Adempimenti per gli operatori di gru interferenti

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Adempimenti per gli operatori di gru interferenti
Adempimenti per gli operatori di gru interferenti
Sono sempre più frequenti le imprese che si rivolgono agli Uffici del CPT per ricevere
chiarimenti in merito agli adempimenti connessi alla gestione della sicurezza tra operatori
di gru interferenti.
Con la presente, si esaminano i principali casi di interferenza tra gli apparecchi di
sollevamento e si forniscono suggerimenti utili al fine di agevolare le imprese nella
risoluzione della complessa e delicata problematica.
C.P.T.
Comitato Paritetico Territoriale della Provincia di L’Aquila per la prevenzione e la sicurezza in edilizia
Costituito da ANCE - FeNeAl-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL della Provincia di L’Aquila
Viale A. De Gasperi, 58/A – 67100 L’Aquila
Tel. 0862.401396 – Fax. 0862.482093 – Mail. [email protected] – www.cptlaquila.it
La problematica
Uno dei problemi che da sempre caratterizza le attività del cantiere temporaneo e
mobile è quello legato alla movimentazione dei materiali in quota causato dalle possibili
interferenze tra le diverse gru adibite a queste operazioni.
È quindi necessario adottare opportuni provvedimenti al fine di evitare possibili contatti,
sia di carichi, sia di strutture, tra i diversi apparecchi di sollevamento e gli ostacoli fissi,
quali l’adozione di dispositivi automatici antinterferenza e anticollisione o di opportune
procedure organizzative.
I requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro
Il D.Lgs. n. 81/2008, e s.m.i., in vigore dal 15 maggio 2008, all’Allegato V, parte II, ha
esaminato in dettaglio i requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro. In particolare, il
capitolo 3 ha indicato le prescrizioni applicabili alle attrezzature di lavoro adibite al
sollevamento, al trasporto o all’immagazzinamento di carichi, fornendo alcune
prescrizioni, tra le quali:
Gli accessori di sollevamento devono essere marcati in modo da poterne
identificare le caratteristiche essenziali ai fini di un’utilizzazione sicura. I ganci
utilizzati nei mezzi di sollevamento e di trasporto devono portare in rilievo o incisa la
chiara indicazione della loro portata massima ammissibile.
Le attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di carichi installate stabilmente
devono essere disposte in modo tale da ridurre il rischio che i carichi urtino le
persone, precipitino in caduta libera ovvero siano sganciati involontariamente.
I mezzi di sollevamento e di trasporto quando ricorrano specifiche condizioni di
pericolo devono essere provvisti di appropriati dispositivi acustici e luminosi di
segnalazione e di avvertimento nonché di illuminazione del campo di manovra.
Le funi e le catene degli impianti e degli apparecchi di sollevamento e di trazione,
salvo quanto previsto al riguardo dai regolamenti speciali, devono avere, in
rapporto alla portata e allo sforzo massimo ammissibile, un coefficiente di sicurezza
di almeno 6 per le funi metalliche, 10 per le funi composte di fibre e 5 per le
catene.
I posti di manovra dei mezzi e apparecchi di sollevamento e di trasporto devono
permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo.
Gli accessori di sollevamento devono essere scelti in funzione dei carichi da
movimentare, dei punti di presa, del dispositivo di aggancio, delle condizioni
atmosferiche nonché tenendo conto del modo e della configurazione
dell’imbracatura.
Le gru interferenti
L’Allegato VI al D.Lgs. n. 81/2008, al punto 3.2.1, ha precisato che, qualora per il
sollevamento siano necessarie due o più attrezzature di lavoro (gru) e queste siano
installate in modo che i loro raggi d’azione si intersecano, è necessario prendere misure
appropriate per evitare la collisione tra i carichi e/o gli elementi delle stesse gru (braccio,
torre, controbraccio ecc.).
