La produzione e commercializzazione dell`uva

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La produzione e commercializzazione dell`uva
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La produzione e commercializzazione dell’uva pugliese nel 2011
Molti viticoltori pugliesi di uva da tavola nel 2012 avranno difficoltà ad intraprendere la nuova
coltivazione dei vigneti, per i mancati ricavi ottenuti quest’anno. Le varietà con semi più
diffuse tra cui: Victoria bianca, Black Magic nera, Red Globe nera, Michele Palieri nera e
l’Italia bianca raccolte e commercializzate fino alla fine di settembre sono state pagate al
viticoltore tra 0,30 - 0,60 €/kg. Troppo poco per compensare almeno i costi di produzione. La
crisi di questo comparto, ha avuto riflessi negativi sull’ economia di gran parte delle regioni
meridionali e una riduzione occupazionale di circa il 30% delle giornate lavorative impiegate
nella produzione e commercializzazione dell’uva da tavola. Decisamente meglio sta andando la
commercializzazione delle uve delle varietà raccolte ad ottobre tra cui le varietà Italia bianca
con semi e Crimson Seedless coperte con plastica per ritardare la raccolta e
commercializzazione. Sembrerebbero buone le prospettive anche per gli ultimi mesi di
commercializzazione dell’uva pugliese. Alla metà di ottobre abbiamo visitato i vigneti
dell’azienda Milillo di Rutigliano e siamo rimasti affascinati dalla quantità, qualità, colore,
contenuto di zuccheri, bellezza dei grappoli e fragranza delle bacche delle cultivar Italia con
semi e Crimson Seedless. Molto interessante sono le iniziative adottate dai Milillo per utilizzare
al meglio i propri terreni e le strutture di copertura, coltivando colture orticole nei mesi di non
produzione dei vigneti e dei ciliegeti. E’ una esperienza straordinaria che riteniamo utile far
conoscere anche ai consumatori e agli altri viticoltori.
Polignano (Bari), 18 ottobre 2011. Leonardo Milillo in un vigneto della varietà Crimson Seedless allevato a
tendone e protetto con films di plastica per ritardare la raccolta e proteggere l’uva dalla pioggia. La
produzione ottenuta nell’azienda Milillo è notevole per quantità di uva prodotta per ettaro, oltre 300
quintali, uniformità e sviluppo straordinario dei grappoli e delle bacche. Dopo aver eseguito la
prima raccolta, si attendono alcuni giorni per far completare la maturazione e colorazione dei
grappoli rimasti sulla pianta. La produzione è certificata GLOBALG.A.P.
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La famiglia Leonardo, Vito e Mario Milillo di Rutigliano, pionieri della produzione di uva
da tavola “Italia”di gran pregio in Puglia, iniziano a coltivare anche la Crimson senza semi
Negli anni ’70 con l’inizio dell’esportazione dell’uva da tavola pugliese in Italia e all’estero, le richieste di
uva aumentarono e la produzione del Sud Est barese non bastava più. Alcuni pionieri delle viticoltura di
queste zone, tra cui la famiglia Milillo di Rutigliano, si spostarono nella provincia di Foggia su terreni
fertili, ricchi di acqua a bassa profondità, necessaria per ottenere produzioni elevate, uva croccante e
resistente ai trasporti verso destinazioni lontane. Dai vigneti impiantati in queste zone, dopo alcuni anni non
si ottenevano più le produzioni e la qualità degli anni precedenti, anche per la scarsità di acqua. Diversi
viticoltori decisero di spostare i propri possedimenti da Foggia nel Metapontino e nella provincia di Taranto
nella zona compresa tra Castellaneta sino a Policoro, con centro nevralgico a Palagiano. La produzione di
uva sembrava aver trovato il giusto habitat e le rese quanti-qualitative aumentarono notevolmente.
