criteri generali della valutazione degli alunni
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criteri generali della valutazione degli alunni
Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “G. A. CAVAZZI” Liceo Scientifico e Scienze Umane "A. Sorbelli" Istituto Tecnico e Professionale “G. A. Cavazzi” Sede Via Matteotti 2/4 41026 Pavullo nel Frignano (MO) Tel . 0536/20366-20257 fax 21164 Sede Associata “A. Barbieri” Via Tamburù 53 41027 Pievepelago (MO) Tel . 0536/790084 ___________________________________________________________________ e-mail: [email protected] www.cavazzisorbelli.it [email protected] cod. fisc. 83000140364 CRITERI GENERALI DELLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI “La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente,nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall’art. 2 comma 4, terzo periodo, del DPR 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni” (art. 1,comma 2, DPR 22 giugno 2009). “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo…(art. 1, comma 3, DPR 22 giugno 2009). VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI I criteri essenziali per una valutazione di qualità sono: 1. la finalità formativa; 2. la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità; 3. la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio; 4. la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti; 5. il rigore metodologico nelle procedure; 6. la valenza informativa. Ogni docente, prima dello scrutinio definitivo, formula la sua libera proposta di voto al consiglio di classe. Tale proposta sarà adottata sulla base di un numero congruo di valutazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico in relazione al raggiungimento da parte dello studente degli obiettivi cognitivi e non cognitivi fissati all’inizio dell’anno scolastico ai vari livelli: collegio docenti; coordinamento disciplinare; consiglio di classe; piano di lavoro individuale. In particolare il singolo docente nella sua proposta e, successivamente, il consiglio di classe nella deliberazione conclusiva, dovranno considerare, in modo non irrilevante, i seguenti elementi e obiettivi non cognitivi che necessariamente dovranno completare il processo di valutazione: 1) la presenza di materie con debiti formativi non saldati rispetto al I quadrimestre, o materie in cui non si presentano apprezzabili segni di miglioramento anche nelle votazioni dell’anno in corso, soppesando in senso progressivamente negativo tali condizioni, ove soprattutto si presentino come frutto di scelte preordinate da parte degli studenti; 2) gli esiti conseguiti sugli elementi dell’impegno, della partecipazione al dialogo educativo e alla vita della scuola,del metodo di studio e della progressione in apprendimento; 3) ogni altro elemento concernente il comportamento dell’allievo, quali la presenza di richiami verbali, note o sanzioni disciplinari e la valutazione del comportamento; la frequenza, salvo il caso di assenze giustificate, il numero delle entrate posticipate e delle uscite anticipate; 4) la partecipazione a tutte le attività di prevenzione dell’insuccesso scolastico attivate nel corso dell’anno (tutoraggio, recuperi, sportello didattico, ecc.); per quanto concerne in particolare il tutoraggio effettuato da insegnanti esterni al consiglio di classe, i rispettivi coordinatori dovranno, prima dello scrutinio finale, acquisire dai tutor informazioni sull’andamento dell’esperienza di tutoraggio da sottoporre al consiglio di classe. 5) si ricorda che ai sensi del Regolamento sulla Valutazione DPR 22 giugno 2009 n. 122 art.14,c.7:”ai fini della validità dell’anno scolastico,compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione 1 finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni possono stabilire per casi eccezionali….motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite” . Per cui il numero delle assenze degli alunni può essere preclusivo della valutazione del profitto in sede di scrutinio finale ed incidere negativamente sul giudizio complessivo. 6) tutti i voti di profitto e di valutazione del comportamento sono deliberati dal Consiglio di classe: il voto non costituisce un atto personale e discrezionale del singolo docente, ma il risultato di una verifica e di una sintesi collegiale fondata sulla valutazione complessiva della personalità dell’allievo per cui si richiede di tenere conto dei fattori anche non scolastici, ambientali e socio-culturali, che influiscono sul comportamento intellettuale degli allievi e che possono, adeguatamente utilizzati ed inquadrati, favorire una valutazione più completa dell’alunno stesso, compresa una valutazione delle attività promosse dalla scuola a cui l’alunno abbia partecipato. 