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L’ISPESL, (oggi INAIL) nella Linea
Guida 359, «Adeguamento al
D.Lg.vo 359/99 per il settore edilizio
movimentazione dei carichi e
sollevamento
persone»,
ha
previsto le distanze minime da
rispettare tra le gru e gli ostacoli
fissi. Nello schema grafico, sono
riportate le distanze minime, da
rispettare, che tengono conto
anche della flessibilità delle
strutture degli apparecchi di
sollevamento, esse sono tratte
oltre che dalla citata linea guida ex ISPESL, anche dalle indicazioni evidenziate nei libretti
di istruzione forniti dai fabbricanti delle stesse gru. È comunque importante verificare dal
libretto d’uso, se il costruttore impone misure più restrittive.
È consigliabile adottare, quindi, specifici provvedimenti al fine di evitare possibili
interferenze, sia di carichi tra più apparecchi di sollevamento che tra l’apparecchio di
sollevamento e gli ostacoli fissi (braccio-edificio ecc.).
Tali provvedimenti possono essere essenzialmente di due tipi:

adozione di dispositivi automatici anti-interferenza e anticollisione (ottici, acustici,
meccanici, elettrici);

adozione di opportune procedure organizzative
I dispositivi di controllo automatici
Per poter decidere quale tipo di dispositivo di controllo adottare è necessario che il
datore di lavoro, per ogni singola e nuova installazione, effettui l’analisi del rischio
tenendo conto delle possibili conseguenze dell’interferenza dei carichi, o del passaggio
degli stessi su luoghi dove possono generare pericoli.
In commercio esistono svariati dispositivi elettrici-meccanici di blocco della rotazione
della gru o del movimento del carrello in relazione alla posizione delle altre gru
interferenti.
Tuttavia, per la scelta di tali sistemi di controllo, si raccomanda di attenersi a quanto
indicato dal fabbricante dell’apparecchio di sollevamento nell’apposito libretto d’uso.
Le procedure organizzative
In alternativa ai dispositivi di controllo automatici e/o nel caso non vi sia la possibilità
tecnica di adottarli, sarà necessario prevedere procedure organizzative volte a:
 assicurare la stabilità del mezzo e del carico;
 garantire l’esistenza di dispositivi di segnalazione acustici e luminosi;
 garantire l’esistenza di dispositivi di frenatura utili ad assicurare il pronto arresto del
carico e del mezzo e, quando necessario, la sua gradualità;
 provvedere a una visibilità perfetta dal posto di manovra di tutte le zone di azione
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del mezzo e la predisposizione di un servizio di segnalazione (preferibilmente, il
manovratore deve operare dalla cabina o, almeno, da posizione elevata);
 fornire l’individuazione della localizzazione dei mezzi di sollevamento in posizione
fissa (per esempio, con un disegno planimetrico);
 programmare le fasi di movimentazione dei carichi in modo da eliminare la
contemporanea movimentazione di carichi fra apparecchi interferenti, facendo
ricorso a un sistema di segnalazione delle manovre.
Nel caso di più imprese con apparecchi di sollevamento operanti nella stessa zona di
lavoro, le linee guida ISPESL(oggi INAIL) hanno indicato, come idoneo livello di sicurezza,
la previsione di un servizio di coordinamento interaziendale con compiti, oltre che di
programmazione e di coordinamento, anche di gestione di efficaci sistemi di
intercomunicazione fra gru presentanti rischi di potenziale interferenza.
La scelta della gru
In generale le caratteristiche che permettono di definire i parametri specifici di una gru
sono:
 l’altezza della torre;
 la lunghezza del braccio e del controbraccio;
 il carico massimo ad alcune distanze predefinite dalla torre;
 il carico massimo in punta;
 il momento ribaltante massimo ammissibile;
 l’automontate o il montaggio in opera a seguito di squadra specializzata con
autogrù.
Il collocamento della gru deve essere una delle prime attività dell’allestimento di un
cantiere, affinché il suo raggio d’azione garantisca la raggiungibilità del gancio a tutte le
aree in costruzione e le minori interferenze possibili tra le diverse altre gru.
