Sul palco di Sanremo sfila la regina Rania

Transcript

Sul palco di Sanremo sfila la regina Rania
36
GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
Cultura & Spettacoli
IL DIRETTORE DEL LITTLE GOSPEL CHOIR MICHELE FONTANA È IN GARA AL CONCORSO NAZIONALE
PRENOTAZIONI AL VIA
“I Soliti” di Montanaso pronti a lanciare
una via Crucis “interpretata” in dialetto
“Note scordate”, un lodigiano in finale
Un primo piano di Michele Fontana
n C’è anche un compositore lodi­
giano tra i finalisti del concorso
musicale “Note scordate”, orga­
nizzato dall’Anmil (Associazione
nazionale mutilati e invalidi del
lavoro) con il patrocinio del Mini­
stero del lavoro e delle politiche
sociali, del Ministero delle pari
opportunità e del Comune di Ro­
ma e dedicato al ruolo della don­
na nel mondo del lavoro. Si tratta
di Michele Fontana, conosciuto
come direttore del Little Gospel
Choir; la sua canzone Ai piedi
della fatalità, interpretata da Eli­
sa Paganelli, ha superato le sele­
zioni e ora si prepara per la sera­
ta finale del concorso che si terrà
il prossimo 6 marzo all’Audito­
rium del Massimo a Roma. Le
venti canzoni finalisti della ker­
messe sono state selezionate da
una giuria presieduta dalla sena­
trice Ombretta Colli, vicepresi­
dente della Commissione Parla­
mentare per le morti bianche del
Senato, e composta da cantanti,
compositori, direttori e musicisti
come Mariella Nava, Silvia Mas­
sarelli, Piero Pintucci, Enrico
Pieranunzi, Tosca, Edoardo Via­
nello, Massimo Bubola, Simone
Cristicchi e Riccardo Sinigallia.
La canzone di Fontana è nata di
getto lo scorso settembre «per
tradurre in musica un pensiero,
un grido, una rivendicazione di
una donna contro il male subìto
in ambito lavorativo ­, racconta il
compositore lodigiano ­. Difficile
e impegnativo è stato rendere un
tema cosi emarginato e mai toc­
cato dai compositori dei nostri
tempi; ho cercato di avvalermi di
immagini, di metafore e di stati
d’animo. Nei mesi trascorsi tra
rivisitazioni del testo e stesura
dell’arrangiamento in studio di­
n Una nuova iniziativa lanciata
dalla Compagnia dialettale “I
Soliti” di Montanaso Lombardo
con una rappresentazione origi­
nale della Via Crucis, (La via de
la Crus) con testi pensati e scritti
da Antonio “Cècu” Ferrari, poe­
ta, attore, regista e responsabile
della Compagnia “I Soliti”. La
rappresentazione, proposta a
parrocchie e non solo, è partico­
larmente indicata per il periodo
quaresimale e già alcune parroc­
chie hanno aderito alla proposta.
Già domani sera primo appunta­
mento a Senna alle 21, poi a Bor­ Antonio “Cécu” Ferrari de “I Soliti”
ghetto il 5 marzo, a Caselle Landi
venerdì 12, a Cornegliano Laudense giovedì 25 marzo sempre
alle 21. Lo spettacolo prevede la partecipazione di voci corali e
recitanti, con musiche di sottofondo registrate e il supporto di
un adeguato gioco di luci, tanto da rendere il momento ancora
più coinvolgente. Quanti fossero interessati (parrocchie e asso­
ciazioni) possono contattare subito “Cècu” per fissare la data
della rappresentazione al numero 037168590, fax 037168410.
scografico ho pensato che una vo­
ce come quella di Elisa Paganelli
potesse rendere al meglio il signi­
ficato del mio brano e a lei va il
mio grazie per aver interpretato
cosi visceralmente le mie note».
La canzone è stata pubblicata sul
sito dell’Associazione ­ www.an­
mil.it ­ e fino al prossimo 3 marzo
sarà possibile ascoltarla e votarla
per l’assegnazione del premio del
pubblico.
«La finale di Roma ­ continua
Fontana ­ sarà senza dubbio una
serata emozionante: essere stato
selezionato è già una vittoria, an­
che se credo che la vera vittoria
non sia primeggiare in un con­
corso ma avere la consapevolezza
che il brano premiato diventerà
la colonna sonora di vicende cosi
toccanti per il mondo femmini­
le.»
