“the dark side of the moon”, i solchi al microscopio

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“the dark side of the moon”, i solchi al microscopio
“THE DARK SIDE OF THE MOON”, I SOLCHI AL MICROSCOPIO
Su “The dark side of the moon” si sono scritti fiumi di inchiostro e, per cui, non voglio essere ripetitivo. Per la
prima volta, invece, voglio affrontare il discorso sotto il punto di vista di un collezionista di vinile, una razza
molto strana, che conosce però mille dettagli diversi di questo disco, che possono sembrare un po’ tediosi,
ma che invece racchiudono la passione per un gruppo.
Innanzi tutto, quante stampe esistono? Sono state catalogate circa 580-585 versioni differenti del disco in
vinile, tenendo conto, da buon collezionista “estremo”, delle edizioni di tutti i paesi che hanno fatto uscire
l’album, originali e ristampe, di differenti variazioni di etichetta e di quelle edizioni con errori. Per quanto
riguarda le edizioni particolari o degne di nota, ne parleremo più tardi; ma prima mi vorrei soffermare su
alcuni errori presenti su quasi la totalità delle edizioni.
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Il motivo del prisma conteneva deliberatamente due errori: nello spettro dei raggi colorati del prisma ci
sono sei colori e non sette, non c'è l’indaco, per amplificare il design; il prisma del retro della copertina
poi mostra i raggi riflessi che producono un effetto di spettro che parte dal prisma e si restringe,
fenomeno fisicamente impossibile (scelta spiegabile con la necessità di far vedere un disegno continuo
aprendo la copertina ed usato per la pubblicità nei negozi).
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C'è un piccolo errore nel testo di "Breathe" in tutte le versioni in vinile del disco. Infatti, nel testo
stampato all'interno della copertina del vinile, viene riportata la frase: "...don't sit down it's time to start
another one...". Invece, i testi originali ed anche il testo cantato, erano: "...don't sit down, it's time to dig
another one...". Forse era il testo originale, poi cambiato.
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La canzone di "Breathe" è stranamente riportata in quasi tutte le edizioni come "Breathe in the air"
sull'etichetta, pur restando normale nella scaletta della copertina; le eccezioni sono in Austria, Canada,
Cecoslovacchia, Corea (tranne la stampa ufficiale della EMI), Germania, Germania Est, Francia (tranne
la prima edizione), Guatemala, Spagna, Svizzera, Taiwan, Turchia (tranne la stampa della EMI-Kent) e
U.S.A. . Inoltre, il titolo nelle edizioni di lingua spagnola è tradotto in quattro modi differenti: "Respira",
"Respira en el aire", "Respirar" e "Aliento en el aire".
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Stranamente, in moltissime edizioni in vinile, il nome di Waters è scritto in maiuscolo, “WATERS”,
sull’etichetta, ma solo su alcune canzoni, al contrario degli altri membri della band, che invece sono
riportati normalmente a lettere minuscole.
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Passiamo solo ora ad alcune particolari storie riguardanti alcune edizioni, che hanno solleticato l’interesse di
molti fans durante le mostre di dischi.
