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Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 18 febbraio 2010
Banca Intermobiliare: precisazioni ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
Banca Intermobiliare - con riferimento all'odierno Comunicato Stampa della propria controllante
CO.FI.TO. SpA in relazione alle sanzioni amministrative a quest'ultima irrogate da CONSOB per
preteso abuso, nel mese di giugno 2005, di informazioni privilegiate - precisa la propria estraneità ai
fatti ascritti alla sua controllante e sottolinea l'assenza di qualsiasi conseguenza patrimoniale a
proprio carico e di qualsivoglia impatto sull'attività di gestione del Gruppo bancario Banca
Intermobiliare.
Cofito ( Bim ): Consob sanziona Scanferlin per 1,8 mln ( MF - DJ ) Milano, 18
febbraio
La Consob ha sanzionato Mario Scanferlin, in qualità di amministratore di Cofito ( società
controllante di Bim ), per 1,8 mln di euro, per aver disposto l'acquisto di azioni Mediobanca per
conto di Cofito utilizzando informazioni privilegiate.
Lo rende noto la Consob aggiungendo come anche alla società Cofito è applicata la sanzione
amministrativa pecuniaria di 1,8 mln, in relazione alla violazione posta in essere da Mario Scanferlin
nell'interesse della stessa Cofito.
La Consob ha inoltre disposto la confisca dei titoli azionari ( n. 2.454.443 azioni Banca Intermobiliare
di Investimenti e Gestioni ) e obbligazionari ( n. 15.001.530 obbligazioni convertibili BIM 2005 29/7/2015 1,50 % CV SUB ) di cui al sequestro disposto, con delibera n. 17090 del 9 dicembre 2009
ed eseguito in data 15 dicembre 2009, vincolati nel deposito amministrato n. 31458, denominato
Cofito Conto Sequestro Cautelare Mediobanca presso Banca Intermobiliare di Investimenti e
Gestioni SpA, per un controvalore complessivo pari a 20,723 mln di euro all'atto del sequestro
stesso.
Intesa, ok Antitrust a trustee Agricole, cederà filiali ( Reuters )
L'Antitrust ha preso atto delle misure presentate da Intesa Sanpaolo e Credit Agricole per garantire
l'indipendenza della Banca italiana che prevedono, tra le altre cose, la cessione entro l'anno da parte del socio
francese dello 0,8 % della partecipazione in Intesa, pari in totale al 5,8 %, e il trasferimento dell'esercizio dei
diritti di voto sulla quota eccedente a un monitoring trustee.
Resta, tuttavia, aperta la procedura di inottemperanza nei confronti di Intesa Sanpaolo fino al 15 luglio 2011
per “ tenere sotto stretta osservazione la piena esecuzione delle misure " in mancanza delle quali Intesa
rischia una multa di 500 milioni di euro.
Al contempo Intesa e Agricole hanno siglato un accordo per la cessione alla Banca francese a condizioni di
mercato di una rete di 150 - 200 sportelli in Italia, da finalizzare entro il 30 giugno 2010.
Intesa riesce, dunque, a evitare la pesante multa che le sarebbe derivata dal mancato rispetto degli impegni
presi con l'Antitrust in occasione della fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi, effettiva dal 2007.
Il faro Antitrust era stato acceso la scorsa primavera quando Agricole e Generali avevano siglato un accordo
di consultazione sul 10,9 % che prevedeva, tra le altre cose, anche la presentazione di una lista comune per il
Consiglio di Sorveglianza.
Ieri le due società hanno annunciato lo scioglimento del patto a far data dal 19 marzo prossimo.
Inoltre Agricole avrebbe dovuto cedere la quota eccedente il 5 % entro fine 2007 e scendere al 2 % entro fine
2009.
Agricole al 2 % entro fine 2011, diritti di voto a Trustee
Nel dettaglio gli impegni sottoscritti da Intesa Sanpaolo e Credit Agricole prevedono la cessione entro l'anno
della quota eccedente il 5 %, quindi lo 0,8 %, " con immediata sterilizzazione dei relativi diritti di voto ".
Inoltre la banca francese cederà " la residua partecipazione da dismettere ", quindi circa il 3 %, con
sterilizzazione dei relativi diritti di voto, entro il 2011, secondo la nota Antitrust.
Nella fase transitoria i diritti di voto per la quota del 5 % verranno esercitati da un monitoring Trustee,
gradito all'Antitrust, che presenterà anche la lista per il Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo,
esclusivamente per l'Assemblea ordinaria di fine aprile, con candidati che siano di gradimento dell'Autorità e
con requisiti di indipendenza rispetto ad Agricole.
Il Trustee non eserciterà i diritti di voto su materie sensibili dal punto di vista antitrust.
Terminata la fase transitoria Agricole non sarà presente in alcun modo negli organismi di governance di
Intesa Sanpaolo, conclude la nota Antitrust.
Agricole si dice impegnata solo per lo 0,8 %
La Banca francese tuttavia in serata ha dichiarato di essersi impegnata solo per la parte eccedente la sua
quota storica ( 5 % ) in Intesa Sanpaolo, vale a dire lo 0,8, che sarà ceduta nei prossimi mesi.
Nessun impegno per altre scadenze legate a cessioni di quote, secondo la Banque Verte.
Inoltre Agricole ha detto che chiederà di avere una rappresentanza nel Consiglio di Sorveglianza di Intesa
Sanpaolo e di esercitare i diritti di voto relativi alla sua quota storica.
Il direttore generale Georges Pauget ha inoltre sottolineato che la partecipazione in Intesa verrà iscritta a
bilancio seguendo i criteri relativi alle quote strategiche.
Generali Ass. - Mediobanca: no francese al riassetto ( MF- DJ ) Roma
Cesare Geronzi alla Presidenza di Generali e Vittorio Grilli sullo scranno più alto di Mediobanca: è l'ipotesi
più gettonata nel riassetto dei poteri forti nella Galassia del Nord, dopo che informalmente Unicredit ha fatto
sapere al management di Mediobanca la sua posizione al riguardo.
Tuttavia, scrive oggi Repubblica, i conti sono stati fatti senza consultare i soci francesi di Mediobanca, quelli
del gruppo C titolari di un 10 % del capitale.
Interrogati sul gradimento di un'eventuale soluzione Geronzi - Grilli, Vincent Bollorè e Tarak Ben Ammar
rispondono all'unisono che " non abbiamo avuto alcun tipo di conversazione, formale o informale, né con il
management né con gli azionisti, su eventuali cambiamenti in Mediobanca e Generali. E' un argomento che
al momento non esiste. Se mai questi temi arriveranno sul tavolo le decisioni dovranno essere prese
all'unanimità altrimenti tutto resterà com'è ora ".
Bollorè e soci, spiega il quotidiano, sono interessati a non indebolire Mediobanca, visto che vi hanno
investito parecchie risorse; quindi non sarà facile convincerli della bontà della scelta di Grilli, che non hanno
avuto occasione di testare sul campo.
Perde quota il nome di Lamberto Cardia, Presidente della Consob, che ieri si è sfilato dalla competizione.
Se i francesi dovessero fare una battaglia, si potrebbe perfino spendere i nome di Renato Pagliaro, l'attuale
direttore generale, che più di ogni altro Banca rappresenta la continuità rispetto al passato.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 20 febbraio 2010
Banche: Ghisolfi, Fondazione Cr Fossano non interessata a Progetto di
Carige e Crt ( Adnkronos ) Torino, 20 febbraio
La Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano non è interessata a partecipare al Progetto che prevede la
nascita, nel capoluogo piemontese, di una nuova Banca a cui Carige e Fondazione Crt stanno pensando di
dar vita.
A smentire l'interesse è il Presidente della Cassa di Risparmio di Fossano, Beppe Ghisolfi, che, all'indomani
della presa di distanza dal Progetto del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano,
Antonio Miglio, ribadisce il no all'iniziativa.
'' Come già ieri sottolineato dal Presidente della Fondazione, Miglio - ribadisce Ghisolfi - quel Progetto non ci
riguarda e non siamo interessati ''.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 19 febbraio 2010
Azimut - Cattolica Assicurazioni, intesa per acquisto della rete Apogeo
Consulting Sim ( Finanza.Com )
Azimut e Cattolica Assicurazioni hanno raggiunto un'intesa per l'acquisizione del 100 % del capitale
di Apogeo Consulting Sim ( già Cattolica Investimenti Sim ) al momento interamente posseduto da
Cattolica Assicurazioni.
E' quanto si apprende in un comunicato congiunto diramato in serata.
L'operazione, che è soggetta al via libera della Banca d'Italia, prevede il pagamento di circa 3,2
milioni di euro in contanti e la sottoscrizione tra le Parti di un accordo per la distribuzione su base
privilegiata di prodotti assicurativi.
Olimpiadi: Alemanno, bene Profumo in Comitato industriali Roma ( MF DJ ) Roma
" La notizia che uno dei banchieri più importanti d'Italia, l'amministratore delegato di Unicredit,
Alessandro Profumo, abbia deciso di entrare nel Comitato promotore per Roma 2020 dell'Unione
Industriali di Roma è ottima perchè è un forte segnale dell'attenzione del Paese e della caratura
internazionale della candidatura olimpica della nostra Città ".
Lo afferma il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in una nota.
" La grande esperienza e le credenziali di affidabilità di Profumo sono garanzia che il Comitato
promotore degli industriali potrà svolgere al meglio il suo ruolo fra le realtà produttive e
imprenditoriali internazionali.
Ringrazio, quindi, Profumo per questo suo impegno che ci rende ancor più ottimisti ".
Banca Marche: lancia con successo bond da 650 Mln ( Asca ) Roma, 19
febbraio
Banca delle Marche ha lanciato con successo un'emissione obbligazionaria a tasso variabile, con scadenza
biennale, di ammontare pari a Euro 650 milioni di Euro - joint - bookrunners dell'operazione Banca IMI,
Natixis e RBS.
In termini di ammontare, l'operazione in oggetto è la più grande mai emessa da Banca delle Marche a
dimostrazione del forte interesse riscontrato sul mercato.
L'operazione annunciata al mercato il 19 febbraio ha riscosso in pochissimo tempo l'interesse degli investitori
e il Book si è chiuso rapidamente con un ammontare complessivo di ordini superiore ai 800 Mln Euro, ben
maggiore rispetto all'ammontare emesso, confermando l'interesse da parte di un'ampia e diversificata base di
investitori nazionali ed internazionali.
Il rendimento dell'emissione benchmark è stato fissato all'Euribor a 3mesi+ 98 bps ( indicizzazione 3M
Euribor + 90 bps, con reoffer price 99.841 % ), inferiore alla spread guidance iniziale, a conferma del
successo dell'operazione.
Banca delle Marche ha sfruttato ancora una volta con tempismo, il favorevole momento di mercato,
dimostrando di catturare l'attenzione degli investitori in un momento caratterizzato da un'elevata volatilità e
riuscendo a lanciare con successo un'operazione con ammontare benchmark.
