settimana palestinese con ibrahim e mohamed
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settimana palestinese con ibrahim e mohamed
SETTIMANA PALESTINESE I nostri ospiti: «È stato molto» SETTIMANA PALESTINESE CON IBRAHIM E MOHAMED «È stato molto bello parlare con le persone», hanno detto Mohamed e Ibrahim davanti al focolare di Casa Overseas, chiacchierando con i volontari. «Le persone si sono dimostrate molto interessate ad ascoltare le nostre tematiche, e ci è piaciuto avere la possibilità invitarle a vedere la Palestina con i propri occhi. La situazione a Wadi Fukin è difficile, ed è importante che si conosca la nostra realtà». La Settimana Palestinese: amicizie, incontri e resistenza Mohamed e Ibrahim sono tornati a Wadi Fukin. Con questo villaggio vicino a Betlemme, Overseas ha sviluppato negli anni una profonda relazione, grazie a progetti finanziati dal Ministero Affari Esteri e viaggi di conoscenza. Questa relazione ha fatto sì che Mohamed Manassra, agricoltore, e Ibrahim Manasra, tecnico di una ong, venissero a farci visita durante la Settimana Palestinese. Per l’occasione, Overseas ha organizzato una serie di eventi per parlare di agricoltura biologica e resistenza nonviolenta. La Settimana è iniziata a Modena il 31 gennaio, con un aperitivo al Fusiorari, ed è continuata a Bologna, insieme al VAG, e di nuovo a Modena, alla Casa delle Culture. Nel soggiorno, Mohamed e Ibrahim hanno parlato con agricoltori bio locali, con cui si sono confrontati sulle tecnologie e le problematiche dei rispettivi territori. Bologna ha incontrato Mohamed e Ibrahim in altre due occasioni, insieme ai soci di Alce Nero e Arvaia, mentre a Modena, il 6 febbraio, è stata organizzata una cena di autofinanziamento per i campi di lavoro estivi che Overseas promuoverà. Molti, soprattutto giovani, hanno partecipato agli incontri, per conoscere chi viene da un mondo spesso considerato lontano. A loro, Ibrahim ha sempre detto che per comprendere al meglio la situazione è necessario vederla con i propri occhi. A questo proposito, verranno selezionati 10 ragazzi per andare a lavorare nei campi di Mohamed ed altri agricoltori, per continuare ed ampliare questa nostra amicizia. Una realtà, dicono i nostri amici, che potrà beneficiare molto degli incontri avuti nella Settimana con gli agricoltori bio locali: «Siamo stati molto felici di conoscere le realtà agricole di Modena e Bologna ha detto Mohamed - Hanno idee molto interessanti, e ci hanno dato nuovi stimoli per coltivare biologico nel nostro territorio. Al mio ritorno in Palestina metterò in pratica quello che ho imparato qui». Questo, secondo Mohamed e Ibrahim, segna l’inizio di una nuova collaborazione tra Wadi Fukin e il nostro territorio: «Questi incontri sono la base di una collaborazione che si svilupperà nel futuro. Speriamo di poter avere scambi con gli studenti della facoltà di Agraria, per sviluppare progetti che migliorino ancora di più il nostro prodotto». Mohamed Manassra “È stato molto bello parlare con le persone, che hanno ascoltato con interesse. Speriamo di collaborare in futuro” Foto giornali I quotidiani La Gazzetta di Modena e Prima Pagina, rispettivamente, hanno dedicato spazio alla Un momento della cena di autofinanziamento «Una buona convivialità» I numeri Per la Settimana Palestinese, sono state contattate duemila persone, delle quali oltre 350 hanno partecipato ai cinque incontri pubblici organizzati. L’evento più partecipato è stata la cena di autofinanziamento, cui hanno preso parte circa 140 persone. L’altro evento con maggiore affluenza è stato l’aperitivo al Fusiorari, cui ha partecipato un centinaio di persone. Durante gli eventi aperti al pubblico sono stati raccolti 2570€, che ci permetteranno di realizzare i progetti di sostegno alla comunità di Wadi Fukin. Durante la loro visita, Mohamed e Ibrahim hanno visitato «All’inizio ero un po’ perplesso, poi, però, si è creata una buona convivialità». È così che Marco, volontario per Overseas, descrive il primo incontro con Mohamed e Ibrahim, durante il quale avrebbe portato i nostri amici a visitare tre aziende bio del territorio modenese. sei agricoltori locali, la condivisione delle cui conoscenze ha avuto, per i nostri due amici, un valore inestimabile. Ibrahim Manasra «La prima mattina Ibrahim è stato puntuale, invece Mohamed ha dormito un po’ troppo» racconta Marco. «Col passare del tempo, però, mi è piaciuto interagire con loro. A Vignola, durante il pranzo, c’è stato offerto l’aceto tra i condimenti. Ho detto a Ibrahim: “Non prenderlo, contiene vino”. Al ché lui ha risposto: “Passami del vino, allora!”» Poi c’è stato il momento in cui, alla fine della Settimana, è stato piantato il Melograno dell’Amicizia nel giardino di Overseas, simbolo di questa esperienza e dei frutti che da essa