Australia. Premetto che nel “paese dei canguri” sono uscite due versioni: stereo e quadrifonica, ma la
differenza maggiore si trova nel materiale con cui è fatta la copertina. In Australia era comune per le case
discografiche far uscire le prime centinaia di copie della copertina laminata (“glossy”), mentre le successive
erano non laminate (“matt”), ma erano comunque tutte stampe originali; di fatto, il materiale usato per
'laminare' le copertine si usurava dopo poco tempo e così questo metodo venne abbandonato a favore delle
classiche copertine opacizzate. E spesso le copertine avanzate dall'uscita della prima stampa (quelle non
laminate) venivano usate per le ristampe. Inoltre, questa versione quadrifonica era migliore di quella stereo:
infatti, aveva un missaggio leggermente diverso dei pezzi, che era applicato ad ogni singolo pezzo nella
separazione dei quattro canali; per questo motivo, oltre ad avere una stampa su un vinile di ottima qualità, in
particolare le edizioni quadrifoniche australiane facevano del disco uno dei migliori, rendendo così il suono di
qualità superiore alle altre versioni. Nel caso dell’edizione quadrifonica australiana, le prime copie uscirono
con la copertina laminata (abbastanza facile da trovare), ed anche con la copertina normale, ma soprattutto
in due versioni: la prima, che uno dei dischi più rari da trovare, proveniva dalla prima matrice e veniva
indicata con i numeri sul run-off di "A-2" e "B-1"; la seconda, che proveniva dalle matrici successive,
riportava i numeri sul run-off "A-3" e "B-3". Le successive copie uscirono poi con la copertina normale non
laminata. C'è anche da dire che alcune copie della primissima versione (quella con "A-2/B-1") uscirono con
un particolare curioso: l'introduzione del primo brano aveva una netta separazione che lo divideva dal
secondo brano, cosa che non accadeva con le stampe successive "A-3/B-3". Questo spazio era abbastanza
evidente, anche visivamente guardando la superficie del vinile. Purtroppo, non si sa quante copie furono
stampate con questa particolarità e sono molto difficili da trovare.
Ultima cosa da dire: la versione quadrifonica è migliore di quella stereo; infatti, oltre ad avere un missaggio
leggermente diverso dei pezzi, è stata applicata maggiore cura ad ogni singolo pezzo nella separazione dei
quattro canali, che, unitamente alla stampa su un vinile di ottima qualità, fanno del disco uno dei migliori,
rendendo così il suono di qualità superiore alle altre versioni.
Giappone. Parliamo di Giappone, non possiamo che parlare del leggendario disco promozionale conosciuto
come il “Live Cover”. Questo disco è senz'altro la più rara stampa di "The Dark Side of the Moon" e
sicuramente il più raro disco dei Pink Floyd mai uscito; si tratta di una edizione speciale molto rara, uscita
per la "Toshiba EMI Club Edition" nel 1978: infatti la "TOSHIBA EMI" in Giappone durante la seconda metà
degli anni '70 aveva una sezione dedicata agli ordinativi per corrispondenza, ma non era molto funzionante
(tanto è vero che è stata operativa solo per 1-2 anni), aveva il compito di distribuire oltreoceano alcuni dei
titoli della EMI, presi dai successi dei più famosi artisti (tra i quali, Beach Boys, Jeff Beck, The Band, Pink
Floyd, Elton John, etc.), la sezione era stata creata proprio per sviluppare le vendite oltreoceano di quei
gruppi rock molto popolari allora in Giappone, anche questo disco appartiene a questa serie e fu realizzato
per questo dalla EMI Club Edition, ma fu cambiato il motivo di copertina. Insieme al "EMI Club Edition" ci fu
in Giappone anche qualcosa di simile per la Sony Records, il "Sony Family Club". I dischi di queste due serie
sono estremamente rari, forse proprio per la loro breve durata, anche per il fatto che sono usciti tutti senza
OBI ed a parecchi furono cambiati i motivi di copertina. Anche "The Dark Side of the Moon" è estremamente
raro, può essere valutato intorno ai $12.000 (si calcola che è il disco più raro dei Pink Floyd in assoluto,
insieme al promo di "Ummagumma" in vinile rosso giapponese) e non apparve praticamente mai nei negozi
di dischi. La ragione fu che non fu mai commercializzato, perchè realizzato per un fan club giapponese
senza l'autorizzazione dei Floyd, i quali, quando videro realizzato il disco, lo fecero ritirare e distruggere
(quasi completamente). Il disco non ha mai avuto l'OBI, e quindi non era inteso per una distribuzione
commerciale vera e propria.
