Testo di prova, testo di prova, testo di prova, testo di prova

Transcript

Testo di prova, testo di prova, testo di prova, testo di prova
Era mio Padre
Secondo capitolo di “Elettra, trilogia di un’attesa”
Coreografia regia e drammaturgia Loredana Parrella
Disegno luci Gianluca Cappelletti
Costumi Loredana Parrella
Musica Alessandro D’Alessio
Interpreti: Yoris Petrillo, Giulia Cenni
Produzione AcT_Cie Twain 2014
Progetto finalista E45 Napoli Fringe Festival 2012
Bando Ne(x)twork 2013– Teatro dell’Orologio/Roma e Kilowatt Festival/Sansepolcro
Secondo Studio_Festival Differenti Sensazioni XXVIed. – Stalker Teatro – Biella
Anteprima CassinoOFF Festival 2014
Prima Assoluta – Dominio Pubblico – Teatro dell'Orologio – Roma
Con la collaborazione di ATCL – Ass.Teatrale fra i Comuni del Lazio
Con il sostegno di MiBACT - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo
“…Essere al centro di una tragedia pubblica aveva molti risvolti spiacevoli. Primo mi collocava in una
scomoda posizione di visibilità, del tutto indesiderata. Secondo, avevo l’impressione che l’invadenza di
questa immagine pubblica, anziché avvicinarmelo e aiutarmi a conoscerlo, non facesse che spingere
mio padre un po’ più lontano da me, come quando insegui un pallone tra le onde.” (da “Come mi batte
forte il tuo cuore” Benedetta Tobagi)
“Era mio Padre”, seconda parte di "Elettra, trilogia di un'attesa”, prende spunto da una figura di donna
contemporanea: Benedetta Tobagi, figlia di Walter Tobagi, giornalista del “Corriere della Sera”,
assassinato, sotto casa, nel 1980.
Questa Elettra nasce dalla connessione che ho rilevato tra le due figure femminili, entrambe cercano di
capire, con forza e con delicatezza cercano di ricostruire la figura pubblica e privata del padre. È mia
intenzione dare ad Elettra, personaggio assente nell’epica e dunque creazione tragica per eccellenza, un
corpo concreto e contemporaneo concentrato in uno spazio domestico e di reclusione.
Attende e nell’attesa cerca di ricordare il battito del cuore di suo padre.
Questa seconda parte trova i suoi protagonisti in Elettra e Oreste e il loro incontro li porterà a ritrovare
l’infanzia negata, e l’amore perduto.
La scena si apre su Elettra, che indossa un corpetto bianco, residuo del suo matrimonio impostole
dalla madre e dal patrigno, guanti bianchi da sposa e stivali da lavoro, intenta ad affettare cipolle rosse
su un piccolo tavolo. Lo spazio scenico sarà pervaso dall’odore nauseante delle cipolle e dal ritmo
incessante e amplificato del coltello. La cipolla rossa rappresenta il cuore umano e tutta l’azione, la
sofferenza di quelle vite spezzate dalla violenza e dalla brutalità del potere.
Improvvismente ad Elettra appare il fratello Oreste, che la chiama a se e attraverso I loro corpi e nel
proprio riconoscimento tentano la risalita della vita sfidando ogni forza di gravità, una corsa contro il
Direzione Artistica Loredana Parrella
Sede Legale: Associazione Culturale Twain| Via Sutri, 42/b 00052 Marina di Cerveteri (RM), Italy
C.F./P.Iva:01613840568 | Tel. +39 3382051200 |[email protected] | www.cietwain.com
tempo per tornare all’ eccitazione ludica dell’ infanzia negata. Due corpi che alternano momenti di
fretta gioiosa ed eccitata a momenti di forte aggressività, si separano per cercarsi nuovamente, si
rincorrono per non afferrarsi mai, si guardano come per perdersi in un mare in tempesta e in questa
instancabile alternanza due anime irrequiete si ritrovano. E l’ uno attrverso l’ altro cercano di ricostruire
la figura privata del proprio padre, attraverso i pochi ricordi fatti di parole, gesti e sguardi
Profondamente legata alla realtà contemporanea, questa “visione” di Elettra marca il punto di partenza
per una riflessione sul desiderio : da quello più profondo dell’ amore, fino a quello più devastante della
vendetta.
Direzione Artistica Loredana Parrella
Sede Legale: Associazione Culturale Twain| Via Sutri, 42/b 00052 Marina di Cerveteri (RM), Italy
C.F./P.Iva:01613840568 | Tel. +39 3382051200 |[email protected] | www.cietwain.com