La scadenza a due anni e la struttura a tasso variabile hanno incontrato il favore degli investitori, con una
preponderanza di Banche ( 63 % ), cui seguono i Fondi ( 23 % ), le Assicurazioni ( 10 % ) e altri ( 4 % ).
Gli investitori italiani hanno rappresentato l'89 %, seguito da Germania / Austria ( 3 % ), Regno Unito e
Irlanda.
Banche: Accordo tra Crt e Carige soltanto un'ipotesi
febbraio
'' Si tratta al momento di poco più di un'idea su cui si lavorerà ''.
( Asca ) Torino, 19
Commentano così dal quartiere generale della Fondazione Crt, azionista di Unicredit, l'ipotesi di un
accordo con la Banca Carige per la nascita di una nuova Banca in Piemonte.
'' Per ora si tratta di un percorso che abbiamo avviato insieme. Valuteremo, ragioneremo sul da
farsi '', aggiungono in Via XX Settembre.
'' Il Progetto tra la Carige e la Crt interpreta un tema abbastanza sentito sul territorio piemontese ''
dicono ancora dal quartiere generale della Fondazione Crt.
Le indiscrezioni di stampa parlano di un Istituto che potrebbe essere battezzato Carito, con in dote
i circa 60 sportelli della Carige in Piemonte.
Quest' ultima avrebbe il 60 % del capitale, mentre Fondazione Crt sottoscriverebbe in contanti la
sua quota del 40 %.
La Fondazione torinese nei giorni scorsi ha sottoscritto 60 milioni di euro in bond Carige, che
hanno consentito a Torino di avere l'1,5 % della Banca genovese.
'' Siamo veramente ai preliminari - assicurano alla Fondazione Crt, - tanto che non è ancora stata
inoltrata la richiesta di autorizzazione a Banca d'Italia '' e smentiscono l'ipotesi che Gianni Coriani,
ex numero uno del Corporate di Unicredit, sia candidato, come indicato oggi dal Corriere della
Sera, alla guida del nuovo Istituto.
Un'Intesa che fa comodo all'Agricole ( Messagge.it )
Alla fine un pezzo di carta dall’Agricole, l’Antitrust lo ha avuto.
Questa volta infatti il processo di cessione delle quote di Intesa Sanpaolo in pancia al gigante francese è stato
rigidamente regolamentato.
Il mercato ne esce vincitore, l’Agricole incassa un ulteriore successo, perché a latere a questo accordo con
l’Authority si impegna a comprare altri 150 - 200 sportelli da Intesa e quindi a estendere fino a 900 filiali la
sua rete italiana.
Dopo il caso di Bnp Paribas - Bnl un altro gigante francese diventa di dimensioni nazionali nel Bel Paese: ma
il mercato bancario d’Oltralpe è tanto liberalizzato ?
La domanda sorge spontanea, ma sarebbe difficile non vedere anche lo scarso interesse dimostrato dai nostri
gruppi finanziari nella penetrazione del retail dei mercati maturi: Gruppi come Intesa, Unicredit ed Mps
sono praticamente inesistenti in Francia.
L’accordo preso con l’Antitrust stabilisce comunque una soluzione condivisa per un problema che si
trascinava dalla fusione fra Intesa e Sanpaolo Imi.
Prevista la creazione di un Trust guidato da uno o più monitor Trustee di gradimento dell'Authority che
vigileranno sulla gestione delle quote di Intesa in pancia al concorrente francese Agricole.
La Banque Verte dovrà entro l’anno cedere lo 0,8 % del capitale di Intesa e quindi cedere entro luglio
dell’anno prossimo un altro 3 % riportandosi al massimo al 2 % del capitale di Intesa.
Nel Consiglio di Sorveglianza saranno eletti pro quota un candidato e un sostituto indipendenti e di chiara
fama.
La cessione del 3 % del capitale di Intesa dall’anno prossimo dovrà però avvenire a un prezzo minimo già
fissato, ma non reso pubblico ( qualcuno parla di 4 euro per azione contro i 2,6 euro a cui il titolo scambia
attualmente ).
Se questa operazione di cessione non andasse in porto, le quote sarebbero affidate a una Banca d’affari terza
e i corrispondenti diritti di voto sterilizzati.
Sulla carta il conflitto di interessi dovrebbe essere stato risolto, i francesi, grazie al nuovo trust, non saranno
tenuti a svalutare le proprie quote e riusciranno anzi a crescere con l’acquisto di nuove filiali.
Ci sono voluti più di tre anni per ottenere queste garanzie, forse davvero troppo.
Mediobanca: per Presidente - garante spunta nome Capaldo
( MF - DJ )
Roma
Parte il toto - nomine sul futuro vertice di Mediobanca.
Mediobanca può contare sul sostegno di Unicredit nel Comitato Nomine, ma ciò che ormai risulta chiaro a
tutti è che Cesare Geronzi non può trasferirsi alla Presidenza di Generali Ass. ottenendo anche che il soglio
Presidenziale di Piazzetta Cuccia sia ricoperto da un suo uomo di fiducia.
Lo scrive oggi la Repubblica, aggiungendo che i soci tutti concordano che, se tale spostamento ci sarà, potrà
avvenire soltanto con un consenso unanime per un nuovo Presidente di Mediobanca che sia di garanzia per
tutti.
Il nome che circola in alcuni ambienti è quello di Pellegrino Capaldo, Presidente della Banca di Roma fino al
1995, quando Geronzi era direttore generale.
B. P. Milano: Axa fra possibili partner assicurativi ( MF - DJ ) Roma
Banca Popolare di Milano tira le fila per la scelta del partner assicurativo per Bipiemme Vita e
martedì prossimo dovrebbe inviare le lettere di invito ad alcune Compagnie assicurative italiane
ed estere, con cui ci sono stati contatti preliminari.
Lo scrive oggi il Messaggero, spiegando che oltre a Generali Ass., Cattolica Ass. e Allianz, potrebbe
esserci anche Axa, che in Italia già possiede Axa - Mps vita.
Agli interessati verrebbe data qualche settimana di tempo per presentare un'offerta non
vincolante.
Nella scelta del partner influirà sicuramente il prezzo: l’Istituto milanese vorrebbe raccogliere una
somma da 150 a 200 milioni per girare il 51 % di Bipiemme vita.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 22 febbraio 2010
Intesa Sanpaolo: Passera, cessione sportelli non alternativa a Ipo
Fideuram ( Adnkronos ) Milano, 22 febbraio
La cessione di 150 - 200 sportelli da parte di Intesa Sanpaolo al Credit Agricole non è da considerare come
un'operazione alternativa alla possibile quotazione in Borsa di Banca Fideuram. A spiegarlo è stato oggi, a
margine di un incontro con gli studenti al Liceo classico Parini di Milano, l'a. d. di Intesa Sanpaolo Corrado
Passera.
'' No '', ha risposto il manager sul punto.
Intesa Sanpaolo: ad Agricole 190 filiali per 900 Mln ( MF - DJ ) Roma
Credit Agricole acquisterà 190 filiali di Intesa Sanpaolo in cambio dell'accordo che ha risolto la vertenza con
l'Autorità Antitrust.
Dagli accordi di massima raggiunti, scrive oggi il Messaggero, la Banca francese acquisterà Cassa della
Spezia ( 80 filiali ) e circa altri 110 sportelli, per una spesa complessiva di 900 milioni di euro.
In questo modo Agricole si rafforza in Italia dove già possiede Cariparma e, attraverso quest'ultima,
Friuladria, e passerà da 730 a 920 sportelli, diventando il settimo Gruppo per dimensioni.
Tutto finirà sul tavolo dei Consigli di Gestione e di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, in programma domani a
Torino.
B. Mps: sul web l'ultima puntata per promuovere ''Infinita'' (
Asca ) Roma,
22 febbraio
Banca Monte dei Paschi di Siena ( B. Mps ) rilascia sul web l'ultimo dei tre video realizzati per
promuovere ''Infinita'', la linea di prodotti bancari online del Gruppo Montepaschi.
Lo spot, realizzato in collaborazione con la web agency Nascar, si intitola ''Il materasso'' e
rappresenta l'episodio conclusivo di una campagna di comunicazione che si affida alle principali
piattaforme di social network ( Facebook e Youtube su tutte ) e alla rete in generale quali canali di
diffusione.
E' possibile visualizzare il filmato sulla Facebook fan page (www.facebook.com/infinita.mps) e sul
brand channel di Youtube (www.youtube.com/infinita) di Infinita.
Come negli altri due video della serie, ''Il segreto del quadro'' e ''La mattonella'', anche ne ''Il
materasso'' viene declinato in modo ironico e surreale il concept di comunicazione che da' vita al
messaggio: meglio avere un conto bancario online piuttosto che conservare il denaro ''alla
vecchia maniera'', affidandosi a metodi che si rivelano scomodi e poco sicuri.
L'epilogo della storia è all'insegna dell'umorismo, svelando all'utente una situazione tanto
divertente quanto inaspettata.
Generali Ass.: grandi manovre per la Presidenza ( MF - DJ ) Roma
Sono iniziate le grandi manovre per la ricerca del nuovo Presidente di Generali.
Il Leone di Trieste, che nel capitalismo italiano è ritenuto strumento di influenza su gran parte
dell'economia nazionale, è sempre stato protetto gelosamente dai suoi maggiori azionisti (
Mediobanca con il 14,8 % e Banca d'Italia con il 4,5 % ) perchè mantenesse indipendenza e
italianità.
E' quanto si legge su Le Figaro, secondo cui l'equilibrio raggiunto durante la Presidenza del
francese Antoine Bernheim, Consigliere del Gruppo assicurativo dal 1973 e due volte Presidente dal
1995 ad oggi, rischia di essere messo in discussione tra due mesi.
Ciò che spinge i soci a trovare un'alternativa è innanzitutto l'età di Bernheim ( 86 anni a settembre
).
Ed è per questo, che, seppur negandolo, il Presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, si è
proposto per succedergli alla guida del colosso assicurativo italiano.
Geronzi, già rinviato a giudizio per estorsione e bancarotta societaria, in caso di condanna
dovrebbe lasciare l'incarico presso la Banca.
Tuttavia, sottolinea il quotidiano francese, questa scelta ha già suscitato le prime levate di scudi:
soprattutto da parte di Intesa Sanpaolo, di cui Generali è il primo azionista.
Ma anche Bankitalia non è entusiasta di questo riposizionamento.
Un'altra soluzione sarebbe quella di promuovere uno dei due amministratori delegati
dell'Assicurazione, molto probabilmente Giovanni Perissinotto.
In caso di mancato accordo, comunque, Bernheim farebbe di nuovo la figura del salvatore,
anche se dovesse essere solo una misura provvisoria.
E tra una anno il Leone di Trieste sarebbe di nuovo l'oggetto delle battaglie dietro le quinte.
Bpm: le grandi sfide del prossimo triennio
( Messagge.it )
Il 2009 di Bpm è terminato con utile netto di 123 milioni di euro a fronte di un utile da 75,3 milioni di
euro realizzato nel 2008.