Nicaragua. Si tratta di una speciale edizione promozionale stampata in Nicaragua e distribuita alle stazioni
radio del paese, come la Radio Satelite di Estelì (Nicaragua), risulta che queste poche copie originariamente
erano state destinate al solo mercato centroamericano appunto per stazioni radio e D.J. e facevano parte di
una limitatissima serie, chiamata "Grandes Exitos", una specie di ristampa dei principali dischi del rock, tra
cui, appunto, "The Dark Side of the Moon", solo in un secondo tempo si sono viste nel mercato
nordamericano come Ebay, finora se ne conoscono 3 copie. E’ caratterizzata dalla famosissima copertina
colorata con uno speciale motivo stile “prog”, unico nel suo genere e, appunto per questo, assai raro.
Svizzera. Anche la Svizzera non rimase immune dal fenomeno “The dark side of the moon, e fece uscire
due versioni del disco: una prodotta per la serie “Silva” e una per la serie “Ex-Libris”. La "Silva" nacque nel
1943, in risposta alla "Migros": non vendeva libri e dischi, ma i suoi membri dovevano raccogliere degli
speciali 'cheques' (come se fossero dei punti a premio). Ben presto, progressivamente, circolarono in
Svizzera questi speciali 'cheques' della "Silva", sotto forma anche di adesivi, su generi alimentari e non,
attaccati o stampati sulle confezioni. A seconda del prezzo del prodotto, si potevano trovare adesivi di 1, 2,
3, 5, 10 o 20 o più punti: quello che doveva fare la gente era solo tagliare questi punti e collezionarli!
Raggiunto un determinato punteggio, cioè si avevano punti a sufficienza, si doveva scrivere direttamente alla
"Silva", mandandogli i punti che si avevano; questa spediva a casa uno speciale libro fotografico. Alcuni di
questi libri avevano solo foto e altri, invece, avevano alcune foto mancanti e bisognava perciò raccogliere
altri punti-Silva per ordinare queste foto e completare il libro. Questa era una buona opportunità per
parecchie persone per prendere libri a un buon prezzo. Era una specie di concorso a punti, come quello che
oggi si trova presso i supermercati o i centri commerciali. Più prodotti si compravano, più punti-Silva si
potevano avere. Ben presto circolarono in alcuni circoli privati anche dei dischi con i punti-Silva sopra, che
potevano essere dati via da collezionisti. Addirittura si potevano trovare alcune rare edizioni di famosissimi
dischi con una etichetta personalizzata dalla "Silva", con lo speciale codice "ML", anche se venivano
stampate per comodità in altri paesi (come la Germania). E "The Dark Side of the Moon" era uno di queste
stampe: e per questo è considerato, a suo modo, una rarità! I punti-Silva rappresentarono per parecchio
tempo l'unico mezzo per combattere i prezzi "stracciati" che la "Migros" faceva nei suoi discount. Purtroppo,
alla fine del 1999, la "Silva" chiuse i battenti, per problemi finanzieri e altri motivi. Fu comprata in blocco dalla
"THE BERTELSMAN MUSIC GROUP" (BMG).
La "Ex-Libris", invece, era la divisione musicale della nota organizzazione "MIGROS", proprietaria di
numerose catene di negozi e supermercati che trattano generi alimentari e altro, una sorta di discount
svizzeri. Nei primi anni questa catena fece uscire dei libri e alcuni dischi collegati a queste pubblicazioni, che
per cui appartenevano a un club privato di musica, molto famoso all'epoca in Svizzera, un po' come il 'Club
Sonderauflage' in Germania. Queste edizioni in vinile del Club erano dedicate ai più grandi gruppi rock,
come Rolling Stones, Beatles e altri. Ma poi la "Migros" si allargò e aprì numerosi negozi pubblici nelle più
importanti città della Svizzera, dove anche i non-membri del Club potevano acquistare i dischi riservati al
Club. Il numero di queste copie era molto alto, proprio per coprire le domande; non solo: il prezzo di queste
copie era più basso e, perciò, conveniente rispetto ai normali negozi di dischi.