È opportuna la predisposizione, da parte dei soggetti che possono trovarsi a gestire la
presenza delle gru di cantiere (impresa, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione
ecc.), di un modulo per l’acquisizione dei dati dell’apparecchio di sollevamento da
installarsi necessari per una verifica sulle possibili interferenze del mezzo di sollevamento,
in particolare per conoscere le quote dei diversi elementi.
Si riporta di seguito un fac-simile di modulo per l’acquisizione dei dati.
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MODULO CONTENENTE
I PRINCIPALI DATI DELLA GRU DA INSTALLARE PRESSO IL CANTIERE DI
…………………………….
Dati dell’impresa proprietaria/utilizzatrice:
Operatore/i
_______________________________________________
_______________________________________________
Dati tecnici della gru
Numero attribuito alla gru e riportato in planimetria
Modello
Quota di imposta della gru (scavo, terra, ecc.)
Altezza da quota 0,00 al sottogancio
Lunghezza del braccio
Lunghezza del controbraccio
Presenza di tiranti
Altezza dal punto massimo della cuspide da quota 0,00
Dimensione del bozzello
n.
+ …….. m.
+ …….. m.
.... m.
.... m.
.... m.
Condivisione dei dati
Dopo aver raccolto i dati della gru, di cui al modulo sopra riportato, si consiglia di
organizzare una riunione di coordinamento tra il/i Coordinatore/i della Sicurezza in
Esecuzione (CSE) e il/i capicantiere per discutere delle esigenze di ciascuno e definire i
dati altimetrici e planimetrici di ciascuna gru. È importante che questa operazione sia
effettuata con un buon margine di anticipo in quanto è possibile che alcune delle
esigenze non possano essere completamente accolte e si debba modificare, quindi, la
scelta iniziale a fronte delle ben più importanti esigenze di coordinamento delle
interferenze. Le modifiche più ricorrenti sono relative all’accorciamento del braccio,
all’innalzamento o all’abbassamento della gru, allo spostamento della posizione
planimetrica della gru stessa.
Verifica della compatibilità delle interferenze- Planimetria delle interferenze e
prescrizioni operative
Una volta acquisiti i dati delle gru e condivisi gli stessi dai soggetti responsabili dei cantieri,
a cura dei CSE, o dai datori di lavoro, è consigliabile redigere una planimetria delle
interferenze con l’indicazione delle aree e tipo di interferenza.
Tale elaborato deve essere redatto sia in planimetria, che in altimetria e, dallo stesso
elaborato, potranno evidenziarsi interferenze non emerse durante la riunione preliminare
di coordinamento.
Nel caso si riscontrino incongruenze, è necessario, dunque, rivalutare le interferenze in
modo da porre rimedio a quanto eventualmente evidenziato.
È importante che le gru abbiano un “riconoscimento” (un numero, una lettera) in modo
da poter essere identificate con precisione e facilità.
Tale numerazione deve essere riportata sia sull’apposita planimetria generale delle
interferenze, sia sulla torre di ogni singola gru.
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La numerazione deve essere visibile sui fronti interferenti, con caratteri di numerazione
sufficientemente grandi e facilmente individuabili da terra.
Esempio di planimetria delle gru interferenti
Esempio di altimetria delle gru interferenti
Inoltre, si suggerisce di predisporre una scheda informativa per ciascuna gru, da
consegnare al relativo gruista e vicegruista, ognuno per la gru di propria competenza.
Si riporta di seguito un esempio di scheda informativa.
Inoltre, si ritiene che non sia sufficiente consegnare i suddetti elaborati ai gruisti, ma si
consiglia di organizzare un’apposita riunione di coordinamento con i gruisti, i vice gruisti, i
CSE e tutti i responsabili del/i cantiere/i, al fine di discutere delle procedure, descriverle e
spiegarne i contenuti in modo che ciascuno comprenda le proprie responsabilità, come
gestire al meglio le eventuali problematiche riguardanti le interferenze ed anche
all’utilizzo degli apparati di ricetrasmissione in dotazione.