Certo questo non era stato un anno facile e la ripresa dei mercati nel 2009 ha sicuramente
incoraggiato le performance della Banca meneghina, tuttavia la Bpm è ancora ben lontana dal
potersi definire in una situazione stabile e, nel bene e nel male, ha senz’altro diverse sfide davanti.
La Popolare di Milano, per esempio, risente dei bassi tassi d’interesse che hanno compresso il
margine corrispondente come per tutto il comparto bancario, la sua esposizione nei confronti delle
Piccole e medie imprese rappresenta inoltre un punto importante sul quale il management si
concentra nel mezzo di grandi manovre che stanno ampliando il perimetro delle attività del
Gruppo.
Il tutto in un momento in cui la tensione su una corretta patrimonializzazione è massima, come
dimostra anche l’utilizzo di Tremonti bond per 500 milioni di euro.
Va evidenziato che nell’ultimo trimestre il Gruppo ha dovuto sostenere degli investimenti una
tantum che hanno penalizzato la redditività immediata dell’Istituto: 140 milioni di euro connessi al
Fondo di Solidarietà e le manovre su Anima hanno condizionato i risultati passati da 184 milioni di
euro nei primi nove mesi a 123 a fine anno.
L’impegno nel settore del risparmio gestito ha portato però in pancia alla Banca Anima che già
gestisce 23,2 miliardi di euro di Asset e sicuramente acquista un peso sempre maggiore nel quadro
delle attività di Bpm.
Il nuovo Piano prevede la massa gestita arrivi a 29 miliardi di euro entro il 2012 ( + 7,8 % ) e dunque
nuove sfide per Anima.
A fine anno proprio le sottoscrizioni del Tesoro sembra che abbiano portato il peso del capitale
primario sugli Rwa al 7,9 % entro il 2012, però il Piano Industriale annunciato prevede una riduzione
di questo indicatore al 7,2 %, anche se per quella data l’utile del Gruppo dovrebbe crescere del
45,5 % su quello dell’ultimo esercizio e il costo del credito scendere di 30 punti base allo 0,75 per
cento.
Molto prima del 2012, ma probabilmente non prima della fine dell’estate, il Gruppo dovrebbe
riuscire a trovare il nuovo partner assicurativo dopo lo scioglimento della partnership su Bipiemme
Vita con Fondiaria Sai: i nomi che circolano sono quelli di Generali, di Cattolica, Allianz e Axa.
Bpm ha pagato 121 milioni di euro ai Ligresti per il 51 % della jointventure nella bancassurance e
appare verosimile dunque che voglia ottenere il più possibile dal nuovo partner: questo suggerisce
al management di vagliare con attenzione le varie offerte.
D’altra parte il nuovo Piano Industriale della Banca prevede una raccolta da premi vita a 873
milioni di euro entro il 2012 con un cagr del 15 % che sarà un obiettivo sfidante al quale si dovrà
lavorare da subito con il nuovo partner.
I cambiamenti sono anche meno rumorosi a Milano come avvenuto per l’assorbimento della
Divisione Private nella capogruppo o nelle operazioni su Webank divenuta Banca e concentrasi sul
gestito che è cresciuto ( in termini di raccolta ) nel 2009 del 15 %.
Il mercato del credito al consumo dovrebbe inoltre fornire ulteriori spunti con Pro Family e
proiettare anche la Banca meneghina su questo business.
Di certo fra tante novità sarà difficile non incontrare qualche problema; di certo, tenuta della
patrimonializzazione e ripresa del mercato dei mutui e dei prestiti alle imprese ( vero core business
del Gruppo ) saranno ancora le stelle polari di questo prossimo impegnativo triennio.
Unicredit: partner della Commissione UE in gestione
pagamenti SEPA ( Asca ) Roma, 22 febbraio
La Commissione Europea ha affidato a UniCredit la gestione di una parte consistente dei suoi pagamenti
SEPA.
Lo rende noto un comunicato, precisando che '' UniCredit diventa così uno dei quattro Gruppi bancari
responsabili dei pagamenti SEPA effettuati dalla Commissione Europea a partire da oggi ''.
Per Sergio Ermotti, Vice Amministratore Delegato di UniCredit, '' questo mandato dimostra la qualità del
Global Transaction Banking di UniCredit che consente al Gruppo di servire i clienti in 22 Paesi europei “.
'' L'impegno di UniCredit nei confronti del sistema unico dei pagamenti SEPA è stato il fattore premiante
alla base della scelta della Commissione Europea, insieme alle dimensioni del nostro network in Europa '',
aggiunge Marco Bolgiani, responsabile del Global Transaction Banking di UniCredit. UniCredit ha ottenuto
il mandato al termine di un procedimento di gara rivolto a tutte le Banche europee.
'' Con una quota tra il 25 e il 35 % del volume totale dei pagamenti in gara, abbiamo dimostrato ancora
una volta la nostra competitività '', ha spiegato ancora Bolgiani.
Il numero totale di transazioni internazionali ammonta ad oltre un milione e seicentomila, con un volume
totale di 33 miliardi di euro.
La decisione della Commissione Europea di applicare il sistema SEPA di pagamento ed affidarsi
esclusivamente a quattro Banche si inquadra nel Progetto di adozione di un sistema uniforme di
pagamenti in Europa e comporta il graduale abbandono del modello precedente nel quale le transazioni
della Commissione Europea erano affidate alle Banche locali di ogni Paese.
Mediobanca: Palenzona aspetta un giro, pronto per 2013 ( MF - DJ ) Roma
Si terrà in disparte probabilmente in questa battaglia, senza rinunciare a muoversi dietro le quinte, ma si
presenterà candidato alla Presidenza di Mediobanca già nella prossima " legislatura ", nel 2013.
E' quanto scrive oggi Affari e Finanza di Repubblica parlando del Presidente di AdR, Fabrizio Palenzona e
delle sue ambizioni per l'ascesa in Piazzetta Cuccia.
Secondo il quotidiano, se c'è un personaggio che potrebbe prendere il posto già da oggi, di Cesare Geronzi,
con cui ha ottimi rapporti, è proprio Palenzona.
Ma per il momento i tempi non sembrano ancora essere maturi.
Conti Correnti: Adusbef, buona ma tardiva iniziativa Bankitalia
( Asca )
Roma, 22 febbraio
'' Il provvedimento emanato dallo scorso luglio da parte di Bankitalia che prevede per le Banche l'obbligo di
riportare nei fogli informativi e nei documenti di sintesi periodici dei conti correnti l'Isc per ciascuno dei diversi
profili con tra parentesi il numero complessivo di operazioni, pensionati con operatività media, anche se
tardiva può essere una buona iniziativa ''.
Lo afferma l'Adusbef in un comunicato.
Bankitalia per i conti correnti a listino, invece di scegliere però il profilo di riferimento con una tipologia di
operatività particolarmente bassa ( conti usati in via occasionale o da clienti con un altro conto o solo per
l'addebito delle rate del mutuo ), avrebbe - secondo l'Adusbef - ' 'il dovere di selezionare tipologie di conti a
listino con 11 operazioni mensili, già monitorati da tempo dall'Adusbef e che hanno passato lo scrutinio della
Commissione Europea nell'ultima indagine del 22 settembre 2009, dove le Banche italiane risultavano tra le
più esose al mondo con un costo da 253 a 831 euro l'anno.
Almeno 3,5 milioni di consumatori ( il 15 % del totale dei conti ), titolari di conti correnti a listino, ossia non
convenzionati né facenti parte di un pacchetto, subiscono - afferma l'Adusbef - un vero e proprio salasso da
parte delle Banche, con costi quantificati in 650 euro per 138 operazioni l'anno, 11,5 al mese,che consistono
in 3 versamenti mensili, 2 prelevamenti tramite assegni; 3 prelievi bancomat stessa Banca, 1 prelievo
bancomat Banca diversa dalla propria; 1,5 addebito domiciliazione su 18 l'anno per luce, gas, telefono; 1/3 di
invio estratto conto trimestrale; 1/12 operazioni di addebito Pagobancomat; 2/12 per ulteriori due operazioni
occasionali ''.
Conti Correnti: Bankitalia, nuovi profili di calcolo costi per clienti
( Asca ) Roma, 22 febbraio
Al via operazione trasparenza sui conti correnti bancari.
La Banca d'Italia ha infatti elaborato sei profili di calcolo dei costi dei conti correnti per i clienti.
Si tratta di conti correnti a pacchetto mentre un solo profilo riguarda i conti correnti a tariffazione, al fine di
contribuire ad una maggiore e più efficace trasparenza sui costi dei conti correnti.
Il lavoro ha coinvolto anche l'ABI e il Consiglio Nazionale dei Consumatori per il calcolo dell'Isc, l'indice
sintetico di costo dei conti correnti, contenuti in una disposizione che le banche dovranno obbligatoriamente
seguire entro tre mesi.
Lo rende noto la stessa Banca d'Italia, che ha dato seguito così al provvedimento dello scorso luglio, che
prevede per le banche l'obbligo di riportare nei fogli informativi e nei documenti di sintesi periodici dei conti
correnti l'Isc per ciascuno dei diversi profili.
In particolare la Banca d'Italia, tiene anche conto dei risultati di un'indagine statistica effettuata nel 2009, e
individua sei profili per i conti a pacchetto per giovani, famiglie con operatività bassa; famiglie con
operatività media, famiglie con operatività elevata; pensionati con operatività bassa; pensionati con
operatività media.
Per i clienti con un sistema a tariffazione di consumo ( ordinari ) invece il profilo è uno e fa riferimento a
un'operatività tipo particolarmente bassa ( conti usati in via occasionale ) o da clienti con un altro conto o
solo per l'addebito delle rate del mutuo.
Per i conti in convenzione invece ( Dipendenti Enti Pubblici o Privati ) è previsto un regime particolare.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 23 febbraio 2010
Intesa Sanpaolo: quotazione Fideuram probabile intorno a giugno
( Adnkronos ) Torino, 23 febbraio
La collocazione in Borsa di Banca Fideuram potrebbe avvenire entro giugno.
Lo ha detto un Consigliere uscendo dalla sede torinese di Intesa Sanpaolo al termine dei Consigli di Gestione
e Sorveglianza che hanno dato oggi il via libera all'avvio del processo di quotazione.
'' Visti i tempi tecnici, il collocamento di Fideuram dovrebbe avvenire intorno a giugno '', ha detto il
Consigliere lasciando piazza San Carlo.
Finanza: Delta, trovato accordo su debito ( MF - DJ ) Milano
Passo in avanti decisivo verso il salvataggio di Delta, il Gruppo attivo nel credito al consumo controllato dalla
Cassa di Risparmio di San Marino.
Secondo quanto risulta a MF - Milano Finanza, nella giornata di ieri le Banche creditrici della società
bolognese, dallo scorso maggio commissariata dalla Banca d'Italia, avrebbero dato il via libera al Piano di
ristrutturazione del debito proposto dai consulenti della Cr San Marino, ossia Kmpg Advisory e i
professionisti Giuseppe Lusignani e Marco Lamandini.