U.K. Un po’ di notizie su disco originale inglese, che riserva delle soprese. La prima copia inglese ebbe una
uscita travagliata: aveva un difetto nella matrice che era stata usata per stampare la seconda facciata delle
prime copie con l'etichetta con il prisma azzurro pieno. Tutte queste copie avevano questo difetto
(un'imperfezione alla fine di "Money", poi di nuovo all'inizio di "Us and Them", e poi infine per circa 3 minuti
durante la fine di "Any colour you like" e l'inizio di "Brain Damage", difetti che si sentivano poco, ma c'erano),
tanto che non fu corretto sino alla successiva matrice B-3, che non fu usata sino alla seconda edizione del
disco (quella con l'etichetta differente con il prisma normale). Contemporaneamente, le primissime copie
stampate con la matrice A-1/B-1 furono poche e per questo sono rarissime da trovare. Inoltre, ormai risaputo
che la prima edizione del disco (con l'etichetta originale col prisma pieno e matrici "A-2/B-2") aveva un altro
difetto, in quanto lo speciale disegno del prisma pieno rendeva difficile leggere la scaletta dei brani, per cui,
la EMI Records abbandonò questo motivo per stampare la nuova e classica etichetta col prisma normale,
tipico dalla seconda edizione in poi.
Anche la seconda edizione non era immune da errori. E’ ormai risaputo che la prima edizione del disco è
stata modificata con il motivo della seconda edizione (prisma classico dal contorno blu) dopo un solo mese,
in quanto lo speciale disegno del prisma pieno rendeva difficile leggere la scaletta dei brani. Per cui, la EMI
Records fece così stampare la nuova e classica etichetta, che differisce dalle edizioni successive, poichè ha
ancora il testo che inizia per "...The Gramophone Co..." sul bordo esterno (quelli stampati in seguito avranno
"...EMI Records Ltd..."). Altro particolare era che i numeri sul run-off "A-3/B-3" erano importanti, perchè
indicano che la stampa era presa da una delle prime matrici, un primo master-tape quando questo era
ancora nuovo. La prima edizione uscì con i numeri "A-2/B-2", come abbiamo visto, e l'etichetta con il
triangolo azzurro pieno, era di una qualità ottima e suonava benissimo, ma aveva il già citato difetto (glitch,
un impulso errato) alla fine di "Money", poi di nuovo all'inizio di "Us and Them" (che terminava dopo la terza
strofa del cantato) e poi infine per circa 3 minuti durante la fine di "Any colour you like" e l'inizio di "Brain
Damage", difetti che si sentivano poco, ma c'erano. La qualità sonora delle stampe con "A-3/B-3" era
sempre ottima e soprattutto non aveva più questi errori; la qualità sonora, invece, delle stampe successive
con "A-4/B-4" e le altre ristampe non avevano la stessa qualità e non suonavano bene come le prime, in
quanto la matrice era oramai stata usata per moltissime stampe ed era oramai deteriorata.
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Infine, non mi rimane che soffermarmi su alcuni paesi che hanno prodotto, quasi inspiegabilmente,
parecchie differenti variazioni di etichetta nell’ambito della stessa edizione.
Argentina. Si conoscono 18 differenti variazioni di etichetta della prima edizione della Odeon- Harvest, quasi
tutti con differenze di colore, ma anche nelle scritte.
Guatemala. Si conoscono 8 differenti variazioni della stessa etichetta verde della Odeon-Dideca, le
differenze sono minime e variano nelle scritte.
Perù. Si conoscono ben 13 differenti variazioni della stessa etichetta della EMI-Iempsa, le differenze sono
tutte per le scritte presenti.
Uruguay. Si conoscono 11 differenti variazioni della stessa etichetta della Odeon, le differenze variano nelle
scritte.
