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san marino - simposio mondiale di ufologia e
SAN MARINO - SIMPOSIO MONDIALE DI UFOLOGIA
E FENOMENI CONNESSI (29-30 MARZO 2014)
L’ atmosfera era quella dei grandi avvenimenti. La sala piena, un pubblico
attento. Roberto Pinotti ricorda quando molti anni fa fece una
scommessa con Augusto Casali, responsabile della Cultura e del Turismo
di San Marino, circa il successo del Simposio. Il tempo gli ha dato ragione,
la manifestazione ha avuto risonanza mondiale, e i media le hanno dato
ampio risalto. Esordisce un personaggio ora divenuto noto al pubblico, ma
nella realta’ da sempre sulla breccia con i suoi servizi dai fronti “caldi” e
con le sue pubblicazioni su temi delicati, come la strage di Nassiriya. Si
tratta del giornalista LAO PETRILLI, salito alla ribalta per il libro “UFO – I
DOSSIER ITALIANI”. L’ idea di fare questo libro, ci spiega Petrilli, e’ nata
cosi’. Petrilli, che nulla ha a che fare con la tematica UFO, ma che e’
addentro alle cose della Difesa, propone al suo collega VINCENZO SINAPI
di andare dal Capo di Stato Maggiore dell’ Aeronautica, e di richiedere i
dossier sugli UFO. L’ idea e’ quella di sempre, quella cioe’ di
sistematizzare eventi non noti. E i faldoni sugli UFO ci sono, sono li’ che
aspettano che qualcuno li prenda in mano. Il Capo di Stato Maggiore da’ il
consenso, e i due giornalisti accedono agli archivi dell’ RGS, e ottengono
di consultare la casistica UFO, i casi inspiegati, che dal 1972 al 2013 sono
ben 445. Casi a volte non eclatanti, ma a volte di tutto rispetto.
Provenienti da Forze dell’ Ordine, Piloti, addirittura Reparti Speciali della
Marina. Suddivisi per regioni, per periodi, con tanto di grafici e tabelle,
che ci dicono che la regione piu’ “visitata” e’ stata il Lazio, con 53 casi, e
che vi sono stati dei picchi nell’ ormai memorabile 1978, poi nel 1987 e
quindi nel 2010. Nel 2013 si sono registrati 7 casi. Petrilli ci spiega che l’
AMI, unico Ente istituzionale preposto a catalogare i casi UFO sul
territorio nazionale, esegue indagini interforze: quando attraverso le
forze dell’ Ordine o altri enti perviene un caso anomalo, vengono
interpellati tutti i reparti interni, e si verifica accuratamente se l’ oggetto
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in questione poteva essere un pallone, un aeromobile conosciuto, una
meteora e quant’ altro. Il testimone cerca di ricostruire l’ avvistamento
con schizzi e descrizioni, e quando dopo un esame a 360 gradi non si
riesce a dare una spiegazione nota, solo allora l’ oggetto viene catalogato
come OVNI. Petrilli riporta alcuni casi interessanti, come quello di Sarzana
del 18.05.2003, quando Reparti Speciali della Marina Militare, gente
avvezza ad ogni tipo di situazioni impreviste, osservarono le evoluzioni di
un disco bianco, che effettuava manovre su una zona militare
particolarmente delicata. O come quello dell’ avvistamento di una vera e
propria “flottiglia” di UFO, composta da 9 sfere che evoluivano al di sopra
di Palazzo San Leonardo, a Milano. Ma vi sono anche casi di IR-3, Incontri
Ravvicinati del III tipo, come quello accaduto sulle falde dell’ Etna il 4
luglio del 1978. Protagonisti 3 militari e una donna, localita’ – il Monte
Sona, alle pendici dell’ Etna. Il racconto venne pubblicato in prima pagina
a suo tempo dal quotidiano “La Sicilia”, col titolo “Abbiamo visto gli
extraterrestri”. Il dossier si apre con un “Appunto” datato 25 luglio 1978,
il cui oggetto e’: “Avvistamento Oggetti Volanti” da parte dei sergenti F.P.,
20 anni, A.D.S., 30, e M.D.P., 21 – i primi due dell’ Aeronautica, e il terzo
della Marina, tutti in servizio presso il 41-mo stormo di Catania – e della
signora A.E., casalinga, pure lei di Catania. “Gli avvistatori – viene
precisato dal rapporto – risultano persone degne di fede”.
