voi chiestemi tante volte, non fu per non vi voler servire come

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voi chiestemi tante volte, non fu per non vi voler servire come
SPIGOLATIIRK
ALDROVAXDIANE
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voi chiestemi tante volte, non fu per non vi voler servire come
credere nella vostra mostrate, ma più tosto per non haver hauta
prima la lista et per non saper che herbe voleste e poi per
non posser cosi tosto metter le insieme, che di tanti mazzi
d'herbe ch'io ho, come sapete, non così facilmente si puote
cavar fuor a in un subito une herbe particolare ».
La lettera prosegue con indicazioni di piante che il Petrollini
manderà all'Aldrovandi, tra le altre la « Mioniti, una bella spetie
di Alsine, l'Alysso di Dioscoride, l'Ammi vero, la Conferva altera,
il Cotyledon alterum » e poi contiene questo brano interessantissimo per poter contribuire alla conoscenza della formazione
dell'Erbario Aldrovandiano :
« . . . . Io vi fo veder che v'amo e sallo Iddio che mi son
privato di molte herbe stracciandole dal mio libro, proprio
per mandarvele a
voi......
Del pari molto interessante, per la storia degli antichi erbari,
è la lettera scritta ai 15 novembre 1553 dal Petrollini al professore Filippo Teodosio a Bologna, i brani essenziali, che
traggo da questa lettera, dimostrano che il Petrollini aveva in
modo cospicuo accresciuto il proprio erbario, il quale non più
di uno, ma era composto di più libri. Il Petrollini, dopo i complimenti d'uso, nomina un medico, Alessandro Manzoli, il quale
venuto a Barbiano per motivi della sua professione « mi ha
mostro certi fogli ne' quali haveva malamente secche certe
herbe, al che contrapponendomj perchè credeva mostrarmi gran
cose, ad perpetuitatem ut suis verbis utar, gli mostrai i miei
libri. Io non so che mi dire, n'è restato così maravigliato, cosi
appagato, che non si può satiare di dire, et di chiederlj et ad ogni
herba si faceva la sua disputa, bisognava continuamente haver
Diosc. e Plinio in mano, qua!' è a luj molto famigliare et n' ha
uno ch'è tutto glossato e postillato per sua mano ». Più oltre
è ricordato « un francese con non so che Cardinale,. io non
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Ms. Aldrov. n. 38, Tomo I, a carte 128-129.
II Petrollini allude qui a Guglielmo Rondelet ed al cardinale
di Tournon. Com' è noto, il Rondelet pubblicò : Libri de Piscibus
marinis, in quibus verae Piscium effigies expressae sunt; Lugduni,
MDLIV, apud Mattinarti Bonhomme, 4.° Egli si incontrò in R o m a
con l'Aldrovandi. Cfr. Frati L . nel volume Intorno alla vita ed
alle opere di Ulisse Aldrovandi, p. 27; Bologna, 1907, Libreria Treves
di L. Beltrami, S.° (Imola, Tipografìa Galeati).
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