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COMUNICATO STAMPA
AUMENTANO LE CONCENTRAZIONI DI POLVERI SOTTILI NELLE CITTÀ ITALIANE
LIQUIGAS: FAVOREVOLI A SOSTENERE MISURE PER LIMITARE LE EMISSIONI NOCIVE
IN AMBITO CIVILE
Milano, 12 dicembre 2016 – In relazione all’aumento del numero di città che già hanno superato i livelli di
allerta per le polveri sottili nell’aria, Liquigas, società leader in Italia nella distribuzione di GPL e GNL per uso
domestico, commerciale e industriale, rinnova l’invito ad affrontare il problema e sottolinea il proprio
sostegno nei confronti di iniziative volte a contenere l’inquinamento da riscaldamento e a migliorare
l’efficienza energetica delle abitazioni, in particolare attraverso la sostituzione degli impianti obsoleti.
Nonostante i numerosi passi avanti fatti in questo senso dal nostro Paese, ad esempio attraverso il
rafforzamento degli incentivi a sostengo dell’efficienza energetica riconfermato nella legge di Bilancio,
ancora molto deve essere fatto per raggiungere l’obiettivo di una diminuzione delle emissioni nocive da
riscaldamento domestico, attraverso l’adozione di tecnologie e fonti in grado di salvaguardare la qualità
dell’aria nelle città italiane e di conseguenza la salute dei cittadini.
L’edizione 2016 del report Air Quality in Europe dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, di fresca pubblicazione,
ribadisce infatti come le emissioni di sostanze inquinanti, in particolare di particolato fine, rappresentino
un grave rischio per la salute pubblica con un considerevole impatto sociale ed economico sui conti del
Sistema Sanitario. Già lo studio Gli impatti energetici e ambientali dei combustibili nel settore residenziale
condotto nel 2015 da ENEA aveva dimostrato come il riscaldamento nel settore civile, in particolare in caso
di utilizzo di biomassa, contribuisse in maniera maggiore rispetto ad industria e trasporti alle emissioni di
particolato fine.
In aggiunta una ricerca condotta da Innovhub – Stazione Sperimentale per l’Industria, intitolata Studio
comparativo sulle emissioni di apparecchi a gas, GPL, gasolio e pellet, emerge chiaramente che legna e
pellet, anche se certificati ed impiegati in impianti di gamma medio-alta, contribuiscono in maniera
significativa all’inquinamento atmosferico. Tale fenomeno interessa non solo gli impianti di vecchia
generazione ma anche quelli nuovi e attualmente in commercio. In particolare dallo studio emerge che le
emissioni di particolato (PM) generate dalle stufe a pellet sono di due ordini di grandezza superiori rispetto
agli impianti a combustibili gassosi, mentre il particolato della legna da ardere è di tre ordini di grandezza
superiori. Si va da 23.9 g/GJ a 83.8 g/GJ per le diverse tipologie di pellet e stufa, fino ad arrivare a 254 g7GJ
della legna, contro valori trascurabili di gas naturale e GPL (< 0.04 g7GJ).
“L’inquinamento dell’aria rappresenta un problema non più rinviabile non solo nelle nostre città, ma anche
in zone rurali e montane. Un problema che deve essere affrontato con misure concrete e utili a
disincentivare l’utilizzo di fonti energetiche e tecnologie inquinanti” ha dichiarato Andrea Arzà,
Amministratore Delegato di Liquigas. “Numerosi e autorevoli studi confermano che le biomasse
rappresentano la principale causa di inquinamento da riscaldamento domestico, il comparto che più
contribuisce alla cattiva qualità dell’aria. Siamo favorevoli a tutte le iniziative che possono aiutare a
contenere le emissioni in ambito civile e quindi migliorare la qualità di vita degli italiani e la loro salute. E
rinnoviamo il nostro impegno a fianco delle istituzioni preposte ad agire”.
“Passare dal gasolio al GPL e al GNL - ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato ANCI a Energia e Rifiuti comporterebbe notevoli risparmi economici e al contempo una considerevole diminuzione delle emissioni di
poveri sottili. In Italia è necessario intervenire prima di tutto sulle municipalità non servite dalla rete del
metano: si tratta di più di 1.300 realtà in cui vivono circa 4 milioni di persone. Lasciare ai Comuni la
possibilità d’intervento in questo campo favorirebbe lo sviluppo del GPL e del GNL, fonti che possono
contribuire in maniera decisiva al raggiungimento dell’obiettivo UE di riduzione delle emissioni di CO2 del
20% entro il 2020 e del 40% entro il 2030; GPL e GNL consentono inoltre di ridurre in modo drastico la
presenza nell’aria di polveri sottili, PM10 e PM2,5, con benefici ambientali, sociali e sanitari di assoluto
rilievo”.
LIQUIGAS
Liquigas è il primo operatore sul mercato in Italia nella distribuzione di GPL (Gas di Petrolio Liquefatti) e GNL (Gas
Naturale Liquefatto). Con un fatturato di 482 milioni di euro nel 2015, Liquigas annovera circa 350.000 clienti in ambito
domestico e industriale. L’azienda opera sul territorio attraverso oltre 30 stabilimenti e depositi, circa 50 uffici vendita,
14 consociate, una rete capillare di oltre 5.000 rivenditori bombole di GPL, una flotta di 200 autobotti di proprietà,
partecipazioni in 2 terminali marittimi e uno ferroviario. Liquigas si pone come un consulente dell’energia e si impegna
ad offrire la soluzione più adatta alle esigenze del cliente, sia esso un privato o un’azienda, proponendo una scelta
energetica rispettosa dell’ambiente. Liquigas si impegna nella difesa della qualità dell’aria e del territorio sostenendo la
diffusione delle migliori alternative energetiche per le aree off grid, il GPL e il GNL, che consentono di limitare le
emissioni di inquinanti rispetto ad altri combustibili. Per maggiori informazioni: www.liquigas.com
Weber Shandwick - Ufficio Stampa Liquigas:
Elena Bonatti - 02 57378211; 349 4709813 – [email protected]