Questo il testo dell’ appunto. “Per opportuna conoscenza, si comunica
che il giorno 04.07.78, verso le ore 22,30 circa, in agro del comune di
Nicolosi (CT), alla base del Monte Sona, alle pendici dell’ Etna, i nominati
in oggetto, mentre eseguivano una escursione in montagna a bordo di
una autovettura, hanno avvistato in cielo una formazione di tre oggetti
luminosi di colore rosso, proiettato a pulsazioni, di forma discoidale con al
centro, sulla parte superiore, una specie di torretta e luci disposte a
triangolo. All’ improvviso uno dei tre oggetti, del diametro di circa 12
metri, si staccava dagli altri due e scendeva verso i testimoni,
scomparendo dietro il Monte Sona. Incuriositi, gli escursionisti si
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avviavano verso quel punto, e dopo aver percorso un tratto di strada in
direzione dell’ abitato di Nicolosi, dai bordi della carreggiata notavano un
bagliore proveniente dal basso. Fermata l’ auto e scavalcato il muro di
cinta della strada, percorrevano per una decina di metri una zona
impervia fino a giungere presso un dirupo, dove, ad una distanza di circa
200 metri, poterono notare l’ oggetto. Secondo gli avvistatori si sarebbe
trattato di una classico disco volante, vicino al quale si trovavano cinque o
sei esseri alquanto alti, due dei quali, staccatisi dal gruppo, risalivano il
pendio e si avvicinavano alla volta degli “intrusi”, fino a giungervi ad una
distanza di pochi metri. I misteriosi esseri avevano fattezze umane, erano
alquanto belli e indossavano tute bianche molto attillate. Trascorsi alcuni
minuti, i due si ritiravano, e mentre il “disco ricominciava a risplendere
con luci multicolori, i quattro “terrestri”, sentitisi liberi, risalivano sull’
autovettura e rientravano a Catania. Si ha notizia che gli oggetti in
questione sarebbero stati notati, lo stesso giorno, in altre localita’ della
Sicilia orientale, e precisamente nelle province di Catania e di Ragusa.
L’ Appunto ricalca fedelmente il racconto riportato da “La Sicilia” il 6
luglio, ma nella “Relazione su Oggetto Volante Non Identificato”
compilata dai due sottufficiali dell’ Aeronautica, uno lo stesso 6 luglio e l’
altro il 7, non c’e’ traccia dell’ incontro ravvicinato con gli extraterrestri.
Vediamo. Quella sera “il cielo era sereno e le stelle si vedevano benissimo.
Non pioveva e non c’ era nebbia”, mette a verbale il Sergente F.P. –
“Eravamo sul Monte Sona, sull’ Etna. Eravamo su una AlfaSud bianca
ferma, ma al momento dell’ avvistamento – aggiunge – eravamo fuori
dalla macchina”. A un tratto “mentre guardavamo in direzione del Monte
Sona abbiamo visto sopraggiungere tre oggetti, i quali si sono uniti in
formazione a triangolo”. Per quanto tempo e’ stato visibile il fenomeno?