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ESEMPIO DI SCHEDA INFORMATIVA AI GRUISTI
APPARECCHIO SENZA PRIORITÀ DI INTERVENTO
IMPRESA
GRU
DENOMINAZIONE
GRUISTA
A
1) Considerato che nel cantiere operano più gru i cui raggi d’azione interferiscono tra loro e che nelle normali fasi di lavoro non sono
previste interferenze, si è comunque stabilito che l’apparecchio da Lei manovrato non abbia priorità di intervento, nel caso che si
verifichi la necessità del contemporaneo impiego dell’area coperta oltre che dalla suddetta gru anche da quella operante nel
cantiere denominata “B”.
2) Il diritto di precedenza costituisce una forma di organizzazione tendente a stabilire una metodologia di lavoro ai fini della sicurezza.
Pertanto, è fatto obbligo di rispettarlo e di agevolare in ogni modo la sua applicazione pratica.
3) Prima d’impegnare l’area comune è fatto obbligo di segnalare l’intenzione mediante l’avvisatore acustico e di porsi in posizione
elevata (ad es. in copertura) al fine di avere una visione diretta e priva di ostacoli del braccio dell’altra gru.
4) Qualora l’area comune fosse già occupata, si dovrà attendere il completamento delle operazioni in corso prima di impegnarla.
5) Qualora il gruista impegni l’area interferente è autorizzato a permanervi sino al completamento della singola lavorazione (ad es.
scarico bancale, svuotamento benna cls ecc.). Al termine di detta lavorazione dovrà liberare l’area di interferenza.
6) Il gruista è invitato al termine della giornata lavorativa, durante la pausa pranzo e comunque in ogni caso vi sia una prolungata
pausa delle lavorazioni, in particolare se in presenza di vento, a posizionare il carrello il più arretrato possibile rispetto alla torre della
gru.
7) Il gruista è invitato a preferire, in ogni caso, indipendentemente dal diritto di precedenza, a ruotare la gru verso il senso opposto
all’area di interferenza, al fine di ridurre, per quanto possibile, che vi sia interferenza fra le due gru.
8) Se per qualsivoglia ragione si presentassero situazioni particolari per la cui natura abbiano a generarsi problemi non prevedibili, è
fatto obbligo di richiedere l’intervento del responsabile del cantiere o di un suo delegato, in attesa del quale si dovranno sospendere
le operazioni.
Firma dei manovratori
APPARECCHIO CON PRIORITÀ DI INTERVENTO
IMPRESA
GRU
DENOMINAZIONE
GRUISTA
B
1) Considerato che nel cantiere operano più gru i cui raggi d’azione interferiscono tra loro e che nelle normali fasi di lavoro non sono
previste interferenze, si è comunque stabilito che l’apparecchio da Lei manovrato abbia priorità di intervento, nel caso che si verifichi
la necessità del contemporaneo impiego dell’area coperta oltre che dalla suddetta gru anche da quella operante nel cantiere
denominata “A”.
2) Il diritto di precedenza costituisce una forma di organizzazione tendente a stabilire una metodologia di lavoro ai fini della sicurezza.
Pertanto, è fatto obbligo di rispettarlo e di agevolare in ogni modo la sua applicazione pratica.
3) Prima d’impegnare l’area comune è fatto obbligo di segnalare l’intenzione mediante l’avvisatore acustico e di porsi in posizi one
elevata (ad es. in copertura) al fine di avere una visione diretta e priva di ostacoli del braccio dell’altra gru.
4) Qualora l’area comune fosse già occupata, si dovrà attendere il completamento delle operazioni in corso prima di impegnarla.
5) Qualora il gruista impegni l’area interferente è autorizzato a permanervi sino al completamento della singola lavorazione (ad es.
scarico bancale, svuotamento benna cls ecc.). Al termine di detta lavorazione dovrà liberare l’area di interferenza.
