L`Atlantico per e-mail
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L`Atlantico per e-mail
L’Atlantico per e-mail di Carlo Donisi Le peregrinazioni oceaniche di un Socio LNI attraverso i suoi messaggi “34° 10’ S 70° 08’ W, martedì 11 novembre 2009 … In questi ultimi giorni ho avuto abbastanza vento, per fortuna sempre da ovest. Mancano 1.300 NM a Città del Capo.” So che “abbastanza vento” è un eufemismo per sottacere di una serie di perturbazioni che, più a nord, hanno duramente impegnato la flotta dei 40 piedi della Transat des Chocolat, e ancora una volta sto in apprensione davanti al PC che mi porta notizie di una vela in oceano. Probabilmente sono più impressionato io dagli aggiornamenti dell’amico Manfred a mezzo e-mail, di quanto non lo sia il diretto interessato che, in quello sperduto anche se precisissimo punto nave in mezzo all’Atlantico, ha la situazione sotto controllo e sta facendo quello che va fatto. Al PC, invece, posso solo attendere gli sviluppi dal prossimo messaggio di posta elettronica, senza poter dare una mano all’amico e alla sua barca. Già, la barca: Maus è un cutter olandese di 11 metri in acciaio con lamiere da 5 mm, che per Manfred è stato amore a prima vista e soprattutto una oculata scelta improntata alla sicurezza senza compromessi, quando ha cominciato a pensare all’oceano, dove si è spinto dopo 80.000 miglia di esperienza in Mediterraneo, per la maggior parte in solitario, nell’ultimo quarto del secolo scorso, con altre quattro precedenti robuste barche in vetroresina: Alpa 9 di Illingworth (circa 2.000 NM nel 24 marzo-aprile 2010 1972-74), Carribean 35 S&S (c.a 14.000 NM nel 1974-79), Endurance 35 di Ibold (c.a 15.000 NM nel 1979-83), Najad 345 (solo 15.000 NM nel 1983-1996) e Maus, Cumulant 36 di Van de Stadt (oltre 95.000 NM dal 1996 ad oggi). Nel suo libro “Il mio mare”, pubblicato nel 2002 con il racconto di un primo “assaggio” dell’Atlantico fra Canarie e Azzorre, Manfred scrive del suo cutter: “La cosa più importante è avere una barca nella quale uno ha fiducia, che riesca a mantenere un bel passo anche con venti deboli e sia confortevole con mare grosso. Penso di essere riuscito a trovare un buon compromesso. La barca è costruita in acciaio in un cantiere olandese, e per il momento non ha tracce di ruggine né ha il guscio deformato. Di lei mi fido ciecamente e penso che anche qualche ostacolo galleggiante non potrà recare troppo danno. Naturalmente ho preparato la barca con tutto quello che ritengo necessario, sia per la navigazione sia per la sicurezza dell’equipaggio. Ho montato un impianto radar che mi permetterà di dormire per periodi da 30 minuti a un ora, senza correre troppi rischi di essere speronato da qualche nave di passaggio.” I suoi libri, recensiti anche dalla rivista Lega Navale, al di la dei racconti di viaggio sono particolarmente interessanti per la meticolosa preparazione di barca, attrezzatura e strumentazione. Nelle conferenze in cui viene invitato a raccontare i suoi viaggi, dice della barca: “È una gabbia di Fara- tempi le notizie arday: li dentro sono rivavano dagli inal sicuro. In coperta ternet point che non ci sono fori pastrovava nei porti santi, che prima o di atterraggio, da poi diventano vie dove inviava gli d’acqua, per cui aggiornamenti rel’interno è sempre gistrati sul portatiasciutto e vivibile”. le durante la traInsieme agli versata. Dopo aver anni 2000, per inanellato più “giManfred, austriaco ri” fra Canarie, Vetrapiantato in Itanezuela, Caraibi e lia ed Esperto VeliAzzorre, ha spostasta LNI, è arrivata to il “capolinea” anche la pensione in Brasile e dal che allo skipper2006 ha vissuto dirigente induUna infreddolita ma realistica immagine del socio Manfred Marketel ripresa esperienze non costriale e amminiin navigazione durante un raro momento di calma; in apertura, l’onda muni nell’emisfestratore delegato dell’Atlantico vista dalla poppa del Maus ro