“In totale 40 minuti”, risponde F.P., mentre A.D.S. precisa meglio: “prima
la formazione per circa 15 minuti, poi l’ atterraggio di uno di loro per altri
20 minuti circa”. L’ OVNI che si e’ staccato dagli altri e’ scomparso dietro
al monte, a una velocita’ talmente elevata – scrive F.P. – che non riesco a
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stimare con chiarezza”. “E’ sparito dietro il monte – aggiunge A.D.S. – e
non compiva rotazioni ma pulsazioni, non saprei dire quante perche’ in
quel momento non ho pensato a contarle”. Tutto cio’ senza che l’ oggetto
emettesse alcun rumore. I due sottufficiali hanno quindi rivisto l’ OVNI
“circa un km piu’ giu’”, “nella campagna sottostante il muro di cinta della
strada”.
Com’ era fatto? La descrizione si divide in due fasi: la prima, quella dell’
avvistamento dei tre UFO in cielo; la seconda, del disco volante a terra. “I
tre oggetti – riferisce il sergente A.D.S. – erano piu’ luminosi del cielo in
quanto apparivano come globi infuocati di color rosso pulsante, nella fase
di restringimento erano ognuno poco piu’ grosso di una noce, nella fase di
allargamento raggiungevano ciascuno la grandezza apparente di una
arancia. Le pulsazioni erano abbastanza regolari, ma non ho contato
quante erano ogni minuto, in quanto la mia attenzione era attratta dagli
oggetti in se’ stessi. Nella seconda fase dell’ avvistamento l’ oggetto era
posato a terra e ho potuto notare che era di forma discoidale”, grande
“circa 12 metri di diametro”, “con una specie di torretta al centro sulla
quale spiccavano delle luci disposte a triangolo”. Riguardo al colore,
l’oggetto “nello staccarsi dalla formazione era di color rosso pulsante;
quando era fermo a terra, le luci che vi erano intorno erano di vari colori,
dal rosso al giallo all’ azzurro. Si spegnevano ogni qualvolta una macchina
passava sulla strada e si riaccendevano subito dopo”. A terra i contorni
dell’ UFO “erano abbastanza chiari: nessun alone, ne’ vapori, ne’ fiamme
o fumo”. Secondo il Sergente F.P. invece, “i contorni dell’ oggetto si
vedevano un po’ confusi, in quanto era circondato da una specie di
luminosita’ ” ma per il resto la descrizione coincide.
In sintesi, le relazioni dei due sottufficiali sono assai circostanziate,
eppure degli extraterrestri “alquanto belli” con le tute bianche attillate in
questa sede ufficiale non viene fatta menzione.
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Questo e’ solo uno dei tanti casi riportati da Petrilli, forse uno dei piu’
intriganti, ma il fatto preponderante e’ che i due giornalisti hanno
mostrato un approccio asettico, da “tecnici” essendo loro non “ufologi”
ne’ tantomeno “addetti ai lavori”, ma giornalisti di cose militari che
riguardano tutt’ altro settore. Quindi non e’ come “chiedere all’ oste se il
vino e’ buono”, qui siamo di fronte a fonti certificate, a un livello cioe’ di
informazione neutrale e asettica assolutamente “super partes”.
Interessante intervento quello di ENRICA PERUCCHIETTI, su una
particolare molecola chiamata DMT, la DIMETILTRIPTAMINA. Conosciuta
ed usata dagli sciamani nei loro riti magici, la Dimetiltriptamina e’ anche
nota come “SPIRIT MOLECULE”, in quanto produrrebbe non tanto stati
alterati della coscienza, ma una espansione della coscienza stessa.
Presente in tutti gli esseri viventi, agirebbe in particolari ore della notte,
oppure ne verrebbe stimolata la produzione mediante particolari tecniche
ascetiche. L’ espansione della coscienza darebbe allo spirito la possibilita’
di entrare a contatto con i mondi superiori, e di interfacciarsi con entita’
di altre dimensioni, oltre che con presenze aliene fisiche. Si potrebbe
addirittura venire “catapultati” in astronavi aliene. Sarebbe prodotta dalla
ghiandola pineale, presente in tutti noi, ed e’ alla base del cosiddetto
“Ayahuaska”, la bevanda sacra dei peruviani. Sarebbe alla base delle
esperienze di premorte e di quelle cosiddette OOBE (out of body
experiences), e non sarebbe altro che la porta verso altre dimensioni, il
Terzo Occhio delle tradizioni religiose orientali.
