san marino - simposio mondiale di ufologia e
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SAN MARINO - SIMPOSIO MONDIALE DI UFOLOGIA E FENOMENI CONNESSI (29-30 MARZO 2014) L’ atmosfera era quella dei grandi avvenimenti. La sala piena, un pubblico attento. Roberto Pinotti ricorda quando molti anni fa fece una scommessa con Augusto Casali, responsabile della Cultura e del Turismo di San Marino, circa il successo del Simposio. Il tempo gli ha dato ragione, la manifestazione ha avuto risonanza mondiale, e i media le hanno dato ampio risalto. Esordisce un personaggio ora divenuto noto al pubblico, ma nella realta’ da sempre sulla breccia con i suoi servizi dai fronti “caldi” e con le sue pubblicazioni su temi delicati, come la strage di Nassiriya. Si tratta del giornalista LAO PETRILLI, salito alla ribalta per il libro “UFO – I DOSSIER ITALIANI”. L’ idea di fare questo libro, ci spiega Petrilli, e’ nata cosi’. Petrilli, che nulla ha a che fare con la tematica UFO, ma che e’ addentro alle cose della Difesa, propone al suo collega VINCENZO SINAPI di andare dal Capo di Stato Maggiore dell’ Aeronautica, e di richiedere i dossier sugli UFO. L’ idea e’ quella di sempre, quella cioe’ di sistematizzare eventi non noti. E i faldoni sugli UFO ci sono, sono li’ che aspettano che qualcuno li prenda in mano. Il Capo di Stato Maggiore da’ il consenso, e i due giornalisti accedono agli archivi dell’ RGS, e ottengono di consultare la casistica UFO, i casi inspiegati, che dal 1972 al 2013 sono ben 445. Casi a volte non eclatanti, ma a volte di tutto rispetto. Provenienti da Forze dell’ Ordine, Piloti, addirittura Reparti Speciali della Marina. Suddivisi per regioni, per periodi, con tanto di grafici e tabelle, che ci dicono che la regione piu’ “visitata” e’ stata il Lazio, con 53 casi, e che vi sono stati dei picchi nell’ ormai memorabile 1978, poi nel 1987 e quindi nel 2010. Nel 2013 si sono registrati 7 casi. Petrilli ci spiega che l’ AMI, unico Ente istituzionale preposto a catalogare i casi UFO sul territorio nazionale, esegue indagini interforze: quando attraverso le forze dell’ Ordine o altri enti perviene un caso anomalo, vengono interpellati tutti i reparti interni, e si verifica accuratamente se l’ oggetto 1 in questione poteva essere un pallone, un aeromobile conosciuto, una meteora e quant’ altro. Il testimone cerca di ricostruire l’ avvistamento con schizzi e descrizioni, e quando dopo un esame a 360 gradi non si riesce a dare una spiegazione nota, solo allora l’ oggetto viene catalogato come OVNI. Petrilli riporta alcuni casi interessanti, come quello di Sarzana del 18.05.2003, quando Reparti Speciali della Marina Militare, gente avvezza ad ogni tipo di situazioni impreviste, osservarono le evoluzioni di un disco bianco, che effettuava manovre su una zona militare particolarmente delicata. O come quello dell’ avvistamento di una vera e propria “flottiglia” di UFO, composta da 9 sfere che evoluivano al di sopra di Palazzo San Leonardo, a Milano. Ma vi sono anche casi di IR-3, Incontri Ravvicinati del III tipo, come quello accaduto sulle falde dell’ Etna il 4 luglio del 1978. Protagonisti 3 militari e una donna, localita’ – il Monte Sona, alle pendici dell’ Etna. Il racconto venne pubblicato in prima pagina a suo tempo dal quotidiano “La Sicilia”, col titolo “Abbiamo visto gli extraterrestri”. Il dossier si apre con un “Appunto” datato 25 luglio 1978, il cui oggetto e’: “Avvistamento Oggetti Volanti” da parte dei sergenti F.P., 20 anni, A.D.S., 30, e M.D.P., 21 – i primi due dell’ Aeronautica, e il terzo della Marina, tutti in servizio presso il 41-mo stormo di Catania – e della signora A.E., casalinga, pure lei di Catania. “Gli avvistatori – viene precisato dal rapporto – risultano persone degne di fede”. Questo il testo dell’ appunto. “Per opportuna conoscenza, si comunica che il giorno 04.07.78, verso le ore 22,30 circa, in agro del comune di Nicolosi (CT), alla base del Monte Sona, alle pendici dell’ Etna, i nominati in