5A BIO 2013

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5A BIO 2013
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“G.GALILEI”
Biologia Chimica Elettronica Elettrotecnica Informatica Meccanica
Via G.Galilei 66 57122 Livorno Tel: 0586 447111 Fax 0586447148
e-mail [email protected] - www.galileilivorno.it
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
II CICLO
Documento del Consiglio di classe
Classe V sez A
Corso BIOLOGICO SANITARIO ECOLOGICO
Anno scolastico 2012/13
Contenuto:
•
Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione,
impegno, socializzazione)
• Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetto di classe, progetti speciali, visite
guidate ed aziendali, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze degli alunni)
• Relazioni e programmi svolti
o Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i tempi del percorso
formativo
• Documento relativo ai crediti formativi e ai crediti scolastici
• Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato:
o i criteri e gli strumenti di valutazione adottati e relative griglie
o esperienze di programmazione e simulazione della prima prova
o esperienze di programmazione e simulazione della seconda prova
o esperienze di programmazione e simulazione della terza prova
o esperienze di simulazione sulla conduzione del colloquio
o schede informative relative alle prove svolte nelle seguenti date:
Prima simulazione della prima prova:
4.4.2013
Prima simulazione della seconda prova: 10.4.2013
Prima simulazione della terza prova:
15.4.2013
Seconda simulazione della prima prova:
18.4.2013
Seconda simulazione della seconda prova: 7.5.2013
Seconda simulazione della terza prova:
4.5.2013
Simulazione/i del colloquio:
28.5.2013
Elenco dei candidati
Composizione del Consiglio di classe
Livorno,15 maggio 2013
La Dirigente Scolastica
(Prof. Giuliana Ficini)
Documento del Consiglio di classe– pag. 1/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Allegati:
1. Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica,
partecipazione, impegno, socializzazione)
2. Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i tempi del percorso formativo
3. Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetto di classe, progetti speciali, viaggi
e visite guidate ed aziendali, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze
e delle competenze degli alunni)
4. Relazioni e programmi svolti relativi alle seguenti materie:
Religione
Lingua e letteratura italiana
Storia
Matematica
Lingua Inglese
Igiene legislaz. Sanit.
Analisi Chimica e strumentale Educazione fisica
Impianti Chimici
Lab. Microb. Spec.
5. Documento relativo ai crediti formativi e ai crediti scolastici
•
6. Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato:
i criteri e gli strumenti di valutazione adottati e relative griglie
esperienze di programmazione e simulazione della prima
esperienze di programmazione e simulazione della seconda prova
esperienze di programmazione e simulazione della terza prova
esperienze di simulazione sulla conduzione del colloquio.
schede informative relative alle prove svolte nelle seguenti date:
Prima simulazione della prima prova: 4.4.2013
◊ Prima simulazione della seconda prova:10.4.2013
◊ Prima simulazione della terza prova:
15.4.2013
◊ Seconda simulazione della prima prova: 18.4.2013
◊ Seconda simulazione della seconda prova:7.5.2013
◊ Seconda simulazione della terza prova:
4.5.2013
◊ Simulazione/i del colloquio:
28.5.2013
7. Elenco dei candidati.
8. Composizione del Consiglio di Classe
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Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
1.Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione,
impegno, socializzazione)
La Classe VA BIO è composta da 23 allievi: 11 femmine e 12 maschi.
18 di loro hanno frequentato la stessa Terza, una classe molto numerosa, formata da ben 34 alunni;
di questi 18, 5 erano però già ripetenti e provenienti 1 dalla Terza della stessa sezione e gli altri 4
dalla Terza C.
In seguito ad abbandoni, ritiri e non ammissioni, solo 20 alunni su 34 sono stati ammessi alla
successiva classe Quarta e di questi 18 sono appunto passati in Quinta. Gli altri 5 alunni si sono
inseriti in Quarta, come ripetenti provenienti dalla stessa sezione, insieme ad un altro allievo che ha
però interrotto la frequenza nell’arco dell’anno.
La continuità didattica nell’arco del triennio è stata salvaguardata: sono subentrati come nuovi
docenti in Quinta solo l’insegnante tecnico-pratico di Laboratorio di Microbiologia e l’insegnante di
Educazione fisica.
La classe presenta alcuni elementi con capacità molto buone che, in quest’ultimo anno di studi, si
sono ulteriormente distinti, grazie ad una partecipazione e ad un impegno ancor più assidui e più
approfonditi.
Altri alunni, pur meno brillanti, hanno comunque costantemente dimostrato il loro interesse,
partecipando assiduamente alle varie attività svolte e consolidando progressivamente le proprie
capacità.
Un terzo gruppo, infine, meno partecipe alle attività didattiche e particolarmente discontinuo nella
frequenza anche in occasione delle verifiche, durante il proprio percorso scolastico, ha
prevalentemente concentrato l’ impegno in vista delle scadenze finali, dimostrando peraltro, in
queste occasioni, discrete capacità di recupero.
Le notevoli differenze nell’atteggiamento e nella disponibilità verso gli impegni e le scadenze
fissate hanno avuto come conseguenza anche l’affermarsi di una conflittualità interna alla classe,
apparentemente controllata, ma tale da ostacolare tra gli alunni la nascita di un senso di
appartenenza comune allo stesso gruppo-classe e di un clima di positiva collaborazione reciproca.
Peraltro, nei confronti degli insegnanti, il comportamento di tutti gli alunni è stato sempre educato e
corretto, e, da parte della maggioranza di loro, anche l’atteggiamento è stato partecipe ed interessato
sia alle lezioni che alle attività di laboratorio.
Si può quindi affermare che la classe, nel suo complesso, abbia effettuato nell’arco del triennio un
percorso positivo di crescita e di progressivo miglioramento.
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2. Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i tempi del percorso formativo
Nel corso del triennio gli obiettivi raggiunti almeno in parte dagli allievi in termini di conoscenze,
capacità e competenze sono:
Conoscenze
-
sia di cultura generale che di area tecnica;
-
generali sull’ambiente e sulle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche;
-
sui fenomeni di inquinamento e alterazione ambientale.
Capacità
-
applicare un metodo di studio e di lavoro adeguati;
-
utilizzare linguaggi specifici delle singole discipline;
-
integrare vari strumenti concettuali di tipo chimico, biologico, impiantistico in una visione
organica delle problematiche ambientali;
-
trasferire le conoscenze teoriche alla pratica operativa per eseguire le opportune analisi
chimiche, biologiche e batteriologiche sui vari comparti ambientali.
Competenze
-
saper utilizzare le conoscenze e capacità acquisite per effettuare azioni di controllo,
prevenzione e tutela del territorio;
-
sapersi orientare nelle scelte in campo impiantistico nell’ambito delle tecnologie di
depurazione;
-
saper presentare i dati analitici utili alla gestione del risanamento ambientale.
In particolare, il percorso formativo proposto alla classe ha mirato a realizzare la seguente figura
professionale:
Profilo professionale
La sperimentazione Biologico-sanitario-ecologico nel nostro Istituto è iniziata nell'anno scolastico
80/81 ed è attualmente articolata su tre corsi triennali.
Il problema affrontato, sia nell'impostazione originaria, sia nelle modifiche richieste ed autorizzate
negli a.s. 84/85 e 90/91, è quello delle metodologie e dei curricoli delle materie per dare un nuovo
profilo al perito chimico attraverso competenze, abilità e saperi nel campo delle problematiche
ambientali.
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Infatti, nel corso di frequenti verifiche e di confronti con le esigenze del territorio, è emersa con
forza la necessità di accentuare le competenze di tipo ecologico, poiché gli ambiti entro i quali i
diplomati dovranno operare sono di carattere:
a- biologico
b- chimico
c- tecnologico
Questo tipo di sperimentazione si propone di:
-
far acquisire conoscenze e abilità nel campo ecologico (azioni di controllo e tutela del
territorio) e nella prevenzione primaria (salute degli ecosistemi e degli ambienti di vita);
-
promuovere le doti di versatilità, adattabilità ed approccio critico ai problemi posti dalla
evoluzione della tecnica e della scienza nella società attuale;
-
sollecitare lo sviluppo di autonome capacità applicative nell'uso di metodi e di strumenti.
-
corrispondere alle mutate richieste che pervengono dal mondo del lavoro e dal territorio;
-
definire un nuovo curricolo di studi nell'ambito della trasversalità del sapere;
Per quanto riguarda i metodi didattici impiegati, il Consiglio di Classe ha condiviso la scelta
didattica generale dell’adozione di un metodo induttivo, idoneo per sviluppare negli alunni
maggiori capacità di analisi e collegamento tra i diversi settori dell’area professionalizzante ma,
più in generale, a saper analizzare situazioni diverse, stabilendo conclusioni appropriate,
interpretare e valutare strutture e situazioni del contesto in cui si sta operando.
In particolare, attraverso le seguenti tipologie di approccio: lezione frontale, attività di
laboratorio, lavori di gruppo, ricerche, studio di casi o problematiche complesse, discussioni.
Per quanto riguarda i mezzi e gli strumenti adottati, l’azione didattica, compatibilmente con le
esigenze specifiche delle singole discipline, si è avvalsa dell’uso di testi e manuali, fotocopie,
uso di laboratori sia settoriali sia multimediali, lavagne luminose, proiettori, sussidi audiovisivi.
Per quanto riguarda gli spazi e i tempi del percorso formativo, il Consiglio di Classe ha
concordato per ciascuna disciplina verifiche in numero adeguato sui vari moduli oggetto della
programmazione di ciascun docente, concordando inoltre, i tempi di esperienze di preparazione
agli esami di stato, relative alla prima, seconda, terza prova scritta e al colloquio.
Il Consiglio di Classe ha inoltre concordato di dedicare adeguati spazi e tempi al recupero in
itinere.
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3.Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (area di progetto, progetti speciali, viaggi e
visite guidate ed aziendali in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze
degli alunni)
Al fine d’integrare la formazione degli allievi il Consiglio di Classe ha approvato e realizzato le
attività di seguito riportate:
1. Partecipazione al Progetto Orienta
2. Visita di istruzione a Valencia
3. Partecipazione ad un convegno sulle cellule staminali presso l’Università di Firenze.
4.Relazioni e programmi svolti relativi alle seguenti materie:
Religione
Lingua e letteratura italiana
Storia
Matematica
Lingua Inglese
Igiene legislaz. Sanit.
Analisi Chimica e strumentale Educazione fisica
Impianti Chimici
Lab. Microb. Spec.
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ITALIANO
Docente Prof. Bianchini Antonio
Libri di testo adottati
“ La letteratura” di Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, voll. 5 e 6, ediz. Paravia
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore 1^ quadrimestre
Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2013
Totale al 15/5/2013
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2012/2013
Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33)
33
41
74
85
99
Finalità
La finalità prevalente del corso di letteratura italiana è stata fornire una consapevolezza dello svolgimento
della nostra letteratura, sia per quanto concerne i principali autori che i movimenti, in chiave filogenetica e
storicistica. Soprattutto, i testi letterari e le correnti artistiche e di pensiero che abbiamo affrontato sono serviti a
comprendere meglio i periodi storici studiati, sviluppando i necessari collegamenti culturali. Questo approccio mi
sembra indispensabile e ineludibile in un istituto tecnico, dove viene a mancare il supporto di discipline e relative
competenze attinenti, soltanto per portare qualche esempio, al pensiero filosofico, alle arti figurative, alle
letterature straniere… Anche per questa ragione ho, nei limiti di tempo che abbiamo, aperto spesso il programma
alle altre letterature. La finalità, quindi, è stata anche quella di fornire motivazioni e rinforzi al gusto per la lettura
autonoma, sollecitazioni che spingessero gli studenti a cercare nella letteratura elementi di pensiero critico e
divergente, anziché schemi e formule preconfezionati. Ho sempre ritenuto che ciò sia possibile puntando molto
alla qualità del lavoro in classe, alla dialettica e all’interazione con gli allievi, anche in parte a detrimento della
quantità.
Su un altro versante, quello della competenza linguistica, sia per ciò che concerne l’abilità nell’uso orale
sia per lo scritto, mi sono dovuto misurare, come ritengo avvenga oggi per ogni docente a fronte di una realtà
generazionale diffusa, con pregresse carenze nell’uso sintattico-grammaticale ed ortografico spesso di tipo
elementare e con una conoscenza ridotta del lessico dello italiano in una congrua percentuale di studenti.
In pratica, la finalità fondamentale consiste in una scommessa molto difficile per l’insegnante di lettere:
confrontarsi con un dato sociologico che ritengo sotto gli occhi di tutti, ovvero la realtà di giovani che non
leggono, che ignorano i classici ( con gli universi di pensiero ad essi sottesi ) e che hanno una competenza della
loro lingua appiattita sul modello televisivo. Smuovere qualcosa in questo senso credo sia la stella polare
dell’insegnante di lettere, e più in generale di discipline umanistiche, in un atteggiamento propositivo, duttile e
non sterilmente conservatore ed oppositivo.
Obiettivi conseguiti
La classe ha conseguito, nel corso del triennio, risultati apprezzabili. Vi è stato un crescendo complessivo,
in termini di collaborazione e partecipazione alle lezioni e soprattutto allo scritto, partendo da situazioni in alcuni
casi piuttosto deficitarie, sono stati conseguiti sensibili progressi sotto il profilo critico ed interpretativo, nella
strutturazione dei testi prodotti e nelle competenze di tipo lessicale, grammaticale ed ortografico. Vi è un
ristrettissimo numero di alunni che talvolta non riesce a raggiungere allo scritto un livello sufficiente, pur
denotando impegno e volontà di migliorare. Nell’insieme la classe si è attestata, come profitto finale, su un livello
decisamente buono.
Nelle due prove di simulazione del pentamestre i risultati sono stati globalmente confortanti, con una
media di 12 quindicesimi nella prima e 11,3 quindicesimi nella seconda. In altri termini una classe che si attesta
mediamente intorno al tradizionale sette della scala in decimi, con alcune punte di eccellenza.
Per quanto riguarda il programma di letteratura italiana, ritengo che tutti gli allievi abbiano, con spessori
diversi di elaborazione, acquisito almeno in modo sufficiente l’excursus essenziale della letteratura italiana a
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partire dal periodo postunitario fino ai classici del primo Novecento, con significative aperture alle letterature
straniere, in sincronia con il programma di storia e privilegiando ( in direzione della storia) i nessi interdisciplinari.
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
Un problema sempre più accentuato, da me e da altri colleghi spesso stigmatizzato, è costituito dall’alto
numero di ore di lezione che vengono a mancare, per una quantità di motivi, legati a progetti, gite, o cause di forza
maggiore determinatesi nel corso dell’anno scolastico. Alla fine l’incidenza sullo svolgimento del programma è
notevole, e si traduce in una frammentazione del percorso didattico e in un’oggettiva difficoltà ad equilibrare
aspetti qualitativi e quantitativi.
Gli argomenti inerenti la letteratura italiana del Novecento sono stati trattati in modo più sintetico, proprio
per le numerose ore di lezione venute a mancare. E del resto non è stato semplice conciliare lo svolgimento del
programma di letteratura con un adeguato tirocinio nell’uso scritto, in una classe dove non mancavano alunni con
carenze di base di un certo rilievo.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Positivismo e Naturalismo: caratteri generali
Da Madame Bovary di Flaubert: I sogni romantici di Emma; Il grigiore della provincia e il sogno
della metropoli
Da Germinie Lacerteux di Edmond e Jules de Goncourt: Prefazione; Un manifesto del Naturalismo
Da Il romanzo sperimentale di Emile Zola: Prefazione; Lo scrittore come operaio del progresso sociale
Da L’Assomoir di Emile Zola : L’alcol inonda Parigi
Da Anna Karenina di Lev Tolstoj: Il suicidio di Anna
Verismo italiano: caratteri generali
Giovanni Verga: profilo biografico e critico
Da Vita dei campi: Fantasticheria
Rosso Malpelo
La lupa
Dalle Novelle rusticane: La roba
Da I Malavoglia: sintesi del romanzo e passi scelti presenti nell’antologia
Da Mastro-don Gesualdo: sintesi del romanzo e passi scelti presenti nell’antologia
Decadentismo: caratteri generali e cenni ai principali autori Decadentismo in Francia
Giovanni Pascoli: profilo biografico e critico
Da Myricae:X Agosto; Novembre
Dai Poemetti: Italy; L’aquilone
Gabriele D’Annunzio: profilo biografico e critico
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Da Il piacere: Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti; Una fantasia in
bianco maggiore
Da Le vergini delle rocce : Il programma politico del superuomo
Da Le Laudi, Alcyone: La sera fiesolana; La pioggia nel pineto; I pastori
Italo Svevo: profilo biografico e critico
La coscienza di Zeno: sintesi del romanzo e passi scelti presenti nell’antologia
Luigi Pirandello: profilo biografico e critico
Il fu Mattia Pascal: sintesi del romanzo e passi scelti presenti nell’antologia
Poeti italiani del Novecento: Ungaretti; Quasimodo; Montale ( cenni biografici e critici )
Da L’allegria di Giuseppe Ungaretti: I fiumi; San Martino del Carso; Commiato;Soldati; Natale
Da Acque e terre di Salvatore Quasimodo: Ed è subito sera; Alle fronde dei salici
Da Ossi di seppia di Eugenio Montale: Non chiederci la parola; Meriggiare pallido e assorto; Spesso il
male di vivere ho incontrato
I seguenti argomenti verranno svolti dopo la compilazione del presente documento , vale a dire
dagli inizi del mese di maggio fino al termine dell’anno scolastico: Svevo, Pirandello, poeti italiani del
Novecento.
In quanto ai tempi, darò un’indicazione orientativa, poiché i diversi argomenti non
costituiscono compartimenti stagni, bensì di frequente sono stati operati confronti e riallacciamenti.
Pertanto, ribadendo che lo svolgimento del programma è stato più analitico fino a D’annunzio compreso,
togliendo i tempi destinati a lezioni teoriche sulla scrittura, esercitazioni, compiti e revisione in classe degli
stessi, fornisco la seguente tabella oraria:
-Positivismo, Naturalismo e testi : 16 ore
-Verismo italiano, Verga e testi: 18 ore
-Decadentismo, caratteri generali: 6 ore
-Pascoli: 8 ore
-D’Annunzio: 6 ore
-Pirandello: 3 ore
-Svevo: 3 ore
-Poeti italiani del Novecento: 4 ore
Laboratorio
Non ho mai utilizzato il laboratorio d’italianistica, soprattutto perché non vi è stato il tempo di arricchire
con la proiezione di film il nostro programma. Ho piuttosto suggerito, di volta in volta, film che gli studenti
avrebbero potuto vedere autonomamente, o in qualche caso ho portato in classe materiale aggiuntivo rispetto al
libro di testo.
Metodologie adottate
Come mia abitudine, ho svolto le lezioni di letteratura prevalentemente non attenendomi al testo in
adozione, cercando di sviluppare un mio percorso critico, con collegamenti culturali di una certa ampiezza,
fornendo spunti e fonti in alternativa e ad integrazione del manuale. Ciò nonostante, sul testo in adozione sono
state seguite le mappe concettuali, le tavole sinottiche, molto utili in funzione di sintesi ed ovviamente la maggior
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parte dei brani letti e assegnati. A causa dello iato verificatosi spesso tra argomenti delle lezioni e manuale, è stato
fondamentale per gli allievi prendere appunti e integrare attraverso essi lo studio domestico.
Ho privilegiato la lezione dialogata, per quanto possibile e la proposta di ricavare soluzioni interpretative in
corso di lezione e di lettura dei testi.
Degli autori che abbiamo studiato ho cercato di fornire un’ immagine completa, più ricca e vivace rispetto
all’arido schema biografico presente nei testi scolastici, agganciandomi alle tematiche sociali e politiche del tempo
in cui hanno vissuto.
Per quanto concerne lo scritto, come già evidenziato, ho insistito molto nel sottolineare agli studenti, al
momento della consegna degli elaborati, la quantità di errori di tipo grammaticale e ortografico con i quali sono
arrivati al triennio ( una parte della classe), invitandoli a specifici esercizi di rinforzo. D’altro lato ho cercato di
scoraggiare la pratica del copia-incolla da internet, delle copie mnemoniche, del conformismo linguistico e
intellettuale, premiando percorsi di scrittura personali, autonomi, caratterizzati da una certa dose di originalità e
senso critico. Le lezioni teoriche sono state integrate con alcune dispense da Tullio De Mauro, che vertono su
aspetti essenziali della scrittura ( alcune norme generali; l’indice di leggibilità…) e concernenti le tipologie del
saggio breve e dell’articolo di giornale.
Sussidi didattici
Vedi i due precedenti paragrafi
Criteri e strumenti di valutazione
Come accennato, ho cercato il più possibile, durante le lezioni, l’interazione con gli studenti ed un primo
criterio di valutazione importante è stata proprio la partecipazione e la capacità d’intervenire positivamente
durante le lezioni, anche rispondendo alle frequenti domande a pioggia. La così detta verifica formativa è stato lo
strumento più usato.