nasceranno. «È stato un lavoro che abbiamo fatto tutti insieme, grazie anche all’esperienza di Mohamed. Mi è piaciuto interagire con loro. Ho imparato molto su come vivono e sulla situazione in cui si trovano, non è stato come leggerla sui giornali». I pensieri dei volontari La Settimana Palestinese è stata importante non solo per Mohamed e Ibrahim, ma anche per i volontari che hanno preso parte alla sua realizzazione. Per molti di loro, infatti, è stato il modo di entrare in contatto con mondi e situazioni completamente nuovi: «Fare la volontaria per l'organizzazione della Settimana Palestinese - racconta una ragazza - è stato gratificante, perché è soprattutto attraverso l'incontro con i testimoni diretti che una persona può capire la situazione palestinese e l'importanza di sostenere metodologie di resistenza nonviolenta. Credo sia importante sensibilizzare la cittadinanza su queste tematiche e invogliare ad andare a vedere le cose coi propri occhi, perché solo così si riesce a comprendere cosa l'occupazione militare comporta. Inoltre i Palestinesi sono un popolo estremamente accogliente, ci sono luoghi meravigliosi da visitare e piatti gustosi da provare, quindi perché no?» volontaria. A colpire un ragazzo, invece, sono stati soprattutto «lo stupore e l’emozione negli occhi delle persone». «Per me è stata una settimana in cui ho avuto l'opportunità di ricambiare l'ospitalità e il calore di Mohamed e Ibrahim, dandogli la possibilità di raccontare - dice Alex, che è stato loro ospite nel campo estivo dell’anno scorso - È una cosa a cui tengono molto, e dar loro l’opportunità di realizzarla mi è parsa la cosa giusta. In più mi è parso un momento di verifica e condivisione per il gruppo, che ha risposto in modo positivo». I volontari al lavoro “Mi ha aiutato a capire il significato vero della nonviolenza vissuta ogni giorno” Sul web, la Settimana Palestinese è stata raccontata da Nena News e Life Gate «La Settimana Palestinese mi ha aiutato a capire il significato vero della nonviolenza vissuta giorno per giorno», dice una Campo di conoscenza in Palestina - Wadi Fukin Rassegna stampa Della Settimana Palestinese si sono occupati tanto i media di settore quanto la stampa generalista. Sul web, hanno parlato dell’evento Nena News, dedicato alle notizie provenienti dal Vicino Oriente, e Life Gate, legato al mondo dell’ecologismo. Entrambi hanno raccontato la storia di Mohamed e Ibrahim e della loro resistenza nonviolenta a Wadi Fukin. Della Settimana si sono interessati anche la Gazzetta di Modena e Prima Pagina, due quotidiani mo- LA PIANTUMAZIONE DEL MELOGRANO NEL GIARDINO DELLA “CASA OVERSEAS” denesi. La Gazzetta dedicato alcuni articoli, che hanno annunciato l’evento e, da un lato, descritto la situazione in Palestina e, dall’altro, hanno raccontato cosa hanno significato gli incontri per gli agricoltori modenesi coinvolti. Prima Pagina, invece, ha dedicato un’intervista a Francesca, una dei nostri volontari che si occupa di seguire i progetti di Overseas con la Palestina e che ha raccontato il valore di questa Settimana per coloro che ne hanno preso parte. Un campo di conoscenza è una proposta aperta ai giovani di tutta Italia per incontrare e conoscere la Palestina. Durante il campo si alterneranno momenti di lavoro nei campi insieme ad alcuni agricoltori a visite del contesto socio politico del paese. La permanenza nel villaggio di Wadi Fukin sarà all’insegna della completa immersione nella vita quotidiana della comunità locale, per coglierne appieno il ritmo e la bellezza e condividere le difficoltà di una vita sotto occupazione. Il periodo di svolgimento dell’esperienza va dal 31 luglio al 21 agosto 2016 circa, e avrà luogo nel villaggio di Wadi Fukin, vicino a Betlemme ed altre città della Cisgiordania. Sempre a Wadi Fukin è previsto l’alloggio dei volontari che prenderanno parte all’iniziativa. Dall’Italia potrà partecipare un massimo di nove persone, che dovranno avere più di 18 anni, un passaporto con almeno sei mesi in corso di validità e dovranno farsi carico dei costi di viaggio. Gli interessati dovranno partecipare a quattro weekend obbligatori di formazione prepartenza a Casa Overseas: 7-8 maggio, 21-22 maggio, 11-12 giugno, 25-26 giugno. Sono richiesti spirito di gruppo, capacità di adattamento e una buona conoscenza dell’inglese. Ti aspettiamo per un incontro di formazione e di selezione in data 9 aprile alle ore 14 e 30 presso la sede di Overseas Onlus, via per Castelnuovo Rangone 1190, Spilamberto (MO). La domanda di partecipazione e conferma andrà inviata entro e non oltre l’8 aprile 2016. Dato il numero limitato di posti disponibili OVERSEAS ONLUS si riserva di selezionare i partecipanti in base alla motivazione, all’ordine di iscrizione e alla partecipazione alle giornate di formazione.