Domande a 5 stelle senza risposte
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Domande a 5 stelle senza risposte
0108_Latina_01082016_18.pdf - Latina - Stampato da: grafico03_LT - 01/08/2016 16:59:42 18 Latina Il giornale di LUNEDÌ 1 AGOSTO 2016 A gennaio i controlli dei pompieri hanno segnalato irregolarità e carenze LATINA SCALO Da Aprile i consiglieri regionali pentastellati chiedono lumi sulla sicurezza Domande a 5 stelle senza risposte “Il servizio di elisoccorso costa 30 euro al minuto e spesso vola senza pazienti” In alto la base di elisoccorso della “Elitaliana” di Latina Scalo, a sinistra i consiglieri regionali di M5S Davide Barillari, Silvia Blasi e David Porrello g di IVAN EOTVOS N on è la prima volta che il Movimento 5 Stelle si interroga sulla Elitaliana e il servizio di elisoccorso prestato in appalto con la Regione con un accordo da circa 100milioni di euro. Un affare pesante, di cui non ci rendiamo conto e che vola letteralmente sulle nostre teste. E non solo i grillini, ma anche il comando dei vigili del fuoco e i carabinieri si sono dovuti interessare alle basi pontine di questo servizio. Il difficile controllo dei pompieri Questo accadeva il 21 gennaio di quest’anno, quando i pompieri suonavano al cancello della base di Latina Scalo dove è situato l’elisoccorso targato “Elitaliana”, azienda leader nel settore del volo in Italia e all’estero, che vede tra i dirigenti della società, l’ex sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi. In quella ispezione i vigili del fuoco avevano il dovere di controllare se presso la base salvavita di Latina Scalo fossero rispettati o meno i criteri antincendio per quel tipo di piattaforma che sono classificati con il codice “H2”, ovvero, che per dimensioni e tipologia di attività, quest’area, situata proprio accanto all’aeroclub e all’aeroporto militare Comani, dovrebbe essere vigilata 24 ore su 24 da due addetti fissi. Ma questo, secondo i controlli non sarebbe avvenuto, e per farli questi controlli, i vigili hanno dovuto penare non poco, lasciati alla porta per diverse ore dai responsabili della base (che dovrebbe essere con- trollata anche dall’Enac). I costi del servizio secondo i grillini Come pure ci siamo occupati del fatto che il consiglio regionale, nel gennaio dell’anno scorso, approvava all’unanimità la legge “Sicurezza sanitaria dal cielo”. Si tratta del recepimento del regolamento Ue, presentato da Francesco Storace. Un provvedimen- L’EX SINDACO ALESSANDRO GIULIVI Alessandro Giulivi, ex sindaco di Tarquinia per un mandato dal 2002 al 2007 è uno dei manager di punta della Elitaliana che ha vinto un appalto nel 2009 per la gestione di diverse piattaforme e velivoli di soccorso nel Lazio. Proprio nel 2009, quando era dirigente di un’altra società (la Free Air Helicopter) è stato indagato dalla Guardia di Finanza con l’ipotesi di aver cercato di spostare un ramo d’azienda della Free Air (quello dell’elisoccorso) con l’intento di sottrarlo al pagamento delle tasse. Cosa che aveva causato il sequestro di terreni per un milione di euro e una contestazione da 14 milioni di euro. “È tutto regolare” aveva detto lui in quel periodo e deve essere stato così perché oggi opera nello stesso ramo. Il responsabile della cooperativa che gestiva il settore antiincendio nella base di Latina (la Gam) era invece Enzo Luccioni, ex pilota ed ex capo della polizia municipale di Tarquinia, anche nel periodo in cui Giulivi era sindaco. to indispensabile che secondo M5S, però, muove un giro d’affari per 200 milioni di euro e che coinvolge società importanti come Ares 118, Agusta Westland, Elitaliana e altre aziende. Grazie a un accesso agli atti chiesto dai pentastellati è possibile conoscere meglio l’elisoccorso nella