australe. di industrie metal“Martedì 28 febmeccaniche a Mibraio 2006: dalle Falkland ... tutto bene. Sono arrivato lano e Torino, ha portato l’incommensurabile ricalle Falkland: 25 giorni da Salvador de Bahia per chezza del tempo necessario ad allargare gli oriz2950 miglia, di cui 200 miglia di motore. Qui dovrò zonti all’oceano, tempo speso davvero bene visto chiedere il permesso per poter proseguire fino in South che a fine 2009 saranno ben 12 le traversate in soGeorgia, e chiedere soprattutto come è la situazione del litario dell’Atlantico, con l’ultima in pieno svolgighiaccio e degli iceberg, che sono delle specie di mine mento durante la stesura di queste righe, scritte vaganti per chi naviga e io non ha qualcuno a prua per andando a ripescare le sue e-mail nella raccolta avvistarli. Non so ancora cosa farò: se è un anno con dei messaggi ricevuti in questi anni. tanto ghiaccio, potrei anche rinunciare a proseguire. I Ai tempi delle prime puntate in oceano, Manpinguini, albatros e leoni marini esistono anche qui. Se fred partiva da Savona e vi rientrava, con un enordovessi rinunciare, andrò da Port Stanley direttamente me dispendio di tempo nel Golfo del Leone e lunverso l’isola di Gogh, a Tristan de Cunha e, da li, con go le coste spagnole, con l’unico vantaggio della gli alisei da SE verso il Brasile. Sarebbe una tappa molcambusa a Gibilterra. Poi ha cominciato a lasciare to lunga, di circa 4500 miglia, ma Maus è una buona la barca in oceano, tornando a casa in aereo per barca e per adesso dentro è ancora tutto asciutto”. condividere le vacanze natalizie ed estive con la Confesso che ho dovuto cercare sul planisfero famiglia, come da condizione per la “libera uscidove sono le South Georgia Islands. Qualche brata” nei restanti mesi dell’anno. no del lungo resoconto della traversata del febRacconta la decisione in una mail al termine braio 2006 rende una chiara idea non solo del clidella terza traversata dai Caraibi alle Azzorre: ma ma anche dello stato d’animo a bordo: “…ieri “Horta, giovedì 21 aprile 2005. Non ho intenzione di sono passato sopra il punto 36° 19’ S, 47° 50’ W, dove rientrare in Mediterraneo, le nostre coste sono troppo nel lontano 1978 Fogar e Mancini sono stati avvistati affollate, con troppo poco vento e mai costante, penso e tratti in salvo da una nave greca, dopo essere rimasti proprio di fare un altro bordo e riattraversare l’equato75 giorni alla deriva nella loro zattera. Poveretti, Manre. Mia moglie è molto contrariata, e la capisco bene, cini è morto poco dopo il recupero e Fogar l’anno scorma io non ho intenzione di rientrare con la barca, torso, erano tutti due giovani e potevano essere ancora tra nerò certamente per il mese di luglio e agosto mentre noi. Proprio in quel momento ho avuto tanti pensieri la barca rimarrà o alle Canarie o in Brasile”. ed emozioni, perché la loro barca, il Surprise, era stato Ora è attrezzato con un impianto ad alta freaffondato da una coppia d’orche marine e, per coinciquenza per la posta elettronica in navigazione denza e per la prima volta in vita mia, mi si è affian(con il limite di messaggi contenuti entro 5 KB, cata una balena enorme, che misurava quasi il doppio ossia 2 pagine di testo, e senza allegati) ma i primi marzo-aprile 2010 25 mane da quando del Maus. Per formi sono fatto vivo, tuna, nel suo dornon vi ho dimentimiveglia è rimasta cato, però in Anad una distanza di tartico non esiste circa 4 metri e Internet, non esicontinuava ad apste il telefono, esiparire ogni 5 mistono invece i pinnuti. Non erano guini, le foche, gli orche, non aveva elefanti marini, gli cattive intenzioni, albatri e le balene, ma io non gradivo e soprattutto esiste quel contatto così il ghiaccio, che si ravvicinato e ho trova a terra, e andovuto accendere il che in mare. Vormotore per allontarei sintetizzare tutnarmi da quello to quello visto e stupendo mammiIl Maus ormeggiato in una grigia