koetsu urushi gold wajima
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koetsu urushi gold wajima
VALUTARE di Andio Morotti FONORIVELATORE KOETSU URUSHI GOLD WAJIMA L’ETÀ DELL’ORO C'è poco da fare: quando l'analogico comincia a farsi dare del lei, non ce n'è più per nessuno. E certamente laXX testina Koetsu oggi in prova del lei se lo fa dare, anzi del Lei. Già basta il nome: Koetsu è da sempre sinonimo di fonorivelatori di alto e altissimo lignaggio, alcuni dei quali, tra l'altro, costano più di una utilitaria. L'Urushi Gold, coi suoi 5490 euro di costo, non è certamente tra le Koetsu più care, ma neppure la meno costosa. I prezzi nell'hi-fi di alto livello, d'altra parte, indicano, più che altro, quanto si deve spendere se si vuole quel determinato suono. S ono soldi spesi bene? Dipende: se uno è veramente appassionato di hi-fi, se ha le orecchie allenate da lunghe ore d'ascolto della musica, sia dal vivo che riprodotta, se ha la necessaria disponibilità finanziaria e, infine, se possiede un impianto di adeguata qualità, allora sì, sono soldi spesi bene, anzi molto bene in rapporto al risultato sonico ottenibile. Perché poi un buon giradischi con l'Urushi Gold montata sul braccio è certamente una delle migliori sorgenti che oggi siano reperibili sul mercato. E che la sorgente sia il componente più importante di un impianto è ormai cosa accettata da tutti. Ciò non significa che gli altri componenti abbiano un peso secondario nel determinare il suono finale, ma solo che, se pur possono essere ampiamente in grado di peggiorare il segnale proveniente dalla sorgente, per quanto facciano non potranno mai essere in condizione di migliorarlo. Così, è il segnale in uscita dalla sorgente che definisce il livello massimo a cui può aspirare il suono di un impianto. Va da sé che questo segnale per poter essere ascoltato deve essere amplificato e infine riprodotto dai diffusori. Ma questo è un discorso lungo, che peraltro abbiamo più volte affrontato. Torniamo piuttosto alla nostra Koetsu. È una MC, come tutti i fonorivelatori della casa giapponese, con il corpo squadrato in legno di palissandro laccato e con spruzzi, se non erro, in oro. Wajima è il nome di questo tipo di finitura. Le spire delle bobine sono in rame rivestito in argento, mentre il magnete è in samario/cobalto. La tensione di uscita è di 0,4 mV, mentre la risposta in fre- 40 LE GUIDE DI FDS quenza si estende dai 20 ai 100000 Hz. L'Urushi Gold chiede di essere montata su di un braccio di massa medio-alta; il peso di lettura suggerito varia da 1,8 a 2 g. L'impedenza di carico ottimale, varia dai 100 ai 150 Ohm. È del tutto superfluo – io credo – ricordare la necessità di un montaggio sul braccio e di una dimatura estremamente accurati: quando si ha a che fare con testine da più di 5000 euro, è un obbligo morale quello di mettere il fonorivelatore nelle condizioni di esprimere tutte le proprie potenzialità. Per le mie prove ho montato la nostra Koetsu su due diversi bracci, diversi in tutto, compreso il segmento di appartenenza. Uno è il Klimo Lancellotto del mio impianto personale, un braccio diritto, lungo 13 pollici, a levitazione magnetica; l'altro è il Rega RB700, montato sul giradischi P5 della stessa casa. Stadi phono: quello del mio pre Convergent SL1 e lo Ios della Rega. Ho volutamente utilizzato due giradischi di classe molto diversa per verificare quanto la base e il braccio influiscano sul suono di questa testina e se sia sensato montarla anche su macchine relativamente economiche. Bene, i risultati delle mie prove hanno dimostrato che certamente la qualità del braccio e della base fa sentire il suo chiaro influsso, specialmente sulla autorevolezza e la fluidità del suono, che risulta più ricco, accurato e facile. Però hanno anche dimostrato che questa Koetsu non è una schifiltosa aristocratica, ma si adatta di buon grado anche a essere montata su bracci che, a fil di logica, dovrebbero essere considerati un po' troppo economi- VALUTARE ci. È però vero che il Rega RB700 è un braccio di qualità decisamente superiore a quanto il suo prezzo faccia pensare. Fatto sta che il P5 non aveva ancora suonato così bene come con l'Urushi Gold. L’ASCOLTO Il suono della nostra Koetsu è caratterizzato da una eccezionale trasparenza. Lì per lì, però, non è questo che colpisce, ma la complessiva musicalità. Dico musicalità, ma potrei dire realismo, perché la musicalità è la musica stessa ad averla (scusate la tautologia); quello che la Urushi ci mette di suo è la capacità di trasferire nella riproduzione tutto il fascino del suono dal vivo, senza aggiunte, senza edulcorazioni e senza sottolineature. Ma anche senza nascondere nulla. E qui torna in ballo la trasparenza. Ci sono miriadi di informazioni nel suono di questa Koetsu, ognuna al suo posto, ognuna ordinata e completa. Così noi percepiamo un amalgama estremamente coeso e raffinato, con una grana pressoché inesistente. Non c'è una sbavatura, non c'è il minimo cenno di disordine, o improvvisazione. Il tutto è estremamente ricco, rifinito e accurato. Avendo provato l'Urushi anche nel mio impianto personale, ho avuto modo di confrontarla con la Van den Hul Grasshopper, che equipaggia il mio giradischi. Nel confronto (uno scontro tra titani) la VdH appare più aggressiva, a