6) Il gruista è invitato al termine della giornata lavorativa, durante la pausa pranzo e comunque in ogni caso vi sia una prolungata
pausa delle lavorazioni, in particolare se in presenza di vento, a posizionare il carrello il più arretrato possibile rispetto alla torre della
gru.
7) Il gruista è invitato a preferire, in ogni caso, indipendentemente dal diritto di precedenza, a ruotare la gru verso il senso opposto
all’area di interferenza, al fine di ridurre, per quanto possibile, che vi sia interferenza fra le due gru.
8) Se per qualsivoglia ragione si presentassero situazioni particolari per la cui natura abbiano a generarsi problemi non prevedibili, è
fatto obbligo di richiedere l’intervento del responsabile del cantiere o di un suo delegato, in attesa del quale si dovranno sospendere
le operazioni.
Firma dei manovratori
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Le precedenze
Dopo aver verificato che non vi siano situazioni di interferenze che non permettano
l’esecuzione dei lavori in sicurezza (per esempio, possibile collisione dei bracci o del
braccio con controbraccio o del braccio con la torre ecc.), si suggerisce di stabilire da
parte dei CSE, mediante apposito verbale sottoscritto dalle parti, le precedenze delle gru
nelle aree interferenti. La scelta della precedenza deve essere valutata caso per caso e
può essere determinata da diversi fattori, per esempio:
 quale delle gru sia più alta;
 se le gru siano dotate di cabina oppure no;
 quale manovratore possa avere una visuale migliore delle manovre, ecc.
Ovviamente, il fatto di godere o meno di diritto di precedenza non autorizza a effettuare
manovre avventate o pericolose.
I gruisti devono sempre scrupolosamente rispettare le indicazioni fornite dai datori di
lavoro, dai dirigenti e dai preposti; inoltre, devono essere formati e informati sulle
interferenze della gru specifica che dovranno manovrare e sulle relative precedenze
rispetto alle altre.
Le imprese esecutrici devono nominare, un gruista e un eventuale sostituto gruista.
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Si riporta di seguito un fac-simile di lettera di assegnazione di incarico di gruista.
al Sig. ________________________________
OGGETTO: Assegnazione di incarico di gruista
Cantiere: ___________________________________ Data inizio incarico ____________________
Gru a torre matricola n. __________________________
La presente per comunicarLe che con decorrenza immediata e per il solo periodo in cui Lei sarà
presente nel cantiere in oggetto indicato, Le viene affidato il sopra individuato apparecchio di
sollevamento.
Nel raccomandarLe di osservare la massima attenzione nell’effettuare le operazioni di sollevamento e
trasporto dei carichi e ricordarLe che esse vanno eseguite nel pieno rispetto della normativa vigente di
cui Lei è a conoscenza, La informo che la gru a Lei affidata può interferire, sia in fase di lavoro che di
riposo (rotazione libera della gru) con la gru a torre matricola n…………….
operante in questo/nel cantiere confinante di proprietà dell’Impresa ……………………………………… e
che pertanto Lei dovrà attenersi, oltre a quanto sopra previsto, anche alle seguenti disposizioni:
a) prima dell’uso
 verificare la possibilità di essere in contatto visivo con l’altro operatore nelle fasi operative;
 concordare un piano di lavoro con l’altro operatore in modo da non avere sollevamenti
contemporanei nella zona di interferenza;
b) durante l’uso
 essendo a Lei affidato il compito di verificare tutte le attività che si andranno a svolgere nella
zona di interferenza, viene a Lei ricondotto il dovere di regolamentare, attraverso specifiche
intese con l’altro operatore e il coordinatore, tutte le attività che dovranno svolgersi in tale zona
tenuto presente che nella zone di interferenza si dispone affinché operi solamente una gru per
volta;
c) dopo l’uso, prima di lasciare l’apparecchio
 rialzare il gancio e posizionarlo in zona di sicurezza in modo che non abbia possibilità di interferire
con ostacoli fissi, mobili o con la struttura stessa della gru in fase di libera rotazione.