7) la valutazione finale va condotta al termine di un cospicuo periodo di formazione, coincidente con un anno scolastico o con un intero corso di studi. Tra gli scopi che con essa si possono perseguire vanno segnalati: a) l'espressione di un giudizio complessivo (la corrispondente valutazione detta anche complessiva) sugli apprendimenti conseguiti da ciascun allievo. La funzione sottesa è quella sommativa, nel senso che il giudizio finale deriva da una sorta di somma algebrica, non certo aritmetica, del lavoro compiuto, ed esprime prevalentemente il livello di padronanza degli obiettivi terminali raggiunto da ogni allievo, quindi la capacità di collegare e impiegare, anche in forma originale, un complesso organico di abilità e conoscenze; b) l'analisi complessiva della qualità dell'istruzione attivata, quindi delle scelte didattiche compiute. Una funzione, perciò, di vero e proprio bilancio consuntivo della programmazione didattica, da cui ricavare indicazioni fondate per modificarne e migliorarne l'assetto strutturale e organizzativo. In questo caso la ricaduta positiva delle informazioni raccolte e delle valutazioni condotte, sulla didattica, non interesserà gli allievi con i quali si è operato, bensì quelli che l'anno successivo frequenteranno la stessa classe; c) l'analisi della produttività qualitativa e quantitativa della scuola. In questo caso si può definire comparativa la funzione svolta dalla valutazione. Con essa infatti si possono individuare e soppesare le possibili cause che determinano le eventuali differenze del prodotto formativo tra classi o corsi equivalenti di una stessa scuola, anche al fine di modificare l'impianto didattico - organizzativo di quello che abbiamo definito “microsistema formativo”; d) il pronostico dei probabili risultati che ogni allievo potrà conseguire seguendo un determinato e successivo corso di studi. E' il caso specifico della valutazione generalmente condotta al termine di un ciclo formativo o di un corso di studi sulla base degli esiti di un esame. 8) la valutazione per l’alunno con D.S.A deve tenere in considerazione la programmazione educativa personalizzata, intesa come intervento condiviso dall’ intero Consiglio di classe commisurato alle potenzialità dell’alunno, che rispetti i suoi tempi di apprendimento e che ne valuti i progressi rispetto alle abilità di partenza. L’art. 5 della Legge 8 ottobre 2010 n. 170 afferma che ” il diritto degli alunni con DSA a "fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari" e individua tali provvedimenti con precisione: didattica individualizzata e personalizzata, forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico, uso di tecnologie informatiche e dei mezzi di apprendimento alternativi, misure dispensative da prestazioni non essenziali ..Si prevede anche un monitoraggio per valutare l'efficacia delle misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi, nonché adeguate forme di verifica e di valutazione. 9) nel caso di alunni stranieri si fa riferimento al punto 8 delle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del MIUR 16/02/2006 :” Per il consiglio di classe che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell’anno scolastico…diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate,le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decise il passaggio o meno da una classe all’altra…occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno...”. 10) è diritto dello studente essere a conoscenza delle valutazioni delle prove di verifica. I criteri di valutazione, le tabelle di corrispondenza livelli/voti e ogni altro strumento utilizzato per l’assegnazione di giudizi devono essere chiaramente esplicitati allo studente prima delle verifiche. 2 Gli esiti delle prove orali e scritte devono essere comunicati con tempestività e le correzioni delle prove devono essere chiaramente illustrate, affinché lo studente impari a utilizzare questi momenti come strumenti di ritorno della propria attività e ne possa cogliere pienamente gli aspetti formativi. 11) per quanto riguarda gli insegnanti di religione essi partecipano alle valutazioni finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica, ai sensi del DPR n. 202 del 23/06/90, nel caso di una deliberazione adottata a maggioranza il voto espresso dagli insegnanti di religione, se determinante, diviene un giudizio motivato scritto a verbale 12) tutte le operazioni di scrutinio sono coperte dal segreto d’ufficio ai sensi dell’art. 15 del DPR n. 2 del 10/01/57 AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA La C.M. n. 50 del 20/05/2009 art. 1.3 recita: “In sede di scrutinio finale vengono ammessi dal Consiglio di Classe alla classe successiva gli alunni che conseguono un voto non inferiore a sei decimi: • in ogni disciplina di studio; • nel comportamento. Per gli alunni che non conseguono la sufficienza in una o più discipline (fino al massimo di tre) lo scrutinio è sospeso e rinviato nei termini previsti dall’ O.M. 5 novembre 2007 n. 92. In presenza di valutazioni insufficienti e situazioni incerte o critiche, il Consiglio di classe effettuerà una attenta, ulteriore e non formale, ponderazione di tutti gli elementi cognitivi ed extra cognitivi che hanno caratterizzato l’alunno nel suo percorso educativo. L’ art. 23 O. M. 21 maggio 2001, n. 90 recita: “Nei confronti degli alunni che presentino un'insufficienza non grave in una o più discipline, comunque non tale da determinare una carenza nella preparazione complessiva, il consiglio di classe, prima dell'approvazione dei voti, sulla base di