Segue poi un intervento a sfondo filosofico-teologico, da parte di ANDREA
AGUTI, dell’ Universita’ di Urbino. Il tema e’ quello della Filosofia della
Religione, alla base dell’ opera “Gesu’, Ufo e Alieni”. Si toccano i rapporti
tra Religione e Scienza, e si affronta il tema dell’ Incarnazione. La scoperta
di civilta’ extraterrestri come si collocherebbe di fronte all’ Incarnazione
del Cristo? Si dibatte sul fatto che gli Extraterrestri potrebbero non avere
o non aver avuto bisogno dell’ Incarnazione del Cristo, perche’ non toccati
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dal cosiddetto Peccato originale. Oppure il Cristo potrebbe manifestarsi
anche su altri mondi abitati, o infine vi potrebbe essere una soluzione
definibile come “inclusiva”, cioe’ nelle religioni extraterrestri vi
potrebbero essere solamente elementi parziali di validita’, che nel
Cristianesimo invece sarebbero completi.
Alla sera si tengono proiezioni audiovosive, la prima dedicata al caso
Zanfretta ed ai suoi risvolti, con molte interessanti interviste allo stesso
Zanfretta, la seconda a vasto raggio sul tema UFO e extraterrestri, anche
nel passato, a cura del noto documentarista Pier Giorgio Caria.
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La seconda giornata si apre con l’intervento di CANDIDA MAMMOLITI,
del C.U.S.I. (Centro Ufologico Della Svizzera Italiana), preceduta da un
fuori programma commentato da Paolo Guizzardi (il famoso “Paolo G”,
che piu’ volte ha commentato sul nostro blog Mistero bUFO). Paolo ha
letto un messaggio da parte di un Ufficiale Pilota ora in pensione,
impossibilitato a partecipare al convegno per motivi di salute. Il suo nome
e’ GIUSEPPE JACOPOZZI, ed ha voluto inviare il suo messaggio di
testimonianza per conoscenza di tutti. Una testimonianza straordinaria,
che cerco di riportare il piu’ fedelmente possibile, data la sua valenza.
Quando era Ufficiale Pilota presso “Zodiaco-2” in qualita’ di pilota militare,
Jacopozzi partecipo’ a diverse missioni NATO, e durante una di queste
ebbe un incontro con un UFO, precisamente il 14 marzo 1970, mentre da
Pisa stava volando in missione alla volta di Oslo, tramite Bruxelles. La
missione si stava svolgendo di notte, a bordo di una aereo da trasporto C119 “FAIRCHILD”, denominato “vagone volante”, per la sua caratteristica
forma. La missione era denominata ARTIC EXPRESS. I membri dell’
equipaggio erano 7, tutto personale militare avvezzo a distinguere molto
bene fenomeni quali rifrazioni, aurore boreali, ecc.
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Il volo procedeva tranquillo, il cielo era sereno e senza nubi. L’ aereo
volava ad una altezza di crociera di circa 3.000 metri, e si trovava ad una
mezz’ ora da Oslo Gardemoen. Tutt’a un tratto fece la sua comparsa un
oggetto discoidale argenteo con cupola schiacciata sulla parte superiore,
che si avvicino’ all’ ala destra dell’ aereo e si mise a scortarlo per un certo
tratto. Avendo l’ aereo una apertura alare di 33 metri, Jacopozzi stimo’ in
35 metri il diametro del disco. Non aveva aperture ne’ oblo’, era mosso
da una propulsione totalmente sconosciuta. Poi improvvisamente con
una accelerazione inimmaginabile, istantanea, impossibile per ogni mezzo
volante terrestre, il disco schizzo’ in avanti e spari’ alla vista. Non vi
furono interferenze ai sistemi di bordo, l’ aereo militare esegui’
normalmente la sua manovra di atterraggio. Immediatamente dopo l’
atterraggio i militari riferirono l’ accaduto alle autorita’ aeroportuali di
Oslo Gardemoen, e Jacopozzi direttamente al suo comando di Pisa. Ma la
cosa non ebbe seguito. Solo due giornalisti norvegesi si fecero vivi con
Jacopozzi, per sentire dalla sua viva voce l’ accaduto. Poi tutto si perse nel
piu’ completo oblio, almeno apparentemente.