Distinti saluti.
Timbro e Firma
Il Datore di lavoro
__________________________________
Firma, per accettazione del gruista
________________________________
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Comunicazione tra gruisti
Nel caso di gru interferenti, in particolare se relative a cantieri e a imprese diverse, è
consigliabile che le comunicazioni tra gruisti avvengano attraverso ricetrasmittenti;
almeno una ricetrasmittente deve essere sempre in possesso del gruista (o vicegruista),
un’altra ricetrasmittente deve essere a disposizione dell’operatore a terra addetto alle
imbracature e/o alla ricezione dei carichi.
Ogni gruista, prima di procedere con l’occupazione dell’area interferente con altre gru,
deve verificare che l’area di interferenza sia libera, posizionare la propria ricetrasmittente
sul canale di comunicazione comune e avvertire delle proprie intenzioni di manovra
l’altro o gli altri gruisti.
Inoltre, al fine di garantire una maggiore condizione di sicurezza, al termine di ogni
giornata di lavoro e nel caso di non esercizio, si consiglia di rispettare le seguenti
indicazioni:
 portare la gru nella zona di stazionamento (se prevista in caso di gru subinari);
 portare il carrello al piede del braccio;
 sollevare il gancio in prossimità del fine corsa–salita;
 liberare la rotazione;
 serrare le tenaglie a binario (se la gru è traslante);
 togliere l’alimentazione elettrica.
Le operazioni legate all’utilizzo delle gru dovranno essere sospese, riportando un elenco
comunque non esaustivo, nel caso di:
 forte pioggia e/o persistenza della stessa;
 forte vento (quando la velocità si approssima a quella massima di esercizio
prevista, 72 Km/ora);
 neve;
 gelo;
 forte nebbia.
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I principali casi di gru interferenti
Si esaminano di seguito alcune tra le principali situazioni di posizionamento ed impiego
delle gru nel contesto del cantiere
Caso N. 1
Gru posizionate in modo da potere ruotare liberamente.
I bracci non si sovrappongono durante la rotazione.
In linea generale con gru operative in zone limitrofe bisogna considerare anche altri
fattori quali: la deformazione della torre; del braccio; l’oscillazione della fune di
sollevamento. La distanza minima tra le due estremità dei bracci, non deve essere
inferiore a 2 m, sempre rispettando le indicazioni elencate nel libretto del fabbricante.
Misure di sicurezza
La distanza esistente tra i due bracci
delle gru, è da individuare in
relazione al massimo ingombro dei
carichi sollevati nelle condizioni più
sfavorevoli: carico movimentato in
punta, contemporaneamente per
entrambi
gli
apparecchi
di
sollevamento, posti uno di fronte
all’altro. In linea generale, da
valutare attentamente per ogni
caso specifico, con l’utilizzo della
benna, in condizioni operative normali una distanza minima non inferiore a 3 m,
assicura un sufficiente grado di protezione (es. con bracci delle gru posti alla stessa
altezza). In caso di possibile interferenza, per ottenere una movimentazione dei carichi
in sicurezza, escludendo rischi di collisione pericolosi, le istruzioni elencate nella
Circolare del Ministero del Lavoro del 12/11/84, n. 22856 indicano le seguenti linee
guida cui attenersi:
 specifiche istruzioni agli operatori delle gru
 precedenze nei movimenti
 idonei ed efficaci apparecchi di comunicazione
 nomina di un responsabile addetto alla sorveglianza, con il compito di garantire
per tutte le fasi operative il massimo grado di sicurezza.
Per applicare le procedure di sicurezza elencate nella sopracitata Circolare Ministeriale,
le gru interferenti devono essere posizionate in modo tale che i bracci nella condizione di
fuori servizio, non possano per nessun caso (es. movimenti generati dall’azione del vento),
entrare in collisione tra loro, o con altre parti strutturali degli stessi apparecchi di
sollevamento.
