AteneeGerusalemme. EMilano.

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AteneeGerusalemme. EMilano.
Atene e G erusalemme. E M ilano.
di Davide Rondoni
Atene e Gerusalemme.
E Milano.
di Davide Rondoni
Direttore del Centro di poesia contemporanea dell'Università degli Studi di Bologna
Un simpatico e colto signore di nome Sergej
renza tra Sofocle ed Ezechiele così come dalla let-
Averincev scrisse qualche tempo fa un librettino
tura dei classici greci ad opera di Dante o Petrarca
svelto e giudizioso dal titolo Atene e
che consideravano entrambi il salmista ebreo re
Gerusalemme. In Italia lo pubblicò l’editore
Davide il loro massimo autore, nasce l’identità
Donzelli.
mediterranea europea. E, aggiungiamo, italiana in
In quelle pagine il gran filologo e finissimo studio-
modo particolare. L’avere non uno ma due cuori -
so russo sosteneva che per varie faccende, tra cui
uno formato ad Atene, uno a Gerusalemme - ha
l’idea e l’esperienza della letteratura, noi europei
permesso alla cultura di cui siamo figli di ospitare
dipendiamo dalla doppia vena di cultura che ci arri-
straordinarie performance di fusione e sintesi,
va, appunto, da Atene e da Gerusalemme. Dietro ai
come quella avvenuta tra cultura araba e latina e
nomi simbolo delle due grandi capitali, Avernicev
greca in molte parti dell’Italia del Sud. Due cuori
vede un patrimonio culturale e di voci vasto e com-
invece di uno. Come di un marinaio che ha vita a
posito, che va dall’Oriente lontano dei poeti sacer-
terra e vita in mare. Il punto che ha catalizzato e
doti, dei profeti pazzi e dei cantori ciechi fino all’i-
dato sintesi ai due grandi rami è stata la cultura cri-
deale e alla prassi di perfezione classica dell’Ellade
stiana. O meglio, il cristianesimo che non è una
e dei suoi artisti e filosofi.
“cultura”, ma, come diceva San Paolo, «scandalo
Dalla differenza e dall’incontro di quei due fiumi
per i Greci e stoltezza per i Giudei». Ovvero, un
nasce l’identità mediterranea europea. Dalla diffe-
elemento irriducibile alla cultura di Atene come a
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Atene e G erusalemme. E M ilano.
di Davide Rondoni
quella di Gerusalemme. L’Italia è stato un grande e
maggior sviluppo della situazione sociale. Quella
originale Paese mediterraneo poiché aveva in sé
giovanile ineliminabile cupidigia può sfociare – e
una forza orginale di rielaborazione e di lettura.
spesso sfocia - in una pericolosa arte di arrangiarsi.
Ma ora il petto che ospita i due cuori appare affati-
È solo un esempio di quel che corriamo già anche
cato, smagrito. Vari infarti e trombosi l’hanno
noi come rischio. Spesso il modo dei nostri giovani
segnato dentro. L’Italia è sempre stata un Paese
di intendere il lavoro non è dissimile da quello dei
Mediterraneo. Ma come lo sarà ora? Saremo un
loro colleghi di Rabat. Solo che quei ragazzini
Paese Mediorientale? I nostri ragazzini cresceranno
marocchini non hanno alle spalle nonni o bisnonni
in una nazione che per composizione demografica,
usciti faticosamente da una distruzione bellica a
cultura e ritmo somiglierà di più a Rabat che alla
forza di lavoro e inventiva, non abitano in città for-
Ferrara degli Estensi così ammirata dall’ispanico e
mate intorno all’evolversi storico di istituzioni e
mediterraneissimo don Chisciotte? L’Italia può
imprese che hanno prodotto benessere e lavoro, e
ancora avere una propria identità mediterranea ori-
non vengono da una cultura che nel lavoro e nella
ginale? O saremo irrimediabilmente bastardi, ma di
sua fatica ha visto un valore. Ora i nostri ragazzini
una bastardaggine sembre più levantina e meno
paiono non avere più antecedenti, come diceva di
normanna?
se stesso Arthur Rimbaud.