Ma ora veniamo all’ intervento di CANDIDA MAMMOLITI. La Mammoliti
fa notare che negli ultimi tempi vi e’ stata una apertura “politica” nei
confronti dell’ Ufologia soprattutto da parte della Lega Ticinese, che
pubblica sovente resoconti di avvistamenti UFO.
Nel solo Canton Ticino negli ultimi anni si sono contati oltre 600
avvistamenti. Ad esempio il 6 luglio 2013 vicino a Chiasso veniva avvistata
una “palla di fuoco”, non lontano dalle pendici del Monte Generoso, che
poi si diresse verso Milano. Il 4 luglio 2013 al di sopra della pista di
“scatter” di Capolago compariva un oggetto luminosissimo, che dopo aver
fatto una virata di 90 gradi si allontanava velocemente. Molto
interessante un caso di “BOL”. In una giornata piovosa, da un balcone
veniva ripresa nel fossato la comparsa di due misteriose sfere luminose,
materializzate come dal nulla.
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E’ quindi la volta di PAOLO GUIZZARDI, frequentatore del nostro Blog con
lo pseudonimo di “Paolo G”, che grazie anche alla sua esperienza e
competenza diplomatica ha provveduto a realizzare per conto del CUN
una serie di importanti documenti, i “PROTOCOLLI DI CONTATTO” con
eventuali civilta’ Aliene presenti sul pianeta Terra. Il processo
metodologico, consistente in una fase preliminare, tesa a formare dei
“comitati scientifici” adatti all’uopo, una fase preparatoria, tesa a creare
una serie di “normative”, ed in una fase operativa, consistente nella
messa in opera del tentativo di contatto, e’ stato illustrato
esaurientemente mediante una presentazione con schema a blocchi.
I presupposti sono che il potenziale contatto deve essere assolutamente
aperto e non ristretto ad una cerchia di pochi, coinvolgendo il pubblico su
vasta scala, e deve essere portato avanti con la massima cautela.
Interviene successivamente SABRINA PIERAGOSTINI, che porta avanti il
Blog “Extremamente”, e che porta a conoscenza del pubblico alcuni casi
ufologici interessanti.
Un caso e’ avvenuto nei pressi dell’ isola di Fehmarn (in danese: Femern o
Femer) che è un'isola situata nel Mar Baltico davanti al litorale orientale
dello Schleswig-Holstein (Germania), da parte dell’ equipaggio di un
elicottero di stanza a Lubecca. Ma il fulcro dell’ intervento e’ stato il porre
l’ accento sul fatto che il governo tedesco ha sempre mentito quando
diceva che non vi erano enti preposti allo studio degli UFO in Germania,
cosa non risultata vera. Gia’ i servizi di Bonn se ne occupavano. La realta’
e’ stata messa in evidenza quando nel 2011 un cittadino tedesco si e’
appellato al governo centrale chiedendo a mezzo di un tribunale se
esistessero nei lander tedeschi uffici che si occupavano degli UFO. Di
fronte a una risposta negativa da parte del Governo Tedesco, il cittadino
in questione decide di inviare richieste specifiche in merito ai Ministeri
federali, e infatti il Ministero dell’Interno del Nord-Reno e Westfalia
risponde che per prevenire potenziali minacce dal cielo esiste un ente
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chiamato “NLFZ” il cui compito e’ di indagare su eventuali avvistamenti di
OVNI, essendo “Centro Nazionale Per la Sicurezza del Cielo”. Su uno dei
dossier venuti alla luce compare chiaramente la dicitura “UFO”, e quindi e’
chiaro l’ atteggiamento mentitore del governo tedesco riguardo alle
indagini condotte sugli UFO da enti preposti.
