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Fratter.2B 16-06-2004 14:09 Pagina 7 Introduzione L’impiego delle Tecnologie educative nella didattica delle lingue straniere conta una lunga tradizione, ma l’uso delle Nuove Tecnologie (nt) e della Comunicazione Mediata da Computer (cmc) è relativamente recente e, per certi aspetti, ancora inesplorato. In particolare, nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue elaborato dal Consiglio d’Europa (2002, p. 175) tra le varie modalità di apprendimento di una lingua straniera non solo viene espressamente menzionato l’uso «di programmi per computer, cdrom», ma si parla anche di «partecipazione a forum», tenendo pertanto in considerazione anche l’apporto delle nt alla didattica. Sempre nel Quadro di riferimento (2002, p. 178) si sostiene che «gli utenti del Quadro di riferimento dovrebbero considerare e, se opportuno, specificare {…} qual è l’uso che si fa dei supporti tecnici». In conseguenza di ciò l’insegnante che decide di integrare le nt alla propria didattica necessiterà di una preparazione specifica, in quanto dovrà non solo saper utilizzare i mezzi informatici ma anche avere una preparazione teorica che tenga conto degli sviluppi più recenti della psicologia costruttivista; inoltre dovrà essere in grado di gestire un gruppo in presenza e un gruppo on-line e dunque conoscere le principali tecniche di comunicazione faccia a faccia e a distanza in base alle caratteristiche dei nuovi media. Tali nuove competenze sono diventate indispensabili per scongiurare il rischio che un uso scorretto o semplicemente troppo ingenuo delle nt possa portare a un rifiuto da parte dello studente di ogni forma di utilizzo del computer nell’apprendimento delle lingue, proprio come è emerso da alcune indagini sull’approccio alle nt da parte di studenti stranieri (Fratter, 2004a). Tenendo conto di queste considerazioni, il volume si prefigge l’obiettivo di offrire una breve panoramica dell’evoluzione delle tecnologie educative e degli sviluppi delle teorie sull’apprendimento mediato da computer, in modo da offrire all’insegnante di lingue gli strumenti necessari ad analizzare, valutare e, soprattutto, utilizzare i nuovi mezzi a disposizione con la giusta competenza e conoscenza. Sarà altresì fornita una serie di riferimenti bibliografici e di siti utili 7 Fratter.2B 16-06-2004 14:09 Pagina 8 sia alla consultazione sia al reperimento di materiale spendibile in classe: per esempio siti per la catalogazione, siti da cui scaricare software, libero e/o a pagamento, siti per la creazione e per l’analisi di materiale didattico. Le riflessioni condotte in questo libro nascono da studi e indagini sull’analisi dei bisogni degli studenti in mobilità europea (Fratter, 2004a; Jafrancesco, 2004), dall’osservazione sul campo, da attività di ricerca-azione in classe e dalla formazione di insegnanti di lingue. Nello specifico, il primo capitolo offre una panoramica sugli sviluppi della psicologia dell’istruzione in riferimento alle tecnologie e alla glottodidattica, focalizzando l’attenzione sugli ambienti costruttivistici orientati a favorire negli apprendenti comportamenti attivi offrendo loro ambienti ricchi e stimolanti. Inoltre si analizza l’ipertesto nelle sue caratteristiche specifiche e se ne individuano i possibili impieghi nella didattica delle lingue. Il secondo capitolo riflette su alcuni parametri necessari all’analisi di materiali informatici e sulla loro applicazione alle classi di lingua. Vengono esaminate alcune applicazioni di software per la correzione del testo scritto e si offrono spunti per l’uso di programmi nati per lo studio dell’analisi quantitativa dei testi. Il terzo capitolo è dedicato ai più recenti sviluppi delle nt in particolare ai possibili usi di Internet nella didattica delle lingue, partendo dalla consultazione di materiali per arrivare alla predisposizione di attività linguistiche su Web, tenendo conto anche dei cambiamenti della funzione e del ruolo del docente nella gestione della classe di lingue. Il quarto capitolo offre una riflessione sulla cmc, in particolare sulla funzione e sull’uso di forum, chat, liste di discussione, nella didattica delle lingue. In questo capitolo vengono inoltre presentati alcuni percorsi che utilizzano la cmc in ambito glottodidattico. Il quinto capitolo tratta del nuovo formato dei materiali per il Web e delle attività realizzabili in rete, tenendo conto che l’insegnante oggi non è più solo fruitore o mediatore di materiali informatici ma ne è anche molto spesso il creatore. Nell’ultimo paragrafo infine si esaminano la caratteristiche indispensabili per la costruzione del materiale di lingue per il Web, tenendo conto dei principi di usabilità dei materiali e dei criteri di leggibilità dei testi. 8