La modernità del Barocco ala maniera di Quirino Conti

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La modernità del Barocco ala maniera di Quirino Conti
La Fondazione Carla Fendi ha affidato al gemo dell'architetto e stilista
il progetto-performance che si snoda in due tappe, sabato e domenica
La modernità del Barocco
ala maniera di Quirino Conti
• SPOLETO
Notorio è l'amore della signora
Carla Fendi per il Festival di Spoleto così come il fatto che la Fondazione che porta il suo nome è indissolubilmente legata alla rinascita
del Festival. Quest'anno in qualità
di "main partner" del 2Mondi ha
sostenuto la giornata inaugurale e
il cartellone del teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi. Inoltre in
ogni edizione la Fondazione presenta un progetto-performance
sempre originale: quest'anno spicca l'idea incentrata sul Barocco
che vede protagonista Quirino
Conti. Tutto poggia sulla prospettiva che pone in evidenza la modernità di questo periodo storico che,
nel corso di due "tappe" racconta
come la realtà di oggi cerchi rifugio nell'ambiguo, nell'eccezionale,
nell'inganno quasi fosse espressione,appunto, di un eterno Barocco.
Un viaggio che comincia sabato 9
luglio alle 19.30 al Chiostro di Sant'Eufemia, con il "Vespro della Beata Vergine" di Claudio Monteverdi, magnifica espressione di ogni diversità musicale e si conclude, domenica 10 luglio a mezzogiorno al
teatro Caio Melisso Spazio Carla
Fendi, con la performance "Cangiarle: L'inganno del Barocco"
che illustra tre aspetti della mutevolezza specifica di questa corrente
del Seicento.
A seguire sempre domenica 10 luglio ci sarà il Premio Fondazione
Carla Fendi giunto quest'almo al-
la quinta edizione. Sarà attribuito
al Maestro Antonio Pappano che
tra l'altro dirigerà il concerto finale
in piazza. "Ho fortemente voluto
la realizzazione della performance
sulla modernità del Barocco, la cui
regia è stata affidata a Quirino
Conti - spiega Carla Fendi - perché trovo interessante ed utile raccontare il tempo in cui viviamo.
Oggi c'è una profonda insofferenza per il reale e il razionale; la società ormai spettacolarizza qualsiasi
cosa cercando risposte in un percorso più complesso e ambiguo e
dunque nell'eccezione, nell'anomalia e nell'inganno che il Barocco incarna. Mi auguro che questo progetto possa offrire un interessante
spunto di riflessione sulla nostra
contemporaneità e avviare un dibattitto ricco e proficuo".
"Noi viviamo in un periodo neo
Barocco - prosegue Quirino Conti
in
quanto
la
nostra
MEDIA
contemporaneità è vocazionalmente contradditoria e complessa.
L'architetto canadese Frank
Gehry esprime questo tempo al
meglio, ad esempio con il Guggenheim Museum di Bilbao. Oppure nel mondo dell'arte contemporanea mi vengono in mente artisti come Maurizio Cattelan e Damien Hirst. Entrambi rappresentano questa vocazione allo stupefacente, all'ineffabile al 'cangiante'. Il
Barocco dei nostri tempi, a differenza del precedente, ha una committenza di natura laica. Ora è il
consumismo a chiedere al Barocco di essere poliforme, incontenibile, spettacolare in quanto viviamo
uno stato di perenne insoddisfazione dove ognuno vuol essere protagonista e non più spettatore", i
In programma oggi
Prima nazionale per Odissea A/R
• • % • : .
TÉEI
• SPOLETO
Debutta in prima nazional stasera, e replica
fino a domenica, al San Simone Odissea a/r
scritto e diretto Emma Dante e incentrato
sul viaggio di Telemaco allaricercadel padre e sulritornoa Itaca di Odisseo. In scena
ci sono gli allievi della Scuola dei mestieri
dello spettacolo del Teatro Biondo di Palermo.
Emma Dante firma anche i costumi e gli
elementi scenici.
A
In p r o g r a m m a oggi
Prima nazionale per Odissea A/R
• SPETTACOLI & CULTURA
• SPOLETO
Debutta in prima nazional stasera, e replica
Fino a domenica, al San Simone Odissea a/r
scritto e diletto Emma Dante e incentrato
sul viaggio di Telemaco alla ricerca del padre e sul ritorno a Itaca di Odisseo. Iti scena
ci sono gli allievi della Scuola dei mestieri
dello spettacolo del Teatro Biondo di Palcr-
SUL G R A N D E S C H E R N O
Emmu Dante lirma anche i costumi e gli
domanti scenici.
