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L’innovazione deve basarsi sulla ricerca tecnologica, uhm … L’innovazione deve rappresentare un’attività continua e centrale nella vita delle aziende: sia per le realtà che soffrono nell’attuale scenario recessivo, sia per quelle che, in virtù di scelte corrette degli anni scorsi, stanno vivendo anni di prosperità e sviluppo. Ma attenzione a non confondere l’innovazione con la ricerca tecnologica. La vera innovazione deve porre sempre attenzione ai benefici per il cliente finale. Nell’attuale contesto recessivo, le aziende per rilanciarsi e ripartire devono accelerare sul fronte dell’innovazione puntando a cogliere i cambiamenti macro-economici in atto: la crescita delle economie dei paesi del BRICS, la crisi finanziaria e di credito sui mercati occidentali, etc. La parola d’ordine è quindi innovazione. E in effetti, anche in questa situazione, le aziende che hanno investito fortemente sull’innovazione vivono anni floridi e di grande sviluppo. Tuttavia queste aziende stanno avendo risultati positivi, perché qualche anno fa hanno preso decisioni corrette e decise. In altri termini, le scelte di oggi avranno effetto sui risultati futuri e non sui risultati attuali! Infatti, sono numerose le aziende che dopo essere state al vertice del loro settore, si “addormentano sugli allori” e sono escluse dal mercato. Un caso famoso è quello della Commodore che con il C64 inventò il personal computer all’inizio degli anni ottanta, ma non seppe comprendere le aspettative dei clienti rimanendo indecisa tra il mercato dei pc e quello dei videogiochi. Quale fu il risultato? L’azienda ha chiuso a metà degli anni novanta. [Chi non ricorda la Polaroid, uno dei marchi simbolo degli anni settanta? La foto istantanea era il precursore del digitale: scatti e vedi subito il risultato. Polaroid è però fallita nel 2008, vittima dei cambiamenti nelle esigenze dei clienti imposti dal digitale che l’azienda non ha voluto capire e cavalcare.] L’innovazione deve diventare il DNA dell’azienda, il suo tratto inconfondibile. Bisogna sempre guardare al futuro con maniacale attenzione allo sviluppo di nuovi prodotti, processi e mercati. Ma attenzione a non confondere innovazione con ricerca tecnologica. La tecnologia è importante ma bisogna sempre considerare i suoi risultati ed effetti sul cliente finale. Significativo è il caso delle videocassette quando sul mercato si scontrarono due tecnologie: la Betamax della Sony e il VHS della JVC. Da un punto di vista puramente tecnologico il Betamax era sicuramente migliore ma il VHS divenne lo standard di mercato grazie alle alleanze con le case cinematografiche e a un’ottima campagna marketing. [La Nokia è una realtà che si è innovata radicalmente più volte. L’azienda, all’inizio del novecento fabbricava stivali. Nel dopoguerra produce cavi per telegrafo. Negli anni 70 entra nel settore dei televisori e solo nel 1992 entra nel business dei cellulari dove raggiunge posizioni di leader. Oggi, dopo errori strategici, deve affrontare una ennesima rivoluzione con nuovi partner pena la chiusura delle attività.] Quali sono le regole chiave per l’innovazione? Innovare sempre e in continuo nei prodotti, nei processi e nei mercati dando priorità alle esigenze del cliente finale; destinare una quota di tempo delle persone all’innovazione; dedicare un budget all’innovazione. Questo significa che le risorse di questa voce di budget non daranno risultati immediati e addirittura una quota rilevante non darà mai ritorni. Facile a dirsi ma meno a farsi in momenti di crisi e di taglio dei costi come gli attuali! Luigi Riva è Presidente Strategic Management Partners