Fabio Ravera
LA REGNANTE DI GIORDANIA INTERVISTATA DALLA CLERICI; APPLAUSI PRIMA DELLA GARA ALLE BALLERINE DEL MOULIN ROUGE
Sul palco di Sanremo sfila la regina Rania
Dopo il principe Savoia un altro “nobile” allo show: «Amo l’Italia e la sua musica»
SANREMO «La musica italiana è mera­
vigliosa. E come potrebbe non esser­
lo vista la musicalità della lingua ita­
liana? Per me, O sole mio, interpreta­
ta da Andrea Bocelli evoca dolci ri­
cordi dell’Italia e contiene l’essenza
del vostro meraviglioso Paese: la bel­
lezza della terra,
del mare e del de­
lizioso cibo italia­
no». Ospite al
60esimo Festival
di Sanremo, la re­
gina Rania di
Giordania, ha di­
chiarato il suo
amore per la mu­
sica italiana. In­
tervistata a metà
serata dalla con­
dusttrice Anto­
nella Clerici, sua
maestà di Giorda­
nia, ha racconta­
to momenti della
sua vita privata e
lavorativa, di
mamma, di cuoca
e di regina. E di
amante dell’Ita­
lia. «Cosa c’é che
non si può non
amare dell’Italia?
Un Paese di gente
calorosa e cordia­
le ­ha detto Rania
Al Abdullah­ con un grande culto
dell’ospitalità, gente che apprezza
profondamente i valori della fami­
glia ed è impegnata all’ottenimento
delle migliori possibilità nel campo
dell’istruzione per l’infanzia. E, poi,
ci sono la magnifica campagna ita­
liana, le coste e il mare, le sue mera­
viglie architettoniche», ha aggiunto.
Rania di Giordania ha partecipato a
Sanremo per sostenere la campagna
mondiale per l’istruzione 1Goal, che
ha come obiettivo la scolarizzazione
di 72 milioni di bambini nel periodo
che precede la Coppa del Mondo 2010
organizzata dalla Fifa in Sud Africa.
Rania di Giordania ha sottolineato
che «il Festival di Sanremo rappre­
senta per me una grande opportuni­
tà di visitare una delle nazioni più
legate al calcio e mi consente di lan­
ciare la campagna 1Goal, la campa­
gna mondiale a sostegno all’istruzio­
ne che ho voluto di concerto con la
Fifa l’anno scorso, e la Campagna
globale per l’istruzione. Ho viaggiato
in tutto il mondo e l’appello accorato
che ho raccolto ovunque dai bimbi
che ho incontrato è stato sempre lo
stesso: mandateci a scuola. Non vo­
gliono elemosine, ma istruzione».
La serata, presentata da una Clerici
in abito color argento dopo il rosso
vivo della puntata d’esordio, era ini­
ziata con le piumate ballerine del
Moulin Rouge che hanno eseguito
una delle famose scenografie del tea­
tro parigino, introdotte da Daniel
Ezralow.
Prima di dare il via alla gara dei 12
della categoria Artisti, la Clerici ha
ricordato i tre eliminati della serata
d’esordio: Pupo­Emanuele Filiberto­
Canonici, D’Angelo e Cutugno (cui si
aggiungono nella seconda serata al­
tri due artisti che andranno al ballot­
taggio a 5 cinque di oggi per ripe­
scarne due). Poi l’inizio della gara
con i primi tre cantanti: Povia e la
sua Verità su Eluana Englaro, Noemi
con Per tutta la vita ed Enrico Rugge­
ri con La notte delle fate. Poi l’ingres­
so dei tre “tenorini” lanciati da Ti la­
scio una canzone che eseguono un
medley che inizia con Granada di
Claudio Villa. La gara riprende con
Fabrizio Moro e la sua Non è una
canzone, seguito da Malika Ayane
con la raffinatissima e favoritissima
Ricomincio da qui e da Irene Forna­
ciari che canta con i Nomadi Il mon­
do piange. Alle 22.10 arriva quindi il
momento più atteso della serata con
la regina Rania di Giordania, elegan­
tissima in un abito Armani giocato
sul bianco e nero. La regina concede
un’intervista alla Clerici; poi le dan­
ze proseguono fino a notte fonda.
R.S.