Il compromesso, si legge in un articolo di MF, capace di sbloccare lo stallo che si era venuto a creare nelle
ultime settimane, sarebbe stato trovato in particolare sulla suddivisione della tranche junior della maxi cartolarizzazione dei crediti da 1,9 miliardi del Gruppo Delta.
Questi titoli, che rappresentano la quota più rischiosa della securitization, essendo il loro rimborso
subordinato a quello delle tre tranche "supersenior" e della tranche "senior" previste nel piano, saranno
sottoscritti in parte dalla stessa Cr San Marino e in parte dalle altre Banche creditrici.
Nel dettaglio l'Istituto sammarinese, da giugno presieduto da Leone Sibani, si accollerebbe circa il 55 % della
tranche junior, mentre le altre Banche dovrebbero farsi carico del restante 45 %.
Così stabilizzata la situazione debitoria di Delta, resta ancora da affrontare l'ultimo passaggio: quello relativo
alla cessione di alcuni Asset a Intesa Sanpaolo.
Ca' de Sass dovrebbe rilevare la rete di vendita del Gruppo, attualmente concentrata nelle due società Rete
Plus e Carirete e dovrebbe dunque farsi carico di circa 50 filiali della rete diretta e di circa 170 agenti.
Banche: Nicastro ( Unicredit ), con bilanci 2009 non ci
sarà credit crunch ( Adnkronos ) Bologna, 23 febbraio
" Tendo ad escludere che la stagione dei bilanci 2009 possa generare un peggioramento dell'erogazione
creditizia ".
E' quanto afferma il Deputy CEO di Unicredit Group Roberto Nicastro, parlando a Bologna in occasione
della presentazione di un'indagine condotta da Unicredit e Confartigianato sul rapporto Banche - Imprese
durante la crisi economica.
Nicastro esclude, dunque, il rischio di nuovo un credit crunch, basato sui risultati non positivi che si
stimano esserci nei bilanci aziendali 2009.
Nicastro tiene a precisare, infatti, che non sono i dati di bilancio a stabilire o impedire ' tout court '
l'erogazione di liquidità agli imprenditori da parte delle Banche.
" Si dice - chiarisce Nicastro, a margine dell'incontro - che il credito bancario si dà sui bilanci. Poi però si
è rilevata una contrazione del credito bancario a fine 2008, primi 2009: le due cose allora non sono
compatibili tra loro, perchè a fine 2008 i bilanci erano ancora quelli del 2007, quindi bilanci buoni ".
Atene: Commerzbank esposta per 3,1 Mld ( Ansa ) Roma, 23 febbraio
L'esposizione di Commerzbank nei confronti della Grecia ammonta attualmente a 3,1 miliardi di euro.
Lo ha detto l'amministratore delegato della Banca tedesca, Eric Strutz, nel corso della conference call con
gli analisti in occasione della diffusione dei dati di bilancio.
Strutz ha inoltre precisato che non si aspetta un default della Grecia nel pagamento degli interessi.
Commerzbank: 2010 promettente ma nel 2009 perdita a 4,54 Mld (
Asca )
Roma, 23 febbraio
Commerzbank archivia il 2009 con una maxi-perdita a 4,54 miliardi di euro provocata da svalutazioni e dai
costi per l'integrazione con Dresdner Bank.
Nel quarto trimestre il risultato netto è negativo per 1,86 miliardi di euro, superiore alle stime del mercato.
' 'I risultati non sono soddisfacenti - si legge in un comunicato - ma sono attribuibili a due fattori: gli effetti
della crisi economica e dei mercati finanziari, ma l'inizio del 2010 è promettente sotto il profilo dei risultati
operativi ''.
Credit Default: la favola continua ( Trend.online ) di Andrea Mazzalai
E se all'improvviso, il mondo scoprisse che le Banche greche e AIG, ed in particolare la famigerata
sezione londinese, la divisione Financial Products di Joe Cassano, avessero assicurato il mondo intero
con CDS, Credit Default Swaps contro il rischio di fallimento dello Stato sovrano greco ?
Questa è solo l'ultima novità, ovviamente tutta da verificare che sembra provenire da fonti ben
informate, ovvero dal cosiddetto New York Times tedesco, il Frankfurter Allgemeine Zaitung, via
NakedCapitalism di Yves Smith.
Nell'articolo in questione, del quale si può trovare traccia originale in inglese, su Eurosavant.com
nella illuminante domanda..." CDS: Just another evanescent bubble ? “, oltre a raccontare la storia della
tragedia greca, si ricorda come il sangue della notizia dell'improvvisa esplosione del deficit di bilancio,
abbia richiamato gli squali hedge funds, come segnalato da un CDS - dealer di Londra che lavora per
una grande Banca americana.
E' possibile che nessuno fosse a conoscenza di quanto stava accadendo in Grecia ?
Tra Aprile e Maggio, oltre 20 miliardi di euro dovranno essere rifinanziati dal Governo greco, in fondo
nulla di importante rispetto ai 240 mld, di emissioni annuali che ci aspettano per i prossimi tre anni,
provenienti dal sistema bancario europeo, stimati da Citigroup, come ci ha ricordato la nostra cara
Gracav.
Come testimonia, l'articolo in questione, chiunque avesse scommesso contro la Grecia, a partire dal
mese di ottobre, oggi è stato premiato, triplicando la " vincita ".
Ma è sul lato dei venditori che la scommessa sui CDS greci, risulta esplosiva.
Non è ancora chiaro chi ha venduto le " assicurazioni " sulla Grecia, i CDS, ma in uno studio di Paribas,
circolano voci che le Banche greche abbiano assicurato grandi somme.
Se ciò è vero, detenendo le stesse Banche, oltre 40 miliardi di euro di debito pubblico, più o meno,
l'intero patrimonio netto del mercato del credito greco, il fallimento dello Stato, porterebbe alla
completa fusione del sistema creditizio.
Ma la sorpresa relativa, resta la famigerata sezione londinese di AIG, la cui casa madre è stata
nazionalizzata dal Governo americano durante la crisi, dopo aver assicurato il sistema finanziario
mondiale, contro il rischio di fallimento di mezzo sistema finanziario, di copertura patrimoniale e
sull'insolvenza dei mutuatari americani.
Prima della crisi, sembra sempre secondo l'articolo suddetto, che la frenesia assicurativa di AIG nei
confronti del debito sovrano in generale, fosse molto diffusa, non ne dubitiamo affatto.
Se esistono realmente queste coperture sul debito greco, allora il Governo americano avrebbe un forte
interesse per non assistere al fallimento della Grecia.
Ma non è finita, secondo Commerzbank sarebbe un rischio incalcolabile per le Banche tedesche, il
default greco e la sua propagazione ad altri Paesi europei, e di conseguenza per l'intera area euro.
Secondo uno studio delle Autorità di Vigilanza tedesche, l'esposizione verso i PIIGS, raggiungerebbe la
ragguardevole cifra di oltre 522 miliardi di euro.
Messaggio ricevuto ?
Crediamo ancora possibile il fallimento greco ?
Comunque sia, che si tratti di semplici voci, rumors o no, come testimonia l'autore dell'articolo, la
fragilità del sistema CDS è evidente, chi assicura dovrebbe a sua volta essere assicurato, ma in
particolar modo non dovrebbe assolutamente assicurare ciò che non è in grado di onorare, quando il
meteorite colpirà l'intera nazione.
Anche BusinessInsider riporta la notizia, riproponendo alcune fonti, ma la questione ora è per quale
motivo, sapendo che AIG ha un rischio rilevante nei confronti della Grecia e che AIG è in pratica la
stessa America, per quale motivo quindi, la speculazione finanziaria si è accanita contro la Grecia
facendo esplodere il mercato dei CDS, di assoluto dominio americano ?
Come dice un nostro carissimo amico, noi la risposta in fondo ce l'abbiamo, ma è una di quelle risposte
che è meglio tenersi per sè, per non essere presi per folli.
Goldman Sachs, in fondo ci ricorda via Bloomberg che gli effetti dello swap greco erano minimali sul
debito complessivo e che non vi era nulla di inopportuno nella finanza creativa, tranne che forse, parole
testuali del Chairman di Goldman, Corrigan, " con il senno di poi, sembra essere molto chiaro che gli
standard di trasparenza, avrebbero potuto probabilmente essere più alti ".
Ma lasciamo i rumors e prepariamoci a vivere due settimane di alta tensione emotiva con una cascata di
dati macroeconomici rilevanti, dal settore immobiliare a quello economico puro, passando per due punti
fondamentali, appunto il mercato immobiliare e quello del lavoro.
Come dice Floyd Norris, sul NYT, citato da Calculated Risk, le tempeste di neve in America, non
mancheranno di produrre i loro effetti sui dati e sui consumi, aggiungo io, permettendo alle aziende di
continuare a trasferire sui tagli dei costi, l'inflazione speculativa proveniente dalle materie prime.
Un nostro compagno di viaggio mi ha chiesto un parere sull'ultima uscita di Yanet Yellen, Governatrice
della FED di San Francisco, in relazione allo stato dell'economia americana.
Pur evidenziando nella sostanza la fragilità della recente crescita americana, la Yellen, ci ricorda come
la mentalità del consumatore americano è in una situazione precaria, in seguito alla fusione del mercato
del lavoro, ma è alquanto ottimista sul fatto che il mercato immobiliare possa brillare di luce propria.
Inoltre sostenere che nonostante la " improbabile " per me fine dei sostegni governativi, l'economia
americana possa crescere del 3,5 % quest'anno e del 4 % il prossimo, francamente mi sembra azzardato,
in maniera particolare nel bel mezzo del lungo processo di deleveraging che attende l'America e il
mondo intero, ma in fondo un pò di ottimismo istituzionale è nelle carte.
Probabilmente la Yellen dimentica l'ombra del CRE, mercato immobiliare commerciale, che pure
secondo Moody's ha registrato in dicembre il secondo aumento, ma come sottolinea Mike Shedlock,
citando non una fonte qualsiasi ma un lavoro del Congressional Oversight Panel, dettagliato come non
mai, l'apocalisse del CRE è rimandata al 2011 / 2012.
Tornando alla Yellen, essere incoraggiati da una episodica e più volte analizzata regressione del tasso di
disoccupazione, pur ricordando che il tasso resterà alto per molto tempo, almeno l'8 % sino al 2011, pur
ricordando che questa previsione è circondata da un alto grado di incertezza non risolve la questione di
una disoccupazione tendenzialmente strutturale, che come abbiamo visto difficilmente potrà essere
assorbita nell'intero decennio che ci attende.
Intesa Sanpaolo: Fondazioni unite sulle liste ( MF - DJ ) Roma
Prove di pace sull'asse Torino - Milano per la presentazione delle liste per il Consiglio di Sorveglianza di
Intesa Sanpaolo.
Se finora il primo socio, la Compagnia San Paolo con il 9,8 % aveva ufficialmente preannunciato la
presentazione di una propria lista autonoma, negli ultimi giorni l'orientamento dei maggiori soci sembra
cambiato.
