Scoprire i luoghi dell`energia

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Scoprire i luoghi dell`energia
Scoprire i luoghi dell'energia
Itinerari emozionanti, sospesi tra storia, miti e leggende. Località che fanno
sognare e invitano a ritrovare quella parte di noi (maschile o femminile) che ci
compensa e aiuta a raggiungere l’equilibrio psicofisico
A volte una vacanza non basta. A volte ci vuole qualcosa di diverso, ricercato e
profondo, per bilanciare le polarità energetiche che ogni donna o uomo ha dentro
di sé. La ragione e il cuore, la mente e i sentimenti, la logica e l’istinto. Allora si
può partire tenendo in mano la bussola del mito e della storia, per seguire le
energie sottili che, nel corso dei millenni, hanno tracciato la geografia magica e
mitologica del nostro pianeta. Procedere lungo percorsi individuati da popoli
migranti, pellegrini, sciamani e profeti, alla ricerca di quei nodi di forza che oggi
la scienza comincia a identificare grazie alla disponibilità di nuove, raffinate
tecnologie. Lungo questi cammini, i simboli psicoimmaginifici della femminilità e
della virilità, dell’energia della terra e di quella del cielo, si specchiano in località
che fanno sognare e suggeriscono nuovi, emozionanti itinerari tra miti e leggende
di sirene, principesse, fate. Come scegliere la meta? Cercando l’energia che ci
compensa (maschile o femminile), riflessa nel racconto legato a un’isola, a una
collina, a un piccolo paese con antiche memorie. Per poi lasciarsi calamitare dal
fascino che emana e immaginarsi già là e sentire cosa si muove nel nostro
profondo.
Coltivare le emozioni femminili
Sognare nella foresta incantata
Il bosco e la foresta, luoghi che rimandano alla natura misteriosa e selvaggia,
simboleggiano da sempre il mondo dell’istintualità e delle emozioni, legato
all’intelligenza femminile. Sono rappresentazioni oniriche dell’inconscio, terreni
d’incontro con le nostre zone d’ombra che, in natura, spesso riverberano nei
fenomeni vegetali più strani. Come nel parco naturale Kurshskaia Kosà, sulla
costa del Mar Baltico al confine tra l’enclave russa di Kaliningrad e la Lituania,
dove è stata recentemente scoperta una foresta incantata. Qui i pini crescono in
forme bizzarre: i tronchi girano su se stessi, creano spirali, si piegano a zig zag e
poi strisciano a terra come serpenti. Le interpretazioni del fenomeno sono
numerose, ma la comunità ortodossa locale preferisce riallacciarsi alla tradizione
e raccontare la favola di Predislava: una ragazza che, facendo danzare gli alberi,
convinse un principe prussiano, innamorato di lei, ad abbandonare il paganesimo
per abbracciare la fede cristiana.
Vincere gli influssi negativi
Hemingway fu ammaliato dalla magia dell’ isola di Torcello, nella laguna di
Venezia, durante l’inverno del 1948, quando la scelse come rifugio e si rintanò
nella locanda Cipriani per scrivere il romanzo Di là dal fiume tra gli alberi. Questo
è infatti un luogo particolare, intriso di delicata magia. Per un curioso fenomeno
naturale, guardando nei canali si vedono spesso bollicine che sgorgano a filo
d’acqua e che, per secoli, sono state attribuite al respiro delle sirene. Nel paese c’è
un’unica strada, che va dal porticciolo alla piazza principale, passando per il
Ponte del diavolo, chiamato così nel ricordo di una ragazza veneziana che,
durante l’occupazione austriaca, si innamorò di un ufficiale, che venne ucciso in
battaglia. Alla sua morte, la ragazza fece un patto con il diavolo: la vita del suo
amato contro l’anima di sette bambini. Incontrò Lucifero per lo scambio al ponte
di Torcello, ma quando, in lontananza, vide il fidanzato decise di fuggire insieme
con lui senza pagare pegno. Da quel giorno, ogni notte, il diavolo appare sul ponte
ad aspettare le anime che erano state pattuite.
Incontrare Eva
Secondo i Nativi americani, questo è il luogo in cui Eva, la prima donna, diede
origine alla razza umana. A provarlo, una figura femminile scolpita nella roccia: è
la Kachina Woman, l’Eva pagana disegnata dal vento all’ingresso del Boynton
Canyon, dove il deserto perde ogni morbidezza sabbiosa e rivela voragini profonde
1800 metri scavate dal fiume Colorado alla ricerca di sbocchi impossibili. Per
un’esperienza indimenticabile in compagnia del mito, si può soggiornare all’
Enchantment Resort di Sedona e provare i trattamenti della spa Mii amo, che in
lingua Navajo significa viaggio: un volo al top dei 100 migliori resort del Nord
America.
Seguire la dea madre
A Stonehenge, le pietre più grandi e quelle più piccole sono disposte in modo da
far penetrare la luce del sole direttamente nella terra delimitata dalle rocce.
Considerando il sole come principio maschile e la terra come elemento femminile,
la costruzione è un grande ventre materno, in un’area che rappresenta il rito della
fecondazione. Un rito che ritorna anche in luoghi meno noti e con modalità quasi
iniziatiche. In Francia, per esempio, a Rennes-le-Château, un piccolo paese da
sempre legato al culto della Dea Madre attraverso la tradizione celtica, ci sono i
segni di una congiunzione astro-rituale, compresa tra la chiesa di Rennes, il
castello di Blanchefort e la chiesa di Arques. Questi edifici si trovano su una linea
retta, che punta verso il sorgere del sole la mattina del 22 luglio, festa di Maria
Maddalena.
Celebrare la femminilità
Si può scoprire una Sardegna imprevedibile a undici chilometri da Sassari, dove
si erge l’unica ziqqurat d’Europa: un tempio piramidale tipico del Medio oriente,
ma sconosciuto in quest’area geografica. Costruito 4500 anni fa, venne dedicato
alla luna, l’astro che simboleggia e nutre l’energia femminile. La leggenda narra
che la ziqqurat fu voluta da un re mesopotamico di nome Uruk, principesacerdote
che, fuggito dalle sue terre, si stabilì sull’isola sarda con tutta la sua tribù. Dopo
avere fatto erigere un villaggio di capanne, decise di proteggerle costruendo un
tempio che venne misteriosamente dedicato, invece che al sole (come tutte le
ziqqurat), alla luna. Gli scavi e gli studi archeologici confermano che la funzione
dell’edificio era religiosa, ma lasciano irrisolto il mistero sulle origini del
monumento. Chi lo costruì? Perché solo in Sardegna e in nessun altro posto
d’Europa?