Un esordio positivo per il Festival della Clerici:
la prima vittoria viene dalla sfida dagli ascolti
Gli ascolti della prima serata
45,01%
43,80%
47,93%
45,29%
2009
2010
CLERICI
36,46%
SHARE
(media ponderata)
ANNO
PRESENTATORI
SPETTATORI
(1ª parte)
2006
2007
2008
PANARIELLO
BAUDO
BAUDO
BONOLIS
Blasi
Cabello
Michelle
Hunziker
Chiambretti
Guaccero/Osvart
e LAURENTI
13.061.000
12.452.000
9.518.000
media ponderata
Nella foto in grande Antonella Clerici
saluta la splendida regina Rania di
Giordania; sopra l’esibizione di Povia
e qui a lato quella di Noemi
n SANREMO CHE
I
N
F
I
L
T
R
A
T
A
GUARDA SANREMO.
Chi non ha un po­
sto in platea, si
rinchiude in ho­
tel. Con le strade
deserte, la voce di
Antonella Clerici Rossella Mungiello
sembra risuonare in ogni angolo. An­
conclusione. Sono avvertiti prima
che i camerieri arrivano in punta di dell’esclusione. Non sarà il video a
piedi al tavolo. Mai disturbare du­ dir loro che giovedì si rigiocano tutto.
rante il Festival (che qui non si nomi­
Nino D’Angelo è nella hall del Grand
na mai, non è necessario, sono tutti
Hotel. Sulla scelta del dialetto, non si
qui per questo). Padri, madri, fidan­
torna indietro («non sarei coerente»).
zate, figli, sono tutti potenzialmente
Quando arriva Enrico Ruggeri, lo
“parenti di” qualcuno che si gioca abbraccia. «Io ti ho capito, sei furbo
molto in video stasera. Immobilità e
tu, ti affidi al popolo». Toto Cutugno
frenesia, la città rivive nei break pub­
arriva poco dopo con il suo enturage.
blicitari. Telefonate, commenti, lanci Cammina con quindici Festival sulle
di agenzia, negli stacchi tutti hanno
spalle ed entra ridendo in hotel. Il
qualcosa da riferire, poi di nuovo il
principe si confesserà per un’ora a
silenzio. Al Grand Hotel de Londres,
Rtl, postazione in vetrina di fianco al­
alle 23 non vola una mosca. A parlare
l’ingresso dell’Ariston, davanti a cu­
tra loro sono due dipendenti. Si godo­
riosi e guardie del corpo.
no la calma: a gara conclusa per loro
n IL RIENTRO DELLE PROMESSE DELLA MU­
sarà come a colazione.
SICA OVVERO IL DOPOFESTIVAL FANTASMA
n LA DOCCIA GELATA CORRE SUL FILO
A poco a poco, rientrano tutti. La ros­
La prima doccia gelata per tre big ec­
sa Noemi, ancora frastornata dalle
cellenti (Cutugno, D’Angelo e il trio
luci e dalla camminata sui tacchi ver­
dalla patria ispirazione) arriva
tiginosi, si attarda a ringraziare un
quando manca un quarto d’ora alla imprenditore per l’omaggio goloso (a
ANSA-CENTIMETRI
n Buono l’esordio della 60esima
edizione del festival di Sanremo.
Gli ascolti hanno premiato la ras­
segna, con 10 milioni e 717mila te­
lespettatori che hanno seguito la
prima serata, e uno share medio
del 45,29%. Alle 21.35 il picco: 14
milioni 468mila telespettatori sin­
tonizzati. Un risultato positivo sot­
tolineato anche dal direttore gene­
rale della Rai Mauro Masi che ieri
mattina si è complimentato telefo­
nicamente con il direttore di Raiu­
no Mauro Mazza e con la condut­
trice, Antonella Clerici, per gli «ot­
timi risultati». «È il primo passo ­
ha aggiunto Masi ­ bisogna prose­
guire su questa strada». Quanto al­
la conduttrice: «Sono molto felice ­
ha commentato ­ ma siamo all’ini­
zio: c’è ancora tanto da fare. Era
una grande scommessa e lo è tut­
Antonella Clerici durante la prima serata
S
10.114.000 10.717.000
P
E
C
I
Il “primo lancio”
della rasse gna
stampa Rai. Non
si beve neppure il
caffè senza. Arti­
coli, pagelle, buo­
ni e cattivi della
sera precedente:
tra manager infuriati e cantanti alle
prese con servizi fotografici improba­
bili (forse la foto con il cornetto e la
spremuta d’arancia si può anche evi­
tare), sulla via dell’Ariston ricomin­
cia la processione dei fan e dei folli.