Secondo Il Sole 24 Ore, le grandi Fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo starebbero valutando l'ipotesi di
presentare un listone unico oppure due maxi liste: la principale, in cui confluirebbero i torinesi di Compagnia
San Paolo ( 9,88 % ) insieme agli ex soci milanesi di Intesa come Fondazione Cariplo ( 4,68 % ), la Carlo
Tassara di Romain Zaleski ( 2,5 % ) e UBI Banca ( 1,9 % ).
La seconda lista dovrebbe invece vedere riuniti Fondazione Cariparo ( 4,92 % ), Ente Cassa Firenze ( 3,378 %
) e Fondazione Carisbo ( 2,73 % ).
Nel complesso, le due liste che raggruppano i soci principali conterebbero sul 19 % e sull'11 %.
I legali delle Fondazioni stanno esaminando se davvero l'ipotesi delle candidature condivise è neutrale dal
punto di vista tecnico.
Finanza: col fondo Romiti rispolvera Miotir ( MF - DJ )
La famiglia Romiti rispolvera la vecchia Miotir.
Quella che una volta era la Holding adesso di famiglia ora diventa il marchio di riconoscimento del nuovo
fondo immobiliare chiuso riservato a investitori istituzionali che sarà lanciato a breve sul mercato.
Il veicolo, secondo quanto appreso da MF - Milano Finanza, gestirà tutte le proprietà immobiliari dei Romiti e
avrà una dotazione di 100 milioni.
Lo gestirà Banca Finnat, spiega un articolo di MF, attraverso Investimenti Immobiliari Sgr.
L'Istituto dei Nattino si è inoltre impegnato irrevocabilmente a sottoscrivere quote del fondo per un
ammontare di 7 milioni.
I piani degli imprenditori romani intendono aprire l'azionariato del fondo Miotir ad altri investitori in modo tale
da rafforzarne la dotazione per investire in immobili a reddito e sviluppi immobiliari.
Banche: cresce la sicurezza allo sportello ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
Più metal detector, videosorveglianza e dispositivi biometrici: aumenta la tecnologia in Banca e di pari passo
cresce anche la sicurezza degli oltre trentamila sportelli presenti su tutto il territorio nazionale.
Nel 2008, infatti, le rapine in Banca hanno fatto registrare una flessione di oltre il 27 % e questa tendenza
positiva è stata confermata, nei primi dieci mesi del 2009, da un ulteriore calo del 24 % rispetto ai “colpi”
messi a segno nello stesso periodo dell'anno precedente.
Buone notizie anche sul fronte della repressione del fenomeno: grazie ai sistemi di ripresa digitale presenti
nel 90 % degli sportelli bancari, nel 2008 le Forze dell'Ordine hanno potuto individuare quasi la metà dei
rapinatori di filiale ( 46,8 % ).
Sono questi i principali risultati dell'ultimo rapporto sugli impianti e i servizi di protezione allo sportello
messo a punto da OSSIF, il Centro di ricerca dell'ABI in materia di sicurezza, sulla base dei dati di oltre 26,5
mila agenzie pari a circa l'80 % del totale.
Lo studio - che analizza le difese anticrimine delle Banche e, in particolare, dodici diversi tipi di impianti fotografa un settore fortemente impegnato sul fronte della sicurezza.
Sempre più spesso questo significa anche più tecnologia, come testimoniano gli 800 milioni di euro investiti
ogni anno dalle Banche italiane per rendere le proprie filiali sorvegliate e sicure attraverso soluzioni
tecnologicamente avanzate per controllare gli accessi in filiale e scoraggiare l'ingresso dei malviventi,
limitare il contante disponibile e supportare le attività investigative delle Forze dell'ordine.
Tra gli impianti analizzati da OSSIF, quelli antirapina si confermano i più diffusi allo sportello delle Banche
italiane.
In particolare, i sistemi di allarme e quelli di ripresa sono presenti nel 90 % delle agenzie.
La videoregistrazione è utilizzata nell'87,5 % degli sportelli ( contro il 75,3 % del 2008 ), mentre la
videosorveglianza è presente nel 16,2 % ( contro il 14,2 % del 2008 ).
Molto diffusi anche i sistemi a protezione dell'ingresso principale ( 76,3 % ) e quelli per i cassieri ( 83 % ).
Per custodire e gestire il denaro contante in filiale, oltre la metà delle agenzie ( il 52,6 % ) è dotata di
scomparti semplici temporizzati; il 17,5 % utilizza un sistema di erogazione automatica ( cash in / cash out )
ed il 2,5 % dispone anche di sistemi di tracciabilità delle banconote.
Quanto alla protezione degli accessi in filiale, lo strumento più diffuso è il metal detector ( 54,1 % ), mentre
cominciano a prendere piede anche i dispositivi biometrici, presenti nel 7,7 % delle agenzie ( contro il 6 %
del 2008 ).
Tra i servizi di sicurezza, infine, il più diffuso è il “ trasporto valori ” ( 65,2 % ) seguito da: il “ pronto
intervento notturno e festivo ” ( 55,1 % ); il “ trattamento valori ( contazione ) ” ( 26,9 % ); la “ ricezione e
ascolto segnalazioni allarmi ” ( 21,3 % ) e il “ servizio di guardia ”, presente nel 14,5 % delle agenzie, che
prevede il piantonamento fisso ( 12,4 % ) o in particolari fasce orarie ( 2,1 % ).
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 24 febbraio 2010
Unicredit: nuova composizione del capitale sociale
( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
UniCredit comunica la nuova composizione del capitale sociale ( interamente sottoscritto e versato ) a
seguito aumento di capitale sociale deliberato dall'Assemblea straordinaria del 16 novembre 2009
sottoscritto per Euro 1.258.444.726,50.
L'attestazione di variazione del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2444 c.c. è stata depositata nel
Registro delle Imprese in data 24 febbraio 2010.
Mediobanca: Nagel, a fine anno possibile dividendo
( AGI ) Milano, 24
febbraio
Al termine dell'esercizio in corso Mediobanca potrebbe tornare a distribuire il dividendo, dopo lo stop dello
scorso anno.
Lo ha affermato l'a. d. del gruppo, Alberto Nagel, durante la conference call.
" Il Core Tier 1 a questo livello - ha detto - sconta l'ipotesi di distribuzione di un dividendo. Se continueremo a
registrare questi risultati ci sarà spazio per una proposta in merito al Board ".
Mediobanca: Assemblea Patto conferma composizione Comitato
Direttivo ( Asca ) Roma, 24 febbraio
L'Assemblea del Patto di Mediobanca, riunitasi oggi sotto la presidenza di Cesare Geronzi, a seguito del
rinnovo del Patto ha confermato la composizione del Comitato Direttivo nelle persone di Tarak Ben Ammar,
Vincent Bollorè, Ennio Doris, Cesare Geronzi, Salvatore Ligresti, Giampiero Pesenti, Alessandro Profumo,
Dieter Rampl e Marco Tronchetti Provera, ed alla Presidenza del Comitato stesso Cesare Geronzi.
L'Assemblea del Patto inoltre ha autorizzato lo svincolo della partecipazione di Fineldo SpA, in deroga delle
procedure previste all'art. 6 del Patto, rappresentata da n. 2.043.720 azioni ( 0,24 % del capitale di
Mediobanca )
Infine ha preso atto dei dati semestrali al 31 dicembre 2009.
Mediobanca: approvata la relazione semestrale al 31 dicembre
( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
Si è riunito oggi, sotto la presidenza di Cesare GERONZI, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che
ha approvato la relazione semestrale al 31 dicembre scorso del Gruppo Mediobanca, illustrata
dall'Amministratore Delegato Alberto NAGEL e dal Direttore Generale Renato PAGLIARO.
Risultati consolidati
In un semestre segnato da una perdurante debolezza dell'economia reale e da tassi di interesse ai minimi
storici, il Gruppo Mediobanca mostra una solida progressione dei ricavi ( + 21,9 % a 1,145mln ) e della
redditività ( utile netto triplicato a 270,1 mln e RORWA banking 125 bps ).
In particolare, dal lato dei ricavi:
- il margine di interesse cresce del 3,8 % nell'anno e del 6,5 % nell'ultimo trimestre ed è in miglioramento in
tutte le Divisioni. Il Corporate ed Investment Banking ( CIB ) si conferma motore della crescita ( + 21 %
nell'anno + 12 % nell'ultimo trimestre );
- le commissioni si mantengono sui livelli elevati del trimestre precedente e in aumento del 25,9 % nell'anno,
riflettendo principalmente il forte contributo di tutte le aree del CIB;
- i proventi da negoziazione si incrementano da 172,7 a 313mln per la crescita della tesoreria ( da 7,2mln a
dicembre 08 a 173,3mln a dicembre 09 , di cui 162,9mln realizzati nel 3° trim. '09 ) che più che compensa i
minori utili sulle cessioni di titoli disponibili per la vendita ( 131,1mln contro 158,8mln ); il 4° trim. 09 mostra
peraltro un significativo rallentamento dei ricavi soprattutto per il minor contributo del segmento a reddito
fisso;
- il concorso delle società consolidate ad equity è positivo e pressoché in linea con lo scorso anno (
106,3mln a dicembre 09 contro 115,1mln a dicembre ‘08 ) avendo l'apporto di Assicurazioni Generali
assorbito le perdite RCS e Telco.
L'utile netto semestrale quasi triplica a 270,1mln ( 100,3mln ) malgrado:
- una dinamica dei costi ( + 16,3 % nell'anno ) che riflette il progressivo potenziamento della struttura
distributiva domestica ed internazionale;
- un andamento dei volumi condizionato dalla debole domanda di credito ( - 5 % nel semestre gli impieghi,
da 35,2mld a giugno ‘09 a 33,5mld a dicembre ‘09;
- un costo del rischio che, pur mostrando una riduzione negli ultimi due trimestri, rimane elevato ( 150 bps a
dicembre ‘09 vs 200 bps a giugno ‘09 e 150 bps a dicembre ’08 ). Le rettifiche di valore su crediti
raggiungono 270,4mln ( da 207,1mln a dicembre ’08 ) e riguardano per 182,7mln il comparto famiglie (
140,2mln ), per 70,5mln ( 44,8mln il wholesale banking e per 17,2mln (22,1mln) il leasing. Gli ultimi due
trimestri mostrano una riduzione progressiva delle rettifiche su crediti soprattutto nel comparto corporate e
mutui residenziali.
Le sofferenze nette - pari allo 0,5 % dei crediti alla clientela - rimangono coperte all'80 %.
Il totale delle attività deteriorate - rappresentante il 2,3 % degli impieghi alla clientela - ha una tasso di
copertura superiore al 50 %;
- rettifiche di valore su attività finanziarie per 90,4mln. Malgrado la ripresa dei mercati, le svalutazioni
scontano l'automatismo contabile connesso alla prolungata perdita di valore ( 18 mesi ) degli investimenti
azionari disponibili per la vendita.