tratti più “cattiva”: grande trasparenza per entrambe e ottima dinamica, che però la Grasshopper tende a sottolineare più della Koetsu. Con questo – è chiaro – non intendo assolutamente criticare la dinamica della Urushi Gold. Anzi. La dinamica c'è, sia a livello di macro che di microcontrasto, solo che il suono mantiene la sua compostezza senza lasciarsi prendere dalla foga e senza avvertire il bisogno di fare vedere quanto è veloce e articolato. La differenza sta quindi nel modo di proporre la dinamica. La gamma bassa dell'Urushi Gold è davvero notevole, sia per l'estensione, sia, soprattutto, per l'articolazione e il dettaglio. È un basso ricco di forza, che però viene stemperato nella cura per i particolari e per le variazioni di intensità. Bello, solido e autorevole senza mai diventare pesante o invadente. Ma la gamma davvero magica di questa testina è la media, caratterizzata da un effetto-presenza entusiasmante: si ha una percezione quasi tridimensionale degli strumenti e dei cantanti, con un realismo davvero affascinante. È una gamma media che sa essere, nello stesso tempo, liquida e solida. Liquida perché è scorrevole, fluente, facile nella sua articolazione, e solida perché il suono ha peso, corpo, materia e non cede mai alla tentazione di abbandonarsi a una trasparenza esasperata con tenuità ectoplasmatiche. La gamma alta si presenta caratterizzata da grande estensione ed equilibrio, con un pizzico di sobrietà che spesso si trasforma in raffinatezza. Non c'è un'ariosità sottolineata come mi è capitato di incontrare in altri fonorivelatori di alto livello: manca quella forte sensazione di apertura verso l'infinito delle alte frequenze che lì per lì colpisce e affascina. Questa è una gamma alta ricchissima di dettagli, raffinata, rifinita, molto rifinita, ma contenuta nel suo esibirsi. A me è piaciuta subito, ma ho voluto fare qualche prova per vedere se, in situazioni diverse, poteva addirittura migliorare. Voi sapete l'importanza che ha l'impedenza di ingresso dello stadio phono nella resa dei medio-alti e degli alti. Bene, le prove fino ad ora svolte utilizzavano una impedenza di 100 Ohm, che è un po' l'impedenza classica per moltissime MC. L'ho portata a 150 Ohm. Il cambiamento è stato evidente, perché il suono ha guadagnato molto in lucidità, ariosità e apertura. Però, a mio avviso, ha portato via un pò di naturalezza, barattandola con un pò più di spettacolarità. Dopo un pò la cosa stanca, almeno per i miei gusti. Sono quindi tornato ai 100 Ohm e sul confronto ho ancora meglio apprezzato l'equilibrio e la signorilità del suono di questa Koetsu. Ho però deciso di fare un secondo tentativo, agendo, questa volta, sul peso di lettura. La casa indica un peso ottimale – come ho detto - variabile tra gli 1,8 e i 2 grammi. Naturalmente io, che sono un analogista pignolo e perfezionista, avevo fissato il peso a 1,9 gr, misurandolo con l'aiuto di una bilancina elettronica. Con l'ausilio della stessa bilancina l'ho portato prima a 1,8 e poi a 1,7. E lì mi sono fermato, perché, a mio avviso, avevo raggiunto l'optimum. Il suono aveva preso aria e apertura quel tanto da consentirgli di mantenere la sua naturalezza e la sua fisionomia. Il basso era ancora il bel basso di prima con appena un cenno di maggiore vivacità; il medio continuava a mantenere intatta la sua magia, magari con un respiro un pelo più marcato, e gli acuti rimanevano rigorosamente entro i limiti di un equilibratissimo buon gusto, seppure con un evidente cenno di maggiore lucentezza. Oddio, non è che con un peso di 1,8 grammi le cose cambiassero molto, ma a me è piaciuto di più il suono dell'1,7 grammi. Queste sono prove da analogisti cronici, lo riconosco, ma a me ha fatto piacere sapere di potere intervenire, e solo meccanicamente, in modo da tarare il suono esattamente secondo i miei gusti. Da quanto vi ho raccontato, va da sé che uno dei pregi più evidenti della Urushi Gold è la scena acustica. Un soundstage di incredibile realismo, sia per la tridimensionalità del contenuto, sia per il dimensionamento e la stabilità del palcoscenico, con i diversi piani sonori che sembrano stagliati a tutto tondo uno rispetto all'altro. Abituarsi a una simile scena acustica può davvero diventare una droga per l'occhio della mente. CONCLUSIONI E così tra un disco e l'altro il tempo vola via che è un piacere, mentre la fatica d'ascolto è davvero inesistente. Potenza dell'analogico di alta qualità. Ma ciò che alla fine mi è rimasto più impresso del suono di questa Koetsu è il suo generale equilibrio. Un equilibrio fatto di correttezza timbrica, capacità di focalizzazione, trasparenza, pulizia e dinamica. Ma non sono le caratteristiche in sé a colpire, quanto la capacità dell'Urushi Gold di tenerle tutte insieme, fondendole e armonizzandole come un grande direttore riesce a fare con gli strumenti della sua orchestra. CARATTERISTICHE TECNICHE Tipo: MC Forza di appoggio: 1.8-2.0 gr Impedenza di carico: 100-150 Ohm Tensione di uscita: 0.4 mV Risposta in frequenza: 20-100000 Hz Separazione fra i canali: > 30 dB Bilanciamento tra i canali: 0.5 dB Prezzo IVA compresa: euro 5.490,00 Distributore: ADEO GROUP Tel. 0461 24.82.11 - Fax 0461 245038 - Web: [email protected] LE GUIDE DI FDS 41
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