parametri valutativi stabiliti preventivamente, procede ad una valutazione che tenga conto: a) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nei tempi e con le modalità stabilite dal consiglio di classe per accertare il superamento delle carenze formative riscontrate (debito formativo); b) della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo. In particolare tali alunni sono valutati sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti”. Solo nel caso in cui il consiglio di classe riscontri una carenza nella preparazione complessiva tale da determinare l’impossibilità per l’allievo di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto e l’impossibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo delibererà la non promozione. Sarà considerata come possibile causa di non promozione la presenza di più di una valutazione gravemente insufficiente conseguita nelle stesse discipline per le quali nell’anno scolastico precedente siano stati assegnati debiti formativi. Gli alunni che, pur promossi, evidenzino incertezze in alcune discipline, sia inviata la lettera per studio estivo individuale con i consigli per migliorare la propria preparazione. Al fine di garantire omogeneità di scelta in tutti i Consigli di classe dell’Istituto il Collegio Docenti ha deliberato in data 13.02.2009 , a titolo orientativo e comunque tale da non pregiudicare la libertà di giudizio e valutazione di ogni Consiglio di classe, i seguenti criteri di non promozione e di sospensione: Per il Biennio liceo e tecnico: • quattro materie insufficienti di cui due gravemente insufficienti • cinque o più materie insufficienti per il Biennio professionale: • cinque materie insufficienti di cui tre gravemente insufficienti; • sei o più materie insufficienti per il Triennio del Liceo Scientifico, Scienze Umane , Istituto Tecnico e Professionale: • almeno tre materie gravemente insufficienti • quattro materie insufficienti di cui almeno una gravemente insufficiente; • cinque o più materie insufficienti. Per tutte le classi dell’Istituto un alunno può essere sospeso al massimo con: • tre materie. 3 Ogni Consiglio di classe, al momento della determinazione dei debiti formativi in sede di scrutinio finale, comunicherà alla famiglia le lacune individuate e le informazioni necessarie per colmarle (metodologia, contenuti, ecc.) ed i corsi di recupero attivati per il singolo studente, la data e l’orario in cui avrà luogo la prova di verifica del debito formativo. Anche a fronte di tre insufficienze , al fine di ottimizzare sia i servizi che le risorse economiche, il consiglio di classe prevederà l’attivazione di non più di due corsi di recupero da tenersi presumibilmente nella seconda metà di agosto. La scelta delle discipline riguarderà: le materie di indirizzo,le discipline in cui il recupero individuale è più difficoltoso o dove le carenze possano pregiudicare la possibilità del passaggio alla classe successiva, le insufficienze più gravi. SCRUTINI FINALI CLASSI PRIME/SECONDE/TERZE/QUARTE Ai sensi dell’art. 16 dell’O.M. 90 del 21 maggio 2001 in caso di esito negativo degli scrutini all’albo dell’Istituto l’indicazione dei voti è sostituita da “non ammesso alla classe successiva”. In tale caso si comunicherà preventivamente, per iscritto, l’esito negativo alla famiglia dell’alunno. Il consiglio compilerà la lettera relativa alla “non promozione” con i risultati emersi dallo scrutinio finale. (modulo I). Ai sensi dell’O.M. 92 del 5 novembre 2007 in caso di sospensione del giudizio all’albo dell’Istituto l’indicazione dei voti è sostituita da “giudizio sospeso”. Il Consiglio di classe allegherà al verbale solo il Tabellone con i voti delle singole discipline. In sede di scrutinio finale si indicherà sulla relativa lettera da inviare alle famiglie le discipline in cui l’alunno è risultato insufficiente e quindi il giudizio sospeso . La lettera di comunicazione alle famiglie delle insufficienze verrà integrata (dopo gli scrutini) dalle seguenti informazioni: discipline consigliate per il corso di recupero estivo (max 2), calendario delle prove di recupero del debito che si svolgeranno la prima settimana di settembre 2010, dichiarazione da parte del genitore di avvalersi o meno dei corsi di recupero estivi (modulo M). I docenti dovranno predisporre per lo studente (modulo L) una guida per migliorare il livello di apprendimento sia per il recupero del debito sia per lo studio estivo. Per gli alunni che sono promossi con pieno merito oltre all’indicazione dei voti e per il triennio dei crediti,sarà apposta la dicitura “ammesso alla classe successiva” . Per gli alunni che si sono distinti con una media ≥ 8 i docenti compileranno la lettera di encomio (modulo N). SCRUTINI FINALI CLASSI QUINTE L’ O.M. 44 del 5 maggio 2010 all’art. 2 comma 1 punto a) recita che per il corrente anno scolastico sono ammessi all’ Esame di Stato gli alunni che conseguano: ” …una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art. 6,comma1,DPR 22 giugno 2009,n. 122)” Le deliberazioni di non ammissione all’ Esame di Stato devono essere puntualmente deliberate,motivate e verbalizzate. Il giudizio di non ammissione