Peraltro, dopo tali rettifiche, al 31 dicembre, la riserva da valutazione torna positiva per entrambi i comparti,
azionario ( 105,8mln ) e obbligazionario e altri titoli ( 49,2mln );
- un elevato carico fiscale legato alla parziale deducibilità delle rettifiche su crediti. Si ricorda che nel
dicembre 2008 proventi fiscali straordinari avevano contribuito positivamente per 45,9mln.
Sul piano patrimoniale, le principali voci evidenziano la riallocazione degli attivi verso forme più liquide e
l'elevata solidità della Banca:
- gli impieghi scendono nel semestre del 5 % ( a 33,5mld ) e in misura più accentuata nel CIB ( - 7,5 % ); nel
RPB gli impieghi sono stabili nel credito al consumo ( - 0,9 % ) ed in crescita del 5,9 % nei mutui ipotecari;
- l'attivo netto è stabile a 60,8mld per effetto dell'incremento della tesoreria e dei titoli disponibili per la
vendita, cui è stata destinata parte della raccolta di CheBanca! ( 7,9mld al 31 dicembre 2009 );
- la provvista è pressoché stabile a 52,9mld ( 53,4mld a giugno ’09 ) e beneficia nel semestre di oltre 1,6 mld
di nuova raccolta CheBanca!; i depositi retail rappresentano il 15 % ( 12 % a giugno ’09 ) della raccolta di
Gruppo;
- il rapporto impieghi / depositi ( 0,63 ) e quello patrimonio netto tangibile / attivo ( 9,7 % ), confermano
l'elevata liquidità e solidità del Gruppo;
- la patrimonializzazione migliora con il patrimonio netto che sale a 6,2mld ( 5,7mld a giugno ’09 ) ed il Core
Tier 1 che raggiunge l'11,0 % ( 10,3 % a giugno ‘09 );
- a seguito dell'emissione di azioni gratuite il capitale sociale sale a 430,5mln ed è formato da 861.058.448
azioni da nominali € 0,50 cadauna.
San Marino: Intesa Sanpaolo rileverà Sedici Banca e Bentos ( Asca )
Roma, 24 febbraio
In un'intervista esclusiva a Economy, il settimanale economico di Mondadori, in edicola giovedì25 febbraio,
Tito Masi, Presidente della Fondazione che controlla il 100 % della Cassa di Risparmio di San Marino, rivela i
dettagli del Piano di salvataggio di Delta.
A cominciare dalle trattative con Intesa Sanpaolo.
'' Rileverà Sedici Banca e Bentos Assicurazioni, nonchè le reti di vendita oggi in capo a CariRete e Rete Plus,
per un totale di 350 persone circa '' dice Masi.
Masi spiega anche i dettagli dell'accordo sulla ristrutturazione del debito della società di credito al consumo
bolognese raggiunto lunedì 22 febbraio.
'' Ci sarà una maxi - cartolarizzazione da quasi 2 miliardi di euro e a noi toccherà accollarci il 62 % delle
tranche junior, ossia quelle più rischiose '' ha chiarito il numero uno della Fondazione, specificando però che
la Cassa avrà anche crediti '' senior '' e '' super - senior '', ossia i più garantiti.
Sabato 27 febbraio ci sarà l'Assemblea dei soci della Fondazione per il via libera al Piano di rafforzamento
patrimoniale della Cassa.
'' Faremo un aumento di capitale da 150 milioni di euro, sottoscritto in buona parte dallo Stato, e
procederemo all'emissione di un prestito obbligazionario da 200 milioni '' spiega Masi nell'intervista.
Riciclaggio: guai seri se il giudice stacca la spina (MF -
DJ ) Milano
Un'eventuale misura interdittiva dell'esercizio dell'attività richiesta dai Pubblici Ministeri, aggraverebbe ben
poco la posizione processuale degli indagati, ma rischierebbe di bloccare gran parte del Paese oltre a
proiettare un'ombra inquietante sui posti delle oltre 11.000 persone che lavorano per Fastweb.
Basta infatti scorrere l'elenco delle società che si avvalgono dei servizi di connettività dell'operatore per
scoprire, tanto per citare qualche esempio, il Gruppo Unicredit e l'Inps, oltre a svariate migliaia di società di
ogni dimensione.
Sarebbe perciò, spiega un articolo di MF, un danno gravissimo se il giudice per le indagini preliminari, nel
corso dell'udienza che si terrà martedì 2 marzo, dovesse avallare la richiesta di interdizione della Procura.
Ma anche la nomina dell'eventuale commissario straordinario risulterebbe fuori luogo: è infatti inconcepibile
che Fastweb non sia in grado di fornire garanzie idonee a evitare in futuro il ripetersi dei comportamenti
illeciti contestati.
La stessa eventualità, anch'essa poco più che teorica, riguarda Telecom Italia Sparkle, la controllata di
Telecom Italia attiva nell'offerta di servizi di connettività internazionale, i cui vertici sono accusati degli stessi
reati contestati ai top manager di Fastweb.
La richiesta della Procura di interdizione dell'attività o del commissariamento si basa sulla legge 231 / 2001,
che prevede sanzioni per le società che non predispongono misure idonee a evitare danni all'intero assetto
societario.
Una norma che implica una sorta di presunzione di colpa nei confronti della società in presenza di reati
commessi da parte di soggetti ai vertici di un'azienda, laddove non venga dimostrato che la stessa ha messo
a punto il modello organizzativo previsto dall'articolo 6.
In un mondo basato in buona parte sullo scambio e trasmissione delle informazioni per via telematica, i
potenziali effetti di una sospensione anche di brevissimo periodo di un operatore di telecomunicazioni, e
ancor più di aziende del calibro di Telecom e Fastweb che soddisfano insieme la quasi totalità delle
esigenze di connettività del Paese, sono semplicemente incalcolabili e colpirebbero indistintamente soggetti
che nulla hanno a che fare con i reati contestati.
Italpetroli, i Sensi al contrattacco di Unicredit sul calcolo degli
interessi - da Il Messaggero
“ La famiglia Sensi passa al contrattacco con Unicredit, accusando la Banca di anatocismo, cioè di calcolare
gli interessi sugli interessi.
In base a questa accusa il debito di Italpetroli, pari a circa 325 milioni, sarebbe lievitato di 70 - 80 milioni per
effetto di questo meccanismo, andando così ad alterare la posizione reddituale del Gruppo che in base ai
calcoli al 30 settembre 2008, accuserebbe una perdita di 33 milioni “.
Questa contestazione fatta da Rosella Sensi, secondo quanto risulta a Il Messaggero, ieri durante
l'Assemblea di Italpetroli, avrebbe provocato la reazione della Banca.
La palla passa ai sindaci.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 25 febbraio 2010
B. Popolare: si limano divergenze per cessione Factorit ( MF - DJ ) Roma
Il negoziato avviato da Banco Popolare per la cessione del 90 % di Factorit alle Popolari di Sondrio
e di Milano si sarebbe rimesso in movimento nella tarda serata di ieri dopo lo stop di qualche
giorno fa per le divergenze sulle garanzie.
Lo scrive Il Messaggero, secondo cui oggi i Consigli di B. Popolare, B. Italease, B. P. Milano e B. P.
Sondrio, se si dovessero superare le divergenze, potrebbero deliberare l'operazione.
Sulla base di una valutazione della società di factoring pari a 170 milioni: Sondrio acquisirebbe il 70
% per un controvalore di 119 milioni e B. P. Milano il 20 % per 34 milioni, lasciando a Italease una
quota del 10 %.
Per B. Popolare, la cessione porterebbe un beneficio di 15 punti base, un altro passo per anticipare
l'adeguamento ai futuri indici di Basilea 3.
Ieri B. Popolare ha collocato in poche ore e con successo il covered bond da 1 miliardo di euro,
riscuotendo una domanda quasi doppia rispetto all'offerta.
Banche: Salza, Basilea 2 va corretta ma non tornare al credito
facile ( Asca ) Torino, 25 febbraio
Basilea 2 ha probabilmente bisogno di correttivi, ma non si può tornare al passato, al credito facile. E' quanto
ha sostenuto Enrico Salza, Presidente del Comitato di Gestione di Intesa Sanpaolo intervenendo a Torino a
un convegno su Banche e Imprese, promosso da Confindustria Piemonte, Ordine dei commercialisti di
Torino e ABI Piemonte.
Salza ha sostenuto che la liquidità da parte del credito non manca, mancano semmai i progetti da parte delle
imprese ma a fronte di questi gli Istituti bancari '' sono pronti a prendersi le proprie responsabilità.
Non ha senso però - ha detto Salza - rivendicare per tutti il diritto al credito.
L'erogazione del credito basata sulla discrezionalità è l'ultimo errore che dobbiamo fare ''.
Salza è anche tornato sul problema della torinesità di Intesa Sanpaolo, ricordando che '' Torino ha avuto
moltissimo da questa fusione. Non è vero che Torino ha perso.
Ma la cosa importante è che si sia creata una Banca seria in grado di sostenere le imprese. Altrimenti viene la
tentazione di tornare alle Banche pubbliche e allora io cambierei Paese ''.
Carito: Salza, Accordo un po’ atipico ( Asca ) Torino, 25 febbraio
'' Evviva la concorrenza ''.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza, a margine di un
convegno su Banche e Imprese promosso a Torino da Confindustria Piemonte, Ordine dei commercialisti e
ABI, a proposito del Progetto di costituzione di una nuova Banca in Piemonte che nascerebbe dall'accordo tra
Carige e Fondazione CRT.
'' Più c'è concorrenza e più siamo contenti - ha detto Salza -. Il problema è semmai saperli fare i banchieri. Ma
è una cosa un pò atipica - ha continuato -, che una Fondazione si metta ad entrare, per di più in minoranza,
per fare una Banca ''.
Quanto al rinnovo del vertice ABI, in programma in primavera, Salza ha ricordato che i saggi cominceranno a
incontrarsi mercoledì prossimo.
Infine, a proposito dell'Ipo Fideuram, la quotazione della Banca leader nelle gestioni patrimoniali controllata
da Intesa, Salza ha confermato l'ipotesi di procedere entro giugno; mentre, relativamente alla possibilità di
cedere pacchetti di azioni a singoli soci, ha detto '' è da decidere ''.
Credit Agricole: Accordo con Intesa rafforza presenza in Italia
( Asca )
Roma, 25 febbraio
L'Accordo siglato con Intesa Sanpaolo '' rafforza il modello di crescita di Credit Agricole ed è
coerente con il Piano di sviluppo della presenza del Gruppo in Italia ''.
Così l'istituto francese nelle slide per la presentazione dei risultati 2009 sull'Accordo con Intesa
Sanpaolo nell'ambito della vertenza con l'Antitrust italiano in base al quale il Gruppo francese
rileverà 150 - 200 sportelli.
Credit Agricole sottolinea che con l'espansione della rete diventerà il settimo Gruppo bancario in
Italia in termini di filiali.