Per lo scritto, si sono alternate tracce nelle tipologie previste per l’esame di stato. Riguardo alla valutazione
dello scritto, rimando all’ultimo capoverso del paragrafo sulla metodologia.
Ho tenuto soprattutto presenti, nella valutazione, i livelli di partenza dei singoli alunni ed i relativi
progressi compiuti, sia in termini tecnici, di correttezza formale nell’uso orale e scritto della lingua, sia in termini
di capacità logico- critiche, di motivazioni, di curiosità culturale, partecipazione ed impegno.
Esempi di prove di verifica
Per le tracce delle due simulazioni, effettuate nel secondo periodo, rimando agli allegati inseriti nella
presentazione generale della classe. Prevalentemente ho optato per tracce ministeriali ( a parte la seconda
simulazione) al fine di abituare gli allievi a confrontarsi con un determinato stile di tracce proposte. Es. la traccia
ministeriale
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STORIA
Docente Prof. Bianchini Antonio
Libri di testo adottati
“Guida alla storia” di Giardina , Sabbatucci, Vidotto, vol. 3, ediz. Laterza Scolastica
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore 1^ quadrimestre
Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2013
Totale al 15/5/2013
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2012/2013
Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33)
23
25
48
56
66
Finalità
La finalità dello studio della storia è ovviamente quella di entrare in possesso di conoscenze riguardanti il
passato da cui proveniamo, di categorie interpretative delle dinamiche sociali e politiche (con relativa
terminologia) che permettano in qualche misura di orientarsi nel presente, saperlo decifrare e non soltanto subirlo.
I media propongono spesso i risultati sconcertanti di sondaggi riguardo l’ignoranza della storia ( l’ultimo di questi,
circa il significato della ricorrenza del 25 aprile in Italia, ignorato dalla maggioranza degli intervistati sotto i
quarant’anni). Il problema è profondo ed investe una disaffezione al senso stesso di cittadinanza, l’interesse a
comprendere un mondo del quale siamo comunque parte e che determinerà le forme di vita dei giovani che stanno
lasciando la scuola. Si tratta pertanto di una finalità alta e trasversale indipendentemente da quelli che saranno gli
esiti di studio o professionali e il ruolo sociale che gli studenti di oggi occuperanno.
Obiettivi conseguiti
Complessivamente sono soddisfatto per il modo in cui gli studenti hanno seguito le lezioni, denotando
disponibilità e partecipazione, anche se lo studio a casa è stato in qualche caso discontinuo o effettuato alla vigilia
delle verifiche. Procedendo a ritmi non serrati sono riuscito a conseguire, nella classe, una preparazione
mediamente più che sufficiente, con un certo numero di alunni in grado di elaborare in modo personale e critico le
conoscenze apprese. Ho potuto comunque, per tutti, rilevare almeno la conoscenza dei principali nessi di causa
effetto e delle coordinate più importanti del programma svolto.
Durante lo svolgimento del programma, ho cercato di trattare sinteticamente il versante storico degli
argomenti d’indirizzo, incontrando un interesse e una partecipazione marcati soprattutto da parte di alcuni alunni.
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
Mi sarebbe piaciuto inoltrarmi maggiormente nel programma di storia del Novecento, così da affrontare
aspetti degli ultimi cinquanta anni di storia, ai quali ho soltanto talvolta accennato. Questo è in parte dipeso dal
fatto che il programma è iniziato dalla situazione sociale e politica dell’Italia all’indomani dell’unità (un ritardo
quindi maturato lo scorso anno), sia da quelle lezioni venute a mancare e da quelle interruzioni delle quali ho
parlato nella relazione illustrativa d’italiano, che non permettono un ruolino di marcia organico e adeguato.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Le questioni nell’Italia postunitaria (tot. 16 ore)
-Questione sociale
-Questione meridionale
-Questione romana
-Questione veneta
-Questione delle terre irredente
-Questione di Tunisi
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Destra storica e sinistra storica al governo in Italia. I governi Depretis e Crispi. (tot. 4 ore)
Guerra franco-prussiana. Comune di Parigi. Formazione dell’Impero Tedesco (tot. 3 ore)
Prima e seconda Internazionale (tot. 2 ore)
Seconda Rivoluzione Industriale e Belle Epoque (tot. 2 ore)
Triplice Alleanza e colonialismo italiano di fine Ottocento (dall’acquisto della Baia di Assab alla disfatta di Adua)
(tot 4 ore)
Colonialismo e Imperialismo tra Ottocento e Novecento. Due nuove superpotenze: Stati Uniti e Giappone. (tot. 3
ore)
Secolo lungo e secolo breve secondo l’interpretazione di Hobsbawm (1 ora)
Guerra russo-giapponese (1 ora)
Guerra italo-turca e conquista italiana della Libia. Suffragio universale maschile e Patto Gentiloni (2 ore)
Le cause della Prima Guerra Mondiale (3ore)
La Prima Guerra Mondiale; cronologia essenziale (3 ore)
Gli effetti della Prima Guerra Mondiale sul piano politico internazionale. Gli effetti sociali e politici in Italia; il
Biennio Rosso (2ore)
Rivoluzione Russa e nascita dell’URSS: dalla rivoluzione del 1905 alla morte di Lenin e successione (3 ore)
Il Fascismo in Italia (2 ore)
La Germania di Hitler (2 ore)
Seconda Guerra Mondiale (2 ore)
La Guerra Fredda (1 ora)
I tempi forniti a lato dei singoli argomenti sono indicativi: comprensivi delle verifiche e non rigidamente intesi, in
quanto (come spiego nella metodologia) le lezioni presentano continuamente riprese, allacciamenti. Il programma
risulta essere stato svolto in modo meno analitico per gli ultimi argomenti del programma per le ragioni esposte
nel paragrafo precedente.
Laboratorio
Il lavoro di laboratorio in senso stretto non è esistito nello svolgimento del programma di storia. Mi sono
limitato, di volta in volta, a fornire dati da fonti diverse rispetto al manuale in adozione e a suggerire filmati,
canzoni d’epoca ed altro facilmente reperibili in rete.
Metodologie adottate
Nello svolgimento del programma ho puntato, fondamentalmente, ad attivare la curiosità, l’interesse e il
senso critico degli studenti. Ho cercato di evitare l’aspetto statico e a compartimenti stagni che può derivare da
una certa applicazione dell’insegnamento modulare, nella consapevolezza che lo studio della storia è
essenzialmente comprensione di flussi e dinamiche che, attraverso variabili subordinate, abbracciano periodi tra
loro anche molto lontani. In questo senso mi avvalgo, in uso scolastico e divulgativo, della categoria storiografica
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della lunga durata in Braudel e più in generale nella scuola di pensiero francese. Ovvero tengo soprattutto presente
la possibilità per il discente di applicare gli strumenti acquisiti, di volta in volta, attraverso lo studio della storia
per epoche diverse e per la lettura del presente in primo luogo. A questo scopo ho effettuato, generalmente, una
notevole quantità di collegamenti ad ampio raggio, presentando la molteplicità dei punti di osservazione sul dato
storico, così da far comprendere la necessità della riflessione critica e di un atteggiamento nei confronti dei dati
rilevati analogo a quello del così detto problem solving. Insomma: esattamente l’opposto del luogo comune per cui
la storia basta studiarla (come se questo non fosse in una certa misura vero per qualsiasi materia…).
Ho cercato altresì di dare spazio alla così detta storia orizzontale: ovvero la storia delle masse, con la loro
economia, il loro modo di vivere, di abitare e di mangiare, con le malattie e la diversa speranza di vita relativa a
contesti storico-sociali diversi. In questa dimensione ho presentato aspetti inerenti le discipline d’indirizzo, per i
quali sarebbe altrimenti mancata la capacità di quotare e storicizzare. Per portare soltanto pochi esempi: le
malattie endemiche ed epidemiche nell’Italia postunitaria (che rappresentano un elemento molto importante della
questione sociale), la lotta alla malaria, la pandemia di spagnola alla fine della Grande Guerra…
Non ho seguito di pari passo il libro in adozione, considerandolo soltanto una fonte importante, magari
insieme ad altre, per lo studio domestico, anche per far capire che la verità storica è di per sé plurale e complessa.
Ho invitato gli studenti a prendere appunti in classe, da riordinare ed integrare in un successivo momento. Per la
maggior parte degli argomenti ho fornito agli studenti delle dispense scritte da me, a carattere sintetico e con un
taglio volto a evidenziare le informazioni ed i nodi concettuali per me essenziali.
Sussidi didattici
Vedi i due precedenti paragrafi
Criteri e strumenti di valutazione
Ho valutato particolarmente la capacità di orientarsi sulle grandi coordinate e di applicare, attraverso i
dovuti nessi logico-critici, le conoscenze acquisite. Occorre distinguere tra un livello di sufficienza, negli alunni
che si sono fermati ad una preparazione meno approfondita, e un livello superiore per chi è andato oltre il piano
informativo, dimostrando doti di elaborazione personale, grazie anche ad una maggiore partecipazione in classe.
Nelle verifiche orali ho seguito, quasi quotidianamente, il metodo delle domande a pioggia, premiando
inoltre gli interventi positivi nel corso delle lezioni. Le verifiche scritte, oltre al tema storico con la duplice valenza
per italiano e storia, sono consistite in questionari a risposta aperta, dove fosse possibile una articolazione del
discorso e la valutazione, quindi, del ragionamento critico e della logica interna.
Esempi di prove di verifica
Questionario di storia
1) Tracciate un quadro sintetico delle principali questioni presenti nell’Italia postunitaria.
2) Quale riflesso politico ebbe in Italia la sconfitta francese ad opera dei Prussiani?
3) Delineate sinteticamente le caratteristiche della formazione dell’Impero Tedesco.
4) Collegate date ed eventi:
1861; 1863, 1865; 1866; 1868; 1869; 1870; 1871; 1876; 1877
a) Cade il governo della Destra storica
b) Torino cessa di essere capitale d’Italia
c) Morte di Cavour
d) Legge Pica (legislazione d’emergenza per combattere il brigantaggio)
e) Unità d’Italia
f) Legge Coppino (cinque anni di istruzione elementare pubblica, obbligatoria e gratuita)
g) Roma diviene capitale d’Italia
h) La Destra storica raggiunge il pareggio del bilancio
i) Nascita dell’Impero Tedesco
j) Firenze diviene capitale d’Italia
k) Presa di Roma (breccia di Porta Pia)
l) I Francesi sono sbaragliati a Sedan
m) Terza guerra d’indipendenza
n) Apertura del Canale di Suez
o) Tassa sul macinato
Documento del Consiglio di classe– pag. 13/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
MATEMATICA
Docente Prof. Antonella Guerrieri
Libri di testo adottati :
Bergamini-Trifone : Il calcolo differenziale e lo studio delle funzioni . Il calcolo integrale e le equazioni
differenziali . Il calcolo combinatorio ,la probabilità e le distribuzioni di probabilità .
Zanichelli.
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011-2012
Totale ore 1º quadrimestre
Totale ore 2º quadrimestre al 15/05/2012
Totale al 15/05/2012
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012
Totale previsto dal piano studi (3x33)
23
29
52
59
66
Finalità
Gli obiettivi generali sono quelli concordati nel consiglio di classe. Gli obiettivi specifici inerenti alla matematica
di carattere generale sono i seguenti:
- Acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione.
- Capacità di utilizzare i metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.
- Attitudine a riesaminare in modo critico e sistemare in modo logico le conoscenze acquisite.
- Eseguire correttamente elementari procedure di calcolo e controllare il significato dei risultati trovati.
- saper assumere un atteggiamento di “problem solving” anziché di meccanica risoluzione di esercizi
standard.
Obiettivi conseguiti
Gli allievi sono in grado di :
- Studiare e rappresentare graficamente una semplice funzione.
- Calcolare integrali indefiniti.
- Calcolare integrali definiti e aree di parti di piano delimitate da rette e da parabole e da semplici funzioni.
- Calcolare volumi di solidi di rotazione attorno all’asse x.
- Saper calcolare disposizioni,permutazioni e combinazioni.
- Conoscere le prime nozioni della concezione classica della probabilità
La classe ha generalmente dimostrato interesse per le attività scolastiche, partecipando alle lezioni con
assiduità, quasi tutti gli alunni hanno lavorato con impegno anche se alcuni hanno incontrato difficoltà
nell’affrontare alcuni argomenti, utilizzando spesso un metodo di studio superficiale.
Il rendimento degli alunni è diversificato. Un ristretto numero ha dimostrato, oltre che un impegno e una
partecipazione assidui anche buone capacità nella materia; altri invece hanno dimostrato una preparazione
sufficiente anche se non molto accurata, sono presenti inoltre alcuni casi di insufficienze e casi in cui si è
evidenziata una effettiva difficoltà di base per la disciplina che non è stato possibile superare.
Documento del Consiglio di classe– pag. 14/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
L’ultima parte del programma non è stata svolta in modo esauriente e completo per motivi di tempo. Del
calcolo combinatorio sono state fornite solo le nozioni fondamentali , ma soprattutto della probabilità
saranno affrontati solo i casi piu’ semplici e basilari.
Contenuti e tempi del percorso didattico
-
Le ore settimanali di lezione sono state due. Seguendo le linee programmatiche concordate con i colleghi ,
gli argomenti affrontatati nel primo trimestre sono stati :
Il teorema di de L’Hopital.. Ripasso dello studio di funzione con la ricerca di massimi ,minimi e flessi.
Gli integrali indefiniti con definizione e proprietà , integrali immediati , il metodo di scomposizione .
Nel secondo pentamestre gli argomenti affrontati sono stati:
Il metodo di sostituzione , il metodo di integrazione per parti., l’integrazione delle funzioni razionali fratte
L’integrale definito con definizione e proprietà , il teorema della media , il teorema fondamentale del
calcolo integrale (senza dimostrazione) , calcolo di aree e volumi di solidi di rotazione.
Calcolo combinatorio: raggruppamenti,disposizioni semplici e con ripetizione, permutazioni semplici e con
ripetizione (svolti al 3/5/2013) , combinazioni semplici e con ripetizione ( ancora da svolgere).
La probabilità: gli eventi, la concezione classica della probabilità , la probabilità della somma logica di
eventi (ancora da svolgere).
Metodologia didattica
L’insegnamento è stato condotto privilegiando un approccio intuitivo ai concetti fondamentali dell’analisi
procedendo dal semplice al complesso, dall’intuizione al rigore ed i temi concettuali sono stati in un secondo
tempo formalizzati.
Si è ritenuto opportuno ritornare sugli argomenti a diversi livelli in varie occasioni con un apprendimento a spirale
e non per accumulo successivo di nozione tecniche.
L’introduzione dei vari concetti è stata accompagnata da un ventaglio più ampio possibile di esempi ed opportuni
controesempi per facilitare il processo di comprensione della teoria e fornire agli alunni una conoscenza di tipo
non nozionistico. E’ stato fatto continuamente ricorso ad esercizi di tipo applicativo per consolidare le nozioni
apprese dagli alunni e far loro acquisire un adeguata padronanza di calcolo. Il percorso seguito in quest’ultimo
anno è quello sostanzialmente tracciato dal libro di testo di analisi.
Sussidi didattici
Il libro di testo è stato usato assiduamente sia per quanto riguarda la parte teorica sia come eserciziario.
Criteri e strumenti di valutazione
I criteri di valutazione sono quelli tipici della disciplina: conoscenza,correttezza di calcolo e capacità di
organizzazione logica ne sono i fondamenti, Gli strumenti di valutazione sono state le prove scritte ed orali.
Nell’orale si è accertata per ogni allievo la conoscenza adeguata dei contenuti, l’utilizzo di un linguaggio
scientifico corretto, la capacità di elaborazione autonoma e abilità di analisi e di sintesi. La valutazione è stata
espressa in decimi come stabilito nel POF dell’Istituto.
Documento del Consiglio di classe– pag. 15/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Esempi di prove di verifica
Teorema di de L’Hospital e punti di flesso
Applicando il teorema di de L’Hospital calcola i seguenti limiti
ln x
2 sin x − x
; 2) lim
x →1 3 x − 3
x →0
x2
1) lim
; 3) lim
x →3
x2 − 2x − 3
ln x + 2 x
; 4) lim x
;
2
→∞
x
x − 3x
e +x
1 − ex
ex −1 − x
tan x − sin x
;
6)
lim
;
7)
lim
;
x →0
x →0
x → 0+
x2
x2
x2
2 x2 − 3x + 4
.
x →+∞ 5 x − 2 − 3 x 2
5) lim
8) lim
Studia la concavità delle seguenti funzioni ,determina i punti di flesso e rappresenta graficamente almeno una di
esse.
1) y = 4 x 3 − x 4 ;
2) y =
1
x +3
2
CALCOLA I SEGUENTI INTEGRALI :
3x 2 + 2 − 4 x
∫ 3x dx ;
2 − sin 2 x
∫ sin 2 x + 2 cos2 xdx ;

∫  4 x
2
2
− 3 x +  dx ;
x
x −1 − x + 2
∫ 9 3 dx ;
 sin 3 + 1

∫  sin 2 + cos x dx ;
 3 4  3 4 
∫  3x + x   3x − x  dx ;
∫
( 2 cos x + 1)( 2 cos x − 1)dx
cos 2 x
 3 2x
1  3x
∫  e − 3 e x e dx ;
 2
∫  x
6 x −1
∫ 3x dx ;
2
−

+ 3 x dx ;
x

3
∫ ( 2 − xe ) e dx
−x
x
;
x3 + 3x 2 − x − 3
dx ,
∫
x+3
Calcola i seguenti integrali :
e x − e− x
∫ e x + e− x dx ;
ln x + 1
∫ x dx ;
∫
1
dx ;
x ( x + 1)
x3 − 4 x 2 + 3x + 1
dx ;
∫
x −1
2
∫ x ( x − 1) dx ;
3
∫
sin ln x
dx ;
x
∫e
∫ x x + 1dx :
x sin x
∫
cos x
x
(sin x + x cos x )dx ;
dx ;
∫
x +1
x
Documento del Consiglio di classe– pag. 16/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
e x sin e x
∫ cos e x dx
dx ;
;
 2
∫  x
3
−

+ 3 x  dx .
x

3
INTEGRALI PER PARTI E DELLE FUNZIONI RAZIONALI FRATTE
Calcola i seguenti integrali:
10 x 3 + 10 x + 3
dx ; 2)
5x 2 + 5
1)
∫
5)
∫ ( x − 2)
1
∫
10)
ln
x
3
dx ; 6)
dx ; 11)
∫ xe
2 x +1
∫x
2
1
dx ; 3)
− 2x
dx ; 7)
∫ arcsin xdx
; 12
∫x
∫ x ln 3xdx
∫e
x
2
2x − 3
dx ; 4)
+ 4x + 4
; 8)
∫ arctan xdx
∫x
2
x −3
dx ;
−x−2
; 9)
∫x
2
cos xdx ;
cos xdx .
L’integrale definito e il calcolo delle aree
Calcola i seguenti integrali definiti :
π
7
1
1) ∫ dx ; 2)
x
1
1
2
∫ ( 4sin x − 5 cos x ) dx
0
; 3)
∫x
0
2
1
dx .
− 2x − 3
Calcola il valor medio della funzione y = x 2 − 3 x nell’intervallo [ 0;2] e l’ascissa del punto in cui assume tale
valore.
Determina l’area della regione di piano individuata dalla funzione di equazione y = x 3 e dall’asse x nell’intervallo
[ −2;1] .
1
3
Determina l’area della regione piana limitata dalle due parabole di equazioni y = − x 2 + x e
2
2
1 2 1
y= x − x
2
2
LIVORNO 15/MAGGIO/2012
L’insegnante
ANTONELLA GUERRIERI
Documento del Consiglio di classe– pag. 17/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
LINGUA INGLESE
Docente Prof. Stella Mugnaini
Libri di testo adottati
P. Briano A Matter of Life Edisco
G.Orwell Animal Farm Black Cat
________________________________________________________
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore 1^ quadrimestre
Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2012
Totale al 15/5/2012
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012
Totale ore previsto dal piano di studi (n.2 ore settimanali x 33)
20
26
46
52
66
La notevole differenza di ore riscontrabile tra il totale di ore di lezione previsto dal piano di studi e quello che si
prevede di svolgere effettivamente entro la fine dell’a.s. in corso è dovuta ad ore di lezione perse perché
coincidenti con festività o attività connesse con la scuola (assemblee d’istituto e di classe, simulazioni di prove
d’esame, ecc.) cui ha partecipato l’intera classe .
Finalità
Alla fine del quinquennio ogni studente dovrebbe
1. essere in grado di sostenere una conversazione di carattere generale in lingua
inglese .
2. saper comprendere testi il cui word-range è 1200-1500 di “authentic matherial”
e relativi alla loro specializzazione.
3. saper riportare in lingua inglese gli argomenti delle letture prese in esame con
adeguata padronanza lessicale.
4. saper riportare in lingua inglese argomenti tecnici relativi alle discipline della
specializzazione
5.saper tradurre testi relativi alla specializzazione mantenendo la precisione dei
termini tecnici.
