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Comunicato stampa Hitman
Dall’appello della Provincia di Milano
fino al piano industriale.
Il futuro di Hitman come polo del lifestyle menswear
a livello internazionale.
Il ruolo decisivo di ATS Group.
Milano, 4 dicembre 2008
LA PROVINCIA di Milano “chiama” Ats Group
All’inizio del 2007 Bruno Casati, assessore al lavoro, contrasto crisi sociali ed occupazionali della Provincia di Milano
identificò l’azienda che avrebbe potuto far rinascere la Hitman di Corsico, fallita da due anni: il Gruppo ATS, una delle
più accreditate società nel settore della riconversione industriale. La Mission di ATS Group, presieduta da Salvatore
Graniglia, è di ridare impulso ad attività industriali e produttive con un metodo del tutto innovativo, valorizzando la forza
lavoro, recuperando il valore economico delle strutture esistenti e valorizzando a livello sociale e di infrastrutture le aree
urbane coinvolte.
Santa Palomba e Aprilia, riconversione riuscita.
L’assessore Casati ha valutato positivamente le esperienze di ATS in due situazioni di grave crisi: Santa Palomba e
Aprilia Logistic Park. Santa Palomba, polo logistico industriale di Roma, venne acquisito nel 2005 da ATS Group dalla
multinazionale Celestica. Con un investimento di 50 milioni di euro, oggi conta su oltre centomila metri quadrati di
superficie, dei quali il 10% destinati a uffici, fonti di energia a basso impatto ambientale e mille posti di lavoro nelle
diverse realtà operanti nel parco.
Aprilia Logistic Park, Polo commerciale e industriale. Nel 2006 Yale Security System decise di trasferire altrove le
attività produttive. ATS, con un investimento di oltre 30 milioni di euro, ha rilanciato l’area, in posizione strategica nel
triangolo Pomezia - Aprilia – Latina. Oggi si sviluppa su 40.000 metri quadrati con la presenza di attività legate, oltre
che ai settori logistico e industriale, anche a quelli commerciale, alberghiero e congressuale, con la creazione di oltre
trecento posti di lavoro.
Luglio 2007, il primo accordo.
Nel luglio del 2007 viene siglato l’accordo per il rilancio dell’attività produttiva a Corsiso oltre alla tutela dei lavoratori.
Nel luglio 2008 avviene la formale acquisizione del ramo d’azienda da parte di Hitman Srl, società del Gruppo ATS.
Nell’ottobre di quest’anno viene riaperto lo storico Outlet. Sono arrivati, in anticipo sul previsto, i primi rientri dalla
cassa integrazione. Il piano industriale viene approvato dalle organizzazioni sindacali nel mese di novembre. Oggi, 4 dicembre, “in casa” della Provincia di Milano, alla presenza del sindaco e della Cgil (il solo sindacato presente in azienda),
si può per davvero discutere su “un caso di successo”. Nessun ricorso alla mobilità per il prossimo triennio, rientro
graduale dei lavoratori, avvio immediato di corsi di formazione.
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IL PASSATO Hitman, dalla gloria al fallimento
Ma prima di scoprire cosa sarà la Hitman di domani, è opportuno ricordare che l’azienda Hitman nasce nel 1957 per
volere di Nino Cerruti, presidente del Lanificio F.lli Cerruti di Biella, fondato nel 1881, in un momento in cui il consumatore si rivolgeva ancora prevalentemente al sarto per la confezione di abiti di qualità.
Il successo della Hitman è cresciuto e ha visto il suo apice con la produzione del marchio Cerruti 1881 e l’apertura della
sede e del negozio di Parigi. Dal 1964 al 1970, è Giorgio Armani a curare “stile e design” di Hitman.. Nel 2000 l’intera
società viene ceduta, dai soci fondatori al gruppo finanziario Finpart, già proprietario di altri famosi brand del settore
moda. Purtroppo le vicende, esclusivamente finanziarie, della capogruppo trascinano la Hitman in una situazione di
grave crisi, culminata con il fallimento, nel 2005, della capogruppo prima, e della stessa Hitman in seguito. Il marchio
Cerruti è ceduto e nella Hitman rimane il marchio Flying Cross, oltre al know-how acquisito in tanti anni di apprezzata
presenza sul mercato.
