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ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE PROGETTO INTERREG III VALORIZZAZIONE DELLE FORTIFICAZIONI IN AREA ALPINA A CURA DI PIER GIORGIO CORINO OTTOBRE 2001 PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina PREMESSA Il territorio delle Alpi Occidentali è stato oggetto nel corso dei secoli ad una fitta attività fortificatoria, mirata ad impedire il transito lungo le valli alpine, assi di collegamento tra il nord ed il sud d’Europa, spesso utilizzate come canali di eserciti indirizzati verso lontani campi di battaglia. Il possesso perciò dei fondovalle ed il controllo dei valichi rivestiva un'importanza strategica fondamentale, e ciò spiega una così diffusa e visibile presenza militare sul territorio, che non ha paragoni in area alpina. Molto spesso in un ristretto ambito territoriale si può osservare una stratificazione storica d’architettura militare che va dall'alto medioevo sino ad opere dell'ultimo conflitto, con interventi in genere di particolare pregio sia nel campo architettonico, e sia puramente estetico.. Ed inoltre un particolare non trascurabile, stante la primaria esigenza mimetica le opere in genere presentano un impatto minimo sull'ambiente circostante, dando vita ad una stretta simbiosi tra edificazione e siti naturali, contrapponendosi ai recenti e fastidiosi interventi turistici. Esaurita la loro funzione militare, tali strutture sono state il più delle volte abbandonate, poi vandalizzate per ricavarne materiali, ed infine dimenticate in un progressivo ed a volte inarrestabile degrado. Allo stato attuale però non v’è ragione alcuna di lasciare in stato di abbandono tali opere. Le esperienze maturate in situazioni analoghe in Italia ed all'estero, hanno evidenziato che le fortificazioni possono rilevarsi delle fonti interessanti per un turismo "soffice", alternativo, e con un impatto minimo sull’ambiente. Le ricadute economiche ed occupazionali su aree sinora emarginate dal turismo potrebbero essere una diretta conseguenza. --------------------------------------------2 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina LA VALORIZZAZIONE DELLE FORTIFICAZIONI IN AREA ALPINA Gli interventi sinora avviati per il recupero di opere fortificate sono state sinora specifiche iniziative slegate dal tessuto storico di connessione e da qualsiasi progetto di valorizzazione integrale di tale patrimonio. E’ da considerare che l’arco alpino occidentale è caratterizzato dalla presenza di una notevole serie d’impianti fortificati, distribuiti uniformemente sul territorio che non ha paragoni in area alpina. Sono circa 2.500 gli impianti fortificati o di attinenza militare presenti sul territorio dell’arco alpino occidentale, che fanno di questa condizione un unicum a livello europeo. L’unicità di questa condizione sta alla base del progetto che proponiamo, che mira non al recupero di una singola opera, ma di comparti territoriali realizzando così una serie di itinerari storicituristici inseriti in un ambiente montano praticamente intoccato, con una distribuzione che potrà svilupparsi dalle coste del Mediterraneo sino al confine Svizzero; concettualmente tale schema potrebbe ampliarsi su tutto l’arco alpino. Il turismo che ha per oggetto i beni storici ed in particolar modo quelli militari, potrebbe d’altro canto diventare uno degli elementi trainanti per la rivalutazione turistica di aree rimaste sinora economicamente emarginate. Dimostrandosi un valido canale per uscire dal monoturismo invernale, attenuando la concentrazione turistica focalizzata su precise aree d’insediamento ed un più diffuso turismo sul territorio, diversificando inoltre i flussi turistici, permettendo una fruizione in periodi diversi. --------------------------------------------3 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina E’ da considerare infine che si tratta di una forma di turismo “dolce”, alternativo, con impatto minimo sull’ambiente, giacché riguarda il recupero e la valorizzazione di strutture già esistenti, attualmente in stato d’abbandono, che non richiedendo alcuna nuova sottrazione di territorio. Ma per uno sfruttamento più diffuso reputo maggiormente interessanti le opere minori che costellano la valle, ed in particolar