deve essere puntualmente motivato ed analizzare esaurientemente tutto il percorso scolastico e formativo dell’alunno. Il Consiglio di classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale,adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione del giudizio di ammissione (criteri Collegio Docenti del 19.05.09): profitto (conoscenze, competenze anche trasversali, metodo, esposizione, particolari predisposizioni disciplinari); interesse dimostrato, impegno, comportamento, frequenza, motivazione, partecipazione. attività formative extracurricolari particolarmente rilevanti, situazioni personali particolari. L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’ esame, con la sola indicazione <<Ammesso>> o <<Non ammesso>>. I voti attribuiti in ciascuna disciplina e sul comportamento, in sede di scrutinio finale, sono riportati nelle pagelle e nel registro generale dei voti. Nello scrutinio finale dovrà comparire solamente la dicitura <ammesso> o < non ammesso> senza indicare i voti conseguiti nelle diverse discipline. Si ricorda la necessità di procedere alla compilazione della scheda personale di ogni alunno necessaria ai fini dell’ Esame. L’ O.M. n. 44/2010 art. 20 c. 4 stabilisce che può essere attribuita la lode solo agli studenti che abbiano conseguito il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta integrazione del punteggio a condizione che: - abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire dell’integrazione di cui all’art. 11 c. 4 del DPR 23 luglio 1998 n. 323; - abbiano riportato negli scrutini finali relativi all’ultima classe solo voti uguali o maggiori a otto decimi,ivi compresa la valutazione del comportamento; - il credito scolastico annuale relativo all’ultimo anno;il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere attribuiti dal Consiglio di classe o dalla Commissione,secondo le rispettive competenze, all’unanimità (art. 4 del DM 16.12.2009). 4 CRITERI PROMOZIONE CONSIGLI DI CLASSE SETTEMBRE (RECUPERO DEL DEBITO) Il consiglio di classe procederà all’ammissione all’anno successivo degli studenti che abbiano colmato i debiti formativi assegnati nello scrutinio finale di giugno. A fronte di esiti interamente negativi o parzialmente negativi (un solo debito recuperato a fronte di due /tre assegnati) il consiglio di classe delibererà la promozione/ non promozione alla classe successiva sulla base dei criteri stabiliti e valutando opportunamente i progressi o i mancati progressi nell’apprendimento dopo lo studio estivo ed i corsi di recupero consigliati. I Consigli di classe del Triennio, nelle operazioni di scrutinio, dovranno anche attribuire i crediti scolastici per gli studenti che abbiano colmato i debiti formativi e siano stati ammessi alla classe successiva secondo i criteri stabiliti. Si ricorda che in caso di promozione con voto di consiglio viene assegnato il minimo della banda del punteggio. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per i criteri e le modalità applicative della valutazione del comportamento si rinvia a quanto previsto dai DPR 249/1998, DPR 235/2007 e DPR 122/2009. La valutazione del comportamento si propone di : favorire l’acquisizione di una coscienza sociale basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento del proprio dovere, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare”(D.P.R. 122/2009 art. 7, c. 1). Il comportamento concorre,insieme alle valutazioni degli apprendimenti, alla definizione del punteggio del credito scolastico. La valutazione del comportamento viene proposta dal docente che ha nella classe il maggior numero di ore di insegnamento. Il Collegio Docenti del 01.12.2008 ha approvato i seguenti criteri di valutazione del comportamento: 10 comportamento pienamente conforme al regolamento di Istituto con piena assunzione di responsabilità personale 9 comportamento pienamente conforme al regolamento d’Istituto 8 comportamento non sempre conforme al regolamento d’Istituto 7 comportamento • non conforme al regolamento d’Istituto • scorretto con presenza di provvedimenti disciplinari anche non gravi e a carattere episodico comportamento • per nulla conforme al regolamento d’Istituto • molto scorretto con provvedimenti disciplinari plurimi anche gravi comportamenti che configurino ipotesi di reato contro la dignità della persona o atti di violenza grave tali da creare pericolo per l’incolumità delle persone o degenerare in elevato allarme sociale 6 5 non va motivato dal consiglio di classe va motivato dal consiglio di classe VALUTAZIONE DEL PROFITTO Le valutazioni disciplinari proposte dai singoli docenti in base ad un giudizio brevemente motivato sono desunte da un congruo numero di verifiche scritte, orali e pratiche, svolte a casa e a scuola. Corrette e classificate nel corso dell’anno scolastico. In sede di scrutinio tali voti non costituiscono un atto univoco, personale e discrezionale dei singoli docenti, ma vengono fatti propri ed assegnati dal consiglio di classe quale risultato di insieme di una verifica e una sintesi collegiale fondata su una valutazione complessiva della personalità dell’alunno adeguatamente motivata e strettamente individuale