Obiettivi conseguiti
Nell’ambito della classe alcuni alunni si sono distinti per l’interesse, la partecipazione
assidua alle lezioni e l’applicazione nelle attività da svolgere a casa, ottenendo perciò risultati soddisfacenti; altri,
invece, hanno conseguito una preparazione più approssimativa a causa di un’applicazione discontinua e
superficiale.
Molti di loro, inoltre, hanno frequentato in modo saltuario le lezioni e ciò ha ovviamente inciso negativamente sul
loro rendimento.
Ciò è tanto più grave se si considera il numero estremamente esiguo di ore settimanali a disposizione per la lingua
straniera (due)
Numerose sono state, infine, le ore di lezione venute a mancare a causa di attività didattiche diverse, festività,
impegni scolastici di vario tipo e comunque indipendenti dalla volontà della docente curricolare: ciò ha procurato
il rallentamento nello svolgimento del programma e la necessità di adeguarlo a tempi ridotti a disposizione.
Documento del Consiglio di classe– pag. 18/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Contenuti e tempi del percorso didattico
Il primo modulo è stato dedicato ad una revisione delle principali strutture grammaticali studiate negli anni
precedenti.
Il secondo modulo ha riguardato l’esame del libro di lettura “Animal Farm ” di
G. Orwell , assegnato per le vacanze estive, : il testo è stato utilizzato come strumento di verifica dell’esposizione
orale,della comprensione scritta e orale ( domande dell’insegnante) nonché della correttezza linguistica.
Nell’ultimo modulo sono state affrontate letture di argomento tecnico inerente alla specializzazione. Tali letture
sono state individuate su indicazione dei docenti di indirizzo.
G.Orwell Animal Farm Black Cat
Dal testo A Matter of Life sono stati studiati i seguenti moduli:
Module 5: The world of microorganisms
Unit 1 The tools of the microbiologists
Unit 2 What are microbes?
Unit 3 The ecology of microorganisms
Unit 4 Bacteria
Unit 5 Eukaryotic microorganisms
Unit 6Viruses and some virus-like agents
Module 6: Food science and technology
Unit 1 Food and health
Unit 2 Food preservation
Unit 3 Food additives
Unit 4 Food-caused problems
Module 7: Dairy products and alcoholic fermentations
Unit 1 Microbiological aspects of milk
Unit 3 Alcoholic drinks: wine
Module 8:Environmental science and technology
Unit 1The lexicon of environmental damage
Unit 2 Air pollution
Unit 3 Water supplies
Unit 4 Sewage treatment
Unit 6 SewageEnergy resources
Module 9:Biotechnology
Unit 1 What is biotechnology?
Unit 2 Genetic engineering
Unit 4 Biotechnology and medicine
Unit 7 Microorganisms used in biotechnology
Il testo Animal Farm ,che gli alunni hanno letto durante le vacanze estive, è stato approfondito nelle lezioni in
classe nelle quali gli studenti hanno dovuto dimostrare di conoscerne il contenuto attraverso questionari e/o
interrogazioni
L’insegnante inoltre ha inoltre richiesto che gli studenti svolgessero le comprensioni dei testi in uso
utilizzando il dizionario monolingue .
Documento del Consiglio di classe– pag. 19/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Laboratorio
Visto il numero delle classi dell’istituto e la presenza di un solo laboratorio linguistico, si è preferito farlo
utilizzare principalmente dalle classi del biennio e se possibile dalle terze. Pertanto questa classe non ha avuto
l’opportunità di frequentarlo.
Metodologie adottate
Sono state effettuate lezioni frontali, nelle quali sono stati esaminati testi di genere diverso ( testo letterario, testo
tecnico) allo scopo di presentare .diversi tipi di registro linguistico .
Sui testi esaminati sono state successivamente svolte esercitazioni attraverso questionari sia orali che scritti per
sviluppare le abilità di listening/speaking ( gli alunni ascoltano il messaggio dell’insegnante/CD –foreign speakere successivamente conversano con l’insegnante e/o i compagni relativamente all’argomento trattato) e
reading/writing (gli alunni leggono un testo, -silent reading-, ne individuano l’argomento fondamentale ed i punti
principali, ne ricavano le informazioni richieste ).
Viste le disposizioni ministeriali sulla tipologia della terza prova degli Esami di Stato gli alunni hanno svolto
esercitazioni nelle varie tipologie proposte, delle quali è stata poi scelta la tipologia “B”.
L’approfondimento del vocabolario tecnico è stato sviluppato attraverso l’utilizzo del testo specifico in adozione.
Nel corso dell’anno le strategie di recupero sono state attivate nell’ambito del percorso formativo curricolare.
L’insegnante ha fatto tale scelta per due motivi: da un lato ha ritenuto necessario non gravare sul monte ore già
sufficientemente impegnativo per gli studenti che hanno frequentato le lezioni; dall’altro non ha ritenuto
opportuno offrire tali possibilità di recupero a coloro che spesso sono stati assenti .
Dopo il 15 maggio sono state programmate lezioni di approfondimento volte a migliorare la preparazione della
classe in funzione degli esami.
Sussidi didattici
Per l’approfondimento lessicale gli studenti hanno utilizzato il dizionario monolingue in loro possesso oppure
hanno fatto uso di quelli a disposizione degli studenti nella biblioteca dell’Istituto.
L’insegnante ha utilizzato un piccolo lettore CD portatile per l’ascolto di CD in lingua inglese di corredo ai testi
in adozione al fine di svolgere le attività di listening.
Criteri e strumenti di valutazione
Per la verifica ( formativa e sommativa) dei contenuti relativa agli argomenti affrontati in classe sono stati
utilizzati il colloquio e questionari, mentre per verificare le capacità di comprensione sono state svolte anche prove
scritte su testi di argomenti vari, accompagnate da attività a risposta aperta e/o chiusa. Le verifiche scritte sono
state due a “quadrimestre” come pure quelle orali.
La valutazione ha tenuto conto a)degli obiettivi prefissati; b)della situazione di partenza; c)della situazione finale;
d)dell’impegno dimostrato in classe e nello studio a casa; e)della partecipazione al dialogo educativo.
Il criterio di sufficienza è stato determinato sulla base della conoscenza essenziale dell’argomento trattato, la
chiarezza nell’esposizione, le capacità di collegamento e confronto.
Esempi di prove di verifica
1)Questionario su argomenti di biologia (max 5 points each answer)
Answer the following questions
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
What are microbs?
Which were the first organisms to develop?
What is a virus?
What does a healthy balanced diet consist of?
Why are proteins important?
What is the purpose of food preservation?
What are food additives?
Documento del Consiglio di classe– pag. 20/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
8. What is milk?
2)Questionario sul testo “ Animal Farm” (max 5 points each answer).
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Who was old Major?
What caused the rebellion of the animals?
What was Animalism?
Who was Snowball?
Why did snowball and Napoleon often argue?
How could Napoleon get rid of Snowball?
Why did the windmill first ruin?
What was Boxer’s opinion about Snowball?
Who was Sqealer?
What was the farm like after some years?
L’Insegnante
Prof.ssa Stella Mugnaini
Documento del Consiglio di classe– pag. 21/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ANALISI CHIMICA STRUMENTALE
DOCENTI : Proff. PUCCIONI LEONARDO, SORRENTINO MAILA
LIBRO DI TESTO: Analisi chimica strumentale e tecnica di Amandola Terreni Ed Masson Scuola
Testo di consultazione: Analisi chimica strumentale di Cozzi Protti Ruaro Ed Zanichelli
Ore di Lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore I quadrimestre
110
Totale ore II quadrimestre al 15/5
130
Totale al 15/5
240
Totale previsto a fine anno
275
Totale piano di studi
297
PREMESSA
La VA BIO è una classe non particolarmente numerosa, disciplinata sotto il profilo comportamentale,
progressivamente cresciuta dal punto di vista cognitivo nei tre anni di corso.
Nella classe vi è un folto gruppo di alunni, abbastanza interessato e impegnato nello studio personale, ma
comunque lento nell’acquisizione dei concetti e nella generalizzazione degli apprendimenti particolari, che ha
sentito il bisogno di verificare e consolidare la propria preparazione costantemente sperimentando situazioni
sempre nuove e intervenendo da posto o offrendosi volontario per la correzione di esercizi assegnati per casa. Per
contro alcuni studenti hanno più o meno manifestamente abbandonato lo studio della materia classificandola
“troppo difficile”.
OBBIETTIVI CONSEGUITI
I contenuti del corso sono in linea con gli standard generali, gli obbiettivi didattici sono stati sostanzialmente
raggiunti praticando qualche taglio nei contenuti teorici tradizionalmente più indigesti agli studenti per lasciar
spazio ad aspetti più pratici. A titolo di esempio nell’anno in corso sono state menzionate numerose normative in
campo sanitario ed ambientale, è stato spiegato il ruolo di un perito quale consulente tecnico di ufficio o di parte in
una causa civile. Successivamente è stata prodotta una relazione da perito d’ufficio (C.T.U.) relativa ad una finta
causa civile dal contenuto precedentemente concordato.
OBBIETTIVI NON CONSEGUITI
Nel corso dell’anno sono stati penalizzati due argomenti: la polarografia, la quale risulta difficile per gli alunni
anche se si cerca di trattarla in modo semplificato. La spettrofotometria IR è stata trattata in modo molto veloce
come caso particolare di spettroscopia, tralasciando il principio di funzionamento degli apparecchi FT-IR. Della
spettroscopia IR e stata invece trattata l’applicazione riguardante la determinazione degli idrocarburi nelle acque,
metodica presente anche in molti metodi ufficiali (esempio metodi IRSA- acque).
CONTENUTI E TEMPI DEL PERCORSO DIDATTICO
I contenuti sono stati sviluppati secondo la cadenza ormai collaudata da diversi anni e vale a dire nel primo
trimestre ripasso ed i metodi elettrochimici, nel secondo quadrimestre i metodi spettrofotometrici
(spettrofotometria uv-vis) seguito dai metodi cromatografici. Dopo una panoramica generale sulla cromatografia
planare (carta e strato sottile) cromatografia su colonna a caduta e flash (sotto pressione) la gascromatografia è
stata affrontata in modo più approfondito del solito, vista l’importanza della tecnica analitica in questione. Della
gascromatografia sono state spiegate anche le più recenti apparecchiature dotate di rivelatori a selezione di massa
GC-MS, capaci di analizzare contemporaneamente decine e decine di elementi o composti. Sono stati dati accenni
sull’ HPLC e di cromatografia ionica, rivolta alla determinazione di anioni e cationi in soluzione.
Documento del Consiglio di classe– pag. 22/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
LABORATORIO
In laboratorio è stata curata la conoscenza degli strumenti a disposizione sia nella parte costruttiva e di
funzionamento. Sono state condotte analisi su campioni in soluzione acquosa preparati dai docenti e su campioni
reali mettendo in evidenza i problemi causati dalla matrice reale in cui si trova l’analita. Sono stati altresì messi in
evidenza i principali metodi di pretrattamento e mineralizzazione di campioni reali per ottenere soluzioni da
analizzare.
Sono state proposte numerose esperienze che hanno permesso di raccordare e ripassare la preparazione acquisita
negli anni precedenti con le richieste dell’analisi strumentale facendo un continuo paragone con le analisi
classiche.
Sono state lette e commentate alcuni metodiche analitiche facenti parte di metodi ufficiali.
A causa della avaria dello spettrofotometro di assorbimento atomico, sostituito solo nel mese di aprile, è stato
anticipato l’argomento della gascromatografia che è stato sviluppato in modo più approfondito rispetto a gli anni
precedenti, quando lo si iniziava verso metà maggio cioè in un periodo troppo breve e troppo a ridosso degli
esami.
Sono stati suggeriti vari metodi per effettuare semplici calcoli stechiometrici che sono all’ordine del giorno anche
nel caso di indagini strumentali.
Il trattamento statistico dei dati si è limitato ad un utilizzo coerente di cifre significative ed al test di Dixon per la
rilevazione di dati anomali.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Sono state effettuate numerose integrazioni allo svolgimento delle lezioni sperimentando strategie diverse di
spiegazione (dalla lezione frontale pianificata in tutte le sue parti, alla lettura e spiegazione, semplificazione e
collegamento di parti fondamentali del libro di testo, talora dispersivo nella sua impostazione, alla discussione
collettiva a partire da dubbi e problematiche sollevate dagli studenti o più spesso dagli insegnanti, all’approccio
sperimentale con successiva sistematizzazione delle conoscenze teoriche ecc) Sono state trattate alcune normative
in campo ambientale (Dlgs 99/92 riguardante la disciplina dello smaltimento di fanghi di depurazione in
agricoltura, ed alcuni estratti contenuti nel T.U 152/06 riguardanti le acque superficiali, i rifiuti e bonifiche di siti
inquinati). In tutti i casi è stato fatto con particolare riferimento agli allegati tecnici ed alle tabelle dei valori dei
limiti di legge
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA
La verifica viene effettuata mediante colloqui alla fine di una o più unità didattiche, mediante le verifiche scritte
(almeno tre per ogni trimestre/semestre), alla fine dei moduli o di più unità didattiche, basate su prove di carattere
oggettivo (domande strutturate e semistrutturate, risoluzioni di problemi), le relazioni e prove di verifica
strutturate attinenti gli esperimenti di laboratorio. Per quanto riguarda il laboratorio la valutazione terrà conto di
alcuni test scritti nei quali si simulano calcoli abitualmente fatti in laboratorio, risultati relativi alle analisi
quantitative di campioni a composizione nota, interesse, partecipazione, abilità e comportamento in laboratorio,
nella organizzazione nella gestione del quaderno di laboratorio.
I risultati delle prove di verifica, l’interesse e l’attenzione mostrati in classe, nonché osservazioni,
domande, atteggiamenti di collaborazione o meno, sono gli elementi da cui scaturisce la valutazione
periodica dell’allievo. L’andamento di tutti questi fattori nell’arco dell’anno unitamente alla valutazione dei
livelli di partenza, determinerà l’espressione del giudizio finale.
Documento del Consiglio di classe– pag. 23/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
IMPIANTI CHIMICI
Docente Prof. Agen Federico
La Classe si è mostrata disciplinata ed interessata per tutto l’anno scolastico, solo un gruppetto di studenti ha fatto
registrare numerose assenze e quindi ha potuto difficilmente contribuire allo svolgimento del percorso didattico.
Alcuni studenti, tredici per l’esattezza, hanno partecipato, accompagnati dal sottoscritto, alla visita d’istruzione a
Valencia (Spagna), mostrando un comportamento molto corretto ed educato oltre che interessato ai vari aspetti che
la visita ha loro proposto.
Il programma è stato svolto nella sua interezza per quanto riguarda l’argomento portante, il trattamento delle
acque reflue, mentre l’approfondimento del trattamento dei fanghi e la depurazione degli effluenti gassosi sono
stati solo accennati nel primo caso e non svolto nel secondo per il notevole numero di ore in meno di lezione
effettuate.
Libri di testo adottati
Nessuno
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore 1^ quadrimestre
Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2013
Totale al 15/5/2013
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2012/2013
Totale ore previsto dal piano di studi (n.4 ore settimanali x 33)
42
40
82
116
132
Finalità
Le finalità del corso sono state volte all’apprendimento delle conoscenze degli Impianti di Depurazione delle
Acque Reflue. Nell’ambito delle competenze generali si è cercato di portare la classe a:
• saper lavorare in modo autonomo
• saper lavorare in gruppo
• sapersi adattare a situazioni nuove
• essere flessibili nell’affrontare i problemi
• essere puntuali e rispettare le scadenze
• porsi in modo corretto nelle relazione con gli altri
• saper ricercare ed utilizzare le informazioni (libro di testo, manuali, internet....).
Obiettivi conseguiti
Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, tenendo conto che una parte del programma non è stata svolta per
mancanza di tempo, comunque la parte principale della Depurazione delle Acque Reflue è stata completamente
svolta, sono mancati gli approfondimenti sul trattamento dei fanghi e della depurazione degli effluenti gassosi.
Pertanto gli obiettivi raggiunti sono stati:
• essere in grado di riconoscere i tipi di operazioni unitarie connessi alle varie fasi della depurazione
dell’acqua e dell’aria lavorazione e di impostare e risolvere bilanci di materia e di energia
(equazione di Bernoulli)
• saper interpretare in maniera corretta gli aspetti impiantistici, chimici, chimico-fisici, ecologici ed
economici di un processo chimico-biologico
• saper realizzare uno schema di processo e valutare l’efficacia economica delle diverse soluzioni
possibili
Documento del Consiglio di classe– pag. 24/79
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• saper valutare l’efficacia di un sistema automatico di regolazione in un impianto e descrivere e
comunicare con proprietà di linguaggio tecnico con gli specialisti di impiantistica chimica.
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
• Gli obiettivi di cui sopra riferiti ad alcuni approfondimenti degli impianti, precisamente il
trattamento dei fanghi e suo smaltimento, e la depurazione degli effluenti gassosi. Questo per
mancanza di ore di lezione in confronto a quelle previste e quelle precedenti del corso che
consisteva in cinque ore settimanali.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Modulo 0: ripasso e consolidamento delle nozioni sulla problematica generale della depurazione e strumentario
per il disegno di impianti [20 ore]
Modulo 1: i trattamenti primari di acque reflue [20 ore]
Modulo 2: i primi sistemi artificiali di depurazione biologica [30 ore]
Modulo 3: impianti di depurazione delle acque reflue [36 ore]
Modulo 4: trattamenti chimici. [10 ore]
Metodologie adottate
Lezioni frontali
Sussidi didattici
Appunti e mezzi audiovisivi (pc, LIM)
Criteri e strumenti di valutazione
Le prove di verifica formative e sommative sono state di tipo scritto/grafico, almeno una verifica orale per
quadrimestre per studente. Le prove scritte proposte sono state costituite sia da quiz a scelta multipla, da problemi
a carattere numerico che da domande a risposta aperta. Le verifiche orali consisteranno in colloqui durante i quali
l’allievo dovrà mostrare il grado di padronanza raggiunto nei contenuti dei vari argomenti, nella loro esposizione e
nell’uso corretto della terminologia specifica della materia.
Le prove di verifica non strutturate sono state effettuate nella seconda parte del pentamestre, in quanto
rispecchiano maggiormente la tipologia di prova che gli studenti possono dover affrontare all’Esame di Stato.
Esempio di prove di verifica
Verifica di Impianti di Chimica. Classe 5 A Biologico Sanitario. 16/02/13 Prof. Agen F.
Cognome e Nome ________________________________________________________
Rispondere alle seguenti domande, ogni risposta completa vale 1 punto; nel caso di scelta multipla non sono
ammesse correzioni, eventuali correzioni comportano l’annullamento della risposta.
In cosa consiste la preareazione delle acque reflue e quali effetti si ottengono?
2. Disegna lo schema a blocchi di una vasca di compensazione in linea e di una fuori linea:
3. Descrivi il trattamento di disinfezione con Cloro:
4. Come viene definito il fango delle acque reflue?
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Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
5. Indica i parametri, con le percentuali, che vengono rimossi attraverso il processo di sedimentazione:
parametro
%
6. Che cosa rappresenta il Carico Idraulico Superficiale e quale sono le sue unità di misura?
7. Quale delle seguenti espressioni è valida per il calcolo della velocità di una particella, in un moto con
Reynolds inferiore a 0,3?
v = (ρs - ρa) d2 / 18 µ
v = (ρs - ρa) d2 / 18 g µ
v = (ρa - ρs) g d2 / 18 µ
v = (γs - γa) d2 / 18 µ
v = (γa - γs) d2 / 18 µ
8. Le acque reflue di una comunità con una popolazione P = 3000 abitanti, dopo aver subito gli usuali
trattamenti preliminari, vengono sottoposte a sedimentazione, quale parametro si ottiene dalla seguente
espressione? Qss sp ·P = 90·10-3 (kg/ab·gg)·3000ab = 270 Kg/gg
Il carico dei solidi sospesi (QSS) in Kg/gg
Il carico dei solidi sedimentabili (QSSed) in Kg/gg
Il carico organico (Qorg) in Kg/gg
Solidi sospesi residui in Kg/gg.
Solidi totali residui in Kg/gg.
9. Nel caso di smaltimento di acque reflue nei corpi idrici naturali, quali dei seguenti vantaggi non è
corretto?
riduzione della concentrazione di inquinanti grazie alla diluizione con grandi quantità di acqua pulita
allontanamento delle acque inquinate dal punto in cui avviene lo sversamento
distruzione delle sostanze inquinanti ad opera principalmente dei microrganismi contenuti sia nelle
acque naturali che in quelle reflue
non consente la degradazione delle sostanze organiche inquinanti e la loro completa mineralizzazione.
riduzione della carica batterica sia per diluizione che per fenomeni di antagonismo che si generano fra
i microrganismi naturalmente presenti nelle acque e quelli che si trovano nelle acque reflue e che trovano
nelle acque naturali un ambiente poco adatto al loro sviluppo.