modo le sue essenzialmente pendici. Si tratta ottocentesche dei (forti, resti batterie, di realizzazioni appostamenti e ricoveri) e novecentesche (batterie corazzate ed in caverna, centri di resistenza in caverna, postazioni, ricoveri e le relative opere di collegamento), nonché resti di opere precedenti , essenzialmente trinceramenti e ridotte. Stante la distribuzione di queste opere su tutto il territorio delle valli, ed in particolare in siti in quota, si può dar corpo ad una serie di itinerari di visita che non sono essenzialmente "fortificati" ma toccano aspetti escursionistici ed alpinistici. Per tali itinerari necessiterebbe intervenire, oltre con un'eventuale segnalazione dei tracciati ed identificazione e magari descrizione sul posto delle opere, con basilari interventi di salvaguardia o messa in sicurezza. Non sono da nascondere infatti i problemi di "responsabilità" che ne potrebbero scaturire, da definire a priori nel caso di un organizzazione turistica. Eventuali iniziative potrebbero ancora riguardare il riallestimento degli impianti e dotazioni di alcune delle opere più significative nelle diverse tipologie, con la realizzazione in diversi siti in quota di vari distinti piccoli "musei". --------------------------------------------4 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina Toccando il discorso dei percorsi non è da trascurare tutta quella che è stata la viabilità militare, attualmente nel più completo stato di abbandono. Si tratta di realizzazioni di notevole ingegneria che con pendenze costanti e contenute si attestavano a ridosso dei crinali alpini, a quote sempre elevate, con il massimo della strada dello Chaberton che raggiunge i 3.150 della vetta. Una serie di interventi di recupero e salvaguardia permetterebbero l'utilizzo di una serie di tracciati in quota che ha ben pochi paragoni. Oltre la facilità di attestarsi in quota per procedere nelle escursioni "fortificate", sarebbe di notevole ausilio anche per le pure escursioni, se non per un ritorno dello sfruttamento agricolo dell'ambito montano. Per quanto riguarda l'accesso ai veicoli a motore esclusivamente sulle carrozzabili, stante l'interesse che si raccoglie sul fuoristrada in ambiente alpino, si potrebbe risolverlo permettendone l'utilizzo mediante il pagamento di una sorta di abbonamento annuale, come avviene in altre situazioni alpine, con però severi controlli e rigidi sanzioni contro i trasgressori; eventualmente contingentando il numero di accessi giornalieri su determinati tracciati. Oltre alla rete carrozzabile sussiste una rete di sentieri e mulattiere, sempre di origine militare realizzate perciò con uno standard di dimensioni e pendenze, che collega le carrozzabili con vari siti fortificati e non in quota. Il recupero, segnalazione ed organizzazione di queste potrebbe essere impiegata per vari i tipi di escursionismo. Un ulteriore elemento da considerare sono il notevole numero di ricoveri o casermette ubicate in siti in quota, il più delle volte in condizioni ancora buone nelle strutture murarie. Con interventi di --------------------------------------------5 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina recupero potrebbero trasformarsi in una fitta rete di piccoli rifugi in quota, punti di appoggio per escursioni nell'ambito alpino. ORIGINE DEL PROGETTO nasce dalla presenza di un patrimonio di architettura militare unico nel suo genere distribuito capillarmente sull'intera area dell’arco alpino occidentale: per una minima parte valorizzato, in gran parte in stato di abbandono e di mancato utilizzo e sfruttamento nasce dalla necessità del recupero e salvaguardia di un patrimonio unico nel suo genere il cui significato e valore va rivalutato nasce dalla necessità di incrementare forme di turismo "soffice" al di fuori degli schemi sinora in uso; in particolare in aree sinora non toccate dal turismo FINALITÀ creazione di un sistema di itinerari turistici che interessi l'intero comprensorio oggetto del progetto promozione a fini turistici del patrimonio architettonico militare attrezzandolo adeguatamente --------------------------------------------6 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina AMBITO TERRITORIALE In pieno regime di attuazione il progetto potrà