che tenga conto dei seguenti criteri: • osservazione sistematica del processo di apprendimento rispetto alla situazione individuale di partenza per tutti gli ambiti disciplinari; • raggiungimento degli obiettivi minimi di sufficienza sia generali sia disciplinari fissati sia nella programmazione didattica del docente sia nei nella programmazione dei singoli dipartimenti disciplinari e riportati nel prospetto di corrispondenza tra voti e livelli di valutazione; 5 • • la partecipazione attiva al dialogo educativo e/o all’attività scolastica in ogni singola disciplina è considerato elemento positivo che concorre alla valutazione favorevole del profitto disciplinare per tutti gli alunni in sede di scrutinio finale; il “NON CLASSIFICATO” non è ammissibile in quanto sussiste per il docente l’obbligo della valutazione. Solo in caso di continuative assenze il Consiglio potrà non classificare l’allievo; CORRISPONDENZA VOTI - LIVELLI DI VALUTAZIONE TASSONOMICA VOTO = 1 - 3 Insufficienza molto grave VOTO = 4 Insufficienza grave VOTO = 5 Insufficienza VOTO = 6 Sufficienza VOTO = 7 Discreto VOTO = 8 Buono VOTO = 9 - 10 Ottimo VOTO = 10 Eccellente L’impegno e la partecipazione sono assenti, il metodo di studio estremamente disorganizzato; emergono gravi carenze linguistiche ed espressive. Le conoscenze, la loro comprensione, l’applicazione e l’elaborazione sono nulle o quasi nulle così come il progresso evidenziato. Il rendimento è quasi nullo. L’impegno e la partecipazione sono inadeguati, il metodo di studio è ripetitivo e sostanzialmente disorganizzato. Presenta carenze linguistiche ed espressive. Le conoscenze sono molto lacunose, commette gravi errori di comprensione e non sa applicare l’appreso in modo significativo. Il progresso è irrilevante o molto incerto. Il rendimento è gravemente insufficiente. L’impegno e la partecipazione sono discontinui e non sempre adeguati, il metodo di studio è prevalentemente ripetitivo. Presenta incertezze nell’uso del linguaggio e l’espressione non è sempre appropriata. Le conoscenze sono frammentarie e superficiali, commette errori di comprensione e di applicazione; sa cogliere solo parzialmente gli aspetti essenziali. Il progresso è incerto ed il rendimento è insufficiente. Assolve normalmente agli impegni e partecipa alle lezioni in modo soddisfacente. Il metodo di studio è sufficientemente organizzato anche se permangono elementi di ripetitività. Possiede una terminologia accettabile in un contesto di insicurezza espositiva. Le conoscenze sono essenziali. Sa eseguire compiti semplici ed in essi l’applicazione è corretta anche se non sempre autonoma. Sa effettuare analisi non particolarmente approfondite, è impreciso nella sintesi. Il progresso è sufficientemente positivo, il rendimento è sufficiente. L’impegno è costante, la partecipazione è attiva. Possiede un metodo di studio organizzato ed espone con chiarezza e terminologia appropriata. Le conoscenze sono complete ed abbastanza approfondite. Sa eseguire compiti corretti pur con qualche lieve imprecisione, sa applicare con una certa autonomia e sa effettuare analisi sufficientemente adeguate nei livelli essenziali. Discreta l’autonomia di sintesi pur non molto approfondita. Il progresso è positivo ed il rendimento è discreto. L’impegno e la partecipazione sono buoni e a volte supportati da iniziative personali. Possiede un metodo di studio sicuramente organizzato, usa il linguaggio in modo autonomo ed appropriato. Le conoscenze sono complete e coordinate. Esegue compiti con precisione ed applica le conoscenze acquisite anche in compiti nuovi. Sa cogliere elementi di un insieme relazionandoli e sa organizzare le conoscenze acquisite. Sa compiere valutazioni autonome e complete. Il progresso è sicuramente positivo; il rendimento è decisamente buono. L’impegno e la partecipazione sono lodevoli ed accompagnate da iniziative personali. Il metodo di studio è elaborativo, le capacità espressive sono corredate da un linguaggio ricco ed appropriato. Le conoscenze sono complete, coordinate ed ampie. Sa eseguire compiti ed applicare le conoscenze con precisione e cognizione di causa. Ha padronanza nel cogliere gli insiemi relazionali. E’ in grado di organizzare le conoscenze acquisite in modo autonomo e le sue capacità di valutazione sono complete ed approfondite. Il progresso è costante e sempre decisamente positivo. Il rendimento è ottimo. L’impegno e la partecipazione sono più che lodevoli ed accompagnate da iniziative personali. Il metodo di studio è frutto di un’ elaborazione individuale, le capacità espressive sono eccellenti e corredate da un linguaggio estremamente ricco ed appropriato e completo. Le conoscenze sono molto ampie, coordinate ed esaurienti. Sa eseguire compiti complessi ed applicare le conoscenze con precisione nel contesto di riferimento e con cognizione di causa. Coglie gli insiemi relazionali in modo completo. Sa organizzare autonomamente le conoscenze acquisite e le sue capacità di valutazione sono complete ed approfondite. Il progresso è progressivo e sempre ottimo. Il rendimento è eccellente. 