Ed ora veniamo all’ avvenimento clou della due giorni di San Marino: l’
intervento della pronipote di Ike Eisenhower, Laura Magdalene
Eisenhower. Giovane, spigliata, simpatica. Una ragazza come tante altre.
Ma quello che ci raccontera’ rasenta la fantascienza, alcune volte ha dell’
incredibile. Non solo suo pro-zio Ike avrebbe incontrato gli extraterrestri,
cosa della quale la Laura si dice sicura, ma anche altri presidenti prima di
lui lo avrebbero fatto. Laura esordisce ricordando un discorso del suo
illustre parente pronunciato il 17 gennaio 1961: un discorso a sfondo
politico globale in cui il Presidente Eisenhower metteva in guardia dallo
strapotere del complesso Industrial-Militare, e dalla disastrosa
concentrazione di potere che in mani sbagliate puo’ portare a
conseguenze catastrofiche. Un ammonimento che lo stesso Ike avrebbe
ricevuto nel suo incontro con gli Extraterrestri, che chiedevano disarmo
nucleare e pace, proposta che venne rifiutata al segno delle necessita’
imposte dalla Guerra Fredda. Solo un’ opinione pubblica adeguatamente
informata puo’ contrastare lo strapotere dei poteri occulti, che
schiavizzano l’ umanita’ intra in nome dei loro interessi.
Laura parla a titolo personale, non in base a rivelazioni avute in famiglia.
Piuttosto a rivelazioni da parte di “addetti ai lavori”, coloro che vengono
comunemente chiamati “gole profonde”. Da queste voci emergerebbero
scenari di passati contatti alieni, avuti con le diverse amministrazioni
americane, da parte di alieni di diverse razze e con differenti finalita’, non
sempre pacifiche. Una di queste gole profonde, un certo Jason Bishop 3,
avrebbe raccontato che il primo “trattato” segreto con civilta’
extraterrestri sarebbe stato siglato addirittura nel lontano 1933, presso la
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base USA di Dulce. Questo accordo sarebbe stato siglato con un patto di
scambio che prevedeva da parte terrestre la concessione di basi
sotterranee e il permesso di usare cavie umane ed animali per
esperimenti genetici, e da parte extraterrestre la trasmissione di alcune
tecnologie ET.
Poi veniamo ad un presunto trattato di Rooswelt con una razza di
Rettiliani nel 1934, a Grenada. Base dell’ accordo, sempre scambio di
tecnologia avanzata contro abductions.
Sullo sfondo di tali accordi perversi vi sarebbe una specie di lotta tra bene
e male, tra alieni “buoni”, i cosiddetti Pleiadiani, e alieni “cattivi”, per lo
piu’ Rettiliani e Grigi provenienti dalla Costellazione del Drago.
Tali trattati sarebbero stati rinnovati ogni 10 anni. Le tecnologie acquisite
dagli ET “cattivi” sarebbero state soprattutto quelle volte ad effettuare il
cosiddetto “controllo mentale”, ad esempio mediante impianti di
microchips.
Nel 1955, dopo il suo incontro con gli Extraterrestri “pleiadiani” avvenuto
nel febbraio 1954 presso la base di Muroc Air Field, Eisenhower avrebbe
creato un gruppo denominato “Jason Society”, composto dai cosiddetti
“Jason Scholars”, come branca del MJ-12 creato da Truman per
esaminare tutti i documenti del MJ-12 e stabilire un controllo sullo stesso
MJ-12.