oggetto, mentre eseguivano una escursione in montagna a bordo di una autovettura, hanno avvistato in cielo una formazione di tre oggetti luminosi di colore rosso, proiettato a pulsazioni, di forma discoidale con al centro, sulla parte superiore, una specie di torretta e luci disposte a triangolo. All’ improvviso uno dei tre oggetti, del diametro di circa 12 metri, si staccava dagli altri due e scendeva verso i testimoni, scomparendo dietro il Monte Sona. Incuriositi, gli escursionisti si 2 avviavano verso quel punto, e dopo aver percorso un tratto di strada in direzione dell’ abitato di Nicolosi, dai bordi della carreggiata notavano un bagliore proveniente dal basso. Fermata l’ auto e scavalcato il muro di cinta della strada, percorrevano per una decina di metri una zona impervia fino a giungere presso un dirupo, dove, ad una distanza di circa 200 metri, poterono notare l’ oggetto. Secondo gli avvistatori si sarebbe trattato di una classico disco volante, vicino al quale si trovavano cinque o sei esseri alquanto alti, due dei quali, staccatisi dal gruppo, risalivano il pendio e si avvicinavano alla volta degli “intrusi”, fino a giungervi ad una distanza di pochi metri. I misteriosi esseri avevano fattezze umane, erano alquanto belli e indossavano tute bianche molto attillate. Trascorsi alcuni minuti, i due si ritiravano, e mentre il “disco ricominciava a risplendere con luci multicolori, i quattro “terrestri”, sentitisi liberi, risalivano sull’ autovettura e rientravano a Catania. Si ha notizia che gli oggetti in questione sarebbero stati notati, lo stesso giorno, in altre localita’ della Sicilia orientale, e precisamente nelle province di Catania e di Ragusa. L’ Appunto ricalca fedelmente il racconto riportato da “La Sicilia” il 6 luglio, ma nella “Relazione su Oggetto Volante Non Identificato” compilata dai due sottufficiali dell’ Aeronautica, uno lo stesso 6 luglio e l’ altro il 7, non c’e’ traccia dell’ incontro ravvicinato con gli extraterrestri. Vediamo. Quella sera “il cielo era sereno e le stelle si vedevano benissimo. Non pioveva e non c’ era nebbia”, mette a verbale il Sergente F.P. – “Eravamo sul Monte Sona, sull’ Etna. Eravamo su una AlfaSud bianca ferma, ma al momento dell’ avvistamento – aggiunge – eravamo fuori dalla macchina”. A un tratto “mentre guardavamo in direzione del Monte Sona abbiamo visto sopraggiungere tre oggetti, i quali si sono uniti in formazione a triangolo”. Per quanto tempo e’ stato visibile il fenomeno? “In totale 40 minuti”, risponde F.P., mentre A.D.S. precisa meglio: “prima la formazione per circa 15 minuti, poi l’ atterraggio di uno di loro per altri 20 minuti circa”. L’ OVNI che si e’ staccato dagli altri e’ scomparso dietro al monte, a una velocita’ talmente elevata – scrive F.P. – che non riesco a 3 stimare con chiarezza”. “E’ sparito dietro il monte – aggiunge A.D.S. – e non compiva rotazioni ma pulsazioni, non saprei dire quante perche’ in quel momento non ho pensato a contarle”. Tutto cio’ senza che l’ oggetto emettesse alcun rumore. I due sottufficiali hanno quindi rivisto l’ OVNI “circa un km piu’ giu’”, “nella campagna sottostante il muro di cinta della strada”. Com’ era fatto? La descrizione si divide in due fasi: la prima, quella dell’ avvistamento dei tre UFO in cielo; la seconda, del disco volante a terra. “I tre oggetti – riferisce il sergente A.D.S. – erano piu’ luminosi del cielo in quanto apparivano come globi infuocati di color rosso pulsante, nella fase di restringimento erano ognuno poco piu’ grosso di una noce, nella fase di allargamento raggiungevano ciascuno la grandezza apparente di una arancia. Le pulsazioni erano abbastanza regolari, ma non ho contato quante erano ogni minuto, in quanto la mia attenzione era attratta dagli oggetti in se’ stessi. Nella seconda fase dell’ avvistamento l’ oggetto era posato a terra e ho potuto notare che era di forma discoidale”, grande “circa 12 metri di diametro”, “con una specie di torretta al centro sulla quale spiccavano