giornata al pontile di un approdo delle accaduto subito fero marino. Falkland, le isole che nel 1982 furono teatro di un sanguinoso scontro armato dopo le Falkland. … 37° 00 S, tra la Gran Bretagna e Argentina Dopo aver festeg50° 00 W Oggi è giato in compaun giorno magnifignia d’amici locali il mio compleanno di 60+++, sono co, è da molto che lo attendo, che lo sogno: oggi è arripartito con rotta per Est Sud Est, con meta South vato il mio primo albatro. Era impossibile non riconoGeorgia, isola antartica inglese, senza abitanti fissi scerlo, è gigantesco con la sua apertura alare e il corpo ma con governo e amministrazione autonoma. La relativamente piccolo. Era là, sospeso nell’aria, a circa partenza, soprattutto verso un luogo tanto remoto in 20 o 30 m dalla poppa. Sono rimasto a guardarlo inuna zona a sud della convergenza antartica, non potecantato e non ho fatto in tempo a prendere la macchiva essere senza timore e rispetto per la natura. Il bolna fotografica. lettino era buono con previsioni di venti occidentali Poi, come se niente fosse, ha alzato un’ala e senza tra 25 e 30 nodi, la temperatura in luoghi riparati e di alcun altro movimento è sparito nel nulla. giorno sui 10°. Al secondo giorno un amico di Las Tutto il resto è come al solito, tira vento, piove molPalmas, radioamatore è meteorologo mi ha fatto venito e fa anche abbastanza freddo da avermi costretto di re i brividi, annunciandomi che una bassa con venti accendere la stufa a petrolio. La latitudine dei 37° Sud molto forti mi sarebbe piombata addosso e consigliannon è paragonabile ai 37° Nord, qui la musica è comdomi di andare subito verso Sud, per allontanarmi copletamente diversa. Basta pensare che il punto situato sì dal centro della bassa. Per fortuna, la bassa si è più a sud nell’emisfero australe è Capo Horn, il capo spostata verso Nord Est e da me il vento non ha mai delle tempeste, che è situato a circa 56° Sud mentre dalsuperato i 40 nodi. Dopo altri tre giorni di tranquillile nostre parti su quella latitudine si trova San Pietrotà, mi ha raggiunto un fronte, con pioggia, nebbia, burgo, dove d’estate fa caldo e la gente si diverte”. freddo e ben oltre 40 nodi con montagne che mi seguiA fine marzo, l’aggiornamento era arrivato con vano, frangendo su fronti da 100 a 150 m. Ero ormai una cartolina inviata il giorno 15 dalla South Geornella zona dove regnano gli iceberg che per fortuna mi gia Island. Dunque si era spinto fino laggiù, irriduhanno lasciato abbastanza in pace, a differenza della cibile. L’assenza della solita e-mail faceva pensare nebbia inquietante, durata tre giorni e tanto fitta da che in quest’isola alla latitudine di Capo Horn non non vedere la testa dell’albero. L’ultimo giorno, un po’ ci fosse, e forse non ci sia tuttora, neppure la posta meno densa, mi ha lasciato osservare diverse balene e elettronica o quanto meno un internet point. tante foche che si spingono a centinaia di miglia in La conferma al rientro in Brasile, e qualche mare aperto. Vederle spuntarle dall’acqua con le loro brano del racconto dell’avventura mi fa rabbriviteste tonde e gli occhi con tanta meraviglia, è una dire ancora oggi al PC, giustificando appieno l’apdelizia. Sempre nella nebbia, mi è apparsa sullo prensione dei giorni passati in attesa di notizie: schermo radar l’isola, e come per miracolo, ad una “Salvador de Bahia, domenica 23 aprile 2006 15.57: distanza di circa cinque miglia, la nebbia si è pardi ritorno dall´Antartico ... sono passate molte setti- 26 marzo-aprile 2010 o 120°, ci sono se zialmente diradatutto va bene ta svelando uno 270°. Infatti, al spettacolo mozzatermine della prifiato, di una belma bufera e poi lezza straordinaanche in quest’ocria. Montagne di casione ero torna3.000 m, tutte to di ben 130 mibianche, ghiacciai glia a sud. Non che arrivano fino avevo paura per la al livello del mare, vita, speravo solo iceberg a destra e nelle attrezzature, a