10. Disegnare una fossa Imhoff, descrivendone le parti:
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EDUCAZIONE FISICA
Docente Prof. Salvatore Benedetto
Libro di testo consigliato
“Sullo Sport” Conoscenza, Padronanza, Rispetto del corpo
Casa editrice G. D’ANNA
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore 1^ quadrimestre
Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2013
Totale al 15/5/2013
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2012/2013
Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33)
21
26
47
50
66
Finalità
Le finalità generali che la materia si propone sono: acquisire la consapevolezza dei propri mezzi favorendo lo
sviluppo armonico del corpo; facilitare l’acquisizione di una cultura sportiva che tenda a promuovere la pratica
motoria come costume di vita, favorendo la capacità di trasferire i valori acquisiti con le attività sportive al campo
lavorativo e del tempo libero; contribuire allo sviluppo della personalità e influire su alcuni tratti del carattere
dell’alunno, come senso di sicurezza e stima di sé, controllo dell’impulsività; migliorare lo spirito di solidarietà e
collaborazione; attivare la socializzazione; educare al rispetto del prossimo e dell’avversario. Le finalità più
specifiche della disciplina sono: miglioramento delle capacità iniziali , sia condizionali che coordinative –
conoscenza e pratica sia di discipline individuali che di sport di squadra - conoscenza delle norme elementari di
comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti, sviluppo corporeo della persona
per mezzo dell’affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro – muscolari.
Obiettivi Conseguiti
Questa classe ha raggiunto, nel corso del triennio, tutti gli obiettivi di tipo generale che la materia propone: la
socializzazione, il rispetto delle regole e degli altri, il controllo dell’impulsività, spirito di collaborazione e di
solidarietà , il rispetto dell’avversario nei giochi di squadra. Per quanto riguarda gli obiettivi specifici, tutti gli
alunni hanno migliorato le capacità coordinative e condizionali, sono in grado di rielaborare gli schemi motori di
base e applicarli alle varie situazioni, sono capaci di organizzare autonomamente il lavoro e conoscono e praticano
a livello scolastico almeno due sport di squadra.
Obiettivi Programmati e non conseguiti con relativa motivazione
In questo anno scolastico la nostra programmazione prevedeva un lavoro di resistenza aerobica da effettuarsi
all’aperto, ma non è stato possibile svolgerlo a causa dei numerosi lavori di ristrutturazione in atto nella scuola e
del terreno sconnesso. Inoltre il mancato rifacimento della pedana e della fossa di caduta del salto in lungo ha
impedito la pratica di questa specialità dell’atletica leggera.
Contenuti e tempi del percorso didattico
Per verificare i livelli di partenza degli alunni sono stati effettuati all’inizio dell’anno test per la rilevazione delle
qualità fisiche e capacità motorie di base, relative anche alle principali attività sportive, mediante test codificati e
non codificati a valutazione più soggettiva. Le attività di recupero e di sostegno si sono attivate attraverso la
ripetizione del gesto atletico e sportivo sia in maniera globale che analitica fino ad un sufficiente apprendimento
del gesto motorio.
Documento del Consiglio di classe– pag. 27/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
CONTENUTI DELLE ATTIVITA’:
- esercizi a corpo libero sul posto ed in movimento a carico naturale e aggiuntivo, con piccoli e grandi attrezzi
codificati (come palle mediche, funicelle) e non
- esercizi di opposizione e resistenza
- esercizi di mobilità articolare in forma statica e dinamica
- esercizi di coordinazione generale e segmentaria
- esercitazioni specifiche per il miglioramento del senso ritmico - motorio
- attività sportive di squadra di pallavolo, pallacanestro, calcetto, tennis tavolo, sia attraverso i fondamentali
individuali, che l’effettuazione di partite
- esercitazioni propedeutiche e preparatorie delle principali specialità dell’atletica leggera
- esecuzione dei test motori standardizzati.
Per quanto riguarda i tempi si è preferito svolgere quelle attività per migliorare le capacità condizionali e
coordinative nella prima parte dell’anno, e la pratica delle attività sportive nella seconda parte.
Metodologie adottate
La metodologia applicata è stata prevalentemente di tipo globale, salvo nei casi in cui sia stato necessario ricorrere
ad interventi individualizzati o ad una analisi più particolareggiata od approfondita . E’ stata inoltre di tipo sia
induttivo che deduttivo, con un approccio di tipo globale- analitico e con una modalità d’istruzione sia verbale che
visiva.
Sussidi didattici
Le strategie attivate per il perseguimento degli obiettivi sono state differenziate a seconda delle capacità degli
alunni, utilizzando di volta in volta gli strumenti e i vari attrezzi presenti in palestra.
Criteri e strumenti di valutazione
La valutazione è stata di tipo sia oggettiva , ( dove è stato possibile la definizione del livello raggiunto
all’interno di un obiettivo ) che indicativa ( quando la valutazione è stata di tipo visivo ma non quantificabile) .
Inoltre è stato tenuto conto dei livelli di partenza, dell’impegno, della partecipazione e frequenza, del
comportamento e dell’ interesse, sulla base della tabella concordata nella programmazione iniziale. Oltre ai test
suddetti gli allievi sono stati sottoposti a verifiche periodiche riguardanti le varie attività svolte durante le lezioni
.Come strumenti di verifica sono stati utilizzati:
1) osservazione sistematica
2) valutazione in situazione
3) esercitazioni varie
4) test codificati
Per gli alunni esonerati dalle lezioni pratiche, per motivi di salute, la valutazione ha tenuto conto oltre che
dell’impegno, della partecipazione e frequenza, del comportamento, dell’interesse e di attività di collaborazione,
anche dell’approfondimento di tematiche inerenti alla materia che più hanno suscitato interesse.
Esempi di Prove di Verifica:
Test di valutazione coordinative: Funicella 30 secondi, saltelli laterali dentro-fuori al cerchio.
Test di rapidità: Navetta 30 m.
Test di forza: Lancio palla medica 3 Kg, Lancio palla basket da seduto, Addominali sit-up in 30 secondi, Sargenttest, salto in lungo da fermo.
Test di resistenza: Funicella in 1 minuto, Saltelli antero-posteriori in 1 minuto.
Documento del Consiglio di classe– pag. 28/79
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LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA SPECIALE
Docenti:Proff. Antonella Forlani, Mauro Petrucci
Libri di testo adottati:
Fiorin – Microbiologia principi e tecniche - Edi Ermes e Simeone – Laboratorio di Microbiologia– ed San
Marco
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore 1^ quadrimestre
Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2013
Totale al 15/5/2012
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2012/2013
Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33)
59
63
122
139
165
Finalità
Il corso di Laboratorio di Microbiologia speciale è finalizzato ad integrare le conoscenze di Microbiologia
Generale e Tecnica Microbiologica, acquisite dagli allievi durante la 4° classe, con conoscenze ed abilità che
portino a competenze più specifiche nel campo delle indagini ambientali.
In particolare il programma ha previsto l’esecuzione pratica delle principali analisi batteriologiche su diversi tipi
di acque, su aria e superfici e su alimenti quali il latte e i mitili.
Obiettivi conseguiti
Si può considerare che la classe, salvo alcune eccezioni, abbia mediamente conseguito i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti fondamentali su:
- struttura di base e principali attività metaboliche delle cellule batteriche
- microbiologia di particolari ambienti (acqua, aria, superfici, latte, mitili, impianti di depurazione a
attivi)
- principali normative vigenti relative al controllo microbiologico di tali ambienti.
fanghi
COMPETENZE:
Essere in grado di:
- effettuare le principali analisi microbiologiche previste per legge sui vari tipi di acque e su alcuni alimenti.
- saper interpretare correttamente i risultati ottenuti.
- riconoscere l’importanza di alcuni gruppi di microrganismi come indicatori biologici.
CAPACITA’
Saper:
- utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
- relazionare in modo sostanzialmente corretto le esperienze svolte.
- utilizzare nella pratica di laboratorio le conoscenze teoriche acquisite.
Gli allievi hanno dimostrato interesse per la disciplina, ma si sono notevolmente diversificati per partecipazione ed
impegno, oltre che per capacità.
Un gruppo più ristretto di alunni si è distinto in modo particolare, evidenziando ottime capacità e spiccata
attitudine per la materia. Altri, meno brillanti, si sono però impegnati con regolarità e sono così riusciti a
migliorare anche sensibilmente il proprio rendimento nell’arco dell’anno.
Infine alcuni allievi sono stati particolarmente discontinui nella frequenza e nella partecipazione alle attività
didattiche e pertanto hanno conseguito risultati alterni.
Documento del Consiglio di classe– pag. 29/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
Rispetto al numero di ore teoricamente previste quest’anno, le ore concretamente disponibili per le lezioni sono
risultate decurtate di circa il 16% (139 ore contro 165). Inoltre, altri motivi quali partecipazione a progetti, visite di
istruzione, simulazioni delle prove di esame hanno rallentato lo svolgimento del programma e non hanno reso
possibile approfondire in modo adeguato tutti i contenuti previsti; in particolare, l’ultimo modulo relativo ad aria e
superfici è stato limitato all’esecuzione di alcune delle relative analisi di laboratorio.
Contenuti e tempi del percorso didattico
All’inizio dell’anno, circa 8 ore di lezione sono state dedicate al ripasso dei principali argomenti di microbiologia
trattati nell’anno scolastico precedente (cellula batterica, metabolismo microbico, coltivazione dei batteri in
laboratorio, tipi di terreni e loro utilizzo, metodi di conta e di identificazione batterica) e ad una verifica scritta sui
contenuti ripresi in esame.
Ultimata la fase iniziale di ripasso, si è passati allo svolgimento, comprensivo dell’esecuzione delle analisi di
laboratorio e delle verifiche, dei seguenti contenuti , alcuni dei quali dovranno essere ripresi ed approfonditi dopo
il 15 maggio.
MICROBIOLOGIA DEGLI AMBIENTI ACQUATICI (tempo complessivamente impiegato: circa 95 ore)
ACQUE POTABILI: Caratteristiche di qualità di un’acqua destinata al consumo umano: requisiti di potabilità.
Microrganismi patogeni nelle acque. Concetto di indicatore di inquinamento fecale e significato della ricerca.
Gruppi e frequenza dei controlli microbiologici previsti nelle acque di rete, valori limite, valori guida.
Analisi batteriologica delle acque potabili secondo la normativa vigente: modalità di prelievo, determinazione
della carica batterica a 20°C e 37°C, colimetria totale , ricerca di E.coli ed enterococcimetria sia mediante il
calcolo dell’MPN che con la metodica delle membrane filtranti, usando sia terreni tradizionali che di nuova
generazione.
Caratteristiche dei terreni di nuova generazione e confronto con i terreni tradizionali.
ACQUE SUPERFICIALI DESTINATE ALLA PRODUZIONE DI ACQUA POTABILE: Criteri generali per la
classificazione in categorie di qualità (A1, A2, A3); parametri microbiologici, valori guida, cenni ai trattamenti da
effettuare.
ACQUE MINERALI: Caratteristiche generali e microbiologiche. Analisi batteriologica delle acque minerali:
campionamento, determinazione della carica batterica a 20°C e 37°C, ricerca dei Coliformi, di Escherichia coli,
degli Streptococchi fecali, Stafilococco aureo, Pseudomonas aeruginosa, spore dei Clostridi solfito riduttori e
Salmonelle col metodo delle membrane filtranti, attraverso l’uso di terreni sia tradizionali che di nuova
generazione
ACQUE PER LA BALNEAZIONE : Norme legislative riguardanti la modalità di prelievo, l’analisi batteriologica
e l’interpretazione dei risultati; ricerca dei Coliformi, di Escherichia coli e degli Enterococchi con metodo MPN e
con membrane filtranti, attraverso l’uso di terreni sia tradizionali che di nuova generazione
DL 152, 11.05.99 (DISPOSIZIONI SULLA TUTELA DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO):. Obiettivi di
qualità ambientale: definizione dello stato di qualità ambientale per i corpi idrici superficiali; concetto di stato
ecologico e di stato chimico; parametri che concorrono alla loro determinazione; attribuzione dello stato di qualità
ambientale.
ACQUE PER LA MOLLUSCHICOLTURA :. Requisiti microbiologici delle zone acquee destinate alla
produzione e stabulazione dei Molluschi eduli lamellibranchi. Norme sanitarie per i Molluschi eduli
lamellibranchi vivi. Problematiche relative alla presenza di biotossine algali nei Molluschi eduli lamellibranchi..
Analisi batteriologica dei mitili: pulizia ed omogeneizzazione del campione, ricerca dei coliformi fecali e di E.
coli. Cenni alla ricerca delle Salmonelle.
Documento del Consiglio di classe– pag. 30/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
MICROBIOLOGIA DEL LATTE (tempo impiegato: circa 10 ore + 12 ore previste dopo il 15 maggio)
Composizione chimica e valore nutritivo del latte. Microflora del latte: flora batterica normale, contaminazione
endogena ed esogena. Processi di risanamento del latte: pastorizzazione, trattamento UHT e sterilizzazione. Filiera
produttiva del latte: conoscenza dei principali punti critici e dei provvedimenti più significativi per contenere il
rischio.Latte appena munto: caratteristiche igienico-sanitarie e microbiologiche. Controllo microbiologico:
determinazione della carica batterica a 30°C; prova della reduttasi con blu di metilene e resazzurrina. Latte
pastorizzato: caratteristiche generali e microbiologiche. Controllo microbiologico: determinazione della carica
batterica a 21°Ce a 30°C; determinazione dei coliformi mediante conta per inclusione.Latte UHT e sterilizzato:
caratteristiche generali e microbiologiche. Ricerca di Stafilococco aureus nel latte in polvere per l’alimentazione
della prima infanzia.
IL DEPURATORE COME MICROAMBIENTE( tempo impiegato:circa 6 ore)
Composizione e dinamica della microfauna del depuratore a fanghi attivi.La microfauna del depuratore a fanghi
attivi come indicatore dell’efficacia del processo depurativo. Cenni all’SBI.
La digestione anaerobia e la produzione di biogas: fasi e microrganismi coinvolti.
CONTROLLO MICROBIOLOGICO DELL’ARIA E DELLE SUPERFICI( tempo impiegato: circa 3 ore+ 5 ore
previste dopo il 15 maggio )
Controllo microbiologico dell’aria con metodi di campionamento attivo e passivo.
Controllo microbiologico delle superfici con metodo dell’impronta agarizzata e del tampone.
Laboratorio
Analisi batteriologica delle acque destinate al consumo umano:colimetria, ricerca di E.coli ed enterococcimetria in
acque di rete e in acque superficiali,sia mediante la metodica dei tubi multipli nelle sue diverse applicazioni e il
relativo calcolo di MPN, che con la metodica delle membrane filtranti, usando sia terreni tradizionali che di nuova
generazione.
Analisi batteriologica delle acque minerali: determinazione della carica batterica eterotrofa, ricerca dei Coliformi,
di Escherichia coli, degli Streptococchi fecali, Stafilococco aureo, Pseudomonas aeruginosa, spore dei Clostridi
solfito riduttori e Salmonelle col metodo delle membrane filtranti, attraverso l’uso di terreni sia tradizionali che di
nuova generazione.
Analisi batteriologica delle acque di balneazione: ricerca dei Coliformi, di Escherichia coli e degli Enterococchi in
acque di balneazione con metodo MPN e con membrane filtranti, attraverso l’uso di terreni sia tradizionali che di
nuova generazione.
Analisi batteriologica dei mitili: pulizia ed omogeneizzazione del campione, ricerca dei coliformi fecali e di E.
coli, anche attraverso l’utilizzo di Compact Dry.
Analisi batteriologica del latte crudo: prova della reduttasi.
Analisi batteriologica del latte pastorizzato:determinazione della carica batterica a 21°Ce a 30°C; determinazione
dei coliformi mediante conta per inclusione. Utilizzo di Compact Dry.
Ricerca di Stafilococco aureo nel latte in polvere per l’alimentazione della prima infanzia.
Controllo microbiologico dell’aria con metodi di campionamento attivo e passivo.
Controllo microbiologico delle superfici con metodo dell’impronta agarizzata e del tampone.
Metodologie adottate
Ogni argomento è stato svolto attraverso lezioni teoriche ed attività pratiche di laboratorio, iniziando sempre con
una lezione frontale e interattiva sulle caratteristiche microbiologiche dell’ambiente da esaminare e con una
presentazione della metodica di analisi secondo le norme legislative in vigore e delle problematiche ad essa
inerenti. Gli allievi, singolarmente o a piccoli gruppi, hanno svolto personalmente le analisi sotto il controllo degli
insegnanti e successivamente sono stati guidati ad una corretta valutazione ed interpretazione dei risultati ottenuti.
Nel corso del lavoro si è sempre cercato di sollecitare gli allievi a curare la precisione dell’esecuzione, nel rispetto
delle norme di asepsi e delle misure di sicurezza, ed al tempo stesso di interrogarsi sul significato e la finalità delle
operazioni effettuate, così da acquisire una certa padronanza e consapevolezza.
Documento del Consiglio di classe– pag. 31/79
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Sussidi didattici
Come strumenti didattici, oltre al libro di testo (Fiorin – Microbiologia principi e tecniche - Edi Ermes) e a quello
consigliato (Simeone – Laboratorio di Microbiologia– ed San Marco), sono stati utilizzati anche appunti preparati
dagli insegnanti, fotocopie delle leggi, e presentazioni Power Point allestite dagli insegnanti, utilizzando anche
foto delle analisi effettuate in laboratorio.
Per le attività pratiche sono state utilizzate le attrezzature presenti in laboratorio.
Criteri e strumenti di valutazione
Sono state effettuate come verifiche sommative delle prove scritte (test strutturati e a domande aperte) e, più
raramente, prove orali. L’attività di laboratorio è stata valutata con test scritti articolati in domande aperte e quesiti
a scelta multipla, ma anche attraverso l’osservazione individuale del comportamento e del rispetto delle procedure
durante l’esecuzione delle prove pratiche.
La valutazione delle prove è stata effettuata utilizzando una scala a 7 livelli, concordata con gli altri docenti della
specializzazione, che tiene conto dei seguenti criteri:
2/3 - l’allievo non risponde o non ha raggiunto nessuno degli obiettivi prefissati.
4 - l’allievo riferisce i contenuti in modo molto frammentario e raramente dimostra di
coglierne il
significato; in laboratorio non è in grado di operare neppure se guidato.
5 - l’allievo possiede una conoscenza parziale degli argomenti che espone in modo stentato;
in
laboratorio riesce ad affrontare quesiti ed esperienze già affrontati solo se guidato.
6 - l’allievo dimostra una conoscenza non mnemonica degli argomenti trattati con
esposizione
accettabile; in laboratorio mostra capacità di risolvere quesiti ed eseguire esperienze già affrontati.
7 - l’allievo possiede una conoscenza completa degli argomenti che espone in modo
adeguato;
in
laboratorio riesce ad applicare i concetti acquisiti in situazioni ed esperienze
analoghe a quelle già affrontate.
8 - l’allievo possiede una conoscenza completa degli argomenti che espone in modo chiaro e sicuro; in
laboratorio rivela capacità di affrontare con accettabile autonomia quesiti ed
esperienze.
9/10 - l’allievo possiede una conoscenza approfondita degli argomenti rielaborati in modo
autonomo e
critico con apporti personali che permettono anche di affrontare autonomamente situazioni nuove; in laboratorio
è capace di affrontare anche esperienze
“inedite”.
Esempi di prove di verifica
Acque di rete-teoria
1)Completa la frase seguente utilizzando alcuni dei termini riportati nell’elenco in fondo (nell’elenco sono presenti
5 termini in più di quelli necessari).
“Vengono definiti indicatori di inquinamento fecale quei batteri che soddisfano i seguenti requisiti:
-essere sempre………………………. e in numero elevato nelle ...............................................; essere facilmente
............................................ con le comuni metodiche di laboratorio. Questi batteri normalmente non sono
............................................., ma la loro presenza nelle ............................................ indica una
................................................. contaminazione e una presenza .............................................di microrganismi
patogeni .................................................... .
La ricerca di questi ultimi nelle acque non viene effettuata ............................................... perché la loro presenza
nell’ambiente idrico è ................................................. e inoltre il loro isolamento richiede metodiche
.................................................”
Termini da inserire:
Possibile, sicura, discontinua, mai, assenti, di routine, riproducibili, feci, di provenienza fecale, complesse,
termofili, acque, patogeni, svelabili, saprofiti, presenti.
MAX 11 PUNTI
Documento del Consiglio di classe– pag. 32/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
2) Elenca e spiega i principali requisiti che un’acqua deve possedere per poter essere considerata potabile.
………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………....