delle luci disposte a triangolo”. Riguardo al colore, l’oggetto “nello staccarsi dalla formazione era di color rosso pulsante; quando era fermo a terra, le luci che vi erano intorno erano di vari colori, dal rosso al giallo all’ azzurro. Si spegnevano ogni qualvolta una macchina passava sulla strada e si riaccendevano subito dopo”. A terra i contorni dell’ UFO “erano abbastanza chiari: nessun alone, ne’ vapori, ne’ fiamme o fumo”. Secondo il Sergente F.P. invece, “i contorni dell’ oggetto si vedevano un po’ confusi, in quanto era circondato da una specie di luminosita’ ” ma per il resto la descrizione coincide. In sintesi, le relazioni dei due sottufficiali sono assai circostanziate, eppure degli extraterrestri “alquanto belli” con le tute bianche attillate in questa sede ufficiale non viene fatta menzione. 4 Questo e’ solo uno dei tanti casi riportati da Petrilli, forse uno dei piu’ intriganti, ma il fatto preponderante e’ che i due giornalisti hanno mostrato un approccio asettico, da “tecnici” essendo loro non “ufologi” ne’ tantomeno “addetti ai lavori”, ma giornalisti di cose militari che riguardano tutt’ altro settore. Quindi non e’ come “chiedere all’ oste se il vino e’ buono”, qui siamo di fronte a fonti certificate, a un livello cioe’ di informazione neutrale e asettica assolutamente “super partes”. Interessante intervento quello di ENRICA PERUCCHIETTI, su una particolare molecola chiamata DMT, la DIMETILTRIPTAMINA. Conosciuta ed usata dagli sciamani nei loro riti magici, la Dimetiltriptamina e’ anche nota come “SPIRIT MOLECULE”, in quanto produrrebbe non tanto stati alterati della coscienza, ma una espansione della coscienza stessa. Presente in tutti gli esseri viventi, agirebbe in particolari ore della notte, oppure ne verrebbe stimolata la produzione mediante particolari tecniche ascetiche. L’ espansione della coscienza darebbe allo spirito la possibilita’ di entrare a contatto con i mondi superiori, e di interfacciarsi con entita’ di altre dimensioni, oltre che con presenze aliene fisiche. Si potrebbe addirittura venire “catapultati” in astronavi aliene. Sarebbe prodotta dalla ghiandola pineale, presente in tutti noi, ed e’ alla base del cosiddetto “Ayahuaska”, la bevanda sacra dei peruviani. Sarebbe alla base delle esperienze di premorte e di quelle cosiddette OOBE (out of body experiences), e non sarebbe altro che la porta verso altre dimensioni, il Terzo Occhio delle tradizioni religiose orientali. Segue poi un intervento a sfondo filosofico-teologico, da parte di ANDREA AGUTI, dell’ Universita’ di Urbino. Il tema e’ quello della Filosofia della Religione, alla base dell’ opera “Gesu’, Ufo e Alieni”. Si toccano i rapporti tra Religione e Scienza, e si affronta il tema dell’ Incarnazione. La scoperta di civilta’ extraterrestri come si collocherebbe di fronte all’ Incarnazione del Cristo? Si dibatte sul fatto che gli Extraterrestri potrebbero non avere o non aver avuto bisogno dell’ Incarnazione del Cristo, perche’ non toccati 5 dal cosiddetto Peccato originale. Oppure il Cristo potrebbe manifestarsi anche su altri mondi abitati, o infine vi potrebbe essere una soluzione definibile come “inclusiva”, cioe’ nelle religioni extraterrestri vi potrebbero essere solamente elementi parziali di validita’, che nel Cristianesimo invece sarebbero completi. Alla sera si tengono proiezioni audiovosive, la prima dedicata al caso Zanfretta ed ai suoi risvolti, con molte interessanti interviste allo stesso Zanfretta, la seconda a vasto raggio sul tema UFO e extraterrestri, anche nel passato, a cura del noto documentarista Pier Giorgio Caria. ********* La seconda giornata si apre con l’intervento di CANDIDA MAMMOLITI, del C.U.S.I. (Centro Ufologico Della Svizzera Italiana), preceduta da un fuori programma commentato da Paolo Guizzardi (il famoso “Paolo G”, che piu’ volte ha commentato sul nostro blog Mistero bUFO). Paolo ha letto un messaggio da parte di un Ufficiale Pilota ora in pensione, impossibilitato a partecipare al convegno