Reti di G.A.S. - Gruppi di Acquisto Solidale
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Reti di G.A.S. - Gruppi di Acquisto Solidale
Relazione gruppo di lavoro Reti di GAS Gas e reti di Gas presenti: • Retina della Brianza • Intergas di Milano • Gas Vicenza e AltoVicentino • Val d'Arno • Valle d'Aosta • Genova Le reti di Gas sono una realtà che sta costruendosi nel crescente panorama nazionale dei gruppi di acquisto. Il primo elemento caratterizzante è la territorialità; GAS di un certo territorio, più o meno definito, sul quale hanno o possono avere interressi, azioni e attività comuni, si confrontano e collaborano. Il concetto di territorio di riferimento è abbastanza variabile, andiamo dalla città, dove i GAS che partecipano sono espressione di zone o quartieri, a province o zone territoriali contigue dove l'elemento discriminante è la presenza si gruppi in paesi tra loro vicini. I motivi per cui dei GAS decidono di mettersi assieme e di collaborare si possono riassumere in quattro punti chiave: 1. mutuo aiuto e confronto 2. supporto nell'avvio di nuovi GAS 3. possibilità di avviare ordini collettivi che permettano economie di scala migliori 4. possibilità di avviare riflessioni e discussioni più ampie Nella costituzione, più o meno formale, di reti di GAS non si perde ma viene assolutamente rafforzato il concetto della convivialità. Alcune esperienze nascono e partono proprio da feste o momenti comuni di confronto. Non esiste un modello unico di reti di GAS. Ci sono esperienze con modelli strutturati che hanno costituito un coordinamento e un gruppo di rappresentati che si ritrova abitualmente e ci sono situazioni del tutto informali le quali non si sentono nemmeno di definirsi una rete. Qualunque sia il modello o lo stile adottatto, tutti i gruppi presenti sottolineano che le reti e gli eventuali coordinamenti, non sono delle sovrastrutture ai GAS. I singoli GAS mantengono sempre la totale autonomia di scelta, iniziativa e movimento. Alcune reti hanno avviato o si sono date l'obiettivo di farlo, delle relazioni più forti con i produttori avviando ordini collettivi per più GAS: riportiamo ad esempio l'esperienza della Brianza per gli ordini di pesche e per il legame costruito con il produttore. Sicuramente il coordinare e far sposare esigenze non più di 20/30 nuclei famigliari ma di 200 è complesso ma le esperienze riportate sono forti e positive e sono di stimolo anche per le nasciture reti. La discussione avviata sugli ordini collettivi porta a vedere l'evoluzione delle reti di GAS all'interno dei DES come passaggio naturale nel momento in cui la prospettiva si sposta su un area/territorio di influenza più ampia e in quanto i GAS rappresentano non semplici consumatori ma costruttori di domanda su un territorio Questa evoluzione crea una criticità di riuscire a mettere in campo delle energie che concretizzino le esperiense per non lasciarle a livello teorico. Questo aspetto evidenzia la difficoltà e la contrapposizione tra la necessità di riuscire a concretizzare progetti di ampia portata e mantere un'autonomia dei singoli. Su questo punto il gruppo di lavoro decide di restituire all'assemblea la richiesta di approfondire questo tema relativo alla costituzione di un coordinamento nazionale più ampio, con elementi decentrati (rappresentati appunto dalle reti) che sia in grado di portare avanti ed essere promotore di progetti che richiedono “grandi numeri”. Molte reti informali o che vorrebbero meglio rafforzarsi chiedono a quelle già esistenti di incontrarsi, di raccontare le prosprie esperienze e metterle al servizio degli altri. Relatore Andrea Di Fonzo Rete dei Gas della Brianza