6 EQF - QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE L’Unione Europea ha proposto l’attivazione della Commission’s consultation on the European Qualifications Framework (EQF) volta alla creazione di una struttura che consenta il reciprocoriconoscimento dei sistemi di qualifiche a livello nazionale e settoriale e che faciliti il trasferimento ed il riconoscimento delle qualifiche ottenute dai diversi cittadini. Per quanto riguarda le definizioni di competenza, il documento di lavoro dell’UE sull’EQF ha adottato una nuove definizione , che si declina in: a) competenze cognitive, cioè quelle che coinvolgono l’uso della teoria e dei concetti, ma anche la conoscenza tacita informale guadagnata a livello esperenziale; b) competenze funzionali (abilità o know- how), vale a dire quello che una persona dovrebbe essere in grado di fare una volta inserita in una determinata area di lavoro, apprendimento o attività sociale; c) competenze personali, che riguardano i comportamenti in una determinata situazione; d) competenze etiche, che si riferiscono a determinati valori professionali e personali indispensabili o associati all’esercizio di quei ruoli e funzioni. L’acquisizione di un livello determinato di competenza può essere vista come la capacità di un individuo di usare e combinare le sue conoscenze e abilità in accordo con le varie richieste del contesto. Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche livello Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello4 Livello5 Livello 6 Livello7 * Livello 8** conoscenze Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche abilità Abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti ed utensili) Conoscenze generali di base Abilità di base necessarie a svolgere mansioni/compiti semplici Conoscenza pratica di base in Abilità cognitive e pratiche di base necessarie un ambito di lavoro o di all’uso di informazioni pertinenti per svolgere studio compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici Conoscenza di fatti, principi, Una gamma di abilità cognitive e pratiche processi e concetti generali, necessarie a svolgere compiti e risolvere in un ambito di lavoro o di problemi scegliendo ed applicando metodi di studio base, strumenti, materiali ed informazioni Conoscenza pratica e teorica Una gamma di abilità cognitive e pratiche in ampi contesti in un ambito necessarie a risolvere problemi specifici in un di lavoro o di studio campo di lavoro o di studio competenze Nel contesto del quadro europeo delle qualifiche, le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia Lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato Lavoro o studio sotto la supervisione con un certo grado di autonomia Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio; adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o studio Conoscenza teorica e pratica Una gamma esauriente di abilità cognitive e Saper gestire e sorvegliare attività nel contesto esauriente e specializzata, in pratiche necessarie a dare soluzioni creative a di attività lavorative o di studio esposte un ambito di lavoro e di problemi astratti acambiamenti imprevedibili: studio e consapevolezza dei assumere la responsabilità di gestire lo limiti di tale conoscenza sviluppo professionale di persone e gruppi Conoscenze avanzate in un Abilità avanzate, che dimostrino padronanza e Gestire attività o progetti, tecnico-professionali ambito di lavoro o studio, che innovazione necessarie a risolvere problemi complessi assumendo la responsabilità di presuppongano una complessi ed imprevedibili in un ambito decisioni in contesti di lavoro o di studio comprensione critica di teorie specializzato di lavoro o di studio imprevedibili e principi Assumere la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di persone e gruppi Gestire e trasformare contesti di lavoro o di Conoscenze altamente Abilità specializzate, orientate alla soluzione studio complessi, imprevedibili che richiedono specializzate, parte delle quali dei problemi, necessarie nella ricerca e/o nuovi approcci strategici; assumere la all’avanguardia in un ambito nell’innovazione al fine di sviluppare responsabilità di contribuire alla conoscenza e di lavoro o di studio, come conoscenze e procedure nuove e integrare la alla prassi professionale e/o di verificare le base del pensiero originario conoscenza ottenuta in ambiti diversi prestazioni strategiche dei gruppi e/o della ricerca; consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza all’interfaccia tra ambiti diversi Le conoscenze più Le abilità e le tecniche più avanzate e Dimostrare effettiva autorità, capacità di all’avanguardia in un ambito specializzate, comprese le capacità di sintesi e innovazione, autonomia, integrità tipica dello di lavoro o di studio e di valutazione necessarie a risolvere problemi studioso e del professionista e impegno all’interfaccia tra settori complessi della ricerca e/o dell’innovazione e continuo nello sviluppo di nuove idee e processi diversi ad estendere e ridefinire le conoscenze e le all’avanguardia in contesti di lavoro, di studio e pratiche professionali esistenti di ricerca. *Descrittore per il secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione Superiore; **Descrittore per il terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione Superiore. 