ALLARME INFILTRAZIONI IN TRASPORTI E LOGISTICA, FORUM A ROMA/RPT

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ALLARME INFILTRAZIONI IN TRASPORTI E LOGISTICA, FORUM A ROMA/RPT
MAFIA: ALLARME INFILTRAZIONI IN TRASPORTI E LOGISTICA, FORUM A ROMA/RPT
Roma, 31 mag. - (Adnkronos) - Le infiltrazioni mafiose nel mondo delle imprese, soprattutto quelle legate ai trasporti e alla logistica, e le iniziative per contrastarle, attraverso innanzitutto la promozione di una cultura che combatta il silenzio. ''Perche' tacere?'' e' il titolo
della prima edizione del forum su legalita', trasporti e logistica oorganizzato da Fita-Cna e dal
'Corriere dei trasporti' con il patrocinio del ministero dell'Interno, che si e' tenuto presso la sede del Palazzo dell'Informazione-Adnkronos a Roma. A lanciare l'allarme il presidente della
Cna-Fita, Cinzia Franchini, che parla di ''colpevole silenzio'' e della necessita' invece di ''dare
risposte non scontate''. I trasporti e la logistica, ha sottolineato il direttore generale di Confetra, Piero **Luzzati**, ''sono un settore molto permeabile perche' contiguo alla filiera di attivita' illecite e pericolose gestite dalla malavita''.
Il 'Corriere dei trasporti' ha presentato una serie di dati, relativi ai principali casi di infiltrazioni in aziende di trasporti: il controllo del mercato ortofrutticolo di Fondi, in provincia di Latina, attraverso un accordo tra mafia catanese, camorra, 'ndrangheta; a Torino l'operazione Minotauro, con il sequestro di numerose aziende infiltrate della 'ndrangheta; a Catania le infiltrazioni nella protesta dei forconi, con la presenza del figlio del boss Giuseppe Ercolano. A Milano
il caso di 6 filiali della Tnt commissariate per mafia ma per le quali poi, ha ricordato il magistrato della direzione Nazionale Antimafia Anna Canepa, vicepresidente dell'Anm, ''il provvedimento e' stato revocato, perche'giudicate 'ripulite' grazie all'impegno della stessa azienda''.
Nell'ambito dei beni confiscati alla mafia ci sono 59 imprese di trasporti, ha ricordato don
Luigi Ciotti, che ha indicato nella ''mafia che si infiltra nella societa' civile e quasi vi si mimetizza'' il nemico da combattere. Il fondatore di Libera ha sottolineato come quello dei trasporti e
della logistica sia un settore per sua stessa natura molto permeabile alle infiltrazioni della criminalita'. Il **vicepresidente di Confindustria**, Ivan Lo Bello, ha denunciato come ci siano
ancora ''organizzazioni imprenditoriali che hanno come associati ditte legate a famiglie mafiose'', un fatto che ha definito ''intollerabile''.
MAFIA: LUZZATI (CONFETRA), IN STATUTI NORME CONTRO RISCHIO INFILTRAZIONI
SETTORE TRASPORTI E LOGISTICA TERRENO FERTILE
Roma, 31 mag. - (Adnkronos) - ''Stiamo cambiando tutti gli statuti, sia della Confetra,
sia delle Federazioni nazionali e delle associazioni territoriali introducendo il principio che se
c'e' qualche associato per il quale si accertino violazioni delle norme sulla criminalita' organizzata sia sospeso poi allontanato''. Lo annuncia Piero Luzzati, direttore generale della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra), in occasione del Forum organizzato a Roma, presso il Palazzo dell'Informazione-Adnkronos, da Cna-Fita e 'Corriere dei Trasporti', dal titolo 'Perche' tacere?'.
Si tratta di un settore ''ad altissimo rischio di infiltrazione - spiega Luzzati - Storicamente
la mafia, infatti, non si infila nell'attivita' manifatturiera ma nei servizi e il trasporto e' congeniale, fatto da tante microimprese facilmente avvicinabili. L'infiltrazione mafiosa e' silenziosa,
non si avverte. Nel sistema italiano, specialmente al Centro Nord, non si e' ancora arrivati a
unostato di allarme, e dunque il rishio sta continuando a crescere senza che ci sia allarme sociale ne' la giusta attenzione. Anche noi stiamo cominciando ad affrontare il problema oggi conclude il direttore di Confetra - e ben vengano iniziative come questo forum, la prima che
sensibilizza su questo tema''.
