dichiara guerra a bulimia e anoressia

Transcript

dichiara guerra a bulimia e anoressia
12 agosto 2007
LA PROVINCIA - Ed. Lecco
È nato due anni fa e conta già 150 pazienti l'ambulatorio voluto dallo psichiatra Gianluigi Mansi
per la cura dei disturbi alimentari: anche nel Lecchese una vera epidemia
Una fame da morire: «La Nostra famiglia»
dichiara guerra a bulimia e anoressia
• Anoressia, bulimia, obesità; malattie che
vanno tutte sotto il nome generico di "disturbi dell'alimentazione". Colpiscono sempre più i giovani, talvolta persino i bambini,
perché l'età in cui si manifestano i primi
sintomi tende ad abbassarsi sempre più.
Realtà che hanno convinto il dottor Gianluigi Mansi, psichiatra alla Nostra f a m i g l i a ,
ad aprire, due anni fa, un ambulatorio specializzato per la cura dei disturbi alimentari all'interno della struttura di Bosisio Parini.
L'ambulatorio, coordinato da psichiatri,
psicologi, dietista, dietologo e medico internista, è il centro dì riferimento del bacino
lecchese (i malati vengono mandati qui direttamente dal Cps di Merate) e di altre province limitrofe. Ci si arriva su appuntamento telefonico e portando un'impegnativa del
medico che richiede una visita psichiatrica
per disturbi alimentari. Attualmente sono
ben 150 i pazienti in cura: numero che dice
tutta la realtà di queste malattie, e non è un
caso che proprio due mesi fa sia nato anche
a Lecco il gruppo dei «Overeaters Anonym o u s » , i mangiatori compulsivi.
«La sensazione era che ci fosse proprio bisogno di un centro così» - spiega il dottor
Mansi - «che, cioè, stessero aumentando i
casi, anche tra i bambini». I primi esordi di
una malattia alimentare si manifestano di
solito intorno ai quindici anni, «ma abbiamo in cura anche casi di bambini di 10-12
anni». Il "tipo" classico che soffre di anoressia (anche se un'identikit resta sempre generico) è una ragazza adolescente, famiglia
normale alle spalle, spesso in lieve sovrap-
peso in età infantile, e quindi presa in giro
dai compagni di scuola, con conseguenti
complessi e sensi di inferiorità. L'aumento
di peso nella preadolescenza, in concomitanza con lo sviluppo, non fa che peggiorare la percezione negativa di sé e del proprio
corpo. La ragazza tenta quindi di dimagrire;
«Ma lo fa con una dieta "maldestra", eccessiva, malfatta. Il più delle volte si tratta di
ragazze precise, ordinate, meticolose, che la
dieta la fanno seriamente, perdendo davvero molto peso, ma che poi ne vengono sopraffatte», A differenza delle anoressiche
pure, le bulimiche alternano fasi di restrizioni alimentari ad altre di mangiare furtivo
e smodato. Tutte si "liberano" poi con lassativi, attraverso il vomito o dedicandosi ad
una ginnastica estenuante.
Poi c'è l'obesità, che colpisce molti uomini, soprattutto tra i 20 e i 25 anni.
Persino per i bambini e le bambine anoressiche, la causa scatenante è la stessa:
«Hanno un'immagine corporea scaduta di
sé. E il confronto viene sempre dai media,
soprattutto dalla pubblicità, che propone
modelli assolutamente irreali. Si so che nella maggior parte dei casi si tratta di foto ritoccate. Ma un ragazzine dì 12-14 anni non
lo sa. Pensa sia un'immagine reale: per conipetere, devi essere in quel m o d o .
Le malattie alimentari sono penose, la via
di guarigione lunga (si parla di anni), e solo un terzo guarisce del tutto; un altro terzo
resta comunque ossessionato dal cibo, e un
terzo cronicizza la malattia.
Laura Bosisio
SI PARLA DI: LA NOSTRA FAMIGLIA