Regione Lazio. Ciò che emerge è un quadro completo con alcune criticità, proprio sul contratto di appalto, firmato dalla Regione Lazio nel luglio 2009, tra Ares 118 e la società privata Elitaliana. “Scopriamo – scrivevano i grillini – una tariffa fissa mensile da 290mila euro sulle basi di Roma a 189mila euro su Latina e Viterbo. Il costo di volo è calcolato sulle ore di “accensione motori e spegnimento”. A quanto ammonta? “1.248 euro più iva l’ora cioè 30 euro a minuto. Per un costo effettivo del contratto di 175 milioni di euro. “In un solo anno – sottolineava M5S- ci siamo ripagati la spesa per gli elicotteri. Ma li ripaghiamo in 9 anni”. Un costo enorme per le casse pubbliche secondo i grillini in una nota dell’epoca, ma c’era dell’altro. Per quanto riguardava le ore di volo “fino al 30 settembre del 2013 sono stati 1.173 gli interventi primari e 296 i secondari con oltre mille ore di volo complessivo. Nel 2014 le eliambulanze dell’Ares 118 gestite da Elitaliana sono state impegnate 1.063 volte dal 1 gennaio al 31 luglio; crescono anche i voli notturni e sulle isole. Se analizziamo i dati di utilizzo degli elicotteri, scopriamo anche che le ore di volo senza pazienti a bordo sono nettamente superiori rispetto alle ore con il trasferimento del paziente fra due ospedali o dal luogo dell’incidente all’ospedale. La fatturazione totale infatti è 816 mila senza paziente e 272 mila con paziente”. Elicotteri che volano a vuoto e i dubbi sulla sicurezza Elicotteri che volano vuoti, insomma, questa la constatazione dei Cinque Stelle nel gennaio del 2015 contro il gruppo Elitaliana che opera in tutto il Lazio e anche a Latina. E, da quel che si poteva vedere, i grillini non mollavano la presa sull’argomento e presentavano anche una interrogazione dai toni molto duri nell’aprile di quest’anno: “la appaltatrice del servizio medico di emergenza con elicottero – scriveva l’interrogazione firmata dai consiglieri regionali 5Stelle Blasi, Barillari e Porrello – è stabilita da un contratto tra l’Ares 118 e la società i- niziata nel 2009 e che scadrà nel 2018”. Secondo i grillini l’appalto ammonta a “175milioni di euro”. Ma sempre secondo i Grillini non sono solo i problemi economici a rendere interessante il servizio. Nella nota c’è scritto a chiare lettere che: “già nel 2014, M5S portava all’attenzione del Consiglio la questione della sicurezza nelle elisuperfici gestite dalla Elitaliana, facendo espresso riferimento a deficit di manutenzione del servizio anti incendio”. E poi si fa riferimento all’ispezione di cui vi abbiamo già parlato, quella dei vigili del fuoco nel gennaio 2016, in cui, secondo M5S sarebbero state segnalate: “minori presenze rispetto al personale necessario e il mancato collaudo dell’impianto antincendio”. Per la verità, fino a poco tempo fa, nemmeno la base risultava negli elenchi ufficiali dell’Enac, ma per questo fatto ci possono essere diverse motivazioni. Nessuna risposta ottenuta da M5S Sul fatto, i pompieri hanno inoltrato gli atti alla Procura. Nella sua interrogazione a risposta “urgente”, datata aprile di quest’anno, M5S chiedeva di sollecitare la Regione in materia di responsabilità del committente, e quindi di far svolgere alla Regione Lazio tutte le attività di verifica sul funzionamento di questo costoso ma fondamentale servizio Un servizio con numeri da record che salva la vita delle persone Un servizio che ultimamente ha comunicato numeri da record, e che interviene in momenti spesso disperati. Ma che non per questo deve sfuggire ai modelli di buona gestione e al controllo della politica. Ma da allora, M5S non ha ricevuto alcuna risposta ufficiale e, soprattutto, non ha più richiesto informazioni in merito. Che sia cambiato qualcosa in casa pentastellata?