Acquistano con soldi falsi in edicola Inseguiti e

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Acquistano con soldi falsi in edicola Inseguiti e
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LA PROVINCIA
CIRCONDARIO
GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2012
[ CALOLZIOCORTE ]
[ CALOLZIOCORTE ]
Maltrattamenti alla moglie Elementari e asili: figli di immigrati
Richiesta di rinvio a giudizio per un operaio quarantenne
La maggior parte di origine africana
CALOLZIOCORTE (u. fil.)
Il sostituto procuratore della
Repubblica Paolo Del Grosso
ha depositato ieri in tribunale a Lecco la motivata richiesta al giudice dell’udienza
preliminare Paolo Salvatore
di rinviare a giudizio un operaio di origine ivoriana, abitante in città, indagato per
maltrattamenti e lesioni alla moglie.
L’uomo ha 43 anni e avrebbe
commesso i fatti contestati
sino al maggio dello scorso
anno, ai danni della consor-
CALOLZIOCORTE (c. doz.) E’ di origine africana
la maggior parte di alunni figli di immigrati che
frequentano le scuole dell’infanzia ed elementari
del capoluogo.
Lo si evince dai dati messi a disposizione dalla
direzione didattica di Parco Allende, che ha permesso di fare una fotografia della multietnica situazione delle scuole inferiori calolziesi, dove l’integrazione permetterà ai giovani stranieri di crescere sentendosi italiani a tutti gli effetti.
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, la comunità principale è quella marocchina, che conta ben 21 alunni nei vari plessi disseminati sul territorio. La seconda nazionalità presente, è quella
albanese (15), che conta una folta rappresentanza
in città, seguita a poca distanza (12) da quella se-
te di 33 anni.
Le indagini sono state svolte
dai carabinieri della stazione di Calolziocorte sulla base delle prime segnalazioni
giunte nella caserma di via
Mazzini, con primo rapporto della notizia di reato alla
Procura della Repubblica di
Lecco.
Il pubblico ministero Del
Grosso ha disposto ulteriori
accertamenti anche con la
polizia giudiziaria, vagliando anche le dichiarazioni
della donna, per il ripetersi
dei disagi nella vita familiare.
Si è reso necessario disporre
un aggiornamento dell’udienza preliminare ad altra
data, per sentire la donna e
per un primo esame dell’accusato che avrebbe negato in
particolare i maltrattamenti.
In merito alle lesioni è stata
confermata la presenza agli
atti di alcune certificazioni
che avvalorano quanto emerso nelle dichiarazioni verbalizzate da altri testi coinvolti e chiamati a riferire.
negalese. Gli altri Paesi rappresentati sono ben distanziati e sono Kosovo (6), Tunisia e Togo (5), Algeria, Costa d’Avorio e Romania (4), Burkina Faso, Camerun (3), Bolivia, India e Perù (2), Egitto,
Moldavia, Nigeria e Repubblica Dominicana.
Alla primaria, la situazione è leggermente differente. La rappresentanza principale è sempre quella marocchina (24), seguita però dalla Costa d’Avorio (18). Quindi, al terzo posto in questa particolare graduatoria, i piccoli di origine albanese
(13), che sopravanzano gli alunni kosovari (11). A
seguire, con una presenza molto meno incisiva rispetto alle altre comunità, Senegal, Togo e Tunisia (7), Burkina Faso (5), Algeria (4), Cina e Ghana (3), Nigeria (2), Argentina, Brasile, India, Moldavia, Polonia, Romania e Venezuela.
[ OLGINATE ]
Acquistano con soldi falsi in edicola brevi
Inseguiti e smascherati ma fuggono
[ CARENNO ]
Ecco le bancarelle
Giovane coppia cerca di piazzare due banconote. Le commercianti annotano la targa
OLGINATE Sono entrati in
negozio fingendosi due normali clienti, interessati a
comprare le caramelle. Per
pagare hanno estratto due
banconote da 20 euro. Ma le
banconote erano false.
E’ accaduto nella mattinata
di ieri, in pieno centro paese, nell’edicola-cartoleria che
Marco Passoni, assessore comunale allo sport e all’ecologia, gestisce insieme a sua
madre e alla moglie Marina
Cornara.
Sono state proprio le due
donne che stavano lavorando quando i due hanno agito, a scoprire l’inganno e a
lanciare l’allarme alla Polizia.
Tutto è accaduto a metà mattinata, quando in centro c’erano numerose persone.
La Cornara ricostruisce quei
momenti: «Mia suocera e io
stavamo seguendo alcuni
clienti quando nel negozio
sono entrati due giovani: erano un ragazzo e una ragazza,
italiani, ben vestiti, con un
accento meridionale. Hanno
finto di essere clienti normali e si comportavano come se
non si conoscessero, come se
non fossero insieme».
Come detto i due hanno fatto acquisti di poco valore.
«Hanno comprato delle caramelle, ma si comportavano
in un modo un po’ sospetto,
facevano tante domande sui
prodotti esposti. Poi il ragazzo è arrivato in cassa per pagare. Mi ha dato una banconota da 20 euro, poi è uscito».
«A quel punto anche la ragazza mi ha allungato 20 euro per pagare».