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
MAX 4 PUNTI
3)Indica con una crocetta la risposta giusta (+3 per ogni risposta esatta; 0 per ogni risposta non data; -1 per
ogni risposta sbagliata)
Acque destinate al consumo umano sono:
le acque di rete
le acque distribuite in cisterne, bottiglie, contenitori
le acque fornite alle industrie alimentari
tutte le risposte sono corrette
Le acque potabili
sono classificate in A1, A2, A3
sono gradevoli, usabili, innocue
derivano da falde profonde
tutte le alternative sono corrette
Le acque telluriche
si dividono in meteoriche, superficiali, sotterranee
possono essere di falda freatica o artesiana
sono le acque destinate al consumo umano
sono acque di categoria A1
Le acque superficiali possono essere utilizzate per il consumo umano:
sempre
mai
solo se sono potabili
solo dopo trattamento
Un’acqua superficiale che contiene: 2000 coliformi totali/100 ml.; 500 coliformi fecali/100 ml.;100streptococchi
fecali/100 ml. è di categoria
A1
A2
A3
A4
Documento del Consiglio di classe– pag. 33/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Acque di categoria A4:
non necessitano di alcun trattamento
devono subire trattamenti di filtrazione, disinfezione, affinazione
non possono essere potabilizzate
non contengono patogeni
Patogeno trasmissibile con le acque, ma non a ciclo oro-fecale:
Leptospira interrogans
Entamoeba histolitica
Salmonella enteritidis
Virus dell’epatite A
La frequenza dei controlli in un’acqua di rete dipende
dal grado di inquinamento
dal numero di utenti
dalla provenienza dell’acqua
dall’impianto di distribuzione
Per valore guida si intende:
il numero delle colonie a 22°C e a 37°C
un limite che non può essere superato
un obiettivo a cui tendere
un calcolo approssimato su base statistica
In un acqua destinata al consumo umano deve essere pari a 0
La carica microbica totale
La conta batterica a 37°C
La concentrazione di E.coli
Tutte e 3
In un acqua potabile le colonie a 22°C
devono essere in numero inferiore a quelle a 37°C
non devono mai superare le 100UFC/100 ml.
indicano la presenza di microrganismi mesofili
segnalano la possibile presenza di patogeni di provenienza ambientale
Secondo la normativa del 2001, sono parametri microbiologici:
i coliformi fecali
gli streptococchi fecali
E. coli
tutte le alternative sono corrette
Nel D.L.31/2001 sono definiti”parametri indicatori”
enterococchi
E.coli
entrambi
nessuno dei 2
Documento del Consiglio di classe– pag. 34/79
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Il D.L.31/2001 prevede la ricerca di Pseudomonas aeruginosa
nelle acque imbottigliate
nelle acque di rete
in entrambe con la stessa frequenza
in entrambe con frequenza diversa
Il D.L. 31/2001 prevede la ricerca di Salmonella solo
nelle acque imbottigliate
come controllo di routine
come controllo di verifica
in presenza di altri patogeni
MAX 45 PUNTI
Punteggio massimo ottenibile 60 punti
ACQUE MINERALI –TEORIA
1) Riporta correttamente la definizione di “acqua minerale naturale”, secondo il D.Lgs.n°105 del 25 gennaio 1992;
quindi chiarisci in cosa consiste la modifica successivamente apportata a questa definizione dal D.L.339/99, e
spiega perchè tale modifica si è resa opportuna.
.MAX 10 PUNTI
2) Spiega esaurientemente cosa distingue le acque minerali dalle ordinarie acque potabili, sia per caratteristiche
igieniche,fisico-chimiche e microbiologiche, che per provenienza ed eventuali trattamenti
MAX 10 PUNTI
3)In quali punti del ciclo di produzione di un’acqua minerale è previsto di effettuare dei controlli microbiologici e
con quale frequenza?Come devono essere effettuati il campionamento e il prelievo?
MAX 10 PUNTI
4)Segna con una croce quali tra le seguenti indicazioni possono essere riportate sull’ etichetta di un’acqua
minerale, spiegandone il significato sul retro del foglio.
ACQUA MINERALE NATURALE
DATA DELL’ULTIMO
CONTROLLO
CONTENUTO IN ESCHERICHIA COLI
MINIMAMENTE MINERALIZZATA
MICROBIOLOGICAMENTE PURA
DI PROVENIENZA SUPERFICIALE
DATA DELL’ULTIMO TRATTAMENTO
PUO’
FAVORIRE LA DIURESI
DATA DI IMBOTTIGLIAMENTO
DATA DI SCADENZA
MAX 10 PUNTI
Documento del Consiglio di classe– pag. 35/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
ACQUE MINERALI –LABORATORIO
NON sono ammesse correzioni
La ricerca di S. aureus:
richiede l’impiego di terreni alla bile
richiede 500 ml di campione
richiede test della catalasi
richiede isolamento su agar nutrient
Citrobacter è:
coagulasi positivo
inibito su KF
invariabilmente ossidasi positivo
lattosio negativo
In TBX A 44°C i coliformi totali sviluppano:
colonie rosse
i coliformi totali non sono termotolleranti
sviluppando colonie blu-verde
colonie gialle con centro bruno
BEA:
contiene bile
sostiene la crescita degli anaerobi
contiene esculetina
contiene verde brillante
Su AT7 agar i coliformi mostrano:
colonie gialle
parziale inibizione
colonie blu
colonie verdi
La ricerca di enterococchi prevede:
filtrazione di 2 aliquote da 100 ml di
campione l’una
filtrazione di 2 aliquote da 250 ml di
campione l’una
pastorizzazione preliminare del campione
filtrazione di 1 aliquota da 100 ml di
campione
In Mac Conkey i lento fermentanti:
sono inibiti
sviluppano colonie incolore
sviluppano colonie rosa
sviluppano colonie nere
In chromagar ECC E. coli sviluppa:
colonie nere e Lucide
colonie incolore
colonie rosse
colonie blu-verde
Ossido-fermentante, catalasi positivo, gram
positivo, chi è?:
Enterobacter
Pseudomonas
E. faecalis
S. aureus
KF è un terreno:
a basso potenziale redox
minimo
nutritivo
adatto all’impiego con tecnica agar germi
Tutti gli stafilococchi:
decarbossilano la lisina
sono catalasi positivi
sono coagulasi positivi
riducono il tellurito
La conferma di Enterococchi richiede:
ossidasi
idrolisi esculina
coagulasi
test di motilità
Colonie nere in BPA dimostrano:
riduzione Tellurito
presenza di Stafilococchi coagulasi negativi
presenza di Enterococcus faecalis
presenza di Streptococchi gruppo D
Su BBVB la fermentazione rivela:
fermentazione glucosio
fermentazione glucosio e lattosio
fermentazione lattosio
ossidazione glucosio
La ricerca di coliformi totali (percorso two
steps):
richiede AT7+TTC
richiede 50 ml di campione
richiede ODC come conferma
richiede test sierologici come conferma
I metodi miniaturizzati possono essere
impiegati
solo per gli anaerobi obbligati
nella identificazione
nell’isolamento
prima dell’isolamento
Documento del Consiglio di classe– pag. 36/79
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BPA RPF:
In C-EC a 44°C E. Coli sviluppano:
contiene verde brillante
colonie blu-verde e fluorescenza
permette di rilevare direttamente la
colonie rosso-malva e fluorescenza
coagulasi
fluorescenza a 266 nm
contiene rosso fenolo
colonie biancastre
sostiene la crescita degli anaerobi
S.aureus su BPA produce colonie:
Gli E. coli:
fermentano il glucosio
rosso mattone
sono catalasi negativi
è inibito
sono coagulasi positivi
gialle con centro nero
riducono il tellurito
nere e lucide
Illustra lo schema dal percorso completo di conferma per la ricerca di Enterococchi (scrivere sul
retro) (10 punti)
Rappresenta l'insieme “Streptococchi fecali” e tutti i relativi sottoinsiemi fino a “EI” (10 punti),
caratterizza ogni singolo elemento in base alle specifiche caratteristiche differenziali espresse.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
172
155
138
120
103
86
69
52
34
17
0
(12 punti +2)
NON sono ammesse correzioni
ECO.Agar:
è indicato per rilevare direttamente
streptococchi fecali
rileva gli streptococchi di gruppo D
è completato con l’aggiunta di carboidrati
è indicato per rilevare direttamente gli
Enterococchi
Porpora bromocresolo:
è incorporato in BPA
è un indicatore redox
è incorporato in KF
completa il complesso solfito-fuxina
EC-X GLUC è un terreno:
arricchito
minimo
one step
di arricchimento
KF agar:
è un terreno cromogenico
è anche conosciuto come slanetz & bartley
è un terreno di arricchimento selettivo
in campo acido è giallo
In C-EC i coliformi sviluppano:
sviluppando colonie incolore
colonie rosse
sviluppando colonie blu-verde
colonie gialle con centro bruno
Gli Enterococchi tipici:
sono betaglucosidasi positivi
sono catalasi positivi
sono coagulasi positivi
sono solfito riduttori
Sviluppano colonie verde-blu in TBX:
Stafilococchi coagulasi negativi
Pseudomonas
S.aureus
organismi beta-GUD +
Agar AT7+TTC:
è incubato a 37°C
rileva E. coli
rileva i coliformi totali termotolleranti
rileva i coliformi totali
Documento del Consiglio di classe– pag. 37/79
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In Mac Conkey E. coli:
sono inibite
sviluppano colonie incolore
sviluppano colonie porpora
sviluppano colonie gialle
Sodio azide:
è impiegata in ECX-GLUC
è impiegata come stimolante selettivo di
crescita
è impiegata in BEA
è ridotta rapidamente dalla maggior parte degli
organismi
blu bromotimolo:
in campo acido è verde-blu
è un indicatore redox
è incorporato in AT7/AT7+TTC
in campo acido è rosa-rosso
Colonie rosa-rosso su TBX:
dimostrano la riduzione del tellurito
non si rilevano
non si sviluppano in anaerobiosi
dimostrano la riduzione del solfito
Su AT7 possono svilupparsi:
occasionalmente cocchi gram positivi
occasionalmente bacilli gram positivi
occasionalmente gram negativi NF e Vibrio
solo coliformi
betagalattosidasi:
è conosciuta come X-gal
è un cromogeno
è necessaria per la fermentazione del
glucosio
è un enzima
Agar AT7+TTC è un terreno:
X-GLUC:
fluorogenico
è un cromogeno
semisolido
è un comune terreno cromogenico
arricchito
è scisso dalla betagalattosidasi
particolarmente sensibile
è usato nella conferma di Enterococchi
In Mac Conkey E. coli:
Il test dell'indolo si può eseguire direttamente
fermentano il lattosio
su:
fermentano il glucosio
C-EC agar
fermentano mannitolo
AT7+TTC
sviluppa colonie incolore
Chromagar ECC
TBX
In Chromagar ECC i coliformi sviluppano:
Klebsiella è:
colonie incolore
un genere di Enterobacteriacea
colonie rosse
catalasi negativo
colonie blu-verde
un PMP
colonie gialle con centro bruno
inibito su AT7
Descrivi dettagliatamente AT7+TTC e BPA EYTE. (caratteristiche selettive, differenziali, descrizione
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
172
155
138
120
103
86
69
52
34
17
0
della/delle tipologie target ed eventuali tipologie non target, organizza i dati per mezzo di una tabella sul retro)
(10 punti*2+2*2 per la sintassi)
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NON sono ammesse correzioni
Su cetrimide i target mostrano:
colonie gialle-verdi o blu
colonie rosse
parziale inibizione
colonie nere
Salmonella è:
invariabilmente ossidasi positiva
lattosio negativa
coagulasi positiva
inibita su agar desossicolato
SIM è un terreno:
arricchito
selettivo
differenziale
di arricchimento
Reazione tipica di salmonella in TSI:
A//K/gas negativo
K/K/gas positivo/solfuro positivo
A/A/gas positivo/solfuro negativo
K/A/solfuro positivo
Su BGA la fermentazione è rivelata da:
viraggio al blu
produzione di indolo
viraggio al giallo
produzione di gas
SPS agar:
va completato con l’aggiunta di tellurito di
potassio
contiene antibiotici
è un terreno di arricchimento selettivo
è completato con l’aggiunta di carboidrati
Rappaport-Vassiliadis:
è utilizzato nella ricerca di pseudomonas
è un terreno differenziale
è un terreno di arricchimento selettivo
è un terreno di arricchimento
Il pigmento piocianina
rende BPA agar blu
È prodotto da pseudomonas
Inibisce i clostridi solfito riduttori
È rilevato in KIA
In DCA i target mostrano:
solitamente colonie fucsia
colonie porpora
colonie blu-verde
colonie incolore solitamente con centro nero
Sviluppano colonie nere in SPS:
Stafilococchi coagulasi negativi
Salmonelle
I target
Stafilococchi coagulasi positivi
Pseudomonas si ricerca a (fase di isolamento):
22°C
32°C
44°C
37°C
Tutti i clostridi solfito riduttori:
decarbossilano la lisina
sono catalasi positivi
sono anaerobi obbligati
riducono il tellurito
MUCAP:
è un cromogeno
rileva la C8-esterasi
rileva tetrationato reduttasi
è incorporato in Rappaport-Vassiliadis
I clostridi solfito riduttori:
sviluppano colonie nere in SPS
sono anaerobi facoltativi
in brodo tioglicollato sviluppano colonie rosarosso fuxia
sviluppano colonie nere in BPA+RPF
Rappaport-Vassiliadis contiene:
verde malachite
sodio selenite
antibiotici
verde brillante
Nella ricerca di pseudomonas solitamente si
filtrano:
1000 ml
250 ml
100 ml
500 ml
La conferma di Pseudomonas richiede:
sottocoltura su DCA
incubazione in anaerobiosi
test O-F
coagulasi
Reazione tipica di Pseudomonas aeruginosa in
TSI:
K/A
A/K
K/K
A/A
Documento del Consiglio di classe– pag. 39/79
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In BGA i target coltivano:
con colonie rosse
sviluppando colonie incolore
sviluppando colonie nere e Lucide
con colonie gialle con centro bruno
OXI/FERM II:
può essere impiegato solo per gli anaerobi
obbligati
è equivalente a ENTEROTUBE II
richiede incubazione a 44°C
può essere impiegato per la conferma di P.
aeruginosa
_Spiega le fasi da seguire nella ricerca di salmonella, con particolare riguardo ai terreni impiegati
ed alle relative dinamiche di crescita/inibizione. (12 punti +1)
__Caratteristiche di m-HPC (4 punti +1)
Caratteristiche di Rappaport-Vassiliadis(4 punti +1)
La ricerca di salmonella:
richiede incubazione in anaerobiosi
richiede 1000 ml di campione
richiede test della catalasi
richiede isolamento su agar nutrient
Pseudomonas:
sviluppa a 42°C
è ossidasi negativa
fermenta preferenzialmente monosaccaridi
produce fluorescenza a 145 nm
m-HPC:
contiene verde brillante
è un terreno migliore di PCA (nel rilevare gli
eterotrofi)
contiene rosso fenolo
un terreno arricchito
Agar desossicolato citrato è un terreno:
selettivo e differenziale
semisolido
arricchito
scarsamente selettivo
Clostridium perfringens:
sono asporigeni
sono solfito riduttori
sono aerobi obbligati
riducono il tellurito
Tutte le salmonelle:
fermentano lattosio
sono catalasi negative
sono coagulasi positive
sono ossidasi negative
La ricerca di clostridi solfito riduttori prevede:
filtrazione di 2 aliquote da 50 ml di campione
l’una
filtrazione di 2 aliquote da 500 ml di campione
l’una
pastorizzazione preliminare del campione
filtrazione di 1 aliquote di 80 ml
Brodo tioglicollato è un terreno:
minimo
nutritivo
a basso potenziale redox
adatto all’impiego con tecnica agar germi
Il latte tornasolato:
prevede particolari precauzioni a causa della
fuxina basica
è usato nella conferma di P. aeruginosa
è usato nella conferma di clostridi solfito
riduttori
è un comune terreno fluorogenico
glicerolo:
completa agar cetrimide
è un noto indicatore redox
è incorporato in O-F
completa il complesso solfito-fuxina
Documento del Consiglio di classe– pag. 40/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Quale substrato tra MUD, MUP e MUG è un
fluorogeno:
MUD
MUP
MUG
sono tutti fluorogeni
In latte tornasolato i target mostrano:
La conferma di Pseudomonas:
annerimento
richiede test della ossidasi (-)
alcalinizzazione
richiede test di alotolleranza
acidificazione
richiede test della ossidasi (+)
attività coagulasica
richiede test sierologici
Su O-F Pseudomonas aeruginosa mostra:
Agar desossicolato citrato contiene:
O giallo; F giallo
rosso fenolo
O blu; F verde
rosso neutro
O giallo; F verde
verde brillante
O verde; F giallo
C8-esterasi
BGA è un terreno:
Possono crescere su m-HPC:
arricchito
Solo gram negativi
selettivo e differenziale
Tipologie varie
semisolido
organismi riduttori di TTC
di arricchimento
anaerobi obbligati
_Illustra dettagliatamente i due seguenti terreni: SPS; cetrimide (6 punti +1)*2
MUP rileva:
organismi beta-galattosidasi+
Clostridium perfringens
organismi beta-glucuronidasi+
organismi beta-glucosidasi+
_Descrivere (anche attraverso uno schema da disegnare sul retro) le varie fasi di conferma per la
ricerca di clostridi solfito riduttori
(10 punti +2 )
_Terreni e metodi alternativi per ricerca di Salmonella e Clostridi solfito riduttori (1 punto per
ogni elemento)
Documento del Consiglio di classe– pag. 41/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
IGIENE E LEGISLAZIONE SANITARIA
Docenti:Prof. Antonella Forlani
Libri di testo adottati:
Carnevali-Balugani: Nuovo Elementi di Igiene. Ed- Zanichelli
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012-2013
Totale ore 1^ quadrimestre
Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2013
Totale al 15/5/2012
Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2012/2013
Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33)
20
30
50
56
66
Finalità
L’insegnamento di Igiene e Legislazione Sanitaria è limitato alla 5° classe per sole 2 ore settimanali; la limitatezza
del tempo non permette un’ampia trattazione di tutte le tematiche implicate nella salvaguardia della salute e nella
medicina preventiva.
Il corso è stato quindi prevalentemente finalizzato all’ampliamento di concetti e conoscenze acquisite dagli allievi
in altre discipline come Microbiologia, Analisi chimica e strumentale e Impianti Chimici.
Obiettivi conseguiti
Si può considerare che la classe abbia mediamente conseguito i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti fondamentali su:
-caratteristiche delle indagini epidemiologiche
- rapporti tra ambiente biologico e salute umana
- rapporti tra alimentazione e salute
COMPETENZE:
Essere in grado di:
- riconoscere l’importanza delle risorse ambientali in relazione al fabbisogno umano.
-valutare alcuni effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute umana.
-riconoscere i principali fattori di rischio per la salute umana e scegliere le opportune strategie di
prevenzione
CAPACITA’
Saper:
- utilizzare il linguaggio specifico della disciplina
- partecipare alle lezioni con interventi personali
- collegare organicamente le conoscenze acquisite.
La maggior parte della classe si è impegnata nello studio della disciplina e ha conseguito mediamente buoni
risultati.
Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione
I tempi esigui a disposizione per l’insegnamento della disciplina, ulteriormente decurtati per altri motivi quali
assemblee di istituto, partecipazione a visite di istruzione ,simulazioni delle prove di esame ed anche l’emergenza
idrica che ci ha costretti ad interrompere per un breve periodo l’attività didattica, non hanno reso possibile
l’approfondimento di alcuni contenuti e il conseguimento dei relativi obiettivi. In particolare, non è stato
affrontato il modulo relativo all’igiene dell’aria.
Documento del Consiglio di classe– pag. 42/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Contenuti e tempi del percorso didattico
EPIDEMIOLOGIA (15 ore)
Definizione e finalità dell’Igiene. Concetto di salute e di malattia. Fattori di malattia: fattori di rischio e fattori
causali.Distribuzione delle malattie nella popolazione. Andamento delle malattie.Epidemiologia: definizione e
finalità. Cenni alle principali misure in epidemiologia: i tassi. Generalità sui principali tipi di studi epidemiologici:
descrittivi, analitici, sperimentali.
LE MALATTIE INFETTIVE (25 ore)
Epidemiologia delle malattie infettive: sorgenti di infezione, vie di eliminazione e di penetrazione dei germi,
modalità di trasmissione, veicoli e vettori.
Prevenzione delle malattie infettive: misure relative alla fonte di infezione, ai veicoli e ai vettori. Cenni di
Immunologia: risposta umorale e celulare; risposta primaria e secondaria.
Profilassi immunitaria: vaccinoprofilassi; cenni alla sieroprofilassi. Vaccinazioni obbligatorie e consigliate; tipi
di vaccini e vie di somministrazione.
Caratteristiche generali delle malattie infettive a ciclo oro-fecale. Esempi di malattie a ciclo oro-fecale (colera, tifo
addominale, salmonellosi, epatite virale di tipo A, amebiasi).
Malattie a trasmissione sessuale: AIDS, epatite B e C, infezione da HPV.
ALIMENTAZIONE (6 ore)
Igiene dell’alimentazione: squilibri quantitativi e qualitativi nell’alimentazione; intolleranze alimentari.