L'avanzare della meccanizzazione, ma soprattutto dell'ingegneria idraulica, permise di realizzare pozzi
artesiani nella zona di Rutigliano - Noicattaro anche a 800 - 1.000 m di profondità e di consentire la
coltivazione di terreni più vicini. A questa importante innovazione tecnica, si aggiunge la possibilità di
realizzare nuovi vigneti su suoli rocciosi - calcarei mai utilizzati per la produzione di uva da tavola. Ciò è
stato possibile mediante l’impiego di potenti macchine per lo scasso e la macinazione delle pietre, in grado
di trasformare il suolo roccioso in terreno coltivabile ricco di scheletro, utile per evitare ristagni di acqua
dopo l’irrigazione e di riscaldarsi facilmente. E’ in queste zone che i viticoltori per la produzione di uva da
tavola hanno riscontrato le migliori caratteristiche dei terreni per l’ottenimento di uva di qualità.
Turi (Bari), Settembre 2001: Azienda Milillo di Rutigliano. Potenti trattrici ed aratri eseguono lo scasso
dello strato roccioso calcario su una superficie di 18 ha per la realizzazione di un vigneto con la cv Italia
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Turi (Bari), Settembre 2001: Azienda Milillo di Rutigliano. Dopo l’operazione di scasso del suolo roccioso,
potenti macchine frantumano frammenti di roccia per la realizzazione di un vigneto di 18 ettari con la
cultivar Italia
Turi (Bari), 18 ottobre 2011. Vigneto della varietà Italia allevato a tendone dell’ Azienda Milillo di
Rutigliano, realizzato nel 2001 su suolo roccioso. Notevole è la produzione e la qualità dell’uva.
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Turi (Bari), 18 ottobre 2011 – Mario Milillo segue costantementee e accuratamente l’evoluzione della
maturazione e della sanità dell’uva “Italia” del vigneto a tendone coperto con plastica, realizzato nel 2001
su suolo roccioso. Notevole è la produzione e la qualità dell’uva.
Turi (Bari), 18 ottobre 2011- Come si presenta il vigneto della famiglia Milillo di Rutigliano realizzato nel
2001 su terreno ottenuto dalla macinazione della roccia calcarea su 18 ettari di uva della cv Italia allevato a
tendone e protetto con plastica
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Tra le varietà senza semi, le più diffuse sono la Sugraone e la Crimson di colore rosa, a
sapore neutro
La Crimson è stata costituita in California nel 1983 da David Ramming e Ron Tarailo. In Italia è la
seconda varietà apirena, dopo la Sugraone Seedless, per diffusione e produzione stimata in circa
700.000 quintali. Il periodo di raccolta e commercializzazione va da settembre a dicembre.
Inizialmente i viticoltori, ebbero notevoli difficoltà per individuare le tecniche colturali più idonee
per la sua coltivazione. Con il passar degli anni gran parte dei problemi sono stati risolti, tanto da
ottenere interessanti produzioni per ettaro e inserire questa cultivar tra le più interessanti delle uve
apirene. Per facilitare la maturazione, occorre ridurre il numero dei grappoli per pianta con il
diradamento manuale eliminando quelli poco sviluppati e in ritardo di maturazione. Infine per
accelerare sempre la maturazione dell’uva, i grappoli devono essere esposti quanto più possibile ai
raggi solari nel periodo di piena maturazione, eliminano parte delle foglie. Una parte dei vigneti
della cv Crimson, sono protetti con film di plastica per anticipare la maturazione per ottenere la
raccolta dell’uva anche nella prima decade di settembre.
L’uva da tavola Crimson Seedless è la seconda varietà apirena, dopo la Sugraone Seedless, per
diffusione e produzione. è commercializzata dalla Società Orchidea Frutta di Rutigliano in
provincia di Bari. La Società, commercializza durante l’anno circa 300.000 quintali di uva delle
migliori varietà, fra alcune senza semi prodotte in Puglia da maggio a dicembre. Parte dell’uva
commercializzata è ottenuta su 150 ettari di proprietà. Parte della produzione, è ottenuta in
Marocco, l'Egitto e Cile. L’ azienda commercializza prodotti certificati GLOBAL-GAP, UNI
ISO 9001/2008 e BRC e Bio. I principali mercati di destinazione sono: Belgio, Francia, Polonia,
Olanda, Germania, Stati Uniti, Arabia Saudita ecc.