C’è chi ferma chiunque abbia un pass
al collo per fare fotografie (compresa
la sottoscritta), chi ti racconta che sul
palco dell’Ariston c’è stato per ben
ventisette volte a raccontare barzellet­
te e chi turba la quiete artistica della
città. Se nella sala accrediti si fanno
vedere Lele Mora, Alba Parietti, gli
scomparsi Jalisse (i coniugi Fabio
Ricci e Alessandra Drusian, che si
portarono a casa la vittoria nel 1997)
e in teatro le prove proseguono a rit­
mo serrato, c’è anche chi non si fa mi­
nimante turbare dalla kermesse, co­
me la signora Rita che imperterrita
continua il suo uncinetto seduta al ta­
volino di un bar.
A
L
E
Follie all’Ariston: no dopofestival? no party...
quanto pare una ricca porzione di
cioccolatini), i giovani Sonohra si ag­
girano per le hall, quasi annoiati. Al­
l’una di notte, la città è deserta. Nien­
te dopofestival, niente party, si potreb­
be azzardare. Già perché a parte le
forze dell’ordine che presidiano il
quadrilatero di via attorno all’Ari­
ston, qualche giocatore che se ne va
infuriato dal casinò, niente eccessi.
Giornalisti, critici e qualche cantan­
te, si concedono al massimo una cena.
Dopo una serata di musica, pare che
la città sia già andata a dormire. Si
muove qualcosa all’ex magazzino
ferroviario Italo Calvino, spazio de­
dicato a mostre d’arte e trasformato
in uno studio televisivo per il dopofe­
stival targato Youdem.tv.
n RICOMINCIA LO SHOW OVVERO IL MATTI­
NO DOPO TRA FOLLI, ASPIRANTI STARLETTE E
METEORE
La bibbia della colazione sanremese?
t’ora». E ha aggiunto: «Ho cercato
di condurre come so fare, in ma­
niera sobria e tranquilla, dando
importanza alle canzoni». Ma il ri­
sultato è il frutto di un articolato
lavoro di squadra: «Il successo si
fa attraverso la costruzione del Fe­
stival che è complicata ­ ha sottoli­
neato la Clerici ­ e ringrazio il di­
rettore di Raiuno Mazza e il diret­
tore artistico Mazzi per la fiducia
accordatami». Ma un «grazie par­
ticolare» la Clerici l’ha voluto ri­
volgere a Lucio Presta, «il mio ma­
nager, uomo fantastico. Il Festival
di un anno fa e quello di quest’an­
no hanno la sua impronta». Chiu­
sa la vicenda Morgan: «Nessuna
polemica con la Rai ­ ha spiegato la
Clerici ­ ho solo raccontato i fatti».
La conduttrice ha inoltre chiesto
«il silenzio» su questa storia: «Ora
basta». Quanto alle eliminazioni
temporanee di Toto Cutugno, Nino
D’Angelo e del trio Pupo­Emanue­
le Filiberto­tenore: «Abbiamo vi­
sto che il pubblico in sala non ha
accolto bene le eliminazioni decise
dalla giuria demoscopica», ha
spiegato Gianmarco Mazzi, diret­
tore artistico del festival, «ora cer­
chiamo di capire e aspettiamo il te­
levoto che giovedì potrà pronun­
ciarsi». Ma intanto è polemica tra
i diretti interessati: il più “sereno”
è Toto Cotugno («Sono rimasto
male, però l’ho presa con dignità e
ho fatto gli auguri a questi ragaz­
zi»), mentre Pupo ha scorto dietro
l’eliminazione «un livore strano» e
Nino D’Angelo si è chiesto ironica­
mente: «Ma non è un po’ strano
che in Romania mi capiscono e a
Sanremo no?». Proprio prendendo
spunto dal brano del cantautore
napoletano, sul festival è interve­
nuto anche il ministro per le Poli­
tiche agricole Luca Zaia. Intervi­
stato da Klaus Davi, ha detto: «Au­
spico che a Sanremo ci sia una
“par condicio” dei dialetti e che
non accada più come quest’anno,
che si è privilegiato il napoletano
con la canzone di Nino D’Angelo».
(Agi)