Contaminanti negli alimenti. Metodi di conservazione degli alimenti. Tossinfezioni alimentari: botulismo,
tossinfezione da S. aureo.
Parassitosi contraibili attraverso gli alimenti: teniasi, cisticercosi..
Alimenti genuini,adulterati,alterati,sofisticati ,contraffatti,frodi.
LE MALATTIE NON INFETTIVE (2 ore + 4 ore previste dopo il 15 maggio)
Aterosclerosi; caratteristiche, fattori di rischio, prevenzione.
Aspetti fondamentali dei tumori benigni e maligni. Epidemiologia dei tumori maligni:eziologia dei tumori e fattori
di rischio, prevenzione dei tumori.
IGIENE DEGLI AMBIENTI ACQUATICI (2 ore + 2 ore previste dopo il 15 maggio)
Acque destinate al consumo umano (ruolo fisiologico dell'acqua nell'organismo,
fabbisogno idrico, fonti di approvvigionamento, requisiti di potabilità).
Inquinamento delle acque:cause inquinanti più frequenti. Misure per la protezione delle fonti di
approvvigionamento.
Metodologie adottate
Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali e interattive, cercando di sollecitare la partecipazione degli
alunni con interventi personali adeguati. Si è cercato inoltre di stimolare progressivamente in loro la capacità di
fare collegamenti utilizzando anche le conoscenze acquisite sia dallo studio di altre discipline che in modo
autonomo.
Sussidi didattici
Come strumenti didattici, oltre al libro di testo, sono stati utilizzati anche appunti preparati dagli insegnanti, oltre a
schede, tabelle, diagrammi.
.
Criteri e strumenti di valutazione
Sono state effettuate come verifiche sommative delle prove scritte (test strutturati e a domande aperte) e, più
raramente, prove orali.
La valutazione delle prove è stata effettuata utilizzando una scala a 7 livelli, concordata con gli altri docenti della
specializzazione, per la quale si rimanda alla relazione di Microbiologia.
Documento del Consiglio di classe– pag. 43/79
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Esempi di prove di verifica
Uno dei cardini dell'educazione sanitaria è
la prevenzione
la terapia
Nella seconda metà del XX secolo, la salute
viene definita come
benessere fisico
la diagnosi
scienza delle vaccinazioni
la statistica
stato di benessere fisico, mentale e sociale
assenza di malattia
La prevalenza indica
La causa di morte più frequente nella
popolazione in un dato periodo di tempo
I tipi di malattie di cui l’uomo più
frequentemente si può ammalare
Il numero di nuovi malati insorti nella
popolazione in un dato momento
Il numero di malati presenti nella
popolazione i un intervallo di tempo più o
meno grande
Per endemia si intende
La condizione per la quale l’incidenza di
una malattia aumenta bruscamente con
moltissimi casi in un breve periodo di
tempo
La condizione nella quale la malattia
compare occasionalmente nella popolazione
con pochi casi tra loro isolati nel tempo e
nello spazio
La condizione nella quale una malattia è
stabilmente presente nella popolazione con
un tasso di incidenza costante nel tempo
La condizione per cui una malattia colpisce
in brevissimo tempo moltissime persone
abitanti in nazioni o continenti distanti tra
loro
Un paese in via di sviluppo tende ad avere una
curva delle età a forma
rettangolare
Per tasso di natalità si intende
Il numero di nati in un anno ogni 1000
abitanti
Il numero di nati vivi in un anno ogni 1000
Triangolo capovolto
donne in età fertile
piramidale
La somma dei nati vivi e morti in un anno
ovoidale
ogni 1000 abitanti
Il numero dei nati in un anno ogni 1000
donne in età fertile
Per speranza di vita alla nascita si intende
Il tasso grezzo di mortalità nell'UE è di
Quanti anni vivrebbe una persona se tutti
100/100.000, mentre in Costa d'Avorio è di
gli appartenenti alla sua popolazione
50/100.000. Quale delle seguenti affermazioni
vivessero lo stesso numero di anni
riesce a spiegare tali dati?
Il tasso grezzo di mortalità è di solito
L’età massima che può raggiungere l’uomo
maggiore nei paesi ricchi per via di una
Quanti anni può vivere una persona sulla
maggiore presenza di persone anziane nella
base della longevità dei genitori
popolazione.
Quanti anni restano da vivere ad una
Nell'UE muoiono più persone perché la
persona a partire dall’età media della
popolazione è maggiormente numerosa.
popolazione
Il tasso di mortalità nei paesi poveri è
minore a causa dell'emigrazione.
Nei paesi africani la mortalità infantile nella
prima settimana è maggiore, ma non è
inclusa nel tasso grezzo di mortalità.
Documento del Consiglio di classe– pag. 44/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
L’esito di una malattia
Può essere acuto o cronico
Può avere diversa
durata
Segue al periodo di decorso
Non può mai essere la guarigione
Lo studio epidemiologico più adatto per
valutare i fattori di rischio di malattie rare é
studio caso-controllo
studio sperimentale
studio a coorte
studio trasversale
Se la mortalità per tumore negli esposti a un
fattore di rischio ambientale è 0,4 per 100.000 e
quella nei non esposti 0,1 per 100.000 il Rischio
Relativo (RR) è
1
Per valutare eventuali correlazioni tra la
celiachia e l’intollerenza ad altri alimenti è più
opportuno effettuare
Test di screening
Studi sperimentali
40
indagini trasversali
0,4
Studi caso-controllo
4
Le indagini epidemiologiche descrittive
permettono di
Calcolare l’incidenza
Calcolare la prevalenza periodica
Un placebo è
Una sostanza inefficace nella cura di una
malattia
Un fattore di rischio
Un farmaco di cui si deve testare l’efficacia
Calcolare il rischio attribuibile nella
popolazione
Conoscere le principali cause di morte
Un tipo di test sperimentale
( +3,0,-1 a domanda; punteggio massimo 42 punti)
2)Nel 1837, a Napoli ci fu una violentissima epidemia di colera: secondi i dati risultanti dagli archivi dell’epoca,
colpì ben 21784 abitanti, dei quali 13810 morirono in seguito alla malattia. La popolazione totale veniva indicata
come composta da 351719 abitanti. Calcola il tasso di mortalità, il tasso di prevalenza e il tasso di letalità
corrispondente.
(punteggio massimo 9 punti)
3)Vengono presi in esame 2 gruppi di 10000 operai ciascuno, il primo impegnato per anni in lavori di cromatura
galvanica che determinano una intensa esposizione al cromo esavalente, mentre l’altro no. Controllando quanti di
questi lavoratori abbiano contratto tumori delle vie respiratorie nei 10 anni successivi, si ottiene la seguente
tabella:
ESPOSTI AL
NON ESPOSTI AL
TOTALE
CROMO
CROMO
ESAVALENTE
ESAVALENTE
Affetti da tumori
270
60
340
polmonari
Non affetti da tumori
9730
9940
19660
polmonari
10000
10000
20000
Dopo aver indicato di che tipo di indagine epidemiologica si tratta, calcola il rischio relativo e il rischio
attribuibile,precisando il significato di entrambi
(punteggio massimo 14 punti)
Documento del Consiglio di classe– pag. 45/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
4)Esamina la seguente tabella relativa alla distribuzione di mortalità per fase di età osservata in 2 regioni italiane
nel 2008 :
Popolazione
Liguria(dati del 2008)
Puglia(dati del 2008)
nazionale
Fasce di
residenti
decessi
mortalità
residenti decessi
mortalità
Mortalità
età
standard
0-24
200.000
40
2
1.000.000
300
3
2,67
25-49
200.000
400
20
1.000.000
2300
23
22,00
50-74
200.000
2000
100
1.000.000 11.000
110
106,67
>74
1.000.000
15.560
115
1.000.000 16.400
164
158,00
totale
1.600.000
18.000
112
4.000.000 30.000
75
Cosa emerge confrontando i dati di mortalità complessivi delle 2 regioni, rispetto al confronto tra i dati espressi
per fasce di età?
Per meglio valutare la distribuzione della mortalità nelle 2 regioni italiane, è opportuno confrontare i dati con
In base alla
quelli della popolazione standard nazionale, cioè effettuare una standardizzazione dei dati.
mortalità (su 10.000individui) della popolazione nazionale standard e alla composizione delle popolazioni delle 2
regioni , calcola per ogni fascia di età il numero dei decessi attesi(numero di decessi che avremmo nelle 2 regioni
nelle varie fasce di età se la mortalità corrispondesse a quella osservata nella popolazione standard) in ciascuna
delle 2 regioni e inserisci i risultati nella seguente tabella.
Calcola infine la somma totale dei decessi attesi in ciascuna regione
Popolazione nazionale
Fasce di età
Mortalità standard su
Decessi attesi in Liguria
Decessi attesi in Puglia
10.000 individui
0-24
2,67
25-49
22,00
50-74
106,67
>74
158,00
totale
Calcola ora RS di mortalità = rapporto tra n° totale di decessi osservati e n° totale di decessi attesi.
in quale delle due regioni è superiore? Commenta il risultato ottenuto
(pun teggio massimo 5 punti)
Punteggio totale 70 punti
COMPITO SULLE MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE
1)Descrivi la struttura del virus HIV
MAX 5 PUNTI
2)Descrivi le varie fasi del quadro clinico dell’AIDS MAX 10 PUNTI
Documento del Consiglio di classe– pag. 46/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
3)Spiega cosa sono le transaminasi e spiega perché, in caso di epatite acuta, aumenta la loro concentrazione nel
sangue MAX 5 PUNTI
4)Completa la seguente tabella relativa ad HBV e HCV.
HBV
HCV
Materiale
RNA
genetico
Forma del
virione
sferica
Modalità di
trasmissione
Periodo di
incubazione
60-90 giorni
Tendenza alla
85% dei casi
cronicizzazione
Accertamenti
diagnostici
Modalità di
prevenzione
MAX 10 PUNTI
5)Spiega perché la campagna per la vaccinazione anti-HPV è rivolta in modo primario verso le per-adolescenti tra
i 9 e i 13 anni di età
MAX 5 PUNTI
6)Illustra brevemente in cosa differiscono i tipi di HPV a basso e ad alto rischio di trasformazione neoplastica.
MAX 5 PUNTI
PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE 40 PUNTI
LIVELLO DI SUFFICIENZA 24 PUNTI
Documento del Consiglio di classe– pag. 47/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
RELIGIONE
Docente: Prof. PAOLA PUCCI
Per quanto attiene a questo insegnamento della Religione Cattolica, il gruppo classe risulta composto da soli 7
alunni; nel corso del triennio non c’è stata soluzione della continuità didattica ed il gruppo si è mantenuto
pressoché lo stesso ad eccezione dei soli alunni non promossi o ritirati; gli alunni hanno dimostrato sempre una
grande disponibilità verso la disciplina ed il dialogo educativo.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivi minimi.
Accanto agli obiettivi comportamentali di fondo, vale a dire la socializzazione e la capacità di ascolto e di
confronto con la diversità, l’obiettivo formativo specifico delle classi quinte consiste nella comprensione dei nessi
profondi tra maturazione umana e crescita religiosa.
Obiettivi generali.
La maturità religiosa.
Riconoscere l’importanza di scoprire il significato della propria vita per la realizzazione di sé.
Conoscere la differenza tra «religione» e «spiritualità». Comprendere gli elementi fondamentali di un’autentica
pratica religiosa.
Conoscenze.
Per quanto riguarda la classe quinta, gli obiettivi conoscitivi, invero pochi, non hanno svolto un ruolo molto
significativo, perché, per la natura stessa di questo insegnamento e per il poco tempo a disposizione, si è preferito
lavorare sull’utilizzazione delle conoscenze acquisite negli anni precedenti per affinare e sviluppare le capacità
critiche e le competenze.
Capacità e competenze.
Saper sostenere, su di un argomento inerente alla disciplina, un dialogo sufficientemente competente, articolato
nell’esposizione del proprio pensiero e della propria posizione, rispettoso dell’altro e del diverso ed utile
all’arricchimento personale e del gruppo stesso.
CONTENUTI DISCIPLINARI
La maturità religiosa (educazione esistenziale)
L’etica cristiana: la famiglia, la sessualità, il lavoro e la società civile
La Chiesa nella storia
Identità religiosa
Alla ricerca di un senso
La spiritualità
La diversità: intesa in senso generale e calata in alcuni casi specifici.
I rapporti cogli altri: conflittualità, compartecipazione, affettività, adeguamento e isolamento.
Il concetto di “crescita personale”.
Le “dinamiche di gruppo”.
METODOLOGIA ADOTTATA
Lettura di brani significativi e discussione in classe.
Utilizzo delle «tecniche attive», per favorire il coinvolgimento della classe e la collaborazione nella produzione
della conoscenza:
problem solving (compiti nuovi, senza procedure automatiche, ragionamento per analogia, formulazione di ipotesi,
più soluzioni corrette...),
role playing (drammatizzare a partire da una documentazione minima, capacità di entrare nelle situazioni, dividere
la classe in chi recita e in chi osserva...),
brainstoming (stimolo iniziale, espressione libera).
ricerca di gruppo (composto da 3/4 persone), utilizzata anche come verifica formativa.
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Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Ogni argomento trattato e discusso colla classe è stato affrontato partendo da una breve o più ampia spiegazione
dell’insegnante finalizzata all’introduzione del dibattito, moderato dall’insegnante ma gestito dagli alunni. Le
conclusioni, talvolta sono state esplicitate, tal’altra sono risultate palesi nell’economia del dibattito stesso.
STRUMENTI DIDATTICI
Oltre al libro di testo, sono stati utilizzati, di volta in volta, brani tratti da altri testi e articoli tratti da riviste e
quotidiani riguardanti l'applicazione alla realtà e l'attualizzazione degli argomenti trattati in classe.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione, tenuto conto della particolare natura di questa disciplina, si è basata sul grado di partecipazione al
dialogo educativo e sul ruolo svolto nel lavoro di gruppo.
Non sono state effettuate prove di nessun tipo.
Documento del Consiglio di classe– pag. 49/79
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5.Documento relativo ai crediti formativi e ai crediti scolastici
La valutazione del Credito Formativo (CF), attribuita alla assoluta discrezione del C.d.C., vuol riconoscere
il valore di attività, impegni, studi ecc… effettuati al di fuori della scuola; quindi il Credito Formativo altro non è
che una piccola ma significativa parte del più generale Credito Scolastico. La somma dei crediti acquisiti in Terza,
Quarta e Quinta dà il punteggio complessivo di Credito Scolastico che va a costituire una parte del punteggio
finale dell’Esame di Stato.
Allo scopo di vedersi attribuita la valutazione del Credito Formativo gli alunni che pensano di poter
concorrere al riconoscimento di questo credito devono consegnare, entro e non oltre il 16 maggio p.v., all'ufficio
Didattica la documentazione attestante le attività effettuati al di fuori della scuola di appartenenza.
Tali certificazioni, allegate alla documentazione relativa agli studenti, in sede di scrutinio saranno proposte
all’approvazione del C.d.C.
In linea di massima:
•
tali esperienze (ai sensi del D.M. 24/02/00 n. 49 richiamato e confermato dalla C.M. 35 del 04/04/03 e
dal D.M. 323/98) devono essere debitamente documentate su carta intestata della società, azienda,
associazione ecc, presso cui l’esperienza si è svolta, deve essere firmata dal Responsabile dell’Ente e
deve contenere una sintetica descrizione e la durata dell’esperienza medesima;
•
devono essere state svolte nel periodo compreso tra il termine delle lezioni dell'a.s. 20120-11 e la data
di consegna di cui sopra;
•
devono risultare coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del POF dell’Istituto.
A titolo di esempio si significa che ECDL, il Trinity College, il buon risultato di gare, olimpiadi o certamina
conseguiti in fasi superiori a quella d'Istituto sono valide quali crediti formativi.
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6.Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato:
PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Sessione ordinaria 2008
Prima prova scritta
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI
ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Eugenio MONTALE, Ripenso il tuo sorriso, (da Ossi di seppia,
1925) Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua
5
10
limpida
scorta per avventura1 tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera2 i suoi corimbi3;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o
lontano, se dal tuo volto s’esprime libera
un’anima ingenua4,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo
estenua e recano il loro soffrire con sé come un
talismano5.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi6 in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria
grigia schietto come la cima d’una giovinetta
palma.
Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) da autodidatta (interruppe studi tecnici per motivi di
salute), approfondì i suoi interessi letterari, entrando inizialmente in contatto con ambienti intellettuali
genovesi e torinesi. Nel
1925 aderì al Manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Benedetto Croce. Nel 1927 si trasferì a
Firenze, ove lavorò prima presso una casa editrice e poi presso il Gabinetto Scientifico Letterario Viesseux.
Nel dopoguerra si stabilì a Milano, dove collaborò al “Corriere della Sera” come critico letterario e al
“Corriere dell’Informazione” come critico musicale. Le sue varie raccolte sono apparse tra il 1925 (Ossi di
seppia) e il 1977 (Quaderno di quattro anni). Nel 1975 ricevette il Premio Nobel per la letteratura. La sua
produzione in versi, dopo l’iniziale influenza dell’Ermetismo, si è svolta secondo linee autonome.
1. Comprensione del
testo
Dopo una prima lettura riassumi brevemente il contenuto informativo della lirica
in esame.
Documento del Consiglio di classe– pag. 51/79
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2. Analisi del
testo
2.1. Nella prima strofa il poeta esprime, in una serie di immagini simboliche, da una parte la sua
visione della realtà e dall’altra il ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile.
Individua tali immagini e commentale.
2.2. Nel verso 2 ricorre l’allitterazione della “r”. Quale aspetto della realtà sottolinea simbolicamente la
ripetizione di tale suono?
2.3. Il ricordo della donna è condensato nel suo viso e nel sorriso, nel quale si manifesta, “libera”, la sua
“anima” (v. 6). Prova a spiegare in che senso il portare con sé la sofferenza per il male del mondo
può essere, come dice il poeta, “un talismano” (v. 8) per un’anima e come questa condizione possa
essere altrettanto serena che quella di un’anima “ingenua” non toccata dal male (v. 6).
2.4. Nella ultima strofa ricorrono espressioni relative sia alla condizione interiore del poeta, sia alla
“pensata effigie” (v. 9) della donna. Le prime sono riconducibili al motivo dell’inquietudine, le
seconde a quello della
1
2
3
4
5
6
avventura: caso
ellera:
edera
corimbi: infiorescenze a grappolo
ingenua: non toccata dal male del mondo
talismano: amuleto, portafortuna
estrosi:
inquieti
calma. Commenta qualche espressione, a tuo parere, più significativa relativa a entrambi i
motivi e in particolare il paragone presente nell’ultimo verso.
2.5. Analizza la struttura metrica (tipi di versi, accenti e ritmo, eventuali rime o assonanze o consonanze),
le scelte lessicali (i vocaboli sono tipici del linguaggio comune o di quello letterario o di entrambi i
tipi?) e la struttura sintattica del testo e spiega quale rapporto si può cogliere tra le scelte stilistiche e il
tema rappresentato.
3.
Interpretazione
approfondimenti
complessiva
e
Sviluppa con osservazioni originali, anche con riferimento ad altri testi dello stesso poeta e/o a opere
letterarie e artistiche di varie epoche, il tema del ruolo salvifico e consolatorio della figura femminile. In
alternativa inquadra la lirica e l’opera di Montale nel contesto storico-letterario del tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGN
E
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di
studio.
Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi
che ti
sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.
Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano,
rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).
Documento del Consiglio di classe– pag. 52/79
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Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di
rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO
ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e
nell’arte.
DOCUMENT
I
“Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti
ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di
fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a
prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta
l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste
saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una
seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E ti ricorderai che sei
stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”
DEUTERONOMIO, 24, 17-22
“Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo
spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle
spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore
ardimento e tolse dalle membra la paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto,
Odisseo, se supplicare la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con
dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla
con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la
parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio,
ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede
questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle belle
chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non
c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi
siamo molto cari agli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei
mortali viene a contatto con
noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus,
forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e
lavatelo prima nel fiume, dove c’è un riparo dal vento.»
OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209
“Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla
porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso.
In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver
qualche informazione più precisa, qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu
un’altra donna, distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e
malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca
come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il respiro, alzando due braccia scarne,
allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si
vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a
guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido che aveva
rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e
di là;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.”
A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842
Documento del Consiglio di classe– pag. 53/79
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Lo
straniero
“A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A
tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo
fratello?”
“Non ho né padre, né madre, né sorella,
né fratello.”
“Ai tuoi
amici?”
“Adoperate una parola di cui fino a oggi
ho ignorato il senso.”
“Alla tua
patria?”
“Non so sotto quale latitudine si
trovi.” “Alla bellezza?”
“L’amerei volentieri, ma dea e
immortale.” “All’oro?”
“Lo odio come voi odiate Dio.”
“Ma allora che cosa ami, straordinario
uomo?” “Amo le nuvole…le nuvole che
vanno…laggiù,
laggiù…le meravigliose nuvole!”