In questo paese esiste anche il fenomeno delle versioni promozionali per le stazioni radio, comune a quasi
tutti i dischi dei Floyd. La copertina era promozionale e tutta rossa ed era conosciuta come la Sondor
“Emergency Cover”, dal nome della società che la fece uscire. La "Sondor S.A." è stata creata ed era di
proprietà di Enrique Abal, ora diretta da suo figlio Rafael Abal (la persona che ho contattato personalmente
quando ho controllato l'origine dei promo), mentre Ricardo e Roberto Gioscia hanno creato un gruppo
finanziario di loro proprietà, la "R&R Gioscia" appunto, che attualmente è la più grande catena di negozi di
musica in Uruguay, chiamata "Palacio de la Música", ora anche produttori. Non vi è alcuna relazione tra le
due società. La Sondor è tuttora la più grande compagnia discografica uruguayana, che produce il 70% della
musica degli artisti dell'Uruguay e che deteneva i diritti per il catalogo dei dischi della CBS americana dagli
ultimi anni '60 alla fine degli anni '90; parecchi sono gli artisti stampati su catalogo Sondor, soprattutto i
classici gruppi rock. Nata negli anni '40 con il nome di "Son d'Or" (in francese, "Suono d'oro"), produsse e
stampò, tra l'altro, il primo 45-giri del Sudamerica (1954), mentre il primo LP stereo uscì nel 1960, a cui
seguirono negli anni più recenti anche musicassette e compact discs. Nel 1962 la società cambiò in Sondor,
fondendosi con una dozzina di altre piccole società uruguayane, e stabilendosi definitivamente a
Montevideo. Quando la CBS pensò che la Sondor fosse in difficoltà, i diritti commerciali furono acquistati
dalla "R&R Gioscia" e molti successi di artisti famosi, come Pink Floyd e Janis Joplin, furono ristampati sotto
questa casa. Furono ristampati anche dalla "Well S.A.", che non era altro che una società sussidiaria della
"R&R Gioscia S.A.".
Parallelamente al mercato originale, la Sondor fece uscire negli anni '80 delle particolari edizioni pubblicitarie
con copertina differente: queste particolari edizioni della Sondor erano fatte apposta in uno speciale formato,
che la Direzione della Sondor stessa definisce come "Emergency covers", e non solo promozionali, per
essere distribuite alle stazioni radio ed ai DJ, naturalmente per scopi pubblicitari. Gli LP così distribuiti,
sebbene stampati su label della CBS e marchio Sondor, erano fatti utilizzando una copertina comune neutra
della Sondor, con attaccate le due parti della copertina riprodotta già per le musicassette, una specie di
copertina di emergenza (da lì la spiegazione della Sondor del termine di "Emergency covers") ed a basso
costo, proprio per non stampare l'intero motivo dell'album originale riprodotto, che avrebbe fatto lievitare i
costi del disco. Probabilmente queste edizioni furono tutte stampate e distribuite dopo gli LP originali.
Yugoslavia. Si conoscono 8 variazioni della stessa etichetta giallo-verde della Harvest e ben 18 variazioni
della stessa etichetta classica col prisma, tutte le differenze sono nelle scritte.
Le edizioni della ex-Yugoslavia sono state prodotte tutte da una stessa casa, la Jugoton, che divenne
famosa tra i collezionisti dei Pink Floyd, proprio perché è l'etichetta dei primi album della band, come
"Meddle", "The Dark Side of the Moon", "A Nice Pair", "Wish You Were Here", sino a "Animals" e "The Wall".
Ma per i collezionisti di vinile la Jugoton ha un significato speciale: infatti, per un motivo che ancora sfugge,
la Jugoton stampò alcuni album con molteplici versioni di etichetta, come è il caso di "Meddle", "A Nice Pair"
e soprattutto "The Dark Side of the Moon" (sia la versione stereo, che la versione quadrifonica).
Stefano Mr.Pinky Tarquini, storico e ricercatore del vinile dei Floyd da oltre 30 anni, è anche uno dei massimi
collezionisti al mondo dei vinili della band, possiede, tra l’altro, circa 425 edizioni differenti di “The dark side of the moon”.