Sono domande legittime, se si guarda la vita nella
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L’aver tagliato i ponti con una tradizione che
maggior parte dei nostri centri storici, se si notano
veniva da Atene e Gerusalemme rischia di conse-
le modifiche di costume e di urbanizzazione.
gnare il nostro futuro ad una tradizione polarizzata
Qualche tempo fa mi trovavo nella capitale del
tra New York e Geddah. Con una differenza, però.
Marocco per leggere poesie e tenere un seminario
La cultura cristiana di cui l’Italia è depositaria ha
nella locale Università. Notai che i ragazzi avevano
funzionato da catalizzatore e da sintesi delle due
grande simpatia per l’Italia (ne conoscono spesso il
grandi vene. I grandi auctores cristiani mentre furo-
campionato di calcio meglio di noi) e tutti i legitti-
no lettori e emuli di ciò che proveniva da Atene e
mi appetiti verso gli oggetti di lusso o di moda che
da Gerusalemme furono creatori di una loro nuova
ci sono pure qua. Ma una differenza enorme sta
opera. La Commedia di Dante, lettore di Virgilio a
nella idea del valore del lavoro, e dunque del
sua volta lettore di Omero, nonché lettore e imita-
modo con cui non solo si possono ottenere quegli
tore del “metodo” figurale e anagogico della lette-
oggetti ma si deve ottenere, più in generale, un
ratura biblica, resta l’esempio maggiore. Ma, come
Atene e G erusalemme. E M ilano.
di Davide Rondoni
detto, Dante e gli altri (come ad
cultura capace di sintesi
esempio Ambrogio) furono auc-
poiché “altra” e “origina-
tores, ovvero figure che espres-
le” rispetto a quelle domi-
sero una autorevolezza, un
“aumento”, secondo la radice
del termine. Quella capacità di
“aumento” c’è ancora?
L’autorevolezza del cristianesimo
come una identità originale e originante dove si esprime oggi, in
quali voci? Senza tale funzione
catalizzatrice, ormai dispersa, i
(
L’autorevolezza d el
cristianesimo come
identità originale e
originante d ove s i
esprime ogg?
nanti in campo.
Occorrono e ci sono luoghi del genere. Qualcuno
ritiene che tali luoghi debbano essere le Università
o i cenacoli intellettuali.
Ritengo, con altri, che
prima che dalle Istituzioni
tale possibile “riscossa”
due input oggi dominanti (New York e Geddah), a
proceda invece dalla presenza di auctores, di per-
differenza di quanto accadeva ieri per la doppia
sonalità autorevoli per identità e capacità critica.
tradizione di Atene e Gerusalemme, possono convi-
Questa è la domanda: dove stanno sorgendo le
vere senza nutrire una nuova originalità, sedimenta-
auctoritas a cui possiamo affidare un futuro da
re e prevalere alternativamente in un campo o nel-
Paese Mediterraneo?
l’altro.
L’essere mediterranei non può concidere con una
Saremo americani nella moda e arabi nella religio-
passiva partecipazione alle correnti dominanti nel-
sità, o americani nella spiritualità e arabi nei costu-
l’area. Una cultura non è un’isola, non è identificata
mi. Sta già avvenendo. Come hanno già notato
dal luogo dove si sviluppa, pur se esso contribuisce
diversi intellettuali, persino sotto una categoria
al suo “tono” e alle sue versioni espressive. Una
comoda e apparentemente anodina come quella di
cultura è sempre frutto per quanto elaborato e
“interculturalità” si cela spesso la semplice assun-
ramificato dell’avvenimento che la genera. Vale per
zione del modello dominante, quando non un
ogni cultura e ogni popolo. La scomparsa dall’oriz-
implicito rifiuto della propria identità in favore di
zonte della coscienza dell’avvenimento cristiano
altre.
può trasformare il nostro Paese da Mediterraneo
Occorono luoghi, a Roma o a Milano, o in chissà
secondo l’originalità di una propria elaborazione a
quale disperso borgo italico, dove si ridia vita a una
Paese mediorientale in balìa del più forte.
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