C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869
“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si
fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le
due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono
via con un grido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma,
invece di don Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a
rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al
bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi
stette a guardare, afflitta: vide che egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte
dell’infermo, sentì che lo chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola
affettuosa? L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il
corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare
angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le lagrime agli occhi. Poi lo
straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò il capo per significargli che aveva
compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta.
Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che
le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più volte in fronte
l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i singhiozzi irrompenti.”
L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di
passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a
Roma. Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le
strade….S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo, l’estremo arbitrio
dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è una commedia, e Gunther se ne
infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile capitata per prima su quel portone…che lo avesse
guardato con occhio appena umano, lui sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato
ai piedi come un innamorato, chiamandola: meine mutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare
dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in quel punto rincasava,
carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina! Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che
conosceva). E con un salto le si parò davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere.
Colei però, al vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti
Documento del Consiglio di classe– pag. 54/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.”
E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974
“Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini. La gente,
poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella ragazza spavalda che dalla faccia e
dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!» gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino
cercava di togliersi di dosso la fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una
spalla, un terzo al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara.…Qui Antonio intervenne, facendosi
largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un suono curioso,
quasi ridicolo….Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il sozzo carico di male che si
tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.”
D. BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958
“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da
casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di
qualche migliaio di pianeti; ed era stata la guerra, subito;…Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano
cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce
l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui.
Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi
non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano
abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe,
quella pelle d’un bianco nauseante, e senza squame.”
F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992
Tempo verrà
in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro,e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato…
D. WALCOTT, Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992
Galata morente (I secolo a.C.)
È una scultura romana del I secolo a.C., che raffigura un soldato galata morente. Il guerriero, straniero ai
Romani, è colto in punto di morte mentre il corpo si accascia sullo scudo, con il quale i Celti si
opponevano al nemico celando il corpo nudo. Dallo scudo si staglia il combattente con il torso flesso e ruotato
verso destra a far risaltare l’incisione della ferita
2. AMBITO
SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Il
produttività.
lavoro
tra
sicurezza
e
DOCUMENT
I
“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e
dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita
della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si
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potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo
libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa
nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della
Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di
vita e, quindi, una degradazione.”
C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto
e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il
lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro
consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una
persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può
concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.”
ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol.
13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”
(art. 1)
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria
scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4)
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei
segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di
Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica
del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli
individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse
prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo.…Fa
riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente
le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro
mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta
di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un
funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la
conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è
investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.”
C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007
“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si
caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e
penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni
ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato
riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una
vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del
prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si
prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e
quindi della persona) del lavoratore.”
L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei diritti sociali e prevenzione
degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Giuffrè, Milano, 198
“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una
impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomeno
dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto
tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle
caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la
cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.”
C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul
comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973
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Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte al tempo
richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività
aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio,
condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono
stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario
se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le
trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli
operai sono costretti a lavorare oppure a passare.”
A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983
“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul
lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione.
Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità
sostituendo
l’Istituto
assicuratore
(ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto
all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità
economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.”
G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979
3. AMBITO
STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori
attuali e del suo rapporto con la società italiana.
DOCUMENT
I
“Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica della costituzione il
fatto che un grande giurista membro del partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del
testo costituzionale dette un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento
di Togliatti che i costituenti dovevano fare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che
porta il lume dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte.”
E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976
“Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del «nucleo
fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella problematica…torni a
riaffermarsi con forza. Alla dottrina del
«nucleo fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando la presenza
nella nostra costituzione di «alcuni principî supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro
contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali»; si tratta di
«principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al procedimento di
revisione costituzionale, appartengono all’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la costituzione
italiana.”
M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995
“Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande, così come è
profondo il mutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una
restaurazione piena dei diritti di libertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la scala dei
valori di riferimento, dalla quale scompare proprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita nella
parte dei rapporti economici, spogliata dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con l’interesse sociale
(art. 42.).”
S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995
“La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione internazionalistica e può contare su un
maggior numero di norme relative ai rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino…Si guarda con
grande interesse a organizzazioni come le Nazioni Unite…Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un
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Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle
conseguenze devastanti della sconfitta bellica. In questo contesto nasce il famoso articolo 11 della
Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che
l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo.”
G. MAMMARELLA-P. CACACE, La politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza, 2006
“La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata nelle sue prescrizioni. Una
caratteristica innovativa, questa, espressamente voluta dai costituenti. Altre costituzioni, quella statunitense per
esempio (7 Articoli più
27 Emendamenti), sono meno ampie perché si limitano a dare indicazioni di massima ai legislatori e ai
giudici. La costituzione italiana, pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono anche con più di trecento
articoli come quella indiana), consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni finali….L’innovazione
rappresentata dall’estensività della costituzione non consiste solo nel fatto che è più “lunga”. Consiste
piuttosto nel tentativo di regolare in dettaglio il maggior numero di aspetti possibili. È frutto di una scelta
precisa dei costituenti l’avere per esempio elencati uno per uno i diritti inviolabili dell’individuo, quando
sarebbe bastato l’art. 2 che recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia
come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei
doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
P. CASTAGNETTI, La costituzione italiana tra prima e seconda repubblica, Bologna, 1995
“In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della repubblica democratica
italiana doveva essere una costituzione programmatica, cioè un insieme di regole fondamentali precise e
valide immediatamente, ma anche un programma di sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della
società, da realizzare gradualmente nel tempo. Per esempio la costituzione doveva garantire al massimo
diritti e doveri dei cittadini e, contemporaneamente, impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti
sociali, assolutamente nuovi nella storia italiana e piuttosto recenti nella storia costituzionale contemporanea
europea.”
P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995
“La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un grande impegno
comune per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando
l’adesione di grandi masse di cittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o
culturale al patto fondativo della nostra vita democratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e
concretamente riaffermati: e, ben più di quanto non accada oggi, vanno coltivati i valori – anche e
innanzitutto morali – che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dalla Costituzione. Nei doveri non
meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di solidarietà politica, economica e sociale,
che debbono essere sollecitati da leggi e da scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi in
comportamenti individuali e collettivi.”
Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta comune del Parlamento in occasione della
celebrazione del 60° anniversario della Costituzione, 23 gennaio 2008
4.
AMBITO
TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico della società
umana.
DOCUMENT
I
“Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/che mostrava
dal cielo l’orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, osò contro di quella
alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo distrusse né la minaccia
del cielo/strepitoso lo spaventò; ché anzi il desiderio/gli crebbe più forte e più acre lo strinse,/di rompere egli
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Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza dell’animo; e andò lontano, solo,/di là dalle
fiammanti barriere dell’universo/e tutto l’immenso attraversò con la mente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e
ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fisso un termine e limitato il potere./Così la
religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria ci solleva alle stelle./”
LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969
“Nel corso della storia è sempre accaduto che l’uomo si sia trovato in una situazione di incertezza di fronte a
due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso che si verificò alla
fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti – Isaac Newton, John Locke, René Descartes e
altri – misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali anche una dottrina fondamentale: quella
che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi, dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori
propendevano per una visione più materialistica dell’esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione».
Meno di un secolo dopo, gli insorti delle colonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere
monarchico, che sostituirono con la forma di governo repubblicana, proclamando «il diritto
inalienabile» dell’uomo «alla vita, alla libertà, alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione
americana, James Watt brevettò la macchina a vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito
prometeico della nuova era; l’umanità mosse così i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita
industriale che, nei due secoli successivi, avrebbe radicalmente cambiato il mondo.”
J. RIFKIN, Economia all’idrogeno, Mondadori, 2002
“Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia della
scienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno e valutare la
natura dei suoi problemi
- e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre,
l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, di ispirazione per i
giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamento delle mirabili potenzialità
e capacità della mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (la massima, si può sostenere) della
mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, in grandissima parte, da persone di
intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciare dall’opera dei predecessori rende la vicenda
ancor più straordinaria, e non meno.”
J. GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002
“Francesco Bacone concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta a produrre,
in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra. Quando nella Nuova
Atlantide volle dare l’immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare forme perfette di vita
sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati a compimento le invenzioni e
i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica, sia nelle sue forme primitive sia in quelle raffinate e complesse che
ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il
suo processo di sviluppo appare irreversibile perché solo ad esso rimane affidata la possibilità della
sopravvivenza del numero sempre crescente degli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita.”
N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971
“Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti:
direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato
l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire
meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. L’effetto
pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibile l’invenzione di cose che arricchiscono
la vita, anche se nel contempo la complicano.”
A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965
“Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa; qualcuno l’ha
chiamata
«misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare, succedute
all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologia dominante,
risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagli utensili di pietra a quelli
di bronzo, e poi al sopravvenire
d’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria corrente
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Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
l’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccende
umane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologia moderna,
non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società, bensì l’intero
ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolari passi avanti del
nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell’evoluzione umana [Solly Zuckerman], «la
tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualche forza esterna dalla quale
veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».”
A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986
“Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare che oggi,
soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacità di agire
ha superato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per ciò che ci consente di
fare, non di capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto una velocità tale da non
permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure a posteriori, il funzionamento
dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizioni via via più difficili, tanto più
che le radici dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsi all’interno dello sviluppo scientifico,
bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è stata l’informatica che, con il calcolatore, ha fornito
all’innovazione uno strumento, o meglio un metastrumento, flessibile e leggero che ha impresso
un’accelerazione fortissima alle pratiche della progettazione.”
G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006
“Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi
cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summit dei CEO
(Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica dei mutamenti che l’era
digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorso non si fermasse agli
strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemi con i quali i dirigenti di
un’azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia può contribuire a migliorare la
gestione di un’impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo può aiutarci a mettere a punto una
strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?”
B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999
TIPOLOGIA C -
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dell’Italia del Novecento.
Illustra i più significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico,
economico, sociale, culturale) e spiegane le cause e le conseguenze.
Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del nostro
Paese.
TIPOLOGIA D -
TEMA DI ORDINE GENERALE
Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così idee e
sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non è
possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle
modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini: quanto quella
di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tanto quella di oggi è
incorporea, impersonale e immediata.
Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gli aspetti
che ritieni più significativi.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Da Italy di Giovanni Pascoli, Primi Poemetti, 1904
Salivano, ora tutti dietro il nonno,
la scala rotta. Il vecchio Lupo in basso
non abbaiò; scodinzolò tra il sonno.
E tentennò sotto il lor piede il sasso
d’avanti l’uscio. C’era sempre stato 30
presso la soglia, per aiuto al passo.
E l’uscio, come sempre, era accallato.
Lì dentro, buio come a chiuder gli occhi.
Ed era buia la cucina allato.
La mamma? Forse scesa per due ciocchi... 35
forse in capanna a mòlgere... No, era
al focolare sopra i due ginocchi.
Avea pulito greppia e rastrelliera;
ora, accendeva... Udì sonare fioco:
era in ginocchio, disse la preghiera. 40
Appariva nel buio a poco a poco.
"Mamma, perché non v’accendete il lume?
Mamma, perché non v’accendete il fuoco?"
"Gesù! Ché ho fatto tardi col rosume..."
E negli stecchi ella soffò, mezzo arsi; 45
e le sue rughe apparvero al barlume.
E raccattava, senza ancor voltarsi,
tutta sgomenta, avanti a sé, la mamma,
brocche, fuscelli, canapugli, sparsi
sul focolare. E si levò la fiamma. 50
III
E i figli la rividero alla fiamma
del focolare, curva, sfatta, smunta.
"Ma siete trista! siete trista, o mamma!"
Ed accostando a gli occhi, essa, la punta
del pennelletto, con un fil di voce: 55
"E il Cecco è fiero? E come va l’Assunta?"
"Ma voi! Ma voi!" "Là là, con la mia croce"
I muri grezzi apparvero col banco
vecchio e la vecchia tavola di noce.
Di nuovo, un moro, con non altro bianco 60
che gli occhi e i denti, era incollato al muro,
la lenza a spalla ed una mano al fianco:
roba di là. Tutto era vecchio, scuro.
Documento del Consiglio di classe– pag. 61/79
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S’udiva il soffio delle vacche, e il sito
della capanna empiva l’abituro. 65
Beppe sedè col capo indolenzito
tra le due mani. La bambina bionda
ora ammiccava qua e là col dito.
Parlava; e la sua nonna, tremebonda,
stava a sentire, e poi dicea: "Non pare 70
un luì quando canta tra la fronda?"
Parlava la sua lingua d’oltremare:
"...a cicken-house" "un piccolo luì..."
"...for mice and rats" "che goda a cinguettare,
zi zi" "Bad country, Ioe, your Italy!" 75
IV
Italy, penso, se la prese a male.
Maria, la notte (era la Candelora),
sentì dei tonfi come per le scale...
tre quattro carri rotolarono... Ora
vedea, la bimba, ciò che n’era scorso! 80
the snow! La neve, a cui splendea l’aurora.
Un gran lenzuolo ricopriva il torso
dell’Omo-morto. Nel silenzio intorno
parea che singhiozzasse il Rio dell’Orso.
Parea che un carro, allo sbianchir del giorno 85
ridiscendesse l’erta con un lazzo
cigolìo. Non un carro, era uno storno,
uno stornello in cima del Palazzo
abbandonato, che credea che fosse
marzo, e strideva: marzo, un sole e un guazzo! 90
Maria guardava. Due rosette rosse
aveva, aveva lagrime lontane
negli occhi, un colpo ad or ad or di tosse.
La nonna intanto ripetea: "Stamane
fa freddo!" Un bianco borracciol consunto 95
mettea sul desco ed affettava il pane.
Pane di casa e latte appena munto.
Dicea: "Bimbina, state al fuoco: nieva!
Nieva!" E qui Beppe soggiungea compunto:
"Poor Molly! Qui non trovi il pai con fleva!" 100
V
Oh! No: non c’era lì né pie né flavour
né tutto il resto. Ruppe in un gran pianto:
"Ioe, what means nieva? Never? Never? Never?"
Documento del Consiglio di classe– pag. 62/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
A seguire fino al verso 175
Analisi del testo
1) Preliminare sintesi dei temi essenziali presenti nei passi proposti.
2) Quale fenomeno sociale proprio del nostro Paese, soprattutto nel periodo a cavallo tra Otto e Novecento,
costituisce la premessa del poemetto pascoliano?
3) Quante generazioni vengono poste a confronto in Italy? Descrivetene le rispettive caratteristiche.
4) Quali analogie possono essere colte nel confronto tra la condizione dell’italiano da poco sbarcato negli
States e quella dell’immigrato oggi giunto in Italia dal Terzo Mondo? Citate i passi che più evidenziano le
analogie suddette.
5) Quale, secondo Pascoli, è il sogno dell’italiano emigrato e l’obiettivo pratico per il quale sopporta
privazioni e sacrifici?
6) Troviamo anche in questo componimento il tema pascoliano ricorrente del nido. Con quali risvolti e con
quali particolari connotazioni?
7) Nel poemetto un elemento fittamente presente è costituito dal confronto e dalla esplicita contrapposizione
tra due mondi, che sono, oltre che spazi geografici diversi, anche due realtà socio-economiche
lontanissime, con ciò che questo comporta nei personaggi sul piano esistenziale ed emozionale. Provate a
fornirne la rappresentazione, anche attraverso precisi riferimenti testuali.
8) Dei due mondi sopra accennati, per quale va la simpatia e la vicinanza anche ideologica del Poeta?
Motivate la Vostra risposta.
9) Nel componimento sono presenti quattro diversi registri linguistici. Quali sono? Evidenziate la funzione
che assolve nel testo ciascuno di essi.
10) La sensibilità del Pascoli alla tematica civile che fa da sfondo a questo poemetto caratterizza uno dei rari
interventi pubblici, a carattere politico, del Poeta, solitamente schivo e riservato. In quale circostanza della
storia italiana? E come s’intitola il Discorso da Lui tenuto?
Documento del Consiglio di classe– pag. 63/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
L’emergenza idrica nel mondo
Svolgere sotto forma di saggio breve o di articolo di giornale, al massimo in cinque colonne.
Otto milioni di persone l'anno muoiono a causa della siccità e delle malattie legate alla mancanza di servizi
igienico-sanitari e di acqua potabile e secondo le stime dell'Onu nel 2030 fino a tre miliardi di persone potrebbero
rimanere senz'acqua.
L'allarme viene lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua. Inquinamento, cambiamenti climatici,
sprechi, renderanno infatti ancora più difficile il reperimento dell'acqua potabile.
Nel mondo si passa da una disponibilità media di 425 litri al giorno per ogni abitante degli Stati Uniti ai 10 di un
abitante del Madagscar, dai 237 litri a persona disponibili in Italia ai 150 in Francia.
La stima del consumo medio di una famiglia occidentale è di oltre 300 litri al giorno, ma scende drasticamente
sotto i 20 litri per una famiglia africana. Secondo l'Onu 3.900 bambini muoiono ogni giorno per mancanza
d'acqua. La zona più esposta rimane l'Africa: fino a 250 milioni di persone coinvolte e seri rischi per l'area subsahariana.
Dal quotidiano”La Repubblica”, marzo 2010
La Banca mondiale ha profetizzato che le guerre del prossimo secolo non si faranno per motivi politici o per il
petrolio, ma per 1'acqua. Sono già 50 le guerre per l'acqua in corso. Le guerre ecologiche, quelle che inquinano le
falde, distruggono gli acquedotti fanno più vittime delle guerre guerreggiate anche se le vittime sono più
silenziose. L'acqua è un ottimo strumento di controllo politico. In Turchia, nei dintorni di Dyarbakir (territorio
kurdo) le dighe di Illisu, sul Tigri, sono un'enorme minaccia che incombe sull'Iraq e la Siria, assicurando invece
ad Israele le forniture d'acqua necessarie al suo viluppo. La Turchia, nel 1953, col progetto GAP programmò la
costruzione di 22 dighe. Quando [e se] saranno completate, il flusso di acqua verso Siria e Iraq potrebbe essere
ridotto del 40-60 per cento. Le conseguenze economiche sarebbero catastrofiche.
[…]I palestinesi non possono scavare nuovi pozzi e hanno il divieto di irrigare i propri orti dopo le 16 e cioè
quando si dovrebbe farlo. Durante i mesi estivi, in cui l'acqua e' più scarsa, la compagnia idrica israeliana, la
Mekorot, semplicemente, chiude i rubinetti delle città palestinesi. Ciò significa che, mentre i coloni ebrei
riempiono le loro piscine fino all'orlo ed innaffiano i giardinetti delle ville a schiera, i villaggi della Palestina
vengono ridotti alla sete. Non è permesso a nessun palestinese installare o possedere attrezzature idriche senza il
permesso israeliano. Il consumo degli israeliani ha provocato l'abbassamento delle falde e la salinizzazione delle
stesse. L'estrazione continua di acqua dal Giordano da parte degli israeliani farà si che fra 50 anni il fiume sparirà
dalla geografia della Palestina. Un mito di Israele (confutato del resto da tutti gli studiosi e gli storici e' quello di
"aver fatto fiorire il deserto". I palestinesi vivevano nel territorio della Palestina, la cosiddetta mezzaluna fertile,
senza danneggiare l'ambiente ed il territorio, in sintonia ed armonia con esso.
Da “Cagliari Social Forum.it”
Qui si deve fronteggiare l'insufficienza di
una risorsa planetaria che pensavamo essere abbondante e
rinnovabile e che invece e' in netto declino. Perche'? Le
cause sono molteplici. Innanzitutto la crescita della
popolazione mondiale, oggi di 6 miliardi di abitanti, nel
2025 di 8 miliardi. Poi il degrado delle poche risorse di
acqua potabile disponibili. Le falde idriche che corrono
sotto i centri urbani in rapido sviluppo vengono raggiunte
da inquinanti di ogni sorta; quelle che si trovano sotto i
terreni agricoli sono avvelenate dai pesticidi. I corsi
Documento del Consiglio di classe– pag. 64/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
d'acqua dolce in prossimita' di centri urbani, industriali e
minerari diventano canali di scarico di ogni tipo di
rifiuti. L'aritmetica dell'acqua ci presenta un bilancio
rosso, scrivono sconsolati in un rapporto fresco di stampa
gli esperti della commissione presieduta da Serageldin.
Oggi sulla Terra solo il 2,5% dell'acqua presente e' dolce e
potenzialmente potabile.Chi ce l'ha in abbondanza la
spreca e la tratta come una risorsa svalutata, che costa
piu' o meno una lira al litro. Chi non ce l'ha, se puo', la
deve pagare a caro prezzo, anche cento volte di piu' e si
deve accontentare della sua infima qualita'.
Dal “Corriere della sera”, marzo 200. F. F. Martin
Il fenomeno hikikomori: in continua crescita, non soltanto in Giappone
Svolgere sotto forma di saggio breve o di articolo di giornale, al massimo in cinque colonne.