MAFIA: AZIENDE TRASPORTO,ALLARME INFILTRAZIONI,BASTA SILENZI LO BELLO,
ANCORA IMPRESENTABILI IN ASSOCIAZIONI CATEGORIA (ANSA) - ROMA, 31 MAG ''Sulle infiltrazioni c'e' un colpevole silenzio. Nei trasporti e nella logistica Cosa Nostra c'e' e c'e'
da tempo e oggi a rischio non sono solo le imprese, ma anche il sistema di rappresentanza. Ma
non vi sono dati, non vi sono prove e non vi sono denunce, se non quelle generiche, fatte se
messi alle strette. Perche' tacere ancora?''. L'allarme e' stato lanciato da Cinzia Franchini, presidente della Cna-Fita, che ha promosso un incontro su 'Legalita', Trasporti e Logistica'. Sono
59 le aziende del settore confiscate, un comparto appetibile per i clan visto che l'86% del trasporto merci in Italia e' su gomme. ''Nella logistica e nei trasporti lavorano i tanti piccoli imprenditori, i padroncini devono tenere bassi i prezzi, in piu' e' un settore contiguo alla filiera di
altre attivita' illecite'', ha detto Piero Luzzati della Confetra. Tanti sono i casi che vengono alla
luce con le inchieste giudiziarie, come l'accordo tra i clan per il controllo del mercato ortofrutticolo di Fondi, il traffico di immigrati nei porti dell'adriatico; il commissariamento di 6 filiali della
Tnt in Lombardia, infiltrate da soggetti 'ndranghetisti vicini a Giuseppe Flachi e - come ha ricordato Anna Canepa, magistrato della Direzione nazionale antimafia - commissariate per 5
mesi; e ancora le infiltrazioni nella protesta dei Forconi, denunciata a suo tempo dal presidente
di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, con la presenza del figlio del boss Giuseppe Ercolano tra
gli organizzatori dei blocchi dei tir. Lo Bello che denuncia come ''ancora oggi questi soggetti
hanno una sorta di legittimazione sociali, ci sono organizzazioni di categoria che hanno ancora
gli Ercolano, gli Zuccaro, imprese del cartello della non-concorrenza, come iscritti. Credo che
prima o poi queste associazioni - ha detto il neo-vicepresidente di Confindustria - debbano rispondere del fatto che tengano dentro gente impresentabile, ancora in attesa che un magistrato li metta in galera''. ''Abbiamo una societa' civile mafiosetta'', troppo remissiva nei confronti
della corruzione, del traffico di rifiuti, dei reati ambientali. Per questo, secondo don Luigi Ciotti,
''non c'e' da prendersela solo con la politica, ma individuare anche altre responsabilita', di imprenditori che sapevano''. Lo strumento della confisca dei beni ha consentito, ricorda Cna Fita,
di sottrarre 20 miliardi ai malavitosi: ''un dato da cui partire per affrontare la battaglia della
gestione dei beni che, se tornassero nella disponibilita' dei mafiosi rappresenterebbero un arretramento dello Stato''. (ANSA). Y12-CNT 31-MAG-12 14:24 NNN
ANTICORRUZIONE:DON CIOTTI,BENE GOVERNO,APPLICARE CONVENZIONE CI SONO
RESISTENZE MA BASTA COMPREMESSI, SERVE CHIAREZZA (ANSA) - ROMA, 31 MAG ''Contro la corruzione deve essere fatto quelle che l'Europa ci ha chiesto nel 1999. La convenzione di Strasburgo ha posto paletti molto efficaci e quelli vanno ha applicati''. Lo chiede don
Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che lo scorso anno ha raccolto e indirizzato al Quirinale 1,2 milioni di cartoline per chiedere di applicare la Convenzione, che prevede tra l'altro la corruzione
tra privati e il traffico di influenze. In questo senso ''la proposta del governo e' corretta, chiede
di fare quello che l'Europa ci ha chiesto'' e il ministro Severino ''ha fatto bene a presentare il
testo e spingere perche' venga approvato''. Sul disegno di legge, che oggi e' in discussione alla
Camera, Don Ciotti vede ''delle resistenze della politica, che deve difendere alcuni meccanismi
legislativi''. Per questo rivolge un appello: ''Basta con questi compremessi. Il Paese ha bisogno
di chiarezza e di trasparenza''. (ANSA). Y12 31-MAG-12 12:31 NNN