riguardare entrambi i versanti della frontiera alpina tra Italia e Francia, di competenza in specifico: Regione autonoma Valle d’Aosta; Province di Torino e di Cuneo (Regione Piemonte); Province di Imperia e di Savona (Regione Liguria); Dipartimenti dell’Alta Savoia e della Savoia (Regione Rodano-Alpi); Dipartimenti delle Alte Alpi, delle Alpi di Alta Provenza e delle Alpi Marittime (Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra). In una prima fase di analisi il progetto potrebbe essere attuato su specifiche aree d’interesse del versante italiano dell’arco alpino. POTENZIALE BACINO D’UTENZA Direttamente l'area nord-occidentale italiana, con i centri di Torino e di Milano, ed il sud-est francese con i centri di Marsiglia e di Lione, con un possibile bacino d'utenza di 18 ml. di abitanti Indirettamente - come turismo specializzato - con possibilità di intesse e di influenza su fruitori distribuiti sull'intera area europea --------------------------------------------7 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina I PUNTI FONDAMENTALI DEL PROGETTO censimento delle opere fortificate esistenti sul territorio, con la loro individuazione, descrizione, condizioni strutturali collaborazione con le autorità competenti per la definizione di carattere legale sulla proprietà dei manufatti, nonché per la definizione dei vincoli a cui dovranno essere assoggettate le opere individuazione delle opere che per conservazione e tipologia meglio si prestano ad essere inserite in un organico progetto di sfruttamento turistico e realizzazione di un progetto complessivo d’intervento definizione ed avvio delle pratiche per l’acquisizione o l’affidamento delle opere da parte di un ente di competenza sistemazione interna delle opere con sgombero macerie ed eventuali interventi di messa in sicurezza con segnalazioni e/o interventi, onde evitare inconvenienti o pericoli per i visitatori per una serie di opere che illustrino le principali tipologie di fortificazione esistenti, realizzazione di una serie di interventi per il loro recupero in strutture museali sistemazione degli itinerari di visita recuperando i tracciati originali di accesso che permettano al visitatore di portarsi autonomamente alla riscoperta delle fortificazioni, con realizzazione di un’opportuna segnaletica e tabelle esplicative realizzazione di una campagna pubblicitaria sul progetto complessivo e sui singoli itinerari e/o opere a supporto della visita corsi di formazione per guide che accompagneranno i turisti realizzazione di una serie di centri di documentazione che illustrino l’intervento e siano d’interesse e di stimolo per il pubblico per far conoscere il patrimonio storico --------------------------------------------8 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina Propedeutico e fondamentale per poter dare corso a qualsiasi iniziativa sull’argomento è l’attivazione di un organico censimento delle opere fortificate esistenti sull'arco alpino occidentale, giacché allo stato attuale non si ha precisa conoscenza della consistenza e dello sviluppo di questi impianti fortificati. Gli inventari attualmente esistenti presso le competenti Direzioni del Genio Militare sono per gran parte incompleti, mentre di rimando le definizioni legali esistenti presso il Dipartimento del territorio del Ministero delle Finanze sono estremamente lacunose. Stante l’entità individuare del quali patrimonio sono le esistente opere occorrerà maggiormente interessanti da inserire in questi itinerari; con tale operazione si potranno d’altro canto sanare quelle gravi problematiche di carattere legale inerenti un vero e proprio censimento delle opere fortificate esistenti sul territorio, sanando quelle vistose falle esistenti negli inventari di competenza dei diversi ministeri. Tra tutte le opere censite si individueranno quelle che per conservazione e tipologia meglio si prestano ad essere inserite in un organico progetto di sfruttamento turistico di questo patrimonio. Nelle opere prese in considerazione saranno innanzi tutto attivati gli interventi di messa in sicurezza delle strutture, con segnalazioni e/o interventi, onde evitare inconvenienti o pericoli per i visitatori. Gli interventi di salvaguardia e di recupero saranno effettuati nel --------------------------------------------9 ----------------------------------------- ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina pieno rispetto delle caratteristiche originali delle opere, con impiego di materiali consoni alle strutture. Riguardo a questi tracciati è da sottolineare che dello sviluppo originario è attualmente correttamente agibile solo una piccola parte. Il recupero di questi percorsi potrebbe essere inquadrato in un più vasto ambito di sfruttamento turistico della montagna, creando percorsi controllati e regolamentati di attestamento in quota, agevolando ed invogliando l'escursionismo. Lungo gli itinerari verranno infisse opportune segnalazioni che individuano il percorso e gli eventuali punti di distacco per la risalita alle opere. Similmente si ipotizza di segnalare le fortificazioni con opportuna segnaletica, che potrà essere per le opere minori di semplice individuazione con denominazione, tipologia e anno di realizzazione. maggior respiro Invece un'opportuna per gli impianti iconografia, di piante, prospetti e foto d'epoca, con delucidazioni tecnichestoriche permetteranno al visitatore di prendere vero contatto con l'opera fortificata. Tutta la cartellonistica con testi realizzata, bilingui onde dovrà recare essere impatto opportunamente minimo all'ambiente circostante. Nelle principali località turistiche o di transito una cartellonistica complessiva sugli itinerari dei rispettivi bacini permetterà di pubblicizzare e di dare un quadro completo di questo impianto turistico. Similmente lungo i tracciati di accesso principali a questa sorta di comprensorio un efficace segnalazione - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 10 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina potrà individuare l'accesso a questa sorta di museo territoriale sull'architettura militare. A scopo di promozione di questo diversificato modo di scoprire la montagna, pubblicistica adatta potrà alle essere singole realizzata realtà; una fascicoli, schede tecniche-storiche e pieghevoli, come pure la realizzazione di un audiovisivo, potranno invogliare il turista ad avvicinarsi per conoscere questo particolare ambiente montano. Successivamente all'attivazione del progetto, che si svilupperà stante la vastità dell'intervento su diverse fasi attuative e progressiva messa a disposizione a di quanto si va man mano recuperando, è opportuno mantenere sotto stretto controllo le varie opere. La soluzione gestione più delle consona attività sarebbe ad un l'affidamento ente con della competenze specialistiche nel settore, che potrebbe - coadiuvata occuparsi del controllo e delle eventuali successive campagne di lavoro per il recupero di questo patrimonio. Sarebbe infine auspicabile l'attuazione di un intervento di natura sperimentale, quale il recupero organico di un'opera di una certa dimensione da sottoporre - ad interventi ultimati - a monitoraggio, per verificare l'interesse e l'entità del flusso turistico. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 11 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina PUNTI DI FORZA Realizzazione di un ambito architettonico-storico per ora unico nel suo genere, che permetterebbe di illustrare compiutamente il fenomeno degli insediamenti fortificati nell'area alpina; in particolare con la messa a punto di un efficace modello che potrebbe dimostrarsi un esempio su scala europea. Possibilità di realizzare un complesso di itinerari non limitati dai confini politici, che si sono sovrapposti a realtà precedenti. Attenuazione della concentrazione turistica focalizzata su precise aree diversificando di i insediamento; flussi accentrati in sul particolare monoturismo invernale, dando corpo ad iniziative mirate ad accrescere le attrattive del turismo estivo Valorizzazione di ambiti territoriali sinora esclusi dalle attività turistiche e promozionali Il progetto è per sua natura "soffice" in quanto è ad alta intensità di lavoro umano e basso impatto ambientale. Quindi massimizza l'occupazione attivata, e riduce i danni sul territorio, giacché riguarda il recupero e valorizzazione di strutture già esistenti - attualmente in stato di abbandono - e non richiede alcuna nuova sottrazione di territorio. E' da sottolineare che le strutture