Autoreclusi. In Giappone, come in una favola di manga cattivi, sono quelli che aprono la porta della stanza solo
per andare in bagno. Non escono mai, chattano e frequentano il resto del mondo solo via computer. Sono i giovani
Hikikomori, gli isolati che rifiutano la vita sociale non a sessant' anni quando potrebbe anche essere una scelta
comprensibile, ma nel pieno dell' adolescenza […] Hikikomori di livello diverso. Ragazzi che continuano a
frequentare la scuola, recludendosi solo per qualche mese e altri invece che decidono di chiudere con l' istruzione,
interrompendo anche il rapporto con i parenti. La loro vita è giocare o vedere film o utilizzare internet per le chat.
«Ma senza mai conoscere le persone con le quali si relazionano virtualmente». La loro è una "Second Life" senza
però che vi sia più una vita primaria. Vengono colpite anche le ragazze, ma «accettano più facilmente di fissare un
appuntamento con lo psicologo e in loro il problema si presenta a 11-12 anni». I ragazzi cominciano a dire no al
mondo a 14-15 anni e spesso sono più gravi. «Si manifesta inizialmente con una resistenza a frequentare la scuola,
episodi di bullismo o cattivo rendimento non costituiscono la causa, semmai la goccia che fa traboccare il vaso.
Ne sono vittime in genere ragazzi che hanno grossa dipendenza dalle figure genitoriali, che al momento dell'
adolescenza, quando si deve cambiare modello, non sanno come fare». I problemi coinvolgono l' intera famiglia:
si possono dimostrare aggressivi con la madre nel tentativo di prendere una distanza da lei e il denominatore
comune è la presenza poco determinante della figura paterna.
Dal quotidiano “La Repubblica”, febbraio 2013
"L'idea mi venne quando un amico mi regalò un bonsai, un albero nano, e mi disse: <<In questo Paese fanno lo
stesso con gli esseri umani: a forza di potarli e tagliarli li fanno crescere tutti su misura>>" Da “Asia” di Tiziano
Terzani
Hikikomori significa “ritiro” in giapponese. Tecnicamente con la parola hikikomori si indica sia il comportamento
sia chi lo mette in atto. Il comportamento consiste nell’isolarsi dalla società e dalla famiglia rinchiudendosi
nella propria stanza per un periodo superiore a sei mesi.
Chi lo mette in atto è di solito un adolescente o un giovane adulto. Il termine fu coniato dal dott.Tamaki Saito,
direttore del Sofukai Sasaki Hospital, quando cominciò a rendersi conto della similarità sintomatologica di un
numero sempre crescente di adolescenti che mostravano letargia, incomunicabilità e isolamento totale.
Oltre all’isolamento sociale gli hikikomori soffrono tipicamente di depressione e di comportamenti ossessivo
compulsivi, ma non è facile comprendere se questi siano una conseguenza della reclusione forzata a cui si
sottopongono o una concausa del loro chiudersi in gabbia. Alcuni hikikomori si fanno la doccia per diverse ore al
giorno e indossano guanti spessi per tenere a bada i germi, mentre altri strofinano le mattonelle nella doccia per
ore e ore. Nonostante lo stereotipo sia quello di un uomo che non lascia mai la sua stanza, molti reclusi si
avventurano fuori, una volta al giorno o una volta alla settimana, per andare in un Konbini, un supermarket aperto
Documento del Consiglio di classe– pag. 65/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
24 ore. Lì possono trovare colazioni a portar via, pranzi e cene, e poiché di solito si svegliano a mezzogiorno e
vanno a dormire al mattino presto, il konbini è una scelta sicura e anonima a tarda notte. La cassiera non parla e
tutti gli altri stanno a casa a dormire.
Il ritiro dalla società avviene gradualmente, i ragazzi possono apparire infelici, perdere i loro amici, diventare
insicuri, timidi e parlare di meno.
Le giornate di un hikikomori sono caratterizzate da lunghe dormite mentre le ore notturne sono spesso dedicate a
guardare la tv, a giocare al computer, a navigare su internet , leggere e giocare in borsa on line.
La mancanza di contatto sociale e la prolungata solitudine hanno effetti profondi sull’hikikomori, che
gradualmente perde le sue competenze sociali, i riferimenti comportamentali e le abilità comunicative per
interagire con il mondo esterno.
Da www.Caffèpsicologico, 2010
In anni di contraddizioni e cambiamenti sociali, hikikomori in Giappone è una parola che spaventa e che vuole
essere tenuta lontana; come una malattia incurabile che colpisce senza motivo e quando arriva contagia
lentamente tutta la famiglia rovinandone l’esistenza.
Il termine fu coniato da Saito Tamaki, psichiatra giapponese che all’inizio degli anni ’80 individuò un numero
sempre crescente di giovani, i quali per motivi spesso legati ad una forma di apatia scolastica, interrompevano le
comunicazioni con il mondo sociale e si ritiravano nella propria stanza rimanendovi ininterrottamente per lunghi
periodi.
Da “Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione” di Carla Ricci, 2008
Tema di ordine generale
Il volontariato: una realtà importante e abbastanza diffusa nel nostro Paese, anche se insufficiente rispetto alle
esigenze presenti nel campo della protezione civile, ambientale, della solidarietà ad anziani, disabili, ai cittadini
svantaggiati.
Esprimete la Vostra opinione riguardo al ruolo del volontariato in una situazione di crisi dei servizi sociali nel
nostro Paese, sottolineandone le diverse implicazioni sia a livello etico individuale che politico.
Tema di ordine storico
La questione sociale: problematica vastissima e complessa dell’Italia postunitaria. Trattate l’argomento
cogliendone gli aspetti dinamici e valutando come, con variabili diverse, la questione predetta giunga fino a noi,
con aspetti di emergenza, a distanza di oltre centocinquanta anni dalla nascita della Nazione.
Documento del Consiglio di classe– pag. 66/79
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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA - A - ANALISI DEL TESTO
Candidato/a:
Macroindicatori
Competenze
linguistiche
Indicatori
descrittori
Capacità di esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Si esprime in modo:
appropriato e completo
corretto e adeguato
sostanzialmente adeguato
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Analizza e interpreta in modo:
completo e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Analisi del testo e delle Capacità di analisi e
strutture formali
interpretazione
Comprensione
complessiva e sintesi
Collegamenti e
contestualizzazione
Classe:
Capacità di sintesi e
rielaborazione delle
conoscenze acquisite
Rielabora in modo:
completo e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Capacità di effettuare in modo:
collegamenti,contestua approfondito e critico
lizzare e operare
completo ed adeguato
riferimenti critici
essenziale
parziale
non rielabora
Valutazione
complessiva
misuratori
punt
i
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
4
3,5
3
2.5
0,1-2
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
5
4
3
2
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Totale punteggio
__________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15
N.B. Il voto complessivo risultante dalla
somma dei punteggi attribuiti ai singoli
indicatori,in presenza di numeri decimali,
è approssimato in eccesso all’unità superiore.
Documento del Consiglio di classe– pag. 67/79
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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
TIPOLOGIA B : ARTICOLO - SAGGIO BREVE
Candidato/a :
Indicatori
Macroindicatori
Competenze
linguistiche
Classe:
descrittori
Capacità di esprimersi
( Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Si esprime in modo:
appropriato e completo
corretto e adeguato
sostanzialmente adeguato
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Efficacia
Capacità di formulare Argomenta in modo:
argomentativa
una tesi e/o di
completo e articolato
sviluppare proprie
chiaro e ordinato
argomentazioni
schematico
poco coerente
inconsistente
Competenze rispetto al Capacità di rispettare
Rispetta consapevolmente
genere testuale
consapevolmente i
tutte le consegne
vincoli del genere
Rispetta le consegne
testuale
Rispetta in parte le consegne
Rispetta solo alcune consegne
Non rispetta le consegne
Organizzazione e
Capacità di rielaborare, Rielabora in modo:
presentazione del
di utilizzare in modo
approfondito e critico
contenuto
critico e personale i
completo ed adeguato
documenti a
essenziale
disposizione
parziale
non rielabora
Valutazione
complessiva
misuratori
punti
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
4
3,5
3
2.5
0,1-2
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
5
4
3
2
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Totale punteggio
__________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15
N.B. Il voto complessivo risultante dalla
somma dei punteggi attribuiti ai singoli
indicatori,in presenza di numeri decimali,
è approssimato in eccesso all’unità superiore.
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SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tipologia C Tema di argomento storico.
Candidato/a :
Indicatori
Macroindicatori
Competenze
linguistiche
Conoscenza
dell’argomento e
coesione testuale
Efficacia e pertinenza
delle argomentazioni
Organizzazione e
presentazione del
contenuto
Classe:
descrittori
Capacità di esprimersi
( Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Si esprime in modo:
appropriato e complesso
corretto e adeguato
sostanzialmente adeguato
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Conoscenza degli
Conosce e sviluppa
eventi storici e capacità l’argomento in modo:
di svilupparli in modo completo e articolato
coeso e completo.
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Capacità di trattare in
Sviluppa l’argomento in
modo pertinente le
modo:
argomentazioni
pertinente ed esaustivo
storiografiche prese in pertinente e corretto
esame.
essenziale,schematico
incompleto e poco pertinente
non pertinente (fuori tema)
Capacità di rielaborare,
di utilizzare in modo
critico e personale le
proprie conoscenze
Rielabora in modo:
approfondito e critico
completo ed adeguato
essenziale
parziale
non rielabora
Valutazione
complessiva
misuratori
punti
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
4
3,5
3
2.5
0,1-2
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
5
4
3
2
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Totale punteggio
__________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15
N.B. Il voto complessivo risultante dalla
somma dei punteggi attribuiti ai singoli
indicatori,in presenza di numeri decimali,
è approssimato in eccesso all’unità superiore.
Documento del Consiglio di classe– pag. 69/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tipologia D Tema di ordine generale.
Candidato/a :
Macroindicatori
Competenze
linguistiche
Indicatori
descrittori
Capacità di esprimersi
( Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Si esprime in modo:
appropriato e complesso
corretto e adeguato
sostanzialmente adeguato
impreciso e/o scorretto
gravemente scorretto
Conosce e sviluppa
l’argomento in modo:
completo e articolato
chiaro e ordinato
schematico
poco coerente
inconsistente
Sviluppa l’argomento in
modo:
pertinente ed esaustivo
pertinente e corretto
essenziale,schematico
incompleto e poco pertinente
non pertinente (fuori tema)
Conoscenza
dell’argomento e
coesione testuale
Capacità di sviluppare
in modo analitico e
coeso l’argomento
proposto
Efficacia e pertinenza
delle argomentazioni
Capacità di trattare in
modo pertinente le
argomentazioni scelte.
Organizzazione e
presentazione del
contenuto
Classe:
Capacità di rielaborare,
di utilizzare in modo
critico e personale le
proprie conoscenze
Rielabora in modo:
approfondito e critico
completo ed adeguato
essenziale
parziale
non rielabora
Valutazione
complessiva
misuratori
punti
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
4
3,5
3
2.5
0,1-2
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
5
4
3
2
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Ottimo/ Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
0,1-1
Totale punteggio
__________________________Voto complessivo attribuito alla prova _____/15
N.B. Il voto complessivo risultante dalla
somma dei punteggi attribuiti ai singoli
indicatori,in presenza di numeri decimali,
è approssimato in ecce
Documento del Consiglio di classe– pag. 70/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
I SIMULAZIONE SECONDA PROVA.
Dopo un inquadramento di carattere generale ma completo delle tecniche spettrofotometriche il
candidato metta a confronto quelle normalmente più utilizzate (spettrofotometria uv-vis e di
assorbimento atomico) esaminando accuratamente analogie e differenze nei principi teorici, nelle
componenti strumentali e nelle potenzialità analitiche.
II SIMULAZIONE SECONDA PROVA.
Dopo aver dato messo in evidenza le differenze tra celle galvaniche e celle elettrolitiche si descriva
accuratamente in tutti i suoi aspetti almeno un metodo basato su ciascuna delle due tipologie di
celle.
ITIS “Galileo Galilei” Livorno
A.S. 2012-2013
Data:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Candidato:
Classe:
Pertinenza
Valutazione
Traccia trattata in modo esauriente e originale
Traccia trattata in modo completo
Traccia trattata nelle linee generali
Traccia trattata parzialmente
Completamente fuori tema
4
3
2
1
0
Valutazione
Conoscenza degli argomenti
Accurata ed esaustiva
Corretta e completa
Corretta e incompleta
Incompleta e non sempre corretta
Inesistente o errata
Punti
attribuiti
8
7
4-6
1-3
0
Valutazione
Esposizione e utilizzo del linguaggio tecnico
Uso di terminologia sicura e appropriata
Uso di terminologia corretta ma non sempre appropriata
Uso di terminologia poco appropriata e parzialmente corretta
Non presente o completamente non appropriata
Punti
attribuiti
3
2
1
0
VALUTAZIONE COMPLESSIVA:
Documento del Consiglio di classe– pag. 71/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Punti
attribuiti
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA - TIPOLOGIA B: DOMANDE APERTE A
RISPOSTA BREVE( MASSIMO 8-10 RIGHE)
IGIENE
1. Su una popolazione di 36ooo abitanti, una epidemia di febbre tifoide ne contagiò 8000 e
450 persone morirono in seguito alla malattia. Calcola il tasso di prevalenza, il tasso di
mortalità e il tasso di letalità corrispondente.
2. Spiega cosa si intende per sorgenti di infezione ed elenca le misure di profilassi relative ad
esse.
3. Illustra brevemente le modalità di trasmissione delle malattie a ciclo oro-fecale.
IMPIANTI CHIMICI
1. Cos’è l’Indice del Volume del Fango (SVI) e come si ottiene sperimentalmente?
2. Descrivi il rapporto di Riciclo dei Fanghi.
3. Descrivi il funzionamento di un Filtro Percolatore.
INGLESE
1. What are microbes?
2. How is wine made? Describe the various steps.
3. How can you preserve food? Give details.
MATEMATICA
1) Calcola l’integrale indefinito :
∫ x cos xdx
2)
∫ (x
1
Calcola l’integrale definito :
3
− 3 x 2 + 1)dx .
−1
3) Calcola l’area della regione di piano delimitata dalle parabole di equazione y = x 2 + 5 e
y = 2x 2 + 1 .
Documento del Consiglio di classe– pag. 72/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA - TIPOLOGIA B: DOMANDE APERTE A
RISPOSTA BREVE( MASSIMO 8-10 RIGHE)
INGLESE
1.What are the stages of water treatment?
2.What does sewage treatment consist of?
3.What is biotechnology?
MATEMATICA
x
Calcola il seguente integrale indefinito:
∫ √ x ( 1+x ) dx
3
2
Calcola l’area delle parti finite di piano delimitate dalla funzione y=x x 2x e l’asse
delle x.
Ad un congresso 8 persone devono sedersi ad un tavolo rotondo. Calcola in quanti modi le
persone possono prendere posto. Se le stesse persone attendono in fila davanti all’ingresso
della sala in quanti modi si possono disporre?
MICROBIOLOGIA
1.Descrivi e spiega esaurientemente la ricerca di E.coli in un'acqua di rete con metodo MPN.
2.Elenca i parametri microbiologici che devono essere ricercati in un'acqua minerale ed
illustra la frequenza prevista a norma di legge per i controlli sia alla fonte che nei vari punti
dell'impianto.
3.Spiega cosa si intende per contaminazione endogena ed esogena del latte, riportando per
entrambe alcuni esempi di microorganismi responsabili.
STORIA
1.Trattate sinteticamente la così detta questione romana, in non più di centoventi parole.
2.Nel 1882 registriamo per l’Italia due importanti eventi storici. Indicateli, fornendo alcuni
cenni riguardo ad essi, in non più di ottanta parole complessivamente.
3.Le cause della prima guerra mondiale, in non più di centoventi parole.
Documento del Consiglio di classe– pag. 73/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
candidato
3° quesito
1° quesito
2° quesito
media
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Per ciascun quesito:
Prima colonna: Conoscenza argomenti (0-9 punti)
Seconda colonna: Lessico e linguaggio specifico(0-5 punti)
Terza colonna: Sintesi (0-1 punto)
Quarta colonna: Totale (0-15 punti)
Il punteggio complessivo si ottiene dalla media delle valutazioni delle singole materie
Documento del Consiglio di classe– pag. 74/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Griglia di valutazione della prova orale di
Argomento proposto
dal candidato
(max 7 punti)
Conoscenze
(max 10
punti)
Abilità
(max 6
Colloquio
punti)
(max 20
punti)
Competenze
(max 4
punti)
Discussione degli
elaborati (max 3 punti)
Totale dei punti
assegnati
Descrittori
Fascia di
punteggio
Argomentazioni incerte, scarsa
rielaborazione
Lavoro essenziale ed esposizione
corretta
Lavoro adeguato e significativo
Lavoro originale, approfondito e
particolarmente significativo
Lacunose e/o frammentate
Lacunose e/o generiche
Essenziali
Organiche con approfondimenti
Complete e organizzate con
approfondimenti
Argomentazione e uso di un
linguaggio non sempre
appropriati
Argomentazione sufficiente e
uso di linguaggio specifico
Argomentazione buona e
chiarezza espositiva
Argomentazione ottima e
chiarezza espositiva
Collegamenti non adeguati e
mancanza di consequenzialità
logica
Collegamenti sufficienti e
adeguata consequenzialità logica
Buona capacità di collegamenti e
consequenzialità logica
Discussione degli elaborati, con
alcune incertezze, e parziale
correzione degli errori commessi
Discussione degli elaborati
autonoma e sicura, correzione
degli errori commessi
1-2
3-4
5-6
7
1-3
4-5
6-7
8
9-10
1-3
4
5
6
1
2-3
4
1-2
3
30/30
7.Elenco dei candidati.
Documento del Consiglio di classe– pag. 75/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Punteggio
assegnato
1
Aragona Giulia
2
Banchelli Claudia
3
Camaroto Roberta
4
Campetti Eleonora
5
Ciulli Giulia
6
Demi Iacopo
7
Donati Alessandro
8
Freschi Veronica
9
Giovannelli Lorenzo
10 Kennedy Matteo Thorndike
11 Lari Andrea
12 Manfredini Gianluca
13 Margelli Marta
14 Pachetti Michela
15 Paolinetti Serena
16 Pieri Valerio
17 Pilloni Federico
18 Salvadorini Marta
19 Scapaticci Andrea
20 Socci Simone
21 Ulivieri Veronica
22 Ursano Daniele
23 Vitetta Kevin
Documento del Consiglio di classe– pag. 76/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
8.Composizione del Consiglio di classe
Disciplina
Religione
Docente
Prof. Paola Pucci
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Prof. Stella Mugnaini
Storia
Prof. Antonio Bianchini
Matematica
Prof. Antonella Guerrieri
Educazione fisica
Prof. Salvatore Benedetto
Analisi chimica strumentale e laboratorio
Analisi chimica strumen. e laboratorio (lab.)
Laboratorio di Microbiologia speciale
Laboratorio di Microbiologia speciale ( lab.)
Igiene e legislazione sanitaria
Impianti Chimici
Prof. Antonio Bianchini
Prof. Leonardo Puccioni
Prof. Maila Sorrentino
Prof.Antonella Forlani
Prof.Petrucci Mauro
Prof.Antonella Forlani
Prof. Federico Agen
INDICE
Documento del Consiglio di classe– pag. 77/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Profilo della classe e sua storia (abbandoni, immissioni, continuità didattica, partecipazione,
impegno, socializzazione)............................................................................................................... 3
Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi ,gli spazi e i e i tempi del percorso
formativo…………………………………………………………………………………………..4
Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (area di progetto, progetti speciali, viaggi e visite
guidate ed aziendali in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli
alunni) ............................................................................................................................................. 6
Relazioni disciplinari e programmi svolti
ITALIANO .................................................................................................................................. 7
STORIA ..................................................................................................................................... 11
MATEMATICA ....................................................................................................................... .14
LINGUA INGLESE .................................................................................................................. 18
ANALISI CHIMICA STRUMENTALE................................................................................... 22
IMPIANTI ................................................................................................................................ 24
EDUCAZIONEFISICA…………………………………………………..……………………27
MICROBIOLOGIA SPECIALE ............................................................................................... 29
IGIENE E LEGISLAZIONE SANITARIA .............................................................................. 42
RELIGIONE ............................................................................................................................. 48
Documento relativo ai crediti formativi e ai crediti scolastici ...................................................... 50
Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'esame di stato:
Simulazioni della prima prova .............................................................................................. 51
griglie di valutazione della prima
prova………………………………………………………………………………………..67
Simulazioni della seconda prova........................................................................................... 71
griglie di valutazione della seconda prova………………………………………………….71
Simulazioni della terza prova………………………………………………………………72
Griglia di valutazione della terza prova……………………………………………………73
Griglia di valutazione del
colloquio……………………………………………………………………………………75
Elenco dei candidati………………………………………………………………………..76
Consiglio di classe………………………………………………………………………….77
Documento del Consiglio di classe– pag. 78/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno
Documento del Consiglio di classe– pag. 79/79
Esami di Stato a.s. 2011-12 ITIS “G. Galilei” di Livorno