Sarebbero stati addirittura predisposti dei “piani di evacuazione” in caso
di apocalisse, che prevedevano rispettivamente:
- L’ uso di ordigni nucleari per creare “buchi” artificiali nell’ atmosfera
al fine di disperdere calore
- La costruzione di citta’ e tunnel sotterranei per una elite che potesse
sopravvivere agli eventi catastrofici
- Un programma segreto di colonizzazione del pianeta Marte, sempre
ai fini della sopravvivenza. Nel marzo 2006 alla Eisenhower stessa
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sarebbe stato proposto di partecipare a tale programma, ma lei si
rifiuto’.
Si profilerebbe quindi l’ effettuazione di attivita’ illegali all’insaputa dl
popolo, espletate in una cosa come 4000 basi segrete sparse in tutto il
mondo di cui 131 solo begli Usa e in particolare 62 impiegate per ospitare
Alieni della razza dei Grigi alti e bassi, attivita’ gestite da Governi ombra
capitanati dalle sette degli Illuminati, e da gruppi come il Club Bilderberg,
nato nel 1952 presso l’ Hotel Bilderberg di una citta’ olandese e avente
come scopo il controllo delle attivita’ dei governi dei rispettivi
partecipanti. Il governo segreto avrebbe il controllo di tutto quanto
proverrebbe dalle tecnologie aliene tramite il MJ-12, all’ insegna del “New
World Order”.
Per tornare al famoso incontro del prozio “Ike” con gli extraterrestri,
Laura ricorda l’ evento alla luce della situazione di piena corsa agli
armamenti e di imperante guerra fredda, evento cui avrebbero
partecipato anche altri “invitati”, tra cui un giornalista, un economista e l’
Arcivescovo di Los Angeles McIntyre.
La gola profonda dell’ incontro sarebbe un certo William Cooper,
deceduto nel 2001, che ebbe accesso ai files relativi all’ incontro. Incontro
che sarebbe avvenuto con alieni umani biondi, che volevano mettere in
guardia dai “grigi” e che offrivano sviluppo spirituale contro rinuncia
totale alle armi atomiche. Gli Alieni durante l’ incontro si rifiutarono
categoricamente di trasmettere qualsivoglia tecnologia aliena, visto l’ uso
che si faceva gia’ con le tecnologie terrestri attuali.
Secondo quanto asserisce Cooper gli stessi Pleiadiani in tempi assai
remoti avrebbero vissuto vicissitudini simili alle nostre, ed in seguito alla
distruzione del loro Pianeta dovettero trasferirsi nei pianeti della stella
Righel e della Costellazione di Orione, dove furono attaccati dai Rettiliani,
e sarebbero stati oggetto di operazioni di ibridazione da parte dei Grigi,
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operazione che avrebbe dato come risultato la creazione di “Grigi ibridi
alti”. I “Grigi” e i “Rettiliani” sarebbero quindi “negativi”, ma non
avrebbero il controllo perche’ contrastati dai “Pleiadiani”.
Il figlio di Lear (figlio del progettista dei famosi Jet Lear) avrebbe
partecipato agli incontri, e conferma che l’ incontro di Eisenhower con i
Peiadiani fu un fallimento, causato dal rifiuto di eliminare gli arsenali
nucleari. I loro ambasciatori, Krijl e Jerod, tornarono a “casa” a mani
vuote. Questo anche se Ike sembrava intenzionato nel suo cuore ad
accettare le proposte dei Pleiadiani, ma alla fine prevalsero gli interessi
della Guerra sulle proposte di Pace. Gli Alieni positivi dunque, che
sarebbero in sostanza i Pleiadiani, gli Orioniani, i Righeljani, i Tau-Cetiani,
gli Andromediani, vorrebbero aiutarci come “Fratelli maggiori”, e liberarci
dall’influenza di esseri ostili e perversi. Aiutarci nel nostro progressivo
risveglio di esseri multidimensionali quali siamo, nell’ affrancamento dalle
manipolazioni a cui siamo sottoposti e nel ricongiungimento con le razze
positive che popolano l’ Universo Cosmico.
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