oggetto del progetto presentano di norma per propria natura, una stretta simbiosi con l'ambiente circostante - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 12 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina I percorsi in quota studiati sono particolarmente compatibili con il turismo a basso impatto ambientale. Si sono d'altra parte ipotizzate restrizioni per evitare impatti negativi sulla parte aperta al transito automobilistico, quali pedaggi , limitazione dei giorni di accesso, ecc. Il ricupero dei tracciati in quota è di fondamentale ausilio in un'ottica di recupero agro-pastorale della montagna (alpeggi, industria casearia, implementazione e sfruttamento del patrimonio boschivo) nonché per il controllo ambientale sul territorio; molte strutture ex militari ben si presterebbero quali punti di appoggio per le guardie forestali, stazioni di monitoraggio o ad uso ostelli per i parchi naturali. Ricongiunzione di ambiti territoriali preesistenti (Alta Valle di Susa-Delfinato, Val Vermenagna-Valle Roja, Savoia-Piemonte) che divisione politiche successive hanno snaturato; dove i legami linguistici, culturali e storici delle popolazioni sono tuttora in parte vivi. Valore storico e simbolico che assume un progetto comune tra i due versanti delle Alpi, di fronte al fatto che le fortificazioni nate in un'epoca di ostilità tra stati nazionali possono - con la loro collocazione in una dimensione storica, e la loro gestione in un ottica transfrontaliera - rafforzare la solidarietà europea tra i due versanti e nelle abitudini alla cooperazione. L’appartenenza dell’area d’intervento ad ambiti territoriali interessati da altri programmi e iniziative comunitarie inerenti la valorizzazione territoriale che permette azioni integrate e sinergiche. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 13 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina PUNTI DI DEBOLEZZA Mancanza di un’effettiva conoscenza di quello che è il patrimonio fortificato lungo l’arco alpino. Censimenti abbozzati nel corso di Interreg II si sono limitati a raccogliere dati sulle pubblicazioni esistenti. Problematiche di natura legale per definire compiutamente la proprietà dei manufatti esistenti. Problematiche legate ai percorsi di accesso di origine militare, sia per le competenze legali di attribuzione e per la mancanza o carenza di manutenzione; In questa prima fase non sono state considerate le possibilità di itinerari su quelle opere realizzate da parte italiana, ma che a causa del Trattato di Pace di Parigi passarono in territorio francese: Moncenisio, Valle Stretta di Bardonecchia, Chaberton, Valle Roja. In tali ambiti per una diversa politica di gestione del patrimonio dello stato le fortificazioni sono ancora in gran parte in buone condizioni e si presterebbero facilmente a valorizzazioni. Le abbiamo perciò citate nel novero delle opere ma non trattandole come itinerari. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 14 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina LINEE GUIDA PER IL RECUPERO DELLE OPERE Gli interventi architettonici avranno caratteri di tipo minimalistico (interventi di tipo leggero, filologicamente orientati, ricerca, analisi e applicazione di tipologie analoghe coeve); interventi di di tipo impiantistico e tecnico studiati con gli accorgimenti utili ad evitare ogni invasività; ripristino delle parti mancanti, rovinate o improprie con utilizzo di elementi desunti dalla manualistica o realizzazioni coeve. L’intervento sarà articolato secondo due fasi tra loro strettamente correlate e complementari: La conservazione e il restauro del bene, Secondo i principi del restauro integrato, si eseguiranno tutti conservazione gli del interventi monumento, utili a per memoria la delle corretta future generazioni e come riappropriazione culturale da parte della comunità attuale. A questo fine le operazioni di recupero dovranno curare la salvaguardia dei caratteri di unitarietà e identità del bene, con interventi fondati su approfondite analisi tipologiche e morfologiche di carattere generale, ma anche condotte con attenzione per il recupero degli assetti tipologicocostruttivi di componenti specifici delle tecniche costruttive e dei materiali. Gli assetti esterni della fortificazione saranno mantenuti invariati, con semplici interventi di restauro e integrazioni filologicamente orientate; Ogni intervento di recupero sarà guidato da una attenta analisi storico-filologica del bene, tale da formulare precisi indirizzi per il loro recupero. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 15 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina CONSISTENZA DEL PATRIMONIO FORTIFICATO ALPINO Alla luce delle esperienze maturate nell’ambito della ricerca storica ed archivistica su quello che è stata l’evoluzione degli impianti fortificati in area alpina, si possono formulare delle ipotesi numeriche sull’esatta consistenza di questo patrimonio. I numeri che emergono da tali analisi, oltre 2.500 individuazioni, possono senza alcun dubbio spaventare, si tratta di un fenomeno per molti aspetti sinora sottovalutato che si perde nei meandri del patrimonio dello Stato. Sottolineiamo che si tratta di un dato che deve essere ancora verificato, ulteriori approfondimenti potranno portare ad un aumento di tale cifra. In ogni caso è fondamentale che si proceda ad un organico censimento delle opere fortificate esistenti sull'arco alpino. In particolare per definire tutti quegli aspetti di natura legale legati al possesso del bene. Ciò riveste particolare importanza per gli impianti realizzati negli anni 1930 – 1940 quando le procedure di esproprio per pubblica utilità, pur se avviate, in molti casi non furono mai portate a compimento. Ci si viene perciò a trovare nella condizione di manufatti, sia fuori terra che sotterranei, che insistono su proprietà di terzi, innestando problemi di natura legale e di responsabilità che sono da affrontare e risolvere. In questo quadro analizzando i distinti impianti (caserme, ricoveri, baraccamenti, trinceramenti, forti, batterie, opere e ricoveri in caverna) e suddividendoli per le valli dell’arco Alpino Occidentale, la distribuzione che troviamo e la seguente: - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 16 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina Ipotesi di massima sulla distribuzione di opere militari sull'arco alpino occidentale suddiviso per valli e/o aeree geografiche 212 Aosta 6 Lanzo 161 Moncenisio 701 59 Susa Chisone 41 Germanasca 80 Pellice 29 Po 191 Varaita 159 Maira 273 Stura 86 Gesso 5 Vermenagna 78 Tinee 232 Alta e media Roja 102 Bassa Roja 30 Maritime 0 100 200 300 400 500 600 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 17 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM 700 PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina Ipotesi di tipologie di impianto su circa 2500 forificazioni realizzate 111 Appost. Artig. 3 Batt. Corazz. 10 Batterie caverna 157 Caverne ricovero 40 Monumenti Depositi 48 Forti 53 1067 Opere in caverna 89 Osservatori 338 Postazioni 543 Ricoveri 52 Sbarramenti 33 Teleferiche 7 Trinceramenti 28 Trune 0 100 200 300 400 500 600 700 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 18 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM 800 PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina In base a tali elementi si sono formulate una serie di ipotesi per la realizzazione di itinerari fortificati lungo l’arco alpino occidentale, partendo dal mare e risalendo sino alla Valle d’Aosta. Le scelte sono state effettuate sulla base di una serie di considerazioni che sinteticamente possono essere così raccolte: In primo luogo è da ricordare che in forza del Trattato di Pace di Parigi del 1947 si dovettero smantellare le fortificazioni per una profondità di 40 chilometri dalla linea di confine. L’evoluzione delle condizioni politiche di quegli anni portarono successivamente al superamento di tale obbligo, ma stante il totale disinteresse da parte dell’amministrazione pubblica lo smantellamento delle strutture militari proseguì da parte di privati, trasformando le opere in cave di materiale edile. Per tali condizioni la scelta degli impianti da valorizzare è obbligata dalle condizioni dei manufatti. La distribuzione delle opere lungo le valli alpine non è assolutamente omogenea, si passa da concentrazioni elevatissime come in Valle di Susa, alla completa assenza come nelle valli di Lanzo; Similmente a fronte di un’evoluzione di tipologie di fortificazione