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•
La Fondazione Carla Fendi ha affidato al genio dell'architetto e stilista
il progetto-performance che si snoda in due tappe, sabato e domenica
La modernità del Barocco
alla maniera di Quirino Conti
• SPOLETO
Notorio è l'amore della signora
Carla Fendi peni Festival di Spoleto cosi come il fallo che la Fondazione che porta il suo nome è indissolubilmenie legata iillu rinascita
del Festival. Quest'anno in qualità
di "main partner" de! 2Mondi ha
sostenuto la giornata inaugurale e
il cartellone del teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi. Inoltre in
ogni edizione la Fondazione presenta un progetto-performance
sempre originale: quest'anno spicca ITdea inccnin.Ua sul Barocco
che vede protagonista Quirino
Conti. Tulio poggia sulla prospettiva che pone in evidenza la modernità di L] [testo periodo storico che.
nel corso di due "tappe" racconta
come la realtà di oggi cerclii rifugio nell'ambiguo, nell'eccezionale,
nell'inganno quasi fosse espressioncappunto. di un eterno Barocco.
Ut) viaggio che comincia sabato 9
luglio alle I9.30al Chiostro di Sunl'Eufemia, con il "Vespro della Beala Vergine" di Claudio Monlcverdi. magnifica espressione di ogni diversità musicale e si conelude, domenica 10 luglio a mezzogiorno al
teatro Caio Melisso Spazio Carla
l'endi. con la performance "Cangianze: L'inganno del Barocco"
che illustra tre aspetti della mutevolezza specifica di questa corrente
del Seicento.
A seguire sempre domenica 10 luglio ci sarà il Premio Fondazione
Carla Fendi giunto quest'anno al-
la quinta edizione Sarà attribuito
al Maestro Antonio Pappano che
Ini l'altro dirigerà il concerto finale
in piazza. "Ho fortemente voluto
la realizzazione della performance
sulla modernità del Barocco, Inetti
regia e sulla alìidalu u Quirino
Conti - spiega Curia Fendi - perché trovo interessante ed utile raccontale il tempo in cui viviamo.
Oggi c'è una profonda insofferenza per il reale e il razionale: la società ormai spetiacularizza qualsiasi
cosa cercando risposte in un percorso più complesso e ambiguo e
dinique nell'eccezione, nell'ai lOinalia e nelllngatino che il Barocco incarna. Mi auguro che questo progetto possa offrire un interessante
spunio di riflessione sulla nostra
con temporanei là e avviai un dihauiuo ricco e proficuo".
"Noi viviamo in un periodo neo
Barocco - prosegue Quirino Confi
in
quanto la
nostra
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contemporaneità è vocaziDualmente conttaddltona e complessa.
L'architetto canadese Frank
Gehry esprime questo tempo al
meglio, ad esempio con il Guggenheim Muscum di Bilbao. Oppine nel mondo dell'arte contemporanea mi vengono in mente artisti come Maurizio Caitelan e Dumìen Hirsl. Entrambi lappresen nino questa vocazione ;dlo stupefacente, all'ineffabile al 'cangiante'. Il
Baiocco dei nostri tempi, a differenza del piecedeme. ha una committenza di natura laica. Ora è il
consumismo a chiedere al Barocco di essere poi if "orme, i neon tenibile, spettacolare in quanto viviamo
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Come e cosa legge il nostro cervello nell'era digitale
• SPOLETO
"The rendi ng hrain in the digitai agc". il "cervello che
legge" nell'eia digitale: è questo il tema del dialogo con
Maryanne Wolf. una delle più noie neuroscienaale cognitiviste che. organizzalo dalla Regione Umbria, si [erra domani a Spoleto loie 10, Sala Convegni San
Nicolòi. nell'uniNiodel Stanno Festival dei due Mondi di Spoleto. "Grazie al Festival per aver accolto nel
programma questo evento qualecoiitiilmi alla nllessione sullimpoitanza e sul ruolo della lettura"" afferma nel
presentare l'incontro l'assessore regionale alla Cultura
Fernanda Cecchini. L'avvento della cultura dìgilalc,soLlolineano i promotori, ha portalo ad un cambiamento
di paradigma die sia no tua ni zzando, secondo nuovi parametri, il cervello delle nuove generazioni Cosa ancora
non sappiamo? Quali perdile e quali guadagni per i nuo-
MEDIA
vi leilori? Queste le domande alle quali si cercherà di
dare una risposta neHìncouln> che sarà introdotto da
Hollv Murlcn in rappreselilan/a dell'ambasciata degli
Usa e da Romane Monironi. presidente del Centro per
il libro eia lettura. Malvanne vYWI'.sUidiosa della leti Lira, terrà una lezione pei" pi esentare i suoi recenti snidi e
dialogherà con alenai importanti esisti italiani: Leonardo Fogassi, nrolèssore dì Neurofisiologia all'Università
di Parma, che ha fatto pane del gruppo diricercadi
neuroscienzimi italiani che ha scoperto l'esistenza dei
neuroni specchio: Maria Grazia Mattei. esperta di cultura e comunicazione digilaleclic ha ideato e dirige "Meel
the Media Guru"; Gino Roncaglia, professore di Informatica applicata alle discipline umanistiche
ìiirUniversilù della Tuscia. Coordina Armando Massarenti.de 11 Sole24Ore.
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