sinistra. Questo l’albero e il sartiaè stato il mio arrime sono quelli che vo a Grytviken, si spaccano più fadove, presso la cilmente, a riva testazione antartica nevo un fiocco da inglese, ho avuto il Finalmente, il 14 marzo 2006, l’arrivo nella Georgia del Sud in una giornata di tempesta di 6 mq nulla osta allo buon tempo, ma anche di buon vento e ho visto che era sbarco e mi è stato troppo. Le drizze consegnato un cersupplementari, esterne e cazzate a ferro, non erano tificato di arrivo in barca a 54° 17’ S, 36° 30’ E, 15th più parallele all’albero ma facevano archi quasi tanmarch 2006, primo solitario di questo millennio! Nogenti all’estremità delle crocette. ve giorni per quasi 1.000 miglia ben al di sotto dei Quando si ha la fortuna di sapere che qualcosa di 50°, non era poi tanto male. grave è in arrivo, bisogna preparare la barca, togliere Sono rimasto a Grytviken meno di due settimane, tutto, rizzare il rizzabile e trovarsi una cuccetta comol’autunno si avvicinava e, con le bufere in aumento, ho da in centro barca, sempre sottovento. Bisogna prepadovuto congedarmi dai 10 scienziati (di una spediziorarsi un grande thermos di tè, biscotti, marmellata e ne oceanografica, nda) che rimanevano. Mi sono anburro, che sono necessari per non diminuire l’apporto che congedato dal religioso cattolico arrivato per pochi calorico al corpo. Ma la cosa più importante è essere giorni con una nave della marina di Sua Maestà. Ha preparati psicologicamente e non entrare in panico, celebrato la messa nella chiesa luterana ed ero l’unico facile da dire ma pochi ci riescono. Però, andando in presente. Si, andare in giro in luoghi come quelli fa anquelle zone, bisogna aspettarsi quel tempo. Infatti, le che bene per la fede, è facile ritrovare se stessi. Quando pilot charts danno i seguenti dati: velocità media del sono partito, ho dovuto affrontare la lunga via del rivento 30 nodi, altezza media delle onde superiore a torno con il primo tratto di oltre 1.000 miglia nei “50 3,6 m per almeno il 30% del tempo, nebbia per più urlanti” e “40 ruggenti”, miglia difficilissime. del 30% e burrasche per il 20% (per burrasca si intenL’inizio del viaggio non è stato fortunato perché de vento superiore ai 40 nodi!). ho perso quasi subito l’elica dell’idrogeneratore: addio Adesso ne sono fuori, ho passato questa notte i all’energia silenziosa perché quello eolico fa rumore! 40° sud, ma ho impiegato ben 12 giorni per guadaNon è stato mangiato da un pesce enorme, semplicegnare 14° di latitudine. Il colpo peggiore l’ho avuto iemente mi ero dimenticato di controllare un grillo, e gli ri, non per il vento ma per il mare. Un’onda, sempre errori si pagano. La prima burrasca l’ho beccata a di circa 5 metri o anche di più, frangeva a pochi deci250 miglia a nord della Georgia, con venti naturalmetri dalla barca, il pozzetto era quasi pieno d’acqua, mente da nord, tra 45 e 50 nodi, sono rimasto alla la pala segnavento del timone a vento è stata abbatcappa per circa 12 ore andando alla deriva per 50 mituta e spaccata, l’acqua che era arrivato da sopravglia verso sud. Speravo che fosse terminato, ma dopo vento ha strappato lo spray hood sottovento, il capitaaltri quattro giorni ho preso quella tosta: i bollettini no che in quel momento era fuori si è fatto finalmente ricevuti dalle Falkland e dalle Canarie coincidevano, una doccia e contemporaneamente ha lavato anche la davano per almeno 40 ore altro vento da nord, tra 50 biancheria intima, tutto era fradicio. Dell’interno è e 60 nodi! Non era piacevole, l’attesa è la cosa peggiomeglio non parlare, e c’è voluta qualche ora di lavoro re, non esiste strategia su come superare una burrasca per sistemare tutto. di tale intensità. Tra un bordo e l’altro non ci sono 90 marzo-aprile 2010 27 basse latitudini, Non sono ancosa che non cacora arrivato a pitava con il carquello che Moitesburante delle Azsier ha scritto in zorre. E