E’ bastata un’occhiata per capire che i soldi erano falsi.
«Abbiamo capito che era una
banconota contraffatta. Quella usata dal ragazzo invece a
un primo sguardo sembrava
vera, era una riproduzione
fatta bene».
Scoperto l’inganno la giovane è uscita di corsa dall’edicola per inseguire i malviventi. «Ho subito individuato la
ragazza e l’ho raggiunta. Stava andando verso la chiesa
probabilmente per raggiungere il complice. L’ho affrontata e mi sono fatta restituire
i soldi del resto e quello che
aveva comprato. Purtroppo
non sono riuscita a recuperare l’altra banconota». Ma
vista la mal parata è subito
arrivato in auto il complice
che ha fatto salire a bordo la
sua compagna per scappare
a tutta fretta in direzione Merate. Solo che i due non hanno fatto i conti con i riflessi
delle due commercianti.
«Siamo riuscite a segnarci il
numero di targa della "Fiat
Punto" con cui sono fuggiti ha aggiunto la madre dell’assessore - A quel punto abbiamo lanciato l’allarme».
In via Sant’Agnese sono arrivati in poco tempo gli agenti della volante che hanno
ascoltato le due donne per ricostruire i fatti e diramato a
tutte le forze dell’ordine la
descrizione dei due presunti truffatori e del veicolo con
cui si sono dati alla fuga.
I commercianti hanno fornito alla Polizia anche l’altra
banconota falsa usata dal ragazzo per pagare. Per fortuna la reazione delle due donne ha impedito che la coppia
con i soldi falsi, riuscisse a
piazzare altri pezzi di carta
straccia. Ora si spera nell’identificazione.
Barbara Bernasconi
(c. doz.) Un’allegra invasione di bancarelle è in arrivo venerdì e domenica in
occasione della festa di San Biagio. Dalle 7 alle 19, parte di piazza Carale sarà
off limits per le auto.
[ MONTE MARENZO ]
Panettoni ai nonni
(c. doz.) Un panettone di Telethon in dono a tutti gli ultraottantacinquenni di
Monte Marenzo per celebrare la ricorrenza di San Biagio. E’ l’iniziativa che
la locale Polisportiva e la sezione lecchese della Uildm hanno messo a punto
per il pomeriggio di sabato, quando una
delegazione delle due associazioni, composta da Angelo Fontana e da un gruppo
di atlete della società sportiva, farà visita a tutti i 35 anziani del paese che abbiano già compiuto gli 85 anni.
[ MONTE MARENZO ]
Il gusto di essere papà
(c. doz.) "Il piacere e il gusto di essere
papà": è questo il titolo dell’ultima iniziativa organizzata dal centro prima infanzia "Liquirizia" di Monte Marenzo, che ha
messo a punto per le prossime settimane una serie di incontri rivolti ai piccoli
fino ai tre anni da svolgere insieme ai loro papà. Gli appuntamenti si terranno al
"Liquirizia" il sabato dalle 10.30 alle 12.
Il primo è fissato per il 4 febbraio, con
"Travasiamo con...". Informazioni al
348/9398563.
FALSI La polizia e sullo sfondo l’edicola Passoni
[ CIVATE ]
Bambina solo di nome. Ultracentenaria di fatto
«Casa del cieco» in festa per l’illustre ospite che ha compiuto 101 anni. È’ stata barista a Malgrate
101 ANNI L’ultracentenaria con
un’animatrice alla Casa del cieco
CIVATE (p. zuc.) Ha tagliato il traguardo dei 101 anni: ieri Bambina Passoni
è stata festeggiata dallo staff della casa
di riposo «Casa del cieco» e domenica
concederà il bis quando si stringeranno intorno a lei in un forte abbraccio
anche tutti i suoi parenti, una festa che
racchiuderà idealmente anche i molti
che l’hanno conosciuta e tuttora la ricordano.
Bambina Passoni è infatti originaria di
Vimercate, nel Monzese, dov’è nata appunto il 25 gennaio del 1911; sposata,
ha avuto due figli: dal suo matrimonio
sono nati Albino e Alberto. L’ultracentenaria ha lavorato per circa trent’anni in un noto circolo proprio di Vimercate, come barista; nel 1958 si è trasferita poi a Malgrate, dove ha aperto un
bar trattoria con il marito, che è poi deceduto nel 1969. La passione e l’amore
per la sua attività le hanno permesso di
lavorare serenamente fino all’età di 87
anni, per poi cedere il testimone ai figli. Nel 2010, a seguito di una caduta
accidentale, ha dovuto subire il ricovero per un periodo di convalescenza ed
è stata prescelta dalla famiglia proprio
la fondazione «Casa del cieco» di Civate, dove la donna ha successivamente
deciso di fermarsi. «In questo breve periodo di permanenza nella struttura
Bambina Passoni ha dimostrato un
grande affetto nei confronti del personale e degli ospiti - assicura lo staff cercando di far emergere il lato più
amorevole del suo carattere, un po’ schivo e riservato. E’ tuttora lucidissima e,
come lei stessa racconta, la sua più grande speranza è quella di poter continuare a camminare ancora con le sue gambe e ripercorrere così la via di casa».