7 Glossario Conoscenza: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indica la capacità di applicare conoscenze ed utilizzare Know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche ( comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi,materiali,strumenti). Competenza: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia. Qualifica: risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’autorità competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti. Sistema nazionale di qualifiche: complesso delle attività di uno stato membro connesse con il riconoscimento dell’apprendimento e altri meccanismi che raccordano l’istruzione e la formazione con il mercato del lavoro e la società civile. Ciò comprende l’elaborazione e l’attuazione di disposizioni e processi istituzionali in materia di garanzia della qualità, valutazione e rilascio delle qualifiche. Un sistema nazionale di qualifiche può essere composto di vari sottosistemi e può comprendere un quadro nazionale di qualifiche. Quadro nazionale di qualifiche: strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira ad integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla società civile. Settore: raggruppamento di attività professionali in base a funzione economica, prodotto, servizio o tecnologia principali. Organizzazione settoriale internazionale.: associazione di organizzazioni nazionali, anche ad esempio di datori di lavoro e organismi professionali, che rappresenta gli interessi di settori nazionali. Risultati dell’apprendimento: descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo di apprendimento CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO (CLASSI TERZE/QUARTE/QUINTE) I C.d.C. si atterranno a quanto previsto dalla normativa di riferimento. Si ritiene opportuno specificare quanto segue: • • • • • • • • l’assegnazione del credito scolastico comporta l’assegnazione di un unico punteggio, eventualmente comprensivo anche del riconoscimento di crediti formativi, senza alcuna distinzione ulteriore; l’attribuzione del credito scolastico va deliberata, motivata e verbalizzata. la valutazione del comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico; per determinare il credito scolastico i Consigli di classe, in sede di scrutinio finale, stabiliranno la media dei voti finali e all’interno di una ristretta banda di oscillazione delle tabelle di seguito riportate, stabiliranno il punteggio finale di credito scolastico in base ai seguenti elementi:assiduità alla frequenza scolastica,interesse e impegno al dialogo educativo,partecipazione ad attività integrative e complementari,eventuale credito formativo; il Consiglio di classe attribuirà il massimo della banda in presenza dei seguenti elementi: assenza di insufficienze; presenza di una media dei voti pari o superiori al valore centrale della banda di oscillazione delle tabelle; assiduità nell’ impegno ed interesse dimostrati;elementi positivi relativi alle attività complementari; si ricorda, inoltre, che sulla base della nuova normativa vigente i Consigli di classe, in sede di scrutino finale,attribuiranno agli alunni il punteggio previsto solo in caso di promozione, Per gli alunni per cui verrà decisa la sospensione del giudizio, il punteggio verrà attribuito durante lo scrutinio di inizi settembre,successivo alle prove di verifica delle insufficienze,solo in caso di promozione; agli studenti promossi alla classe successiva con voto di consiglio, sia negli scrutini finali di giugno che negli scrutini del recupero del debito formativo di settembre, verrà assegnato il punteggio minino della banda (delibera Collegio Docenti 20 ottobre 2009); il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, non saltuaria e debitamente documentata, da cui si evince una significatività nella formazione della persona e della crescita umana e dalla quale derivino competenze 8 • • coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. La coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento e nella loro concreta attuazione, è accertata dai Consigli di classe tramite la scheda “credito formativo” reperibile sul sito della scuola; l’eventuale riconoscimento di crediti formativi non comporta, a norma di legge, alcun automatismo nell’assegnazione del punteggio più elevato, all’interno della fascia di competenza individuata, in base alle normative vigenti, a partire dalla media dei voti nelle diverse discipline; per le classi terze/quarte è prevista dall’anno scolastico 2010/11 la nuova tabella A (D.M. 99 16.12.09) che sostituisce la tabella modificata dal D.M. n. 42/2007: TABELLA A CREDITO SCOLASTICO (Candidati interni) (D.M. 99/16.12.2009) Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va’espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All’alunno che è stato promosso alla penultima classe o all’ultima classe di studi con un debito formativo va attribuito il punteggio minimo previsto dalla banda di oscillazione della tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il consiglio di classe può integrare in sede di scrutinio finale dell’anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio. Nei confronti degli alunni che abbiano saldato nell’ultimo anno di corso i debiti formativi contratti nel terzultimo anno. Gli alunni che noin abbiano saldato i debiti formativi contratti nel terzultimo e nel penultimo anno di corso non sono ammessi a sostenere l’esame di Stato. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal votro conseguito agli esami di qualifica espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/sentesimi corrisponde M = 6,5) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CANDIDATI ESTERNI TABELLA B CREDITO SCOLASTICO (Candidati esterni) (D.M. 99/16.12.2009) Media dei voti Credito scolastico (Punti) M=6 3 6<M≤7 4-5 7<M≤8 5-6 8 < M ≤ 10 6-8 NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a due anni di corso in un'unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l’ultimo anno il passaggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno. TABELLA C CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Prove preliminari (D.M. 99/16.12.2009) Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti) M=6 3 6<M≤7 4-5 7<M≤8 5-6 8< M ≤ 10 6-8 9 SCRUTINI FINALI CLASSI QUINTE L’ O.M. 44 del 5 maggio 2010 all’art. 2 comma 1 punto a) recita che per il corrente anno scolastico sono ammessi all’ Esame di Stato gli alunni che conseguano: ” …una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art. 6,comma1,DPR 22 giugno 2009,n. 122)” Le deliberazioni di non ammissione all’ Esame di Stato devono essere puntualmente deliberate,motivate e verbalizzate. Il giudizio di non ammissione deve essere puntualmente motivato ed analizzare esaurientemente tutto il percorso scolastico e formativo dell’alunno. Il Consiglio di classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale,adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione del giudizio di ammissione (criteri Collegio Docenti del 19.05.09): profitto (conoscenze, competenze anche trasversali, metodo, esposizione, particolari predisposizioni disciplinari); interesse dimostrato, impegno, comportamento, frequenza, motivazione, partecipazione. attività formative extracurricolari particolarmente rilevanti, situazioni personali particolari. L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’Istituto sede d’ esame, con la sola indicazione <<Ammesso>> o <<Non ammesso>>. I voti attribuiti in ciascuna disciplina e sul comportamento, in sede di scrutinio finale, sono riportati nelle pagelle e nel registro generale dei voti. Nello scrutinio finale dovrà comparire solamente la dicitura <ammesso> o < non ammesso> senza indicare i voti conseguiti nelle diverse discipline. Si ricorda la necessità di procedere alla compilazione della scheda personale di ogni alunno necessaria ai fini dell’ Esame. L’ O.M. n. 44/2010 art. 20 c. 4 stabilisce che può essere attribuita la lode solo agli studenti che abbiano conseguito il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della predetta integrazione del punteggio a condizione che: - abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire dell’integrazione di cui all’art. 11 c. 4 del DPR 23 luglio 1998 n. 323; - abbiano riportato negli scrutini finali relativi all’ultima classe solo voti uguali o maggiori a otto decimi,ivi compresa la valutazione del comportamento; - il credito scolastico annuale relativo all’ultimo anno;il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere attribuiti dal Consiglio di classe o dalla Commissione,secondo le rispettive competenze, all’unanimità (art. 4 del DM 16.12.2009). VALUTAZIONE PERIODICA - NUOVI ORDINAMENTI INDICAZIONI OPERATIVE Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado – Indicazioni per gli scrutini dell’anno scolastico 2012-13. – Delibera Collegio docenti 25.10.2012 Considerato che la materia dovrà essere oggetto di disciplina in sede di revisione del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009) e che le scuole hanno comunque necessità di operare sulla base di elementi certi di riferimento l’Istituto Cavazzi si atterrale indicazioni operative della C.M. n. 89 - Prot. MIURAOODGOS/6751vdel 18.10.2012, pertanto negli scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sarà formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale. Resta comunque inteso, come principio ineludibile, che il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti. L’Istituto Cavazzi adotterà modalità e forme di verifica adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, come previsto dalle Indicazioni nazionali per i percorsi liceali, dalle Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali e dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione. Tra l’altro la stretta connessione esistente tra i risultati di apprendimento e le forme di verifica e di valutazione è del resto già sottolineata dall’art. 1, comma 4, del citato D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009: “Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.” A sua volta il piano dell’offerta formativa “è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale […]” (art. 3, comma 2, D.P.R. 275/2009). 10