quello delle discese
E
F
Forcella
Vedi Colle (o passo)
G
Ganda
Sinonimo di sfasciumi
Ghiaione
Distesa detritica alla basse di pareti o canaloni. I ghiaioni di differenziano in base alla loro pendenza e alla
pezzatura media dei sassi che lo compongono. Se i sassi sono della dimensione media della ghiaia, i ghiaioni
possono essere discesi con molto divertimento. La posizione da tenere è con il baricentro centrale, piegando
leggermente le ginocchia e puntando continuamente i talloni degli scarponi, lasciandosi scivolare assecondando
la discesa della ghiaia
Guado
Passaggio di un torrente in assenza di ponti. In funzione della larghezza del guado, della portata dell'acqua e
della scivolosità del fondo si adottano delle tecniche opportune per consentire l'attraversamento in sicurezza.
I bastoncini telescopici sono molto utili per aumentare il proprio equilibrio
L
Lampada frontale
Torcia elettrica di piccole dimensioni utilizzata spesso nei rifugi, in quanto durante la notte le luci vengono
spente.
Sono spesso con led alimentati da pile di piccole dimensioni
Consiglio di portare sempre con sè delle pile di ricambio
M
Morena
Deposito di materiale detritico al lato del ghiacciaio, formatosi per il ritiro di questo. L'ambiente è tipicamente
sassoso.
I sentieri che risalgono al lato dei ghiacciai spesso utilizzano il filo di cresta delle morene, in quanto più stabili.
N
O
Ometto (di pietra)
Sistema di segnalazione di un sentiero specialmente in zone rocciose. E' formato da sassi impilati, che seguono
la traccia del percorso.
Se li si incontra, è importante non distruggerli, dato che segnalano il sentiero sia per noi, che per gli altri
escursionisti che passeranno in quella zona.
P
Palina
Segnalazione di un sentiero. Composta normalmente da un palo sul quale sono apposti i cartelli indicatori con le
informazioni dei sentieri: direzione, meta, numero del sentiero, quota altimetrica ed eventualmente tempo
necessario per la percorrenza. Per quest'ultima informazione è da tenere presente che i tempi dipendono in
modo sostanziale dalla velocità con cui si cammina e quindi è un dato molto soggettivo, visto che normalmente
non è nota la velocità di chi ha fatto la misura
Q
R
Rifugio
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Roccette
Tratto di sentiero che richiede il superamento di una o più balze rocciose, dove si fa utilizzo anche delle mani per
la progressione.
I passaggi rimangono in un ambito elementare, non superando il II° grado della scala delle difficoltà
dell'arrampicata, e quindi presentando pareti non perfettamente verticali, con numerosi appigli per le mani e
appoggi per i piedi
S
Sacco letto o sacco lenzuolo
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Sentiero attrezzato
Sistema di protezioni artificiali, messe in opera dall'uomo, composte da catene, corde metalliche, scalette, che
hanno lo scopo di offrire una maggiore protezione agli escursionisti di passaggio. La differenza con le ferrate è
legata alla minore difficoltà e lunghezza. Il sentiero attrezzato, al contrario delle ferrate, non richiede
l'attrezzatura composta da imbrago, cordini e moschettoni (kit da ferrata), casco
Sfasciume
Ambiente roccioso caratterizzato dalla presenza di numerosi sassi instabili. Da percorrere con cautela
Sviluppo
Lunghezza totale di un percorso fatto
T
V
Z