Credit Agricole: utile netto a 433 mln nel IV trimestre '09, sotto le attese
( Finanza.com )
Utile netto in crescita per Credit Agricole.
L'Istituto transalpino ha riportato un utile netto di 433 mln di euro nell'ultimo trimestre del 2009, dato
che si compara con i 309 mln dell'analogo trimestre 2008.
Profitti che sono risultati sotto le attese del mercato ( consensus era 467 mln ). Considerando l'intero
2009 l'utile netto risulta di 1,125 mld di euro.
Proposto un dividendo di 0,45 euro per azione.
B.co Popolare: Accordo per la cessione di Factorit a B. P. Sondrio e B.
P. Milano ( Trend.online ) di Alberto Susic
Gli Organi Amministrativi di Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Milano, Banco Popolare
e Banca Italease hanno oggi approvato la compravendita del 90,5 % del capitale di Factorit SpA.
La società, attualmente detenuta al 100 % dal Gruppo Banco Popolare, è stata fondata nel 1978
da Banche Popolari; opera nell'anticipazione e nell'incasso di crediti commerciali e nei servizi
connessi ed è, per volumi lavorati, il quarto operatore nazionale di settore.
Segnatamente, l'Accordo prevede che la Banca Popolare di Sondrio acquisti il controllo della
società con una quota del 60,5 % del capitale, mentre Banca Popolare di Milano ne rilevi il 30 %. Il
restante 9,5 % resterà nell'ambito del Gruppo Banco Popolare.
Il prezzo è stato fissato dalle parti sulla base di un valore della società di euro 170 milioni, che
prende come riferimento il patrimonio netto 2009.
Gli esborsi da parte di Popolare Sondrio e di Popolare Milano saranno quindi, rispettivamente, di
circa euro 103 milioni ed euro 51 milioni.
Immediatamente dopo la firma del contratto e prima del trasferimento delle azioni gli acquirenti
svolgeranno una due diligence confirmatoria su Factorit.
L'operazione sarà soggetta alla preventiva autorizzazione da parte delle Autorità competenti.
Factorit costituisce lo strumento operativo per fornire supporto al mondo delle imprese nell'ambito
delle attività di finanziamento e di incasso di crediti domestici e internazionali. L'Accordo risponde,
quindi, alla volontà di dotare le tre Banche Popolari di una società attiva nel factoring e nei
correlati servizi, in grado di competere attivamente sul mercato, anche a beneficio delle numerose
Banche convenzionate.
La Banca Popolare di Sondrio e la Banca Popolare di Milano sono assistite da Legance Studio
Legale Associato; il Gruppo Banco Popolare è assistito dallo Studio Pavesi, Gitti e Verzoni.
Mediterraneo: Alemanno, evitiamo di diventare mercato solo di
consumo ( Asca ) Roma, 25 febbraio
'' E' necessario evitare che il Mediterraneo diventi solo un mercato di consumo perdendo il ruolo di
mercato di produzione ''.
A dirlo è il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, aprendo il 2° Forum economico del Mediterraneo
organizzato da Confindustria, dall'ICE e dall'ABI.
Alemanno nel suo discorso di apertura ha sottolineato che Roma è consapevole della grande
sfida e dell'opportunità che rappresenta il Mediterraneo come un unico sistema economico e
delle opportunità incredibili che offre in termini di economia reale soprattutto dopo l'ultima crisi
finanziaria.
Alemanno ha posto l'accento sulla necessità che le nostre imprese siano sempre protagoniste e ha
sottolineato l'importanza del ruolo delle aree metropolitane come Roma, spiegando in particolare
che ogni città non deve avere pretese di egemonia ma è necessario lavorare insieme.
Dunque '' armonia, complementarietà, sviluppo condiviso '', queste le parole chiave del Sindaco di
Roma, il quale ha tenuto a precisare che bisogna arrivare pronti all'appuntamento con l'area di
libero scambio, '' una scadenza alla quale si deve giungere con grande preparazione e senza
scudi protezionistici '.'
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 26 febbraio 2010
ABI: Salza, Mussari sarebbe bravissimo Presidente ( MF - DJ ) Milano
E' quanto ha dichiarato Enrico Salza, Presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo e saggio del
Comitato dell'ABI, a margine dell'evento organizzato da Fondazione Cariplo, in merito alla possibile
candidatura di Giuseppe Mussari, numero uno di B. Mps, alla Presidenza dell'Associazione Bancaria italiana.
Salza ha poi aggiunto che Mussari, " non è l'unico ".
A chi gli chiedeva quali fossero gli altri candidati, il Presidente del CdG ha detto che " dobbiamo ancora
incontrarci. Prima bisogna stabilire una metodologia ".
Il Comitato dei saggi " si troverà la settimana prossima ", ha poi concluso Salza.
Unicredit: Cariverona lima la partecipazione al 4,984 %
( Finanza.com )
Il 24 febbraio la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona ha limato la quota
nel capitale di Unicredit al 4,984 %, dal 5,009 % precedente.
Lo ha annunciato una nota della Consob.
Saccomanni (Bankitalia): Credito Cooperativo rafforzi presidio dei
rischi - di Bluerating.it
Il nuovo scenario regolamentare, che si va definendo alla luce delle recenti proposte del Comitato di Basilea,
chiederà alle Banche di innalzare la qualità del capitale utile a fini di Vigilanza, di mantenere il grado di leva
finanziaria su livelli contenuti, di prestare maggiore attenzione alla gestione del rischio di liquidità.
L’adeguamento alle nuove regole sarà graduale.
“ È tuttavia prioritario - ha spiegato oggi il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni - che le
Banche rafforzino sin d’ora la base patrimoniale utilizzando tutte le leve gestionali a disposizione ”.
Occorre per il banchiere “ migliorare il presidio dei rischi, soprattutto quelli legati all’attività creditizia. Il
basso tasso di crescita con cui l’economia italiana sta uscendo dalla crisi rende tale esigenza più pressante ”.
Ciò, ha concluso Saccomanni, “ vale particolar modo per le Banche Cooperative, che hanno visto crescere la
loro attività di erogazione di credito “.
Fisco indaga su evasione 2.000 italiani per 2 miliardi ( Reuters )
L'Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza hanno avviato un'indagine nei confronti di oltre 2.000
contribuenti italiani che hanno trasferito all'estero tra il 2007 ed il 2008 più di due miliardi di euro.
" Le persone sotto inchiesta sono fortemente sospettate di aver evaso e trasferito ingenti somme all'estero:
pesanti le conseguenze per coloro che non saranno in grado di dimostrare la regolarità delle operazioni
scoperte ", dice l'Agenzia in una nota.
L'Italia ha subito nel 2009 un calo del Pil di quasi 5 punti percentuali e cerca con la lotta all'evasione di
puntellare l'andamento del gettito tributario.
L'accertamento contro gli evasori fiscali fa da contraltare allo scudo fiscale, che permette a chi ha esportato
illecitamente capitali all'estero di mettersi in regola con il fisco italiano fino al 30 di
aprile.
Al 15 dicembre il condono ha permesso di far emergere 95 miliardi di euro, di cui meno della metà è però
fisicamente tornata in Italia.
La riapertura dei termini a fine aprile dovrebbe portare alla sanatoria di altri 20 o 30 miliardi, secondo stime
non ufficiali del Governo.
NEL MIRINO SVIZZERA, LIECHTENSTEIN, SINGAPORE E PANAMA
In Italia il livello dell'evasione fiscale è da sempre considerevolmente alto.
Dalle dichiarazioni dei redditi 2008 è emerso che solo l'1 % degli italiani dichiara oltre 100 mila euro anche
se metà dell'Irpef è a carico del 12 % degli italiani.
Le statistiche del Tesoro sono ancora più impietose se si tiene conto che il 78% dei redditi deriva da lavoro
dipendente e pensioni e solo il 4,2 % da lavoro autonomo.
Il nuovo filone di inchiesta rientra nella generale offensiva avviata dai Paesi del G20 contro i Paradisi fiscali.
La Germania, ad esempio, si è detta disponibile a comprare da un informatore dati sui cittadini tedeschi che
hanno conti all'estero.
Anche l'Italia potrebbe valutare l'acquisto di informazioni rubate, se si dovesse presentare l'occasione.
Tra i Paesi dove sono stati esportati i soldi una fonte dell'Agenzia delle entrate cita " Svizzera, Liechtenstein,
Singapore, Panama e le Isole del Canale ".
Proprio la Svizzera ha imbracciato nei mesi scorsi un aspro confronto diplomatico con l'Italia per via dei blitz
che la Guardia di finanza ha condotto nelle Banche del Canton Ticino.
Tra i motivi di frizione c'è anche lo scudo fiscale, che al momento ha sottratto alle Banche svizzere 25
miliardi di depositi.
SANZIONI FINO AL 50% IMPORTI NON DICHIARATI
" La maggior parte dei soggetti sottoposti ad accertamenti sono residenti in Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia
- Romagna e Piemonte.
Unica regione virtuosa è la Val D'Aosta ", continua l'Agenzia delle Entrate nella nota.
Fonti dell'Agenzia aggiungono che le indagini coinvolgono " imprenditori, liberi professionisti ed esponenti del
mondo dello spettacolo. L'importo esportato è di almeno 500 mila euro ".
L'accertamento deriva dal fatto che le Banche intermediarie hanno comunicato all'Anagrafe tributaria
l'esportazione di capitale.
I contribuenti, tuttavia, non hanno denunciato gli importi nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.
Gli italiani sotto indagine rischiano di vedersi contestati diversi reati: dall'omessa dichiarazione alla
dichiarazione fraudolenta o infedele.
Per la sola violazione delle norme sul monitoraggio fiscale le sanzioni possono arrivare fino al 50 % delle
somme detenute all'estero e non dichiarate.
Per aiutare gli ispettori del fisco il Governo ha previsto che le attività detenute all'estero e non dichiarate
siano considerate ai soli fini fiscali frutto di evasione.
Spetta quindi al contribuente dimostrare di essere in regola con il pagamento delle tasse.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 27 febbraio 2010
CNP Unicredit Vita dovrà rimborsare polizza per Lehman
( Reuters )
Il Tribunale Civile di Milano ha imposto CNP UniCredit Vita - joint venture partecipata al 57,5 % dalla
francese CNP Assurance, al 38,8 % da UniCredit e al 3,7 % da Cardif Assicurazioni - di risarcire i danni e
rimborsare il capitale su una polizza vita sospesa a causa del fallimento di Lehman Brothers del
settembre 2008.
Lo scrive oggi il Sole 24 Ore, mentre un portavoce do UniCredit non ha voluto rilasciare commenti.
Secondo il quotidiano la sentenza è stata depositata lo scorso 24 febbraio.
Si tratta di una causa individuale, ma " stabilisce comunque un precedente importante per le centinaia di
risparmiatori che hanno acquistato quelle polizze " con sottostanti titoli Lehman.