per motivi di salute. Il suo nome e’ GIUSEPPE JACOPOZZI, ed ha voluto inviare il suo messaggio di testimonianza per conoscenza di tutti. Una testimonianza straordinaria, che cerco di riportare il piu’ fedelmente possibile, data la sua valenza. Quando era Ufficiale Pilota presso “Zodiaco-2” in qualita’ di pilota militare, Jacopozzi partecipo’ a diverse missioni NATO, e durante una di queste ebbe un incontro con un UFO, precisamente il 14 marzo 1970, mentre da Pisa stava volando in missione alla volta di Oslo, tramite Bruxelles. La missione si stava svolgendo di notte, a bordo di una aereo da trasporto C119 “FAIRCHILD”, denominato “vagone volante”, per la sua caratteristica forma. La missione era denominata ARTIC EXPRESS. I membri dell’ equipaggio erano 7, tutto personale militare avvezzo a distinguere molto bene fenomeni quali rifrazioni, aurore boreali, ecc. 6 Il volo procedeva tranquillo, il cielo era sereno e senza nubi. L’ aereo volava ad una altezza di crociera di circa 3.000 metri, e si trovava ad una mezz’ ora da Oslo Gardemoen. Tutt’a un tratto fece la sua comparsa un oggetto discoidale argenteo con cupola schiacciata sulla parte superiore, che si avvicino’ all’ ala destra dell’ aereo e si mise a scortarlo per un certo tratto. Avendo l’ aereo una apertura alare di 33 metri, Jacopozzi stimo’ in 35 metri il diametro del disco. Non aveva aperture ne’ oblo’, era mosso da una propulsione totalmente sconosciuta. Poi improvvisamente con una accelerazione inimmaginabile, istantanea, impossibile per ogni mezzo volante terrestre, il disco schizzo’ in avanti e spari’ alla vista. Non vi furono interferenze ai sistemi di bordo, l’ aereo militare esegui’ normalmente la sua manovra di atterraggio. Immediatamente dopo l’ atterraggio i militari riferirono l’ accaduto alle autorita’ aeroportuali di Oslo Gardemoen, e Jacopozzi direttamente al suo comando di Pisa. Ma la cosa non ebbe seguito. Solo due giornalisti norvegesi si fecero vivi con Jacopozzi, per sentire dalla sua viva voce l’ accaduto. Poi tutto si perse nel piu’ completo oblio, almeno apparentemente. Ma ora veniamo all’ intervento di CANDIDA MAMMOLITI. La Mammoliti fa notare che negli ultimi tempi vi e’ stata una apertura “politica” nei confronti dell’ Ufologia soprattutto da parte della Lega Ticinese, che pubblica sovente resoconti di avvistamenti UFO. Nel solo Canton Ticino negli ultimi anni si sono contati oltre 600 avvistamenti. Ad esempio il 6 luglio 2013 vicino a Chiasso veniva avvistata una “palla di fuoco”, non lontano dalle pendici del Monte Generoso, che poi si diresse verso Milano. Il 4 luglio 2013 al di sopra della pista di “scatter” di Capolago compariva un oggetto luminosissimo, che dopo aver fatto una virata di 90 gradi si allontanava velocemente. Molto interessante un caso di “BOL”. In una giornata piovosa, da un balcone veniva ripresa nel fossato la comparsa di due misteriose sfere luminose, materializzate come dal nulla. 7 E’ quindi la volta di PAOLO GUIZZARDI, frequentatore del nostro Blog con lo pseudonimo di “Paolo G”, che grazie anche alla sua esperienza e competenza diplomatica ha provveduto a realizzare per conto del CUN una serie di importanti documenti, i “PROTOCOLLI DI CONTATTO” con eventuali civilta’ Aliene presenti sul pianeta Terra. Il processo metodologico, consistente in una fase preliminare, tesa a formare dei “comitati scientifici” adatti all’uopo, una fase preparatoria, tesa a creare una serie di “normative”, ed in una fase operativa, consistente nella messa in opera del tentativo di contatto, e’ stato illustrato esaurientemente mediante una presentazione con schema a blocchi. I presupposti sono che il potenziale contatto deve essere assolutamente aperto e non ristretto ad una cerchia di pochi, coinvolgendo il pubblico su vasta scala, e deve essere portato avanti con la massima cautela. Interviene successivamente SABRINA PIERAGOSTINI, che porta avanti il Blog “Extremamente”, e che porta a conoscenza del pubblico alcuni casi ufologici