succedutesi nel corso dei secoli, ci troviamo per la gran parte delle valli della mancanza di uno più di tali gradini di evoluzione di impianto. Anche in questo caso solo la Valle di Susa presenta impianti che coprono l’intero quadro evolutivo. Su tali basi si è proceduto a scelte di carattere oltre che tipologico, anche puramente politico, per non lasciare degli ambiti territoriali privi di itinerari, bloccando nel contempo il tessuto di collegamento transvallivo oltre che transfrontaliero; Gli impianti fortificati scelti nei distinti itinerari sono quelli che per caratteristiche ed impianto meglio si prestavano per suscitare l’interesse del visitatore, ma nel corso della progettualità dei medesimi vi è la possibilità di ampliare ulteriormente i percorsi con opere ed impianti minori ma pur sempre di interesse; - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 19 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina ITINERARI FORTIFICATI SULLE ALPI OCCIDENTALI Area secolo 1 Colli Alpi Liguri 1880-1890 Sbarramento di Altare 2 Colli Alpi Liguri 1880-1890 Sbarramento del Melogno 3 Colli Alpi Liguri 1880-1890 Sbarramento del Colle di Nava 4 Bassa Roja 1930-1940 Le opere del Vallo Alpino tra Ventimiglia e Monte Bellotto 5 Valle Vermenagna 1930-1940 La strada Limone – Monesi 6 Valle Stura Demonte 1940 Lo Sbarramento di Moiola 7 Valle Stura Demonte 1840-1880 Il Forte di Vinadio 9 Valle Stura Demonte 1840-1880 Le batterie dello sbarramento di Vinadio 10 Valle Stura Demonte 1930-1940 La batteria e le opere in caverna del Becco Rosso 11 Val Maira 1740 La strada dei cannoni 12 Val Maira 1930-1940 Lo Sbarramento di Acceglio 13 Val Varaita 1930-1940 Lo Sbarramento di Casteldelfino 14 Val Varaita 1930-1940 Le opere del Colle dell’Agnello 15 Val Pellice 1930-1940 Lo Sbarramento di Villanova 16 Val Chisone 1715 Forte di Finestrelle 17 Val Chisone 1740-1890 I trinceramenti e le batterie della dorsale dell’Assietta 18 Valle di Susa 1590 La strada dei cannoni 19 Valle di Susa 1710 Il Forte della Brunetta 20 Valle di Susa 1870-1880 Il Forte Exilles 21 Valle di Susa 1870-1880 Lo sbarramento di Exilles 22 Valle di Susa 1870-1940 Forte Bramafam e le opere in caverna 23 Valle di Susa 1890-1910 Le batterie del Pramand, Foens e Jafferau 24 Valle di Susa 1930-1940 Batterie e opere in caverna de Monti della Luna 25 Valle d’Aosta 1640 Il Campo trincerato del Principe Tommaso 26 Valle d’Aosta 1830 Il Forte di Bard - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 20 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM PROGETTO INTERREG III - Valorizzazione delle fortificazioni in area alpina Come si evince dalla tabella allegata gli itinerari permettono di coprire un arco cronologico che va dalla fine del cinquecento sino all’ultimo conflitto mondiale secolo Area 1590 La strada dei cannoni Valle di Susa 1640 Il Campo trincerato del Principe Tommaso Valle d’Aosta 1710 Il Forte della Brunetta Valle di Susa 1715 Forte di Finestrelle Val Chisone 1740 La strada dei cannoni Val Maira 1740-1890 I trinceramenti e le batterie della dorsale Val Chisone dell’Assietta 1830-1880 Il Forte di Exilles e le opere dello sbarramento Valle di Susa 1830 Il Forte di Bard Valle d’Aosta 1840-1880 Il Forte e lo Sbarramento di Vinadio Valle Stura Demonte 1870-1940 Forte Bramafam e le opere in caverna Valle di Susa 1880-1890 Sbarramento di Altare Colli Alpi Liguri 1880-1890 Sbarramento del Melogno Colli Alpi Liguri 1880-1890 Sbarramento del Colle di Nava Colli Alpi Liguri 1890-1910 Le batterie del Pramand, Foens e Jafferau Valle di Susa 1930-1940 Le opere del Vallo Alpino tra Ventimiglia e Monte Bassa Roja Bellotto 1930-1940 La strada Limone - Monesi Valle Vermenagna 1930-1940 La batteria e le opere in caverna del Becco Rosso Valle Stura Demonte 1930-1940 Lo Sbarramento di Acceglio Val Maira 1930-1940 Lo Sbarramento di Casteldelfino Val Varaita 1930-1940 Le opere del Colle dell’Agnello Val Varaita 1930-1940 Lo Sbarramento di Villanova Val Pellice 1930-1940 Batterie e opere in caverna de Monti della Luna Valle di Susa 1940 Lo Sbarramento di Moiola Valle Stura Demonte - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 21 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI DI STORIA E ARCHITETTURA MILITARE – FORTE BRAMAFAM