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Polignano (Bari), 18 ottobre 2011 - Vito e Leonardo Milillo in un vigneto a tendone di eccellente
produzione della varietà Italia.
La famiglia Milillo conduce circa 150 ettari: in prevalenza vigneti ad uva da tavola ma produce
anche ciliegie e ortaggi. Anche nei periodi di insistente richiesta di uva senza semi, non si è fatta
mai coinvolgere in questa scelta e ha profuso tutta l‘ esperienza e la determinazione nella
produzione di uva Italia. Ha preferito impiantare i vigneti con questa varietà, ottenendo elevate
rese per ettaro, notevole sviluppo dei grappoli e delle bacche, uva con almeno 16 ° Brix e riscontri
economici interessanti. Soltanto recentemente sta coltivando la Crimson Seedless per la
commercializzazione tardiva. La varietà Italia, costituita dall’ italiano Alberto Pirovano nel 1911,
se ottenuta in condizioni pedo-climatiche favorevoli, se si applicano le opportune tecniche
colturali, si ottiene quantità e qualità elevata. La varietà Italia è ancora la più coltivata, con una
produzione nazionale di circa 6 milioni di quintali e il 40% del totale produttivo. E’ disponibile sul
mercato dalla metà di agosto alla metà di gennaio per la notevole resistenza sulla pianta, alla
conservazione in celle climatizzate e ai trasporti. L’uva Italia per essere apprezzata dai
consumatori deve essere ben matura, croccante, dal gusto delicato di aroma di moscato, unico tra
tutte le varietà coltivate. Anche se i mercati prediligono le uve senza semi, difficilmente i
produttori pugliesi e siciliani l’abbandoneranno
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Polignano (Bari), 18 ottobre 2011- Nella foto Leonardo Milillo in uno dei vigneti della varietà Italia. I
fratelli Milillo hanno ben inserito nell’attività dell’azienda i figli, ognuno con responsabilità distinte:
controllo qualità, amministrazione, controllo attività lavorative. Rappresentano la 3ª generazione, confortati
dall’esperienza dei genitori partecipano attivamente alla gestione dell’azienda. Il 18 ottobre in alcuni vigneti
delle cultivar Italia dei fratelli Milillo si stava svolgendo la raccolta e il confezionamento di uva in buste da
1 kg per la distribuzione svizzera. L’ uva è commercializzata dalla Società Peviani SpA che ha una centrale
ortofrutticola in Puglia, a Ginosa in provimcia di Taranto.
Intanto, sempre il 18 ottobre, altri operai stanno eseguendo la “potatura invernale” dei vigneti
delle varietà precoci già raccolte.
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Polignano, 18 ottobre 2011 – Azienda Milillo - Ultimata la potatura del vigneto, allontanati i residui
colturale, dopo aver predisposto il terreno con alcune lavorazioni si procede al trapianto del Lollo Biondo
Polignano, 18 ottobre 2011 – Azienda Milillo: Trapianto dell’ insalata riccia Lollo Rossa (Lactuca sativa
var. Lollo rossa Spectrum) in un ciliegieto. In Puglia, la raccolta delle ciliegie termina alla fine di giugno. L’
innovazione dei fratelli Milillo di utilizzare l’impianto anche per altre colture, è particolarmente consigliato
per i ciliegieti. Come è noto è una coltura che risente, per gli impianti privi di copertura, dello “spacco del
frutto” dovuto alle piogge che si hanno a maggio, all’inizio della maturazione. In questi casi attuando le
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colture orticole è possibile rifarsi del mancato raccolto o integrare il reddito. L’ insalata riccia Lollo Rossa è’
molto apprezzata per il gusto delizioso delle sue foglie. Predilige condizioni di esposizione al sole, con
clima temperato e notevole resistenza al freddo - Si trapianta alla profondità di pochi centimetri e alla
distanza di 25-30 cm sulla fila e 25-30 cm tra le file.