Il genere Gospel

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Il genere Gospel
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GOSPEL
VIAGGIO NELLA PAROLA DI DIO
ATTRAVERSO IL PENTAGRAMMA
A raccontarlo è Alessandro Pozzetto,
fondatore dell’ ”FVG Gospel Choir”
“E’ Vangelo. Punto e basta. ”
Alessandro Pozzetto, classe 1972, azzera in un solo istante le incertezze di noi utenti profani, cresciuti a pane e
“Sister Act”; e le polverizza nel momento in cui da persone a stomaco vuoto musicalmente parlando tentiamo di
dare una definizione del genere Gospel ricorrendo ad un
immediato quanto retorico parallelismo con la fortunata
pellicola che nel 1992 portò nelle case di tutto il mondo
un sorprendente “Salve Regina” in tono rock.
Ricordate il film in cui Woophy Gooldberg, nei panni di
un’improbabile suora improvvisata per necessità, ammoniva una consorella decisamente stonata con la frase “tutti noi vogliamo avvicinarci a Dio ma forse non è
il caso di mettergli paura!”.
“Il Gospel è semplicemente qualcosa di meraviglioso. E’ un genere infinito, capace di assecondare qualsiasi stile anche se il trade d’union, alla fine, resta sempre e solo la parola di Dio”.
Alessandro ce lo spiega con l’istinto e la naturalezza di chi, con le 7 note del pentagramma, ha ormai una
confidenza quasi trentennale; la stessa sfociata poi nel 2003 nella costituzione del primo coro regionale
stabile di musica Gospel, l’FVG Gospel Choir, e di cui oggi è il coordinatore insieme al maestro Rudy Fantin.
Una formazione di 15 elementi, compresi 4 musicisti, che in 5 anni di attività ha già calcato i palcoscenici
di prestigiose rassegne internazionali ottenendo anche il plauso della stampa ed entusiastiche recensioni.
Alessandro, ci sono delle esibizioni e dei momenti legati alla tua attività musicale che ricordi
con maggiore entusiasmo?
“A dire il vero ce ne sono tanti. I primi che mi vengono in mente sono di certo i più faticosi, quelli legati
alle registrazioni dei nostri dischi in sala di incisione e poi naturalmente ci sono anche i momenti più emozionanti che fanno rima con le rassegne di Varese, Venezia e con gli svariati Gospel Festival in Regione. Penso per esempio all’appuntamento annuale a Fagagna e naturalmente al Palasport Carnera di Udine, il primo venerdì di dicembre di ogni anno. Una splendida occasione che ci consente costantemente un
confronto con tutti gli ensemble americani che vi prendono sempre parte.”
Il genere Gospel si traduce sia nella musica religiosa che nacque nelle chiese afro-americane
negli anni Trenta sia in quella prodotta da artisti di ogni etnia del sud degli States. E’ stato
difficile per voi confrontarvi con un genere che non rientra certo nella nostra tradizione e
che appartiene invece a tutti gli effetti ad una cultura completamente diversa dalla nostra?
“Effettivamente io non sono afro-americano. Si vede dall’aspetto e si sente anche dal mio accento
“vagamente” friulano. Ecco perché l’approccio a questo genere, che non ci appartiene e che come dicevi tu
non fa per nulla parte del nostro tradizionale repertorio musicale, è stato molto umile. Devo dire che gli
insegnanti che ci hanno seguito in questo lungo percorso sono stati essenziali mentre poi l’umiltà, la voglia di comprendere, di imparare e di calarsi totalmente in un universo sonoro dalle infinite sfaccettature, hanno fatto tutto il resto.”
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Alessandro, come nasce effettivamente una musica Gospel?
“Quando un artista desidera creare un testo di tale genere si ispira ad un passo della Bibbia oppure del
Vangelo utilizzandone magari la frase più significativa come refrain. Una volta che il testo è stato trascritto
inizia quindi la fase di studio del brano, di insegnamento e poi di rielaborazione. Quando il pezzo è stato
allestito e tu riesci pian piano ad entrare in questo intenso fiume di emozioni sonore, alla fine lo rielabori
facendo in modo che le voci dei coristi si fondano in un unicum straordinario dando così vita ad una musica
che poi non è più quella cui eri partito.”
Un’altra caratteristica dell’ FVG Gospel Choir è legata al fatto che si tratta di un ensemble decisamente versatile…
“Effettivamente, da tre anni a questa parte, abbiamo cercato anche di confrontarci con altri generi aprendoci quindi a stili musicali diversi. Penso per esempio alle colonne sonore dei film, a brani pop e rock oppure
eseguiti a cappella. Si tratta di una scelta ragionata, fatta per garantirci il confronto con arrangiamenti
originali ed eventi importanti. La musica è musica. Questo non bisogna mai dimenticarlo.”
Carolina Laperchia
ALESSANDRO POZZETTO
BIOGRAFIA
Nato a Udine il 29 luglio del 1972, Alessandro entra nel mondo della musica all'età di dieci anni iscrivendosi al corso di formazione musicale della Filarmonica di Pozzuolo del Friuli.
La prima esperienza live arriva verso i 19 anni quando entra a far parte di una R&B band di 16 elementi, the Coop
Blues band, come cantante solista. Da qui nasce l’interesse per la black music in genere e l’iniziativa di creare diversi gruppi per consolidarsi attivamente all’interno del panorama musicale regionale (F.B.I., Shoes Factory,MSD,
etc...). Da circa cinque anni a questa parte canta come solista in The Colours of Gospel, formazione Gospel veneta,
e nel 2003, insieme al M° Rudy Fantin, ha fondato il primo vero coro Gospel moderno nella propria regione, il Friuli Venezia Giulia Gospel Choir®.