MATRIMONIO FORZATO IDEA PROGETTUALE RESP. LAURA

Transcript

MATRIMONIO FORZATO IDEA PROGETTUALE RESP. LAURA
MATRIMONIO FORZATO
IDEA PROGETTUALE
RESP. LAURA MILINI laura.milinimail.com
Tematica e contesto:
Il Matrimonio Forzato (MF) è definito come una violazione dei diritti umani, una negazione della libertà
in particolare dei diritti delle donne e delle ragazze. La costrizione può includere la “costrizione fisica, la
pressione psicologica, finanziaria, sessuale ed emotiva”. L'ONU stima che ogni anno 60milioni di ragazze
nel mondo siano costrette a sposare un uomo scelto dai genitori o dai parenti. All’origine del fenomeno
possiamo ritrovare diversi fattori che spaziano dalle norme sociali dominanti nella propria comunità
culturale d’appartenenza, alle disuguaglianze di genere legate al modello familiare o culturale di
riferimento. Il fenomeno dell’immigrazione ha fatto sì che il fenomeno si riscontri oggi anche in Italia
con evidente aumento. Inoltre, in Italia non esistono statistiche sui matrimoni forzati. E’ infatti difficile
definire la presenza di matrimonio forzati, in quanto moltI di questI non vengono nemmeno svoltI con
rito civile (riconosciuto dalla Stato Italiano) e talvolta si “camuffano” sotto-forma di convivenze fino al
18° anno di età. Cerchiamo di provare a definire l’estensione del problema in Italia. Nella relazione State
of the World del 2013 prodotta dall'UNICEF, sono indicate le aree geografiche e gli stati in cui viene
utilizzata la pratica del matrimonio precoce o infantile. Da questa mappatura possiamo individuare
alcune popolazioni per le quali vi è un rischio di matrimonio forzato. Abbiamo scelto di utilizzare questo
indicatore per mostrare l'entità del rischio presente in Italia. Da questa “misurazione”, tra le comunità
presenti in Italia esposte al rischio di MF troviamo ai primi posti i paesi del sud est asiatico (Bangladesh,
Pakistan, India, Sri Lanka), paesi africani (Senegal, Ghana, Nigeria, Egitto) caratterizzati tuttavia da una
limitata presenza di donne. Il Marocco, paese che emerge nella mappatura dei paesi coinvolti in questa
“pratica” rappresenta nel nostro paese l’area geografica di popolazione con maggiore presenza in Italia.
I cittadini provenienti dal Marocco in Italia sono 513.374 di cui il 16% si sposa prima dei 18 anni e il 3%
si sposa prima dei 15 anni. Pertanto, si crede sia importante concentrarsi su questa parte della
popolazione attraverso l’ampliamento delle conoscenze sul tema con una formazione specifica in
Marocco, come scambio culturale e d sviluppo, in collaborazione con le associazioni femminili che i
Marocco che operano da diverso tempo in questo campo. Parallelamente verranno predisposti materiali
informativi e distribuiti a scuole, popolazione, stampa, associazioni e attraverso i canali delle
Commissioni Pari opportunità.
Verrà organizzato un servizio di ascolto e supporto per le donne colpite da matrimonio organizzato o
matrimonio forzato con la presenza della mediatrice culturale, psicologa-psicoterapeuta, legale.
Obiettivi:
-Promuovere la parità tra uomo e donna
-Stimolare una riflessione su pratiche culturali che limitano la libertà delle donne
-Creare sinergie tra il contesto d’associazionismo femminile italiano e quello marocchino
-Sostenere uno scambio culturale e formativo di esperienza tra l’Italia e il Marocco
-Sensibilizzare i giovani rispetto al tema dei matrimoni forzati e della libertà di pensiero
Popolazione coinvolta:
La popolazione direttamente interessata dal fenomeno è quella della fascia dell’età adolescenziale. Si
cercherà di ottenere la collaborazione delle scuole e delle Asl per raggiungere gli obiettivi.
Parallelamente si cercherà di effettuare una sensibilizzazione verso la popolazione generale. Verrà
effettuato un lavoro di reciproca formazione con il coinvolgimento di personale di associazioni e
istituzioni pubbliche. Queste ultime potranno stimolare l’opinione pubblica con avvisi di conferenza
stampa e eventi e chiedere la collaborazioni delle istituzioni pubbliche locali.
Possibili costi:
Stampa dei materiali e divulgazione: €1000
Organizzazione di eventi di sensibilizzazione: € 1000
Organizzazione e spese personale servizio di ascolto e supporto per giovani donne: € 3.000