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Suggerimento
Nel caso di più imprese con apparecchi di sollevamento operanti nella stessa zona di lavoro, un
idoneo livello di sicurezza può essere conseguibile mediante l’unicità della direzione del cantiere,
con la previsione di un servizio di coordinamento interaziendale con compiti oltre che di
programmazione e di coordinamento, anche di gestione di efficaci sistemi di intercomunicazione
fra i gruisti degli apparecchi di sollevamento presentanti rischi di potenziale interferenza.
Caso 2
I raggi d’azione delle due gru si sovrappongono in modo tale che il braccio della
gru n. 1 interferisce con la fune di sollevamento della gru n. 2
Pericolo/rischio
In caso di collisione il carico della gru n. 2 rischia di cadere, di oscillare pericolosamente e
di colpire le persone eventualmente presenti nella zona sottostante; la gru n. 2 inoltre
subisce danni, al carrello ed alla fune di sollevamento.
Possibili lesioni gravi a persone, e danni “a cose”.
Le distanze di sicurezza riportate nella figura sono quelle riportate dai riferimenti tecnici
dell’ex ENPI e dalle indicazioni evidenziate in linea generale nei libretti di istruzione forniti
dai fabbricanti delle stesse gru.
È comunque importante verificare dal libretto d’uso, se il costruttore impone misure più
restrittive
Misure di sicurezza
Le soluzioni ipotizzabili per evitare collisioni pericolose sono le seguenti:
 programmare le fasi di movimentazione dei carichi in modo da eliminare o ridurre
al minimo le aree con possibile rischio d’interferenza
 prevedere un servizio di coordinamento ed intercomunicazione (mediante un
impianto interfono od un impianto ricetrasmittente ecc.) tra i gruisti dell’impresa
e/o delle imprese interagenti (es. la stesura di un piano di lavoro comune e
condiviso che vada ad integrare i P.O.S).
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12

avere una visibilità perfetta, in relazione alla movimentazione dei carichi ed al
posizionamento dei bracci gru, essere informati e formati sulle procedure operative
a cui attenersi e in modo particolare sulle modalità di precedenza.
Durante il fuori servizio delle gru
 accertarsi che il braccio della gru n.1 non entri in contatto con il gancio o
l’imbracatura della gru n. 2.
Di conseguenza per quanto concerne la gru più alta occorre adottare le seguenti misure
di sicurezza:
1) sganciare il carico e l’imbracatura
2) sollevare il gancio come indicato dal costruttore e posizionarlo all’estremità interna del
braccio, cioè verso il traliccio.
Caso 3
I raggi d’azione delle gru si sovrappongono in modo tale che il controbraccio
della gru n. 1. interferisce con la fune di sollevamento della gru n. 2.
Pericolo/rischio
In caso di collisione il carico della gru n. 2 rischia di cadere, di oscillare pericolosamente e
di colpire le persone eventualmente presenti nella zona sottostante; la gru n. 2 inoltre
subisce danni, al carrello ed alla fune di sollevamento.
Possibili lesioni gravi a persone, e danni “a cose”.
Le distanze di sicurezza riportate nella figura sono quelle riportate dai riferimenti tecnici
dell’ex ENPI e dalle indicazioni evidenziate in linea generale nei libretti di istruzione forniti
dai fabbricanti delle stesse gru.
È comunque importante verificare dal libretto d’uso, se il costruttore impone misure più
restrittive
C.P.T.
Comitato Paritetico Territoriale della Provincia di L’Aquila per la prevenzione e la sicurezza in edilizia
Costituito da ANCE - FeNeAl-UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL della Provincia di L’Aquila
Viale A. De Gasperi, 58/A – 67100 L’Aquila
Tel. 0862.401396 – Fax. 0862.482093 – Mail. [email protected] – www.cptlaquila.it
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Misure di sicurezza
Per le misure di sicurezza è richiesta una particolare attenzione nelle manovre in quanto
diventa più difficile accorgersi della collisione con il controbraccio della gru più bassa,
che avente dimensioni ridotte, è nascosto dietro il traliccio.