Il futuro Hitman: il polo del lifestyle menswear.
Cosa prevede ATS Group per la nuova Hitman? “In totale controtendenza rispetto a sempre più frequenti strategie
di delocalizzazione – spiega il presidente di ATS Salvatore Graniglia - la Hitman punta ad assumere una posizione di
rilievo nell’area del lifestyle menswear a livello internazionale, investendo sulle nuove risorse e sul proprio patrimonio,
l’expertise delle varie fasi di lavorazione sartoriale, secondo tempistiche e standard tipicamente industriali. I prodotti si
dovranno quindi connotare per un alto contenuto di tecnologia unito ad altrettanta elevata creatività, il cui giusto mix
possa portare ad un interessante rapporto qualità/prezzo, comunque posizionato sull’alto di gamma”.
“Il mercato riconosce storicamente alla Hitman un livello sofisticato di produzione – prosegue Graniglia - e un elevatissimo contenuto artigianale del prodotto. La Hitman riprenderà il proprio cammino ripercorrendo la strada che l’ha resa
famosa, avviando la produzione di abbigliamento maschile di alta qualità. Saranno valorizzati il know-how di sviluppo
prodotto e di produzione, consentendo di consolidare e far crescere i marchi di proprietà Hitman e Flying Cross e acquisendo nuove licenze di produzione. Saranno individuati nuovi partner leader nel retailing e nella direzione artistica con
cui impostare una strategia comune per la creazione di un “Polo Lifestyle Menswear”. L’obiettivo è offrire una gamma
di prodotti e servizi di alto livello, per sfruttare tutte le potenzialità e i benefici di una rete di vendita diretta, al servizio
esclusivo dei propri prodotti”.
Stores di proprietà in tutta Italia.
Lo sviluppo commerciale è l’altra grande novità. Nel sistema moda la gestione dei canali distributivi sta acquisendo
sempre maggior peso strategico e la nascita degli outlet sta modificando i modelli di acquisto degli italiani. Le aziende
stanno reagendo con lo sviluppo di canali di vendita diretti e con forme di distribuzione innovative, anche nell’alto di
gamma. Per tutte queste ragioni, la nuova Hitman avrà a disposizione una serie di grandi stores sul territorio nazionale,
a partire da quello progettato a Corsico nell’area ex Burgo.
Oltre allo sviluppo produttivo, il progetto di riqualificazione del sito prevede, infatti, la realizzazione di nuovo punto
vendita. L’outlet sarà il luogo privilegiato d’interazione con il pubblico, fondamentale per la comunicazione dell’identità
dei marchi e per il loro successo.
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RECUPERO occupazionale, rilancio produttivo
La realizzazione di questo progetto ha una grande valenza sul piano sociale, permettendo il recupero della piena occupazione a un numero significativo di lavoratori, protagonisti della rinascita della Hitman al pari degli investitori.
L’obiettivo è il raggiungimento di un rilancio dell’attività produttiva in un contesto tecnologicamente avanzato, mediante
l’utilizzo di nuovi macchinari e attrezzature, per il riavvio del processo produttivo e il riassorbimento di circa centotrenta
lavoratori
Vista la sempre più crescente domanda di forza lavoro qualificata sul mercato, l’esperienza decennale acquisita dai
lavoratori Hitman è sicuramente di importanza strategica per assicurare una continuità rispetto all’alto livello di qualità
dei prodotti.
Hitman ha già assunto 81 persone dalla procedura fallimentare e poste in cassa integrazione a Luglio 2008. Parte di
esse sono oggi impegnate dopo la fase di apertura dell’Outlet.
E’ solo l’inizio. la Società ha avviato un progetto di formazione che ha la finalità di aggiornare e riqualificare i lavoratori
sui nuovi processi di produzione ed in particolare sui nuovi macchinari ed attrezzature di cui lo stabilimento sarà fornito.
Focus particolare viene posto sulla qualità del prodotto e del processo e sulle attività dirette nelle aree commerciale,
acquisti e controllo di gestione.
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