interessanti. Un caso e’ avvenuto nei pressi dell’ isola di Fehmarn (in danese: Femern o Femer) che è un'isola situata nel Mar Baltico davanti al litorale orientale dello Schleswig-Holstein (Germania), da parte dell’ equipaggio di un elicottero di stanza a Lubecca. Ma il fulcro dell’ intervento e’ stato il porre l’ accento sul fatto che il governo tedesco ha sempre mentito quando diceva che non vi erano enti preposti allo studio degli UFO in Germania, cosa non risultata vera. Gia’ i servizi di Bonn se ne occupavano. La realta’ e’ stata messa in evidenza quando nel 2011 un cittadino tedesco si e’ appellato al governo centrale chiedendo a mezzo di un tribunale se esistessero nei lander tedeschi uffici che si occupavano degli UFO. Di fronte a una risposta negativa da parte del Governo Tedesco, il cittadino in questione decide di inviare richieste specifiche in merito ai Ministeri federali, e infatti il Ministero dell’Interno del Nord-Reno e Westfalia risponde che per prevenire potenziali minacce dal cielo esiste un ente 8 chiamato “NLFZ” il cui compito e’ di indagare su eventuali avvistamenti di OVNI, essendo “Centro Nazionale Per la Sicurezza del Cielo”. Su uno dei dossier venuti alla luce compare chiaramente la dicitura “UFO”, e quindi e’ chiaro l’ atteggiamento mentitore del governo tedesco riguardo alle indagini condotte sugli UFO da enti preposti. Ed ora veniamo all’ avvenimento clou della due giorni di San Marino: l’ intervento della pronipote di Ike Eisenhower, Laura Magdalene Eisenhower. Giovane, spigliata, simpatica. Una ragazza come tante altre. Ma quello che ci raccontera’ rasenta la fantascienza, alcune volte ha dell’ incredibile. Non solo suo pro-zio Ike avrebbe incontrato gli extraterrestri, cosa della quale la Laura si dice sicura, ma anche altri presidenti prima di lui lo avrebbero fatto. Laura esordisce ricordando un discorso del suo illustre parente pronunciato il 17 gennaio 1961: un discorso a sfondo politico globale in cui il Presidente Eisenhower metteva in guardia dallo strapotere del complesso Industrial-Militare, e dalla disastrosa concentrazione di potere che in mani sbagliate puo’ portare a conseguenze catastrofiche. Un ammonimento che lo stesso Ike avrebbe ricevuto nel suo incontro con gli Extraterrestri, che chiedevano disarmo nucleare e pace, proposta che venne rifiutata al segno delle necessita’ imposte dalla Guerra Fredda. Solo un’ opinione pubblica adeguatamente informata puo’ contrastare lo strapotere dei poteri occulti, che schiavizzano l’ umanita’ intra in nome dei loro interessi. Laura parla a titolo personale, non in base a rivelazioni avute in famiglia. Piuttosto a rivelazioni da parte di “addetti ai lavori”, coloro che vengono comunemente chiamati “gole profonde”. Da queste voci emergerebbero scenari di passati contatti alieni, avuti con le diverse amministrazioni americane, da parte di alieni di diverse razze e con differenti finalita’, non sempre pacifiche. Una di queste gole profonde, un certo Jason Bishop 3, avrebbe raccontato che il primo “trattato” segreto con civilta’ extraterrestri sarebbe stato siglato addirittura nel lontano 1933, presso la 9 base USA di Dulce. Questo accordo sarebbe stato siglato con un patto di scambio che prevedeva da parte terrestre la concessione di basi sotterranee e il permesso di usare cavie umane ed animali per esperimenti genetici, e da parte extraterrestre la trasmissione di alcune tecnologie ET. Poi veniamo ad un presunto trattato di Rooswelt con una razza di Rettiliani nel 1934, a Grenada. Base dell’ accordo, sempre scambio di tecnologia avanzata contro abductions. Sullo sfondo di tali accordi perversi vi sarebbe una specie di lotta tra bene e male, tra alieni “buoni”, i cosiddetti Pleiadiani, e alieni “cattivi”, per lo piu’ Rettiliani e Grigi provenienti dalla Costellazione del Drago. Tali trattati sarebbero stati rinnovati ogni 10 anni. Le tecnologie acquisite dagli ET “cattivi” sarebbero state soprattutto quelle volte ad effettuare il cosiddetto “controllo mentale”, ad esempio mediante impianti di microchips. Nel 1955, dopo il suo incontro con gli Extraterrestri “pleiadiani” avvenuto nel febbraio 1954 presso la base di Muroc Air Field, Eisenhower avrebbe creato un gruppo denominato “Jason Society”, composto dai cosiddetti “Jason Scholars”, come branca del MJ-12 creato da Truman per esaminare tutti i documenti del MJ-12 e stabilire un controllo sullo stesso MJ-12. Sarebbero stati addirittura predisposti dei “piani di evacuazione” in caso di apocalisse, che prevedevano rispettivamente: - L’ uso di ordigni nucleari per creare “buchi” artificiali nell’ atmosfera al fine di disperdere calore - La costruzione di citta’ e tunnel sotterranei per una elite che potesse sopravvivere agli eventi catastrofici - Un programma segreto di colonizzazione del pianeta Marte, sempre ai fini della sopravvivenza. Nel marzo 2006 alla Eisenhower stessa 10 sarebbe stato proposto di partecipare a tale programma, ma lei si rifiuto’. Si profilerebbe quindi l’ effettuazione di attivita’ illegali all’insaputa dl popolo, espletate in una cosa come 4000 basi segrete sparse in tutto il mondo di cui 131 solo begli Usa e in particolare 62 impiegate per ospitare Alieni della razza dei Grigi alti e bassi, attivita’ gestite da Governi ombra capitanati dalle sette degli Illuminati, e da gruppi come il Club Bilderberg, nato nel 1952 presso l’ Hotel Bilderberg di una citta’ olandese e avente come scopo il controllo delle attivita’ dei governi dei rispettivi partecipanti. Il governo segreto avrebbe il controllo di tutto quanto proverrebbe dalle tecnologie aliene tramite il MJ-12, all’ insegna del “New World Order”. Per tornare al famoso incontro del prozio “Ike” con gli extraterrestri, Laura ricorda l’ evento alla luce della situazione di piena corsa agli armamenti e di imperante guerra fredda, evento cui avrebbero partecipato anche altri “invitati”, tra cui un giornalista, un economista e l’ Arcivescovo di Los Angeles McIntyre. La gola profonda dell’ incontro sarebbe un certo William Cooper, deceduto nel 2001, che ebbe accesso ai files relativi all’ incontro. Incontro che sarebbe avvenuto con alieni umani biondi, che volevano mettere in guardia dai “grigi” e che offrivano sviluppo spirituale contro rinuncia totale alle armi atomiche. Gli Alieni durante l’ incontro si rifiutarono categoricamente di trasmettere qualsivoglia tecnologia aliena, visto l’ uso che si faceva gia’ con le tecnologie terrestri attuali. Secondo quanto asserisce Cooper gli stessi Pleiadiani in tempi assai remoti avrebbero vissuto vicissitudini simili alle nostre, ed in seguito alla distruzione del loro Pianeta dovettero trasferirsi nei pianeti della stella Righel e della Costellazione di Orione, dove furono attaccati dai Rettiliani, e sarebbero stati oggetto di operazioni di ibridazione da parte dei Grigi, 11 operazione che avrebbe dato come risultato la creazione di “Grigi ibridi alti”. I “Grigi” e i “Rettiliani” sarebbero quindi “negativi”, ma non avrebbero il controllo perche’ contrastati dai “Pleiadiani”. Il figlio di Lear (figlio del progettista dei famosi Jet Lear) avrebbe partecipato agli incontri, e conferma che l’ incontro di Eisenhower con i Peiadiani fu un fallimento, causato dal rifiuto di eliminare gli arsenali nucleari. I loro ambasciatori, Krijl e Jerod, tornarono a “casa” a mani vuote. Questo anche se Ike sembrava intenzionato nel suo cuore ad accettare le proposte dei Pleiadiani, ma alla fine prevalsero gli interessi della Guerra sulle proposte di Pace. Gli Alieni positivi dunque, che sarebbero in sostanza i Pleiadiani, gli Orioniani, i Righeljani, i Tau-Cetiani, gli Andromediani, vorrebbero aiutarci come “Fratelli maggiori”, e liberarci dall’influenza di esseri ostili e perversi. Aiutarci nel nostro progressivo risveglio di esseri multidimensionali quali siamo, nell’ affrancamento dalle manipolazioni a cui siamo sottoposti e nel ricongiungimento con le razze positive che popolano l’ Universo Cosmico. *********** 12