Compatibilmente alle fasi operative, quali sistemi per ottenere un migliore grado di
sicurezza, si possono applicare alle gru:


dispositivi elettrici o elettronici, per delimitare l’area di lavoro, quali ad esempio i
limitatori di movimento solo per angoli prestabiliti, che comunque non devono
bloccare la rotazione della gru durante il fuori servizio;
avvisatori acustici o luminosi anticollisione; poco indicati sono gli arresti meccanici
per limitare la traslazione del carrello lungo il braccio.
Caso 4
La gru non può ruotare liberamente in quanto il suo braccio potrebbe entrare in
collisione con un ostacolo fisso: es. un albero, una casa, un palo, una gru limitrofa
Pericolo/rischio
Possono riscontrarsi notevoli danni notevoli alla gru e, nella peggiore delle ipotesi
probabile ribaltamento della stessa ed inoltre: danni ad abitazioni, a gru limitrofe, ad
alberi, pali, ecc., non escludendo anche eventuali lesioni a persone.
Misure di sicurezza
Durante il fuori servizio della gru
È difficile dotare la gru di regolari arresti meccanici per bloccare la rotazione del braccio,
o della base zavorrata (è il fabbricante dello stesso apparecchio di sollevamento che
progetta i dispositivi di arresto corredandoli di apposita documentazione da sottoporre al
consenso degli Organi di omologazione e vigilanza).
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Durante l’uso della gru
che un dispositivo elettrico, come un limitatore dell’area di lavoro, possa impedire la
collisione con l’ostacolo, ed un sistema anticollisione possa avvisare dell’impatto
imminente, entrambi i sistemi non garantiscono con certezza che si eviti il possibile urto. In
ogni caso la gru, priva di “specifici” arresti meccanici appositamente dimensionati dal
costruttore, se montata in condizioni di rischio di collisione, anche se provvista dei
sopracitati dispositivi elettrici (limitatori ecc.) dovrà essere abbassata ogni volta che
viene posta fuori servizio (termine lavorazioni, prolungata sospensione del cantiere), ed in
concomitanza di condizioni meteorologiche avverse.
Caso 5
Gru operante nelle immediate vicinanze di una linea elettrica aerea
Misure di sicurezza
Assicurarsi di posizionare la gru in modo tale, che la distanza tra le parti strutturali, o il
massimo ingombro del carico sollevato, nelle condizioni più sfavorevoli (movimentato in
punta al braccio gru di fronte ai conduttori elettrici) e la linea elettrica con parti attive
non protette, non sia inferiore ai limiti riportati nella seguente Tabella I dell’Allegato IX del
D.lgs. n.81/08 (Art. 83 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09
Tab. 1 Allegato IX - Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o
non sufficientemente protette da osservarsi, nell’esecuzione di lavori non elettrici, al netto degli ingombri
derivanti dal tipo di lavoro, delle attrezzature utilizzate e dei materiali movimentati, nonché degli sbandamenti
laterali dei conduttori dovuti all’azione del vento e degli abbassamenti di quota dovuti alle condizioni termiche.
Un (kV)
D (m)
≤1
3
1 < Un ≤ 30
3,5
30 < Un ≤ 132
5
> 132
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Nella figura si visualizza la schermatura di una linea
elettrica aerea posta nelle immediate vicinanze di
una gru.
Previo avviso e consenso dell’esercente della
linea elettrica, ove sussistono le condizioni tecnicopratiche (spazi, valori di tensione della linea
compatibili con la tipologia delle protezioni
interposte, etc.) può essere posizionata una
schermatura isolante tra la zona operativa della
gru e la stessa linea elettrica, sempre nel rispetto
nelle condizioni di sicurezza generale (ad es. il
braccio deve essere libero di ruotare senza il rischio di collidere con ostacoli, etc.).
Distinti saluti.
Il Direttore
Lucio Cococcetta
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