ci sono uno dei suoi libri, anche stati giorni affermando che di pura estasi, che era meraviglioso ripagano di tutto: sentire lungo le co“Lunedì 1 giugno sce un fluido cal2009: da Cape do… ma nei giorni Town a Salvador passati, poco ci de Bahia. Questa mancava. Per mia volta non è stato sfortuna, non era un viaggio spettabuona anche la colare, solo 4.000 propagazione delle miglia negli alisei, onde radio HF e dal Capo di Buona non ho potuto senSperanza a S. Heletire tutti giorni l’aManfred al tavolo da carteggio durante la navigazione, ben protetto dal guscio na e, proseguendo mico di Las Pald’acciaio della sua sperimentata imbarcazione dopo qualche giormas. Ci sono rino, per Salvador de uscito ieri, per la Bahia in Brasile. Il primo tratto da Hout Bay, che si troprima volta dopo che mi aveva annunciato l’arrivo delva a circa 10 miglia a Nord del famoso capo, a S. Helela burrasca, e ho sentito dalla sua voce e dalle sue pana è stato meraviglioso: 1750 miglia in meno di 13 role che era molto felice di apprendere che ero uscito ingiorni, con il tangone dal primo all’ultimo giorno semdenne da quel tempaccio. Sono partito da Grytviken il pre sulla dritta”. Tornando all’attualità, Manfred ha giorno 21 di marzo, siamo al quattro d’aprile e mi ormai concluso la sua dodicesima traversata, immancano circa 2.000 miglia fino a Salvador, città dove piegando quasi meno lui ad attraversare l’oceano lascerò la barca per rientrare a casa. Non sembra, ma che io a completare queste righe nella quotidiana sono stanco, sento gli strapazzi delle ultime settimane ora di pendolare in treno da Savona a Genova. nelle quali ho fatto quasi 3.000 miglia tra i “40 rug“Domenica 22 novembre 2009 7.31: a 200 nm genti” ma soprattutto nei “50 urlanti”: sono proprio da C. Town. Manca poco... ma per domani sono stati tante e spero che le prossime settimane mi porteranno previsti 25 nodi da ESE, proprio sul muso. Non semventi più calmi e soprattutto più caldi. Sono stanco pre si può scegliere quello che arriva, comunque spero ma, per fortuna, durante le ultime 3.500 miglia non di arrivare lunedì o massimo martedì. Per il resto tutho visto una nave di passaggio, e non ho mai dovuto to bene. Dopo 3.600 NM ho proprio voglia di farmi svegliarmi (per l’allarme radar - nda) a causa di un servire un pranzo senza dover sbizzarrirmi nell’invencargo; navigo proprio in una zona dimenticata da tuttare qualcosa di appetitoso”. ti, e questa sera festeggerò con una bottiglia di vino, Anche a distanza di anni, le immagini di queuna bistecca e forse anche qualche foglia di crauti, festo articolo, che scorrono sul “salva schermo” del steggerò che sono rientrato nella latitudine dei 30° Sud. PC, riescono a ricordarmi i brividi delle navigazioSono stufo di mangiare patate bollite quattro giorni ni che l’amico solitario ha voluto condividere e prima, oppure pasta al ragù anche lei di qualche giorcondivide tuttora via e-mail. Gli albatros che figuno fa, naturalmente tutto freddo, perché di cucinare in rano sui frangenti, nella tempesta in mezzo all’oquelle condizioni non se ne può parlare”. ceano, mi riportano alla mente i fumetti di Hugo Ovviamente queste sono condizioni limite, ma Pratt, con gli immancabili gabbiani in volo sulle forse sono state peggiori quelle della lenta traversaonde, ma le foto di Manfred dimostrano ancora ta del settembre-ottobre 2005 dalle Canarie al Brauna volta come la realtà superi a volte la fantasia. sile, in perenne attesa del vento, o quella del noDopo le feste natalizie, ci sarà una nuova travembre-dicembre 2008 alla volta del Sud Africa versata atlantica, ancora alla volta del Brasile e poi con limitata energia per la strumentazione a causa dell’Argentina, ma dove “la meta del viaggio è il del motore reso inutilizzabile dal diesel brasiliano ■ viaggio stesso” secondo la filosofia di Manfred. troppo ricco di paraffina, che si è congelata alle 28 marzo-aprile 2010