Il centenario della morte di Jack London - Campus
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Il centenario della morte di Jack London - Campus
Il centenario della morte di Jack London Il centenario della morte di Jack London Un grande narratore John Griffith Chaney London, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Jack, nacque 140 anni fa a San Francisco, negli Stati Uniti, il 12 gennaio 1876: fu uno dei più famosi giornalisti e scrittori statunitensi del periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo. London è ancora oggi uno degli autori americani più tradotti all’estero e nel secolo scorso ebbe un grande successo sia nei regimi di stampo sovietico, che sfruttarono a scopo propagandistico le sue tematiche progressiste, sia nell’Italia del ventennio fascista, dove il tema dell’esaltazione eroica della forza dei protagonisti dei suoi romanzi ne favorì un’ampia diffusione. Una vita avventurosa Dopo un’adolescenza travagliata, trascorsa in compagnia di ladri e contrabbandieri, a 21 anni tentò la fortuna come cercatore d’oro nel Klondike, in Canada, che alla fine dell’Ottocento attirò moltissimi disperati da tutto il mondo nella cosiddetta “corsa all’oro”: qui Jack London avrebbe in seguito ambientato alcune delle sue opere più famose. Anche il resto della sua vita fu caratterizzato da esperienze avventurose e di vagabondaggio per le strade degli Stati Uniti, che avrebbe poi raccontato nel suo romanzo The Road (“La strada”), fonte di ispirazione per grandi scrittori posteriori, come Jack Kerouac ed Ernest Hemingway. Cambiò spesso lavoro, passando da pescatore clandestino di ostriche a cacciatore di foche, a corrispondente di guerra nel conflitto russo-giapponese nel 1904 e, infine, si affermò come scrittore di successo nei primi anni del Novecento. 1 Il centenario della morte di Jack London U na fo t o g rafia d i Jack L o nd o n, a co llo q uio co n alcuni ufficiali d e ll’e se rcit o g iap p o ne se , ne l p e rio d o in cui sv o lg e v a l’at t iv it à d i co rrisp o nd e nt e d i g ue rra. I suoi romanzi Tra le sue opere più famose si ricordano i seguenti romanzi: • Il richiamo della foresta (1904) narra le vicende di Buck, un cane da slitta nel Klondike, e la crudeltà dei suoi padroni, fino alla sua scelta finale: seguire il “richiamo” e unirsi ai lupi selvatici; • Martin Eden (pubblicato nel 1909, ma frutto di una lunga elaborazione negli anni precedenti) costituisce una vera e propria autobiografia, narrata in terza persona, dell’avventurosa vita dello scrittore; • Zanna Bianca (1906), come nel romanzo di Buck, racconta dal punto di vista degli animali le disavventure di un cane, reso crudele dalla lotta per la sopravvivenza e dalla crudeltà degli esseri umani, finché la sua ferocia viene 2 Il centenario della morte di Jack London • ammansita da un padrone coraggioso e assennato, che lo trasforma in un eroico cane da guardia; Il tallone di ferro (1908) è un romanzo di fantapolitica: racconta la presa del potere negli Stati Uniti di una ricca oligarchia, che instaura una dittatura, precorrendo idealmente il destino di molte democrazie europee nel corso dei primi decenni del Novecento. Il suo pensiero Da giovane, durante gli studi universitari alla Berkeley University, Jack London aderì alle idee socialiste e si impegnò attivamente per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e nelle manifestazioni pubbliche che miravano a ottenere un sostegno economico in favore dei disoccupati. La sua attività politica, come del resto tutta la sua esistenza, fu però caratterizzata da molta confusione: accanto al sostegno della lotta di classe e in contemporanea alla sua adesione agli ideali della rivoluzione socialista, London manifestò chiari apprezzamenti anche per le teorie dell’evoluzionismo e del darwinismo sociale, che sostenevano il diritto alla sopravvivenza del più forte rispetto ai soggetti più deboli, in palese contrasto con il suo attivismo politico. Al di là di queste incoerenze, che permisero alle sue opere di essere apprezzate da appassionati di opposte idee politiche, London si caratterizzò per la sua illimitata fiducia nel progresso scientifico e sociale degli esseri umani e come fervente precursore delle teorie ambientaliste oggi universalmente diffuse. Gli ultimi anni Jack London morì a soli 40 anni il 22 novembre 2016 a Glen Ellen, un piccolo paese costiero della California, citato in alcuni dei suoi romanzi più famosi, all’interno del Beauty Ranch, acquistato dallo scrittore nel 1910. Qui venne creato il Jack London State Historic Park, un parco storico che contiene molte testimonianze della vita dello scrittore: oltre alla tomba, in cui giace anche la sua seconda moglie, morta nel 1955, vi si trovano le rovine della Wolf House, la casa dei sogni di Jack London, che egli aveva ideato secondo progetti architettonici ispirati a un’elevata efficienza e a sofisticate comodità, sfruttando i più avanzati ritrovati tecnologici dell’epoca nel campo dell’elettricità, del riscaldamento e della refrigerazione. Quando i lavori di costruzione erano quasi terminati, la nuova dimora andò distrutta in un incendio nell’agosto del 2013, lasciando un grave senso di tristezza nello scrittore. I tentativi di ricostruirla furono ostacolati dall’indebolimento della sua salute, gravemente minata da anni di vita avventurosa, che lo condussero alla morte soltanto tre anni dopo. 3 Il centenario della morte di Jack London Pe r rifle t t e re e d iscut e re in classe 1 Descrivi le avventurose esperienze vissute da Jack London e indica quali riflessi lasciarono nelle sue opere. 2 Indica le sue idee politiche e le principali tematiche sociali ed esistenziali affrontate nelle sue opere. 3 Elenca i motivi che resero Jack London uno scrittore di grande successo e di fama mondiale. Pe r ap p ro fo nd ire sul we b 1 Puoi trovare ulteriori e interessanti notizie biografiche e letterarie su Jack London sul sito: http://www.lafrusta.net/pro_london.html. 2 Informazioni dettagliate sul Jack London State Historic Park sono consultabili all’indirizzo: http://www.lastampa.it/2016/07/25/societa/viaggi/mondo/californiacamminando-attraverso-la-storia-nel-jack-london-state-historic-parkSYQ1CGI3kOgjjRWFzj6CBP/pagina.html 4