Il Tribunale, scrive il Sole, ha ordinato con una sentenza esecutiva - che può essere appellabile - che CNP
UniCredit Vita rimborsi 336.000 euro di capitale versato dal risparmiatore, gli interessi, la rivalutazione,
oltre a un risarcimento del danno di 33.570 euro per una polizza Performance 8 a capitale minimo
garantito alla scadenza, indicizzata a un bond strutturato Lehman.
CNP, si legge, aveva scritto ai clienti a fine 2008 che, a seguito del default Lehman, la polizza era stata
sospesa, e che veniva proposto il rimborso di metà del capitale o in alternativa un'altra polizza.
Fini: non vedo contrasti Tremonti - Draghi. Fare riforma pensioni
( Finanza.com )
Il Presidente della Camera Fini ha detto che di non vedere contrasti tra il Ministro dell'Economia Giulio
Tremonti e il Presidente ( ? ) di Bankitalia Mario Draghi riguardo alla definizione delle priorità di
politica economica e che l'Italia dovrà affrontare, anche se non nel brevissimo periodo, una nuova
riforma delle pensioni.
" Quando sento le polemiche tra la linea del rigore di Tremonti e quella altrettanto giusta di Draghi
confesso di non capire ", ha detto Fini ad un convegno a Milano, come riportato da diversi Tg.
" Tremonti fa bene a tenere la spesa pubblica sotto controllo. Bisogna però capire come fare per far
ripartire l'economia quindi come affrontare i temi del welfare, della sanità e delle pensioni. Queste
sono le priorità politiche che devono andare accanto alle riforme istituzionali ".
Sul sistema delle pensioni, Fini esaltato " il contributo determinante " degli immigrati, ma ha aggiunto
che " magari non oggi o domani mattina, ma qualche cosa bisogna fare.
Oggi pagano soprattutto i giovani che quando diventeranno padri, rischiano di dover scoprire di aver
pagato molto per le generazioni precedenti e poco per se stessi ", ha aggiunto.
" Vorrei che nel Pdl si discutesse di questi temi. Tremonti e ( il Ministro del Welfare Maurizio ) Sacconi
hanno ragione nel dire che non abbiamo la stessa urgenza degli altri Paesi, ma l'equilibrio può durare
dieci anni poi è destinato a rompersi. Non sempre dire che non conviene intervenire è la scelta giusta ".
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 1° marzo 2010
AIG tratta per cessione divisione Asia a Prudential ( Reuters )
American International Group sta trattando con Prudential per la vendita della sua divisione Vita in
Asia.
Lo dice stamani la Compagnia assicurativa britannica dopo che alcune fonti hanno riferito ieri a Reuters
di un accordo ormai raggiunto tra le due società; secondo le fonti si tratterebbe di un'operazione da circa
35,5 miliardi di dollari che dovrebbe aiutare il Governo Usa a recuperare parte dei fondi utilizzati per il
salvataggio di AIG.
Prudential ha confermato oggi che le trattative sono in fase avanzata ma ha sottolineato che il
raggiungimento di un accordo non è certo.
E' stata intanto richiesta la temporanea sospensione dei titoli in Borsa.
Secondo le fonti, il CdA di AIG avrebbe approvato la cessione di American International Assurance (
AIA ) alla maggiore Assicurazione britannica e le parti starebbero ora lavorando alla definizione dei
termini e al finanziamento dell'operazione.
L'annuncio di quella che sarebbe la più grossa cessione di asset di AIG dal salvataggio di settembre
2008 potrebbe arrivare già oggi, hanno spiegato le fonti che hanno preferito restare anonime.
Prudential pagherebbe circa 25 miliardi di dollari cash e il resto in equity e farebbe ricorso a una
ricapitalizzazione da 20 miliardi di dollari, supportata da Credit Suisse, JPMorgan Chase e HSBC, per
finanziare l'operazione.
I 10,5 miliardi in equity sarebbero in parte titoli convertibili e privilegiati, in parte azioni ordinarie.
HSBC: Utili 2009 + 2 %, Geoghegan dona bonus in carità (
AGI ) Londra, 1
marzo
Nel 2009 gli utili della britannica HSBC, la prima Banca europea, salgono del 2 % a 5,834 miliardi di dollari (
4,281 miliardi di euro ).
I profitti prima delle tasse crescono del 56 % a 13,3 miliardi di dollari.
In rialzo del 6,2 % a 26,488 miliardi di dollari le perdite sui crediti, mentre le entrate sono scese dell'11,2 % a
78,631 miliardi di dollari.
Il numero uno di HSBC, Michael Geoghegan fa sapere che intende donare in carità i suoi bonus fino a 4
milioni di sterline ( 4,45 milioni di euro, 6,06 milioni di dollari ).
Lavoro: Fondimpresa stanzia 50 Mln per formare Lavoratori in mobilità (
Asca ) Roma, 1 marzo
Cinquanta milioni di euro per formare i lavoratori in mobilità.
E' l'iniziativa straordinaria di Fondimpresa per il 2010.
Con un nuovo Avviso, il Fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil mette a disposizione una
cifra importante per finanziare Piani formativi per l'occupabilità e il reimpiego di chi ha perso il posto di
lavoro.
L'iniziativa - si legge in una nota - dà immediata attuazione all'Intesa sulle Linee guida per la formazione
2010 siglata due settimane fa da Governo, Regioni e Parti sociali, con il fine di un tempestivo, mirato
rafforzamento delle competenze dei Lavoratori coinvolti dalla crisi.
'' Si tratta di un intervento di carattere assolutamente straordinario, fuori dal tradizionale raggio di azione dei
Fondi interprofessionali - sottolinea Giorgio Fossa, Presidente di Fondimpresa - perchè straordinaria è
questa fase di crisi globale. Il valore strategico della formazione rispetto allo sviluppo si afferma ancor più in
questo contesto.
Riqualificare e accrescere le professionalità, soprattutto in relazione ai nuovi fabbisogni formativi, vuol dire
offrire nuove chance di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle aziende in vista della ripresa ''.
Fossa evidenzia che l'Intesa del 17 febbraio ha attribuito ai Fondi e alle Parti Sociali un ruolo fondamentale.
'' I Fondi - spiega - devono definire strumenti concreti per la formazione dei Lavoratori posti in mobilità. Le
Parti Sociali nel territorio devono identificare congiuntamente le situazioni per le quali definire percorsi
formativi che abbiano concrete possibilità di re/immissione dei Lavoratori nel circuito occupazionale.
E' giusto, in questo quadro - conclude - che Fondimpresa, il Fondo più importante, dia una risposta con
questa tempestività e questa dimensione ''.
Italia, Pil 2009 a - 5 %, mai così male dall'80 ( Reuters ) di Francesca Landini
A fine 2009 il Pil italiano non corretto per i giorni lavorativi è sceso del 5 % e, andando a sommarsi
a una dinamica di decisa crescita della spesa pubblica, ha spinto il deficit / Pil calcolato ai fini di
Maastricht al 5,3 % dal 2,7 % del 2008.
Il dato, al massimo nell'epoca dell'euro, è in linea con il target del Governo.
Il saldo primario italiano, entrate meno uscite al netto degli interessi sul debito, è tornato in
negativo, scivolando a - 0,6 % del Pil da + 2,5 % del 2008.
Il dato è stato positivo dal 1991 al 2008 compresi.
Il debito / Pil, secondo calcoli Reuters, è balzato a 115,8 % da 105,8 % nel 2008 a fronte di una
previsione del Governo di 115,1 %.
Secondo gli analisti interpellati da Reuters, i saldi di finanza pubblica per il 2009 mostrano una
discreta tenuta, soprattutto se confrontati con le difficoltà emerse in altri Paesi della zona euro.
" Non vedo per l'Italia, in termini di conti pubblici, un grosso motivo di allarme " dice Marco Valli di
Unicredit. " Certamente uno degli obiettivi da porsi nel medio termine è migliorare sul fronte della
spesa corrente primaria ", sottolinea l'economista.
Nei prossimi mesi il Governo deve puntare a un controllo della spesa al netto degli interessi e alla
stabilizzazione del fabbisogno, sperando che la ripresa mondiale si consolidi dando vigore al
prodotto interno lordo, denominatore dei quozienti deficit / Pil e debito / Pil.
TENGONO CONTI 2009, MA CORRONO USCITE PRIMARIE
Valli evidenzia che il 5,3 % del deficit / Pil nel 2009 potrebbe risultare, per la prima volta dalla
creazione dell'euro, migliore del disavanzo medio della zona euro, che la Banca stima appena
sopra il 6 %.
I dati Istat diffusi oggi mostrano entrate totali pari a 47,2 % del Pil nel 2009 da 46,7 % del 2008.
Salgono di quasi due punti percentuali le uscite totali che risultano sopra la soglia del 50 % del Pil
a 52,5 %.
Quello delle uscite " è un numero decisamente alto, che non vedevamo dal 1996 quando erano il
52,6 % del Pil, in sintesi le uscite totali sono tornate a livelli pre Maastritcht, probabilmente spinte
dagli stabilizzatori automatici ", commenta Fedele De Novellis di Ref.
" In aggiunta le uscite al netto degli interessi sono pari al 47,5 % del Pil, un record storico assoluto
".
Secondo dati Istat, nel 2009 la spesa corrente è salita del 4,2 % rispetto al 2008, mentre le entrate
correnti si sono ridotte del 3,6 %.
D'altra parte, secondo gli analisti, la politica fiscale molto cauta del Governo ha permesso di
limitare i danni su l fronte deficit / Pil, mentre altri Paesi hanno pagato le politiche di incentivi in
termini di maggior disavanzo.
" L'anno scorso il Governo ha gestito un trend crescente del fabbisogno, ma nel 2010 bisogna
stabilizzare il fabbisogno se non si vuole diventare bersaglio dei mercati con un conseguente
allargamento degli spread e maggiori oneri da interessi " dice comunque De Novellis.
RIPRESA POTREBBE AIUTARE CONSOLIDAMENTO BILANCIO
Molto dipenderà anche dalla ripresa: se il recupero dell'economia si consoliderà, allora l'azione del
Governo sarà aiutata da una ripresa del Pil, che aiuterebbe a frenare la dinamica dei quozienti di
bilancio.
" Vediamo il Pil salire di 0,9 % quest'anno, appena sotto la media di 1,1 % che indichiamo per la
zona euro " dice Gilles Moec di Deutsche Bank che vede una " stabilizzazione del deficit nel 2010
e nel 2011 ".
Il Governo si attende un'espansione di 1,1 % quest'anno, cifra ritenuta plausibile da Fondo
monetario ( 1 % ) e da OCSE ( 1,1 % ).
I target del programma di stabilità del Governo sembrano vicini per quest'anno, se la ripresa si
consoliderà, indicando un deficit a 5 % del Pil, un debito a 116,9 % e un avanzo primario ancora
negativo, a - 0,1 %.
Più arduo sembrano gli obiettivi per i prossimi due anni, con un deficit che dovrebbe scendere a
2,5 % del Pil nel 2011 e tornare sotto il 3 % del Pil nel 2012, mentre l'avanzo primario ritornerebbe
in nero in modo da iniziare la manovra di riduzione del debito / Pil.